Working with marginalised groups and missing a common language - Guidelines and exercises

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12. Pantomima rilassante Descrizione dell’esercizio: Si sta in cerchio seguendo le indicazioni dell’istruttore, iniziando con un piccolo riscaldamento e risvegliando il corpo, con la musica adatta. Poi, l’istruttore continua ad insegnare alcune tecniche basilari della mimica usando la propria lingua per associare le parole ai gesti ed ai movimenti. Infine, l’istruttore racconta una semplice storia attraverso una pantomima, chiedendo ai partecipanti di ripetere i movimenti e le parole, come dinanzi ad uno specchio. Obiettivo dell’esercizio, esiti dell’apprendimento: Introdurre le tecniche della pantomima. Coscienza delle proprie abilità utilizzando il linguaggio del corpo. Associare le parole al linguaggio del corpo. Associare la comunicazione verbale a quella non verbale. Struttura: L’intero gruppo. Gruppo Target: Qualsiasi gruppo senza particolari disabilità corporee Aspetti particolari da tenere in considerazione quando si ha a che fare con gruppi vulnerabili/emarginati: Fare attenzione alle disabilità fisiche Aspetti verbali/non verbali da tenere in considerazione quando si ha a che fare con delle difficoltà linguistiche: Nessuno specifico linguaggio comune richiesto. Si può anche spiegare l’esercizio senza l’uso delle parole, lavorando con la tecnica dello specchio, mostrando direttamente le consegne. Aspetti multiculturali da tenere in considerazione: Prestare attenzione e superare gli stereotipi collegati al gender o alle varie culture, soprattutto nel raccontare storie. La tecnica della pantomima implica in alcuni gesti una serie di stereotipi, ma è possibile modificare i movimenti per superare tale evenienza. Grandezza minima-massima del gruppo: Dagli 8 ai 30 partecipanti Condizioni: Potrebbe essere svolto in qualsiasi parte del training con diversi obiettivi Durata: 30-45 minuti Attrezzatura: Musica Sviluppo dell’esercizio, possibili variazioni: Questo esercizio detiene molti possibili sviluppi, in primis quello della narrazione non verbale, il lavoro individuale, in coppia, in un gruppo più ristretto o più grande. Dopo il primo step si può anche chiedere ai partecipanti di condurre l’intero gruppo, raccontando un’altra storia.

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