Librobp 2017

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La normativa italiana ed internazionale sulla zincatura a caldo

Tra le informazioni da trasmettere allo zincatore da parte del committente si prendono in considerazione, specialmente nel caso di esigenze particolari: - la composizione e lo stato superficiale dell’acciaio di base, con riferimento alle norme EN 10025, EN 10163-3 ed EN 10204; - la presenza eventuale di tagli con ossifiamma, tagli laser o superfici tagliate al plasma; - una indicazione della superficie significativa di cui abbiamo in precedenza sottolineato l’importanza; - l’identificazione delle aree dei manufatti per le quali un certo grado di disuniformità superficiale può renderli inaccettabili od inservibili per la loro funzione; - l’indicazione, se ci sono, delle cavità interne, le evidenze delle forature relative e della loro corretta posizione e giusto dimensionamento. Richiedono un accordo preventivo con lo zincatore che non è obbligato ad effettuare le lavorazioni richieste se non accetta: - la produzione di un campione al quale riferirsi per l’intero lotto; - necessità di pretrattamenti particolari (per esempio, la sabbiatura per le ghise); - richieste per spessori di rivestimento maggiori rispetto ai minimi tabellari; - necessità di post-trattamenti (per esempio, passivazione chimica) o applicazione di sistemi duplex (verniciatura post-zincatura); - richiesta di ispezione del prodotto difforme da quanto previsto dalla norma (per esempio, presso il committente e non presso lo zincatore); - la richiesta che le minuterie siano centrifugate e rispettino le prescrizioni di spessore della tabella relativa (tabella 4 della norma). Lo zincatore, da parte sua, se richiesto deve fornire al cliente qualsiasi informazione che sia in suo possesso riguardante il prodotto, compreso il metodo di riparazione delle aree non ricoperte (della dimensione ammessa dalla norma), così come deve fornire su richiesta il certificato di conformità.

V.2 NORMA UNI EN ISO 14713:2010 PARTI 1-2 Anche se ha lo status di linea guida, che è il profilo più basso delle norme del circuito ISO, la UNI EN ISO 14713 è fondamentale per ottenere un’indicazione di massima sulle performance della zincatura e sulle caratteristiche del rivestimento ottenibile. Molte delle indicazioni e dei suggerimenti per il progettista, presenti in questo testo, sono rintracciabili nella ISO 14713. Il suo scopo è, infatti, caratterizzare seppur in maniera molto sintetica i rivestimenti di zinco e le loro possibilità di utilizzo, accompagnando il progettista o chi ha l’onere delle specifiche, lungo l’iter della scelta del rivestimento, della corretta predisposizione del substrato di acciaio, della progettazione migliore per la zincatura e delle cautele da tenere per ottenere un prodotto di qualità. Inoltre, la norma fornisce anche un vademecum sulla valutazione degli ambienti corrosivi (non solo atmosferici) e della durata possibile dei rivestimenti. La norma si compone di tre parti: una verte sulle caratteristiche generali dei rivestimenti ottenuti sfruttando le proprietà dello zinco, la seconda è specifica per la zincatura a caldo e 119


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