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VENERE E GIOVE LA SPETTACOLARE CONGIUNZIONE ASTRONOMICA TRA I DUE PIANETI SI POTRÀ OSSERVARE IL 2 MARZO
Talvolta accade che due pianeti vengano a trovarsi prospetticamente vicini. Queste disposizioni prendono il nome di “congiunzioni” e quando avvengono tra pianeti luminosi, come in questo caso, e in posizione agevolmente osservabile, sono spettacolari.
Ricordiamo che due pianeti (o un pianeta e una stella, o la Luna e un pianeta) si dicono in “congiunzione” quando hanno la stessa Ascensione Retta (AR) o la stessa longitudine celeste. Normalmente, gli almanacchi astronomici si riferiscono all’AR perché è la coordinata più usata, ma quando si tratta di pianeti sarebbe più logico considerare la longitudine, dato che questi corpi celesti si muovono approssimativamente lungo l’eclittica e non lungo l’equatore celeste.
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Uno di questi fenomeni si veri ca giovedì 2 marzo alle ore 11 e 40 minuti, quindi per noi in pieno giorno, ma questo evento è notevole già la sera prima e ancor più la sera seguente, intorno alle ore 18:30-19. Nella sera precedente Venere si presenta a ovest di Giove; la sera seguente a est. Giove, invece, a distanza di un giorno appare praticamente fermo, spostandosi di neppure un quarto di grado nell’arco delle 24 ore. Venere, nello stesso intervallo di tempo, si sposta di quasi un grado.
La congiunzione del 2 marzo è di rilievo, in quanto coinvolge i due pianeti più brillanti. In questa circostanza,
Venere arriva a passare a soli 32’ a nord di Giove, ovvero quanto il diametro angolare della Luna. Questi due astri spiccheranno soprattutto la sera del 2 marzo presso l’orizzonte occidentale, molto luminosi rispetto al cielo vicino, che nel crepuscolo appare privo di stelle, dato che l’evento avviene nella poco appariscente costellazione dei Pesci. Poiché il Sole tramonta mediamente alle ore 17:50, il periodo migliore di osservabilità si situa tra le ore 18:30 e le 19:00. Grazie all’elongazione di 31°, a quell’ora i due pianeti sono ancora su cientemente alti sull’orizzonte per essere ben osservabili e non immersi tra i veli e le foschie dell’orizzonte, mentre il cielo presenta già un buon gradiente di oscurità. “Su cientemente alti” signi ca circa 15° di altezza nell’orario della migliore visibilità. Questo è un buon valore per chi dispone di un orizzonte libero, ma può non essere su ciente in presenza di ostacoli come edi ci, alberi o montagne. Conviene fare prima una prova, veri cando che il cielo a ovest non sia ostruito all’altezza di poco meno di un palmo o poco più di un pugno, tenendo la mano alla distanza del braccio. Durante la congiunzione, Venere, a 203 milioni di km, è di magnitudine –4,0, mentre Giove, a 865 milioni di km, è di magnitudine –2,0. Quindi Venere ci appare sei volte più luminoso, pur con un disco minore, presentando un diametro di 12” contro i 34” di Giove. Parliamo di “disco” perché la fase di Venere è all’85%, quindi di forma gibbosa, ma che si può apprezzare solo al telescopio. Ciò che rende interessante questa congiunzione non è