b2eyes Magazine 6/2015

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Giugno 2015 numero 6 www.b2eyes.com In copertina Hoya

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B2TRADE Editoriale Piccoli (e grandi) gruppi crescono 3 Attualità GfK: sole in ripresa nel 2015 5 Le professioni e l’ottica a due anni dalla riforma 8 Store manager: i segreti in un corso 14 VisionOttica Award: “vince” anche il centro ottico 18 La Dolceroma dei Folletto 22 Amarcord Folletto, la famiglia di ottici più numerosa di Roma 26

Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F 14040 Moasca (AT) Tel. 0141 1768908 - Fax 0141 1768911 info@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Redazione Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N 16163 Genova (GE) Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 € 1,80 - Copia omaggio

B2STYLE Moda Double Colours 30 Comics 31 Bubble 32 Cat-fish 34 B2EXPERT Practice Management La specializzazione, un distinguersi. Il servizio, va pesato 36 Il nuovo capitale Vuoi essere un leader? Sii bello dentro 38 Strategie d’impresa Controllo di gestione e marketing digitale per il centro ottico 40 Education Irsoo: al via il polo d’eccellenza nella visione 42 Spilli Miti: la poesia di ieri è la fantasia di oggi 46 B2TECH Lenti Oftalmiche Essilor, il marketing diventa social 48 Hoya Center, “in vista” su web e territorio 52 Dai Optical: un roadshow con Iself 58 Lo Gnommero Gli optometristi italiani, orgogliosamente impertinenti 63

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Editoriale

PICCOLI (E GRANDI) GRUPPI CRESCONO di Angelo Magri

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onostante la crescita in termini di fatturato da parte delle catene, dichiarata da più parti, anche dal presidente di Mido all’ultima conferenza stampa pre fiera, i gruppi della distribuzione organizzata, che rappresentano i centri ottici indipendenti, tengono botta in Italia. Oggi sono una decina su scala nazionale a contare un numero di iscritti, soci o affiliati almeno a tre cifre, anche se quasi sempre con una rappresentatività a macchia di leopardo. Il totale dei centri ottici coinvolti è difficile da quantificare, ma si stima che siano almeno quattromila: una cifra considerevole, il 40% circa dei diecimila punti vendita attribuiti all’Italia, numericamente ben oltre il migliaio dei negozi che fanno parte della distribuzione succursalista. Nonostante le pressioni dei grandi gruppi delle montature, il magmatico scenario dei big player della contattologia e, viceversa, confortati dal ben saldo rapporto con le multinazionali dell’oftalmica, i gruppi italiani dell’ottica mostrano una notevole vitalità, confermata, al di là delle singole dinamiche commerciali, da alcuni sviluppi recenti. Il giro di poltrone nell’ultimo semestre è stato rilevante, con avvicendamenti importanti o passaggi dalle aziende oftalmiche o di contattologia, che hanno riguardato figure manageriali di esperienza, ma ancora giovani, e con notevole potenziale da investire. Segno che il ricambio è in atto, che le competenze acquisite in anni di attività dalla parte dell’industria sono particolarmente apprezzate e che lo scenario complessivo risulta in movimento. Un altro aspetto significativo riguarda l’attività professionale e culturale dei gruppi. In primis quella portata avanti all’interno di Commissione Difesa Vista da Assogruppi e Federgruppi, che ne rappresentano una costola fondamentale in tutte le attività di prevenzione e sensibilizzazione sul benessere visivo portate in giro per l’Italia. A sua volta Assogruppi ha scelto di essere uno degli sponsor della tavola rotonda sulla presbiopia all’ultimo Mido, che per la prima volta ha coinvolto oftalmologi, ottici, optometristi e industria nel dibattito sulle varie modalità di compensazione. Prima ancora, nel novembre scorso, un gruppo locale ma particolarmente attivo, come Argo Vision, ha organizzato a Pescara un importante evento multidisciplinare sui disturbi della visione, allargato anche a odontoiatri e osteopati. Nel frattempo sta per irrompere sulla scena distributiva nazionale un nuovo soggetto: si chiama Italian Vision e, dalle prime informazioni trapelate, mette insieme una decina abbondante di insegne locali, tutte ubicate nel centro nord del paese e ognuna con un numero di punti vendita a doppia cifra, che avrà un’anima commerciale e un’anima di servizi. Probabilmente i promotori preferiscono chiamarlo consorzio o altro che non sia gruppo. Di certo i gruppi lo stanno seguendo con attenzione e anche un po’ di trepidazione.

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Attualità

GFK: SOLE IN RIPRESA NEL 2015 Le prime indicazioni del maggiore osservatorio settoriale in termini di sell out evidenziano un recupero delle vendite nel sunwear, dopo il crollo del 12% nel solo bimestre luglio-agosto 2014 di Angelo Magri

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on il contributo di Gianni Cossar, Global Director Eyewear and Optics di GfK Retail and Technology, analizziamo il consuntivo 2014 per il mercato interno dell’ottica e facciamo una proiezione sulla prima parte dell’anno in corso. Come valuta complessivamente il trend dell’ottica in Italia nel 2014? Il mercato dei prodotti dell’ottica in Italia chiude il 2014 in sostanziale parità rispetto all’anno precedente (-0,5% il trend a valore), assestandosi intorno ai 2,7 miliardi di euro. Tra i principali paesi europei (Italia, Francia, Germania e Spagna) il nostro è quello che ha registrato una performance meno positiva, mentre la Germania si è confermata, anche nel settore dell’ottica, il motore del continente con una crescita del 3% Quali, invece, le osservazioni merceologia per merceologia? Se consideriamo categoria per categoria, osserviamo andamenti differenti in Italia: il mercato delle lenti a contatto chiude l’anno con un significativo +3%, essenzialmente trainato dalle lenti giornaliere e, più in dettaglio, toriche e multi-

Gianni Cossar, Global Director Eyewear and Optics di GfK Retail and Technology

focali, che, se necessariamente ancora mercati piccoli, mostrano incrementi sempre più sostenuti. Anche le lenti “reusable” crescono, ma più lentamente (+1,5%). Continua, invece, la flessione delle lenti convenzionali. Se poi guardiamo

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Attualità ai nuovi materiali, le lenti in silicone conoscono un’accelerazione e pongono l’Italia sempre più in linea con i principali paesi europei, dove la loro diffusione è maggiore. Esaminando, invece, il mondo eyewear e il mercato delle lenti oftalmiche, notiamo come le montature abbiano uno sviluppo maggiore delle lenti: rispettivamente +4,2% e +1,2%. Si può, quindi, ipotizzare un riutilizzo delle stesse lenti a fronte di una sostituzione della montatura come scelta di risparmio. Plastica e forme decise dominano ancora e spiegano la crescita del mercato delle montature. La forte flessione, invece, si registra sempre più marcatamente per il mercato degli occhiali da sole (-10%), dove una stagione estiva non particolarmente calda e soleggiata ha avuto grosse ripercussioni sulle vendite della categoria. Il 30% circa delle vendite degli occhiali da sole si registra, infatti, nel bimestre luglio-agosto: nel 2014 questo bimestre ha registrato un calo a valore del 12% rispetto al 2013. Quali sono le anticipazioni per i primi mesi del 2015 in Italia? Le dinamiche evidenziate e le prime evidenze del 2015 ci invitano a ipotizzare un anno in cui la crescita delle lenti a contatto giornaliere e in silicone hydrogel si rafforza. Nel mondo dell’eyewear si conferma l’aumento delle montature da vista, mentre abbiamo iniziato a vedere i primi segnali di ripresa anche per gli occhiali da sole, con trend positivi rispetto ai primi mesi del 2014. Abbiamo, inoltre, notato una proliferazione e crescita di nuovi piccoli brand che stanno movimentando lo scenario competitivo e di nuovi modelli dalle forme più arrotondate, in

controtendenza rispetto agli occhiali più squadrati tanto di moda l’anno scorso: siamo curiosi di capire se queste tendenze saranno riprese ed esaltate anche durante l’estate 2015. Qual è lo stato del panel ottica di GfK a livello globale? Le nostre operazioni e la nostra presenza si sono rafforzate nel 2014 grazie all’ingresso in due importanti mercati, quello sudamericano e quello indiano, in cui il valore delle informazioni GfK è altamente percepito. Il prossimo step sarà l’apertura del panel in Medio Oriente (Emirati Arabi e Arabia Saudita). La nostra copertura dei mercati è diventata, quindi, globale e il rapporto con i nostri partner strategici si è decisamente rafforzato. Ritengo importante, inoltre, segnalare come i nostri rapporti si siano consolidati anche con i più importanti esponenti del mondo dell’ottica: GfK si conferma, dunque, come il Market Knowledge Expert di questo mercato e sta sviluppando rilevanti analisi internazionali per conto di alcune delle più importanti fiere del settore, quali Mido e Silmo.

Il presente documento contiene informazioni di proprietà di GfK e tali informazioni sono protette dal diritto d’autore, dal diritto sulle banche di dati e/o come segreto industriale secondo la legge applicabile. La ricezione o il possesso delle suddette informazioni di GfK non include e non trasmette alcun diritto di riproduzione, divulgazione, utilizzo o cessione delle stesse. Le presenti informazioni sono pubblicate su B2Eyes Magazine con l’autorizzazione di GfK, ma qualsiasi altra diffusione, riproduzione, divulgazione o utilizzo delle informazioni di proprietà di GfK, in tutto o in parte, privi di specifica previa autorizzazione da parte di GfK, è vietata.

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Attualità

LE PROFESSIONI E L’OTTICA A DUE ANNI DALLA RIFORMA L’impatto della riforma delle professioni ha fermato il dibattito sulla modernizzazione del sistema distributivo e sull’adeguamento delle professioni ottico-optometriche alle esigenze della società di Danilo Fatelli

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a lunedì 11 febbraio 2013, quando entrò in vigore il DL 19 dicembre 2012, “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini e collegi“, che venne a colmare un vuoto legislativo in cui navigavano tutte le professioni che fino ad allora non avevano ricevuto un riconoscimento legale, sono passati poco più di due anni. Il decreto era stato preceduto dal DPR del 7 agosto 2012 n.137, “…riforma degli ordinamenti professionali riguardante le professioni regolamentate il cui esercizio è consentito solo a seguito di iscrizione in ordini e collegi…” , con il quale il governo Monti aveva evitato la messa in mora di tutti gli ordini e gli albi professionali a seguito dell’ultimatum a procedere entro il 12 agosto 2012 posto dall’Unione Europea. Da allora, nulla di concreto è accaduto, l’infinita diatriba dell’ottico-optometrista, che aveva sterilizzato tutti i tentativi di ammodernamento del sistema ottico specializzato, si è placata se non estinta quantomeno in attesa del parere del Consiglio Superiore di Sanità che dovrà sciogliere il nodo dell’appartenenza o meno dell’opto-

metrista all’area sanitaria e dare il via all’UNI per la definizione della norma che identifichi le attività e le relative competenze, ma non a riconoscere l’optometria come professione. La professione dell’ottico, su cui si sorregge tutto il sistema, vive ancora un clima di sostanziale disinformazione che non aiuta a capire qual è la situazione di fatto e di diritto delle attività professionali caratteristiche dell’ottica, o più precisamente della distribuzione ottica, che è il settore economico che dà lavoro al 99% di queste figure. Il diritto positivo e l’adeguamento del mercato alle esigenze dei suoi attori, cioè chi produce, chi vende e chi acquista e utilizza gli strumenti di correzione della vista, hanno assunto una configurazione precisa che può essere così riassunta. Ottico È la sola figura professionale autorizzata – avendo conseguito l’abilitazione a farlo nei modi previsti dalla legge – a misurare la vista e a predisporre e vendere occhiali e lenti a contatto nell’ambito della distribuzione commerciale. Per giustificare la sua soppressione o il suo ridimensionamento

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Attualità le diagnosi più complesse. Al momento, il solo modo che questi ottici hanno di testimoniare il proprio livello di preparazione specialistica sono i certificati di frequenza ai corsi, ma la strada più credibile, soprattutto da parte dei cittadini-clienti, è la certificazione di parte terza rilasciata da un Ente autorevole. Quando si profilò l’avvento della riforma delle professioni, fu costituito un Consorzio fra organizzazioni specializzate che crearono con l’Aicq Sicev il “Registro dell’Optometrista Magistrale”, che ha tutti i crismi, la struttura normativa e funzionale di certificazione richiesta dalla legge di riforma. Distribuzione ottica specializzata Poiché gli strumenti di correzione della vista sono un bene a domanda anelastica, ha subito meno di altri settori l’impatto con la crisi esplosa nel 2007 e che si sta protraendo oltre il primo semestre del 2015 in cui, anche se si manifestano segnali di recupero del Pil, non ci sono riscontri significativi di rilancio dell’occupazione e, soprattutto, dei consumi. In questi otto anni si è verificata, per motivi complessi, una flessione articolata delle vendite delle merceologie trattate dalla distribuzione ottica, in cui le imprese più performanti hanno difeso, salvo eccezioni, il loro giro d’affari pre-crisi, ma non lo hanno migliorato. Il frazionamento del sistema, problema endemico della distribuzione, ha consentito però di spalmare, su una base molto ampia, le perdite attenuandone l’effetto. Il saldo fra chiusure e nuove aperture di centri ottici ha lasciato sul

si cita la data della sua istituzione, il 1928, come se il fatto di avere una lunga storia non fosse una dimostrazione della sua utilità e senza ricordare che i contenuti della professione sono stati adeguati nel tempo e per molti versi rafforzati da una serie di provvedimenti normativi, tra cui citiamo tre passaggi fondamentali: il DL 24 febbraio 1997 n. 46, la delibera del DM salute 3 febbraio 2003 e del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio 2010, con i quali è stata confermata l’esclusività della funzione dell’ottico nella distribuzione, l’equiparazione dell’ottico all’oculista nell’assistenza all’uso delle lenti a contatto e l’appartenenza ausiliaria all’area socio sanitaria. Ottico specializzato in Optometria È la configurazione professionale assunta da molti ottici che hanno seguito corsi di specializzazione di Optometria annuali e biennali, non inferiori a 700 ore di formazione su materie di competenza delle professioni ottiche e optometriche. La spinta alla specializzazione in Optometria arrivò dall’Ecm: molti ottici, che avevano frequentato corsi di Optometria per presunto dovere, ne riscontrarono nella pratica della professione l’utilità e hanno proseguito nella formazione nelle poche istituzioni qualificate del settore, negli stage promossi dall’industria e nei Congressi. Numerosi ottici hanno conseguito una conoscenza dell’ottica di base e dell’optometria e per di più sono dotati di attrezzature diagnostiche ultramoderne a un livello tale che non è raro che medici oculisti collaborino con loro per approfondire

World Council of Optometry: le attività caratteristiche della professione optometrica nei paesi in cui è riconosciuta MANSIONI Vendita, Refrazione, Prescrizione, Diagnosi di malattie dell’occhio

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PAESE Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Spagna, Svezia, Svizzera Andorra, Irlanda, Olanda, Norvegia, UK Australia, Canada, Nuova Zelanda, USA

Optometrista

Fonte: Shezhad Naroo, Elaborazione e traduzione del testo WCO “Training in optics and optometry in Europe: Comparison of the training in various states”

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Attualità Lettere o in Ortottica e in alcuni casi in Optometria, conseguita all’estero, o di laurea in Ottica e Optometria conseguite in Italia. La posizione di questi professionisti equivale a quella dell’ottico specializzato in optometria che avrebbe bisogno di un riconoscimento da parte dell’UNI e d’inquadramento in un registro qualificato. A proposito di optometria e optometristi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni. La prima riguarda il significato del termine: se per Optometria s’intende una disciplina, originata negli Stati Uniti e in Inghilterra, i cui contenuti vanno dalla refrazione alla prescrizione, alla diagnosi e al trattamento delle malattie dell’occhio a scopo diagnostico e terapeutico, allo screening visivo a 360 gradi, allora la definizione di optometria come upgrade dell’ottica appare riduttiva e deviante. Per diventare optometrista “registered” è necessario, infatti, conseguire una laurea specialistica triennale in cui un intero modulo è dedicato alle cliniche, fare due anni di pratica e dare gli esami di iscrizione al General Optical Council. Per far questo si debbono acquisire conoscenze e fare pratiche cliniche di una disciplina autonoma, che si chiama per l’appunto Optometria e svolge un ruolo importante all’interno del sistema sanitario insieme, ma distinto, da quello dell’oftalmologo, dell’ortottista e dell’ottico. Su queste basi c’è da domandare, a chi vuole esercitare l’Optometria, che senso ha chiedere di farlo fuori dell’area sanitaria. L’optometrista in uno stato moderno che cerca di difendere i livelli di welfare, nonostante le difficoltà di bilancio, svolge un ruolo sociale di screening della vista, ponte fra la distribuzione e il sistema sanitario nazionale con i suoi costi e i suoi ritardi. Un italiano che voglia ottenere la qualifica di optometrista a livello europeo deve conseguire l’abilitazione in un corso biennale post-scuola media superiore, frequentare un corso di optometria annuale e, se ha fatto pratica come optometrista per almeno due anni, iscriversi al General Optical Council, convenzionarsi con il National Health Service, sottoporsi ai suoi controlli per due anni e poi richiedere di essere iscritto al College of Optometrists, dal quale potrà ottenere l’autorizzazione all’esercizio della professione in tutti gli stati in cui è riconosciuta.

terreno un migliaio di unità, per lo più marginali, condotte da ottici al limite dell’attività lavorativa. La necessità di rimpiazzare le uscite per anzianità dal lavoro e la voglia di intraprendere di alcuni giovani hanno fatto si che tutto questo non si ripercuotesse sui livelli occupazionali e sulle possibilità e i tempi di impiego dei neoabilitati. La consistenza del parco di ottici attivi nella distribuzione è rimasta sempre nell’ordine di grandezza delle 16 mila unità divise, grosso modo, in parti uguali fra titolari di punto di vendita e collaboratori. Questa importante massa di operatori del settore è inquadrata in vari modi che vanno dall’amministratore al libero professionista, al dipendente subordinato, alla partita Iva, simmetricamente a quanto accade in quasi tutti i settori a seguito delle evoluzioni del diritto del lavoro che dalla legge Fornero in poi si sono avvicendate. Optometrista Il termine individua una figura non regolamentata professionalmente che svolge funzioni accessorie nella distribuzione se non possiede l’abilitazione, ma è impegnato sovente come professionista, o al fianco dei medici oculisti, in attività di formazione e d’insegnamento nelle scuole professionali, nelle università, nei customer care e nelle scuole di formazione dell’industria. Si tratta in genere di persone che hanno conseguito l’abilitazione e normalmente sono in possesso di una laurea di primo livello in Psicologia o in

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Attualità

STORE MANAGER: I SEGRETI IN UN CORSO A fine maggio si è concluso un percorso formativo su tecniche e modalità di gestione di un centro ottico, organizzato da Ecipar Cna Bologna

di Roberto Pregliasco Ottico, optometrista ed esperto di comunicazione

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l Master “Store manager, come gestire in modo competitivo un Centro Ottico” ha trasferito ai partecipanti, imprenditori e collaboratori che operano nel settore dell’ottica, gli strumenti indispensabili per gestire un centro ottico in modo moderno e dinamico, coniugando soddisfazione della clientela e marginalità all’impresa ottica. I docenti, Anna Gatti, Letizia Melchiorre e il sottoscritto, si sono alternati nelle otto giornate formative, coordinati da Sabrina Montorsi, responsabile Ecipar

dell’Area Qualificazione professionale. Il percorso è stato ideato dai relatori per sviluppare nei partecipanti conoscenze e abilità immediatamente applicabili al contesto e nella gestione del punto di vendita di ottica. «Misurare è fondamentale per avere dati significativi sui cui basare le decisioni da prendere e le azioni da mettere in atto: tecniche di assortimento, rotazione delle merci, costo delle rimanenze e dell’invenduto sono alcuni indicatori valutati – ha spiegato Gatti, che ha fornito

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Attualità agli iscritti le conoscenze operative delle tecniche di gestione dei punti di vendita di ottica - Solo valutando gli indicatori di prestazione si possono comprendere i cambiamenti che bisogna operare e i miglioramenti da realizzare: misurare per comprendere, quindi, per valutare e per gestire». Gatti ha, inoltre, ricordato che programmare richiede l’analisi ponderata delle opportunità, la scelta consapevole di alcune delle opzioni possibili, la messa in atto di procedure scritte finalizzate al miglior utilizzo delle risorse, allo sfruttamento delle opportunità, al superamento degli imprevisti e al raggiungimento degli obiettivi prefissati. A mia volta ho approfondito gli strumenti maggiormente utilizzati per la costruzione della relazione professionista-cliente, con simulazioni personalizzate, per acquisire abilità e competenze utili a padroneggiare le più efficaci tecniche di comunicazione da applicare alla vendita in ottica. Si è utilizzato il metodo esperienziale (esperienza, analisi e riflessione) con quadri di sintesi che hanno facilitato la concettualizzazione delle esperienze delle diverse fasi di vendita. Insieme a Gatti, ho poi mostrato le opportunità offerte all’ottico imprenditore da un utilizzo strategico del Customer Relationship Management, cioè di quella infrastruttura tecnologica e di marketing capace di mettere a sistema tutti i dati raccolti negli anni riferiti ai clienti e di indirizzare loro specifiche comunicazioni di vendita. Il CRM, infatti, sempre più risulta indispensabile per una gestione efficace e diretta del rapporto con i clienti, sia durante la fase di acquisto sia, soprattutto, durante il post vendita, una volta ol-

trepassata la porta di uscita del negozio di ottica. Melchiorre ha, infine, illustrato come tutte le attività svolte all’interno del punto di vendita possano essere valorizzate tramite una comunicazione coerente con il proprio brand e capace di arrivare ai clienti attraverso strumenti di comunicazione totalmente senza intermediazione, digitali e ad accesso libero, ossia i social network. Ha mostrato come lo studio del brand e della propria unicità sul mercato siano atti-

vità indispensabili per strutturare strategie di comunicazione e di marketing digitale, tramite web, efficaci, misurabili e riferibili a precisi investimenti. Tutto ciò grazie proprio all’altissima tracciabilità che tali strumenti permettono, sia per quanto riguarda le campagne di comunicazione sia per l’effetto che scaturiscono nei clienti.

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Attualità

VISIONOTTICA AWARD: “VINCE” ANCHE IL CENTRO OTTICO I giovani autori delle tesi premiate all’edizione 2014 e i responsabili dei punti vendita in cui hanno svolto lo stage tracciano un bilancio positivo di questa iniziativa. Intanto sono aperte le iscrizioni per il 2015

di Nicoletta Tobia

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e l’edizione 2014 di VisionOttica Award è stata dedicata ad Armand Bastien, optometrista canadese e ispiratore dell’optometria in Italia e nell’Europa continentale, quella del 2015, le cui iscrizioni sono in corso, è intitolata alla memoria di Jean Thiriart, fondatore e presidente della Società d’Optometria d’Europa. «VisionOttica Award vuole essere un chiaro messaggio a tutto il settore dell’ottica e dell’optometria: il valore dell’Università nella formazione di oggi è fondamentale e il livello qualitativo raggiunto dalle specifiche facoltà italiane è al passo con le migliori realtà europee. Da qui la decisione di Vision Group di premiare i laureati, sia con un inserimento lavorativo nei centri VisionOttica di eccellenza sia con il contributo economico, per percorrere una formazione superiore attraverso la partecipazione a un

master europeo del più alto livello disponibile». Con queste parole Giuseppe Longoni, responsabile della Vision Group Academy, aveva presentato il concorso annuale e nazionale bandito per la prima volta nel 2014 da Vision Group, in collaborazione con l’Associazione Laureati in Ottica e Optometria, l’Albo degli Ottici Optometristi, che fa capo a Federottica, e le università italiane con corsi di laurea o scuole di Ottica e Optometria, con l’intento di incoraggiare e sviluppare la ricerca e gli studi inerenti la professione di ottico optometrista. Il premio, destinato alle tesi più meritevoli dei neolaureati in Ottica e Optometria degli atenei di Torino, Milano, Padova, Firenze, Roma, Napoli e Lecce, l’anno scorso era stato assegnato ad Alberto Valsecchi, primo classificato, Giuditta Ottavian e Federica Cozza. I tre giovani laureati hanno quindi completato i loro

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Attualità stage retribuiti in diversi centri VisionOttica responsabili dei centri che li hanno ospitadi Milano e dell’hinterland, dove tra l’altro si ti. «Direi che è strategica tanto per i ragazsono occupati di un progetto speciale legato zi quanto per noi, uno stimolo alla reciproca alle lenti a contatto progressive, un segmen- integrazione – sottolinea Paolo Bianchi, che to con un grande potenziale di crescita nel gestisce il centro VisionOttica Stelvio in cui nostro paese. «È stata per me un’esperienza ha effettuato lo stage Federica Cozza - Per molto soddisfacente – afferma Ottavian, che lo stagista è stato importante verificare nelda poco ha terminato la propria esperienza di la pratica quotidiana le proprie attitudini: due mesi presso il centro VisionOttica De An- mi riferisco a un aspetto basilare in questo geli – Sicuramente oggi ho un’idea più chiara momento storico e sociale, che è proprio una della gestione dell’applicazione di diverse ti- certa propensione nei rapporti con il cliente, pologie di lenti a contatto in un ambiente che una capacità di ascolto delle esigenze delsi occupa di molti altri aspetti, da quello più le persone. Inoltre ha avuto la possibilità di commerciale delle vendite alla capacità di cogliere una serie di stimoli che sono tipici suggerire la miglior soluzione visiva all’utente di un ambiente commerciale oltre che tecnifinale, riuscendo a fare il tutto in modo sempre puntuale. Avevo già fatto una sostituzione maternità in un centro ottico, ma questo percorso a Milano mi ha permesso di vedere come si lavora in una città così grande e in un contesto professionale di livello». Bilancio positivo anche per Valsecchi che, essendosi classificato primo, oltre allo stage ha vinto anche una borsa di studio per un Master in un’università europea. «Ho fatto domanda per frequentare a settembre un Master di Optometria avanzata e scienza della visione in un ateneo spagnolo – racconta Alberto Valsecchi nel centro VisionOttica Rho Valsecchi, che ha svolto il tirocinio presso VisionOttica Rho – L’aspetto più prezioso che porto con me co, per cui ha potuto vedere sul campo come è aver potuto collaborare con persone diffe- funziona un centro ottico, come si svolge la renti, ciascuna con il proprio approccio. Ho professione al suo interno e come questa si cercato di prendere tutto il meglio da ognuno integra con l’ambito della vendita. Dall’altra di loro, a partire dal modo di relazionarsi con parte, per noi ha rappresentato una forma di il cliente fino ad arrivare al criterio di scelta confronto aperto tra professionisti, che ci ha delle lac, per poter affinare sempre più il mio dato l’opportunità di conoscere degli allievi metodo di lavoro». virtuosi e dei possibili futuri nuovi collaboChe si tratti di un’iniziativa importante per ratori. Infine esserci interfacciati con chi ha i neolaureati ma al tempo stesso arricchen- compiuto un percorso di formazione diverso te in modo bidirezionale lo pensano anche i dal nostro attraverso l’università è uno stimo-

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Attualità

Da sinistra: Federica Cozza al lavoro al Centro VisionOttica Stelvio e Giuditta Ottavian presso il Centro VisionOttica De Angeli, entrambi a Milano

lo, perché l’istruzione e la competenza non sono mai una barriera ma un arricchimento. C’è un interscambio alla pari tra chi ha una conoscenza di tipo nuovo e chi ha una pratica più consolidata». Dello stesso avviso è anche Fredi Gjetja, che valuta davvero interessante questa opportunità di apertura ai giovani. «La reputo un’iniziativa notevole, perché Vision Group ha deciso di premiare l’eccellenza accademica e il percorso di formazione migliore che ci sia oggi nel campo dell’ottica e optometria italiane – sostiene il responsabile del centro VisionOttica Rho, centro in cui ha lavorato per oltre un mese Valsecchi – L’esperienza va a beneficio di entrambe le parti, per diversi motivi. Lo stagista, essendo alle prime esperienze lavorative, si pone subito a confronto con la pratica diretta, apprende i meccanismi di gestione del lavoro e, sul piano concreto, approfondisce gli aspetti teorici che ha studiato all’università. Noi invece ci confrontiamo con un’esperienza relativamente nuova che è quella accademica, quindi anche per noi e l’azienda è uno stimolo in più per crescere e investire sulle nuove leve».

Ripeterebbe sicuramente l’esperienza anche Michela Pogliani. «Mi auguro che abbia un importante prosieguo, perché per noi è un modo di confrontarci con persone giovani, nuove, fresche, che rappresentano il futuro della nostra professione – commenta la responsabile del centro VisionOttica De Angeli, che ha ospitato Ottavian – E per questi ragazzi affrontare la realtà lavorativa, che non è ovviamente quella con cui hanno a che fare durante gli studi, rappresenta sicuramente un’esperienza di valore, soprattutto nella misura in cui serve a capire se devono approfondire qualche competenza o rinforzarsi un po’ in alcuni ambiti. Oltretutto, avere un’opportunità così proprio a Milano è sfidante e formativo. Questa, infatti, è una piazza particolarissima: tante persone diverse con esigenze differenti, clienti fidelizzati ma anche numerosi di passaggio, che oggi si informano in altri negozi di ottica o in internet, poi vengono da te e ti mettono alla prova. È un contesto difficile sotto questo aspetto ma molto formativo, chi si mette in gioco in un ambiente così poi si ritrova più pronto ad affrontare il mondo della professione».

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Attualità

LA DOLCEROMA DEI FOLLETTO Lanciato nel 2008, l’housebrand del gruppo ottico capitolino, oltre venti punti vendita tra città, provincia e la Campania, si sta affermando presso il consumatore finale con eventi, attività social e un flagship store. Di pari passo procede il consolidamento dell’insegna Milleocchiali, con nuove aperture dirette e in franchising di Angelo Magri

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uindici punti vendita di proprietà e altri sette in franchising, tra Roma città e provincia e la Campania. Una storia familiare iniziata quasi sessant’anni fa da Luigi, recentemente scomparso, poi dal figlio Marco e dal nipote Gianni e ora anche da una folta terza generazione. I numeri del Gruppo Folletto sono noti agli addetti ai lavori, meno forse la filosofia che ci sta dietro. «Da sempre manteniamo la nostra indipendenza – afferma Francesco Folletto, trent’anni, figlio di Gianni e oggi responsabile delle nuove aperture del gruppo insieme a Federica Folletto, figlia di Marco, e del brand di proprietà Dolceroma – Indipendenza da qualsiasi forma di affiliazione per i nostri centri otti-

ci, ma anche, fin dove possibile, da legami particolarmente stringenti con i fornitori, big player delle montature compresi». Per restare indipendenti in un mercato competitivo e framFrancesco Folletto, terza generazione della famiglia mentato come quello capitolina, è responsabile dell’ottica in Italia serdella modellistica di ve un peso specifico Dolceroma, mentre Federica Folletto si occupa del notevole: il flagship packaging, layout, monomarca Milleocchiali, l’insee comunicazione del brand gna di punta del gruppo, in corso Vittorio Emanuele a Roma, avviato

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Attualità

Alcuni dei modelli della collezione 2015 di Dolceroma, marchio rivolto sia al pubblico maschile sia femminile: da sinistra, in senso orario, l’occhiale da vista Piazza Trilussa, Porta Pia da sole, la montatura Pincio e il sunglasses Piazza Trilussa

nel 2009, ben 500 metri quadrati con un format all’insegna della ripartizione netta e immediatamente percepibile degli spazi, i negozi in piazza Talenti e in via Appia, gli ultimi aperti in ordine di tempo, sono altri baluardi a difesa dell’indipendenza del Gruppo Folletto, sette milioni di euro di fatturato nel 2014 tra retail e attività di wholesale. E nel 2008 è nato anche un housebrand in onore della città di riferimento e ispirato alle sue vie o ai suoi monumenti. «Anche questa scelta segue la strada dell’indipendenza, del vero made in Italy, della piccola economia, quella più sana, in cui crediamo – sottolinea Francesco – Ecco perché alla linea vista in acetato, la prima nata, abbiamo successivamente aggiunto il sole e ora anche una

collezione di accessori che vanno dalle borse alle collane, agli orecchini». Oggi Dolceroma dispone di un flagship store, a pochi metri dal Milleocchiali di corso Vittorio Emanuele, che si presenta come una piccola boutique multimarca, su due livelli, proponendo anche creazioni di altri brand, sempre ispirati alla filosofia del made in Italy, e con la presenza fissa di un’artigiana che prepara ogni singolo packaging lavorando manualmente una serie di tessuti. «Il nome stesso del marchio evoca un periodo particolarmente prospero per la nostra città, per cui i modelli, uomo e donna, richiamano le forme degli anni ’50 e ’60, con un paio di proposte ora anche in metallo, a un prezzo al pubblico tra i 180 e i 190 euro – spiega Francesco Follet-

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Attualità palcoscenici». I prossimi passi per Dolceroma? «Una gestione interna sia della produzione sia della distribuzione, con il supporto dell’e-commerce – rivela il giovane manager romano – E poi vogliamo consolidare il marchio presso il consumatore finale attraverso eventi e attività sul web, sulla scia degli ottimi risultati ottenuti con le iniziative lanciate a Roma tra aprile e giugno per dare visibilità a Dolceroma soprattutto sui giovani e sul pubblico maschile». Le risorse investite dal gruppo ottico capitolino nel brand Dolceroma viaggiano di pari passo con il consolidamento dell’insegna. «Il nostro obiettivo è continuare ad avviare nuovi negozi di proprietà: uno entro il 2015 è probabile, ma per i prossimi anni diventerà strategica anche l’attività di affiliazione, sempre su Roma e dintorni – dice ancora Francesco Folletto – Parallelamente procede l’attività di restyling dei punti vendita diretti, seguendo il format del flagship di corso Vittorio Emanuele, in maniera tale che il cliente finale possa trovare nei nostri centri ottici non solo un’ampia e dettagliata offerta di montature sole e vista, ma anche spazi adeguati e professionalità idonee per affrontare e risolvere ogni tipo di problema visivo, anche quelli che necessitano di competenze e strumentazione avanzate».

L’esterno del negozio Dolceroma, in corso Vittorio Emanuele

to – Finora abbiamo realizzato numeri positivi in Italia, ma siamo presenti con un distributore anche negli Stati Uniti e in Sud America e abbiamo clienti pure in Canada, Kuwait, Francia, Belgio e Grecia. Ci siamo affacciati alle fiere tra il 2013 e il 2015, rispettivamente con Silmo, Mido e Vision Expo East, ma riteniamo che il brand sia ancora troppo giovane per simili

Sempre in corso Vittorio Emanuele si trova il flagship di Milleocchiali, insegna di riferimento del Gruppo Folletto: due immagini dei 500 metri quadrati su due livelli, lungo i quali si sviluppa il centro ottico nel cuore di Roma

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OPEN DAY MAGGIO, Sabato 23 e Domenica 24 MARZO, Sabato 7 e Domenica 8 APRILE, Sabato 18 e Domenica 19 SETTEMBRE, Sabato 12 e Domenica 13

SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016 CORSO ABILITANTE BIENNALE PER OTTICO

CORSO DI LAUREA IN OPTOMETRIA

Il Corso abilitante alla professione di Ottico, cui si accede con titolo di scuola media superiore, grazie a metodologie didattiche e programmi attuali, risponde alle reali richieste del mercato del lavoro dell’ottica. Il corpo docente interdisciplinare, i moderni ed attrezzati laboratori e ambulatori consentono di acquisire le conoscenze e le abilità professionali più aggiornate. Anche per il 2015/2016 verrà attivata una sezione riservata a studenti-lavoratori.

BSc in Optometry e Clinical Practice (with Honours)

CORSO ANNUALE DI OPTOMETRIA

CORSO BIENNALE DI OPTOMETRIA dedicato a chi lavora

Il Corso Annuale di Optometria costituisce il naturale e oramai necessario completamento della formazione ottica di base, promuove l’Ottico in Optometrista e, consentendo di acquisire conoscenze e competenze professionali optometriche, fa diventare la sua professionalità fattore competitivo. La frequenza è settimanale.

La laurea inglese in Optometria e Pratica Clinica è conferita dalla Aston University di Birmingham ed è proposta in Italia, in collaborazione con IBZaccagnini Vision Sciences Department di Bologna. Aston è un’Università di vertice del Regno Unito con un primato universalmente riconosciuto nell’insegnamento e nella ricerca in Optometria. Il piano di studi conferisce le conoscenze e le competenze optometriche al più alto livello europeo. La Laurea rilasciata dall’Aston – cod. UCAS B510 - vale 360 crediti universitari equivalenti a 180 crediti ECTS.

Il Corso Biennale di optometria si rivolge a tutti gli Ottici abilitati attivi nella distribuzione ottica che vogliono evolvere da Ottico in Optometrista ed avere nuovi spazi professionali e una qualificazione superiore. Le modalità di frequenza e le metodologie didattiche sono state concepite tenendo conto delle esigenze di chi lavora. Il corso sarà attivato in autunno a Bologna, Torino e Venezia.

CORSO CLINICO DI CONTATTOLOGIA

CORSO SUPERIORE DI VISIONE E POSTURA

Il Corso clinico di Contattologia, che si svolgerà dal 13 al 20 settembre 2015, affronta l’insieme dei temi della contattologia clinica sia teoricamente sia praticamente e presenta le filosofie, le soluzioni applicative più attuali oltre alle evidenze della ricerca nell’ambito delle geometrie, dei materiali e delle tecnologie strumentali.

Il Corso Superiore di Visione e Postura intende offrire ai corsisti sia le conoscenze generali riferite ad ogni ambito recettoriale sia le competenze di clinica optometrica specifiche per l’esperienza visuo-ambientale per individuare la compensazione e il relativo dispositivo ottico che permetta di mantenere la persona in un buon equilibrio e per cooperare con i vari professionisti che si occupano di problematiche posturali. La frequenza è articolata in cinque incontri a cadenza mensile per complessive 10 giornate da novembre 2015 ad Aprile 2016.

Per maggiori informazioni: Istituto Benigno Zaccagnini, Via Ghirardini 17, 40141 Bologna - Tel 051 480994 - Fax 051 481526 segreteria@istitutozaccagnini.it - www.istitutozaccagnini.it


Amarcord

FOLLETTO, LA FAMIGLIA DI OTTICI PIÙ NUMEROSA DI ROMA Dal primo negozio avviato da Luigi, nel 1948, agli ultimi nati lo scorso anno: tre generazioni, oltre venti centri ottici, quasi settant’anni di passione per la professione di Angelo Magri

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ggi torna con grande forza, un po’ in tutti i campi, il richiamo all’appartenenza, all’identità. Per la famiglia Folletto non c’è assolutamente bisogno di riscoprirlo: da quasi settant’anni cementa e valorizza le attività di un gruppo partito nel lontano 1948 con il negozio di foto ottica avviato da Luigi Folletto, in via Appia, a Roma. Da lì sarebbe iniziata una vera e proIl fondatore del gruppo in età avanzata pria saga familiae insieme alla nipote Federica: Luigi Folletto è scomparso re nel settore che a 92 anni nel settembre 2014

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Amarcord oggi presenta numeri di tutto rispetto: 15 negozi di proprietà e 7 in franchising, con un forte radicamento nel cuore della Capitale, ma anche nelle sue periferie e qualche sconfinamento nella limitrofa Campania. Ma soprattutto una famiglia numerosa e molto legata: per ognuno, in base alle singole competenze, ha assegnato un ruolo nella gestione del patrimonio imprenditoriale creato a cavallo di due secoli. Così Marco e Gianni, rispettivamente figlio e nipote di Luigi, venuto a mancare nel settembre scorso, ricoprono oggi le cariche di amministratore delegato e di presidente del gruppo. La terza generazione è altrettanto attiva: Francesco e Luca, figli di Gianni, sono responsabile dell’housebrand Dolceroma e delle nuove aperture di negozi, il primo, degli acquisti e dei magazzini, il secondo; Federica e Chiara, invece, figlie di Marco, si occupano rispettivamente di

Gianni Folletto, seconda generazione del gruppo, tra Andrea Taliani (a sinistra) e il figlio Francesco Folletto

marketing e comunicazione e del negozio a insegna Dolceroma. Poi viene tutta una serie di cugini, tra i quali Maurizio e Lino Gallo, il primo responsabile della formazione del gruppo e dello studio optometrico nel flagship di corso Vittorio Emanuele, il secondo a capo delle risorse umane e alla guida del negozio di via Casaldelmarmo, o Andrea Taliani, responsabile del flagship sopra citato, e Simone Soldani, alla guida del reparto professionale del gruppo e responsabile del centro ottico di via Balduina, per citarne solo alcuni. Tutti fortemente coinvolti nel business di famiglia, la quale controlla la maggioranza delle quote che si sommano a quelle detenute da alcuni responsabili di negozi, entrati nella compagine societaria. Insomma, una famiglia che da sempre crede in un certo modo di fare ottica e che, dopo il debutto di Luigi Folletto nel 1948, ha fatto segnare altri passaggi importanti. Come l’apertura nel 1966 del secondo punto vendita a Roma, in via Pietro Gasparri, che ha rappresentato anche la “palestra” professionale per Marco e Gianni. O quella di via Assarotti, sul finire del decennio successivo. I Folletto, sulla scia del successo dell’insegna Milleocchiali, diventano un punto di riferimento nell’ottica per i cittadini romani, per i turisti, per i clienti di passaggio. Così gli obiettivi del gruppo si ampliano: se fino a quel momento la scelta era stata di avviare negozi assolutamente ex novo, nel 2003 decidono

Luigi Folletto davanti al negozio di foto ottica da lui aperto nel 1948

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Amarcord

Con il contributo della terza generazione i Folletto sono focalizzati sul presente e proiettati al futuro: nelle foto, alcuni recenti eventi che hanno avuto come protagonisti il marchio di proprietà Dolceroma, lanciato nel 2008, e l’insegna di riferimento, Milleocchiali

di rilevare un centro ottico storico e molto conosciuto sulla piazza, Ottica Romano, dove tra l’altro lo stesso Gianni Folletto aveva svolto un’esperienza professionale da giovane. Otto anni più tardi, nel 2008, il negozio di ottica cederà il passo alla prima boutique dedicata al primo marchio di proprietà del gruppo: Dolceroma, nato nel 2008 e ispirato, nel nome e nei contenuti, alla città culla dei Folletto. Nel 2009 si alza il sipario su quello che oggi è considerato il negozio-ammiraglia del gruppo: i 500 metri quadrati, su due livelli, del centro ottico di corso Vittorio Emanuele. Il suo stile, i suoi arredi, il

suo concetto di equa e chiara ripartizione tra area vendite e spazi professionali ispireranno il format del restyling, ancora in corso, di tutti gli altri punti vendita della società. Il resto è storia recente: le ultime inaugurazioni, lo scorso anno, in via Talenti e in via Appia, poco distante dai locali in cui nonno Luigi aveva dato il via alla storia, 67 anni fa. «Oggi siamo la famiglia di ottici più numerosa a Roma – ricorda con orgoglio Gianni Folletto – Il segreto di tale longevità ed espansione? La grande passione per la professione di ottico e l’amore per le lunghe ore di lavoro che essa richiede».

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SGA

SI O-O

Scuola di Gestione Aziendale


Moda

DOUBLE COLOURS pagine a cura di Francesca Tirozzi

Fendi

Sonia Rykiel

Lightec

Marc by Marc Jacobs

Paul Smith

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Moda

COMICS

Italia Independent

Koali

Moschino

Theo

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Moda

BUBBLE

Visi-On

Faรงonnable

Blackfin

Kuboraum

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Moda

Nau!

Contemporary Heroes

Marius Morel

Ray-Ban

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Moda

CAT-FISH

Anna-Karin Karlsson Nau!

Face Ă Face

Dolce & Gabbana

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Practice Management

LA SPECIALIZZAZIONE, UN DISTINGUERSI. IL SERVIZIO, VA PESATO Dopo il curriculum e i percorsi formativi, analizzati nel numero scorso, ora tocca agli ultimi due temi dell’area professional

di Nicola Di Lernia Esperto del mercato dell’ottica

S

ono nato nell’ottica con le insegne luminose “Applicazioni di lenti corneali”. Questa insegna si affiancava a quella di “Ottica” con lo svelato desiderio di attrarre nuovi clienti, ma soprattutto di diversificare se stessi rispetto agli altri e darsi un contegno allo stesso tempo più professionale. Un medesimo percorso lo ha compiuto la farmacia allorquando negli anni ’90 fu introdotta l’omeopatia. Allora una minima parte di farmacie offrivano l’omeopatia e per questo motivo si differenziavano dalla massa indistinta di colleghi, semplici farmacisti. Oggi l’omeopatia, come la contattologia, è presente nella maggior parte dei negozi

di farmacia e la specializzazione insita nell’offerta è andata via via scemando. Eppure per molti anni funzionò. Specializzazioni tecniche Recentemente l’ottica si è affidata all’industria per sancire una nuova forma di specializzazione: quella dedicata a un segmento di mercato come le progressive, citando a volte la stessa marca commerciale. Evidentemente c’è un errore di fondo. A prescindere dalla valenza della riconoscibilità che l’industria è in grado di dare a un professionista dell’ottica è lui stesso che deve guidare la propria impresa nella diversifi-

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Practice Management cazione. Gli ottici che hanno già fatto in passato scelte rivelatesi sagge a proposito di specializzazioni stanno vivendo un momento più felice di altri. Specializzarsi è distinguersi. È separare la professione sociale da un orientamento tecnicoprofessionale più marcato e, perché no, moderno. In parole povere, la differenza che c’è tra il nostro medico di base e lo specialista del caso. Quindi reintroduciamo il concetto della specializzazione anche nell’ottica, dandole un valore aggiunto rispetto ai colleghi vicini. Partiamo dalle vostre capacità e interessi, dal luogo in cui operate, dalle eccezioni presenti nella popolazione: ricordo, ad esempio, che in Sardegna c’è la più alta concentrazione di casi di cheratocono d’Italia. Dichiariamo la specializzazione, anche in vetrina e sui documenti ufficiali, descriviamone la tipologia e il percorso formativo svolto per raggiungerla. Spieghiamo il target e la soluzione applicata. Diventiamo così degli ottici (od optometristi o laureati) con una specializzazione che possa attirare gente, valore, distinzione. E comunichiamola.

Impossibile, è come pesare l’aria. Ammetto che è strano, è un po’ come pesare l’anima. Ma Sir Walter, che era un tipo astuto, prese un sigaro intero e lo pesò, poi lo accese e lo fumò scuotendo meticolosamente la cenere nel piatto della bilancia, infine mise il mozzicone spento insieme alla cenere e pesò il tutto. A questo punto sottrasse la cifra ottenuta dal peso del sigaro intero: la differenza era il peso del fumo”. Bene, allora fatelo subito con i vostri servizi, date loro un peso. Nell’ottica spesso non siamo in grado neppure di misurare il peso del nostro sigaro, inteso come lavoro, figuriamoci il fumo, ovvero il servizio. Il servizio nel suo complesso va messo tutto sulla carta. È il biglietto da visita professionale della nostra impresa d’ottica. Si parte dal curriculum dei professionisti, dal percorso formativo che il team affronta ogni anno, dalle specializzazioni. Poi si introducono i servizi. I macchinari sono servizi. Vanno fotografati, descritti. Lo spazio è servizio. Va fotografato e misurato in valore metrico come lo spazio dell’attesa. Tutti i servizi declinabili prima dell’atto finale della vendita vanno descritti alle persone quando ancora sono tra le nostre mura. Tutto quello che succede dopo può essere detto nell’istante della consegna oppure dichiarato pochi giorni dopo con una comunicazione che ricorda al cliente i servizi post-vendita. Mi sembra evidente che i servizi vadano declinati anche nella segnaletica del negozio, spesso assente del tutto. Studio, attesa, consegna: perché non metterci un bel cartello colorato e coordinato? Lo vedremo nelle prossime puntate di questa rubrica. Il servizio va appeso, illuminato, additato. È il nostro totem sacro. Iniziate a costruire il vostro “altare” e chiedete al vostro cliente di onorarlo. È fatto per lui.

Servizi alla carta Il servizio è come il fumo. Se non gli dai una veste nessuno è in grado di percepirne il peso. Eppure qualcuno il peso del fumo dimostrò che si poteva misurare. Dal film Smoke un famoso brano: “Beh, Raleigh è quello che ha introdotto il tabacco in Inghilterra, e poiché era un favorito della regina, la chiamava Bess, il fumo a corte diventò subito di moda. Sono sicuro che la vecchia Bess s’è fumata qualche sigaro con lui. Una volta Raleigh scommise con la regina che era capace di pesare il fumo. Vuoi dire proprio pesare il fumo? Esatto, pesare il fumo.

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Il nuovo capitale

VUOI ESSERE UN LEADER? SII BELLO DENTRO La leadership si impara, si affina, si perfeziona: poi si finisce con lo scoprire che è legata a doppio filo con l’umanità della persona che la esercita

di Micaela Gariboldi e Paolo Valentini*

Q

uante volte avete sentito parlare di leadership, di quanto sia importante essere un leader, di come il vostro successo di uomini e di imprenditori dipenda dalla vostra capacità di essere bravi leader? Il punto è che di solito le persone che vi parlano di leadership sono portate a presentare questa caratteristica come innata: se ce l’hai bene, se

non ce l’hai rassegnati al fallimento. Quello che vogliamo dirvi noi, invece, è che la leadership si impara, si affina, si perfeziona e, man mano che si procede nel percorso del suo apprendimento, si finisce con lo scoprire che è legata a doppio filo con l’umanità della persona che la esercita. Essere un leader oggi non significa essere un capo; o meglio, la leadership non è connessa con il ruolo che si ricopre all’interno dell’azienda, piuttosto è legata all’entusiasmo e alla gioia che si provano nel fare il proprio lavoro. I grandi trascinatori, come Steve Jobs, sono degli entusiasti, sono persone capaci di coltivare un sogno e crederci con talmente tanta convinzione da superare ogni ostacolo che si presenti loro davanti. Di più: sono persone che condividono quel sogno, che non lo trattengono dentro il loro cuore, ma lo met-

* Michaela Gariboldi, socia di Open Source Management, è specializzata in risorse umane e management per le Pmi italiane. * Paolo Valentini, esperto in marketing e gestione delle risorse umane, con un focus pluriennale sul mercato ottico italiano, è titolare di I-Profile Venezia. Open Source Management opera nel mondo della consulenza aziendale. I-Profile Venezia è l’azienda franchisee di Osm per le province di Rovigo e Venezia.

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Il nuovo capitale obiettare. Eh no, amico, tu sei un imprenditore dell’ottica e perciò non puoi più trascurare lo sviluppo della tua leadership, come hanno fatto, tra gli altri, un paio di nostri amici e clienti.

tono nelle mani dei collaboratori e con loro si alleano per realizzarlo. Nessun leader è un uomo solo: per identificare un vero leader guardate quante persone ne ricercano la compagnia, quanti sono entusiasti delle sue parole, quanti decidono di seguirlo confidando nella sua bontà. Un leader è una bella persona che ha lavorato su se stessa per affinare quelle caratteristiche indispensabili a guidare alla vittoria un piccolo esercito.

L’esperienza di Fabio Fabio ha avuto diverse esperienze negative col personale. Ha avuto persone che lo hanno tradito, hanno preso soldi in azienda… Insomma, gliene hanno fatte di tutti i colori, tanto che era Diventare una bella persona arrivato a essere diffidente nei confronti delle Il primo punto sul quale vi dovete concentrare per persone. Ovviamente l’azienda stava andando sviluppare la vostra leadership? Diventare una peggio che nel passato, sotto ogni punto di vista: bella persona, una persona che ha raggiunto un il clima era teso e poco sereno e il fatturato, di equilibrio tra il cuore e il cervello, che non eserci- conseguenza, risultava in calo. Stanco della sita il potere con prepotenza ma tuazione che si era creata, Fache si preoccupa di comunicare bio ha, quindi, preso in mano correttamente le proprie idee ai la dura realtà e ha deciso di propri collaboratori. Una bella cambiare su due fronti. In pripersona è quella che rispetta i mo luogo ha deciso di tornare a valori fondamentali dell’etica e studiare per affinare quelle cadell’umanesimo e, proprio per ratteristiche di leadership che questo, sa leggere nell’animo di già aveva e, contemporaneacoloro che la circondano. mente, ha introdotto la formaFatevi questa domanda: conozione interna, facendo seguire scete veramente i vostri collacorsi di vendita e gestione fiboratori? Non intendiamo il loro nanziaria ai propri collaboratonome e cognome, ma i loro sori. In secondo luogo ha iniziato gni, i loro obiettivi, le loro prea far valere maggiormente la occupazioni e le loro speranze. propria leadership in negozio, Per quanto impossibile possa calendarizzando riunioni perisembrarvi, un leader conosce odiche col personale, oltre che La copertina del libro, “I nuovi condottieri”, profondamente le persone che di Paolo A. Ruggieri e pubblicato da incontri periodici individuali, nel corso dei quali affrontare lavorano con lui. Certo, se è a Engage Editore con le persone le problematiche capo di un’azienda da 100 dipendenti non potrà avere uno stretto rapporto non solo pratiche, ma anche emotive del lavoro. con ognuno di loro, lo avrà però con i propri luo- Da un anno a questa parte abbiamo così messo gotenenti, un certo numero di persone nelle quali in atto per lui il processo di selezione del persoavrà a sua volta individuato le caratteristiche di nale, con l’obiettivo di far entrare in azienda dei leadership necessarie a guidare le seconde e le collaboratori, non solo competenti, ma anche poterze linee. Senza paura. Non abbiamo mai co- sitivi. La conseguenza dell’introduzione di nuove nosciuto un leader vero che temesse di venire persone entusiaste è stato innanzitutto un netto scalzato da un suo collaboratore: questo perché miglioramento del clima del negozio, ma anche nella leadership è contenuta la sensibilità di fare un’importante crescita di fatturato. Oggi Fabio è emergere le doti migliori di ognuno, permetten- un uomo felice, un imprenditore appagato e un dogli quindi di raggiungere obiettivi straordinari leader che sa di poter contare sulle persone che senza covare frustrazione e risentimento. “Ma io lo circondano. Il suo negozio va alla grande e le sono un ottico, mica un imprenditore!”, potreste sue statistiche sono in continua crescita.

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Strategie d’impresa

CONTROLLO DI GESTIONE E MARKETING DIGITALE PER IL CENTRO OTTICO A settembre partirà una rubrica dedicata all’analisi di alcuni KPI riguardanti l’attività svolta presso il punto vendita, cui saranno affiancati temi di simile impatto e importanza, ma declinati nell’ambito della comunicazione e del marketing digitale di Anna Gatti e Letizia Melchiorre*

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KPI che riguardano il costo del venduto delle merci, il costo del personale e il costo orario per dipendente saranno trattati e letti in modo semplice. Lo stesso varrà per i quattro business che convivono in un negozio di ottica, la redditività per metro quadrato di un punto vendita: vi dimostreremo come tutte queste variabili debbano necessariamente coniugarsi per raggiungere un fatturato interessante e una giusta redditività. Analizzeremo, poi, il post-vendita e l’importanza per il centro ottico del direct marketing e della customer satisfaction, ossia la soddisfazione del cliente e la sua fedeltà al negozio. Ogni numero sarà l’occasione per approfondire, da un lato, ogni singolo KPI e, dall’altro, per mostrarvi la sua declinazione in ambito marketing e comunicazione. Il tutto sarà possibile grazie al racconto di una storia vera, di un’esperienza vissuta in prima persona in anni di consulenza all’interno di vari centri ottici.

È importante ricordare che gli indicatori di prestazione, i KPI appunto, sono dei parametri analitici, che forniscono uno spaccato sull’andamento dell’attività: indicano i punti di forza e le eventuali aree in cui occorre migliorare, la direzione in cui si sta andando e l’obiettivo da raggiungere in un determinato periodo di tempo. Capirete quindi come, in questo contesto, la comunicazione, il marketing digitale e i social media siano strumenti importanti per cambiare “i numeri” del negozio di ottica, a patto che sia possibile (e lo è) misurare il loro impatto, quindi l’investimento, in termini sia quantitativi sia qualitativi. Per questi validi motivi bisogna conoscerli e utilizzarli, KPI e social media.

* Anna Gatti, consulente aziendale, titolare di A&G Studio di Bologna, specializzato nel controllo di gestione e analisi dei costi. * Letizia Melchiorre di SocialLAB, consulente marketing e comunicazione digitale, supporta piccole e medie imprese nella progettazione e gestione di spazi di comunicazione online

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Education

IRSOO: AL VIA IL POLO D’ECCELLENZA NELLA VISIONE È terminato il progetto di ampliamento della struttura di Vinci: da ottobre il nuovo Centro di Ricerca sarà gestito con l’Istituto Nazionale di Ottica del Cnr di Arcetri e in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze di Angelo Magri

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a scuola di Vinci come un college universitario? Fino a qualche anno fa l’assunto poteva sembrare esagerato. Oggi, invece, in seguito ai lunghi e importanti lavori di ristrutturazione che si sono recentemente conclusi, la realtà appare ben diversa. È lo stesso direttore dell’Irsoo, Alessandro Fossetti, a parlarne, con un focus anche sulle prossime attività dell’Istituto toscano. Come valuta l’anno scolastico appena concluso per l’Irsoo, sia in termini didattici sia d’investimenti? Abbiamo appena concluso un corso di Ottica di eccellenza: 35 ragazzi che hanno raggiunto livelli di conoscenze e competenze che li porteranno a emergere nel settore. L’ambiente e l’atmosfera magica che si crea a Vinci e che fa ricordare gli anni del

corso come tra i più belli della giovinezza porta molti di loro a continuare il percorso formativo per un altro anno, per il diploma di optometria. Mi preme sottolineare la presenza, tra questi 35 diplomati, di cinque laureati in Ottica e Optometria, che hanno deciso di prendere l’abilitazione di ottico studiando per imparare quei temi che sono tradizionalmente carenti nel corso di laurea, ma fondamentali per la professione. Lo stesso si può dire per il corso di Optometria: il livello dei percorsi formativi si eleva ogni anno di più e gli optometristi bravi non sono più le eccezioni, ma la regola. Mi riferisco sia ai corsi che teniamo a Vinci sia a quello di Milano, che ci sta dando grandi soddisfazioni, anche con le attività sperimentali per le tesi. Quanto agli investimenti, ne abbiamo fatto uno davvero im-

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Alessandro Fossetti, direttore dell’Irsoo

portante: un ampliamento dell’edificio di oltre 400 metri quadrati, finalizzato alla realizzazione di un Centro di Ricerca che sarà gestito con l’Istituto Nazionale di Ottica del Cnr di Arcetri e con la collaborazione del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze. A partire dal prossimo autunno, quindi, l’Irsoo diventerà un polo culturale, formativo e scientifico unico in Italia, relativamente all’optometria, all’ottica oftalmica e alle scienze della visione. Quali sono state le principali novità e le attività che



Education vi hanno dato maggiore soddisfazione? Stiamo investendo molto sui giovani e sull’innovazione: è proprio in questi due ambiti che abbiamo avuto le maggiori novità e soddisfazioni. Intanto abbiamo introdotto giovani insegnanti e nuovi insegnamenti: tra questi ultimi, un corso di “Metodi sperimentali per l’Optometria”, dove i ragazzi imparano a capire cosa vuol dire fare ricerca e apprendono i rudimenti dell’analisi statistica applicata, oltre ad altri due nuovi corsi di notevole rilevanza, quello di “Optometria pediatrica” e quello di “Optometria geriatrica”. Grandi soddisfazioni ci vengono dalle attività extracurriculari: quelle di screening nelle scuole o in manifestazioni per la prevenzione dei problemi della visione, l’attività clinica rivolta a utenti esterni, anche come servizio per gli ottici, e l’attività di ricerca. Guidate da docenti esperti, tutte queste iniziative consentono agli allievi di fare esperienze sul campo e ci

avvicinano agli standard delle università estere. Come si preannuncia il prossimo anno scolastico dal punto di vista dell’interesse dei potenziali iscritti? I prossimi iscritti troveranno un istituto rinnovato, con nuovi locali destinati a laboratori optometrici e una strumentazione ancora più completa. Troveranno anche una didattica innovativa ormai consolidata, che li coinvolgerà di più nel processo di apprendimento. Potranno gareggiare per vincere le borse di studio che abbiamo deciso di destinare ai più meritevoli: nel corso dell’anno scolastico 20152016 ne assegneremo ben 15, distribuite nei diversi corsi, per un valore di oltre 15.000 euro. Troveranno, infine, un ambiente che favorisce lo studio, l’amicizia e la familiarità, in una località nella campagna della Toscana centrale che tutti gli ex allievi ricordano con piacere e nostalgia. Vinci è davvero come un college

Una delle attività di screening visivo svolte dagli studenti dell’Istituto di Vinci al terzo anno del corso di Optometria, presso una scuola elementare della zona

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universitario, dove si può studiare, fare ricerca e prepararsi ad affrontare il mondo del lavoro con la formazione adatta ad avere successo. Quali saranno le proposte di punta dell’offerta formativa dell’Irsoo nel 20152016? Inizieremo a ottobre con il corso di Optometria geriatrica, un progetto formativo che intende aggiornare e preparare gli ottici e gli optometristi a gestire al meglio le problematiche dei soggetti anziani. Nei prossimi anni, infatti, proprio gli anziani saranno i clienti abituali dei negozi di ottica e i professionisti, ottici e optometristi, dovranno comunque aggiornarsi se vorranno offrire un servizio competente. L’altro tema che continueremo a potenziare è quello del training visivo: è ormai quasi a punto, e partirà in autunno, la versione rinnovata di un corso che ha riscosso un largo consenso tra i partecipanti alle prime edizioni. Infine, le lenti a contatto. Abbiamo già un corso che consente di acquisire le competenze e le abilità indispensabili ad applicare le lenti a contatto convenzionali e a gestire le problematiche più comuni. Intendiamo ora dare realizzazione alle richieste che ci vengono da moltissimi nostri ex allievi relativamente alla contattologia avanzata, che a me piace chiamare “su misura”. È in cantiere, quindi, un progetto di ampio respiro, che partirà nel 2016 e prenderà in carico la formazione su temi attuali quali l’ortocheratologia notturna e il trattamento della cornea irregolare.


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Spilli

MITI: LA POESIA DI IERI È LA FANTASIA DI OGGI La passione diffusa per il vintage nell’abbigliamento, nell’arredamento, nella grafica e in tanti altri campi non è solo una moda passeggera: diventa passione, scoperta, meraviglia, collezionismo, cultura

di Laura Rattaro*

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ella seconda metà di giugno si è corsa una delle più belle gare di auto d’epoca. Da Bassano del Grappa su su fino ai passi più suggestivi delle Dolomiti e ritorno, con arrivo nella splendida Marostica, la Città degli Scacchi, dove ho la fortuna di abitare. Chi vi partecipa la ritiene seconda solo alle Mille Miglia. Le Mitiche Sport a

Bassano è una gara di regolarità dedicata ad autovetture Barchetta costruite fino al 1959, decine di marche automobilistiche e oltre 90 partecipanti da tutto il mondo. Autentici gioielli, alcuni dal valore enorme. Io l’ho vista, ne ho sentito il rombo e l’odore spesso della benzina addizionata (perché con la benzina raffinata di oggi quelle auto non vanno), ho visto la fatica nei movimenti dei piloti alla guida (niente servosterzo), la stanchezza dei tenaci che per tre giorni prendono sole, pioggia e vento se non grandine o neve, ma nei loro occhi la gioia di fare un salto appassionato e autentico nel passato. Musica di sottofondo non ce n’è, ma assistere al passaggio di quelle sportive di altri tempi rievoca qualche moti-

* Nasce a Genova, si diploma in ottica e trascorre i primi anni nel centro ottico del padre Armando. A Parigi impara a progettare montature per occhiali e a realizzarne i prototipi, avvia l’attività di progettista di occhiali prima per piccole aziende italiane, poi per medie e grandi imprese tedesche. Oggi collabora dall’Italia come freelance con medio-piccole aziende di nicchia.

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Spilli vetto radiofonico che sicuramente le nonne ci hanno canticchiato da bambini. Se a guardarle in movimento, con il susseguirsi rapido di colori sgargianti e puri mi ha scatenato allegria, a osservarle da ferme mi si è aperto un mondo di meraviglie. Non m’intendo di automobili e osservare un motore, che sia d’epoca o di oggi, non mi dà nessuna emozione, ma le forme, le curve, il disegno delle carrozzerie di queste auto meravigliose mi fa andare via di testa. E i colori! Auto con quei colori non se ne fanno più… La passione diffusa per il vintage nell’abbigliamento, nell’arredamento, nella grafica e in tanti altri campi non è solo una moda passeggera. Diventa passione, scoperta, meraviglia, collezionismo, cultura. Perché ci piace tanto? Si trat-

volerne sapere di più, che spinge a desiderare di riappropriarsi delle capacità perdute. Le soluzioni estetiche inedite per quei tempi oggi ci emozionano ancora. Qual è il segreto? Forse si tratta di vera bellezza e basta. I nostri “vecchietti” osavano di più: avessero avuto a disposizione la tecnologia attuale cosa si sarebbero inventati? Quali diavolerie avrebbero escogitato per ostentare la potenza dei motori e con quali forme li avrebbero vestiti? Impossibile dirlo. Oggi abbiamo la tecnologia, sì, ma ci siamo persi la poesia. C’è un’altra strada, però, che ad alcuni di noi piace percorrere, ed è quella della provocazione. Utilizziamo materiali che mai avremmo proposto solo qualche anno fa. Complici i temi del riciclo, dell’ecosostenibilità e del rispetto per l’ambiente, il mercato si adegua e la fantasia si scatena. Nel settore in cui ho la fortuna di svolgere il mio bellissimo mestiere, troviamo occhiali in cartone pressato, in cuoio riciclato, in legno, in tessuto, in pietra, in fibre naturali, per non parlare dei materiali “tecnici” ormai collaudati, come la fibra di carbonio, il magnesio, il titanio e così via. Ogni azienda che abbia voglia di emergere, oggi, rincorre le ipotesi più inedite e cerca di aprirsi a una visibilità seducente e provocatoria associando i materiali più diversi. Che siano queste le basi di un insieme di soluzioni che fra cent’anni qualcuno rievocherà e al quale si appassionerà? O sarà ancora il ‘900 a vincere su tutti? Ai posteri la sentenza. Per ora godiamocela così. Io la leggo come un risveglio post-crisi. E come certe bellezze automobilistiche sono apparse dopo la guerra, dopo anni di privazioni e grigiore, forse anche noi, oggi, abbiamo voglia di qualcosa di nuovo, di colori, di provare, di proporre, di osare.

I miti e Le Mitiche, immagine di Laura Rattaro

tasse solo di una “malattia” che si manifesta a una certa età ,si potrebbe pensare a una forma di nostalgia: ma sono anche i più giovani ad amare quelle forme, quei colori, quelle atmosfere. Forse perché oggi non c’è nulla che regga il confronto? Forse il benessere eccessivo ci ha fatto calare in una specie di pigrizia mentale per cui non riusciamo più a sognare? Per inventare quelle forme, del resto, bisognava essere dei sognatori, dei poeti, degli esseri speciali. Rievocare il design degli anni d’oro è un’avventura che lascia il segno, che induce a

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Lenti oftalmiche

ESSILOR, IL MARKETING DIVENTA SOCIAL La filiale italiana del gruppo oftalmico aggiunge un nuovo tassello alla strategia digital 2015 con la propria pagina Facebook dedicata alla professionalità dell’ottico a cura della redazione

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opo il sito myessilor.it è il turno di “Essilor Italia Professional Community”. News, curiosità, immagini e video animano la pagina Facebook con due obiettivi di comunicazione: informare, rendendo ben visibile e immediato tutto ciò che riguarda Essilor, e generare contenuti che i professionisti possono condividere sui propri profili per aumentarne la visibilità. «La Professional Community di Essilor Italia su Facebook è un appuntamento al quale teniamo tantissimo – commenta Alessandra Barzaghi, marketing manager di Essilor Italia – È un modo contemporaneo, veloce e smart per stare in contatto con i nostri partner e condividere sempre più esperienze di marketing, business e comunicazione. L’apertura della pagina Facebook

Essilor Italia ci permette, soprattutto, di supportare i nostri partner che sono soliti usare Facebook come canale di interazione con i loro clienti finali: carichiaAlessandra Barzaghi, marketing manager mo sulla pagi- di Essilor Italia na Professional Community contenuti molteplici, dalle lenti al benessere visivo, dalle promozioni a tematiche di carattere generale che gli ottici possono condividere sulle proprie pagine o profili con un semplice click». Per seguire Essilor è sufficiente diventare fan: sarà così possibile interagire con la community degli ottici, commentare i post, aggiungere i like e condividere i contenuti sulla propria pagina social. «In questo modo il singolo centro ottico può essere costantemente informato su novità e iniziative dell’azienda e potrà, nello stesso tempo, animare la propria pagina aumentandone l’appeal e la visibilità», conclude Barzaghi.

La pagina Facebook di Essilor Italia

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TRANSITIONS® XTRActive™ Nuovi colori e design per le fotocromatiche extra scure in esterni e che si attivano anche in auto Sempre più ampia e interessante la proposta di Essilor che da oggi offre nuove opportunità ai centri ottici partner per soddisfare un maggior numero di portatori anche nella proposta fotocromatica Transitions XTRActive, le lenti che offrono massimo controllo della luce, modulandosi alle variazioni dell’intensità luminosa sia in esterni sia in interni e che diventano extra scure in esterni e si attivano anche in auto. BROAD SPECTRUM DYE, una tecnologia innovativa Essilor ha apportato un ulteriore miglioramento alle performance delle lenti fotocromatiche, soprattutto per quanto riguarda il loro comportamento in relazione alle variazioni della temperatura esterna. Le lenti Transitions XTRActive sono state sviluppate per sfruttare le lunghezze d’onda più basse dello spettro visibile e, quindi, sono in grado di raggiungere performance superiori rispetto alle lenti fotocromatiche tradizionali. Le lenti Transitions XTRActive, composte da esclusivi pigmenti fotocromatici appositamente progettati per reagire sia alla luce UV sia alla luce visibile, rispetto alla maggior parte delle lenti fotocromatiche, reagiscono principalmente in presenza di UV, cambiando colore con l’esposizione alla luce solare e rimanendo chiare negli ambienti chiusi. La tecnologia Broad Spectrum Dye permette alle lenti Transitions XTRActive di offrire un livello di scurimento supplementare all’aperto e di attivarsi anche all’interno dell’auto fino alla categoria 2 (valore medio del 53%), per proteggere gli occhi dalla luce del sole durante la guida1. Allo stato più chiaro, complete di antiriflesso, le lenti presentano una trasmittanza media del 90% e bloccano il 100% dei raggi UVA/UVB. Da un’indagine condotta da Essilor, 3 portatori di lenti su 4 sono soddisfatti o molto soddisfatti del livello di chiarezza negli ambienti chiusi quando indossano le lenti Transitions XTRActive. LIFE 360™: le uniche lenti testate in mille condizioni di vita Life 360 è il metodo esclusivo di Transitions che valuta le performance fotocromatiche, prendendo in considerazione le situazioni reali di vita quotidiana dei portatori. La misurazione delle performance fotocromatiche di una lente, infatti, ha senso solo se è in grado di riflettere le condizioni di vita reale dei portatori in quanto, a volte, le misure di laboratorio, seppure significative, non riflettono uguale performance nel porto quotidiano. Test condotti in oltre 200 situazioni di vita reale e con riferimento a mille differenti scenari geo-climatici (temperatura, angolazione della luce, intensità dei raggi UV, condizioni metereologiche e posizione geografica) hanno consentito di sviluppare le lenti Transitions per offrire ai portatori una migliore esperienza visiva in ogni condizione di luminosità e in qualunque momento della giornata.

Transitions XTRActive, ideali in ogni situazione Progettate per offrire un buon livello di chiarezza al chiuso e, allo stesso tempo, una protezione supplementare da un’illuminazione troppo intensa, le Transitions XTRActive sono perfette da proporre a portatori che trascorrono molto tempo all’aperto e in auto, con occhi sensibili alla luce e particolarmente attenti al benessere visivo. NUOVI COLORI E DESIGN Transitions XTRActive da oggi si presenta con una gamma rinnovata di colori e design per soddisfare ogni necessità di correzione visiva e offrire ai portatori la possibilità di selezionare la tonalità in base ai propri gusti personali. Già disponibile in grigio, Transitions XTRctive può essere proposta anche nei nuovi colori verde grafite e marrone. La tonalità del verde grafite, sviluppata grazie a una tecnologia del colore brevettata, Chromatic Color Adaptation Technology regala ai portatori una visione più naturale e una percezione dei colori più accurata rispetto a una lente colorata non fotocromatica, mentre la tonalità del marrone restituisce una visione dai colori enfatizzati e un miglior contrasto. A completare l’offerta, l’ampia scelta sia in versione monofocale sia nella gamma Varilux e nei materiali Stylis 1.67, Ormix 1.6 e Orma 1.5. TRANSITIONS con CRIZAL Insieme, Transitions e Crizal offrono la massima protezione dai raggi UV e dall’abbagliamento, resistenza ai graffi, alle impurità, alla polvere e all’acqua. Tutte le lenti Transitions con Crizal, ideali tutti i giorni per tutto il giorno, hanno un E-SPF 25 e proteggono gli occhi 25 volte di più rispetto a chi non indossa lenti2.

NOTE 1. Transitions Optical, Inc. Misurazioni in Condizioni Reali, 2012-2013, media delle lenti Transitions XTRActive in grigio e in marrone. Lo scurimento di categoria 2 è definito come un range tra il 57% e l’82% di tinta; riferimento Normativa Europea. 2. E-SPF è l’indice sviluppato da Essilor e validato da terze parti indipendenti che hanno certificato la protezione UV complesN6 2015 50 siva di una lente.



Lenti oftalmiche

HOYA CENTER, “IN VISTA” SU WEB E TERRITORIO È giunta all’apice la campagna “Sei Tu il Protagonista”, lanciata in primavera dall’azienda di lenti oftalmiche, che mette al centro la professionalità, la qualità e la tecnologia dei centri ottici partner in tutta Italia e coinvolge in prima battuta il punto vendita a cura della redazione

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mbasciatrice del benessere visivo e volto della campagna, che ha preso il via ad aprile, è Serena Autieri, attrice, cantante e showgirl scelta per la sua bellezza, ma anche per i suoi occhi, di cui si prende cura e che protegge, e per la sua rassicurante immagine professionale. La testimonial promuoverà per tutta l’estate Sensity, il fotocromatico di Hoya, mentre nei mesi successivi, fino a marzo 2016, il focus riguarderà le lenti progressive e il trattamento anti luce blu dell’azienda. Perno dell’intera strategia è la personalizzazione. “Sei Tu il Protagonista” è, infatti, l’unica campagna d’impatto declinata con il nome e la foto di ciascun ottico, i cui punti di forza risiedono in una comunicazione continuativa per tutto l’anno sia nel negozio sia nel suo territorio di riferimento e a livello nazionale. «Essere Hoya Center significa offrire la miglior esperienza d’acquisto grazie a lenti su misura, sistemi esclusivi e attività di marketing – spiegano in Hoya Lens Italia – La professionalità richiede però grande visibilità: il centro ottico che ha compreso l’importanza di comunicare al proprio target i messaggi di cura della visione e della necessità della corretta soluzione visiva, estetica e protettiva, sfrutta il forte impatto mediatico di Se-

La home page di Hoya Center

rena Autieri nel proprio punto vendita. Grazie a un calendario di attività mirate e materiale personalizzato può allestire vetrina e negozio in modo efficace ed elegante».

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Lenti oftalmiche

Esempi di personalizzazione per instaurare e rafforzare la relazione con la clientela direttamente nella propria area di riferimento

La prima “ondata” di personalizzazione della campagna ha avuto il suo effetto e Hoya la sta implementando su tutti i mezzi più avanzati, con ottimi risultati in termini di apprezzamento e di vendite. «Oltre a uscite mirate sulla stampa nazionale, la comunicazione vive costantemente online grazie ai moderni media come Facebook, YouTube e il sito Hoya Center – proseguono dall’azienda – Grazie al canale social, i centri ottici aderenti all’iniziativa possono condividere sulla propria pagina i post di attività o comunicazioni relative ai benefici di prodotto. Attraverso un’intensa attività su YouTube, invece, i filmati di Serena Autieri vengono visualizzati e creano traffico sul sito Hoya Center, dove è possibile cercare il centro ottico qualificato più vicino». Portare poi, a livello locale, il cliente nel punto vendita è l’obiettivo cui mira anche una massiccia campagna sms 2.0, Un esempio di sms 2.0, che evidenzia i benefici che evidenzia i benedelle lenti Hoya, fici delle lenti Sensity, invogliando a recarsi nel centro ottico delle progressive e

La pagina Facebook dedicata agli Hoya Center

del sistema BlueControl, invogliando i contatti del database dell’ottico a scoprire di più e a recarsi nel centro. «Gli ottici che aderiscono al progetto possono sfruttare la comunicazione d’impatto e memorabile e la consulenza Hoya per realizzare campagne sul territorio, per esempio attraverso la pubblicità nei cinema, la stampa locale e le affissioni outdoor – concludono dall’azienda - Con la campagna personalizzata gli Hoya Center promuovono la professionalità, la tecnologia e la qualità che contraddistingue il loro lavoro. L’obiettivo della personalizzazione è instaurare e rafforzare ancor di più la relazione con la clientela direttamente nella propria area di riferimento. La comunicazione individuale ed emotiva, inoltre, coinvolge i clienti sul piano dei rapporti personali e consente di anticipare la Customer Experience già fuori dal centro ottico attraendo anche nuovi clienti».

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StartUp, la soluzione Galileo per i giovani presbiti Una nuova proposta oftalmica entra a far parte della famiglia di lenti progressive Galileo: StartUp. Ogni anno in Italia ci sono 100 mila presbiti in più. Parliamo di un pubblico omogeneo di over 40: un numero in rapida ascesa che spesso sottovaluta i disagi causati da una messa a fuoco da vicino non puntuale come qualche anno prima. Azioni che prima erano quotidiane oggi diventano più complicate come, ad esempio, leggere un libro o un sms. StartUp, figlia di ricerca e sviluppo internazionali del gruppo multinazionale BBGR, di cui Oftalmica Galileo fa parte, è la soluzione che introduce il giovane presbite all’utilizzo di una lente unica, con un considerevole aumento di comfort visivo grazie alla visione precisa e naturale a tutte le distanze. Il design, realizzato in tecnologia Digitale, garantisce un adattamento immediato dell’ametrope che per la prima volta si avvicina a una lente progressiva. Provenendo dall’uso di una semplice monofocale, il neo presbite ha così modo di apprezzare la comodità di una progressiva che grazie alla tecnologia Digitale, consente un sensibile abbattimento delle aberrazioni periferiche. La bassa addizione (sino a 1,50 D.) non crea distorsioni periferiche alla lente, permettendo un semplice utilizzo e una visione precisa a tutte le distanze. StartUp è disponibile in indice 1.5 e 1.6 sia in versione chiara sia Transitions Signature VII nei colori grigio, marrone e verde grafite. Galileo mette a disposizione del portatore anche una vasta gamma di trattamenti antiriflesso e altri tre differenti trattamenti, due dei quali al top di gamma, Neva+UV e Neva Max UV. I trattamenti Neva offrono una completa protezione dai raggi UVA e UVB, identificabile con l’indice E-SPF (Eye – Sun Protection Factor) che calcola quanto i nostri occhi siano protetti dai raggi ultravioletti rispetto a quando non vengono indossati gli occhiali da sole. I trattamenti della gamma Neva sono garantiti ben 4 anni da difetti di produzione: il massimo nel mercato, a riprova dell’elevata qualità che il gruppo internazionale ha sui propri trattamenti. Un dolce e gradevole passaggio, quindi, dalla classica monofocale alla più evoluta progressiva, che non incida sul budget di spesa degli “eterni ragazzi” che desiderano continuare ad avere una completa visione dinamica. La nuova Galileo StartUp è, perciò, un prodotto d’ingresso, per chi si avvicina alla presbiopia, che permette al centro ottico di introdurre il giovane presbite all’utilizzo di una lente progressiva con un differenziale marginale rispetto a una tradizionale lente monofocale.

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Zeiss presenta le nuove soluzioni che bloccano la luce blu: Skylet, PhotoFusion e DuraVision BlueProtect Negli ultimi anni il tema luce blu è stato al centro di numerosi dibattiti. Esperti e opinione pubblica si sono più volte espressi riguardo alla presunta pericolosità di questa radiazione luminosa, spesso demonizzandola. La discussione sui rischi e sui danni per la salute, però, sembra essersi concentrata esclusivamente sulle emissioni legate ai dispositivi digitali. Per tale motivo gli esperti Zeiss, che da sempre hanno a cuore la formazione dell’ottico e l’informazione al consumatore finale, invitano a fare chiarezza, per aiutare i centri specializzati a parlare di luce blu in maniera precisa e consapevole. «Lo spettro luminoso si compone di frequenze diverse di energia e a ogni frequenza corrisponde un colore – spiegano gli esperti Zeiss – Nello spettro luminoso la luce blu, radiazione molto vicina alla luce ultravioletta, è caratterizzata da una intensa luminosità». Ne consegue che la luce blu è ovunque anche se la sua intensità è variabile. In esterni è presente in ogni momento dell’anno, in qualunque condizione atmosferica, e aumenta nella stagione primaverile-estiva. Negli ambienti interni, invece, è presente nell’illuminazione a LED e nelle fonti di luce fluorescente incorporate nei moderni dispositivi elettronici come TV, computer, tablet e smartphone.

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La luce blu non è però nociva in assoluto. «Demonizzare la luce blu come fonte unicamente di danni per la nostra salute non è corretto – ricordano gli esperti Zeiss – Non bisogna, infatti, dimenticare che ha anche delle importanti funzioni positive per l’organismo: stimola la produzione di melatonina, responsabile della regolazione del ciclo sonno-veglia, ed è pertanto il più potente sincronizzatore dell’orologio biologico umano. Inoltre, contribuisce a stimolare il riflesso naturale di protezione della retina dalla sovraesposizione alla luce». I dispositivi digitali sono stati spesso additati come pericolose fonti di emissione della dannosa luce blu. «In realtà, ricerche scientifiche dimostrano che un comune monitor LCD produce una luminosità di 450 cd/m2 (candele per metro quadro, unità di misura per indicare l’intensità luminosa) mentre il cielo azzurro a mezzogiorno è 32 volte più luminoso», continuano gli esperti dell’azienda tedesca. In considerazione di questi aspetti i ricercatori Zeiss, da sempre impegnati a trovare le soluzioni più innovative per garantire il massimo benessere visivo, evidenziano che è importante avere un’adeguata protezione in base alla diversa intensità di luce blu, in modo da proteggersi al

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NUOVO ALLESTIMENTO VETRINA Le soluzioni visive Zeiss contro la luce blu Sempre più spesso si parla dell’importanza di proteggere i propri occhi non solo dai dannosi raggi UV, ma anche dagli effetti della luce blu, sia in ambiente interni sia in esterni. È sempre importante valutare correttamente i rischi che si corrono nelle diverse situazioni della vita quotidiana, individuando e scegliendo la soluzione visiva migliore per assicurarsi comfort e protezione. Zeiss, che recentemente ha reso disponibili 3 innovative soluzioni contro la luce blu, per bloccarla in base alla sua intensità, propone un allestimento del punto vendita per aiutare il centro ottico a proporre la nuova gamma. L’obiettivo è dare visibilità e fornire un primo punto di contatto con il cliente, attuale o potenziale, affiancando il professionista nella consulenza sul prodotto attraverso materiali illustrativi studiati ad hoc. Il nuovo allestimento vetrina, unitamente ai materiali di supporto alla vendita, sono distribuiti esclusivamente ai centri ottici Zeiss Partner.

meglio sia in esterno sia in interno (bloccando la luce blu sotto i 440 nm). Zeiss, a questo scopo, offre un ampio portafoglio di soluzioni, per soddisfare le varie esigenze dei portatori di occhiali in interni o all’aperto, filtrando diverse quantità di luce blu a seconda delle diverse attività. Skylet® e PhotoFusion® di Zeiss sono lenti colorate e a scurimento automatico che bloccano differenti intensità di luce blu e offrono anche il 100% della protezione UV. L’offerta viene completata con Zeiss DuraVision® BlueProtect, un nuovo trattamento per bloccare la luce blu dannosa, ideale per attività in interni. Zeiss DuraVision® BlueProtect è un trattamento sviluppato specificamente per persone che passano la maggior parte del loro tempo in interni e che sono esposti alla luce blu generata dagli schermi dei dispositivi a LED quali TV, computer o tablet. Zeiss DuraVision® BlueProtect riflette parzialmente la luce blu proveniente da queste sorgenti, per garantire comunque una corretta percezione dei contrasti e salvaguardare la sua preziosa funzione di regolatore dei cicli sonno-veglia.

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Lenti oftalmiche

DAI OPTICAL: UN ROADSHOW CON ISELF È partito alla fine di maggio con una giornata formativa a Molfetta e proseguirà con nuove tappe in altre regioni d’Italia a cura della redazione

L’

ottantina di professionisti della visione che hanno partecipato all’evento “Uno, nessuno e 101”, organizzato a fine maggio da Dai Optical nella propria sede di Molfetta, hanno espresso un’elevata aspettativa su Iself, la nuova lente progressiva dell’impresa oftalmica pugliese. «Di fronte a un consumatore che gli stessi ottici presenti hanno descritto disorientato dall’offerta confusionaria, in termini di prezzo, e influenzato dai pareri negativi di chi l’ha provata senza benefici, quella di Iself si presenta loro come una proposta commercialmente equilibrata e altamente professionale», commenta Nicola di Lernia, esperto del mercato dell’ottica, intervenuto alla giornata formativa insieme a Giancarlo Montani, docente al corso di laurea in Ottica e Optometria all’Università del Salento, e a Gaetano Volpe, responsabile Ricerca e Sviluppo di Dai Optical. Di Lernia ha condotto i partecipanti a una

riflessione socio-economica del target over 45, confortata da un lavoro di gruppo sull’empatia del cliente Iself e dal rilascio di un piano di marketing per lanciarsi su una sfida di crescita economica nel segmento oggi più importante per l’ottica. A sua volta Montani, a proposito dello stile di vita e lavorativo, si è soffermato con gli ottici presenti al seminario su un testo tecnico in lingua inglese che ben 60 anni fa descriveva oltre 500 attività lavorative, alcune oggi defunte, e altrettanti modi di vedere e farsi correggere. Volpe, infine, ha analizzato lo strumento, una App, messo da Dai Optical a disposizione dell’ottico per poter realizzare in dieci semplici passi una progressiva personalizzata non solo sulla base della visione del cliente finale, ma anche del suo stile di vita: le possibilità di personalizzazione di Iself sono ben 101 e considerano sia l’attività lavorativa sia il tempo libero del presbite.

Nelle foto, alcuni momenti dell’evento “Uno, nessuno e 101”, tenutosi a Molfetta, in provincia di Bari, nella sede di Dai Optical

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XVI CONGRESSO NAZIONALE DI IPOVISIONE

LOW VISION ACADEMY Presidente: Sergio Z. Scalinci Vicepresidente: Mario Bifani Vicepresidente con delega alla ricerca: Enzo M. Vingolo Segretario scientifico: Paolo G. Limoli

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Retinopatia diabetica e Ipovisione: PARTECIPAZIONE GRATUITA riservata a: Medici Oculisti, Ortottisti, Ottici Optometristi Presidenti Congresso Prof. Renato Meduri Prof. Nicola Pescosolido

come conservare e potenziare la visione residua Roma, 2-3 ottobre 2015 Hotel Courtyard by Marriott Rome Central Park Via Moscati, 7 Roma

Comitato scientifico Federico Bartolomei (Bologna) Mario Bifani (Napoli) Paolo Carelli (Napoli) Rocco Di Lorenzo (Palermo) Roberto Iazzolino (Milano) Paolo Giuseppe Limoli (Milano) Luigi Mele (Napoli) Filippo Romani (Bologna) Sergio Zaccaria Scalinci (Bologna) Lucia Scorolli (Bologna) Duilio Siravo (Pisa) Enzo Maria Vingolo (Roma)

AD ECM Percorso F io omagg ulisti, i Oc per Medic fermieri e In Ortottisti Segreteria organizzativa e Provider ECM Reg. Rivelle 7/F – Moasca (AT) – Tel. 0141 1768477 – Fax 0141 033112 – a.manassero@fgeditore.it


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Le nuove proposte per la protezione solare by Rodenstock Lenti polarizzate Parlando di lenti polarizzate il listino Rodenstock propone 4 lenti Polarized 1.5 (2 progressive e 2 monofocali nei segmenti Excellence e Superior) e 15 nuove lenti Polarized 1.6 (5 progressive, 2 progressive fashion e sport, 3 lenti con Accommodation Assistance, 3 monofocali e 2 monofocali sport all’interno dei segmenti Perfection, Excellence e Superior): il programma Polarized by Rodenstock è disponibile in tre varianti colore (Marrone 78%, Grigio 83% e Verde 85%). Le lenti polarizzate presentano i seguenti vantaggi: • visione rilassata e priva da abbagliamento in tutte le attività outdoor; • eliminazione fino al 99% degli irritanti e abbaglianti riflessi prodotti dalle superfici riflettenti, ad esempio, l’acqua, la neve o semplicemente una strada bagnata (figure 1.1 e 1.2); • perfette per la guida e per lo sport, come gli sport nautici, la pesca, il ciclismo su strada, il motociclismo; • maggiore sicurezza e comfort alla guida; • aumento del contrasto per una visione più nitida e confortevole. Le versioni Polarized 1.6 sono associabili ai trattamenti Solitaire Protect Sun 2 e Solitaire Silver Moon. Solitaire Protect Sun 2 include tutti i vantaggi di Solitaire Protect Plus 2 con un’unica variante sulla superficie esterna della lente che presenta un riflesso cromatico residuo praticamente inesistente: in questo modo l’utente potrà apprezzare tutti i vantaggi di un antiriflesso premium senza alcuna interferenza cromatica esterna che possa penalizzare l’estetica, specialmente con alcune colorazioni base (un riflesso cromatico residuo blu-verde su una base colore Grey o ancor peggio Brown, ad esempio, è decisamente un limite estetico). Solitaire Protect Sun 2 è il miglior trattamento per le lenti con valori di assorbimento >35%, tra cui Polarized 1.6. Solitaire Silver Moon presenta una specchiatura soft di colore argento sulla superficie esterna, unitamente agli altri trattamenti premium (antiriflesso multistrato sulla superficie interna, trattamento indurente e antimbrattante). Solitaire Silver Moon conferisce alle lenti Polarized 1.6 un aspetto più trendy unitamente a un leggero incremento dell’assorbimento dovuto alla specchiatura (calcolabile considerando il 16% del valore della trasmittanza della lente). Le versioni Polarized 1.5 sono associabili ai trattamenti Solitaire Protect Plus 2, Solitaire Protect 2, Silver Moon (specchiatura soft colore argento sulla superficie esterna con antiriflesso monostrato interno) e, se si vuole eliminare il riflesso cromatico residuo sulla superficie anteriore della lente, i trattamenti Solitaire Back (indurente con antiriflesso multistrato premium sulla superficie interna) o Duralux (trattamento indurente). Le lenti Polarized 1.5 con Silver Moon presentano un leggero incremento dell’assorbimento dovuto alla specchiatura (calcolabile considerando il 22% del valore di trasmittanza della lente).

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Figura 1.1. Visione senza Polarized

Figura 1.2. Visione con Polarized

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Lenti fotocromatiche a protezione solare Una moderna alternativa per la protezione solare è offerta da ColorMatic IQ Sun, un programma di lenti fotocromatiche 1.6 a medio-alto assorbimento: in altre parole, una protezione solare intelligente. Queste lenti sono idonee in tutte le attività outdoor, ma sono anche confortevoli alla guida in quanto, nonostante la loro debole attivazione, garantiscono sempre un medio assorbimento. Idonee alla guida diurna sono disponibili nelle versioni Fashion 55-90% (Brown, Grey e Green) e Contrast (Orange 40-85%, Brown e Green 55-90%). Uniscono il vantaggio di una protezione UV 400 a un valore di assorbimento sempre adeguato alle variazioni di luminosità tipiche dell’utilizzo outdoor. Le lenti ColorMatic IQ Sun sono particolarmente indicate per tutte le persone attive e dinamiche che richiedono una protezione solare con maggiori performance e per gli estimatori degli sport outdoor. Le due famiglie di prodotti Fashion e Contrast offrono rispettivamente 3 varianti colore nelle tonalità più tradizionali e altre 3 varianti ad alto contrasto e luminosità soggettiva, grazie alla parziale riduzione della componente blu della radiazione luminosa. Tutte le versioni ColorMatic IQ Sun sono associabili ai trattamenti Solitaire Protect Sun 2 e Solitaire Silver Moon (figure 2.1 e 2.2).

Figura 2.1. ColorMatic IQ Sun con Solitaire Protect Sun 2

Figura 2.2. ColorMatic IQ Sun con Solitaire Silver Moon

Lenti con trattamenti Mirror Parlando di protezione solare non si possono non considerare i trattamenti di specchiatura colorati. Rodenstock, sulla scia dei nuovi trend, offre un programma di trattamenti di specchiatura (soft) alla moda per un nuovo look di tendenza. Fanno parte di questo programma i trattamenti di specchiatura Titanium Mirror (55%), Viola Mirror (70%), Bronze Mirror (70%) e Blue Mirror (85%) che includono rispettivamente le colorazioni grigio medio, viola, marrone e grigio scuro (figura 3). I trattamenti Mirror, disponibili su lenti organiche 1.6, includono i trattamenti indurente e antimbrattante premium, la specchiatura del colore della sua denominazione sulla superficie esterna della lente e, sulla superficie interna, un antiriflesso multistrato premium.

Lenti con colorazioni Speciali by Rodenstock

Figura 3. Trattamenti Viola Mirror, Bronze Mirror, Titanium Mirror, Blue Mirror e Solitaire Silver Moon

L’ampia offerta di colorazioni è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza sia di natura estetica, ad esempio per appaiamento alle tonalità della montatura, sia di protezione, grazie ai diversi valori di assorbimento e di protezione UV. Oltre alle più tradizionali colorazioni Uniformi e Sfumate il listino Rodenstock include le colorazioni speciali con leggero assorbimento, come le colorazioni Selettive e Pastello, le colorazioni speciali Skyline dalle tonalità fashion uniformi o a doppia sfumatura, fino alle colorazioni speciali con protezione UV 400 come Sun Protect, le colorazioni uniformi nelle tonalità classiche più apprezzate e Sun Contrast (figura 4). Queste ultime, grazie al parziale filtro blu blocker, presentano una maggiore luminosità soggettiva e un aumento del contrasto che le rende ideali sia alla guida diurna sia per molte attività sportive in esterni. Le colorazioni Sun Protect e Sun Contrast sono realizzabili su lenti organiche 1.5 e 1.6. Sulle lenti di indice 1.6 i migliori risultati estetici e funzionali si ottengono associando queste colorazioni ai trattamenti Solitaire Protect Sun 2 e Solitaire Silver Moon. 61

Figura 4. Colorazioni Speciali Sun Contrast N6 2015


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Una ricetta ideale che crea nuove opportunità di business per i Centri Ottici Partner e incontra le esigenze di quei portatori che, oltre alle performance visive, sono attenti all’estetica: il segmento vista-sole, EYES&SUN di Essilor si arricchisce con E-MIRROR UV – LE NUOVE LENTI SPECCHIATE.

EYES&SUN di ESSILOR: IL VISTA-SOLE È SPECCHIATO Connubio perfetto tra performance visiva, protezione, moda e tendenza

La nuova collezione di lenti specchiate e-mirror UV si presenta con 6 nuovi colori proposti con 3 differenti effetti: pieno, soft e degradè. La palette Metallic Light risulta essere una scelta di grande effetto per un risultato sofisticato e deciso, grazie ai bagliori metallici che vanno dall’argento ai toni più caldi come bronzo, rame e oro. Mentre la tonalità Color Light rappresenta una selezione di colori fresca e di tendenza, in cui i bagliori colorati e iridescenti del blu e del verde rendono la lente particolarmente viva. Inoltre, le lenti e-mirror UV con Crizal Sun UV proteggono dai raggi UVA-UVB, con E-SPF 50+ (Orma E-SPF 25) e sono particolarmente resistenti alle impurità.

BENEFICI PER I PORTATORI • Effetti specchiati di tendenza disponibili in versione vista-sole • Colori naturali PhysiotintsTM di base per una percezione naturale del mondo • Trattamento anti-riflesso Crizal Sun UV • Particolare resistenza alle impurità e facilità di pulizia su entrambe le superfici della lente • Disponibili su polarizzanti Xperio grigio e marrone, cat 3 • Disponibili correttive, monofocali e Varilux.

E-SPF 50+ MASSIMA PROTEZIONE PER GLI OCCHI

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I consumatori oggi sono attenti e oculati nelle scelte di acquisto. E in tema di protezione visiva, sono sempre più consapevoli di quanto i raggi UV possano essere dannosi sia per la pelle sia per gli occhi. Con e-mirror UV è possibile proporre massima protezione per gli occhi: lenti vista-sole con E-SPF 50+, l’esclusivo indice che certifica il valore globale di protezione UV offerta dalle lenti. Un modo semplice ed efficace per far meglio comprendere al consumatore il livello di protezione visiva delle loro nuove lenti vista-sole Essilor. Maggiore è il valore dell’indice, maggiore è la protezione (E-SPF: Eye-SunProtection Factor).

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SPECCHIATURA FREDDA SU LENTE GRIGIA

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OPTOMETRISTI ITALIANI, ORGOGLIOSAMENTE IMPERTINENTI

di Sergio Cappa

“Impertinente = non appartenente, non può dubitarsi che non sia buona voce; ma siccome nell’uso più comune si adopera impertinente per arrogante, insolente, conviene essere molto cauti nell’usarla nel primo significato, ed avvertire che questo sia assai chiaro; giacché potrebbero derivarne brutti equivoci”. Questo si legge a pagina 147 del Vocabolario delle parole e dei modi errati, che l’intellettuale Filippo Ugolini, irredentista del Montefeltro, scrive e pubblica a Urbania nel 1848, in pieno periodo risorgimentale. Il testo s’inserisce in una tradizione lessicografica originata da un manoscritto, attribuito e pubblicato postumo, che Nicolò Machiavelli scrisse a due anni dalla morte al confino politico nel suo podere

dell’Albergaccio, a Sant’Andrea in Percussina, in Val di Pesa. Il ritorno al potere della famiglia Medici, nel 1512, dopo la parentesi repubblicana della quale era stato segretario, gli costò la condanna e l’esilio. Fu in quei quindici anni che scrisse Il Principe ma anche commedie come la Mandragola e novelle come Belfagor. Dopo la morte, nel 1527, fu ritrovato il manoscritto Dialogo intorno alla nostra lingua, pubblicato nel 1570 dall’intellettuale fiorentino Benedetto Varchi. Inizia così una riflessione durata quattro secoli che ha generato testi, riviste, commedie e vocabolari come quello dell’Ugolini, nota come Barbaro Dominio, che vede la lingua italiana quale possibile elemento comune di forza contro il dominio

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straniero: tutti i vocabolari pubblicati hanno il focus di costruire un lessico riconosciuto comune, depurato da forestierismi e barbarismi linguistici. A metà giugno si è tenuto il X Congresso della Società Optometrica Italiana che, presentando relazioni puntuali su temi quotidiani, ha anche dato respiro alla pertinenza dei lemma che, quando di una professione indicano l’appartenenza, determinano e designano le attinenze della attività stessa. Il Congresso ha traghettato l’Optometria italiana nell’età matura suggerendo a tutti una professionalità cautamente ma orgogliosamente impertinente, depurata dalle mascherate sudditanze oftalmologiche e con la compiaciuta dignità dell’appartenenza.


I PARTNER B2EYES

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2-4-12 VISION GROUP 20141 Milano Via Ripamonti, 44 Tel. 02 92885300 Fax 02 92885348 info@vision-group.it www.vision-group.it 6-56-57 CARL ZEISS VISION 21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 17 Tel. 800 258327 marketing@vision.zeiss.com www.vision.zeiss.it

11 D.A.I. OPTICAL INDUSTRIES 70056 Molfetta (BA) Via dei Calzaturieri, 9 Z.I. Tel 080 3974278 I Copertina Fax 080 3973431 HOYA 20024 Garbagnate Milanese (MI) www.daioptical.com Via Zenale, 27 13 VITA RESEARCH Tel. 02 990711 00040 Ariccia (RM) Fax 02 9952981 Via Variante di Cancelliera, 40 hoya@hoya.it Tel. 06 934980 www.hoya.it Fax 06 9345037 info@vitaresearch.com II Copertina-54 www.vitaresearch.com OFTALMICA GALILEO 20099 Sesto San Giovanni (MI) 15 NAU! Via Concordia, 5/C7 21043 Castiglione Olona (VA) Tel. 02 243441 Via Mazzucchelli, 7 Fax 02 24344834 Tel. 0331 861233 info@galileoitalia.it Fax 0331 824435 www.galileoitalia.net info@nau.it www.nau.it III Copertina VEGA OPTIC 17 MARK’ENNOVY 28921 Verbania 20156 Milano Via G.F.B. Riemann, 3 Via Giovanni da Udine, 34 Tel. 0323 405500 Tel. 02 38093498/3499 Fax. 0323 405544 Fax 02 38093497 info@vegaoptic.it servizio.clienti@markennovy.com www.vegaoptic.it www.markennovy.com IV Copertina 21 OCCHIOXOCCHIO IRSOO 44124 Ferrara 50059 Vinci (FI) Via Renata Viganò, 12 Piazza della Libertà, 18 Tel. 0532 909537 Tel. 0571 567923 Fax 0532 900789 Fax 0571 56520 info@occhioxocchio.it info@irsoo.it www.occhioxocchio.it www.irsoo.it

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