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Il prezioso ruolo del magazziniere Die wertvolle Rolle des Zeugwarts

Il prezioso ruolo del magazziniere

Luca Palmino e Norberto Bizzo svolgono un lavoro funzionale e sinergico con passione e dedizione per mettere tutti nelle condizioni migliori di scendere in campo sia in allenamento che in partita gestendo con professionalità tutte le fasi: prima, durante e dopo.

Norberto Bizzo

Dietro le quinte, alla scoperta di quanto prezioso, fondamentale e sinergico è il lavoro dei magazzinieri di una squadra di calcio come la nostra. In sintesi? Molto, anzi moltissimo e con una serie di responsabilità. Il lavoro, durante la settimana, deve seguire il calendario. I magazzinieri si occupano di tutte le divise da allenamento e da partita della prima squadra e poi del materiale da portare allo stadio, in casa o in trasferta, senza dimenticare nulla per preparare lo spogliatoio e gestire con garbo e tatto il prima, durante e dopo. Un dopo che, per quanto riguarda la società biancorossa, non è solo raccogliere tutto, ma anche lasciare il locale in ordine, proprio com’è stato trovato.

Il successo di una squadra dipende anche dall’organizzazione “dietro le quinte” da un articolato lavoro silenzioso fatto di passione, organizzazione e serietà. Il ruolo del magazziniere è essenziale per il buon funzionamento di una squadra, anche se poco pubblicizzato. Il magazziniere non si occupa solo di tutta Luca Palmino

la gestione del materiale e della logistica, ma, molto spesso, diventa un amico di tutti i componenti dello staff. Impegno, passione e soprattutto pazienza ed attenzione sono gli elementi alla base del lavoro. In casa biancorossa i magazzinieri sono due: Luca Palmino e Norberto “Norbi” Bizzo. Il loro “ufficio principale” si trova all’FCS Center, al piano terra.

Da quanto tempo lavorate con l’FC Südtirol? Luca: “Da tredici anni e ho avuto modo di assistere ad una grande e costante crescita. Siamo partiti dal Talvera, dove ogni giorno cambiavamo campo di allenamento. Dopo di che siamo arrivati, tramite un bel percorso, a Maso Ronco. Qui abbiamo tutto, non ci manca nulla. Inizialmente ho svolto una doppia mansione, poiché lavoravo in magazzino e facevo anche l’istruttore nelle giovanili. Da 2 anni mi sono preso una pausa a livello tecnico, perché da quando ci siamo trasferiti ci sono molte più cose a cui stare attenti”. Norbi: “Sono al Südtirol da solamente due

anni. All’inizio devo dire che non è stato facile. Lavoravo già in questo ambiente, però qui ci sono molte più cose da fare, la dinamica è diversa. C’è anche il settore giovanile, che magari altre società non hanno, e quindi è necessario occuparsi anche di questo. Come ha detto Luca, qui a Maso Ronco c’è tanto lavoro da svolgere ogni giorno.”

Ci descrivete, in sintesi, la vostra “settimana tipo”? Norbi: “Al mattino, appena arrivo, devo fare la lavatrice per lavare tutto quello che è rimasto in sospeso. Poi c’è da preparare il materiale per la giornata o per il giorno dopo e ci sono anche altre mansioni, fuori dal campo. Come, per esempio, controllare che sia tutto in ordine e, eventualmente, sistemare. Questa è più o meno la mia routine”. Luca: „La mia settimana tipo è organizzata in base al calendario degli allenamenti della prima squadra ed eventualmente dei singoli. Tramite questi noi ci organizziamo di conseguenza. Pertanto, ruota tutto intorno ai giocatori.

Poi abbiamo a che fare con le persone esterne, con le quali collaboriamo per le stampe”.

Con i giocatori quale rapporto avete? Luca: “Con i giocatori, con cui collaboriamo dietro le quinte, c’è un ottimo rapporto. Loro sono i protagonisti, mentre noi siamo come degli angeli custodi. C’è sicuramente un rapporto di “fratellanza”. Noi siamo a disposizione per mettere tutti nelle condizioni migliori”. Norbi: “Anch’io ho un ottimo rapporto con i giocatori, sono delle persone squisite e, se serve, ti aiutano. La sinergia è totale. Sto bene con tutti, ci sono ragazzi splendidi, con cui si può scherzare, ovviamente nei modi e nei tempi consentiti. Ma non solo con i giocatori, c’è un ottimo rapporto anche con tutti i dirigenti e tra noi colleghi”.

E come vivete la settimana prima di una partita? Il giorno della gara invece Norbi: “Io mi occupo delle trasferte e ci sono tante cose da fare. Come, per esempio, preparare le divise per la gara e il riscaldamento, i palloni, il materiale dello staff tecnico o quello del fisioterapista. Quando arriviamo allo stadio, rigorosamente due-tre ore prima, sistemiamo gli spogliatoi. Devono esserci i kit al posto giusto e se i giocatori hanno bisogno di aiuto siamo pronti ad assisterli. Dopo la partita si mette in ordine, perché è importante lasciare pulito il posto che ci ospita. L’anno scorso in diversi posti ci hanno addirittura fatto i complimenti pubblicamente, anche sui social, per l’ordine che abbiamo lasciato.” Luca: “Durante la settimana pre-match si organizza il grosso. Quando c’è la partita, appunto, arriviamo per primi e con largo anticipo, diamo una sistemata allo spogliatoio e garantiamo che i giocatori abbiano tutto il necessario. Si dà anche una mano agli allenatori se serve. Quando invece scendono in campo, il sottoscritto si guarda la partita, mentre al termine di questa si aspetta che i giocatori abbiano

quali sono le vostre mansioni? finito e se ne vadano tutti. Noi lasciamo lo stadio per ultimi”.

Prima di una partita avete notato qualche rituale scaramantico da parte dei giocatori? Luca: “In questi anni ne ho visti parecchi, c’è tantissima scaramanzia. Senza fare nomi, ci sono giocatori che vogliono un determinato posto, chi deve stare in un angolo preciso dello spogliatoio e chi entra con il piede destro invece che il sinistro. Qualcuno invece si fa il segno della croce, mentre altri devono mettere per primo un indumento piuttosto che un altro. Le scaramanzie nel calcio esistono, come nella quotidianità”. Norbi: “Io sinceramente non ci ho mai fatto caso. Prima, durante e dopo la partita ho altri pensieri. Sicuramente tutti hanno un loro rituale, però io in quel momento penso a far sì che abbiano tutto ciò che gli serve”.

E’ vero che il vostro lavoro comprende soprattutto tanta passione? Norbi: “Personalmente sono contento di svolgere questo lavoro e devo ringraziare la società per l’opportunità che mi ha concesso. Al Südtirol ti fanno star bene, ti mettono a tuo agio e ti fanno sentire parte di una famiglia. D’altra parte io cerco sempre di fare del mio meglio per essere d’aiuto.” Luca: “Anche io sono molto soddisfatto. Con la società ho un ottimo rapporto. C’è molta trasparenza, è un rapporto sincero”.

Die wertvolle Rolle des Zeugwarts

Luca Palmino und Norberto Bizzo arbeiten tagtäglich mit großer Leidenschaft daran, die perfekten Voraussetzungen für alle Beteiligten zu schaffen. Ob vor, während und nach den Trainings und den Partien, die beiden Zeugwarte des FCS sind immer für die Spieler, Trainer, Betreuer und Mitarbeiter des Clubs da. Wir haben die beiden Interviewt um die interessante und vielseitige Arbeit besser verstehen zu können.

Norberto Bizzo und Luca Palmino

Der Erfolg eines Teams hängt auch von den Interpreten ab, die hinter den Kulissen arbeiten. Fernab vom Scheinwerferlicht, den Fotografen und den TV-Kameras werden zahlreiche Arbeitschritte in organisierter und präziser Weise durchgeführt. Zu diesen Personen gehören unsere Zeugwarte, welche eine große Verantwortung tragen und ihre Arbeit mit großer Passion bewältigen. Doch was machen die Magazineure in einem Profifußballverein?

Viel, sehr viel! Und sie tragen eine große Verantwortung. Die Woche ist durchgetaktet und richtet sich vor allem nach dem Spielkalender der Profimannschaft. Denn die Hauptaufgabe unserer Mitarbeiter im Magazin ist es, den Spielern und dem Trainerteam der Kampfmannschaft zuzuarbeiten, sodass sich diese perfekt auf ihre Aufgaben auf dem Feld konzentrieren können. Dazu gehört das Waschen der Spielgarnituren sowie der Trainingsbekleidung, das Management der Trainingsutensilien und die Organisation der Kabine bei Heim- und Auswärtsspielen. Und dem FCS ist hierbei vor allem das „nach“ den Spielen sehr wichtig, zumal die Umkleidekabinen perfekt geputzt verlassen werden. Doch die Magazineure kümmern sich nicht nur um die Bekleidung und um die logistischen Herausforderungen des gesamten Materials der Profimannschaft und der Jugendmannschaften, son

dern sind zugleich zumeist auch Kumpel der Spieler und Trainer. Und das ist auch gut so, denn ein harmonischer und respektvoller Umgang erleichtert die harte Arbeit und sorgt für gute Laune im Trainingszentrum, sowie bei den Auswärtsfahrten. Die Zeugwarte des FC Südtirol sind Luca Palmino und Norberto Bizzo und mit ihnen haben wir uns in ihrem „Büro“ im Erdgeschoss des FCS Center unterhalten.

Wie lange arbeitet ihr schon beim FC Südtirol? Luca: „Seit dreizehn Jahren bin ich beim FCS und ich hatte die Möglichkeit und das Glück das konstante Wachstum mitzuerleben und aktiv mitzuwirken. Alles hat auf den Talferwiesen begonnen. Zu dieser Zeit trainierten wir in ganz Südtirol verteilt und wussten oftmals am Tag vorher nicht, wo wir am darauffolgenden Tag trainieren würden. Seit zwei Jahren sind wir nun in Rungg und hier fehlt es uns an nichts. Natürlich hat sich die Arbeitsweiße verändert, sodass ich meine zweite Arbeit, ich war Trainer in den Jugendmannschaften, aufgeben musste. Hier gibt es viel mehr Dinge, auf die man achten muss.“ Norbi: „Ich bin erst seit zwei Jahren beim FC Südtirol. Am Anfang war es nicht immer einfach. Ich hatte zwar bereits Erfahrung in diesem Sektor, aber hier gibt es viel mehr zu tun und die Dynamik ist eine ganz andere. Es gibt einen großen Jugendsektor, der dem FC Südtirol sehr wichtig ist und um den wir uns kümmern müssen. Wie Luca bereits gesagt hat: im Trainingszentrum gibt es eine Menge Arbeit zu erledigen.“

Könnt ihr kurz eure „typische Woche“ beschreiben? Norbi: „Gleich in der Früh starte ich meistens die Waschmaschine, in welcher sich noch die Trainingsbekleidung des Vortages befindet. Anschließend bereite ich das Material des bevorstehenden Tages vor. Aber es gibt noch zahlreiche andere Aufgaben, die außerhalb des Magazins anfallen. Ich bin beispielsweise auch dafür verantwortlich, dass im Trainingszentrum alles in Ordnung ist. Und wenn was nicht passt, wird es in Ordnung gebracht. Das ist mehr oder weniger mein typischer Tag.“ Luca: „Die typische Woche richtet sich nach dem Trainingskalender der Profimannschaft und zum Teil auch der einzelnen Spieler. Wir passen uns sozusagen an die Spieler und Trainer an und sind immer für sie da. Natürlich haben wir auch mit externen Personen zu tun, sind Anlaufstelle für Lieferanten und organisieren aktuell beispielsweise den Druck aller Logos auf den Spielerdressen.“

Wie ist das Verhältnis zu den Spielern der Profimannschaft? Luca: „Mit den Spielern, mit denen wir

hinter den Kulissen zusammenarbeiten, besteht ein ausgezeichnetes Verhältnis. Sie sind die Protagonisten, während wir sozusagen ihre „Schutzengel“ sind. Ich finde es besteht eine kollegiale Beziehung zu den Spielern. Wir stehen zur Verfügung, um für alle die bestmöglichen Bedingungen zu schaffen“. Norbi: „Auch ich habe ein sehr gutes Verhältnis zu den Spielern. Die Jungs sind sehr nett und zuvorkommend. Scherze stehen an der Tagesordnung und ich kann sagen, dass ich mich hier sehr wohl fühle. Auch mit dem Trainerteam und mit den restlichen Mitarbeitern verstehe ich mich blendend.“

Und wie leben Sie die Woche vor einem Spiel? Welche Aufgaben haben Sie am Spieltag? Norbi: „Ich kümmere mich vorwiegend um die Auswärtsspiele. Dort gibt es natürlich sehr viel zu tun. Es müssen zum Beispiel alle Spielgarnituren, die Bälle, das Material des Trainerstabes und der Physiotherapeuten vorbereitet werden. Wir erreichen das Stadion als erstes, meistens zwei bis drei Stunden vor Spielbeginn und bereiten die Umkleidekabinen vor. Die einzelnen Trikots und die Bekleidungsgegenstände müssen am richtigen Platz sein und sollten die Spieler Hilfe brauchen, stehen wir zur Verfügung. Nach dem Spiel räumen wir alles auf, denn es ist wichtig, den Ort, der uns bereitgestellt wurde, sauber zu hinterlassen. Im vergangenen Jahr haben uns mehrere Vereine sogar öffentlich - in den Sozialen Medien - Komplimente für die Ordnung ausgesprochen, die wir hinterlassen haben.“ Luca: „In den Tagen vor dem Spiel wir der Großteil organisiert. Wenn das Spiel stattfindet, kommen wir als Erste und lange im Voraus an, richten die Umkleidekabine her und sorgen dafür, dass die Spieler alles haben, was sie brauchen. Bei Bedarf helfen wir auch den Trainern. Wenn die Spieler das Spielfeld betreten, schaue ich mir den Großteil des Spiels vom Spielfeldrand oder der Tribüne aus an. Nach dem Spiel gibt es dann nochmal richtig viel zu tun. Wir sind die letzten die das Stadion verlassen.“

Sind Ihnen vor einem Spiel abergläubische Rituale der Spieler aufgefallen? Luca: „In den Jahren habe ich eine Menge Rituale gesehen. Ohne Namen nennen zu wollen, gibt es Spieler, die einen bestimmten Platz wollen, die sich in einer bestimmten Ecke der Umkleidekabine aufhalten müssen und die mit einem bestimmten Fuß zuerst die Umkleidekabine betreten. Einige von ihnen machen sich das Kreuzzeichen, während andere eine strikte Reihenfolge beim Anziehen der Kleidungsstücke befolgen. Aberglaube gibt es im Fußball, wie auch im Alltag.“ Norbi: „Ich persönlich habe nie darauf geachtet. Vor, während und nach dem Spiel konzentriere ich mich voll und ganz auf meine Arbeit. Sicherlich hat jeder sein eigenes Ritual, aber vor dem Spiel schaue ich darauf, dass die Spieler alles haben was sie brauchen.“

Stimmt es, dass Ihre Arbeit mit viel Leidenschaft verbunden ist? Norbi: „Ich persönlich bin glücklich, diese Arbeit gewählt zu haben und ich möchte mich beim FC Südtirol für die Gelegenheit bedanken, hier arbeiten zu dürfen. Der FC Südtirol sorgt für dich, schaut, dass du dich wohl fühlst und lässt dich Teil einer Familie sein. Als Gegenleistung versuche ich stets mein Bestes zu geben.“ Luca: „Auch ich bin sehr zufrieden hier beim FCS. Ich habe eine ausgezeichnete Beziehung zum Club. Es herrscht ein offener und transparenter Umgang.“

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