Theun Mares - III - Le Nebbie della Tradizione del Drago

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Questa pratica è la base stessa dell’agguato, ed è proprio questa pratica che ha dato luogo all’affermazione che il guerriero controlla tutto senza controllare nulla, perché nel cambiare noi stessi, cambiamo il mondo attorno a noi, e quindi non abbiamo bisogno di ricorrere alla meschinità della dittatura. Semplicemente utilizzando la legge della Luce e del Riflesso, e praticando l’interrelazione della vita, col tempo il guerriero diventa un vero e proprio essere invincibile, con un considerevole potere al suo comando. Tuttavia, questa è un’affermazione che ogni apprendista all’inizio interpreta in modo ingenuo o eccessivamente semplicistico. Ma è tipico di ciò che appare relativamente alle azioni dei guerrieri. Sebbene le loro azioni siano apparentemente semplici e sembrino essere banali e innocue, tuttavia contengono un potere inimmaginabile. Ciò è particolarmente vero per le strategie messe a punto dai guerrieri, perché sebbene sembrino sempre innocue a causa della loro estrema semplicità, in realtà sono letali. Ma per vedere come funziona, torniamo al nostro esempio di Sean e suo fratello Willis. Nel dover elaborare una strategia per gestire la battaglia col fratello, Sean deve tener conto del secondo aspetto della regola dell’agguato, ossia, lottando per semplificare, un guerriero scarta tutti le azioni non necessarie. Da ciò che abbiamo imparato sugli specchi, non dovrebbe essere così difficile afferrare questo aspetto della regola dell’agguato. Semplicemente riportando tutto a se stesso e al proprio progresso sul Sentiero della Conoscenza, il guerriero elimina una grande quantità di azioni, emozioni, sentimenti e pensieri che possono sorgere a causa dell’importanza personale e dell'egocentrismo . La stragrande maggioranza delle azioni della gente, il loro stato emotivo, i loro pensieri infiniti che circondano alla rinfusa il disordine dei sentimenti, provengono tutti dall’approccio egocentrico alla vita e dalla mentalità vittimistica. Pertanto, dal punto di vista del guerriero, ogni battaglia è così semplice come lo è lottare per il proprio onore di guerriero. Non essendo coinvolto nel perpetuare il condizionamento sociale nel non voler riconoscere i propri difetti o nel cercare di difendere il proprio comportamento giustificando le azioni che egli stesso non approva, il guerriero non si cura d’altro che cercare il modo migliore per elevare se stesso e diventare un essere ancora più onorevole. Nulla é più semplice di questo; anche se compiere una tale impresa non è affatto semplice, perché tutti noi siamo creature misteriose e tendiamo ad operare con una complessità veramente sorprendente. A questo proposito, c’è da notare che le persone in genere fanno l'errore di presumere di conoscere se stesse, mentre in effetti conoscono solo il loro comportamento. Ma anche nella conoscenza del comportamento, normalmente le persone non hanno la più vaga comprensione di ciò che causa il comportamento, o del perché hanno i difetti che hanno. Se anche le persone avessero la pretesa di comprendere se stessi, un piccolo sondaggio mostrerebbe presto che quella che viene definita come comprensione non è altro che una versione personale del gioco del dare le colpe. Questo ci riporta dritti ai quattro postulati dell’agguato. Per quanto riguarda Sean, ora deve prendere in considerazione il secondo postulato dell’agguato, perché è questo il postulato che ha a che fare con l’azione, e la prima azione da compiere nella sua battaglia con Willis è quella di elaborare una strategia. Il secondo postulato ci dice che è nostro dovere come guerrieri risolvere il mistero, senza sperare mai di risolverlo. Abbiamo già accertato che per Sean la vera battaglia consiste nel rivedere la sua scarsa immagine di sé, sforzandosi di riconoscere a se stesso il suo valore come individuo. A questo proposito, Sean dovrà in primo luogo stabilire quali convinzioni causano la sua bassa immagine di sé, utilizzando la tecnica della ricapitolazione. Tuttavia, la ricapitolazione rivelerà solo la causa della sua scarsa immagine di sé, ma non rivelerà la ragione per cui il combattere per la sua autostima dovrebbe costituire per Sean una delle sue grandi sfide della vita. Ovviamente la risposta a quest’ultima domanda si trova saldamente nel regno del destino, ma ciò che ci importa qui è che la ragione per cui Sean deve lottare per ribaltare la bassa immagine di sé rimane parte del mistero del suo essere. Questo è il vero significato della seconda parte del postulato in esame, per ricordare che tutto ciò che sta nella nostra isola del tonal è lì per una 66


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