Catalogo Mappe Relative

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Di viaggi si nutrono i sogni, e di misteriosi itinerari sovrapposti nel tempo. Abbiamo accostato le nostre mappe, diacroniche e lontane. Abbiamo mai vissuto un luogo in comune?


un progetto di Whitedistrict Studio a cura di Gaia Boldorini opere di Prospettiva GK Giulio Calegari e Kazumi Kurihara elaborazione musicale di Silvia Cignoli


In copertina Mappe Relative - Bianche 001, Kazumi Kurihara Catalogo a cura di Whitedistrict Studio Crediti fotografici © Stefano Alberti Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’autore. © Whitedistrict Studio - tutti i diritti sono riservati


Bookshop Franco Angeli Bicocca, Milano 5 maggio - 29 maggio 2015 Mostra a cura di Gaia Boldorini Opere di Prospettiva GK Giulio Calegari e Kazumi Kurihara Elaborazione musicale Silvia Cignoli Progetto di mostra Whitedistrict Studio Allestimento Whitedistrict Studio

Progetto didattico Mappe Fantastiche Teatro Balocco, in collaborazione con Gaia Boldorini e Whitedistrict Studio Si ringraziano Comune di Milano Staff Expo in CittĂ Stefano Alberti Silvia Cignoli Marco Colombo Giulia Miele Giuseppe Ronchi Silvia Testa Marco Zucchinali

Progetto immagine coordinata e progetto grafico di mostra Whitedistrict Studio Realizzazione grafica di mostra Whitedistrict Studio

Una mostra prodotta e organizzata da

Con il patrocinio di

in collaborazione con Un evento


Quando Gaia mi parlò di questa mostra, che all’epoca era solo un’intuizione embrionale nella sua mente, ne fui subito entusiasta. Whitedistrict è uno studio di design ed eventi specializzato in eventi legati al mondo della cultura e dell’arte. Ho sempre cercato nel mio lavoro di promuovere ed incentivare l’attività dei giovani artisti in Italia, in questo caso però ho creduto fosse il caso di promuovere l’attività di una giovane curatrice. Gaia è una ragazza di grande talento e competenza, e a mio parere andava aiutata nella realizzazione di questo bellissimo progetto. È nata così, da quella prima chiacchierata nel dicembre 2014, Mappe Relative. È stato però grazie all’entusiasmo e alla partecipazione di molte persone che questo progetto è cresciuto ed è diventato “grande”. A loro va il mio grazie. Prima tra tutti la mia amica e direttrice della libreria Franco Angeli, Giulia Miele. Credo di aver conosciuto nella mia vita poche persone tanto coinvolgenti, positive, piene di voglia di fare e di amore per il proprio lavoro. Il primo grazie va a lei. Grazie a Kazumi Kurihara e Giulio Calegari, che hanno lavorato con noi creando delle opere meravigliose e seguendo tutte le pazze idee mie e di Gaia senza mai sconvolgersi, ma anzi con grande interesse. Grazie a Silvia Cignoli per aver curato la parte musicale della mostra, e grazie a Silvia testa, con la quale siamo riusciti a realizzare un laboratorio creativo per bambini davvero speciale, che ci ha fatto divertire e ci ha regalato moltissime emozioni. Ed infine grazie a tutti voi, che la mostra l’avete visitata ed amata. Senza di voi nulla avrebbe avuto senso. Questo catalogo vuole essere un documento, una memoria di questo mese entusiasmante trascorso insieme. Al prossimo incontro! Elena Sturla - Whitedistrict Studio


“La collaborazione tra due artisti dalle storie completamente diverse si concretizza in questa mostra, “Mappe Relative”: il Giappone etereo, riflessivo, e filosofico di Kazumi Kurihara incontra la Paletnologia e gli studi decennali di un appassionato professore di Brera, Giulio Calegari. Cos’hanno i due in comune? La passione per le tracce, per i segni che l’uomo nella storia crea, inventa, lascia come ricordo di sé sulla Terra. La mappa è il tema portante: un tema curioso per un’esposizione. Una mappa è un insieme di segni inventati: bisogna saperli leggere per poterla capire fino in fondo. Ha un utilizzo pratico: senza, non ci si orienta, ci si perde. Esiste da tempi remoti, nata dalla fantasia umana come un’opera d’arte che eppure non è esteticamente fine a se stessa, ma serve a trovare qualcosa: è calata nell’ambiente e nello spazio vissuto. Dalla mappa si è voluti partire, come in un viaggio, attraverso le idee degli artisti, che si sono messi in gioco concretizzando in opere d’arte le deduzioni e gli stimoli ricavati da un continuo confronto dialettico con la storia del quartiere Bicocca, dove l’esposizione nasce e viene ospitata, dove quindi ha sede il cuore di questo progetto artistico. Giulio Calegari ha rielaborato i suoi numerosi viaggi e i suoi instancabili pensieri sigillando misteriosi indizi all’interno di buste che a loro volta raccontano un luogo ed un’esperienza vissuta: realizzazioni che, per volontà dell’artista, non potranno essere totalmente rivelate fino al 2019. Alcuni suoi esperimenti partiti da un progetto di base scientifica esulano talvolta nello scherzo e nell’evocazione di atmosfere legate alla storia di posti reali. Kazumi Kurihara ha seguito il filo del discorso recuperando il luogo come concetto mentale e

non fisico, decodificandolo in maniera personale e ripresentandolo secondo principi estetici e filosofici legati alla memoria. Le sue realizzazioni sono una fucina di sperimentazioni con moltissimi materiali di cui Kazumi dimostra una perfetta padronanza; enorme è anche il lavoro di ricerca del colore, specialmente quello più tenue, complesso perchè ricavato per sottrazione. Insieme, Giulio e Kazumi sono approdati ad un unico progetto pratico di lettura del territorio di Bicocca, tenendo conto delle sue specificità e delle sue diversità in rapporto ad un contesto urbano come quello milanese: un’unica prospettiva, perciò, denominata GK come le loro iniziali. I due artisti, i cui percorsi s’intrecciano, seguono strade molto diverse, a volte parallele e in altre convergenti, ma presentano una chiave di lettura comune: Kazumi e Giulio si soffermano su tutto quello che è considerabile mappa concentrando i tracciati, gli arrivi, le partenze, i punti di riferimento in un unico, ultimo oggetto, sospeso in bilico tra l’utile e l’immaginato. L’intenzione di affiancare a “Mappe Relative” il laboratorio per bambini “Mappe Fantastiche: il mondo in una scatola” è motivata dalla volontà di coinvolgere i più giovani abitanti del quartiere Bicocca in questa riflessione sul territorio e sui ricordi che possono sorgere intorno ad esso. Realizzato in collaborazione con TeatroBalocco, il prodotto che si andrà a realizzare è pensato per essere espressione di una “mappatura” dei propri gusti, delle esperienze, delle memorie più care di un bambino, presentate e rese portatili grazie alla scatola incorniciata che li andrà a contenere e conservare.” Gaia Boldorini


PROSPETTIVA GK

GIULIO CALEGARI

KAZUMI KURIHARA

Architetto, è docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove tiene il corso “Archetipi dell’immaginario”. E’ responsabile della Sezione di Paletnologia del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Suoi ambiti di competenza in campo scientifico sono: l’Archeologia preistorica, l’Arte Rupestre, l’Etnoarcheologia e l’Archeologia sperimentale, discipline i cui argomenti ha trattato, dal 1972, in oltre ottanta pubblicazioni su riviste specialistiche e di divulgazione. Dal 1983 ha diretto tutte le spedizioni archeologiche del Centro Studi Archeologia Africana e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Ha inoltre svolto osservazioni e raccolto documentazioni in Algeria, Niger, Tunisia, Egitto, Grecia, Turchia e Siria. Dalla fine degli anni ’60 si muove come artista del contemporaneo, utilizzando le sue ricerche in ambito “antropologico” come espressione d’arte. Per le sue opere spazia dal linguaggio pittorico a quello performativo e dell’azione, dall’uso della luce all’immagine foto-video.

Nasce a Tokyo, Giappone. Laureata in Belle Arti presso il College of Musashino Art University di Tokyo; diplomata al corso di Pittura dell’ Accademia di Belle Arti di Brera di Milano (Relatore della tesi di laurea: Prof. Tommaso Trini); studia inoltre Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano. La sua ricerca artistica, sempre in fieri, si muove continuamente con l’indagine filosofica - estetica occidentale: la mostra personale ”Prendere asilo nell’infinito” suscita un tale interesse da diventare oggetto di un convegno di filosofia (Trapani, 2007). La sua opera, in continua evoluzione, è costantemente improntata ad un’estetica della leggerezza e dell’ineffabile tipica della sua cultura d’origine. Ultimamente collabora con Giulio Calegari in molte occasioni artistiche (tra le più recenti si ricorda “The Secret Garden; Ruderi Misteriosi” tenuta alla Fabbrica del Vapore, 2014) coniugando l’aspetto antropologico a quello poetico ed estetico. Vive e lavora a Milano.


LE MUSICHE

SILVIA CIGNOLI Silvia Cignoli, chitarra. La sua attività spazia in diversi ambiti musicali ma la sua ricerca è volta principalmente alla musica contemporanea. Lavora da anni a stretto contatto con i compositori nell’esplorazione dell’universo sonoro del suo strumento e collabora con alcune orchestre e ensemble italiani ed esteri. Nel campo della musica contemporanea risulta vincitrice di premi in concorsi nazionali ed internazionali. Da sempre appassionata di arte, segue inoltre diversi progetti, in cui approfondisce l’esperienza di legame con altre forme d’arte. Mappe Relative: progetto musicale Elaborazione delle seguenti musiche Andrea Tremolada (1983*) Nightly (Night Fragments) Simone Fontanelli (1961*) …che move il sole e le altre stelle con elettronica e registrazioni di suoni ambientali.


Mappe relative e grotteschi,in un dialogo con Gaetano Roi, neuropsichiatra,psicoanalista. Se credete che le mappe siano documenti oggettivi di un linguaggio comune, affidatevi alle carte geografiche, agli atlanti stradali. Se volete una conferma della vostra posizione sulla Terra vi offriremo una corretta georeferensazione che attesterà che eravate proprio in quel posto, a quell’ora: Latitudine, Longitudine... Volete che sia, questo punto, fissato dalle tecnologie satellitari? Potrebbe, se vi fa piacere. Per quanto ci riguarda, dietro questi riferimenti oggettivi, noi nascondiamo un sogno. Per noi, le mappe sono come un “grottesco”, dove le figure trapassano dall’animale al vegetale, da alcune forme ad altre. Vogliamo che mappe e grotteschi partecipino della stessa natura, con un movimento interno all’eterna incompiutezza dell’esistenza, con la libertà e leggerezza della fantasia artistica. Immagini decisamente ostili ad ogni compiutezza e stabilità. Nelle nostre Mappe, come nei Grotteschi, il movimento cessa di essere quello della forma già data, ma si trasforma in un moto internoall’esistenza stessa e si esprime nella trasmutazione di alcune forme in altre; l’essenza sta nell’esprimere la contraddittorietà e la pienezza bifronte della vita, che ha in sé la negazione e la distruzione come momento indispensabile, inseparabile dall’affermazione e dalla nascita di qualcosa di nuovo e migliore. Di viaggi si nutrono i sogni, e di misteriosi itinerari sovrapposti nel tempo. Abbiamo accostato le nostre mappe, diacroniche e lontane. Abbiamo mai vissuto un luogo in comune? Prospettiva GK

Prospettiva GK



Sono stato presente in vari luoghi della Terra che mi hanno offerto importanti scoperte, occasioni di studio e momenti di stupore. Luoghi di pensiero che ho ubicato in buste sigillate. Non apritele prima del 2019. -Giulio Calegari-


Ex Itinere, Giulio Calegari 30x45 cm buste da lettera contenenti pensieri con timbri d’inchiostro


Ex Itinere, Giulio Calegari 30x45 cm buste da lettera contenenti pensieri con timbri d’inchiostro


Ex Itinere, Giulio Calegari 30x45 cm buste da lettera contenenti pensieri con timbri d’inchiostro e cartapesta con impronte di unghie preistoriche


A (le corde vocali si innervano), Giulio Calegari 30x45 cm busta da lettera contenente pensieri e tempera oro (recto), tempera su tavola (verso)



Ex Itinere (fumi di guerra), Giulio Calegari circa 20x20x10 cm buste da lettera con timbri all’inchiostro, colori ad olio su tazzina e piattini di porcellana


Una storia sviluppata in pi첫 opere, un viaggio tra Italia e Giappone attraverso colori e forme che allontanano il didascalico e avvicinano al riesame di un soggetto fisico.


Lombardia, carta topografica, Kazumi Kurihara 90x65 cm collage e acrilico su tela


Italia, carta topografica, Kazumi Kurihara 65 x 90 cm collage e acrilico su tela


Italia, carta meteorologica, Kazumi Kurihara circa 25x20 cm collage e acrilico su tela


Tokyo, carta topografica, Kazumi Kurihara circa 20x15 cm tecnica mista


Milano, carta topografica, Kazumi Kurihara circa 15x15 cm tecnica mista su tela




Mappe Relative 002, Kazumi Kurihara circa 80x65 cm tecnica mista (tessuto, libro, fili di cotone, lana e metallo)


Giappone, carta topografica, Kazumi Kurihara 90x65 collage e acrilico su tela


Alcuni territori li ho inventati percorrendoli in buona compagnia, seguendo tracce e nodi invisibili allo sguardo, mangiando oro zecchino. Altri territori hanno inventato me e mi hanno scoperto, aiutandomi a tingere la luna. -Giulio Calegari-


Troglòfilo (percorso sul limitare), Giulio Calegari 30x45 cm acrilico su fondo oro



Ex itinere fasullo, Giulio Calegari 30x45 cm acrilico su fondo oro



Percorso temporale, Giulio Calegari 30x45 cm pastello su carta, cartapesta con impronte di unghie preistoriche, matita


Percorso temporale, Giulio Calegari 30x45 cm cartapesta con impronte di unghie preistoriche, matita


Percorso temporale, Giulio Calegari 30x45 cm pastello su carta, cartapesta con impronte di unghie preistoriche, matita, tempera su fondo oro


Il giardino di Adamo in paradiso, Giulio Calegari 26x17x9 cm cassettiera in plexiglass, pietra con tracce preistoriche, carte a mano, tempera, ciottoli del deserto, cartapesta con impronte di unghie preistoriche


Come in una rete fitta di comunicazioni si ritrovano diversi impulsi, così il risultato può essere una commistione di suggerimenti che l’osservatore coglie solo in parte: è parte del gioco e non c’è male perchè quella parte avvertita è agli artisti del tutto inedita.




Mappe Relative 001, Kazumi Kurihara circa 140x125 cm tecnica mista (tessuto, libro, ramo, perline, cartapesta, fili di cotone, lana e metallo)


Scacchiera 002, Kazumi Kurihara 50x50x10 cm tecnica mista



La traccia è resa simbolo: esso può essere articolato od estremamente semplice. L’importante è che essa dialoghi con tutte le altre e che si intersechi agevolmente nel contesto per cui è stata creata.


Mappe Relative di Prospettiva GK, Giulio Calegari e Kazumi Kurihara 230x90 cm tecnica mista (collage e acrilico su tessuto)





Unica opera a quattro mani della mostra, creata appositamente per l’esposizione alla Libreria Franco Angeli, questa realizzazione di grandi dimensioni vuole essere una interpretazione degli artisti del territorio di Milano Bicocca.

Sei i luoghi simbolo scelti come principio di una narrazione comune, che abbandona presto le descrittività per approdare al territorio dell’inespresso.


Tazza da tè e libri, Kazumi Kurihara circa 18x13x15 cm tecnica mista (tazza da tè, libri, tessuto, carta e filo)



Ubicazioni transitorie, geolocalizzazioni d’asporto, Giulio Calegari 21x10 cm stampa su carta


Le modifiche di elementi vegetali esercitate da esposizioni lunari a confronto con l’immobile e l’attestazione di un dato certo: si ottengono tonalità in continuo mutamento e geolocalizzazioni fissate e immobili. Il cielo restituisce nuove tonalità ai colori di succhi vegetali che l’aria asciuga. Cambiano di ora in ora, meglio se esposti alla Luna. Vanno osservati e ascoltati cogliendoli su quel percorso quadrato di nove numeri.


Tingere la luna (mappa atmosferica), Giulio Calegari 45x30 cm colori ricavati da succhi vegetali su carta (esposti al cielo)


Tingere la luna (mappa atmosferica), Giulio Calegari 45x30 cm colori ricavati da succhi vegetali su carta (esposti al cielo)



Tingere la luna (mappa atmosferica), Giulio Calegari 45x30 cm colori ricavati da succhi vegetali su carta (esposti al cielo)


Tingere la luna (mappa atmosferica) e “astrolabio�, Giulio Calegari 30x45 cm colori ricavati da succhi vegetali su carta (esposti al cielo) e acetato


Tingere la luna (mappa atmosferica) e “astrolabio�, Giulio Calegari 45x30 cm colori ricavati da succhi vegetali su carta (esposti al cielo), pennarello su acetato



Sedia 001, Kazumi Kurihara circa 50x50x85 cm sedia, libri, tessuto e filo


Sedia 002, Kazumi Kurihara circa 50x50x110 cm sedia, libri, tessuto, perline e filo


Mappe Relative, bianche 002, Kazumi Kurihara circa 73x80 cm tecnica mista (tessuto, carta, fili di cotone e di metallo)



Mappe Relative, bianche 001, Kazumi Kurihara circa 100x135 cm tecnica mista (tessuto, carta, fili di cotone e di metallo)


Scacchiera 001, Kazumi Kurihara 50x50x10 cm tecnica mista





La scatola contiene, trasporta, viaggia, regala. E’ un mondo in scala, una valigia di ricordi, un palco dove si muovono personaggi e avventure. I bambini potranno rappresentare attraverso dei collages di immagini la loro storia, o creare un nuovo racconto fantastico, fatto di nani, astronauti e fate. Per bambini dai 5 ai 10 anni


Un numero indefinito di parentele, Teatro Balocco 20x24x8 cm tecnica mista (carta, acrilico, collage)







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