B2eyes Magazine 1/2015

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Gennaio 2015 numero 1 www.b2eyes.com In copertina Essilor WWW.B2EYES.COM

N12015 Sommario B2TRADE Editoriale Chi noi siamo... 3 Attualità Monaco è più vicina all’Europa 4 Strigiotti: con Essilor Italia sarà un bel viaggio 8 Come cambia Mido 14 Zaccagnini, tutti gli uomini del Congresso 16 Oxo: così saremo una grande famiglia 18 Irsoo, un corso su ipovisione e optometria geriatrica 20 Amarcord E ti ricordo ancora... 22

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Editore Fge Srl Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F 14040 Moasca (AT) Tel. 0141 1768908 - Fax 0141 1768900 info@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Redazione Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Grafica e impaginazione Meloria Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N 16163 Genova (GE)

B2STYLE Moda Solidi con stile 32 B2EXPERT Meditazioni Antifragilità 40 Spilli Diamo i numeri? 42 B2TECH Lenti oftalmiche Zeiss: il cliente prima di tutto 44 Hoya: ottico, "Sei tu il protagonista" 46

Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 € 1,80 - Copia omaggio

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Editoriale

CHI NOI SIAMO… di Angelo Magri

al velluto alla carta riciclata: un altro modo di vedere” è il titolo della tesina portata a fine gennaio da Francesca Tirozzi davanti alla 118esima sessione d’esame per accedere all’albo dei giornalisti professionisti, presso la sede dell’Ordine a Roma. Così, oltre ad aver offerto ai cinque giornalisti e ai due magistrati che la componevano l’opportunità di conoscere una parte importante della produzione italiana di occhiali, il lavoro e la relativa prova, conclusasi con esiti positivi, danno l’opportunità alla redazione di questa rivista e delle altre sue testate online di contare su un altro giornalista professionista. Andando a incrementare, quindi, il valore aggiunto professionale offerto agli ottici, alle aziende e a tutti gli addetti ai lavori dell’ottica, ogni giorno con b2eyes Today, ogni mese con b2eyes magazine. E questo grazie anche al prezioso e costante supporto di altri giornalisti collaboratori e di esperti provenienti dal settore e nel settore fortemente radicati da una lunga e approfondita esperienza, ognuno nei propri ambiti di competenza: mercato, comunicazione, gestionale, fiscale, produzione, oftalmica, optometria, contattologia. “Chi noi siamo, ve lo diciamo…” è il coro che solitamente avvia l’incitamento della curva alla propria squadra, in casa o, con ancora più vigore, in trasferta. È un canto pulito, di orgoglio, che ricorda l’appartenenza e suggella l’identità. Ecco, oggi che molte testate dell’ottica, anche storiche, scompaiono o abbandonano la carta stampata e la conseguente distribuzione nei centri ottici o si accorpano tra loro per non affondare, ancora di più oggi noi siamo fieri di quanto facciamo ogni giorno, tra ostacoli, scoop e rettifiche, per tutti i nostri lettori, mossi sempre e comunque da uno spirito di servizio e orgogliosi di essere liberi, indipendenti e autonomi da poteri o lobby. Felici, grazie a voi, di chi noi siamo…

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Attualità

MONACO È PIÙ VICINA ALL’EUROPA L’edizione 2015 di opti ha confermato la capacità innovativa del salone tedesco, dei suoi organizzatori ed espositori, supportata da servizi che non hanno paragoni: resterà vincolata al ruolo di outsider nel panorama fieristico continentale?

di Nicola Di Lernia Esperto di marketing e comunicazione

onaco è la città tedesca più italiana. Sia geograficamente sia demograficamente… I tedeschi non l’hanno mai perdonata, a Monaco, questa cosa. Anche l’etichetta di capitale economica gli viene contestata ripetutamente da Francoforte. Per questo Monaco è allenata, dal suo fronte interno, alle sfide competitive. Nell’ottica non sta certamente vincendo come nel calcio (campioni del Mondo in Brasile), ma opti può considerarsi una buona outsider per il terzo posto, come direbbero da noi i commentatori televisivi. Prima della fiera è la città che mi sorprende. Lo stato, la città sono a disposizione del cittadino, quindi ti senti al centro della filiera del servizio e non uno scomodo ingombro. Il processo d’integrazione sem-

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bra perfetto. Tutto risulta predisposto per lavorare al meglio e allo scoccare delle 5 del pomeriggio per andarsi a bere un paio di birre tra amici o colleghi. Prendendo la metro per la fiera mi torna in mente una vecchia storiella che in Novartis mi raccontavano i colleghi svizzeri, mentre i tedeschi ridevano sotto i baffi. Il paradiso, dicevano loro, è gestito dagli svizzeri con amanti italiani, cuochi francesi, poliziotti inglesi e meccanici tedeschi. Perfetto. All’inferno trovi invece amanti svizzeri, cuochi inglesi, poliziotti tedeschi, meccanici francesi e tutto è gestito dagli italiani. Un disastro. Pochi mesi fa ero stato a Parigi. Il Silmo ci accoglieva con una dolce primavera autunnale, in un Nelle foto, alcune fasi dell’ultima edizione di opti, la rassegna dell’ottica che si è svolta a inizio anno nella città bavarese: il prossimo appuntamento si terrà dal 15 al 17 gennaio 2016

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*Dato italiano della ricerca effettuata da Millward Brown su 1.204 portatori di occhiali in Europa. Novembre 2012.


Attualità ambiente soft soporifero. Monaco è gelida e ventosa ma la fiera ha il gusto della prima sorsata di birra. Ritrovo l’estro che aveva accompagnato le edizioni del vecchio Silmo. Noto le novità, vengo colpito dai messaggi last call come quello degli smart glasses. A noi italiani la tecnologia serve a poche cose. Per i tedeschi è un vanto e a opti lo smart glass è un messaggio forte di futuro. Mi fermo alla Rochester Optical, azienda Usa dal 1932 che presenta i propri smart glasses con lenti personalizzate. Li chiamano occhiali intelligenti, sono un tipo di tecnologia indossabile che secondo loro cambierà il mondo. Funzionano come uno smartphone, usano la connessione wi-fi e possono essere usati a mani libere. Rispondono alla tua voce e ai tuoi movimenti facciali. Un meccanico è in grado di vedere il libretto di istruzioni sulle sue lenti e sfogliarlo con comandi della voce. Un chirurgo, indossandoli, può registrare il suo intervento e mostrarlo a colleghi in collegamento da tutto il mondo. Ma opti non è solo futuro e tecnologia. Anche i tedeschi hanno i loro idoli di carne. Harald Glööckler, uno stilista e artista icona del lusso accessibile – forse ricordate la sua corona dorata come logo – per tutte le taglie. Harold presenta i suoi nuovi occhiali da sole e la folla presente impazzisce. Leggo che ha fatto la sfilata più lunga del mondo con 100 mila spettatori a Berlino insieme alla nostra Gina Lollobrigida. Chissà se attecchirà anche in Italia… Mi piace Rolf Spectacles, un’azienda familiare tirolese ormai cresciuta ma umile e generosa nonché amante delle macchine italiane. A opti vedo la cornice in pietra nella loro collezione evoluta (il loro sito è veramente piacevole da navigare), un esempio perfetto di simbiosi tra legno e pietra, due materiali che non si baciano. Ardesia nera, bianca, rossa, un effetto che i progettisti realizzano pensando alle curve di una famosa macchina sportiva italiana. Devo dire che di opti mi dimenticherò facilmente delle aree ristoro. Svogliate, care e poco ordinate. L’“effetto Oktoberfest” è rimandato alla prossima edizione. Cerco italiani con cui parlare, e ne trovo assai, e cerco un’eccellenza italiana da raccontare. Paperstyle, azienda del Sud Tirolo italiano che si è posta una domanda: si può fare un occhiale di carta? Ce l’hanno fatta e sembra anche molto bene. Per questo i tedeschi li sentono un po’ parte di loro. La distribuzione dell’occhiale di carta, infatti, è ancora orientata al nord Europa. Leggo il giovedì prima di opti su un Corriere della Sera pagato 2,40 euro in Austria che la Cancelliera Merkel ha aperto una nuova stagione di leadership sempre più alta, accantonando le ideologie della grande Germania a vantaggio di un percorso più riflessivo in grado di calamitare e non allontanare. Certo, Monaco è più vicina all’Europa rispetto a Milano. Per molti motivi, non solo geografici. E questo, gli ottici italiani presenti a opti l’hanno capito benissimo. Asciugo questo pensiero uscendo al gelo e riprendendo la via del rientro. Mi conforta nel viaggio un passaggio, sempre sul Corriere della Sera, sull’eccellenza della pasta di Gragnano. Citandone tutti i pregi, un suo grande testimone, Giovanni Assante, alla domanda perché questa pasta è così buona risponde: “il segreto è il vento che scende dai monti Lattari, passa per la valle dei mulini e arriva qui a Gragnano a donare alla pasta il suo sapore speciale”. Mi consolo. I tedeschi possono copiarci e superarci in molte cose ma sul vento no.

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Attualità

STRIGIOTTI: CON ESSILOR ITALIA SARÀ UN BEL VIAGGIO Il neodirettore generale porta con sé un’expertise importante nella comunicazione. In piena sintonia con quanto fatto finora dal gruppo oftalmico e con i prossimi obiettivi sul mercato interno di Angelo Magri

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on solo gli addetti ai lavori, quando hanno letto la notizia a fine settembre, temevano che il salto fosse rischioso. Anche lui un po’ lo pensava. «Poi, in realtà, è stato meno profondo e difficoltoso del previsto», dice. Il salto in questione per Luca Strigiotti, 46 anni, nuovo direttore generale di Essilor Italia che risponde direttamente a Marco Caccini, Vice President del Gruppo Essilor in Italia, è il passaggio da una carriera vissuta in larga parte, tranne un intermezzo in Telco, nell’advertising, prevalentemente outdoor, a un settore completamento diverso come quello dell’ottica. «In questi primi e intensi mesi ho invece scoperto che l’attività b2b, che pesa in maniera decisiva sul mio curriculum, è fortemente presente non solo nel business di Essilor Italia, ma anche nell’attività di comunicazione della società», sostiene. Strigiotti è stato scelto per portare un valore aggiunto significativo nella gestione delle reti commerciali. «Il mondo dell’advertising è sicuramente più complesso rispetto all’ottica, dove pure, tuttavia, si trovano aspetti rilevanti come le relazioni con gli utenti finali, la vicinanza al cliente o la presenza sul

Luca Strigiotti, direttore generale di Essilor Italia

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Attualità

Un’immagine della nuova campagna Varilux S, che si svilupperà su tv, web e carta stampata da metà marzo

territorio – spiega – In Essilor Italia porto con me, inoltre, un’expertise importante nel mondo media, che spero possa concretizzarsi in un approccio creativo ancora più efficace e nella capacità di cogliere i vari elementi d’interattività sempre più marcati nell’individuo contemporaneo». Quali sono gli obiettivi di Essilor Italia per il 2015? «Vogliamo aumentare ulteriormente il traffico nel centro ottico e, parallelamente, il sell out, sulla scia della continuità con il lavoro finora svolto dall’azienda, arricchito di nuove competenze – rivela Strigiotti – La continuità, ad esempio, è rappresentata dagli ottimi risultati ottenuti con la seconda fase della campagna 2014 su Varilux S, abbinata alla promozione “Raddoppi le tue lenti”: circa il 70% dei nostri clienti ha adottato il programma. Del resto, non si trattava di una promozione di sconto, bensì di valore sullo stesso portatore e di tutela della vendita del primo occhiale, grazie a una seconda vendita di qualità in base alle esigenze del portatore». Per Essilor Italia comunicare significa anche offrire un valore aggiunto ai propri clienti, come

nel caso della promozione appena citata, o ingaggiare nuovi clienti, con la campagna Iconic Green della primavera-estate scorsa, in collaborazione con Transitions. «Da qui l’esigenza di essere ancora più vicini ai nostri partner con un nuovo portale trade, che vorrà e dovrà sempli-

VARILUX S, NUOVA CAMPAGNA MEDIA Dopo il successo dello scorso anno anche nel 2015 Essilor Italia proporrà una campagna media incentrata sulle potenzialità della lente top di gamma Varilux S, abbinata alla promozione “Raddoppi le tue lenti”. «Si tratta di uno story telling che, di fatto, prosegue, con un messaggio ancora più forte rispetto ai due flight del 2014 e una penetrazione massiccia, multilivello, grazie all’integrazione tra campagna nazionale e iniziative locali, e multicanale, perché coinvolgerà televisione, mondo digital e stampa», dice Luca Strigiotti. La nuova campagna media di Essilor Italia partirà da metà marzo. In contemporanea nascerà un nuovo sito web per il consumatore finale, con una serie di interessanti opportunità, tra cui un rinnovato store locator per aumentare la visibilità del centro ottico.

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Attualità

La promozione “Raddoppi le tue lenti” presso i centri ottici italiani prosegue e affiancherà anche la nuova campagna media

ficare la loro vita professionale e, soprattutto, massimizzare le loro vendite – dice ancora il neodirettore generale di Essilor Italia – Si chiamerà myessilor.it e riguarderà tutte quelle attività a supporto del centro ottico, dagli ordini digitali alla fatturazione digitale, fino al materiale marketing per il punto vendita e per le iniziative di marketing territoriale». Nel 2015 Essilor Italia, inoltre, punterà ancora sull’unicità di Varilux a più livelli. «Incrementeremo la sinergia con la tecnologia Transitions, proseguiremo con la campagna “Raddoppi le tue lenti”, che dopo la chiusura del 31 gennaio riprenderà dal 2 marzo fino all’estate, e garantiremo ulteriore visibilità al Centro Specialista Varilux – afferma Strigiotti – Un passaggio intermedio importante sarà la rinnovata presenza a Mido con la Divisione Essilor Strumenti in uno stand interamente

dedicato a Organising Vision, appuntamento ideale, quindi, in funzione del processo di digitalizzazione all’interno del centro ottico. Sulle lenti oftalmiche, invece, è previsto un massiccio piano media e, come lo scorso anno, una serie di iniziative sviluppate sul territorio».

ESSILOR SI FA… EYEZEN Gli stili di vita risultano in costante evoluzione, le persone presentano modalità ed esigenze sempre più diverse, anche in ambito visivo. È partendo da questi presupposti che Essilor ha pensato a una doppia famiglia di lenti oftalmiche, sia per l’ametrope sia per il presbite, che sul mercato italiano verrà lanciata dalla prossima primavera. Queste nuove lenti si chiameranno Eyezen e andranno a innovare a rafforzare il segmento indoor della multinazionale.

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Attualità

COME CAMBIA MIDO Padiglioni e percorsi più funzionali al visitatore, nuovi spazi d’incontro e per conoscere realtà emergenti, come LabAcademy. Oltre alla conferma del treno gratuito da Roma, al quale si aggiunge quello da Venezia di Angelo Magri e Nicoletta Tobia

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l primo aspetto rilevante dell’edizione 2015 di prio agio nel percorrere tutta la superficie espositiMido, in programma a Milano dal 28 febbraio va». Altra novità che modifica la fisionomia interna al 2 marzo, è l’aver riportato i padiglioni più di Mido 2015 è la creazione, dopo quella del Fashion vicini all’ingresso della fermata della metro- District, di una nuova piazza. «Quest’anno anche il politana di Rho-Fiera. «Da un punto di vista logisti- padiglione delle lenti avrà una propria piazza conco questo per i visitatori è un notevole vantaggio, viviale - conferma il vicepresidente Mido - Sarà una sorta di palcoscenico a disposizione perché non sarà più necessario degli espositori che si affacciano su percorrere un lungo tragitto per acquell’area, un luogo dove creare cedere all’area espositiva», spiega occasioni d’incontro e condividere Giovanni Vitaloni, vicepresidente stimoli». All’interno del Design Lab Mido. Non meno importante, nell’otsi troverà, invece, LabAcademy, tica di un approccio a una fiera “tail debuttante spazio dedicato alle gliata” su misura delle necessità del start up più innovative nel campo proprio pubblico, è la rivisitazione dell’occhiale creativo, che risulterà interna dei padiglioni, che saranno anche “fisicamente” individuabile. tutti caratterizzati da un percorso «Quest’area verrà delimitata con analogo. «Gli schemi di corridoi per una struttura metallica che la sepapercorrere il Design Lab, il Fashion ra dal resto e ospiterà una ventina District, cui è attiguo il padiglione di marchi, cui sarà fornito un pacdelle lenti, e il FAiR East Pavilion chetto chiavi in mano: sarà dotata, saranno uguali – dice Vitaloni - Per infatti, di strutture espositive prealil visitatore si creerà così una sorta lestite pensate dall’organizzazione di familiarità entrando in ciascuna area, di modo che si troverà a pro- Giovanni Vitaloni, vicepresidente Mido di Mido, che dovranno solo essere

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Attualità Roma e l’altro da Venezia: raggiungeranno direttamente la fiera e rientreranno in serata. La tratta di Roma sarà servita all'andata da Italo con arrivo diretto alla stazione Rho-Fiera intorno alle 10-10.30 e, al ritorno, da un Frecciarossa di Trenitalia con rientro nella capitale in serata. Il viaggio di andata e ritorno da e per Venezia sarà effettuato, invece, da un Frecciabianca, con partenza alle ore 6.20 da Venezia e ritorno alle 18.41 da Rho-Fiera.

personalizzate», rivela Vitaloni. Esporranno designer emergenti dell'eyewear o creativi che partecipano per la prima volta a Mido: oltre ai veterani Michel Henau e Vue DC, ci saranno, ad esempio, anche B. Barn's, Blake Kuwahara, Different, Dom Vetro, Dzmitry Samal, Full Spot, Gouverneur Audigier, Jean-Philippe Joly, Kame ManNen, Masahiro Maruyama, Nuiit, Raen Optics, Rigards, Sunpocket, Suzy Glam, Ush, Vinylize, Yellow Plus e 8000 Eyewear. L’Otticlub, infine, che ospita conferenze ed eventi formativi, sarà inserito in prossimità dell’area dedicata alle lenti, ma con le stesse dimensioni degli anni precedenti. Complessivamente, invece, la superficie espositiva di Mido risulterà aumentata rispetto al 2014, sia perché ci saranno almeno una settantina di espositori in più sia perché alcuni di loro hanno ampliato la metratura degli stand. Un altro servizio di grande utilità, studiato per gli ottici italiani, è il treno gratuito direzione fiera, che quest’anno non solo viene confermato per il terzo anno consecutivo, ma addirittura raddoppia. Per domenica 1° marzo, infatti, sono in programma due convogli gratuiti in partenza per Milano, uno da

PRESBIOPIA: TUTTE LE SOLUZIONI INTERDISCIPLINARI “Presbiopia e multifocalità: correzione con occhiali, LAC, laser e chirurgia” è il titolo della tavola rotonda di domenica 1° marzo all’Otticlub, inserita all’interno del programma di formazione Vision up-to-date, giunto ormai alla sua terza edizione e quest’anno composto da cinque sessioni in plenaria. Sarà l’occasione per far incontrare ottici, optometristi e medici oculisti in grado di illustrare le diverse soluzioni sul tema. In fatto di presbiopia si discuterà, infatti, di lenti oftalmiche, lenti a contatto, trattamenti laser per presbiopia e correzione chirurgica; per quanto riguarda, invece, la multifocalità ci si confronterà su lenti progressive e multifocali nel lavoro e nel tempo libero, su trattamenti laser e su correzione chirurgica con le IOL a profondità di campo. «Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere il confronto tra l’area ottica e l’area medica sulle soluzioni ottiche e chirurgiche della presbiopia – spiegano gli organizzatori della FGE, che è anche l’editore di questo magazine – Sarà suddiviso in due sezioni per vivacizzare il dibattito, dando a più persone la possibilità di parlare e di sentire pareri ed esperienze diverse, nonché di conoscere realtà tecnologiche e commerciali di origini diverse». La prima parte è, appunto, la tavola rotonda della domenica, sponsorizzata da Assogruppi Ottica, Hoya e Zeiss, che sarà preceduta, sabato 28 febbraio, sempre in sala plenaria, da quattro corsi, tenuti da esperti dell’ottica e improntati esclusivamente sulle lenti progressive: dalla scelta della lente stessa a quella della montatura adatta, dalla capacità di venderle a quella di consegnarle in maniera efficace.

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Attualità

ZACCAGNINI, TUTTI GLI UOMINI DEL CONGRESSO Miopia, visione dei bambini, occhio secco e problematiche indotte dalla rivoluzione dell’Information and Communication Technology: saranno i principali temi dell’evento, in programma a Bologna l’8 e 9 febbraio a cura della redazione

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ptometristi, italiani ed esteri, ma anche esperti e docenti, provenienti dalle Università e dalla pratica professionale: due giorni insieme, l’8 e il 9 febbraio, a Bologna, presso l’Hotel Savoia Regency, per analizzare i problemi della visione derivanti dall’uso di strumenti di tecnologia informatica e della comunicazione, tema scelto per la diciottesima edizione del Congresso Interdiscipli-

nare dell’Istituto Zaccagnini. A parlare saranno, tra gli altri, Francesco Di Nocera, psicologo e psicoterapeuta, Giulia Pierangeli, neurologo, e, sul versante delle collaborazioni internazionali con lo Zaccagnini, Edward Mallen, direttore della scuola di Optometria e Scienze visive alla Bradford University, e James Wolffsohn, Deputy Executive Dean della School of Life and Health presso la Aston University di Birmingham.

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Attualità Il Congresso Interdisciplinare organizzato dall’Istituto Zaccagnini, nelle 17 edizioni precedenti, ha sempre coinvolto un ampio numero di partecipanti, tra professionisti, studenti e relatori di fama internazionale (nelle foto a sinistra)

«I temi scientifici su cui ruoterà il Congresso sono molteplici, ma il focus è centrato su miopia, la visione dei bambini, l’occhio secco e le problematiche indotte dai nuovi stili di vita introdotti dalla rivoluzione dell’ICT – spiega il comitato organizzatore, composto dall’IBZaccagnini Vision Sciences Department dell’Istituto bolognese e dalla Consulter di Milano - Nel corso delle due giornate congressuali si susseguirà una serie di interventi, tra cui emerge la presentazione del BSc in Optometry and Clinical Practice Course with Honours, il corso di laurea in Optometria e Pratica Clinica conferita dalla Aston University e proposta in Italia in collaborazione con IBZaccagnini Vision Sciences Department, che ha visto nell’ottobre 2014 l’avvio del primo corso. A presentarlo saranno Fiona Lacey, Associate Dean della School of Life and Health alla Aston University, e Shehzad Naroo, responsabile del corso e senior lecturer presso lo stesso ateneo inglese». A conclusione della prima giornata si terrà una serata di gala con la consegna dei diplomi agli ottici che hanno completato nel giugno scorso il ciclo di studi presso la scuola di Ottica e di Optometria dell’Istituto Zaccagnini, nonché la seconda edizione della borsa di studio intitolata a Marc Bovey e sponsorizzata da Mark’ennovy.

L’ICT CAMBIERÀ ANCHE LA DISTRIBUZIONE? Non solo relazioni scientifiche, ma anche un momento di confronto sul mercato: così, nella seconda giornata del Congresso bolognese, a integrare la vocazione interdisciplinare dell’evento si terrà la tavola rotonda “E-commerce e Digital Health: come cambieranno il ruolo del centro ottico specializzato e i rapporti industria e distribuzione”. «La rapida diffusione in tutti i settori dell’e-commerce sta trasformando la multicanalità, che fino a pochi anni fa era una possibile ipotesi di trasformazione del sistema distributivo, in una realtà in forte espansione destinata a modificare il ruolo dei negozi fisici e il rapporto industria-distribuzione», ricordano gli organizzatori. Preceduti da un’introduzione di Danilo Fatelli della Consulter su quanto sta accadendo oggi in questi ambiti, si confronteranno Andrea Afragoli (presidente Federottica), Fabrizio Brogi (presidente Nau!), Nicoletta Losi (presidente Assottica Gruppo Contattologia), Paolo Pettazzoni (presidente Gruppo Lenti Oftalmiche e vicepresidente Anfao), Riccardo Pietroni (GreenVision) e Sergio Venturini (amministratore delegato Opto In).

Alcuni dei relatori alla tavola rotonda del 9 febbraio: da sinistra, Andrea Afragoli, Nicoletta Losi, Fabrizio Brogi e Sergio Venturini

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OXO: COSÌ SAREMO UNA GRANDE FAMIGLIA Nuovi colori e una nuova immagine corporate, all'insegna dell'accoglienza, per il brand del Consorzio Optocoop Italia a cura della redazione

er il 2015 la comunicazione Oxo avrà, tali per ogni persona – sottolinea Poletti – Il concept come tratto distintivo, tonalità calde e vuole trasmettere un forte senso di appartenenza una rinnovata corporate image. «Il colo- al mondo Oxo, che grazie al suo percorso, iniziato oltre vent’anni fa, intende re dominante sarà sostenere l’ottico nella crequello della luce, dell’oro, scita del suo business». dell’allegria, della purezza, «I visual delle campagne della felicità, della fiducia Oxo trasmetteranno un sene della fantasia, della toniso ancestrale di coccola e cità del dinamismo, della accoglienza del cliente in creatività, della saggezza», tutte le fasi della sua vita spiega Daniela Poletti, marperché, per il centro ottico keting & communication Oxo, essere ottico optomemanager di Oxo. Il tema e il trista significa essere l’ottico messaggio delle campagne di famiglia - ricorda la masi distingueranno non solo nager - Il cliente troverà nei per i colori caldi e vivaci, ma nostri punti vendita affiliati anche per le key image che il proprio ottico di fiducia». saranno immediatamente Una particolare attenzione riconoscibili. «L’obiettivo è Un’immagine della nuova campagna è stata dedicata al layout. far vivere all’interlocutore, di comunicazione di Oxo «Protagonista sarà l’occhiail cliente Oxo, un coinvolgimento emotivo immediato, quasi irrazionale, le attraverso un linguaggio giovane e un gergo più facendo emergere valori importanti come la fami- vicino al mondo young al quale Oxo vuole rivolglia, la protezione, l’affetto e l’amicizia, fondamen- gersi», conclude Poletti.

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Attualità

IRSOO, UN CORSO SU IPOVISIONE E OPTOMETRIA GERIATRICA Dopo il successo di optometria pediatrica e training visivo, che verranno confermati anche nel 2015, è il nuovo progetto in cantiere nelle aule dell’Istituto toscano a cura della redazione

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a linea dell’innovazione che sta portando avanti la direzione dell’Irsoo, focalizzata sullo sviluppo delle attività di ricerca, influenza anche la formazione continua. Tra i nuovi corsi proposti spiccavano, a fine 2014, quelli dedicati all’optometria pediatrica e al training visivo. Entrambi a numero chiuso, hanno riscosso successo non solo in termini di partecipazione, tanto da risultare al completo, ma soprattutto quanto a soddisfazione manifestata, con un questionario anonimo, dai partecipanti. Chiarezza e praticità, la possibilità di fare i test in sede, il confronto con i colleghi, insegnanti molto preparati, ampio spazio alle attività pratiche, l’insegnante e la giusta proporzione fra teoria e pratica in ambulatorio: sono alcuni degli aspetti positivi citati. “Optometria pediatrica: strumenti e tecniche per lo screening visivo dei bambini in età scolare” si è tenuto il 19 e 20 ottobre e ha visto la partecipazione di venti professionisti interessati ad approfondire l’esame della vista nei bambini, apprendere nuove procedure d’esame, ottimizzare l’esame visivo mettendo a punto un iter specifico. Il corso era, infatti, finalizzato all’apprendimento delle tecniche e delle competenze per effettuare i controlli refrattivi nella scuola dell’infanzia e nella prima età scola-

re, «un’età nella quale l’esame visivo e refrattivo è fondamentale soprattutto a livello preventivo – ricorda Alessandro Fossetti, direttore dell’Irsoo - Basti pensare ai rischi connessi allo sviluppo di

Alessandro Fossetti, direttore dell’Irsoo

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Attualità

un’ambliopia proprio nell’età che precede la scolarizzazione, alcuni dei quali possono essere ridotti anche solo facendo screening: se gli optometristi fossero incaricati di questa attività, la prevalenza delle ambliopie da anisometropia volgerebbe verso percentuali più basse». I temi teorici trattati dal corso hanno interessato lo sviluppo del sistema visivo e della visione fino agli otto anni di vita, con riferimento sia agli aspetti anatomici sia a quelli dello sviluppo delle capacità e abilità funzionali, con particolare riferimento alla lettura, agli aspetti visuo-posturali e a quelli dinamici della visione. Si è anche parlato a fondo di quali sono, per le varie età, gli standard dal punto di vista refrattivo, oculomotorio e sensoriale, così da sapere come approcciare, ad esempio, acuità visiva, fusione, stereopsi, allineamento o motilità oculare nei bambini di quattro o in quelli di otto

Fabio Casalboni, relatore al corso di optometria pediatrica nell'ottobre scorso

anni. «Ampio spazio è stato dedicato a trattare dei fattori ambliogenici, di come individuarli, valutarli, di quali azioni intraprendere soprattutto nel quadro indispensabile del riferimento e della collaborazione con l’oculista e il pediatra», spiega Fossetti. Gli aspetti pratici sono stati affrontati con i lavori di gruppo, nei quali i partecipanti hanno potuto esercitarsi sulle varie tecniche d’esame presentate: sulla misura dell’acuità visiva e dello stato refrattivo, ad esempio, con i simboli Lea o le tavole di Rossano, con la fotorefrattometria, con le tecniche di Bruckner e di Strampelli; ma anche sulla misura della stereopsi e della soppressione, sulla misura dell’allineamento oculare, con il cover test o il test di Hirschberg. «Al termine del corso è stato rivisto e concordato, insieme ai partecipanti, lo schema di un protocollo di lavoro per l’attività di screening scolastico», precisa il direttore dell’Istituto di Vinci. Il 16 e 17 novembre, invece, è stata la volta del training visivo. «Obiettivi del corso, individuati e pattuiti con i partecipanti, erano quelli di acquisire le capacità di distinguere le diverse anomalie e identificare i soggetti che possono trarre beneficio dal visual training; comprendere e gestire al meglio le strategie di educazione del sistema visivo, riuscendo a selezionare gli esercizi efficaci per le diverse situazioni e organizzando nei modi giusti modalità e tempi dell’attività in studio e a casa; comprendere i limiti della nostra azione, sapendo valutare il riferimento del caso ad altri professionisti e cogestendo le persone che necessitano di interventi multidisciplinari», dice ancora Fossetti. Un altro aspetto non secondario trattato nel corso, in una sessione di lavoro di gruppo, ha riguardato il modo in cui proporre al pubblico l’attività di training visivo e come organizzarne l’informazione, ad esempio per un depliant o per un sito web. «Insomma, un ampio programma indirizzato a costruire le conoscenze, le competenze e le abilità utili a inserire alcuni fondamentali interventi di visual training tra

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Esercitazioni pratiche al corso di training visivo

le proposte del proprio centro ottico o della propria attività professionale», afferma il direttore dell’Irsoo. Ampio spazio è stato dedicato alle esercitazioni pratiche, con l’uso della ricca strumentazione presente nei laboratori dell’Istituto toscano. I corsisti hanno così potuto osservare ed esercitarsi su varie tecni-

che di apprendimento motorio e sensoriale, per il training dell’accomodazione e della convergenza, con procedure da attuare in studio o a casa. Simulazioni di training sono state effettuate in relazione al trattamento dell’eccesso accomodativo e dell’insufficienza di convergenza, nonché al concetto di bio-feedback e alla costruzione della consapevolezza propriocettiva. «Siamo molto soddisfatti dei risultati dei nostri nuovi corsi e della fidelizzazione dei partecipanti anche ad altri corsi - commenta Fossetti - Per il futuro abbiamo in mente altre proposte studiate per chi vuole tenersi aggiornato e pronto a dare servizi sempre più ampi e perfezionati, in relazione alle nuove esigenze di prevenzione e di assistenza ai cittadini in una società che cambia». Uno di questi è “Optometria geriatrica e ipovisione”. Il progetto, ancora in fase finale di definizione, prevede un programma di quattro o cinque incontri a cadenza mensile, dedicati a coloro che stanno sempre più diventando la sfida principale per l’attività professionale degli ottici e degli optometristi: gli anziani con problemi della visione e gli ipovedenti. «In questo ambito l’optometrista può avere un ruolo molto importante: nella prevenzione, nell’individuare per tempo condizioni che necessitano di interventi immediati da parte dell’oculista e nella specifica, nel calcolo e nell’approntamento dei necessari ausili ottici – sottolinea Fossetti - Il corso si pone l’obiettivo di mettere in grado gli ottici e gli optometristi che lo seguiranno di poter esercitare con consapevolezza e maestria quelle attività, per un servizio competente e appropriato alla popolazione in età avanzata».

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Amarcord

E TI RICORDO ANCORA… Quasi 40 articoli, più di 200 pagine, oltre 250 foto: in quattro anni esatti abbiamo raccontato un pezzo della storia dell’ottica attraverso i suoi protagonisti a cura della redazione

utto iniziò nel gennaio 2011, con il ricordo di Giuseppe Ricco. Poi, scartabellando archivi, consultando testimoni, coinvolgendo colleghi o familiari dei protagonisti, questa rubrica è diventata un appuntamento fisso per i nostri lettori. A quattro anni esatti dal debutto abbiamo così deciso di riproporre le immagini più significative di questo cammino

T

che, per ampi tratti, si sovrappone al lungo percorso professionale compiuto dall’ottica e dall’optometria in Italia. Tutti i numeri della rubrica Amarcord finora usciti su b2eyes magazine saranno presto raccolti in un’unica pubblicazione, che si trasformerà così in un utile strumento di consultazione e di lettura per chi opera in questo settore.

Il presidente di Federottica Giuseppe Ricco incontra, nel 1981 , Papa Giovanni Paolo II in una visita ufficiale in Vaticano

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Amarcord

I PERSONAGGI Da sinistra i collaboratori Ezio Rossi e Antonio Segalini, la sorella Elena, Arnaldo, un altro collaboratore Gino Bonelli, ed Elda Chierichetti nel cortile interno del negozio di Milano Pino Mangano, al centro della foto, con Leonardo Del Vecchio (il primo da sinistra): il manager di Salmoiraghi & Viganò era legato al patron di Luxottica da rapporti professionali, ma anche personali, grazie soprattutto al comune amore per la barca a vela

Alcuni dei pionieri dell’optometria in Italia, riuniti insieme al belga Jean Thiriart (il primo a sinistra, in piedi), al quale si deve la diffusione delle conoscenze optometriche in tutta Europa, grazie alla creazione della SOE, la Società d'Optometria d'Europa: da sinistra, Jeff Longoni (di profilo), Ugo Frescura, Riccardo Perris (seduto), Vasco Moscardini, Giuseppe Ricco e Gianni Reach

Germano Gambini durante una gara con la Nazionale italiana di basket: in maglia azzurra giocò i Campionati europei nel 1955 e dovette rinunciare alle Olimpiadi di Roma del ‘60 a causa di un infortunio

Ugo Frescura nel 1974 con Henry W. Hofstetter (a sinistra), preside della facoltà di Optometria presso l’Indiana University, a Bloomington

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Amarcord Maurizio Ciati allo stand di Nikon, durante uno dei suoi ultimi Mido, in una tenera posa con la moglie, mentre li guarda divertito il figlio Gianluca

Nei primi anni '70 e sotto lo sguardo vigile di Vasco Ronchi, Sergio Villani mostra la strumentazione dell'Istituto di Vinci a Giuseppe Vedovato, a lungo parlamentare democristiano, che all'epoca della visita alla scuola toscana era senatore

Anno scolastico 1991-92; gli studenti del 3째 anno del corso di Optometria all'ingresso dell'ISSO di Milano con i docenti Silvio Maffioletti, Silvia Cozzi ed Emilio Airaghi (in alto, da sinistra) e il segretario amministrativo Potito Ceci (in basso)

Umberto Leoni (il quarto da destra, in piedi) insieme a un gruppo di studenti dell'ITIS Galilei di Milano, in occasione di una visita alla sede della Zeiss ad Aalen, nei pressi di Stoccarda, in Germania, nel 1971

Alberto Mattioli insieme ai giocatori della Nazionale italiana di basket e a Yao Ming, il pi첫 celebre cestista cinese, nel luglio del 2002

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Amarcord

LE AZIENDE, LE SCUOLE, LE ASSOCIAZIONI

Lezione di chimica presso la scuola professionale attivata nel 1942 da Mazzucchelli in Castiglione Olona

1998, all’esterno della nuova "casa" di Certottica a Longarone: da sinistra si riconoscono Cirillo Marcolin, Leonardo Del Vecchio, Luigino Boito e Renzo Zampieri

Arnold Schmied, il fondatore di Silhouette insieme alla moglie Anneliese, nello stabilimento di occhiali, a Linz: Arnold è scomparso un anno fa

Collezione Giorgio Armani 2003-2004, il testimonial della campagna è lo stesso stilista (Courtesy of Giorgio Armani)

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Amarcord

Anni '60: lo stabilimento di Marghera di Officine Galileo era quasi una piccola città, con i giardini e tutti i reparti dove non solo si fabbricavano le lenti in vetro e organiche, ma anche i macchinari e le linee di produzione per lavorarle e realizzarle

Primi anni ’70, Sergio Mura (a sinistra) di fronte a uno dei primi oftalmometri realizzati dalla Cso

Pierluigi Castagnetti alla cerimonia d’intitolazione dell’istituto bolognese di ottica a Benigno Zaccagnini

Gli studenti del corso di optometria a Vinci insieme ai “prof” Vasco Ronchi e Sergio Villani, nel 1970

La struttura di via Noale a Milano, che ha ospitato la scuola civica di ottica dal 1978 al 1986, in uno scatto dell’84

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Amarcord A destra, con il cappello, il preside dell'Ascione di Palermo, Guarneri insieme al primo professore di italiano del corso di ottica, Francesco Caccioppo Gli allievi del primo corso di ottica del Brustolon (oggi Fermi) a Pieve di Cadore, giunti al terzo anno. Seduti si riconoscono tre insegnanti: da destra Enrico De Lotto, docente di anatomia e patologia oculare, il direttore della scuola, Renato Giordani, il docente di laboratorio, Valerio Pellegrini

L'alba del De Amicis di Roma: l'inaugurazione dell'istituto nel 1952, con gli studenti nel gabinetto optometrico

Da sinistra: Mauro Faini, Renato Pocaterra, Sergio Perris e Silvio Maffioletti nel 2001 davanti al Dipartimento di Ricerca Optometrica dell’ISSO di Milano

20 dicembre 2004: da sinistra, Ivan Piacentini e Luca Giorgetti al termine della prima sessione di laurea in Ottica e Optometria all'UniversitĂ di Milano Bicocca

Roma, autunno 1973: da sinistra, Ugo Frescura, Giuseppe Ricco, Gianfranco Girotto, Alberto Isolani e Sergio Berti, in uno degli incontri che avrebbero portato alla nascita dell'Albo degli Ottici Optometristi

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Sirus Plus 速 Queste lenti progressive beneficiano della tecnologia

n: e co h c i an ogg 速

e UV V u l B a x e c ret U M a Nev 速 Max S Neva

Finalmente ... una visione intermedia pi湛 ampia visione da lontano stabile e comoda visione intermedia generosamente aumentata sia in altezza che in larghezza visione da vicino ampia e disinvolta, senza troppi movimenti della testa visione ferma anche nelle azioni dinamiche

vincitrice del


Moda

SOLIDI CON STILE «Non è un segreto, lo humor non è una delle migliori qualità dei tedeschi. Prendono tutto seriamente, ed è esattamente così che costruiscono le loro auto», recitava Claudia Schiffer nello spot di una nota casa automobilistica. Conosciuti a livello globale per affidabilità e precisione, il made in Germany oggi è sempre più apprezzato anche per la creatività e l’eccellenza nel design, eyewear compreso. E a opti Münich hanno messo in mostra modelli che rivelano un’attenta ricerca su materiali, forme e soluzioni tecnologiche

pagine a cura di Nicoletta Tobia

Mykita

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Cazal

Coblens

Mercedes-Benz Style

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Framers

MarkusT

Frost

MunicEyeWear

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Imago

Jazawa

Lunor

Herrlicht

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Menrad

ic! berlin

Adrian Marwitz

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Neostyle

Dieter Funk

Owp

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fieramilano area OttiClub padiglione 3 28 febbraio - 2 marzo 2015 Un’occasione per apprendere ed affinare tecniche e procedure con l’aiuto dei più autorevoli esperti di Lenti Progressive. L’iniziativa è rivolta ad Ottici Optometristi, Medici Oculisti ed Ortottisti.

Fabiano Gruppo Editoriale

Sabato 28 Febbario PRESBIOPIA E MULTIFOCALITÀ Sessione 1 dalle 11.00 alle 11.45 Scelta e montaggio delle lenti progressive Gianmario Reverdy - Esperto in Ottica Oftalmica Sessione 2 dalle 11.45 alle 12.30 La montatura e le lenti progressive Luisa Redaelli - Architetto della comunicazione Sessione 3 dalle 12.30 alle 13.15 Vendere con successo le lenti progressive Nicola Di Lernia - Esperto di mercato dell’Ottica Sessione 4 dalle 13.15 alle 14.00 La consegna delle lenti progressive Roberto Pregliasco - Ottico Optometrista

Domenica 1 Marzo PRESBIOPIA E MULTIFOCALITÀ Dalle ore 12.30 alle 14.30 TAVOLA ROTONDA “Presbiopia e multifocalità oggi: occhiali, lenti a contatto, laser, chirurgia” Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere l’incontro e il confronto tra l’area Ottica e l’area Medica sulle soluzioni ottiche e chirurgiche della presbiopia. Apertura lavori Vittorio Picardo - Primario Oculista Casa di Cura Nuova Itor Roma Andrea Garagnani - Presidente ASSOGRUPPI OTTICA Paolo Pettazzoni - Presidente Gruppo Lenti ANFO Le novità nel campo delle lenti oftalmiche Silvano Abati - Direttore Scuola Internazionale di Ottica Firenze Le novità nel campo della contattologia Giancarlo Montani - Docente di contattologia presso la facoltà di Ottica e Optometria dell’Università del Salento Trattamenti laser Roberto Bellucci - Presidente E.S.C.R.S. (European Society of Cataract and Refractive Surgery) Correzione chirurgica Simonetta Morselli - Primario Oculista Ospedale Bassano del Grappa Discussione con il panel

L’accesso sarà libero e riservato a Medici Oculisti, Ottici Optometristi e Ortottisti. A supporto verrà omaggiato a tutti gli intervenuti il libro “Scelta e montaggio delle lenti progressive” di Silvano Abati.

L’accesso sarà libero e riservato a Medici Oculisti, Ottici Optometristi e Ortottisti. I medici oculisti e Ortottisti presenti accederanno ad un percorso ECM FAD di 15 crediti. A supporto verrà omaggiato a tutti gli intervenuti il libro “Occhio rifrazione e presbiopia” di Silvano Abati e Lucio Buratto.

Lunedì 2 Marzo GESTIONE RISORSE UMANE Dalle ore 11.00 alle 12.00 Ottici di successo Uno sguardo nuovo sul mercato Paolo Valentini - Esperto in marketing e gestione delle risorse umane Michaela Gariboldi - Formatrice e consulente Open Source Management

Il programma potrà subire variazioni. Iscrizioni e aggiornamenti in tempo reale su www.visionuptodate.it


fieramilano area OttiClub padiglione 3 28 febbraio - 2 marzo 2015 L ’accesso sarà libero e riservato a Medici Oculisti, Ottici Optometristi e Ortottisti. I medici oculisti e Ortottisti L’accesso presenti accederanno un percorso ECM FAD diOttici 10 crediti. A supporto verrà omaggiato sarà libero ead riservato a Medici Oculisti, Optometristi e Ortottisti a tutti gli intervenuti il libro “Occhio rifrazione e presbiopia” di Lucio Buratto. OttiClub fieramilano 28 febbraio - 1 Marzo

SCHEDA DI ISCRIZIONE GRATUITA Da inviare al numero di fax 0141 033112

Dati partecipante Nome Qualifica Telefono Ragione sociale Indirizzo Città Cap. Prov. Ottico Optometrista Studente Cognome Ortottista / Assistente di oftalmologia Altro (specificare) e-mail Medico Oculista

Scelta del percorso formativo

(partecipazione gratuita)

CORSI (partecipazione gratuita) RISORSE UMANE SESSIONE PLENARIA (partecipazione gratuita) PRESBIOPIA E MULTIFOCALITÀ PRESBIOPIA E MULTIFOCALITÀ GESTIONE 4BCBUP 2 'FCCSBJP ❏ Domenica Sabato 28 Febbraio ❏ Lunedì 2 Marzo Domenica1 1 Marzo Marzo Corso 1 ❏ Sessione 1 ❏ Sessione 2 Corso 2 ❏ Sessione 3 $PSTP ❏ Sessione 4 $PSTP Le sessioni sono a numero chiuso. Le iscrizioni verranno accettate in base all’ordine di arrivo

INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI I dati comunicati in questa sede verranno trattati in conformità alle modalità previste dal Dlgs 196/2003 con le seguenti finalità: • fornitura dei servizi e elaborazione delle risposte richieste • elaborazione di statistiche • invio di altre pubblicazioni di settore dati non saranno comunicati a terze parti, senza specifica autorizzazione. Titolare del trattamento è FGE srl - Fabiano Gruppo Editoriale - Reg. Rivelle 7/F - Moasca (AT), Tel. 0141 1768908, Fax 0141 1768900, e-mail: info@fgeditore.it. Incaricati del trattamento saranno i membri della direzione e amministrazione, dell’ufficio commerciale, dell’ufficio marketing e dell’ufficio relazioni pubbliche. Potrà richiedere verifica, modifica, cancellazione dei suoi dati dai nostri archivi o l’elenco aggiornato dei responsabili del trattamento contattando la segreteria FGE srl - Fabiano Gruppo Editoriale, ai recapiti indicati in questa informativa. RICHIESTA DI CONSENSO - Secondo i termini indicati nell’informativa sopra riportata. acconsento al trattamento dei miei dati personali non acconsento al trattamento dei miei dati personali

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FGE – Fabiano Gruppo Editoriale – Reg. Rivelle, 7/F – 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1768477 – Fax 0141 033112 – a.manassero@fgeditore.it – www.fgeditore.it


Meditazioni

ANTIFRAGILITÀ Il contrario di fragilità non è forte, ma antifragile: colui che accetta il disordine, l’incertezza, l’errore e ne trae conoscenza, evoluzione e progresso

di Luisa Redaelli Architetto della comunicazione

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vere opzioni significa avere libertà di scelta. Avere opzioni significa avere elementi vari di conoscenza ed essere aperti alla collaborazione, per il libero scambio di idee. Decidere della propria vita e di ogni atto, piccolo o meno, della quotidianità, senza farsi condizionare dalle mode, dal conformismo, dalle paure, dal bisogno di comunicare “status” al contesto sociale di riferimento, è qualcosa di molto bello, un traguardo che auguro a ognuno di raggiungere. Consente di dedicarsi a ciò che piace davvero, di scegliere ciò che si ama, di collaborare con accoglienza e affetto, di coltivare i propri talenti e apprezzare quelli altrui. Ci si può mettere in

gioco sempre e, nell’incertezza, nel dubbio, nel confronto, continuare a cercare, a conoscere, a scoprire. È la filosofia dell’antifragilità, teorizzata da Nassim Nicholas Taleb, uno studioso che ha dedicato la propria vita allo studio dei processi percettivi, sociali e cognitivi di incertezza, probabilità e conoscenza. In quanto esseri umani, finiti e imperfetti, siamo incapaci di razionalizzare l’imprevedibile, siamo ciechi di fronte al caso, e quindi, visceralmente e per esperienza, sorrido di fronte a chi propone leggi e soluzioni miracolose, universali, efficienti. Non riconosco l’esistenza di leggi, tecniche e metodi schematizzati per affrontare e risolvere le situazioni. Non mi re-

sta che accettare la mia fragilità, conviverci e utilizzarla come strumento. Il contrario di fragilità non è forte, bensì antifragile. Fragile è colui che si può spezzare; forte, robusto è colui che sopporta il dolore, per rimanere uguale a se stesso. Antifragile è colui che accetta il disordine, l’incertezza, l’errore e ne trae conoscenza, evoluzione, progresso. Questo è un mondo in cui occorre essere flessibili, mutevoli, elastici, per comprendere. Per intenderci, come diceva mio nonno Carlo, appassionato anarchico socialista del secolo scorso: il vento può spegnere la candela e ravvivare il falò. Le crisi arrivano, il mondo cambia, le persone reagiscono e non possiamo nulla per evitare tutto ciò. Il libero arbitrio è

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la possibilità libera che abbiamo di dare significato all’esperienza, che in se stessa è oggettivamente inevitabile. Nel disordine siamo immersi, in una società che vediamo rivoluzionarsi velocemente, con persone che agiscono a modo loro, spesso con violenza, molto con ignoranza. Cerchiamo di comprendere, cerchiamo di vivere la nostra vita, di amare le persone e di sviluppare la nostra professione, di dare significati, di scrivere la nostra storia. È nella conversazione, nel dialogo continuo con la realtà e con le persone che siamo vivi. Non esiste strategia da applicare, esiste il benessere di sentirci in connessione con le persone, con le idee, con la confusione. L’artista e designer Bruno Munari diceva che la libertà si conquista con il gioco, con il senso del divertimento, del piacere. Esiste il design delle opzioni, possiamo fare delle nostre vite un’opera di design, coltivando in noi stessi

la sensazione della fragilità, accettandola come nostra e accogliendo consapevolmente quella altrui. Ecco che anche il cliente più complicato non sarà un “rompiscatole”, ma una persona con una montagna di suoi problemi, che porta a confronto con i miei, e io imparerò a gestire lui e le mie reazioni. Non sarà più il “cliente consumatore” ma sarà una persona, un essere umano. Ecco che la contingenza di mercato non sarà più un impoverimento ma l’occasione per evolvere la mia professione, ricercare nuovi modi per esprimermi, offrire servizi in modo creativo. Ecco che a ogni fornitore, a ogni collaboratore saprò fare domande mirate, dirette, curiose, analitiche. Perché vorrò creare relazioni diverse, più evolute. La rassicurazione non si trova nella ripetitività, bensì nella sincerità e nell’onestà delle risposte che ne avrò. Il significato è quello di passare

dalle cose che si possono comprare e vendere alle cose e ai servizi che fanno pensare. Questa è la chiave per evolvere, in una sana e interessantissima antifragilità, che rende liberi di pensiero e di scelta.

COS’È LA POESIA? (XXII) Alla povera mia fragilità tu guardi senza dire una parola. Tu sei di marmo, ma io canto, tu - statua, ma io - volo. So bene che una dolce primavera agli occhi dell’Eterno - è un niente. Ma sono un uccello, non te la prendere se è leggera la legge che mi governa. (da Scusate l’amore. Poesie 19151925, Passigli Editori, 2013 Traduzione di Marilena Rea) MARINA CVETAEVA (1892 - 1941) poetessa e scrittrice russa, dalla vita avventurosa e infelice, sempre molto appassionata.

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Spilli

DIAMO I NUMERI? La rilevazione della misura del calibro e del ponte di una montatura non può essere semplicemente ridotta a una problematica quantitativa

di Laura Rattaro*

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nche se a qualcuno può sembrare un argomento scontato, quello della rilevazione della misura del calibro e del ponte di una montatura non lo è affatto. Intanto esistono almeno due metodi: il sistema Boxing, il più largamente utilizzato, e il sistema Datum, ormai in disuso, ma rimasto nella memoria di molti. Per sapere quale metodo è stato adottato, basta osservare il simbolo fra i due numeri (calibro e ponte): un quadratino per il sistema Boxing e un trattino per il sistema Datum. Per determinare il calibro, il sistema Boxing considera la misura del lato orizzontale del rettangolo che contiene il cosiddetto “occhio” della montatura, più 1 millimetro dato dall’ingombro del canalino. Per determinare il ponte, si misura la distanza fra i due rettangoli che contengono gli “occhi” della montatu-

ra, meno 1 millimetro del canalino. Il sistema Datum, invece, si basa sull’asse orizzontale che divide in due parti uguali l’occhio. I punti in cui l’asse incontra i bordi dell’“occhio” determinano il calibro. Con lo stesso metodo si prende la misura del ponte. (vedi fig. 1)

* Nasce a Genova, si diploma in ottica e trascorre i primi anni nel centro ottico del padre Armando. A Parigi impara a progettare montature per occhiali e a realizzarne i prototipi, avvia l’attività di progettista di occhiali prima per piccole aziende italiane, poi per medie e grandi imprese tedesche. Oggi collabora dall’Italia come freelance con medio-piccole aziende di nicchia.

Da questa breve spiegazione si evince che il calcolo dello scartamento (calibro + ponte), utile per determinare il centro dell’“occhio” della montatura, risulta molto diverso fra i due sistemi, soprattutto in montature con forme irregolari. Spesso si fa confusione fra i due sistemi e talvolta affermazioni del tipo “un ponte 18 va bene, un ponte 15 è troppo piccolo…” mi fanno pensare che, probabilmente, si stia ragionando con il sistema Datum, perché con il sistema Boxing non è possibile capire se un ponte è piccolo o grande a meno che non si osservi la montatura nel suo insieme. In una forma a goccia, ad

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Spilli

Immagine di Laura Rattaro

esempio, dove gli “occhi” sono molto vicini fra loro, possiamo rilevare una misura del ponte intorno ai 12 mm o anche meno, che non corrispondono all’appoggio sul naso. Lo stesso ragionamento viene fatto per i calibri: “un occhiale in 47 è piccolo”, “in 53 è grande”. Cosa intendiamo per grande o piccolo? Basta la sola misura del calibro per capire o ci serve, comunque, anche la misura del ponte? Un calibro 48 con ponte 21 oppure un calibro 53 con ponte 15 potrebbero calzare allo stesso modo o avere uno stesso ingombro totale. (vedi fig. 2) Questo dimostra che, se consideriamo un numero singolarmente, non ci racconta niente dell’oggetto che vogliamo descrivere. Ogni misura va messa in relazione con le altre. Non ci sono regole o generalizzazioni, non c’è niente di assoluto. A conferma che l’argomento non è affatto dato per acquisito, riporto un aneddoto risalente a quando ero responsabile di un laboratorio di mon-

taggio a Genova. Un giorno una cliente, sedicente esperta di montature, mi contesta il montaggio di un glasant, affermando che la sua richiesta di taglio delle lenti con calibro 50 non era corretta e sostenendo che le avessi tagliate con calibro 55. La differenza era davvero notevole e ho pensato subito a un errore di lettura dei parametri da parte del tecnico, ma dopo un controllo il calibro delle lenti risultava esattamente 50. Riferisco alla cliente che, un po’ perplessa, prende atto e mi autorizza a spedirle l’occhiale in negozio. Mi richiama il giorno dopo, molto seccata: il calibro era 55! Ora: o hanno inventato uno strano materiale che si dilata nella notte e io non lo so o la cliente usa un righello in chissà quale sistema di misura oppure l’esperta in montature non sa come si misura un calibro. La chiamo, cercando di non urtare la sua presunzione, e le chiedo la cortesia di dirmi quale procedura adotta. “In diagonale, ovviamente!”, è stata la risposta...

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Lenti oftalmiche

ZEISS: IL CLIENTE PRIMA DI TUTTO Il brand si conferma al fianco dell'ottico per garantire prodotti innovativi. In anteprima a Mido tutte le novità del 2015 a cura della redazione

L

o scorso dicembre Zeiss ha chiuso l’anno con il debutto della nuova campagna Tv “C’è più vita in ciò che vedi” per comunicare al consumatore e per aumentare il traffico nel centro ottico. Nuovi investimenti nel rinnovo delle infrastrutture e degli impianti impiegati sono stati al centro dei piani di sviluppo degli ultimi due anni. Una strategia che ha già dato i primi risultati. Il 2015 sarà, inoltre, all’insegna di nuovi prodotti che verranno presentati ai professionisti del settore in occasione di Mido. A fare un primo bilancio del 2014 e un'anticipazione dei prossimi mesi del 2015 è Michele D’Adamo, amministratore delegato di Carl Zeiss Vision Italia. È partita la nuova campagna di comunicazione: perché avete deciso di tornare ora in Tv con uno spot diverso da quelli che normalmente si vedono nel settore?

In qualità di azienda leader il nostro compito è guardare oltre e interpretare i bisogni dei nostri interlocutori anche prima che vengano manifestati. In questa attività di costante analisi e monitoraggio, ci è apparso evidente quanto il mondo, le necessità e i modi di essere di chi ci sta intorno siano cambiati. Riteniamo che ancora di più oggi il mercato abbia bisogno di una forte spinta: sentiamo forte il dovere di contribuire a dare nuova linfa e impulso a questa crescita. Abbiamo deciso di farlo con un linguaggio di comunicazione diverso, unico e riconoscibile. Nel nostro settore la funzionalità e i tecnicismi del prodotto hanno spesso preso il sopravvento. Noi stessi, in passato, ne abbiamo evidenziato soprattutto le caratteristiche. Ormai da tempo ci interessa molto il consumatore finale, le sue esigenze, le sue emozioni suscitate da una migliore visione e il suo linguaggio, quello che può arrivare non solo alla testa, in modo razionale, ma anche al cuore, in modo emozionale, toccando corde più profonde che poi spingono all’acquisto.

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dei tre pilastri guida (strategia, cultura e organizzaQuali risultati Zeiss ha registrato nel 2014 e quali si aspetta di raggiungere zione) e, senza dubbio, un portafoglio prodotti Zeiss molto ricco, innovativo e in crescente evoluzione ricon questa campagna? L’ultimo anno fiscale 2013-14 ha segnato per noi, teniamo abbiano dato grande contributo ai risultati. come divisione Vision Care Italia, una crescita su- Per il mercato oftalmico ci auguriamo che la camperiore rispetto a quella del mercato di riferimento e pagna possa ulteriormente contribuire alla consaci ha consentito una chiusura con segno stabilmen- pevolezza dell’importanza della scelta della lente e te positivo. Anche la divisione Sunlens, che pure fa guidare così verso la ricerca di professionisti della capo a me, è cresciuta sensibilmente confermando visione competenti e sempre aggiornati, quali sono buone performance soprattutto nei paesi esteri e in i nostri partner, per vivere un’esperienza d’acquiquelli emergenti, consolidando la leadership mon- sto soddisfacente e completa. I primi risultati che ci diale nella fornitura di lenti da sole di alta qualità, giungono a tal riguardo sono incoraggianti. grazie all’apprezzamento dei principali produttori Quali altri novità avete in cantiere di occhiali. In generale il gruppo Zeiss nel mondo, con le sue e come sarà strutturata la vostra sei divisioni, è migliorato nei principali indicatori: presenza a Mido? in quest’anno il fatturato è passato da 4,19 miliardi Il 2015 sarà un anno fondamentale e non solo per di euro a quasi 4,3 miliardi di euro, mentre l’Ebit è questa presenza in termini di comunicazione. A breve presenteremo al mercresciuto del 14% da 315 a 360 cato importanti innovazioni milioni di euro, anche se con di prodotto che siamo sicuri alcune differenze fra le diveroffriranno nuove opportunità se business unit, grazie agli di vendita ai nostri clienti e soimportanti incrementi di risorprattutto ulteriori argomentase in ricerca e sviluppo, ultezioni per indirizzare la scelta riormente cresciuti dell’8%. del cliente finale. Quest’ultiL’Italia non è stata da meno. mo, come ho detto, è centrale. Anche il 2014 ci ha visti imDesideriamo sia protagonista pegnati in importanti investiall’interno del centro ottico e menti nelle infrastrutture della per questo mettiamo a disposede di Vision Care a Castisizione dei nostri ottici tutti gli glione Olona e delle filiali lostrumenti per rendere la sua cali per mantenere forte la noesperienza d’acquisto memostra presenza e il supporto ai rabile. L’intero parco strumencentri ottici partner: esempi ne ti, arricchito e rinnovato lo sono la nuova filiale di Bari e scorso settembre, sarà presenle nuove tecnologie produttive tato alla prossima edizione di per la divisione Sunlens. QueMido, insieme alle altre novità sto, unitamente a svariate iniMichele D’Adamo, amministratore delegato di prodotto. ziative sviluppate sulla base di Carl Zeiss Vision Italia

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Lenti oftalmiche

HOYA: OTTICO, "SEI TU IL PROTAGONISTA" È il filo conduttore della nuova campagna dell'azienda oftalmica, cui sarà dedicato un evento al Palazzo del Ghiaccio di Milano durante Mido a cura della redazione

omenica 1° marzo, in occasione dell'esclusivo evento riservato ai centri ottici Hoya Center, verrà presentata la campagna di comunicazione 2015 che vedrà gli ottici partner nel ruolo di protagonisti assoluti. «Gli ottici saranno al centro di attività di comunicazione innovative e distintive rivolte ai loro clienti abituali e nuovi: ecco perché sarà una serata memorabile - spiega Anna Maria Nicolini, marketing manager di Hoya Italia - Sono convinta che Hoya, con la nuova campagna, garantirà ancora più successo e soddisfazione ai propri partner, con l’obiettivo di valorizzare la loro immagine di professionisti del benessere visivo in modo ancora più innovativo e impattante, potenIl logo dell’evento dedicato agli Hoya Center

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Anna Maria Nicolini, marketing manager di Hoya Italia

ziando ulteriormente il loro business». Inoltre, dal 28 febbraio al 2 marzo, Hoya sarà presente a Mido, «dove sarà possibile vivere l'esperienza d'acquisto unica che solo l'affidabilità e la professionalità degli Hoya Center possono garantire, grazie a sistemi esclusivi, lenti top e attività di marketing di grande impatto», ricorda ancora Nicolini.

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SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016 CORSO ABILITANTE BIENNALE PER OTTICO Il Corso abilitante alla professione di Ottico, cui si accede con titolo di scuola media superiore, grazie a metodologie didattiche e programmi attuali, risponde alle reali richieste del mercato del lavoro dell’ottica. Il corpo docente interdisciplinare, i moderni ed attrezzati laboratori e ambulatori consentono di acquisire le conoscenze e le abilità professionali più aggiornate. Anche per il 2015/2016 verrà attivata una sezione riservata a studenti-lavoratori.

CORSO DI LAUREA IN OPTOMETRIA BSc in Optometry e Clinical Practice (with Honours)

La laurea inglese in Optometria e Pratica Clinica è conferita dalla Aston University di Birmingham ed è proposta in Italia, in collaborazione con IBZaccagnini Vision Sciences Department di Bologna. Aston è un’Università di vertice del Regno Unito con un primato universalmente riconosciuto nell’insegnamento e nella ricerca in Optometria. Il piano di studi conferisce le conoscenze e le competenze optometriche al più alto livello europeo. La Laurea rilasciata dall’Aston – cod. UCAS B510 - vale 360 crediti universitari equivalenti a 180 crediti ECTS.

CORSO ANNUALE DI OPTOMETRIA

Il Corso Annuale di Optometria costituisce il naturale e oramai necessario completamento della formazione ottica di base, promuove l’Ottico in Optometrista e, consentendo di acquisire conoscenze e competenze professionali optometriche, fa diventare la sua professionalità fattore competitivo. La frequenza è settimanale.

CORSO BIENNALE DI OPTOMETRIA dedicato a chi lavora

Il Corso Biennale di optometria si rivolge a tutti gli Ottici abilitati attivi nella distribuzione ottica che vogliono evolvere da Ottico in Optometrista ed avere nuovi spazi professionali e una qualificazione superiore. Le modalità di frequenza e le metodologie didattiche sono state concepite tenendo conto delle esigenze di chi lavora. Il corso sarà attivato in autunno a Bologna, Torino e Venezia.

CORSO CLINICO DI CONTATTOLOGIA

Il Corso clinico di Contattologia, che si svolgerà dal 13 al 20 settembre 2015, affronta l’insieme dei temi della contattologia clinica sia teoricamente sia praticamente e presenta le filosofie, le soluzioni applicative più attuali oltre alle evidenze della ricerca nell’ambito delle geometrie, dei materiali e delle tecnologie strumentali.

CORSO SUPERIORE DI VISIONE E POSTURA

Il Corso Superiore di Visione e Postura intende offrire ai corsisti sia le conoscenze generali riferite ad ogni ambito recettoriale sia le competenze di clinica optometrica specifiche per l’esperienza visuo-ambientale per individuare la compensazione e il relativo dispositivo ottico che permetta di mantenere la persona in un buon equilibrio e per cooperare con i vari professionisti che si occupano di problematiche posturali. La frequenza è articolata in cinque incontri a cadenza mensile per complessive 10 giornate da novembre 2015 ad Aprile 2016.

Per maggiori informazioni: Istituto Benigno Zaccagnini, Via Ghirardini 17, 40141 Bologna - Tel 051 480994 - Fax 051 481526 segreteria@istitutozaccagnini.it - www.istitutozaccagnini.it


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