Approcio integrato sui dirutti del minore per una guistizia a misura delle sue esigenze

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richiesta anticipata, si procederà alla valutazione iniziale senza previa richiesta della DGASPC. In certi casi, previo consenso del direttore del dipartimento, la valutazione iniziale può essere direttamente stilata dal SPAS o dai servizi sociali competenti, insieme con un operatore della DGASPC, nominato per il caso. Ultimata la valutazione iniziale, l‟operatore della DGASPC deciderà se trasmettere o meno il caso alla Direzione Generale. Durante l‟intero corso della valutazione iniziale si dovranno osservare le stesse raccomandazioni che disciplinano principi e modalità di conduzione dell‟ascolto del minore e responsabili legali.

Se il ricorso viene accolto, si procederà ad una valutazione complessiva della situazione del minore, come nei casi di minori o adulti vittime di violenza intrafamiliare dopo la segnalazione alla DGASPC. Il direttore della DGASPC nominerà un responsabile del caso, che potrebbe essere un collaboratore della DGASPC, di un ente privato accreditato (OPA), di un‟ONG o altre strutture di assistenza sociale accreditate.

La valutazione complessiva del caso presuppone indagini approfondite e accurate del contesto familiare e sociale del minore. Il compito che incombe ai membri dell‟équipe che si occupano del caso è raccogliere le informazioni necessarie in tutte le aree della valutazione (campo sanitario, sociale, psicologico, ecc.), tramite colloqui con i soggetti coinvolti, analisi comportamentale, esame dei riscontri professionali (ad esempio: visite, valutazione sociale, intercettazioni telefoniche, testimonianze o dichiarazioni scritte dei soggetti coinvolti o informati della situazione del minore, test o altri specifici strumenti, ecc.). Si provvede nel contempo alla redazione del fascicolo del minore con tutte le informazioni necessarie. Il responsabile del caso e la sua équipe valutano e decidono in base alla peculiarità della valutazione, all‟importanza di ogni specifica area di indagine, ai bisogni/esigenze di ogni singolo caso (tipo di problematica, esigenze rilevate, situazione attuale, prospettive sistemico-relazionali rilevanti). Ultimata la valutazione complessiva, l'équipe multidisciplinare appura: l‟eventuale presenza e tipo di violenza sul minore; le sue esigenze nel contesto familiare e sociale; gli interventi prioritari per il minore, la famiglia e il presunto abusante. Le conclusioni della valutazione costituiscono la necessaria premessa 97


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