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E-spACE // Il MOvIMENTO ElETTRICO

Il movimento elettrico

Intervista: Enzo Tempestini // Foto: Claudio Cabrini // Enzo Tempestini

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Il “fenomeno” e-bike applicato al mondo delle moto. Abbiamo approfondito l’argomento con Gianluca Avenoso, coordinatore del settore e-bike per la F.M.I.

X’L Un inizio del “movimento elettrico” in seno alla F.M.I. molto recente. Da dove e come è partito.

GA L’inizio della breve storia delle e-bike in seno alla F.M.I. risale al 2019 quando, nel corso del GP di motocross a Imola venne presentato per la prima volta il campionato in sella alle e-bike. Da quel momento, tantissimi soci della F.M.I. hanno iniziato a chiedere di sviluppare al meglio la disciplina e di conseguenza, abbiamo iniziato a lavorare al format. Per prima cosa abbiamo subito capito che un campionato dove sono le bici, anche se motorizzate, a essere le protagoniste, non poteva essere disputato nel contesto di una gara di motocross con le moto. Primo motivo fra tutti, il fatto di mettere a paragone le evoluzioni dei motociclisti con quelle dei ciclisti. Un paragone che ovviamente rendeva la cosa alquanto imbarazzante e di conseguenza abbiamo immediatamente deciso di togliere le competizioni delle bici dal contesto moto. Una volta fatto questo, abbiamo visto che le gare godono tranquillamente di una loro spettacolarità e del giusto agonismo. Altro aspetto determinante che abbiamo rivisto, il tracciato. Era impensabile proporre lo stesso tracciato dove si disputava una gara di motocross. La e-bike è un’altra cosa e quindi serviva un altro tipo di pista. Abbiamo “tagliato” la lunghezza del tracciato a un massimo di 800 metri (contro i 1600 del motocross) evitando accuratamente di inserire lunghi rettilinei dove, comunque, i piloti dovevano sempre andare al 110%. Oltre a questo, abbiamo cercato di inserire all’interno dei percorsi delle varianti e delle difficoltà tecniche ma sempre consone all’utilizzo delle e-bike. Una cosa fondamentale, che ovviamente abbiamo lasciata invariata, è la procedura di

partenza che viene sempre effettuata dietro il cancello di partenza degli impianti prevalentemente dedicati al motocross. Un aspetto che piace particolarmente sia agli utenti che al pubblico. Abbiamo semplificato anche le procedure burocratiche per organizzare le gare e infatti, visto che le gare in e-bike hanno un coefficiente di rischio praticamente nullo rispetto al motocross, i tracciati non sono soggetti a omologazione ma solo a ispezione, precedente alla gara, da parte del Direttore di Gara.

X’L Un inizio che non ha trovato una strada in discesa ma che invece si è dovuto confrontare con la U.C.I. (la Federazione Internazionale Ciclismo) che come primo approccio si era opposta al fatto che le bici, anche se motorizzate, potessero entrare a far parte dalle Federazioni Motociclistiche. GA Le difficoltà sono arrivate da entrambe le federazioni. Sia in quella del ciclismo che in quella del motociclismo, dall’inizio ci sono state situazioni favorevoli e contrarie a questo nuovo modo di intendere la bici. La U.C.I. che in un primo momento non sembra essere interessata, appena ha capito che il movimento delle bici motorizzate stava crescendo, ha fiutato “l’affare” e ha cercato di avere l’esclusiva. Dopo i primi

confronti, siamo arrivati a degli accordi e al momento, quello ottenuto dalla Federazione Motociclistica Italiana, ma che presto sarà esteso anche all’internazionale, prevede che queste competizioni si possono affrontare con le cosiddette bici “sbloccate” ovvero quelle bici che forniscono assistenza all’atleta anche oltre i 25 Km/orari. Questo è un punto fondamentale e con nette differenze dato che le e-bike limitate fino a 25 Km/orari sono considerate dal codice della strada a tutti gli effetti delle biciclette e quindi equiparate alle relative normative mentre, quelle che vanno oltre i 25 Km/ orari sono considerate dei motocicli e quindi soggette alle regolamentazioni del codice della strada. Nel caso dell’enduro, le “sbloccate” hanno ovviamente il limite di non poter circolare sui tratti di trasferimento, ma a questo abbiamo ovviato utilizzando comunque dei percorsi chiusi al traffico come avviene nel mini enduro motociclistico, mentre invece nel campionato motocross, essendo il percorso totalmente in circuito chiuso, posso essere usate e

risultano altresì molto performanti e soprattutto divertenti.

X’L Quando sono iniziate le gare in Italia

Il campionato italiano motocross e-bike è iniziato nel 2020 con tanto scetticismo da parte di tutti ma con ottimi risultati in termini di partecipanti e molti consensi da parte anche di quelli che all’inizio erano stati abbastanza critici. Nel 2021 abbiamo praticamente raddoppiato il numero dei partenti e considerando che il campionato motocross e-bike è totalmente da identificare come di nicchia all’interno del movimento delle bici elettriche, siamo arrivati a riempire un cancello da 40 partenti, il che ci fa ben sperare per il prossimo futuro.

X’L Praticamente, il motocross è sempre più faticoso dell’enduro, anche se in bici

GA Nel campionato enduro è più facile avere un numero maggiore di iscritti. La gara è impostata come nell’enduro motociclistico e si corre contro il cronometro. In questo caso anche se un pilota non è al massimo della condizione può fare il suo ritmo e arrivare alla fine, anche se staccato in termine di secondi, ma con molta più tranquillità rispetto al motocross. Inoltre, le varie categorie presenti permettono la partecipazione anche a livello “familiare” con genitori e figli che nella stessa giornata possono divertirsi insieme. E questo ci ha permesso di triplicare il numero dei partecipanti in un solo anno. Invece, come ben sappiamo il cross è uno sport da “tutto e subito” e anche in questo caso, i 10 minuti di gara vanno affrontati al massimo e di conseguenza tutti gli atleti devono essere preparati per affrontare questo tipo di competizioni. Questo, penalizza la larga partecipazione di atleti ma offre uno spettacolo appetibile anche al pubblico.

X’L Di conseguenza a questo, anche la scelta degli im-

pianti dove organizzare il campionato italiano motocross è importante.

GA Per il 2022 abbiamo scelto alcune location di assoluto prestigio quali il rinnovato tracciato di Arsago Seprio e Maggiora. Due impianti dove sono state scritte veramente delle pagine memorabili del motocross e dove questo campionato è stato accolto con molto entusiasmo. Queste due gare saranno anche titolate come “Coppa del Mondo”. Andremo a toccare comunque dei luoghi anche suggestivi quali Gorla, Abano Terme, Savignano sul Panaro e Chiusdino.

X’L Stagione 2022 pianificata e che aspetta “solo” di essere portata a termine, la F.M.I. ha gia in serbo qualche novità per il prossimo futuro?

GA Ad essere onesti, visti gli incrementi dei numeri e visto che alla massa si presenta come campionato ben più appetibile del cross, i nostri occhi, al momento sono puntati sul campionato enduro. Comunque, dire oggi con

esattezza, quali potrebbero essere le novità è praticamente impossibile e questo per un semplice ma quanto significante motivo. Ogni settimana riceviamo consensi e proposte da parte di amministrazioni locali e organizzatori che si stanno sempre più interessando ai vari campionati e ogni volta ci concentriamo su quelle che potrebbero essere le novità del prossimo futuro di questo mondo “green”. In ultimo, ma molto importante, si stanno avvicinando al mondo Federmoto alcuni sponsor che fino ad oggi non avevano mai mostrato interesse verso le nostre attività. È il caso dell’olio Monini che sarà partner dell’ultima prova del campionato enduro che si svolgerà a Spoleto, sede dell’azienda leader nel settore dell’alimentare. Per quanto riguarda invece le location dei prossimi campionati, stiamo valutando la possibilità di arrivare nelle isole, con la Sardegna ci sono in corso trattative e anche di alzare “il tiro” arrivando in alta quota verso i parchi della zona di Bolzano. Inoltre, per rimanere subito al passo con le necessità che, come dicevamo, aumentano di giorno in giorno, nello scorso mese di novembre, presso il Centro Tecnico Federale di Misano Adriatico, abbiamo effettuato il primo corso per tecnici federali per le specialità della e-bike e questo dovuto al fatto che sempre più gente si avvicina a questo mondo e sempre più gente ci chiede di poter ricevere nozioni o insegnamenti per guidare la loro e-bike in sicurezza. Per il 2023, una volta istituito il gruppo dei tecnici, ci aspettiamo un grande e ulteriore aumento dei partecipanti in ogni disciplina.

X’L Per chiudere, possiamo affermare che la Federmoto e Gian Luca Avenoso vedono il futuro sempre più elettrico?

GA Assolutamente si, elettrico ed elettrizzante, senza dubbio.