B2eyes Magazine 3/2015

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Transitions® e lo swirl sono marchi registrati e Chromea7™, Life well it™, Transitions® Signature™ e XTRActive™ sono marchi di Transitions® Optical, Inc. Copyright ©2015 Le prestazioni fotocromatiche sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico.

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Marzo 2015 numero 3 www.b2eyes.com In copertina Transitions Optical

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Transitions® e lo swirl sono marchi registrati e Chromea7™, Life well it™, Transitions® Signature™ e XTRActive™ sono marchi di Transitions® Optical, Inc. Copyright ©2015 Le prestazioni fotocromatiche sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico.

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Editore Fge Srl Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F 14040 Moasca (AT) Tel. 0141 1768908 - Fax 0141 1768900 info@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Redazione Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it Grafica e impaginazione Meloria Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N 16163 Genova (GE) Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 € 1,80 - Copia omaggio

N32015 Sommario

B2TRADE Editoriale Licenze: rivoluzione o restaurazione? 3 Attualità In principio era il Mido 4 Assogruppi: interdisciplinarietà, occasione unica 6 Hoya: il centro ottico… al centro della nuova campagna 10 VisionOttica Santoro: contro la crisi professionalità ed empatia 12 Galileo: con Barberis si punta all’identità del brand 14 Strategie di esplorazione visiva e sintesi di testi 18 Crm: il recupero della centralità del cliente 22 Amarcord Quella passione per l’ottica che ha contagiato tre generazioni 26

B2STYLE Moda Light metal 35 Cinquanta sfumature di azzurro 38 B2EXPERT Consulente Vademecum alla Legge di Stabilità 2015 40 Meditazioni Costruire relazioni 44 Spilli Tavolino a tre gambe 46 B2TECH Lenti oftalmiche Essilor più vicina agli ottici con un click 50

Nel numero 2 di b2eyes magazine, a pag. 26, abbiamo erroneamente scritto nella didascalia del modello n.3 Rodenstock anziché Silhouette (nella foto). Ce ne scusiamo con i lettori e con le aziende.

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Editoriale

LICENZE: RIVOLUZIONE O RESTAURAZIONE? di Angelo Magri

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ualche anno fa scrivemmo in questa stessa rubrica che forse gli ottici avrebbero voluto “licenziare” le licenze. Erano gli anni incipienti della crisi che purtroppo si sarebbe rivelata strutturale anziché semplicemente congiunturale. Ed erano gli anni in cui dai negozi di ottica italiani non uscivano più di cinque o sei griffe, nel sole soprattutto, ma anche nel vista. Anni ben lontani da quelli del primo decennio del nuovo secolo, in cui le aziende licenziatarie, tutte, italiane ed estere, di grandi dimensioni ma pure medie realtà del Cadore, del Trevigiano o del Varesotto, facevano a gara nell’accaparrarsi prestigiosi brand della moda, del lusso o dello sport. Una bolla più mediatica che commerciale, tanto che i giornali, non solo quelli di settore, si lanciavano in previsioni di shopping tra una licenza eyewear e l’altra o in interviste esclusive a questo o a quell’imprenditore o manager. È vero che in Luxottica a essere trainanti risultano ancora due housebrand, Ray-Ban e Oakley. È vero che nel piano industriale da qui al 2020 di Safilo i marchi di proprietà avranno un ruolo fondamentale. Ma oggi, pur con un profilo più basso, sembra tornato vivo l’interesse sulle licenze, i passaggi da un licenziatario all’altro si fanno più frequenti, all’ultimo Mido si rincorrevano i rumor di significativi cambi di “casacca” come non succedeva da molte edizioni in una fiera. Proprio in occasione di Mido, tuttavia, Roberto Vedovotto, già amministratore delegato di Safilo, ha voluto comunicare a una testata di ogni paese europeo di riferimento le caratteristiche e gli obiettivi di Kering Eyewear, la divisione da lui guidata, nata circa un anno fa all’interno del gruppo del lusso di François-Henri Pinault. A B2eyes, scelta per l’Italia, ha raccontato un’esperienza molto interessante, già anticipata sul nostro quotidiano online. E ha voluto esprimere la certezza che questa sarà la terza grande rivoluzione nell’ottica, dopo il boom delle griffe seguito all’ingresso della licenza di Giorgio Armani al tramonto degli anni '80 e il controllo del retail da parte dei grandi gruppi produttori, avviato con l’acquisizione di LensCrafters effettuata da Luxottica a metà del decennio successivo. Sarà davvero così? Quasi sempre le rivoluzioni nella storia hanno portato con sé non solo una ventata di cambiamenti e idee nuove, ma anche un temporaneo ritorno allo status ante: in pratica, una restaurazione. Ma questa non è storia, è mercato.

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Attualità

IN PRINCIPIO ERA IL MIDO Archiviata la prima parte dell’anno dell’ottica, quella che decreta la nascita delle novità e ne determina i primi risultati pratici, con una leggera divagazione possiamo dire che il trittico delle grandi fiere europee (Silmo a settembre 2014, Opti a gennaio 2015, Mido a febbraio) ha saputo darci la panoramica su cui l’ottica punterà per tutto il 2015. In termini sia di occhiali sia di visione strategica

di Nicola Di Lernia Esperto di marketing e comunicazione

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crisi congenita di questi cinque anni può aver creato una ristretta fase evolutiva che mi permette di commentare i dati Mido con un parziale ottimismo per l’Italia. Sono aumentati gli espositori italiani perché la crisi ha aguzzato l’ingegno e dato che il primo passo, il mercato interno, era stato fatto, il secondo, l’internazionalizzazione, è da farsi. In seconda battuta l’ottica in Italia sta maturando un ristretto settore retail che è in grado di scegliere le montature, mentre la stragrande maggioranza subisce le scelte o scende di qualità. Di fatto possiamo fotografare, grazie al Mido 2015, un settore ottico che dimostra la medesima struttura a clessidra della società italiana del consumo di questi anni. Il risultato è la riduzione del mercato di mezzo, l’orientamento verso il basso delle scelte, una piccola élite che sceglie ciò che gli piace sapendo di potersi

n principio era il Mido. Tutto mi sembra nasca da questa entità che compie 45 anni e che si è appena rifatta il lifting da un bravo chirurgo plastico. In principio era l’Italia. Nonostante la vocazione internazionale del comparto fosse già evidente allora, il mercato italiano era ancora sostanzialmente il mercato di riferimento e il Mido lo si faceva principalmente per gli indigeni. Gli “indiani” venivano comunque ben accolti e studiati. La mia sensazione è che se quest’anno la regola fosse ancora valsa, il Mido lo avremmo visto al Forum di Assago e non a Rho. Il Mido è oggi lo specchio del suo export. I risultati positivi, in termini di espositori e presenze, che il Mido 2015 ha registrato non sono il barometro del mercato italiano. Oppure lo sono davvero. Intendo dire che la

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Attualità La piazza centrale all’interno del padiglione dedicato a lenti e strumenti, novità assoluta di Mido 2015

Uno scorcio di Mido Design Lab

permettere di rischiare. Fortunatamente la qualità dell’offerta medio-bassa è aumentata qualitativamente sia nel design sia nei materiali e permette di offrire un occhiale superiore rispetto a quello di 5 anni fa anche senza far ricorso a produzioni straniere. Ho la sensazione che il comparto abbia reagito definitivamente alla crisi mondiale e alla ripresa dei principali motori (Usa e Germania) e abbia saggiamente narcotizzato quella italiana. Allora, che cosa ci ha regalato Mido 2015? L’ottico italiano, salvo rare eccezioni, ha perso il ruolo pilota che le aziende gli hanno riconosciuto in passato ma è in grado di godere delle scelte internazionali delle stesse, se a sua volta è in grado di intuirle. Le montature di nicchia sono talmente tante da essere diventate il paradosso di questa fiera, a disposizione dei pochi italiani che se le possono permettere: quindi dovranno accelerare il processo di internazionalizzazione, con il rischio di cadere in qualche burrone ma anche di incappare in grandi successi. L’offerta di occhiali a prezzo medio-basso si sta riqualificando e sarà la nuova manna del mercato italiano. Questa è la nuova versione del Mido 2015 che, a parte i proclami e le riorganizzazioni, si è dimostrato cinico nel mostrare questo decollo irreversibile. La versione vintage del Mido è quella delle aziende oftalmiche, local business delle multinazionali, che vedono in

Il cuore del Fashion District

questa manifestazione ancora la consacrazione di un rapporto duraturo con l’ottico italiano e lo incensano a tal proposito. Non è cambiato il Mido. È cambiato il mondo e cambierà ancora di più. L’ottico italiano deve farsene una ragione. Chi potrà sceglierà ciò che gli piace per un pubblico ideale che tutti vorrebbero. Chi non ne ha la disponibilità, ma è acuto, selezionerà un’offerta cheap ma intelligente. Chi ne è in grado farà del prodotto giusto abbinato al servizio professionale asciutto uno strumento complesso da usare ma estremamente efficace. Chi non farà tutto questo rischierà la marginalità e quindi la sopravvivenza. Ma c’è ancora tempo per fare le scelte importanti. Il tempo di un Mido, quello 2016 che chiuderà il 29 febbraio. Per chi ama la scaramanzia lascio valutare se è un segnale buono o cattivo.

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Attualità

ASSOGRUPPI: INTERDISCIPLINARIETÀ, OCCASIONE UNICA Ne è convinto Andrea Garagnani, storico presidente dell’associazione che riunisce GreenVision e Vision Group: è finalmente arrivato il momento di cambiare modo di operare e di dialogare di Angelo Magri

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Con Federottica, ad esempio, nell’ultimo anno abbiamo riscontrato una notevole sintonia su obiettivi e modalità per raggiungerli che non va assolutamente dissipata». I risultati sono davanti agli occhi di tutti: tra ottobre 2013 e novembre 2014, sotto l’egida di Commissione Difesa Vista sono state organizzate due iniziative, I Mesi della Vista e il Tour della Vista, che hanno coinvolto ottici e oftalmologi e permesso di effettuare centinaia e centinaia di screening visivi gratuiti in decine di città italiane. «Il dialogo interdisciplinare ha mostrato la possibilità

a tavola rotonda “Presbiopia e multifocalità: occhiali, lenti a contatto, laser e chirurgia”, all’ultima edizione di Mido, è stata l’occasione per approfondire con Andrea Garagnani il ruolo e l’attività di Assogruppi Ottica all’interno delle sempre più frequenti azioni congiunte tra classe medica e area tecnica sul territorio nazionale. «Quello attuale è un momento unico per cambiare il modo di operare da parte di tutti – afferma l’ottico bolognese, presidente di Assogruppi sin dalla sua fondazione, nel 2003 –

La sala dell’OttiClub a Mido 2015, la mattina del primo marzo, in occasione dell’evento sulla presbiopia, organizzato da questa testata

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Attualità

testo vogliamo farci promotori, con un ruolo attivo e propositivo, del dialogo, affinché tutte le componenti della filiera della visione siano rappresentate e partecipi», sostiene il suo presidente. Dialogo al centro del quale l’associazione si sente anche al proprio interno. «GreenVision e Vision Group, le due realtà che oggi ne fanno parte, non sono i classici gruppi d’acquisto, bensì strutture che riuniscono professionisti a 360 gradi, in grado di abbinare le capacità imprenditoriali a quelle professionali, riconoscendo e valorizzando, quindi, questa doppia anima», dice Garagnani.

di realizzare aperture reciproche, come la disponibilità di entrambe le parti a riconoscere ruoli professionali precisi e specifici, al di fuori delle discussioni politiche – sottolinea Garagnani – E tutto questo è stato fatto e ottenuto esclusivamente nell’interesse delle persone che presentano problemi visivi». Il numero uno di Assogruppi Ottica, inoltre, ricorda il ruolo fondamentale dell’industria, «che ha messo le basi per il successo di entrambi gli appuntamenti». E, sempre all’interno di Commissione Difesa Vista, Assogruppi ha già dato la propria adesione alle prossime iniziative. «In tale con-

PRESBIOPIA, CONFRONTO OTTICI-OCULISTI A MIDO Circa 200 partecipanti, dell’intera filiera della visione, hanno affollato la mattina del primo marzo l’OttiClub all’interno della fiera milanese per assistere al confronto sulle soluzioni chirurgiche, laser o compensative disponibili oggi in Italia. «Per la prima volta in un incontro pubblico gli oftalmologi presenti non hanno fatto mistero non solo delle potenzialità di opzioni per la presbiopia, come chirurgia refrattiva, laser o lenti intraoculari, ma anche delle problematiche che potrebbero verificarsi. Allo stesso modo gli ottici hanno presentato le diverse soluzioni compensative con la medesima onestà intellettuale. Si è respirata, quindi, una nuova aria di collaborazione e comprensione reciproche legata al benessere visivo dell'utente finale». È il commento di Garagnani alla tavola rotonda “Presbiopia e multifocalità: occhiali, lenti a contatto, laser e chirurgia”, organizzata da questa testata all'interno del programma formativo Vision up-to-date e sponsorizzata da Assogruppi Ottica, Hoya e Zeiss. Garagnani, seguito da Paolo Pettazzoni, responsabile lenti oftalmiche all'interno di Anfao, ha introdotto con numeri e valutazioni la penetrazione delle lenti progressive in Italia, ancora con una marcia ridotta rispetto al resto dell'Europa, nonostante il significativo incremento degli ultimi quindici anni. Ma sono stati soprattutto i relatori a entrare nel merito della questione. Così, con l'oftalmologo Vittorio Picardo, primario alla Casa di Cura Nuova Itor di Roma, nel ruolo di moderatore, Silvano Abati ha illustrato le novità nelle lenti oftalmiche, Giancarlo Montani quelle nella contattologia ed entrambi il loro utilizzo nel lavoro e nel tempo libero. I trattamenti laser, oltre che da Picardo, sono stati spiegati dall'oftalmologo Roberto Bellucci, presidente dell'European Society of Cataract and Refractive Surgery, mentre il collega Scipione Rossi, primario all'Ospedale S. Carlo di Nancy di Roma, ha trattato la correzione chirurgica con Iol. «Il successo della tavola rotonda, con la sala di OttiClub piena e addirittura persone sedute per terra ad ascoltare, ha confermato la bontà della scelta di sponsorizzarla, oltretutto in un contesto come Mido, che rappresenta il centro intorno cui ruota oggi in Italia il mondo della visione nel suo complesso», sottolinea Garagnani. Al tavolo dei relatori si riconoscono, da sinistra, Andrea Garagnani, Vittorio Picardo e Paolo Pettazzoni

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Attualità La doppia opportunità di personalizzazione della campagna che si presenta agli Hoya Center

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HOYA: IL CENTRO OTTICO… AL CENTRO DELLA NUOVA CAMPAGNA “Sei Tu il Protagonista”, realizzata dall’agenzia Factory Group, per un anno valorizzerà la professionalità, la qualità e la tecnologia degli oltre mille Hoya Center in tutta Italia di Angelo Magri

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monial della campagna da aprile. «È la prima volta che un’azienda di oftalmica non parla di prodotto o di brand, ma del centro ottico – ha ricordato agli oltre 1.300 ospiti presenti Veroli – Ed è la prima volta che una testimonial, una persona nota, sceglie, promuove e parla di professionalità e benessere visivo nel vostro centro ottico con la vostra presenza. È importante che Serena ci aiuti a parlare durante l’anno dei di-

n occasione del lancio della nuova campagna, il 1° marzo scorso a Milano (vedi box), Maurizio Veroli, presidente e amministratore delegato di Hoya Lens Italia, ha evidenziato l’obiettivo principale della campagna: “mettere in vista” i centri ottici Hoya Center e la loro esperienza d’acquisto attraverso i sistemi Hoya. Ha quindi presentato Serena Autieri, ambasciatrice del benessere visivo e testi-

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Attualità mero uno dell’azienda di Garbagnate Milanese – Gli Hoya Center, infatti, si distinguono per l’esperienza d’acquisto, che coinvolge sia il professionista sia il cliente finale, per il sell out e per il supporto da parte di Hoya nel veicolare i prodotti più evoluti al pubblico». Si spiega, dunque, la scelta di una campagna del genere in questo determinato momento. «Siamo al culmine dell’evoluzione di un percorso avviato alcuni anni fa – dice ancora Veroli – Siamo partiti dai prodotti Hoya, passando poi per i sistemi, quindi abbiamo evidenziato la filosofia dell’azienda, per arrivare alla valorizzazione degli Hoya Center, al punto da “mettere in vista” la loro immagine a fianco di quella di un personaggio famoso».

versi prodotti che risolvono le varie esigenze e ci supporti, in un mercato stabile, a parlare di lenti più evolute». Anna Maria Nicolini, marketing manager di Hoya Lens Italia, ha poi spiegato come la campagna, già su Corriere della Sera e Repubblica di domenica 1° marzo, sarà declinata per massimizzarne l’effetto. «La campagna abbraccerà, infatti, diversi media in modo memorabile e distintivo – ha detto Nicolini - La grande visibilità del centro ottico sarà fondamentale per attrarre nuovi clienti e aumentare le vendite di prodotti evoluti presso i clienti abituali». Numerosi i commenti positivi dei partecipanti raccolti dall’azienda: “professionalità qualità e tecnologia sono davvero le parole chiave per il successo nel settore”, “avete colto l’importanza della soluzione visiva”, “davvero una comunicazione nuova” sono alcuni di questi. Molto apprezzata anche Serena Autieri, riconosciuta il personaggio giusto per veicolare in modo efficace al grande pubblico i benefici delle soluzioni visive, estetiche e protettive, proposte dai centri ottici selezionati: per la sua bellezza, ma anche per i suoi occhi, di cui si prende cura e che protegge, e per la sua rassicurante immagine professionale. «L’obiettivo principale della campagna è creare traffico negli Hoya Center valorizzando il modus operandi di questi centri ottici, oltre che puntare a un upgrade dei prodotti più evoluti, che hanno ulteriori margini di penetrazione - commenta Veroli – Lo conferma, ad esempio, il fatto che per alcuni nostri clienti BlueControl, lanciato due anni fa, oggi incide per almeno il 30% sul totale dell’antiriflesso nei loro centri ottici». Da aprile a luglio la campagna sarà incentrata su Sensity, il fotocromatico di Hoya, mentre nei mesi successivi, fino a marzo 2016, il focus riguarderà le lenti progressive e il trattamento anti luce blu dell'azienda. Da aprile, inoltre, sono disponibili i materiali personalizzati per i singoli centri ottici che intendono aderire alla campagna. «L’obiettivo di “Sei tu il protagonista”, come si riscontra già nel titolo, è proprio quello di mettere al centro… il centro ottico – sottolinea il nu-

SARÀ UNA CAMPAGNA… SERENA Emozioni, allegria e curiosità: sono le sensazioni alternatesi tra gli oltre 1.300 ospiti, giornalisti, staff, addetti ai lavori e, in massima parte, ottici e loro accompagnatori, nella serata del 1° marzo all’interno della suggestiva cornice del Palazzo del Ghiaccio di Milano, al termine della seconda giornata di Mido. L’evento ha segnato il debutto della nuova campagna di Hoya e della sua testimonial. «Serena Autieri ha fatto letteralmente breccia nel cuore dei partner presenti: disponibile e sorridente, ha firmato autografi e scattato foto insieme agli ottici e ha intrattenuto e coinvolto tutti cantando dal vivo note canzoni», sottolineano alla divisione marketing di Hoya Lens Italia.

Serena Autieri con Maurizio Veroli all’evento di Hoya

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Attualità

VISIONOTTICA SANTORO: CONTRO LA CRISI PROFESSIONALITÀ ED EMPATIA È stato inaugurato a San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino, il quarto negozio della famiglia di ottici campani. Michele, uno dei tre soci dell'azienda con il padre Raffaele e la sorella Maria, detta la sua ricetta: il primo ingrediente è l’attenzione al cliente, che va allenata “come quando si degusta un buon vino” di Francesca Tirozzi

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punti vendita – aggiunge il professionista campano – Non sono, infatti, tutti e quattro uguali: ad esempio, a San Martino ci siamo affacciati su un mercato nuovo, quello di un centro commerciale, dove abbiamo deciso di proporre anche una selezione di linee “con-

uarto VisionOttica per la famiglia Santoro, già titolare di un centro ottico a Benevento e di due a San Giorgio del Sannio, sempre in provincia della città campana. Il nuovo negozio è stato recentemente inaugurato a San Martino Valle Caudina, nell’Avellinese. «Ultimamente, nonostante il periodo di crisi, siamo stati intraprendenti – spiega Santoro – Oltre alla nuova apertura, abbiamo rinnovato anche i locali del punto vendita di Benevento. Siamo, infatti, dell’idea che bisogna cogliere le opportunità del momento: nei tempi di tempesta c’è chi costruisce barricate e chi mulini a vento. Noi stiamo costruendo mulini a vento». Il nuovo VisionOttica Santoro si trova all’interno del centro commerciale Iperstore del piccolo comune campano, che conta circa 5 mila abitanti. «In questo momento il mercato è segmentizzato: abbiamo, perciò, deciso di definire le offerte dei nostri quattro

L’interno di VisionOttica Santoro di San Martino Valle Caudina, nel centro commerciale Iperstore

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Attualità

Il negozio di via Spinelli, a San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento

venienza” per andare incontro alle diverse esigenze di spesa della clientela». La ricetta anticrisi di VisionOttica Santoro prevede un servizio professionale al passo con i tempi e dinamico. «Siamo in VisionOttica sin dall’inizio e crediamo nei servizi certificati che vengono offerti dal gruppo, come il SOS - Servizio Occhiali Sicuri, un programma che garantisce un’assistenza continua sul prodotto e non solo grazie anche al SOS - Guarda Oltre online – sottolinea, Santoro – Rappresentano un valore aggiunto per la fidelizzazione del cliente che cerca una certezza: per questo sono molto importanti, così come SOS - Bimbo, lanciato circa un anno fa e dedicato ai giovani clienti fino ai 10 anni, che fornisce assistenza a misura di bambino e garanzie di antirottura oltre a coupon in omaggio per gli acquari più belli d’Italia». Per Michele è, inoltre, centrale il ruolo del professionista nei confronti del consumatore finale, che preferisce indicare come “persona”. «Siamo sempre attenti a quello che chiedono i nostri clienti, ma c’è anche bisogno di un momento di umanità – dice Santoro – Se proviamo ad analizzare la giornata tipo di una persona, ossia un nostro potenziale cliente, scopriamo che potrebbe averla trascorsa senza parlare con nessuno: potrebbe aver letto il giornale online, aver preso l’autostrada pagando con il telepass, comunicato solo con email e sms. La differenza la fa ancora

Il punto vendita di Benevento

il professionista che accoglie il cliente e lo ascolta. Ecco, serve empatia, un’attitudine che va allenata, come quando si degusta un buon vino: la prima volta non se ne colgono tutti i profumi e i sapori, ma solo sorso dopo sorso». Per il rapporto con i clienti anche i social network giocano un ruolo importante. «Abbiamo una pagina Facebook, che conta oltre seimila utenti, dove svolgiamo diverse iniziative professionali e informative, condividendo i contenuti pubblicati quotidianamente dalla pagina ufficiale Facebook di VisionOttica così come altre più simpatiche e locali dedicate al consumatore finale. Ad esempio come quella recentemente realizzata, “Nessuno è come Vos”, dove Vos è sia l’acronimo di VisionOttica Santoro sia il latino “voi”, che ha portato alla scelta, tramite un contest proprio sul social network, di individuare tra i nostri clienti il volto di una delle nostre attività di comunicazione», conclude l'ottico campano.

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Attualità

GALILEO: CON BARBERIS SI PUNTA ALL’IDENTITÀ DEL BRAND Da sette anni nel Gruppo Essilor con incarichi gestionali e operativi di alto livello, il manager genovese vuole ridare forza a quello che è ancora fra i primi tre marchi oftalmici più riconosciuti dal consumatore finale di Angelo Magri

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nosciuti dal consumatore finale – ricorda Barberis – Sono stato scelto dal gruppo per questo incarico con l’obiettivo di valorizzarlo ulteriormente, soprattutto dal punto di vista delle attività di marketing, e di recuperare l’identità del marchio». In realtà Barberis sta costruendo un vero e proprio edificio, composto di tanti elementi, per rilanciare Galileo. «Vogliamo diventare il partner di riferimento del centro ottico, indipendente o appartenente a un gruppo, e aiutarlo nella sua attività di prossimità – racconta Barberis – Mantenendoci su una fascia medio-alta di mercato, vogliamo, in sostanza, contribuire a migliorare le vendite di valore dei player ottici di valore, mostrandoci sempre più attenti alle loro esigenze, anche a quelle dei gruppi o delle insegne con più negozi in ambito locale». Per ottenere questi obiettivi è in atto una vera e propria riorganizzazione dell’azienda. Dall’attuale sede di Sesto San Giovanni, hinterland nord-est di Milano, già sede di Atr-Mec prima della fusione tra le due realtà nella primavera del 2010, Oftalmica Galileo ha trasferito quasi tutte le linee produttive a Bbgr, già partner della società, in Francia e in altre sedi europee e non solo. È stata comunque mantenuta un’attività di lab-in-lab, con il trasferimento di un paio di linee produttive e le relative risorse umane e strumenti in una struttura in via Monti Sabini, non lontana dalla sede milanese

al primo marzo siede sulla poltrona di direttore generale di Oftalmica Galileo e si definisce molto motivato. «Questi 150 anni di storia alle spalle sono davvero importanti, li sento io e devono sentirli tutti coloro che lavorano per l’azienda», afferma Massimo Barberis, un passato nella contattologia e nelle montature, ma da sette anni in pianta stabile nel Gruppo Essilor, prima come responsabile marketing e poi anche vendite di Essilor Italia, l’ultimo anno trascorso a mettere in piedi la nuova struttura dell’oftalmica per il brand Nikon sul mercato italiano, ora alla guida del marchio più antico controllato dalla multinazionale. «Galileo è ancora oggi uno dei tre top brand dell’oftalmica più ricoMassimo Barberis, dal primo marzo nuovo general manager di Oftalmica Galileo

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Attualità di Essilor Italia: qui viene effettuato il montaggio e la sagomatura delle lenti ed è collocato lo stock pronto a magazzino. «Va ricordato che Bbgr è il secondo polo oftalmico in Europa, dopo Essilor – dice ancora Barberis – Questo, quindi, ci consente una maggiore efficienza nel prodotto, nel servizio e un più elevato livello d’innovazione. Il personale dedicato agli uffici e al customer care, una quarantina di persone in tutto, entro l’estate verrà inserito in una nuova struttura che stiamo ancora cercando, nella zona sud di Milano, un’area più di business e più vicina alle unità produttive di via Monti Sabini rispetto all’attuale». Tra gli elementi portanti della nuova “casa” di Galileo ce ne sono due nuovi, seppur in modo diverso. Uno è l’attività di training che, sulla scia di quanto già la società realizzava precedentemente, mira a integrare la formazione non solo agli ottici, con l’inserimento di percorsi di marketing e business accanto a percorsi tecnici, ma anche al personale, interno e forza vendita, grazie a una serie di tool formativi studiati con l’aiuto di Bbgr e utilizzando maggiormente il web. «A breve, inoltre, è in programma il lancio di una linea di montature a mar-

Una fase della tappa di Torino del tour formativo 2015 di Galileo, con l’intervento di Silvano Abati

chio Officine Galileo – rivela Barberis – Nessuna intenzione di entrare nel mercato dell’eyewear, sia chiaro: si tratta di un valore aggiunto per i centri ottici che fanno parte del Galileo Club, il quale rimane un asset strategico dell’azienda. Di fatto, è un servizio per l’ottico, che può così differenziare la propria offerta con una montatura in grado di valorizzare ulteriormente la lente Galileo».

FORMAZIONE, UNA DECINA DI TAPPE IN TUTTA ITALIA L’azienda milanese ha avviato un rinnovato percorso per aggiornare i propri partner professionali attraverso un intenso programma di seminari concentrati su una selezione di prodotti strategici. Il piano itinerante per il 2015 riguarda molte città italiane: Bologna, Torino, Pescara, Milano, Trento, Palermo, Catania, Bari e Firenze. In questi incontri si trattano tematiche tecnico-pratiche su argomenti come lenti progressive, trattamenti con protezione dagli Uv e dalla luce blu. «Acquisire più informazioni rappresenta una leva strategica e un vantaggio indispensabile per rimanere competitivi, aumentando le probabilità di apparire interessanti agli occhi dell'acquirente – spiega Andrea Ravizza, product manager di Oftalmica Galileo e responsabile della formazione – Il coinvolgimento sinora mostrato dagli ottici ha evidenziato l'esigenza di un approccio educativo a 360 gradi sui prodotti proposti, per ottenere uno strumento che sensibilizzi maggiormente i consumatori sui benefici e sul benessere visivo offerti dalle soluzioni di elevata qualità, come quelli della gamma Galileo». L'azienda ha promosso un percorso formativo in collaborazione con diverse scuole di Ottica e Optometria sul territorio nazionale. «Tra le più importanti partecipazioni di istituzione didattica ricordiamo quella della prestigiosa Università di Padova, che rinnova la partnership con Galileo intrapresa già nel 2011: fra l’altro, la sponsorizzazione del corso di laurea in Ottica e Optometria di Padova, includendo anche quattro incontri formativi organizzati per gli studenti, mira ad avvicinare sempre più il mondo scolastico a quello lavorativo, grazie ad approfondimenti sulle nuove tecnologie costruttive delle lenti oftalmiche e sull’ampia e diversificata gamma di trattamenti antiriflesso a protezione UV e a filtraggio della luce blu», ricorda Ravizza.

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Attualità

STRATEGIE DI ESPLORAZIONE VISIVA E SINTESI DI TESTI Dopo l’introduzione, pubblicata nel numero scorso, ecco la seconda e ultima parte del tema, trattato da Francesco Di Nocera, docente presso la Facoltà di Medicina e Psicologia all’Università La Sapienza di Roma, all’ultimo Congresso Zaccagnini di Bologna a cura della redazione

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dio era di individuare una classifica di "parole chiave” (nonché “frasi chiave”) la cui posizione ordinale fosse determinata sulla base di queste considerazioni. Per quel che concerne l’attenzione stimata, per gli autori corrisponderebbe alla quantità di fissazioni ricevute da una parola rispetto alle altre, sia al netto della sua lunghezza sia al netto della distanza dal punto di partenza del movimento oculare. I risultati hanno mostrato una maggior congruenza delle sintesi ottenute con il metodo suggerito rispetto alla modalità automatica e a quella manuale. Tuttavia in questo lavoro gli elementi più problematici sono l’operazionalizzazione dell’attenzione in termini di somma delle fissazioni (non supportata dalla letteratura esistente in materia), nonché la risoluzione temporale dell’eye-tracker impiegato, che risulta inaccettabile per un compito di lettura

ecentemente diversi studi hanno impiegato i movimenti oculari come fonte d’informazione per generare sintesi di testi. Xu et al. (2009), per esempio, hanno proposto un metodo di sintesi dei documenti in grado di riflettere gli interessi del lettore. Il metodo si basava sul confronto tra riassunti automatici generati attraverso software di sintesi, riassunti manuali effettuati dagli utenti e un’analoga sintesi generata automaticamente sulla base del comportamento di lettura dell’utente. Per derivare l’ultima tipologia di sintesi, gli autori hanno impiegato dati oculari che consideravano indicativi dell’attenzione “stimata” e la similarità semantica delle parole (per la quale esistono numerosi algoritmi a disposizione) e che costituiva per gli autori un’operazionalizzazione dell’attenzione “predetta”. L’obiettivo generale dello stu-

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in cui la precisione delle coordinate è un elemento costitutivo del metodo. Più recentemente Buscher et al. (2012), basandosi sull’importanza dei processi cognitivi implicati in un compito di lettura, hanno proposto lo sviluppo di “documenti attentivi”, vale a dire documenti in grado di tener traccia del modo in cui vengono fruiti. Un aspetto interessante di questo studio è l’individuazione del numero di saccadi regressive su una frase come indice dell’importanza attribuita dal lettore. Un altro modo di impiegare il risultato ottenuto (benché non preso in considerazione dagli autori) è quello di derivare una soglia criterio in grado di discriminare l’importanza attribuita ai contenuti in funzione del tempo impiegato per ri-esaminare una frase precedentemente letta. Il delta può ovviamente assumere valore negativo o positivo e questa differenza potrebbe essere indicativa di una regressione dovuta alla difficoltà di comprensione oppure all’importanza riconosciuta alla frase da parte del lettore. È difatti plausibile ipotizzare che una differenza negativa (tempo di rilettura > alla prima scansione del testo) sia indicativa di una difficoltà di elaborazione/comprensione, mentre un delta positivo (tempo di rilettura < alla prima scansione del testo) possa essere indice dell’importanza di un contenuto della quale il lettore diventa repentinamente consapevole non appena terminata la lettura della frase. A partire da queste considerazioni è possibile delineare un programma di ricerca che sottoponga a verifica queste ipotesi. Lo scopo di tale programma consiste nell’individuare, mediante un eye-tracker ad alta risoluzione, metriche specifiche che possano essere impiegate

per la creazione di sistemi di sintesi basati sulle strategie oculari dei singoli lettori. Un tale programma di ricerca risulta particolarmente desiderabile non solo per il suo valore euristico, ma anche per le ricadute applicative sia in ambito industriale sia in ambito educativo e riabilitativo.

Francesco Di Nocera alla diciottesima edizione del Congresso Interdisciplinare Zaccagnini, nel febbraio scorso, mentre tiene la sua relazione su "Sintesi di testi basata sulle strategie di esplorazione visiva"

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IL VISUAL MARKET ING OXO: UN NUOVO SERVIZIO A DISPOSIZIONE DEGLI ASSOCIAT I La collezione urban style, #WLP - We Love People, in vendita in esclusiva nei centri ottici OXO, trae ispirazione dal mondo hipster. Il Consorzio Optocoop Italia ha voluto enfatizzare la proposta trasformando il centro ottico in un luogo esperienziale, “vestendone” la vetrina per coinvolgere il consumatore e trasferire emozioni, secondo i canoni del visual marketing.

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In questa particolare versione l’allestimento sottolinea il mondo hipster, con i nuovi occhiali colorati cui fanno da supporto e da contorno dei bei baffoni, cravattini a farfalla, tessuti scozzesi e tweed. Un vero invito a inventare il proprio stile: …don’t worry, be hipster! La vetrina hipster è la prima di tante proposte che si alterneranno nel corso dell’anno. A ogni campagna OXO la rinnoverà, mantenendo la sua originale personalità e la riconoscibilità del brand. La vetrina è il primo contatto, trasmette chi siamo e come ci proponiamo verso il cliente e non solo per vendere ma anche per: • farci guardare • farci apprezzare • interessare, far fermare ed entrare • farci ricordare!

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Attualità

CRM: IL RECUPERO DELLA CENTRALITÀ DEL CLIENTE Conoscendo i suoi gusti, gli offriremo un prodotto adatto alle sue caratteristiche, con l’obiettivo di incrementare il fatturato e il profitto del centro ottico

di Anna Gatti*

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a anni mi occupo di analisi dei costi e controllo di gestione per i negozi di ottica. Ho iniziato questa professione con la certezza che la prima informazione che avrei dovuto fornire ai miei clienti sarebbe stata quella relativa all’analisi del venduto. Poiché la maggior parte dei miei clienti non aveva ancora un sistema gestionale, ho dovuto inventare degli strumenti che mi consentissero di raccogliere le informazioni utili. Per anni l’ho fatto manualmente, investendo ore e ore di lavoro apparentemente inutili, in realtà indispensabili per capire in che direzione stesse andando quel negozio, quali fossero i suoi punti di forza e quali *Consulente aziendale, titolare di A&G Studio di Bologna, specializzato nel controllo di gestione e analisi dei costi.

i punti di debolezza, per migliorarne la redditività. Il problema era che i miei clienti avevano, ovviamente, un gestionale per le anagrafiche, ma mancava lo strumento che collegasse cliente a fornitura. Arrivarono poi i gestionali aziendali: così, dopo anni di raccolta dati e maggiori informazioni riguardo le performance aziendali, è finalmente giunto il momento di utilizzare tutte queste notizie che riguardano il cliente e i suoi acquisti. Ora la vera sfida è come utilizzare tutte le informazioni raccolte. Marco Magnaghi nel suo libro “Social crm” (Hoepli, 2014) scrive che «oggi il marketing è vivo e vegeto ma sta cambiando forma. Le gerarchie dei bisogni, le piramidi di Maslow lasciano il posto a modelli orizzontali, piuttosto che verticali,

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Attualità

di sviluppare con lui una relazione commerciale personalizzata. Conoscendo i suoi gusti, gli offriremo un prodotto adatto alle sue caratteristiche, con la finalità ultima di incrementare il fatturato e il profitto dell’azienda. Tutto ciò si definisce Customer Relantionship Management o CRM. «In Italia il CRM attuale nasce negli anni ‘90 con l’introduzione dei programmi fedeltà basati su carte elettroniche esibite alla cassa, che permettono ai consumatori di collezionare i punti a ogni loro acquisto, per poi accedere a sconto e premi, e alle aziende di raccogliere i dati in modo strutturato per analizzare le abitudini dei consumatori – si legge ancora nel volume di Magnaghi – È il ritorno della conoscenza diretta del cliente, per nome e cognome, dei suoi gusti e preferenze anche se mediato dalla tecnologia. Con l’avvento dei social network e con le informazioni relative non più solo agli acquisti ma estese a giudizi, preferenze, gusti, potenzialità d’influenza nei confronti di altre persone, il CRM si è evoluto di conseguenza, confermando la centralità delle persone e dei relativi comportamenti».

sempre più indipendenti da caratteristiche socio-demografiche. La definizione dei target è più difficile di prima perché i comportamenti sono spesso imprevedibili, l’innovazione è più spinta, i mercati reagiscono più rapidamente e mettono in crisi le pratiche consolidate di segmentazione». Osservando i punti di vendita dei miei clienti noto come si stia ritornando alla vendita assistita e al recupero della centralità del cliente. Oggi possediamo i dati dei consumatori, raccolti con il loro consenso, i loro dati di vendita, che definiscono gusti e preferenze, e dobbiamo analizzarli insieme per poter definire campagne di direct marketing e implementare le vendite. La raccolta delle informazioni relative ai clienti è sempre difficoltosa da parte di chi sta alla vendita: me lo sento ripetere in continuazione, a ogni visita presso ciascun cliente, dagli addetti alle vendite, con i quali debbo, quindi, elaborare degli approcci strategici condivisi per raggiungere l’obiettivo. L’informazione così raccolta permetterà al venditore di conoscere la potenzialità del cliente e

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QUELLA PASSIONE PER L’OTTICA CHE HA CONTAGIATO TRE GENERAZIONI Un secolo di storia pubblica e privata. Un numero civico di una strada di Ferrara, via Borgo dei Leoni 42, sempre quello dal 1914 a oggi. E una famiglia che tiene saldamente in mano le redini dell’attività. La continuità, seppur sposata all’innovazione e alla tecnologia, è il tratto principale che caratterizza Ottica Giulianelli, cento anni da poco compiuti. Celebrati con una mostra dedicata alla memoria di chi ha reso tutto ciò possibile, ma anche all’intera città di Nicoletta Tobia L’ingresso dello studio fotografico Giulianelli nel 1927 in via Borgo dei Leoni 42 a Ferrara. A quell’epoca l’attività principale era legata alla ritrattistica, cui negli anni '30 si affiancarono la fotografia architettonica e industriale e i reportage di eventi cittadini culturali, politici e mondani

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Alberto Giulianelli (a destra) all’interno del suo studio nel 1937 con il giovanissimo apprendista Lino Sighinolfi, che in seguito aprì un negozio in proprio a Ferrara, nei pressi di piazza Ariostea. Durante la Seconda Guerra Mondiale un bombardamento alleato distrusse parzialmente lo studio

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ttica Giulianelli, situata nel cuore di Ferrara, a pochi passi dal castello estense, apre i battenti nel lontano 1914. È in quell’anno che Alberto, ventitreenne figlio di un ferroviere romagnolo e primo di sei fratelli, insieme al socio Sarro Ferraguti, che nel giro di breve tempo verrà liquidato, inaugura il suo studio dopo aver compiuto cinque anni di apprendistato presso alcuni dei più celebri fotografi dell’epoca, attraversando l’Italia, da Venezia a Milano fino a Benevento. «Alla fine dell’800 la fotografia ha avuto una grandissima diffusione – racconta Giampiero Giulianelli, oggi alla guida del negozio insieme alla moglie Rula e alla cognata Vivianne – In questa stessa via c’erano già numerosi studi di artisti celebri, anche antecedenti a quello di mio nonno. Poi, con il passare del tempo, hanno chiuso e il suo è rimasto l’unico». Dotato di temperamento artistico e di grande abilità manuale, «era anche pittore e conserviamo ancora qualche sua opera», rammenta Giampiero. Alberto si conquista con il tempo una clientela affezionata di

Alberto Giulianelli all’epoca in cui svolse l’ultima fase del suo apprendistato a Venezia, nell’aprile del 1914, poco prima di aprire lo studio a Ferrara

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Amarcord stato le macchine fotografiche, perché lui non aveva più nulla». È proprio in quegli anni successivi al secondo conflitto mondiale che, accanto alla sezione fotografica, Giulianelli introduce nel suo negozio anche la divisione ottica, che diventerà preponderante e poi, dagli anni ’80 in avanti, esclusiva dell'attività aziendale grazie a Giorgio. «Mio padre si è diplomato nel 1950 all'Istituto Nazionale di Ottica di Arcetri ed è stato nominato "Maestro Ottico" nel 1982, riconoscimento che ho avuto anche io, proprio nell’anno del centenario. È rimasto in negozio per oltre 40 anni e ha sempre portato avanti l’aspetto fotografico oltre a quello dell’ottica: diciamo che era un po’ un ibrido, mezzo fotografo e mezzo ottico - continua Giampiero – Sicuramente lui era tanto appassionato anche di fotografia, molti clienti raccontano ancora oggi che venivano da lui a fare le foto perché continuava a utilizzare metodi artigianali, le ritoccava manualmente, aveva un amore grandissimo per quest’arte». Ma come Giorgio ha preso

ferraresi che gli affidano la documentazione delle memorie familiari più care. Negli anni ‘30 lo studio affianca alla ritrattistica anche l’attività documentaria, impegnandosi nella fotografia architettonica, industriale, di reportage di eventi cittadini culturali, politici e mondani, cerimonie e anche nello sviluppo e stampa per i privati. Tutto procede con successo, fino a che gli eventi bellici rischiano di vanificare il lavoro di una vita. «Il nonno Alberto ha proseguito nella sua attività per anni, ma nel gennaio del 1944 un bombardamento alleato ha colpito lo Studio Giulianelli, così come la vicina Banca d’Italia, provocando 80 morti e mutando per sempre la fisionomia della via. Il nonno però non si è perso d’animo, nonostante il negozio fosse andato distrutto, insieme agli strumenti e all’archivio storico. Ricordo che mio padre Giorgio mi raccontava spesso come il nonno avesse ripreso l’attività ricostruendo il negozio sempre nello stesso posto, con l’aiuto generoso di clienti e amici, che addirittura gli hanno pre-

Giorgio Giulianelli con Alberto nel 1948 e in uno scatto del 1958 all’interno del negozio. Diplomatosi ad Arcetri nel 1950, Giorgio affiancò il padre occupandosi, oltre che della parte fotografica, anche del ramo ottico, introdotto nel secondo dopoguerra

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Amarcord la passione per la fotografia dal padre Alberto, così Giampiero ha ereditato da lui quella per l’ottica. «Eh sì, ci siamo trasmessi questo virus – dice ridendo l’ottico ferrarese – Da ragazzino venivo a trovarlo al lavoro e guardavo lui e i suoi collaboratori realizzare gli scatti, fare sviluppo stampa. Andavo pure ad aiutarlo la domenica, quando usciva per fare le foto ai matrimoni. Ma in negozio lo osservavo anche effettuare gli esami per fare gli occhiali, vedevo le lenti, i campionari… respiravo quest’aria tutti i giorni ed è proprio così che ho maturato la decisione di diventare ottico, stando al fianco di papà». Il virus però non ha contagiato i figli di Giampiero. «Io ho 54 anni, tre figli grandi, tutti laureati, ma nessuno di loro è attratto da questa professione. In negozio siamo alla terza generazione di Giulianelli, mi sa che per il futuro dovrò puntare sui nipoti», scherza ancora il professionista. Diplomato a Vinci e alla guida del centro dal 1991, sin da subito Giampiero si rivela molto attratto dall’ottica e dalla contattologia. Ed è proprio lui a portare Ottica Giulianelli al successo attuale, coniugando la tradizione di un brand riconoscibile con la modernità delle nuove tecnologie, per offrire a una clientela di fascia medio-alta servizi professionali e grande qualità senza fare del fattore prezzo una leva strategica, così come ha imparato da papà. «Quando mio padre ha iniziato a ritirarsi dall’attività, io, mia moglie e mia cognata abbiamo dato un taglio netto alla fotografia, abbandonandola perché non era un settore di nostro interesse né commercialmente proficuo, dato l’avvento del digitale. Quindi abbiamo ristrutturato il negozio». Nel corso dei cento anni della sua storia, Ottica Giulianelli non ha mai cambiato sede, ma ha mutato fisionomia internamente ed esternamente, così come ha fatto la via Borgo dei Leoni in cui si trova. «Tante cose in un secolo si sono trasformate – continua Giampiero Giulianelli – Sono scomparse molte strutture, in parte per gli eventi bellici che hanno ferito a morte la strada. Sono sparite chiese, case, anche se per fortuna sono rimasti in piedi edifici storici che ancora oggi sono qui a far bella mostra di sé. Per quel che riguarda il nostro centro ottico, è stato ampliato dopo qualche anno dal nonno nella zona posteriore, ma

Giampiero Giulianelli (a sinistra) con Mario Casini, presidente dell’Aio, in occasione della consegna del premio Maestro Ottico nell'ottobre 2014. Il riconoscimento, assegnato a chi abbia compiuto almeno trent'anni di carriera, era stato conferito anche a Giorgio Giulianelli nel 1982

dalla Seconda Guerra Mondiale in avanti è rimasto sempre così, trasformandosi all’interno, infatti è stato ristrutturato più volte. Un tempo moltissimo spazio era riservato alla parte “chiusa”, perché c’erano la sala di posa e la camera oscura. L’area aperta al pubblico era solo circa un quinto del volume complessivo del negozio. Quando poi mio nonno ha ceduto il timone, mio padre ha allargato leggermente la zona posteriore del negozio consentendo l’accesso al pubblico e io lì in seguito ho aperto il mio primo ambulatorio, ritagliandomi uno spazio dove poter fare i controlli e le applicazioni di lenti a contatto. Dopo il ritiro di papà abbiamo dato una svolta decisa, allargando moltissimo la parte di vendita, abbattendo dei muri e aprendo una terza vetrina laterale. Così ora si può circolare nel 90% del negozio, che è di oltre 250 metri quadrati. Oggi stiamo pensando anche di espanderci un po’ di fianco per creare magazzino e ufficio e stiamo valutando se creare sinergie con altri professionisti, anche per differenziarci».

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A ottobre 2014 Giampiero Giulianelli (a destra) insieme al vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto taglia il nastro per inaugurare la mostra dedicata ai 100 anni di Ottica Giulianelli

registratore di cassa di nonno Alberto, pubblicazioni, diplomi e pubblicità, macchine fotografiche, ma anche montature di epoche diverse, lenti e così via. «Non mi sembrava corretto lasciar passare una data del genere sotto silenzio, per rispetto della memoria di chi mi ha preceduto e mi ha permesso di tagliare questo che è davvero un bel traguardo. Non è facile oggi per un’azienda rimanere così a lungo nelle mani della stessa famiglia, compiere un secolo di attività, sempre nello stesso posto. Se questo è accaduto, lo devo anche a mio padre a e a mio nonno, mi pareva giusto festeggiarli e onorarli. Da un lato siamo stati mossi dal desiderio di celebrare l’aspetto personale di questo centenario, dall’altro abbiamo sentito la necessità di considerarlo inserito nella realtà della storia della città e di via Borgo dei Leoni. Di quella storia abbiamo fatto parte, la mostra è nata anche per ringraziare tutti quei ferraresi che ci hanno consentito di arrivare fin qui», dice Giampiero Giulianelli.

Per celebrare la lunga tradizione dei Giulianelli, l’anno scorso il centro ottico ferrarese ha organizzato una mostra che ha ripercorso la storia del negozio, della famiglia e del suo legame con la città attraverso immagini, fatture e oggetti, come il vecchio

Rula Karaman Giulianelli (a sinistra) e sua sorella Vivianne, che insieme a Giampiero oggi sono alla guida del centro ottico

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Consulente

VADEMECUM ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2015 Dalle agevolazioni fiscali alle regole in tema di accertamento e riscossione, fino alle disposizioni tributarie per la semplificazione fiscale: sono molte le novità introdotte da questa normativa

di Tobia Chiesurin Consulente aziendale

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fine dicembre scorso è stata pubblicata la Legge n.190/2014, meglio conosciuta come Legge di Stabilità 2015. Il testo normativo introduce molte novità: ecco le principali. Conferma del bonus 80 euro Viene confermata a regime l’agevolazione che spetta ai titolari di lavoro dipendente e assimilati. I contribuenti con un reddito che non supera i 26 mila euro hanno diritto al bonus secondo le modalità precedentemente previste con

il D.L. n.66/2014. L’agevolazione, inizialmente pensata come misura provvisoria, viene quindi riconfermata e prevista a regime, senza alcuna modifica. Compensazione cartelle esattoriali Si estendono al 2015 le norme che consentono la compensazione delle cartelle esattoriali da parte delle imprese e dei professionisti che vantino crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili nei confronti della pubblica amministrazione e certificati secondo le modalità previste

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dalla normativa vigente, qualora la somma a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato. Cuneo fiscale Il costo sostenuto per il lavoro dipendente a tempo indeterminato, che eccede le vigenti deduzioni, è integralmente deducibile dall’Irap. Per i soggetti passivi che non si avvalgono di dipendenti nell’esercizio della propria attività, è previsto un credito di imposta Irap pari al 10% dell’imposta lorda da poter utilizzare solo in compensazione.

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Consulente

Agevolazione redditi beni immateriali È stato introdotto il regime opzionale patent box, che consiste in una detassazione parziale per i redditi derivanti dall’utilizzo diretto o indiretto di brevetti, opere d’ingegno, know how e tutti i marchi. La condizione necessaria per poter usufruire di tale agevolazione è che l’impresa beneficiaria svolga attività di ricerca e sviluppo sui beni immateriali, realizzata internamente o convenzionalmente con Università ed enti assimilati. Proroga detrazione ristrutturazioni ed ecobonus Sono state riconfermate per l’anno 2015 le agevolazioni per ristrutturazione e riqualificazione energetica degli immobili. I contribuenti potranno, quindi, beneficiare della detrazione Irpef del 50% per le spese di recupero del patrimonio edilizio e della detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica. Regime fiscale agevolato per lavoratori autonomi Dal 1° gennaio 2015 il vecchio regime dei minimi viene sostituito da un nuovo regime forfetario, con aliquota 15%. Rientrano in questo regime i soggetti che non abbiano conseguito nell’anno precedente un reddito superiore alle diverse soglie previste in base all’attività svolta e che non abbiano sostenuto spese superiori

a 5.000 euro per l’acquisizione di lavoro. Per l’anno 2015 rimane la possibilità di aderire al vecchio regime dei minimi. Revisione tassazione risparmio previdenziale Aumenta la tassazione del risparmio previdenziale: l’aliquota passa dall’11% al 20% per i fondi pensione, mentre per la rivalutazione del Tfr l’aliquota subisce un innalzamento dall’11% al 17%. Estensione Reverse Charge Al fine di arginare l’evasione fiscale, la Legge 190/2014 ha ampliato l’ambito di applicazione dell’inversione contabile ai fini Iva, il cosiddetto Reverse Charge, in cui l’onere del versamento dell’Iva viene traslato dai fornitori agli acquirenti. Tale sistema è stato esteso, rispetto a prima, anche al settore edile e al settore energetico, alle cessioni di beni effettuate nei confronti di ipermercati, supermercati, discount alimentari e alle cessioni di pellet. Rapporto fisco-contribuente e ravvedimento operoso Sono state apportate alcune modifiche all’istituto del ravvedimento operoso: in particolare è stata prevista la possibilità di accedere a tale istituto anche oltre i termini fino a ora previsti dalla legge, a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata. Si avrà, quindi, la possibilità di godere della riduzione automatica delle

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sanzioni, che sarà tanto più vantaggiosa quanto più vicina al momento in cui sorge l’adempimento tributario. Dichiarazione Iva In ragione della semplificazione fiscale, è stata modificata la disciplina degli adempimenti in materia di Iva. Dal 2016, per l’anno di imposta 2015, dovrà essere presentata la Dichiarazione Iva in forma autonoma entro il mese di febbraio e viene meno l’obbligo di presentare la Comunicazione Dati Iva. Clausola salvaguardia aumento aliquote Iva Dal 2016 avrà inizio l’innalzamento delle aliquote Iva e delle accise su benzina e gasolio in misura tale da garantire entrate non inferiori a 700 milioni di euro. In particolare: l’aliquota Iva del 10% sarà incrementata di due punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2016 e di un ulteriore punto percentuale dal 1° gennaio 2017; l’aliquota Iva del 22% verrà incrementata di due punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2016, di un punto percentuale dal 1° gennaio 2017 e di un ulteriore mezzo punto percentuale dal 1° gennaio 2018; l’aliquota delle accise sulla benzina e sul gasolio usato come carburante sarà aumentata, a partire dal 1° gennaio 2018, in misura tale da determinare maggiori entrate che non siano complessivamente inferiori a 700 milioni di euro.

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Meditazioni

COSTRUIRE RELAZIONI Le idee fluiscono quando le relazioni fra persone sono attive. Le relazioni fra le persone funzionano quando sono costruite su fondamenta solide. Parliamo di architettura delle relazioni, ovvero di progettare e realizzare relazioni umane e professionali di valore

di Luisa Redaelli Architetto della comunicazione

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er comunicare occorre costruire ponti, ovvero unire due sponde, due pensieri e trovarsi in un luogo condiviso. È famoso il detto che se ci scambiamo due mele sempre con una mela a testa resteremo, ma se ci scambiamo due idee, la tua è la mia, saremo arricchiti da un'idea in più, diversa dalla mia e per questo in grado di generarne di nuove, di aprire un corso infinito di creatività. Nella professione dell'ottico, dell'optometrista la gestione delle relazioni é importante tanto

quanto la preparazione professionale tecnica e scientifica, perché con le persone si lavora, per le persone si studia e si applica la competenza. Non basta essere capaci di fare bene un occhiale o un programma per il benessere visivo, bisogna anche avere l'abilità di costruire e mantenere relazioni con i clienti, i collaboratori, i colleghi, i fornitori, tutti gli attori utili all'espressione migliore e più completa delle competenze. Non è un istinto, occorre approfondire la conoscenza di noi stessi, principalmente, per-

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ché ogni atto comunicativo parte da noi, dal nostro pianeta, fa un viaggio cosmico interspaziale e arriva al pianeta dell'interlocutore, popolato da altre razze, con atmosfere diverse, con una biosfera tutta sconosciuta. Senza collaborazione la creatività può essere impoverita, attraverso la cooperazione siamo in grado di fare molto meglio, molto di più. Occorre disponibilità, un atto di volontà che porti ad aprirci e ad accogliere, un atto di umiltà che ci porti ad ascoltare in modo attivo, ovvero con la consapevolez-

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Meditazioni L'organo Dom Bedos-Roubo di Rieti, in un'immagine tratta dalla pagina Facebook del Festival organistico europeo, intitolato a questo particolare strumento

za delle nostre emozioni in movimento. Il valore della relazione è importantissimo nella contemporaneità, come apertura verso gli altri, come missione di concretezza, come necessità di scambio. La cultura materiale delle cose e del denaro non può prevalere su quella immateriale dei sentimenti e delle emozioni, del rispetto e dell’ascolto. Siamo esseri relazionali: i nostri occhi sono classificati di tipo 4, visibili nel viso come in nessuna altra specie animale, costruiti per le relazioni, per monitorare, per favorire il lavoro insieme. Tutto è relazione: da come impostiamo e gestiamo

le nostre relazioni dipendono il nostro benessere e la nostra soddisfazione. Le relazioni sono fra persone, con l’ambiente, con noi stessi, con il contesto sociale a scala diversa, con le istituzioni, con la famiglia: siamo tutti interconnessi. Nella relazione comunicativa ci si mette in gioco continuamente, non esistono risposte preconfezionate. Se prima non coltiviamo la relazione con noi stessi, anche il rapporto con l’altra persona viene pregiudicato. In questo mondo di forte tentazione narcisistica e di crescente ripiegamento su se stessi, occorre recuperare l’attenzione alla dimensione relazionale. L’identità comunicativa si manifesta nello scambio, nel dialogo, nella ricerca dell’intesa, al contrario delle tecnologie comunicative che sono puramente ostensive. Nella relazione siamo protagonisti, portiamo il nostro patrimonio di conoscenza e di essenza. È come la musica che genera quella meravigliosa macchina

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che è un organo, con una sonorità avvolgente data dal suonare insieme delle diverse canne. A Rieti ho scoperto il meraviglioso Dom Bedos-Roubo, un organo gigantesco che si impone nella chiesa di San Domenico, costruito con l'impegno corale di tutti i cittadini, non molti anni fa. La sonorità generata da questo importante insieme è una vibrazione potente, che immerge in emozioni profonde e indimenticabili e trasporta, con la musica, molto lontano.

TE Te lasciarti essere te tutta intera Vedere che tu sei tu solo se sei tutto ciò che sei la tenerezza e la furia quel che vuole sottrarsi e quel che vuole aderire Chi ama solo una metà non ti ama a metà ma per nulla ti vuole ritagliare a misura amputare mutilare Lasciarti essere te è difficile o facile? (È quel che è, Einaudi, 1988 – Traduzione di Andrea Casalegno) Erich Fried (Vienna, 6 maggio 1921 – Baden Baden, 22 novembre 1988) è stato un importante poeta austriaco, naturalizzato britannico.

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TAVOLINO A TRE GAMBE Non è mia intenzione invitarvi a una seduta spiritica, darvi suggerimenti di arredamento o proporvi un corso di falegnameria. Di solito parlo di occhiali, materiali e misure, forme e colori e di design. Allora cosa c’entra un tavolino a tre gambe? Un occhiale è un tavolino a tre gambe. Con le gambe di gomma

di Laura Rattaro*

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(setto del naso e orecchie), diventa facile comprendere perché spesso gli occhiali scivolino sul naso: i pesi non sono ben distribuiti. Che siano montature leggerissime o più corpose, il problema dell’equilibrio dei pesi conta moltissimo per il comfort di chi le porta. Aste lunghe con terminali dalle dimensioni proporzionate al frontale sono preferibili perché permettono di compensare il peso delle lenti e, seguendo la curva dietro le orecchie, consentono una stabilità migliore dell’occhiale. Nelle montature tradizionali, soprattutto in acetato, spesso i terminali sono molto sottili, belli da vedere, dal design filante ed essenziale, ma troppo leggeri per controbilanciare frontali importanti soprattutto se il calibro è grande: lenti grandi, infatti, significa maggiore peso. Il terzo punto d’appoggio è il setto del naso. Se per le montature in metallo diventa semplice adattare le placchette alla conformazione

mmaginate di appoggiare un’elegante confezione di bottiglie di buon vino sul tavolino. Se la ponete al centro, le gambe (di gomma) si fletteranno più o meno nello stesso modo e le bottiglie saranno salve, ma appena sposterete il peso lontano dal centro del tavolino, una gamba cederà più delle altre, il piano s’inclinerà, la forza di gravità farà scivolare le bottiglie per terra e passerete un buon quarto d’ora a raccogliere vino e vetri rotti. Se pensiamo all’occhiale come al piano del tavolino e ai punti dove le sue gambe toccano il pavimento come ai tre punti di appoggio dell’occhiale

* Nasce a Genova, si diploma in ottica e trascorre i primi anni nel centro ottico del padre Armando. A Parigi impara a progettare montature per occhiali e a realizzarne i prototipi, avvia l’attività di progettista di occhiali prima per piccole aziende italiane, poi per medie e grandi imprese tedesche. Oggi collabora dall’Italia come freelance con medio-piccole aziende di nicchia.

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Spilli

del naso del portatore, per quelle in materie plasti- diverso, più rettilineo. Sono più lunghe e raggiunche non sempre tutta la superficie del naso dell’oc- gono l’osso temporale. Grazie alla loro forma avvolgente e a materiali elastici e flessibili esercitano una chiale appoggia sul setto. Perché gli elefanti non hanno zampe sottili come le pressione sufficiente a evitare che l’occhiale si sposti gazzelle? Gli elefanti hanno zampe larghe e piatte in avanti sul naso. Le finiture superficiali gommose per far sì che tutta la superficie appoggi sul terre- antiscivolo aiutano ulteriormente questa funzione. no. Questo è il modo per scaricare un grande peso Sul naso sono i materiali morbidi che, adattandosi in più punti. Per gli occhiali vale lo stesso principio. alla forma del setto di ogni portatore, garantiscoAnche se l’occhiale è leggero, occorre che il peso sia no un’adesione perfetta. Nella progettazione degli distribuito sul setto del naso in modo uniforme e non occhiali sportivi i concetti di ergonomia e comfort risultano essu un punto senziali: per solo. Non dichi si lancia mentichiain deltaplamoci che la no o affronta pelle è del’oceano per licata e che mirabolanti le sue intraversate o nervazioni si aggrappa sono sensialla roccia bili specialsu impresmente sul sionanti viso. È vero strapiombi, che la calsarebbe una zata perfetta tragedia non esiste, perdere gli a meno di occhiali. Il non fare un movimento, occhiale su però, non è misura a una preroogni cliengativa degli te, ma lavoEquilibrio, immagine di Laura Rattaro sportivi e anrando sulla media si possono ottenere ottimi risultati. È compito che gli occhiali tradizionali dovrebbero rispondere di chi progetta e di chi produce considerare anche alle esigenze di vita quotidiana di tutti. Non è paquesto aspetto per realizzare un occhiale che sia ragonabile a chi pratica sport estremi una mamma che raccoglie da terra decine di volte al giorno il confortevole e non uno strumento “di tortura”. Queste problematiche, così frequenti nelle montatu- pupazzetto che il suo bambino si diverte a lanciare re da vista o da sole tradizionali, sono ridotte al mini- dal seggiolone o un muratore che sale e scende dai mo negli occhiali sportivi. Le aste, che non seguono ponteggi o, ancora, un vigile del fuoco che lotta per la curva posteriore dell’orecchio, hanno un disegno domare un incendio?

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ARRIVA UNO LA RIVOLUZIONE DI OPTOVISTA OPTOVISTA LANCIA UNO, IL NUOVO E PIÙ COMPLETO SISTEMA DI SUPPORTO ONLINE ALLA VENDITA Optovista, azienda made in Italy produttrice di lenti oftalmiche, da sempre si impegna a offrire prodotti all’avanguardia e a sostenere la propria forza vendite e gli ottici optometristi con strumenti tecnologicamente avanzati, per sostenere e semplificare il lavoro in ottica di miglioramento del servizio. Nasce quindi UNO, la nuova piattaforma digitale che unifica in un unico ambiente tutti gli strumenti per lavorare in modo pratico e veloce con Optovista. Attraverso UNO, l’ottico optometrista può trovare raccolte assieme tutte le principali utility per consultare, ordinare, aggiornare ordini di lenti, trattamenti, materiali promozionali e campagne pubblicitarie, così come accrescere le proprie conoscenze tecniche e professionali sulle innovazioni dell’oftalmica firmata Optovista. UNO non è soltanto uno strumento che facilita la comunicazione tra Optovista e i propri ottici optometristi, ma è anche un vero e proprio assistente alla vendita che potrà essere usato insieme ai clienti per spiegare loro le lenti ideali, trovare il profilo AQT 4U personalizzato e scorrere il listino sempre aggiornato in modo istantaneo. UNO raccoglie i tanti e validi servizi che Optovista ha pensato e realizzato negli anni per rispondere alle esigenze dei propri ottici optometristi in uno strumento pratico, intuitivo e “su misura”, proprio come nello stile Optovista.

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ESSILOR PIÙ VICINA AGLI OTTICI CON UN CLICK È online myessilor.it, piattaforma che rientra nel progetto di strategia digital per il 2015, con l’obiettivo di fornire un canale evoluto di comunicazione, diretto e privilegiato, tra l’azienda e i propri partner in un’ottica di sviluppo del business al passo coi tempi a cura della redazione

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È presente, inoltre, la sezione “I miei Link Essilor” che «rappresenta un percorso semplice e veloce per la gestione delle attività quotidiane: link alla fatturazione digitale, all’e-tracking degli ordini, a OpsysWeb, il sistema d’invio ordini immediato, e a M’eye e.Store, il catalogo che raggruppa tutta l’offerta di strumentazione, utensileria per laboratorio e minuteria – precisa Essilor Italia – Infine, sempre nell’ottica di assicurare maggiore visibilità ai propri partner, attraverso myessilor.it i centri ottici possono completare e inserire i propri dati (foto, logo, orari di apertura, sito web, email e collegamenti ai profili social) aggiornando in tempo reale il proprio profilo sullo store locator, la nuova piattaforma potenziata di geolocalizzazione operativa dal 4 marzo. Un servizio in più anche per il consumatore che attraverso lo store locator presente e collegato al sito varilux.it, la piattaforma di atterraggio della nuova campagna media Varilux S, potrà individuare il centro specialista Varilux più vicino mediante un sofisticato sistema consultabile rapidamente da qualsiasi device». A breve verrà aperto anche il profilo Facebook Essilor Italia, sempre dedicato ai professionisti, quale ulteriore canale di comunicazione in chiave social. Il lancio della nuova piattaforma myessilor.it verrà supportato da una .it campagna promozionale su Facebook.

yessilor.it consente ai centri ottici di esplorare il mondo Essilor in tempo reale per conoscere i nuovi servizi, le news sui prodotti, le opportunità promozionali e di marketing proposte dall’azienda. «Facile e intuitivo nella consultazione, assicura una navigazione ottimizzata per tutti i dispositivi pc e mobile in qualsiasi momento della giornata, 24 ore su 24, in modo rapido e funzionale», spiegano in Essilor Italia. L’homepage accoglie il visitatore in uno spazio ricco di informazioni e approfondimenti ai quali può accedere da un menu di navigazione con sezioni specifiche dedicate alle lenti, alla vendita, al marketing, alla campagna media, alla formazione ed eventi e alle news. «La sezione “Marketing”, ad esempio, contiene le più recenti campagne e promozioni attivate dall’azienda, per le quali il centro ottico può scaricare direttamente il materiale utile a personalizzare le proprie campagne di marketing locale – ricorda l’azienda – E non solo, potrà richiedere il materiale pop (locandine, leaflet, minivetrine), accedere al database dei video, delle immagini e dei loghi che Essilor mette a disposizione del singolo cliente per la messa a punto di eventi, attività promozionali del negozio, ad esempio open day, o per campa campamy gne di marketing locale».

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OPEN DAY MAGGIO, Sabato 23 e Domenica 24 MARZO, Sabato 7 e Domenica 8 APRILE, Sabato 18 e Domenica 19 SETTEMBRE, Sabato 12 e Domenica 13

SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016 CORSO ABILITANTE BIENNALE PER OTTICO

Il Corso abilitante alla professione di Ottico, cui si accede con titolo di scuola media superiore, grazie a metodologie didattiche e programmi attuali, risponde alle reali richieste del mercato del lavoro dell’ottica. Il corpo docente interdisciplinare, i moderni ed attrezzati laboratori e ambulatori consentono di acquisire le conoscenze e le abilità professionali più aggiornate. Anche per il 2015/2016 verrà attivata una sezione riservata a studenti-lavoratori.

CORSO ANNUALE DI OPTOMETRIA

Il Corso Annuale di Optometria costituisce il naturale e oramai necessario completamento della formazione ottica di base, promuove l’Ottico in Optometrista e, consentendo di acquisire conoscenze e competenze professionali optometriche, fa diventare la sua professionalità fattore competitivo. La frequenza è settimanale.

CORSO CLINICO DI CONTATTOLOGIA

Il Corso clinico di Contattologia, che si svolgerà dal 13 al 20 settembre 2015, affronta l’insieme dei temi della contattologia clinica sia teoricamente sia praticamente e presenta le filosofie, le soluzioni applicative più attuali oltre alle evidenze della ricerca nell’ambito delle geometrie, dei materiali e delle tecnologie strumentali.

CORSO DI LAUREA IN OPTOMETRIA BSc in Optometry e Clinical Practice (with Honours)

La laurea inglese in Optometria e Pratica Clinica è conferita dalla Aston University di Birmingham ed è proposta in Italia, in collaborazione con IBZaccagnini Vision Sciences Department di Bologna. Aston è un’Università di vertice del Regno Unito con un primato universalmente riconosciuto nell’insegnamento e nella ricerca in Optometria. Il piano di studi conferisce le conoscenze e le competenze optometriche al più alto livello europeo. La Laurea rilasciata dall’Aston – cod. UCAS B510 - vale 360 crediti universitari equivalenti a 180 crediti ECTS.

CORSO BIENNALE DI OPTOMETRIA dedicato a chi lavora

Il Corso Biennale di optometria si rivolge a tutti gli Ottici abilitati attivi nella distribuzione ottica che vogliono evolvere da Ottico in Optometrista ed avere nuovi spazi professionali e una qualificazione superiore. Le modalità di frequenza e le metodologie didattiche sono state concepite tenendo conto delle esigenze di chi lavora. Il corso sarà attivato in autunno a Bologna, Torino e Venezia.

CORSO SUPERIORE DI VISIONE E POSTURA

Il Corso Superiore di Visione e Postura intende offrire ai corsisti sia le conoscenze generali riferite ad ogni ambito recettoriale sia le competenze di clinica optometrica specifiche per l’esperienza visuo-ambientale per individuare la compensazione e il relativo dispositivo ottico che permetta di mantenere la persona in un buon equilibrio e per cooperare con i vari professionisti che si occupano di problematiche posturali. La frequenza è articolata in cinque incontri a cadenza mensile per complessive 10 giornate da novembre 2015 ad Aprile 2016.

Per maggiori informazioni: Istituto Benigno Zaccagnini, Via Ghirardini 17, 40141 Bologna - Tel 051 480994 - Fax 051 481526 segreteria@istitutozaccagnini.it - www.istitutozaccagnini.it

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ZEISS SUPPORTA I CENTRI OTTICI NEL LANCIO DELLA NUOVA GAMMA DI LENTI PROGRESSIVE CON MATERIALE DEDICATO E ATTIVITÀ SUL WEB Nuovi modi per parlare ai consumatori e fidelizzare i partner per supportare la loro proposta di vendita e creare traffico in negozio. A pochi giorni dal lancio della nuova famiglia di lenti progressive, ZEISS è pronta a completare la proposta ai Centri Ottici fornendo materiali da punto vendita, supporti informativi e una App per agevolare e accompagnare il cliente nel suo percorso di acquisto, dalla fase di conoscenza fino al momento della scelta all’interno del Centro Ottico. «Tutto il progetto, partito dalla creazione del design delle lenti fino al lancio sul mercato, ha voluto mettere al centro il consumatore, con le sue esigenze - spiegano dall’azienda - Siamo partiti dall’analisi delle abitudini visive del mondo di oggi, le sfide mutevoli a cui gli occhi sono sottoposti, i trend futuri, fino ad arrivare ai linguaggi che potessero essere più comprensibili e garantissero un più facile approccio. Ciò ha dato vita prima a un prodotto, o meglio quattro nuove lenti che, in un crescendo di tecnologia e personalizzazione, si pongono l’obiettivo di dare risposta alle richieste incalzanti del mondo di oggi in modo preciso e puntuale, poi ad un percorso di comunicazione». In termini di prodotto Zeiss propone quattro soluzioni, accomunate dal noto DNA Zeiss, ma caratterizzate da tecnologie specifiche che le rendono ancora più performanti rispetto alle proposte precedenti: • Progressiva Precision Pure: ottimizzata per la visione di stampati e dispositivi digitali grazie alla Digital Inside Technology per una visione performante e una postura confortevole. • Progressiva Precision Plus: ideale per non porre limiti alla scelta della montatura ed essere al passo con la moda. L’Adaptation Control Technology tiene in considerazione il movimento a cui l’occhio è abituato per passare all’area del vicino con l’occhiale in uso e adatta l’area di progressione della lente di conseguenza. La FrameFit+® Techno-

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logy tiene, invece, in considerazione la forma e le dimensione della lente per evitare che l’area del vicino venga tagliata in fase di montaggio. • Progressiva Precision Superb: perfettamente adattata all’anatomia del volto di chi la indossa, grazie alla FaceFit™ Technology le aree di visione sono ottimizzate, non solo sull’occhiale scelto e la visione di dispositivi digitali, ma anche sulla conoscenza degli esatti parametri anatomici (occhi, orecchie, naso) e della conseguente posizione della montatura sul volto consentendo di beneficiare appieno della visione 3D e garantendo una sensazione di visione più ampia. • Progressiva Individual 2: il top di gamma, che unisce il meglio delle nuove lenti dedicato a chi cerca il meglio

e non accetta compromessi. L’IndividualFit™ Technology offre tre differenti design per soddisfare le diverse esigenze visive del portatore in funzione delle attività quotidiane principali. La Luminance Design® Technology assicura, invece, l’ottimizzazione in base alla dimensione pupillare per la miglior visione possibile, di giorno e di notte. Come sempre, Zeiss ha deciso anche di supportare i centri ottici, fornendo loro un ampio supporto di comunicazione, caratterizzato da un approccio a 360°, volto ad accompagnare l’utente nelle varie fasi del processo di acquisto, in sinergia con

il Centro Ottico, imprescindibile punto di riferimento e di professionalità: • fase di conoscenza: utilizzando i canali web e social dell’azienda, la volontà è presentare il prodotto e le sue caratteristiche con facili letture, video e post che inducano la curiosità mantenendo sempre il rimando allo store locator per individuare il Centro Ottico più vicino; • fase di conversione: la vetrina, oltre allo store locator, è un’importante punto di visibilità per la quale sono stati preparati materiali dedicati per dare spazio alla nuova offerta. Semplici e accattivanti messaggi avranno lo scopo di rendere chi guarda consapevole della varietà della scelta che gli si presenta e indurlo a desiderare un approfondimento; • esperienza d’acquisto: sempre più importante è il coinvolgimento di chi deve compiere l’acquisto. La fiducia “cieca” è spesso oggi un lontano ricordo, mentre è sempre più frequente il desiderio di riporre fiducia in un Professionista che non impone una scelta, ma che accompagna nel definire insieme con il consumatore la soluzione migliore, talvolta a fronte di informazioni precedentemente raccolte. La nuova App Lenti progressive ZEISS, disponibile per PC e dispositivi digitali, iOS e Android, aiuta l’Ottico nella proposta di vendita, mostrando in modo intuitivo i benefici che ogni lente offre attraverso video e descrizioni. Tutti i materiali di visibilità saranno disponibili per i Centri Ottici partner, unitamente alle ormai consuete proposte di comarketing locale, che potranno essere attivate sul territorio per incrementare il traffico e promuovere un’informazione mirata a clienti esistenti o potenziali, spesso ancora troppo poco consapevoli di quanto la scelta della lente giusta possa fare la differenza nella ricerca del benessere visivo.

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D.A.I OPTICAL: A MIDO “PIZZICA” CON TANTE NOVITÀ Anche quest’anno la fiera mondiale dell’ottica è stato un successo: numerose le visite (con un incremento del 32% rispetto a quelle dello scorso anno) di ottici interessati e anche incuriositi dai 18 mini workshop presentati e dall’evento “Mi pizzica Dai Optical” con ballerini folkloristici di pizzica salentina oltre che dalle due innovative lenti progressive, DAITACH ISELF e DAITACH AGE. DAITACH ISELF Dispone di migliaia di opzioni e disegni differenti, altamente innovativi e tecnologici, combinabili tra loro al fine di ottenere la lente ad personam. Lo sviluppo della progressione è stato migliorato per offrire un’ottima stabilità delle immagini e campi di visione più ampi.

DAITACH ISELF è costruita con tecnologia Evolution 36: 36 geometrie che, moltiplicate per tutti i canali di progressione e per tutti gli indici di rifrazione, danno vita alla lente progressiva più evoluta e con il massimo livello di personalizzazione di D.A.I. OPTICAL. Anamnesi con Iself Nav DAITACH ISELF® si differenzia soprattutto per ISELF NAV®, l’innovativa applicazione per costruire all’interno del punto vendita una lente progressiva ultrapersonalizzata. È possibile guidare l’utente alla raccolta dei dati riguardanti la montatura, i parametri individuali e soprattutto il suo stile di vita: lavoro, hobby, sport, ecc. Questi ultimi differenziano sostanzialmente l’anamnesi effettuata con ISELF NAV®. La raccolta dei dati è di primaria importanza per costruire il disegno della lente progressiva DAITACH ISELF®. Con l’interfaccia semplice e intuitiva di ISELF NAV® è facile. Sono due le modalità disponibili per costruire e personalizzare una lente progressiva ISELF attraverso l’applicazione ISELF NAV:

1. Procedura libera - optician oriented L’ottico, in collaborazione con l’utente, sceglie e combina le zone di visione della progressiva per ottenere il risultato più consono e confacente allo stile di vita del portatore. Sono disponibili 101 disegni. Rilevando i parametri individuali, i parametri della montatura e aggiungendo semplici variabili si delinea il disegno finale, visibile subito, per realizzare la lente progressiva FULL CUSTOMIZATION DAITACH ISELF®. Tutto questo grazie a

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una “rotella” interattiva che permette di modificare i design e raggiungere la “vera” PERSONALIZZAZIONE.

2. Procedura guidata - customer oriented L’ottico potrà costruire la lente DAITACH ISELF® in soli 10 passi. L’applicazione ISELF NAV® facilita la rilevazione del Profilo Individuale del portatore. È necessario inserire tutti i dati della prescrizione, i parametri della montatura e soprattutto, con il supporto dell’utente, le attività lavorative e del tempo libero. Il sistema calcolerà e mostrerà tra 101 disegni quello perfetto per il cliente.

DAITACH ISELF: le prime lenti progressive progettate direttamente dall’ottico In entrambe le modalità il software mostra il disegno finale ottenuto dalla combinazione di migliaia di algoritmi. Il risultato sarà dunque ultrapersonalizzato e unico, non confrontabile con altri design. Infine, l’ottico potrà stampare il Profilo Individuale e/o completare i dati in IFAST o DAI FAST per l’invio dell’ordine. Il calcolo include il bilanciamento dei canali di progressione per prescrizioni differenti fra occhio destro e occhio sinistro con una redistribuzione del potere lungo i due corridoi. In questo modo l’acuità visiva binoculare sarà superiore a quella monoculare: il cliente percepirà stabilità delle immagini, la stessa qualità delle immagini retiniche per entrambi gli occhi e una buona profondità di visione. L’intera superficie è lavorata punto-punto con la tecnologia EVOLUTION 36. Grazie all’elevata personalizzazione, DAITACH ISELF è una lente particolarmente apprezzata sia per attività statiche sia per attività dinamiche.

EVOLUTION 36 La distribuzione del potere è stata bilanciata per ridurre al minimo la percezione delle sfocature. L’applicazione ISELF NAV® è disponibile sul portale daioptical.com

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e si integra con i sistemi DAIFAST e IFAST. DAITACH AGE Le problematiche più frequenti riferite dai portatori di lenti progressive sono: «Ogni qualvolta la mia presbiopia aumenta e rifaccio le lenti, pur affidandomi alla stessa marca di progressive, è come se le mettessi per la prima volta» e «Fra tutte le lenti progressive provate non riesco a trovare un buon compromesso tra le zone di visione». LA SOLUZIONE DAITACH AGE

stati progettati differenti design. Ulteriore personalizzazione è disponibile per questo disegno fornendo tutti i parametri individuali.

D.A.I. Optical Industries ha investito 4 anni in Ricerca e Sviluppo allo scopo di realizzare una lente progressiva che si adatti all’età del cliente con 24 geometrie integrate in un unico prodotto.

della funzione accomodativa • disegni più soft per il primo presbite e disegni moderatamente soft per il presbite consolidato • ottima stabilità delle immagini in visione dinamica • immediato adattamento paragonabile a quello di una monofocale • distanza di lavoro media 40 cm • prodotto di alto valore aggiunto • canale di progressione da 11 a 17 mm con altezze minime di montaggio da 13 a 20 mm • disponibile in tutti gli indici di rifrazione da 1.5 a 1.74 nella versione bianca e fotocromatica Transitions e Cromolite II • superficie interna lavorata punto-punto Il nuovo processo di distribuzione di potere è stato bilanciato per ridurre al minimo la percezione delle sfocature. Lo sviluppo della progressione è stato migliorato per offrire un’ottima stabilità delle immagini e dei campi di visione più ampi. Ottimo compromesso: lente apprezzata sia per attività statiche sia per attività dinamiche.

La risposta di D.A.I. Optical è DAITACH AGE con tecnologia Evolution 24 ovvero una lente con design personalizzato in base all’età e, quindi, alle esigenze visive del portatore. Grazie all’applicazione della tecnologia EVOLUTION 24, le 24 possibili geometrie moltiplicate per tutti i canali di progressione e per tutti gli indici di rifrazione danno vita a più di un migliaio di combinazioni di design e ciò rappresenta finora il massimo livello di personalizzazione mai avuto. L’elemento predominante è soprattutto l’età, poiché è un cambiamento fisiologico comune a tutti gli individui, cui si aggiungono le ametropie e tutti gli altri fattori psicosociali e la condizione soggettiva che poi distinguono un individuo dall’altro. L’obiettivo di D.A.I. Optical Industries è creare un prodotto che si evolva con l’età del portatore e modifichi le proprie performance in base all’evoluzione della funzione accomodativa del soggetto. Si può tranquillamente affermare che la nuova progressiva AGE include il concetto di prescrizione delle addizioni in base all’età e il concetto di prescrizione dell’addizione previa valutazione con test soggettivi. Inoltre, le variazioni di potere sono distribuite e meglio bilanciate sulla lente, offrendo ai portatori una visione nitida e un’ampiezza dei campi di visione in tutte le distanze. La visione dinamica è molto confortevole con un’ottima stabilità delle immagini.

EVOLUTION 24 D.A.I. Optical ha sviluppato più di mille combinazioni di design, dinamici e flessibili come non mai, considerando i fattori predominanti nelle attività quotidiane dell’individuo per il massimo comfort visivo:

• l’unico prodotto che accompagna il presbite nell’evoluzione

Ogni singola soluzione è stata testata sugli utenti medi con diversi tipi di occhiali e in base ai feedback ricevuti sono

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Transitions® e lo swirl sono marchi registrati e Chromea7™, Life well it™, Transitions® Signature™ e XTRActive™ sono marchi di Transitions® Optical, Inc. Copyright ©2015 Le prestazioni fotocromatiche sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico.

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1-49 OPTOVISTA 40012 Calderara di Reno (BO) Via Commenda, 1/2 Tel. 051 727012 Fax 800 216631 info@optovista.com www.optovista.com 2 VITA RESEARCH 00040 Ariccia (RM) Via Variante di Cancelliera, 40 Tel. 06 934980 Fax 06 9345037 info@vitaresearch.com www.vitaresearch.com 7 LUXOTTICA 20123 Milano Piazzale Cadorna, 3 Tel. 02 863341 info@luxottica.com www.luxottica.com/it 9-52 CARL ZEISS VISION 21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 17 Tel. 800 258327 marketing@vision.zeiss.com www.vision.zeiss.it 15 CONSORZIO OPTOCOOP ITALIA SC.-OXO 25064 Gussago (BS) Via Golgi, 31 Tel. 030 313561 Fax 030 3732856 info@oxoitalia.com 17 MILLEOCCHIALI GRUPPO FOLLETTO VISION Via Fortunato Pintor, 13 00135 Roma Tel 06 3081 0135 www.milleocchiali.com

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