Glasses & Fashion - Novembre 2012

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STONE ISLAND, OLTRE AL FREDDO ORA RIPARA DAL SOLE BOB KRIEGER, GLI OCCHIALI IN UNO “SCATTO” CON LE LENTI NON SIATE… SUPERFICIALI

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Un classico dell’elasticità che non ha mai smesso di funzionare.

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Un innovativo sistema di aggancio capace di mantenere costante la posizione e la tensione delle aste.

Un meccanismo a doppia molla, miniaturizzato per adattarsi al più moderno design e garantire un allineamento continuo.

Molle in acciaio per il massimo dell’elasticità e della resistenza allo stress.

Viti in acciaio a basso tenore di carbonio per aumentare la resistenza alla corrosione.

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03 Editoriale /

Moda e benessere nella stessa carrozza

04 Cover story /

Bob Krieger, gli occhiali in uno “scatto”

Benessere visivo/

Stone Island, oltre al freddo ora ripara dal sole

Novità in materia Il bianco e il nero Revival metallo

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1 / s ommar i o /

06 Moda /

20 Con le lenti non siate… superficiali 32 Una vista a prova di smartphone

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Autunno Inverno 2012-2013

In copertina: Stone Island modello SI015

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Moda e benessere nella stessa carrozza di Angelo Magri

3 / e di t or i a l e /

La compensazione della presbiopia, certo. Ma anche il modo più efficace per pulire gli occhiali. Una montatura che segua le ultime tendenze moda, ovvio. Ma anche una lente che abbia sulla propria superficie tutti i trattamenti necessari per una visione nitida, duratura e sicura. Quante cose ruotano interno alla scelta di un occhiale: competenze, professionalità, ricerca, design, studio, benessere, senso estetico. Concetti che ci spingono a entrare con fiducia in un centro ottico di qualità, per farci uscire con un nuovo paio di occhiali da vista o da sole. In quell’occhiale si trova tutto questo mondo, reso concreto dal lavoro quotidiano di migliaia di professionisti italiani, di coloro che li hanno formati, di quanti valorizzano la loro immagine, di quanti diffondono i prodotti presenti nelle loro vetrine. Anche in questo numero di Glasses & Fashion proponiamo alcuni suggerimenti concreti per chi voglia saperne di più al momento di acquistare un paio di occhiali. Suggerimenti in linea con la realtà che viviamo, dalla soddisfazione del gusto estetico personale fino alla realizzazione del nostro benessere visivo. Due aspetti che oggi non possono assolutamente viaggiare separati.

Nomad/ Cuba è scelta come ispirazione di questa collezione maschile per i suoi contrasti di stile retrò e avanguardia, evidenziati da linee semplici e da inserti metallici continui su aste e frontale /

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/ Stone Island, oltre al freddo ora ripara dal sole / di Francesca Tirozzi

/ Il marchio di abbigliamento sportivo approccia il mondo dell’occhialeria presentando una collezione frutto di un incontro tra il presidente e direttore creativo, Carlo Rivetti, ed EG Brands, una nuova realtà imprenditoriale /

/ cove r s t or y /

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In queste pagine, alcuni modelli sole Stone Island

Sperimentazioni e innovazioni nel campo dei materiali e dei tessuti in cui spicca la nota Ice Jacket, la giacca che cambia colore al cambio di temperatura: dal 1982, anno di fondazione, a oggi, Stone Island non si è fatta mancare nulla, neppure gli occhiali, lanciati lo scorso marzo e nati dall’incontro tra lo stile e la filosofia consolidati del brand di abbigliamento e una nuova realtà imprenditoriale. Si tratta di EG Brands, società bergamasca che fa capo all’holding EGFinance, nata all’inizio del 2012, proprio in concomitanza con l’acquisizione della licenza Stone Island. L’idea è venuta al direttore generale di EG Brands, Claudio Ricci. Già agente in Luxottica, direttore commerciale in Moa Ottica e proprietario di una propria linea di occhiali, Ricci è approdato a questa nuova avventura. «Ho scelto di far parte di questo nuovo progetto perché Stone Island è un marchio in cui ho sempre creduto di altra qualità– ha raccontato Ricci – E che oltretutto richiama gli anni culto della mia generazione». EG Brands è, quin-

di, partita con determinazione e passione per dedicarsi esclusivamente a Stone Island attraverso una struttura di progettazione e vendita. Infatti, oltre a curare la distribuzione del prodotto in tutto il mondo, ne segue la progetta-

Collezione autunno inverno 2012-2013

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zione e la realizzazione. Quest’ultima viene fatta in Cadore, nel Bellunese, cuore della produzione dell’occhialeria italiana. La collezione parte dallo studio delle forme che sono diventate icone nel mondo degli occhiali, interpretate con design moderno e realizzate con alto livello qualitativo, che presenta soluzioni tecniche avanzate e lavorazioni artigianali. La linea, composta esclusivamente da modelli sole, è composta da occhiali in iniettato, in acetato e metallo, e monta lenti Optics by Carl Zeiss

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Vision. La punta di diamante è l’occhiale, prodotto in edizione limitata nella misura di 400 pezzi, con i cerchi del frontale in carbonio, con spessore di 3 mm ricavato da stampo, procedimento che esalta la tridimensionalità geometrica del materiale anche nelle cosiddette zone d’ombra. La tecnologia adottata e i test di tenuta sono gli stessi derivati dall’automotive da competizione. La lavorazione dell’occhiale, proposto in quattro varianti colore, nero, verde, blu e rosso, è ottenuta da pigmentazioni colorate in sospensione nelle resine trasparenti, procedimento che lascia visibile la trama del carbonio e con trattamento opaco e antigraffio. «I modelli vengono disegnati insieme a Stone Island, unendo il nostro know how nel settore dell’occhialeria e i valori legati al brand – ha detto ancora Ricci – Si tratta comunque di creazioni che hanno poco a che fare col mondo fashion, quindi, più attinenti al settore tecnico, riscontrabili in alcuni dettagli come le aste a

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Claudio Ricci, direttore generale di EG Brands

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riccio, ideali per un utilizzo del casco, e i paraocchi, realizzati con il tessuto riflettente delle giacche Stone Island, particolare che unisce la qualità e la filosofia del brand». Gli occhiali sono disponibili nei negozi monomarca Stone Island, nei multibrand e in centri ottici selezionati. «Abbiamo agenti diretti in tutta Italia, oltre ad alcune zone d’Europa, tra cui Francia, Inghilterra e Olanda, oltre a Medio Oriente e Asia – ha aggiunto Ricci – L’obiettivo di EG Brands è di entrare in nuovi mercati esteri, soprattutto quelli emergenti, e nel nord Europa, dove Stone Island è già particolarmente forte per quanto riguarda l’abbigliamento». L’occasione per espandere la distribuzione del brand si concretizza nell’ambiente fieristico. «All’ultimo Silmo, il salone dell’occhialeria che si è svolta a Parigi agli inizi di ottobre abbiamo presentato agli operatori del settore tre nuovi modelli in iniettato e tre modelli in metallo, con un prezzo al pubblico accessibile – ha sottolineato Ricci – La risposta degli ottici è stata soddisfacente, come lo è stato l’interesse da parte dei nuovi mercati. Alla prossima fiera internazionale, l’opti di Monaco di Baviera in gennaio, testeremo, invece, il gradimento dei mercati del nord Europa». Collezione autunno inverno 2012-2013

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fa c e b o o k . c o m / c a r r e r a

c A r r e r a

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/ NovitĂ in materia /

/ Nel terzo millennio, la ricerca dei materiali è uno dei temi dominanti. E ovviamente si registra anche nel settore degli occhiali: naturali, high-tech o combinati, le sorprese non mancano/

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01 01. Oga / Carattere e linee grintose combinano bellezza e materiali high-tech. Il tempiale in alluminio evidenzia un inserto che offre spazio di manovra all’apertura dell’asta / 02. Porsche Design / In fibra di carbonio con frontale in acciaio e aste rivestite in resina / 03. Nau! / Superleggeri, quasi invisibili, gli occhiali in un polimero di ultima generazione /

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04. Dior / Sono in acetato, ma con disegno ispirato ai tessuti delle nuove collezioni della maison / 05. alfred dunhill / In titanio, quindi resistentissimi, gli occhiali da sole leggermente a goccia / 06. Gucci / Simula il bambÚ l’asta degli occhiali con lenti sfumate /

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/ Il bianco e il nero /

/ Parlare di optical è forse azzardato, ma la tendenza all’abbinamento di questi due colori, più insolito in inverno, è comunque forte. Giochi di contrasto, inserti, disegni. E in alternativa, seguitissimo, il total black o il total white /

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01 01. Gucci / Logo del marchio sulle aste bianche per gli occhiali in acetato nero di forma squadrata / 02. Nau! / Come una pennellata, una linea bianca vivacizza il nero degli occhiali ovali / 03. Contemporary Heroes / Aste bianche per il modello vista nero dalla linea tondeggiante /

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Have a look

www.contemporaryheroes.it

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04. Koali / Origine creativa e bio-compatibilità nell’utilizzo dei materiali lavorati, ricercatezza nelle aste che riprendono i temi del corallo / 05. alfred dunhill / Bianco e nero effetto marmorizzato e aste nere per gli occhiali da sole / 06. Max Mara / Pois, in una diversa gradazione di bianco sulle aste, interrompono il total white /

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/ Revival metallo /

/ Era naturale che in un ritorno a un modo di vestire con sempre meno orpelli e piĂš lineare ci si adeguasse anche come scelta di occhiali. Inevitabile, quindi, il successo dei modelli metallici, anche se ristudiati nel design e nei dettagli /

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01 01. Nau! / Un piccolo inserto argentato caratterizza le aste del modello in metallo nero / 02. Safilo / Fascino retrò per questa montatura in metallo, dalla sagoma rettangolare e super confortevole grazie alla cerniera flex sulle aste / 03. Rodenstock / Metallo e acetato colorato per gli occhiali iperleggeri dalla forma rettangolare /

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04. Contemporary Heroes / Si rifanno perfettamente agli occhiali dei “protointellettuali” / 05. Hugo / Aste in acetato tartarugato movimentano questa montatura classica / 06. Romeo Gigli / Revival, minimalismo e design per questo modello storico della linea “Tuareg” /

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/ Bob Krieger, gli occhiali in uno “scatto” / di Luisa Espanet

/ Reduce dal successo della recente mostra a Palazzo Reale di Milano, ha ritratto tutti i personaggi degli ultimi cinquant’anni. Da Gianni Agnelli a Rita Levi Montalcini, da Bill Gates a Ronald Reagan, a Indro Montanelli. Ma non solo /

/ cos tu me /

16 Bob Krieger, classe 1936, padre prussiano e madre siciliana, con la sua macchina fotografica è uno dei più grandi artisti contemporanei. Ha pubblicato vari libri e le sue foto sono state oggetto di importanti mostre, l’ultima a Palazzo Reale di Milano, nel 2011. Gli piace portare gli occhiali.

Bill Gates e (sotto) Indro Montanelli ritratti da Bob Krieger

Da quando li porta? Da più di vent’anni, da quando non sono più giovane. Ora non li toglierei più. Li ritengo una bella cornice. Come li sceglie? Prima li portavo con una montatura sottile, tipo Ray-Ban, ma non a goccia, perché come tutto quello che cade sono tristi. Ora porto dei Ray-Ban a lenti scure. Così non si vede la stanchezza. Sono diventati un vezzo per me. Ne potrei fare a meno, per una mezza diottria di astigmatismo. Dove li acquista? Un po’ dove capita, anche se c’è un ottico in corso Lodi a Milano dove mi piace andare perché mi tratta bene.

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Bob Krieger mentre fotografa Gianni Agnelli

Cosa deve avere un occhiale? Non deve scendere sul naso. E se è leggero è meglio. Parliamo dei personaggi con gli occhiali che ha ritratto. Tutti uomini mi sembra… No, ho fotografato Anna Finocchiaro con gli occhiali quando era ministro del governo Prodi e aveva i capelli neri lunghi. Una donna che sta bene con gli occhiali è Sophia Loren, per via di quei grandi bellissimi occhi. Però non l’ho mai fotografata. Ci conosciamo bene, ma non mi è mai capitato. È un po’ come quando uno abita a Milano e non ha mai visto il Duomo… Le creano dei problemi i riflessi sulle lenti? Certo, anche perché io per i ritratti uso la pellicola e non posso ritoccare. Non sono contro il digitale, non ho fanatismi di questo

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genere. Certo se una fotografia è bella e c’è un riflesso, non voglio compromettere il ritratto per un riflesso. Per le donne si eliminano le rughe ad esempio, per gli uomini no, trovo che le rughe li rendono più interessanti. Una foto deve avere una sola fonte di luce per essere bella. Il sole è uno. È sbagliato mettere diverse luci quando si è in studio, se no quando si fotografa in esterni come si fa? Per togliere le rughe si usano dei materiali che fanno riflettere quella fonte unica di luce e nella lente degli occhiali si vede lo specchio. Allora in questo caso intervengo, correggendo. Non ha mai chiesto ai suoi “illustri modelli” di togliersi gli occhiali? No, se no non si riconoscono più. Gli occhia-

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Bob Krieger

li fanno parte della persona. La necessità di mettere gli occhiali è stata superata dal fatto estetico. Un tempo la gente cercava di evitare di portarli, li considerava come una brutta protesi. Ora gli occhiali da vista sono un ornamento piacevole. Basta vedere in Borsa le valutazioni di chi fa occhiali… Qual è la persona con gli occhiali che le è più piaciuto fotografare? Forse Sandra Mondaini. Aveva degli occhiali grandi, vistosi, invadenti, con lenti degradé. Ma non si poteva fotografare senza. Perché la luce le dava fastidio e gli occhiali mascheravano la stanchezza. Mi è piaciuto fotografarla, perché era molto simpatica. Per lei fotografare con gli occhiali non è disturbante? Ci si abitua, anche se c’è modo di sistemare le diottrie per l’obiettivo. Comunque non mi tolgo mai gli occhiali. Alle volte neanche per dormire…

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/ Con le lenti non siate… superficiali / di Gianmario Reverdy*

/ Quanto servono e quali scegliere fra i trattamenti in superficie, per avere prodotti adeguati alle nostre richieste, senza esagerare nella spesa /

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Capita quasi sempre, comprando un paio di occhiali, che ci venga proposta una serie di trattamenti aggiuntivi sulle lenti che ne aumentano notevolmente il costo. È chiaro che l’utente fatica a comprendere la reale importanza delle caratteristiche indicate: spesso, quindi, lascia all’ottico la scelta senza esserne molto consapevole. Negli ultimi 30 anni la tecnologia ha posto con forza l’accento su trattamenti e rivestimenti superficiali, allo scopo di migliorare la qualità delle lenti e di diminuire le carenze più evidenti riscontrate nei materiali stessi. Lo scopo di queste lavorazioni è quello di dotare

la lente finale di caratteristiche ritenute quasi indispensabili per un corretto funzionamento. Visto che oggi oltre il 90% delle lenti utilizzate sono in materiale plastico, ecco quanto interessa questo tipo di lente. Possiamo dividere i trattamenti in due grandi categorie: • i trattamenti che servono a migliorare il materiale con caratteristiche di cui normalmente è carente, ad esempio i trattamenti d’indurimento superficiale • i trattamenti che tendono a migliorare il funzionamento della lente e ne esaltano alcune

*ottico, docente e consulente dell’Ottica Riga di Milano

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Dai Optical: alta resistenza ai graffi

I TRATTAMENTI D’INDURIMENTO SUPERFICIALE Oggi le lenti di un paio di occhiali da vista devono anche durare nel tempo in perfetta efficienza, essere sempre pulite, sporcarsi poco, non appannarsi in normali situazioni d’uso, non attirare la polvere, essere protettive in ogni senso ed esteticamente gradevoli. Così i depositi per l’indurimento superficiale servono a dotare la lente di caratteristiche di cui normalmente è carente: le lenti organiche, infatti, presentano una resistenza superficiale a

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caratteristiche di qualità: i trattamenti antiriflesso, i trattamenti antiappannamento, antimbrattamento e antistatici, i trattamenti di protezione alle radiazioni ultraviolette. Sia i trattamenti del primo gruppo sia quelli del secondo possono essere ritenuti oggi quasi indispensabili su prodotti che vogliono configurarsi come “top di mercato” e vengono, quindi, spesso forniti di serie.

Nato e testato nel centro di Ricerca & Sviluppo D.A.I. Optical Industries, Great.Tech si avvale della moderna tecnologia di deposizione al plasma con cinque ulteriori vantaggi: alta resistenza ai graffi, facilità di pulizia, repellenza alla polvere, repellenza allo sporco e garanzia di 3 anni sul distaccamento. La resistenza ai graffi e all’usura sono certificati da un Bayer Test di 15.8. Tutte le lenti trattate con trattamento Great.Tech, poi, hanno il 20% in più di repellenza rispetto alle lenti trattate con Multiplasma, assicurando in questo modo una diminuzione dei depositi sulla lente. Inoltre assicura una quasi totale respinta dei depositi acquosi e oleosi con un angolo di contatto di 116°: significa che sulla lente non si formano né permangono goccioline. E ancora: con Great.Tech la polvere non aderisce sulla superficie della lente. In questo modo diminuisce anche il rischio di formazione di graffi in quanto si riduce la quantità di polvere sulla lente e, di conseguenza, la possibilità di creare graffi nel momento in cui si va a pulire con un panno. Permette anche una schermatura delle onde nocive elettromagnetiche ed elettrostatiche emesse dal monitor del computer e dal televisore. Infine il trattamento Great.Tech, abbinato a No Fog, offre un effetto antiappannamento duraturo, grazie a uno strato antiappannamento formato da un “intreccio molecolare” su entrambe le superfici della lente capace di trattenere le molecole di No Fog e rilasciarle col tempo.

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volte molto modesta. Devono, quindi, difendere la lente da abrasioni, graffi e rigature leggere in superficie, consentendo alla stessa di essere sempre perfettamente lucida e trasparente: al di là infatti dei problemi estetici, queste situazioni comportano una diminuzione di trasmissione da parte della superficie e una perdita di trasparenza. (fig. 1)

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ne stessa. Senza dimenticare che questi graffi possono essere anche causa di zone di “debolezza” che facilitano la rottura della lente. I miglioramenti ottenuti via via nel tempo consentono di affermare che oggi in molti casi le lenti organiche trattate presentano una notevole resistenza superficiale che ne consente un uso prolungato nel tempo.

I TRATTAMENTI ANTIRIFLESSO L’effetto di graffiatura su una Tutte le superfici delle lenti per occhiali, pur superficie trasparenti, presentano sempre una parte di feL’abrasione da graffi più profondi, inoltre, spes- nomeno di riflessione, dovuto alla luce che, colso crea fenomeni di diffusione incontrollata pendo la lente, “torna indietro” e può interesnella zona del graffio: a volte poi se si localizza sare sia la superficie esterna sia quella interna nell’area centrale, crea un disturbo nella visio-

Galileo: graffi sulle lenti? Anche no! Occhiali capovolti sul tavolo, puliti con la maglietta, dimenticati nella borsa... ogni giorno c’è bisogno di una valida barriera ai graffi sulle lenti. Oftalmica Galileo Italia viene incontro agli utenti con Neva Max, che non solo contrasta le microabrasioni, ma vanta una lunga lista di opportunità. A cominciare dall’antiriflesso, che favorisce la visione nitida, senza immagini disturbanti; poi la resistenza agli urti, che si traduce in una maggiore longevità delle lenti; per non parlare delle proprietà antistatiche, che respingono le particelle di polvere. Che dire poi degli elementi idrofobi e oleofobici? Grazie a essi, le impurità tendono a scivolare sulla superficie anziché aderirvi, riducendo la necessità di pulire le lenti. Naturalmente, non manca l’irrinunciabile azione anti UV. Un ultimo strato provvisorio consente, infine, all’ottico di eseguire in maniera più facile e precisa alcune operazioni utili all’inserimento delle lenti nella montatura scelta. L’equipaggiamento visivo è messo a dura prova quotidianamente e, per valutare le sue prestazioni “dì per dì”, le lenti sono state sottoposte, superandoli con successo, a test di resistenza alla pulizia per verificare il loro grado di difesa allo sfregamento, test di abrasione per controllare l’opposizione alle piccole lesioni e test di delaminazione, utile a controllare la validità di

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aderenza degli strati protettivi applicati alle lenti. La lunga esperienza nelle nanotecnologie, l’opportuna valutazione del tipo e dello spessore degli elementi stratiformi sono il segreto per realizzare Neva Max, l’antiriflesso che dice stop ai graffi e assicura una visione “comoda”.

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della lente. Può anche essere dovuto alla luce che si riflette all’interno dello spessore della lente. Parleremo nei vari casi, quindi, di riflessi anteriori, posteriori o interni. Tra questi i più importanti, in quanto generalmente più fastidiosi, sono ovviamente quelli determinati dalla riflessione sulle due superfici della lente (anteriori e posteriori). (fig. 2 e 3)

I riflessi anteriori e posteriori

tatori di occhiali: infatti, soprattutto di sera, con la presenza di luci posteriori, possono verificarsi nel campo visivo tenui immagini degli oggetti situati dietro o a fianco del portatore. Questa situazione può determinare difficoltà nella visione per quanto riguarda l’immediata localizzazione di ciò che si osserva, con un aumento dello stress visivo e conseguente affaticamento; • difficoltà nella visione notturna – Anche la visione serale e notturna è disturbata, in quanto la comparsa di luci parassite, in campo scuro, crea maggiore disagio e le luci appaiono più abbaglianti e, quindi, di maggiore disturbo. Soprattutto negli individui miopi il fenomeno risulta fastidioso e molto disturbante, diminuendo a volte notevolmente la qualità visiva quando la luce è scarsa; (fig. 4 e 5)

Effetti disturbanti dei riflessi La luce riflessa viene a creare un disturbo per una corretta percezione da parte del portatore di occhiali, determinando diverse situazioni di disagio che finiscono per influire sull’acutezza visiva, sulle prestazioni visive dell’utente e sul comfort d’uso dell’occhiale stesso. Ne possono L’effetto dell’antiriflesso nella visione notturna conseguire: • diminuzione del contrasto ed effetto “flou” • diminuzione della trasparenza – La quantità - La luce riflessa dalla superficie “circola” in di luce che viene riflessa dalle superfici va modo incontrollato non contribuendo a forinevitabilmente a diminuire la luce trasmessa mare l’immagine degli oggetti osservati. Tale dal sistema e che quindi concorre alla formaluce finisce per diminuire il contrasto del zione dell’immagine. Quanta più luce viene campo visivo, in quanto l’immagine risultante riflessa, tanto meno luminoso sarà l’oggetto sarà formata da una minore quantità di luce osservato. Come si vede dalla tabella seguenche, invece, andrà a illuminare lo sfondo del te, la luce riflessa può anche assumere valori campo di osservazione; consistenti, nei materiali ad alta rifrazione: • comparsa di immagini fantasma – La luce riflessa determina delle immagini, chiamate Riflessione “fantasma o parassite”, il più delle volte rapResina standard da 3,90% a 4,99% presentate da bagliori o effetti luminosi che compaiono nel campo in posizioni di difficile Resina a media rifrazione da 5,30% a 6,44% determinazione. È fenomeno noto a tutti i por- Resina ad alta rifrazione da 6,72% a 7,89%

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l’assorbimento del cristallino

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I “must” dello strato antiriflesso • essere assolutamente trasparente; • aderire bene e a lungo al materiale base; • avere una discreta durezza per evitare che lo strato antiriflesso, generalmente il più esterno della lente, finisca per essere esageratamente vulnerabile con grossi inconvenienti per l’uso corrente; • poter essere steso in film molto sottili; • avere qualità meccaniche, in particolare elasticità e coefficiente di dilatazione termica, compatibili con il materiale di base. A volte può avvenire che lo strato antiriflesso non regga la dilatazione del materiale base della lente dovuta a un riscaldamento eccessivo, distaccandosi o comunque “crepandosi” (fenomeno cracking). Oggi i trattamenti antiriflesso di ultima generazione possono essere realizzati con molti strati sovrapposti e raggiungere una trasmissione globale molto elevata, fino a oltre il 99% con una quasi completa eliminazione dei riflessi. Si può, inoltre, calibrare la colorazione residua in funzione del gusto dei portatori: il riflesso che si evidenzia sulla superficie può avere una dominante azzurra o verde oppure essere assolutamente trasparente. I progressi ottenuti nella tecnologia del pro-

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cesso, consentono di realizzare strati antiriflesso di grande stabilità, soprattutto a partire da una corretta preparazione della lente. Un trattamento antiriflesso, quando? Spesso il trattamento antiriflesso è stato visto come un semplice abbellimento delle lenti per occhiali. In realtà rappresenta in molti casi un’assoluta necessità: • in tutte le lenti ad alto indice di rifrazione (n›1,60 circa) • nelle lenti con superfici asferiche e in quelle per forti; miopie (la quantità di luce riflessa aumenta se la superficie tende ad appiattirsi); • nelle lenti progressive per eliminare ulteriori elementi stressanti (riflessioni varie) che si aggiungerebbero alle problematiche d’uso normale della lente; • in un utilizzo serale e/o notturno dell’occhiale, soprattutto negli individui miopi; • negli occhiali utilizzati per la lettura serale e/o in ufficio, con illuminazione intensa e/o poco diffusa oppure quando c’è un’illuminazione forte posteriormente al soggetto portatore; • in tutti gli occhiali dai quali si vuole ottenere il massimo delle prestazioni, del comfort e anche, ma solo per ultimo, un tocco di bellezza e raffinatezza; • nelle lenti colorate, dove è opportuno un trattamento antiriflesso solo sulla superficie interna. Il trattamento antiriflesso elimina i riflessi su monitor o schermi? Assolutamente no. Nonostante ciò che spesso si legge nelle pubblicità, l’antiriflesso elimina o attenua solo i riflessi che si formano o che hanno origine sulle superfici delle lenti. Ciò che avviene nel mondo cir-

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• l’effetto “specchiato” per chi guarda – Altrettanto fastidioso, soprattutto in alcune circostanze, è l’effetto specchio, denominato spesso “effetto vetrina”, che viene a realizzarsi quando si guarda una persona che porta occhiali. Le riflessioni che si determinano sulla superficie anteriore della lente specchiano il mondo circostante con il risultato di “confondere” volto e sguardo dell’individuo.

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/ Rodenstock: xxxx / il segreto per una visione più nitida e duratura di xxx

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Rodenstock, azienda tedesca specializzata in lenti oftalmiche di alta qualità, afferma la nuova filosofia di Ricerca & Sviluppo definita PerformancePlusFactor, il cui scopo è migliorare costantemente le performance di un prodotto. Da questa continua ricerca nasce Solitaire Protect Plus, il / xxx xxxxx / / nuovo trattamento indurente-antiriflesso-antimbrattante, le cui prestazioni sono state ottimizzate perfezionando l’interazione tra i diversi strati del trattamento. Solitaire Protect Plus è un trattamento applicato alle superfici della lente che favorisce una visione ad alta definizione, mantenendo inalterate le caratteristiche di trasparenza per diverse migliaia di cicli di pulizia. La superficie della lente risulta talmente liscia da conservare le lenti pulite più a lungo e, quando si sporcano, si puliscono facilmente con una sola passata del panno in microfibra. Grazie all’utilizzo della nanotecnologia, questo trattamento risulta particolarmente efficace contro sporco, acqua e polvere, lasciando le lenti pulite più a lungo: così l’acqua, la polvere e lo sporco non rappresentano più un problema. xxxx Una delle principali cause per cui la polvere e lo sporco aderiscono sulle superfici delle lenti, è data dalla carica statica che si crea dopo averle pulite. Solitaire Protect Plus è stato progettato con un particolare sistema antistatico che riduce la formazione di polvere sulla superficie della lente. Solitaire Protect Plus aumenta, inoltre, la protezione dai graffi superficiali e presenta una maggiore resistenza ai fattori climatici. Il sistema di applicazione degli strati antiriflesso offre elevate performance con un valore di trasparenza fino al 99%: così, grazie alla quasi totale eliminazione dei riflessi, Solitaire Protect Plus aiuta a vedere meglio, specialmente in condizioni di luminosità ridotte, come ad esempio alla guida di notte, o durante impieghi visivi prolungati al personal computer o al tablet. La riduzione dei riflessi superficiali garantisce sempre la migliore trasparenza, senza più nascondere agli altri la naturalezza del proprio sguardo.

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E

Occhi stanchi e dolore al collo dopo 8 ore in ufficio? Non più con le lenti Officelens ZEISS. Lenti Officelens ZEISS: • Customizzate – per una visione a breve e media distanza basata sulle necessità individuali di visione. • Confortevoli – niente più posture scomode, occhi affaticati e dolore al collo. • Versatili – non solo per l’ufficio, ma per tutte le attività in cui la visione a media distanza è importante: cucinare, guardare la tv, condurre un hobby.

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Zeiss: resistenza, facilità di pulizia e performance visiva costante non viene modificato, tranne l’aumento della trasmissione di luce. (fig. 6)

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28 L’antiriflesso non elimina i riflessi sui monitor

Il trattamento antiriflesso dura nel tempo? Se non sottoposto a particolari stress, il trattamento antiriflesso dura nel tempo. Oggi le aziende più serie, sicure dei loro prodotti, garantiscono i trattamenti a tecnologia più elevata per tre anni. Il trattamento, però, non deve subire riscaldamenti eccessivi con fonti di calore dirette e non deve subire gli attacchi di un uso inadeguato o di liquidi di pulizia aggressivi (al limone, all’aceto, ecc) o, ancora, l’uso di panni ruvidi o sporchi.

Da un’indagine demoscopica recentemente realizzata da YouGov con il contributo incondizionato di Carl Zeiss emerge che solo il 18% degli italiani ritiene le proprie lenti resistenti all’usura. E questa, insieme alla proprietà dell’antiriflesso, è invece ritenuta una caratteristica molto importante nella scelta d’acquisto. Il nuovo trattamento antiriflesso DuraVision Platinum di Zeiss presenta una resistenza all’usura 3 volte superiore e una proprietà antiriflettente superiore del 20% rispetto alla generazione precedente. DuraVision Platinum, disponibile su lenti Zeiss in alto e altissimo indice 1.6 e 1.67, è frutto di una nuova tecnologia sviluppata da Carl Zeiss Vision: l’ossido di metallo, utilizzato nel trattamento, viene bombardato da ioni che, nel corso del processo, cedono la propria energia cinetica alle molecole del rivestimento agli strati sottili. Ne risulta che gli strati aderiscono con precisione l’uno sull’altro, risultando più compatti e coesi e rendendo le lenti più resistenti agli agenti nocivi esterni. Alcuni test dimostrano che DuraVision Platinum può resistere a quasi 100 micronewton in più rispetto al modello precedente (LotuTec 1.6.), rendendo le lenti estremamente durature: questo si traduce in un chiaro vantaggio per tutti i portatori di occhiali.

DuraVision Platinum

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Perché costi diversi nei trattamenti antiriflesso? Il costo del trattamento è dato dal numero di strati di cui è composto e dalla tecnologia di realizzazione. In generale un antiriflesso base è composto di soli 3 o 5 strati e realizza, quindi, un abbattimento dei riflessi più modesto. Inoltre con la tecnologia di costruzione tradizionale si ottengono strati di adesione meno compatta e, di conseguenza, normalmente di minor durata. I trattamenti di antimbrattamento Con il termine di antimbrattamento vengono solitamente indicati depositi superficiali che tendono a far sporcare meno la lente e a favorirne la pulizia. Il concetto di antimbrattamento è solitamente legato a quello d’idrorepellenza, poiché una superficie sulla quale l’acqua scivola con facilità tende a sporcarsi di meno: infatti le gocce d’acqua o di condensa che ristagnano sulla lente, asciugano sulla stessa, lasciando di solito i depositi che non evaporano. Una superficie pertanto idrofobica od oleofobica si mantiene pulita più a lungo. (fig. 7) L’effetto di un trattamento di antimbrattamento

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I depositi di questo tipo, dello spessore di soli pochi nanometri, effettuati sopra ogni altro trattamento, formano strati compatti e lisci che non permettono allo sporco e a ogni residuo di natura grassa (come l’unto lasciato dalle mani) di attecchire facilmente. I trattamenti di antiappannamento o “antifog” In questi ultimi anni sono stati realizzati trattamenti superficiali specifici per limitare il problema della condensa, freddo-caldo, sulle lenti. Questi depositi denominati di antiappannamento, attraverso l’uso di particolari sostanze tensioattive (sostanze che tendono a diminuire la tensione superficiale e, quindi, ad aumentare il potere bagnante sulla superficie) “convertono” l’umidità o la condensa creata, in un invisibile strato di microparticelle d’acqua che scivola dalla superficie, senza lasciare traccia. Infatti la differenza di temperatura fra la lente fredda e l’ambiente caldo crea spesso una fastidiosissima condensa che impedisce, a volte per alcuni minuti, la visione. Spesso anche l’uso di particolari spray può avere un effetto di antiappannamento su superfici trattate allo scopo, ma in questo caso è solo di carattere temporaneo.

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Ma le lenti con trattamento antiriflesso si sporcano di più? Spesso si dice che le lenti con trattamento antiriflesso si sporcano più delle altre. In realtà non è così: le lenti non si sporcano di più, ma essendo più trasparenti ogni segno sulla lente diviene molto più visibile. Vedere meglio lo sporco che si è formato sulla superficie della lente è un vantaggio, in quanto tutti i segni che ci sono sulla superficie fanno diminuire la trasparenza e aumentano la luce che viene dispersa. Pertanto è opportuno che queste lenti vengano pulite con maggiore frequenza e nei modi corretti.

I trattamenti antistatici Nei trattamenti di ultima generazione il rivestimento antimbrattante è stato reso anche antistatico, cioè capace di allontanare la polvere e le microparticelle che, soprattutto dopo lo sfregamento con i panni di pulizia, si attaccano alla superficie della lente. La superficie attraverso un particolare procedimento viene caricata elettrostaticamente negativa e questo crea un effetto di repulsione verso tutte le microparticelle che hanno carica elettrostatica positiva. La polvere, quindi, si attacca di meno e, soprattutto dopo la pulizia con i normali panni, tende ad attaccarsi con minore intensità.

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Conclusioni Occorre, dunque, ricordare che: • un trattamento rovinato non si può ripristinare; • un trattamento effettuato non si può più togliere senza rovinare la trasparenza della lente; • tutti i trattamenti si devono effettuare prima del montaggio della lente nell’occhiale; • una lente trattata non si può più colorare. E poi occorre riaffermare che: • tutto quanto espresso in questo articolo sarebbe miseramente vanificato, se le lenti ve-

nissero pulite con sistemi scadenti o peggio inadeguati. Oggi la tecnologia dei cosiddetti panni per occhiali ha fatto passi notevoli, presentando prodotti in microfibra dalle caratteristiche idonee a una corretta pulizia dell’occhiale: non avrebbe senso continuare a migliorare i trattamenti e poi utilizzare strumenti di pulizia inadatti. E bisogna abituarsi a tenere puliti i propri occhiali: lo sporco è sempre il peggior nemico di una buona trasparenza e di un corretto funzionamento della lente.

Hoya: benessere visivo e affidabilità in ogni situazione I graffi sono uno dei fastidi più sentiti. Anche un unico graffio può compromettere la messa a fuoco, il contrasto e la nitidezza nella visione. L’impegno continuo di Hoya nella ricerca e sviluppo ha consentito di ottenere lenti antiriflesso di qualità. Con Hi-Vision LongLife, Hoya taglia un ulteriore traguardo per una visione nitida: le lenti antiriflesso resistenti ai graffi. E non solo, le nuove lenti LongLife rispondono alle esigenze di funzionalità e comodità perché sono anche: antiriflesso per un contrasto ottimale e look autentico, idrorepellenti per tranquillità in ogni condizione, contro lo sporco per una pulizia facile, antistatiche per una trasparenza ottimale, durevoli per una visione ottimale a lungo.

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/ Una vista a prova di smartphone / di Angelo Magri

/ Come si può vedere bene da vicino oggi, anche dopo i 40 anni, per affrontare un’attività quotidiana sollecitata dall’ipertecnologia? Ecco i consigli degli esperti di VisionOttica, una delle insegne leader in Italia /

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32 Allungare all’inverosimile le braccia per leggere sms ed e-mail su smartphone e tablet, avvicinare e allontanare più volte il libro o la rivista preferita per riuscire a ”decifrare” i piccoli caratteri dei testi. Spesso questi gesti rappresentano le prime avvisaglie della presbiopia, ovvero la difficoltà o l’incapacità di mettere a fuoco da vicino: un disagio che si manifesta dopo i 40 anni e che può essere

associato ad altre anomalie della vista. «Da sempre attenti al benessere visivo, i nostri esperti hanno messo a punto un breve vademecum con i consigli e le indicazioni per affrontare al meglio e tempestivamente l’insorgere di questo disagio», dicono a VisionOttica, l’insegna dei centri ottici dedicati alla famiglia, più di 210 ubicati in tutta Italia. Eccoli: • sottoporsi subito a un controllo dell’abilità visiva, ripetendolo periodicamente; • utilizzare, se necessaria e laddove consigliata, una correzione ottica compensativa che faccia da freno anche per l’evoluzione futura della presbiopia; • utilizzare lenti progressive di nuova generazione, che permettono di focalizzare oggetti a diverse distanze e dominare la visione dell’ambiente circostante sia da vicino sia nella visione intermedia sia da lontano; • scegliere, seguendo le indicazioni dell’ottico optometrista, una montatura pratica e lenti progressive ad alta tecnologia, eliminando la necessità di alternare continuamente due paia di occhiali per la visione da vicino e lontano, diminuen-

La nuova campagna di VisionOttica incentrata sulla presbiopia, sulle difficoltà che può dare e, soprattutto, sulle soluzioni ottiche per porvi rimedio

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TEST DELLO STRESS VISIVO: IN 23 MILA L’HANNO GIÀ FATTO ONLINE

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Che cosa è lo stress? La definizione scientifica ci dice che è “la risposta dell’organismo a uno stimolo negativo e si manifesta sotto forma di disagio“. Ed è proprio disagio la parola-chiave che tutti riconosciamo come un elemento presente nella vita quotidiana. Fra gli organi vitali più sensibili ed esposti ci sono proprio gli occhi, un patrimonio personale insostituibile da tutelare e da proteggere. «Per questo VisionOttica invita giovani e adulti a sottoporsi al “Test dello Stress Visivo”, che ha lo scopo di rilevare segni di inefficienza della visione che possono manifestarsi nello svolgimento delle normali attività quotidiane – spiegano a VisionOttica – Si tratta di un accurato screening che permetterà agli esperti VisionOttica di individuare e consigliare la soluzione ottica più adatta alle specifiche esigenze dei consumatori, aumentando il loro benessere visivo. Il Test dello Stress Visivo, patrocinato dalla Società Oftalmologica Italiana, non sostituisce la visita del medico oculista, che VisionOttica consiglia di effettuare periodicamente». Il primo passo è collegarsi al sito web

In alto, una sezione del sito web di VisionOttica, dedicata al pre-Test; a sinistra quella dedicata alla presbiopia

dell’insegna, www.visionottica.it ed effettuare il pre-test. Sempre online sarà possibile cercare il centro VisionOttica più vicino, dove andare a completare lo screening. Sono già quasi 23 mila gli utenti che l’hanno già effettuato e che, sempre sul sito di VisionOttica, hanno trovato altre notizie interassanti legate al mondo della vista, così da avere tutte le informazioni utili a migliorare il proprio benessere visivo. do così lo stress visivo; • seguire i consigli dell’ottico optometrista per personalizzare al massimo la lente progressiva in funzione del proprio stile di vita e delle proprie abitudini quotidiane per avere un occhiale funzionale e “glamour”; • per chi usa lenti a contatto progressive alternarle regolarmente con l’uso di un occhiale multifocale.

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«Possono esserci tuttavia anche segni invisibili in grado di provocare disagio per la vista, pur senza una manifesta difficoltà visiva – aggiungono a VisionOttica - Per informare i consumatori italiani su questi temi, presso i centri ottici della nostra insegna è possibile effettuare gratuitamente l’innovativo Test dello Stress Visivo e scoprire servizi e promozioni esclusive».

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Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2012, un portaocchiali pesciolino in omaggio sull’acquisto di ogni coppia di lenti Ettorino.

La tradizione italiana guarda al futuro


/Shopping Autunno inverno 2012-2013 di Luisa Espanet

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/L’inverno è dorato, damascato, ricco di dettagli. La stagione fredda predilige, infatti, i virtuosismi del barocco. Non tralascia, comunque, il colore, ideale per rallegrare spirito, umore e stile. Infine, l’uomo preferisce un look sobrio che gli dà diritto al titolo di nuovo dandy del secolo /

/ Bottega Veneta / Nappa lavorata a intreccio, tipica del marchio,

avvolge le aste degli occhiali quadrati /

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/ Passione barocco / / Tessuti damascati, profusione di elementi dorati, materiali preziosi in colori eclatanti, abbondanza di dettagli, virtuosismi di lavorazione. La passione per il barocco dilaga. Dall’accessorio al pezzo di arredamento, ma tutto temperato con un filo di sdrammatizzante ironia /

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01. Alexander McQueen / Borchie in metallo dorato impreziosiscono l’occhiale da sole dalla forma squadrata / 02. RenÊ Caovilla / Stivaletti open-toe in pizzo con ricami a mano in Swarovski e micropaillette / 03. Roberto Cavalli / Profili di visone per i lunghi guanti in nappa nera e cavallino stampa giaguaro /

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04. Versace Home / Rivestimento in oro e nero per la poltroncina Vanitas in legno di faggio e tiglio / 05. Contemporary Heroes / A sorpresa, sul modello di gusto classico, un inserto effetto madreperla / 06. Jimmy Choo / Colori vagamente pop per la borsa di pitone con tasche laterali chiuse da zip / 07. Michael Kors / Bracciale in acciaio a intreccio con finiture in tonalitĂ Gold e Rose Gold /

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/ Colore d’inverno / / Ma chi l’ha detto che ci sono dei colori per l’estate e dei colori per l’inverno? Basta con le tinte sobrie. È in corso una rivoluzione per rallegrare i mesi freddi con tonalità vivaci. Verde, azzurro, rosso e perfino i colori solari come giallo e arancione. Per lui e per lei /

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o2 o1 01. Serapian / Nelle tonalità delle spezie, la Spicy bag in vitello martellato / 02. Romeo Gigli / Colore glam per questo occhiale da sole in acetato / 03. Santoni / La classica stringata di vitello è colorata in un acceso verde bandiera /

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04. Gianvito Rossi / Camoscio giallo senape per la versione sexy e futuribile della parigina / 05. Fratelli Boffi / Si chiama Struzza la poltroncina tondeggiante con rivestimento in struzzo rosso fuoco / 06. Henry Lloyd / Trapuntata internamente con tasca porta iPhone, la giacca in colori brillanti / 07. Carrera / Rosa shocking per l’occhiale da sole direttamente dall’archivio storico del brand /

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08. Custo Barcelona / Accostamenti gioiosi e vivaci per questo modello sole / 09. Marc Jacobs / Fresca, elegante e legnosa, Marc Jacobs Bang Bang è una fragranza maschile vivace e distintiva / 10. Marzi / Cloche anni Venti rivisitata in chiave moderna / 11. La Martina / Per lui, rivisitazione contemporanea del concetto del cello-metallo, che combina in un’elegante fusione la pienezza dell’acetato e la leggerezza del metallo

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/ Neo Dandy / / Si sta confermando sempre di più la tendenza verso questo stile. Dopo anni improbabili e al limite del caricaturale, ora gli uomini sono attenti all’eleganza della tradizione, amano interpretare i classici, ma sono pronti anche a cogliere dettagli nuovi /

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01. Burberry /Richiama l’iconico trench l’orologio automatico The Britain con cinturino in alligatore e impunture a mano / 02. Rodenstock / Leggerissimo l’occhiale in acetato tartarugato e aste in metallo / 03. Bally / Si chiama Sclutch il nuovo borsello in pelle di vitello spazzolata /

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o5 o4 o6 04. A.Testoni / Ispirato alla scarpa da montagna il polacchino stringato .in coccodrillo / 05. Momodesign / Può essere usato anche come valigia, per la doppia maniglia in gomma, il trolley in nylon / 06. Hugo Boss / Disegno anni Settanta per gli occhiali in acetato con naselli regolabili / 07. Valextra / Ăˆ in camoscio con tracolla e manici in vitello la custodia per lap-top dalla linea essenziale /

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Glasses and Fashion

Si ringraziano:

Novembre 2012 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@b2vision.com Coordinamento redazionale Francesca Tirozzi f.tirozzi@b2vision.com

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Collaboratori Luisa Espanet Gianmario Reverdy Direzione commerciale Luciano Cristiano l.cristiano@b2vision.com

Carrera Safilo – tel. 049 6985111 www.safilo.com Contemporary Heroes Vision Group – tel. 02 92885300 www.contemporaryheroes.it D.A.I. Optical Industries tel. 080 3974278 www.daioptical.com Hoya tel. 02 990711 www.hoya.it Istituto Benigno Zaccagnini tel. 051 480994 www.istitutozaccagnini.it

Editore e Redazione B2Vision spa / Via Ripamonti 44, 20141 Milano tel. +39 02 36638601, fax +39 02 36638600 info@b2vision.com / www.glassesandfashion.com

Nau! tel. 0331 861233 www.nauottica.com

Grafica e impaginazione Meloria

Oftalmica Galileo tel. 02 243441 – www.galileoitalia.net

Stampa Mediagraf S.p.a. Viale della Navigazione Interna, 89 35027 Noventa Padovana (PD)

Rodenstock Rodenstock Italia – tel. 02 31041 www.rodenstock.it Romeo Gigli Logoproject design – tel. 06 8559348 www.logoproject.it Safilo tel. 049 6985111 www.safilo.com Stone Island EG Brands – tel. 035 0331011 www.stoneisland.com

Questo allegato è stato realizzato da B2Vision. Il Sole 24 Ore non ha partecipato alla sua realizzazione e non ha responsabilità per il suo contenuto. È vietata la riproduzione, memorizzazione in un sistema che ne permetta il recupero o qualsiasi forma di trasmissione parziale o totale di questa pubblicazione senza la precedente autorizzazione dell’editore. Tribunale di Milano Registrazione n. 601 del 18/09/2000

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Vega tel. 0323 405500 www.vegaoptic.it VisionOttica Vision Group – tel. 02 92885300 www.visionottica.it Zeiss Carl Zeiss Vision Italia – tel. 0331 851111 www.vision.zeiss.it

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PROFESSIONE OTTICO: UNA SCELTA MATURA Legalmente Autorizzato con D.P.G.R. Emilia Romagna n.106 del 08.02.1994, D.M. Sanita 28/10/1992

CORSO BIENNALE PER OTTICO ACCESSO AI CORSI DI ABILITAZIONE: titolo di scuola superiore.

OPEN DAY Sabato 23 e Domenica 24 Marzo Sabato 27 Domenica 28 Aprile Sabato 25 e Domenica 26 Maggio Sabato 7 e Domenica 8 Settembre INIZIO DEL CORSO Lunedì 23 Settembre 2013

Consegui l’abilitazione alla professione di ottico presso l’Istituto Zaccagnini: una grande opportunità di lavoro PROFILO PROFESSIONALE La professione dell’ottico ha una importante storia e tradizione in Italia. E’ stata istituita dal R. D. del 31.05.1928, n.1334 che definisce la professione dell’ottico quale “arte ausiliaria della professioni sanitarie”. Sebbene la professione dell’ottico sia restata invariata il suo esercizio si e’ profondamente evoluto sotto la spinta della ricerca e delle esigenze visive delle persone. Oggi l’Ottico, oltre a sovraintendere e gestire alla distribuzione esclusiva di occhiali e lenti a contatto specializzata dei dispositivi visivi medici, svolge servizi sanitari quali la misurazione della vista, l’applicazione delle lenti a contatto e la fornitura dei dispositivi per ipovedenti. Inoltre assiste nella scelta ed educa all’uso degli occhiali e delle lenti a contatto affinchè rispondano a diverse esigenze ed occasioni d’uso come il lavoro, lo studio, il tempo libero, l’attività sportiva, la guida, ecc. PIANO DEGLI STUDI Il piano degli studi biennale prevede le seguenti discipline: • Diritto commerciale, legislazione sociale e pratica commerciale • Fisica • Ottica e laboratorio • Anatomia, fisiopatologia oculare e laboratorio di misure oftalmiche • Esercitazioni di optometria (misurazione dei difetti visivi) • Esercitazioni di contattologia (applicazione delle lenti a contatto) • Esercitazioni di lenti oftalmiche (approntamento occhiali su misura)

TITOLO CONSEGUITO Licenza di abilitazione all’esercizio dell’arte ausiliaria delle professioni sanitarie di Ottico valido per esercitare la professione dalla data del conseguimento in Italia, Unione Europea e altri stati con cui vige la reciprocità del riconoscimento dei titoli. ATTIVITÀ LAVORATIVE, PROFESSIONALI E PROSPETTIVE DI CARRIERA Come imprenditore o libero professionista: • titolare di un negozio di ottica specializzato o di uno studio specializzato in lenti a contatto, ipovisione e optometria. • consulente tecnico o professionista che svolge attività presso negozi di ottica specializzati o aziende produttrici di occhiali, lenti a contatto e di strumentazione oftalmica. Come collaboratore: • in negozi di ottica specializzati indipendenti, di catene nazionali o internazionali (ottico, store manager o capo area); • in laboratori che confezionano occhiali e costruiscono dispositivi medici visivi su misura (addetto o responsabile) • nell’industria di lenti oftalmiche, di lenti a contatto, di strumentazione oftalmica o in aziende che commercializzano all’ingrosso prodotti ottici sia con funzioni tecniche sia commerciali. PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI Corsi di specializzazione in Optometria - Corsi di specializzazione in Contattologia

PER INFORMAZIONI O ISCRIZIONI: Istituto Superiore di Ottica e Optometria Benigno Zaccagnini Via Ghirardini 17 - 40141 Bologna, tel. 051480994 - fax 051481526 info@istitutozaccagnini.it - www.istitutozaccagnini.it

L’Istituto Benigno Zaccagnini di Bologna Dalla fondazione, nel 1977, l’Istituto ha come mission l’istruzione, l’educazione e la formazione dei professionisti della salute.

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