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ART EXHIBITIONS

Il lavoro di Simon Fujiwara è un’indagine personale del desiderio umano che sta alla base delle attrazioni turistiche, delle icone storiche, delle celebrities, del neocapitalismo. Collocata in questo territorio attraente e al contempo inquietante, l’opera di Fujiwara rivela il paradosso della duplice ricerca dell’invenzione e dell’autenticità nella

cultura che consumiamo quotidianamente. Per questo progetto site-specific Fujiwara introduce il pubblico nel mondo fiabesco di Who the Bær, un originale personaggio dei cartoni animati che abita un universo

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fantastico creato dall’artista. Who the Bær

è un orso che non ha ancora sviluppato una forte personalità o istinti propri, sa solo di essere un’immagine in un ambiente piatto, online, pieno di infinite possibilità. Who può trasformarsi o adattarsi in qualsiasi immagine che incontra, assumendo gli attributi e le identità di chi vi è raffigurato raccontando così un percorso di formazione o una favola postmoderna costellata da eventi felici o traumatici.

SIMON FUJIWARA WHO THE BÆR

Un originale personaggio dei cartoni animati che abita un universo fantastico

SIMON FUJIWARA WHO THE BÆR

An original cartoon character who inhabits a fantastic universe

Simon Fujiwara’s work is a personal investigation of human desire that underlies tourist attractions, historical icons, celebrities, and neo-capitalism. Located in this attractive but disturbing territory, Fujiwara’s work reveals the paradox of the double search for invention and authenticity in the culture we consume every day. For this site-specific project Fujiwara introduces the public to the fairytale world of Who the Bær, an original cartoon character who inhabits a fantastic universe created by the artist. Who the Bær is a bear that has not yet developed a strong personality or instincts of its own, it only knows that it is an image in a flat, online environment, full of infinite possibilities. Who can transform or adapt to any image he encounters, assuming the attributes and identities of whoever is depicted therein, thus recounting a training path or a postmodern fable dotted with happy or traumatic events.

Nella foto: Fondazione Prada Simon Fujiwara - Ph. Andrea Rossetti

FONDAZIONE PRADA

Largo Isarco, 2 - Milano Tel. +39 02 5666 2611 Through September 27, 2021

Photo © André Carvalho and Tugba Carvalho – CHROMA

Photo: Bas Princen - Courtesy the artist

Экспозиция в Фонде Прада посвящена лондонскому художнику Саймону Фудзиваре, который живет и работает в Берлине. Ориентированный на конкретную площадку проект знакомит нас со сказочным миром Who the Bær, оригинального мультипликационного персонажа, населяющего фантастическую вселенную, созданную художником.

Photo © Jörg von Bruchhausen Nelle foto: Simon Fujiwara, disegni, collage, sculture in esposizione alla Fondazione Prada

Palazzo Reale ospita una mostra unica dedicata alle più grandi artiste vissute tra ‘500 e ‘600: Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani e molte altre. La mostra

è dedicata ai talenti delle donne, al loro universo e capacità. In esposizione le incredibili vite di 34 diverse artiste che

vengono riscoperte attraverso oltre 150 opere, a testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile, in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”. Si guarda al ruolo da loro rivestito nella società del tempo, al successo raggiunto da alcune di esse presso le grandi corti internazionali, alla loro capacità di sapersi relazionare, distinguere e affermare trasformandosi in vere e proprie imprenditrici, e di sapersi confrontare con i loro ideali e diversi stili di vita. Vi sono

artiste più note ma anche meno conosciute al grande pubblico, e ci sono opere esposte per la prima volta come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia nel 1578 e mai uscita

prima d’ora dall’isola.

LE SIGNORE DELL’ARTE STORIE DI DONNE TRA ‘500 E ‘600

PALAZZO REALE

Piazza del Duomo, 12 – 20121 Milano Tel. +39 02 8844 5181 Tue to Fri: 10 am - 7.30 pm Closed on Sat, Sun, Mon Through July 25, 2021 Elisabetta Sirani Porzia che si ferisce alla coscia, 1664 Olio su tela, 101x 138 cm Bologna, Collezioni d’arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

In alto: Lavinia Fontana San Francesco riceve le stimmate, 1579 Olio su tela, 63x75 cm Seminario Arcivescovile di Bologna

В Палаццо Реале проходит выставка, посвященная величайшим художникам, жившим в XVI–XVII веках, которых мы заново открываем для себя благодаря более чем 150 произведениям – уникальному рассказу захватывающих историй уже “современных” женщин.

Ginevra Cantofoli Giovane donna in vesti orientali, seconda metà del XVII secolo Olio su tela, 65x50 cm Padova, Museo d’arte Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 1864

LE SIGNORE DELL’ARTE STORIE DI DONNE TRA ‘500 E ‘600

Palazzo Reale hosts a unique exhibition dedicated to the greatest artists who lived between the 16th and 17th centuries: Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani and many others. The exhibition is dedicated to women’s talents, their universe and skills. On display the incredible lives of 34 different artists who are rediscovered through over 150 works, testifying to an intense creative female vitality, in a unique tale of exciting stories of “modern” women. We look at the role they played in the society of the time, at the success achieved by some of them at the great international courts, at their ability to know how to relate, distinguish and affirm by transforming themselves into real entrepreneurs, and to know how to compare themselves with their ideals and different lifestyles. There are better known artists but also less known to the general public, and there are works exhibited for the first time such as the Altarpiece of the Madonna dell’Itria by Sofonisba Anguissola, made in Sicily in 1578 and that has never left the island before.

Elisabetta Sirani L’amorino trionfante, 1661 Olio su tela, 89x70 cm Bologna, collezione privata

Al Museo del Novecento la prima mostra monografica dedicata da un’istituzione pubblica a Carla Accardi. Viene presentato il percorso dell’artista trapanese in tutte le sue sfaccettature, proponendone una lettura nuova, che si differenzia da quella tematica delle più recenti monografiche, centrate principalmente sul suo repertorio di pittura segnico-cromatica. In mostra quasi 70 opere insieme a fotografie e documenti dell’Archivio Accardi Sanfilippo, che riportano al centro dell’indagine espositiva il panorama e il contesto storico, sociale e politico con cui l’artista si è rapportata, restituendo il ritratto di una donna coraggiosa e sperimentatrice che, in un momento in cui le istanze della pittura erano di competenza pressoché maschile, è diventata la prima astrattista italiana riconosciuta internazionalmente.

CARLA ACCARDI CONTESTI

In mostra 70 opere, fotografie e documenti che illustrano il percorso di ricerca dell’artista trapanese

CARLA ACCARDI CONTESTI

On display 70 works, photographs and documents that illustrate the research path of the Trapani artist

The first monographic exhibition dedicated by a public institution to Carla Accardi at the Museo del Novecento. The path of the artist from Trapani is presented in all its faces, proposing a new reading, which differs from the thematic one of the most recent monographs, mainly centered on her repertoire of sign-chromatic painting. Almost 70 works on display together with photographs and documents from the Accardi Sanfilippo Archive, which bring the panorama and the historical, social and political context with which the artist relates to the center of the exhibition investigation, returning the portrait of a courageous woman and experimenter who, at a time when the instances of painting were almost male competence, became the first internationally recognized Italian abstractionist.

Sopra: Carla Accardi e la Tenda, galleria Notizie, Torino 1966

A sinistra: Carla Accardi, Grigio con colori, 1954, Roma

В Музее-дель-Новеченто монографическая выставка Карлы Аккарди представляет путь трапанской художницы во всех его аспектах, предлагая новое прочтение, сосредоточенное в основном на ее репертуаре знаково-хроматической живописи.

Dall’alto. da sinistra: Carla Accardi, Per gli stretti spazi 1, 1988 vinilico su tela 160x220 foto Luca Borrelli

Carla Accardi, Grande Integrazione, 1957

MUSEO DEL NOVECENTO

Piazza del Duomo, 8 – 20121 – Milano Tel. +39 02 8844 4061 Tue, Wed, Fri, Sat, Sun: 9.30 am - 7.30 pm Thu: 9.30 am - 10.30 pm Through June 21, 2021