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FISCHER RIQUALIFICAZIONE MA SENZA SBAGLIARE

IDEE UTILI

PSICONDOMINIO

Per porre quesiti a Gaia Cigognini potete scrivere a info@vgambinoeditore.it

L’amministratore dislessico

Gentile Psicondominio, mi sono permessa di chiedere il suo parere un paio di anni fa e, visto che mi ha gentilmente risposto, le chiedo una nuova consulenza. Questa volta, però, non è nulla di grave, benché nel nostro condominio il caso sia piuttosto discusso. Si tratta del nostro amministratore, una brava persona, ma con un difettuccio: inanella lapsus a ripetizione. Esempio: in assemblea sbaglia continuamente il nome delle persone presenti, che conosce ormai da tanti anni. Oppure, peggio, su documenti ufficiali li storpia. E se ne esce con aggettivi appropriati, la tipica «voce dal sen» fuggita. Dato che è un comportamento che dura da anni e l’amministratore è un tipo tranquillo, per nulla ansioso, non si tratta di stress. Che cosa può determinare questo comportamento?

A.C. via e-mail

L’amministratore potrebbe avere un disturbo di dislessia legato alla lettura, che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo. Questo disturbo dipende dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura. Non è causato da un deficit di intelligenza, da problemi ambientali o psicologici. Non è una malattia, in quanto non è dovuto a un danno organico, ma un diverso neuro funzionamento del cervello, che non impedisce la realizzazione della specifica abilità di lettura, ma necessita di tempi più lunghi e carichi maggiori di attenzione. Questo diverso neuro funzionamento è innato e non è transitorio: accompagna l’individuo per tutta la vita.

Ragni e scarafaggi

Gentile dottoressa, nel nostro stabile abbiamo un problema credo comune a tanti altri: oltre alle nostre famiglie, ci abitano anche tanti insetti. Intendiamoci, gli scarafaggi che passeggiano di notte nei pressi dei locali adibiti a raccogliere la spazzatura non sono più che in tanti altri condomini. Insomma, non si tratta di un’invasione insopportabile. Il problema è, invece, l’idiosincrasia di mia moglie di fronte agli insetti in generale, aggravata dalla presenta di questi coleotteri notturni. Anche alla vista di un piccolo innocuo ragnetto, di una formica, di una mosca, mia moglie ha delle crisi isteriche. E l’idea che nel condominio abitino anche scarafaggi non la fa dormire. Come convincerla che non è niente di grave? E perché reagisce in questo modo?

Aldo S., Caserta

Probabilmente sua moglie potrebbe soffrire di entomofobia, che è la paura per gli animali che hanno un aspetto repellente, come gli scarafaggi e altri. La paura è legata a esperienze di apprendimento errato involontario nei confronti di qualcosa. Sarebbe consigliabile che sua moglie iniziasse un percorso di terapia per poter affrontare meglio questo timore.

La tricotillo vicina

Buongiorno, una domanda rapida: ho notato che una vicina di casa, una persona ombrosa e poco socievole, quando non è osservata continua a toccare i suoi capelli. Questo non sarebbe nulla, se non che abbiamo notato la presenza di chiazze di cute senza capelli, provocate dal continuo attorcigliamento delle chiome. Potrebbe trattarsi, mi dicono, di tricotillomania. Lei ne sa qualcosa? Grazie.

F.F. via e-mail

Dalla sua descrizione la sua vicina, in effetti, potrebbe avere un disturbo di tricotillomania. La parola tricotillomania deriva dal greco: thrìx significa capello, tìllō strappare e mania abitudine. I sintomi caratteristici della tricotillomania sono collegati al ricorrente e compulsivo comportamento di strapparsi il cuoio capelluto o altre parti del corpo. Le cause della tricotillomania non sono del tutto comprese e sono legate a numerosi fattori di rischio come: base genetica, ansia e stress prolungati e legati a fattori psichiatrici. Le conseguenze di chi soffre della tricotillomania possono essere diverse, come l’alopecia con un calo progressivo di perdita dei capelli. Oltre al danno fisico sono presenti danni nella sfera psicosociale.

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