We Cooperate - L'Impresa che coopera

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COSA SIGNIFICA COOPERARE PER L'IMPRESA? COOPERARE dal latino cooperari , composto di co(n) (insieme) + opera (lavoro, industria, cura) Operare insieme e quindi aiutare, contribuire a raggiungere un fine comune.

Per l'Impresa, cooperare significa condividere obiettivi e un progetto comune, coinvolgere persone e skill, gestire e accrescere relazioni produttive per creare nuove filiere di competenze e produrre così nuovo valore. La cooperazione può essere interna o esterna all’Impresa: • internamente, l'Impresa si riorganizza da modelli di corporate a modelli di cooperate; • esternamente, le Imprese si riorganizzano da modelli di competition a modelli di coopetition. Il perno di questa rivisitazione in modalità 2.0 del concetto di “team work” è proprio il prefisso CO-, introdotto in tutte le azioni comunemente svolte da un’Impresa o da un Cliente.

QUALI SONO GLI INGREDIENTI CHE ATTIVANO IL CAMBIAMENTO DA UN PROCESSO DI TEAM WORK A UN PROCESSO COOPERATIVO?

    

AVERE UNA VISIONE PERSONALE DA CONDIVIDERE: LAVORARE SULLA SINGOLA PERSONA APERTURA VERSO LE VISIONI DEGLI ALTRI: “MI FACCIO CONTAMINARE E ATTIVO UN PROCESSO DI SCOPERTA” COSTRUZIONE E SISTEMAZIONE DI UNA VISIONE CONDIVISA APERTURA AL DIALOGO: COSTRUZIONE DI UN PENSIERO AUTENTICO E CONDIVISO CON GLI ALTRI COSTRUZIONE DEL PENSIERO SISTEMICO

In altre parole, occorre fare in modo che ogni persona all’interno di una organizzazione “senta” il proprio lavoro come un artista la sua opera d’arte, capisca i propri limiti analizzando tutte quelle ipotesi, immagini e generalizzazioni profondamente radicate in lui che ne determinano il comportamento, si senta legato a una “immagine del futuro” condivisa e prenda così parte a un vero dialogo cooperativo, abbandonando alcuni presupposti difensivi individualisti.


PER INNESCARE LA COOPERAZIONE BISOGNA INVESTIRE SU: CROSS FERTILIZATION: la creazione di obiettivi comuni e di una conoscenza condivisa e differente (ibrida) tra gli attori (squadra multidisciplinare di competenze contaminate, dove ognuno diventa protagonista)

valorizzare le competenze

IDENTITY MASH-UP: la valorizzazione delle persone e della squadra attraverso la creazione e la gestione di un circuito di relazione affidabile che si basa sulla responsabilizzazione degli attori in gioco e su una nuova identità “liquida” del leader collaborativo (allenare le persone a essere collaborative)

valorizzare il talento (da ME a WE)

TRAINING TEAM:

INCREASE SYSTEM:

la gestione delle reti e delle relazioni produttive attraverso la creazione di un’identità di progetto e la definizione di regole di connessione dinamiche e fluide valorizzare l’identità di progetto

l'alimentazione del sistema per costruire costellazioni di progetti e nuove relazioni tra le micro-community che non hanno confini (ridefinizione dei confini secondo i progetti) valorizzare la community

RAQs

(Rarely Asked Questions, ovvero le domande giuste che troppo raramente ci si pone)

Come valuto la mia capacità di cooperare con gli altri (per esempio, condividendo le mie idee e i miei progetti con i colleghi)? Con quanti partner/clienti ho l'abitudine di scambiare e condividere best practice, casi e conoscenze che reputo utili e funzionanti? Quanto mi lascio “contaminare” da informazioni non previste o non pianificate? Quante volte, negli ultimi 6 mesi, ho partecipato con un mio intervento/contributo a un blog, a una trasmissione radiofonica aperta o ad altri media cooperativi? Su una scala da 0 a 100, dove posiziono il bilancio tra il mio “dare” e il mio “prendere” da ambiti cooperativi (per esempio, sul Web)? Cosa posso fare, in concreto, per cooperare maggiormente all'innovazione nel mio lavoro?


MARKETING

organizzare, programmare e controllare iniziative di marketing in partnership per raggiungere obiettivi comuni o compatibili

INNOVATION estendere l'Impresa creando alleanze di accesso e di utilizzo a nuove tecnologie, nuove conoscenze e nuovi mercati

WORKING ritrovo sociale di lavoratori che, pur indipendenti, condividono valori comuni e sinergie spontanee che si creano grazie alla condivisione dello stesso luogo fisico

CO

MAKERSHIP

trasformare i fornitori in partner con i quali operare strategie di condivisione del vantaggio competitivo sul lungo periodo

BRANDING (ri)lanciare il valore percepito di un brand attraverso regole di cooperazione specifiche concordate da due o piĂš Imprese

BUYING acquistare in modalitĂ collettiva maggiori quantitativi per spuntare prezzi piĂš convenienti (gruppi di acquisto)


PRODUCTION SOURCING

trasformare in prodotti e servizi gli input introdotti da persone esterne all'Impresa (utenti attivi)

mettere in comune risorse umane, finanziarie e tecnologiche per il raggiungimento di un obiettivo comune

O-

DEVELOPMENT aprire le politiche di sviluppo anche ai beneficiari locali, dando piĂš importanza alle dinamiche di processo comunitario che ai risultati immediati

OPETITION

competizione cooperativa tra Imprese: occorre individuare preliminarmente quali attivitĂ svolgere in modo congiunto e quali in autonomia

CREATION produzione (interna/esterna) compartecipata, per elaborare e realizzare piani marketing efficaci, avvalendosi delle competenze di collaboratori/Clienti

DESIGN co-progettare e coinvolgere attivamente i Clienti interni ed esterni nel processo di design


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WE COOPERATE GALLERY “Perché non ti guardi un po’ in giro e non trovi qualcosa che ti piaccia fare?”. Questo è l’approccio aziendale di GORE-TEX: far sì che le persone cooperino alla definizione della propria occupazione. Senza badare al lavoro per cui sono stati assunti, i nuovi associati vengono fatti ruotare nelle varie aree aziendali prima di stabilirsi nella posizione di destinazione. Un nuovo addetto alle vendite nella divisione tessuti, per esempio, può trascorrere sei mesi ruotando nelle diverse aree, prima di iniziare a concentrarsi su vendite e marketing.

DHL sta testando una nuova idea di servizio cooperativo, bring.BUDDY, che coinvolge i cittadini sfruttando i loro percorsi abituali per la consegna dei pacchi. Chi decide di aderire al servizio utilizza un’applicazione per smartphone in cui specifica i propri percorsi quotidiani; se un pacco da consegnare deve seguire lo stesso percorso, l’utente riceve un messaggio di avviso su dove ritirarlo e consegnarlo. In cambio, i partecipanti ricevono dei bonus che possono essere rimborsati nei negozi o scambiati con consegne di pacchi per sé. Per saperne di più, clicca qui.

Nel 2004, Auchan colse la necessità della riqualificazione del proprio punto vendita di Mestre per coinvolgere tutti i dipendenti del centro in un esperimento progettuale di intelligenza e creatività collettiva (“Remodelling Auchan”): retail co-design cooperativo.

La regola fondamentale per Diesel è: lavorare sempre con persone differenti. Non un'azienda ma un “villaggio”: job rotation, rete Intranet e parnership aperte sono solo alcuni degli strumenti cooperativi per realizzarla.

Google ha la sana abitudine di “ordinare” ai propri dipendenti di dedicare il 20% del proprio tempo lavorativo a progetti personali indipendenti, per poi condividerli con l'intera impresa. Il social network Orkut, ideato internamente nel 2004 dall'omonimo software engineer Orkut Büyükkökten e tuttora di grande diffusione in Brasile e India, è uno dei frutti concreti di questa prassi di responsabilizzazione cooperativa.

Storia di una best practice. La Poste, il servizio postale francese, aveva tre problemi: operatori di sportello demotivati, clienti insoddisfatti per le lunghe attese e dirigenti locali frustrati. La società ha invitato i tre gruppi a cooperare per risolverli attraverso una riconfigurazione di spazi e orari. Risultati: una diminuzione del 50% dei tempi di attesa, un salto in termini di soddisfazione per clienti e operatori e la crescita significativa dei servizi bancari e di consegna-pacchi.

BIBLIOGRAFIA Peter Senge – La quinta disciplina: L'arte e la pratica dell'apprendimento organizzativo (Sperling & Kupfer, 1992) Jamshid Gharajedaghi – Systems Thinking: Managing Chaos and Complexity - A Platform for Designing Business Architecture (Butterworth-Heinemann, 1999) Erik Qualman – Socialnomics: How Social Media Transforms the Way We Live and Do Business (Wiley & Sons, 2010) Josh Bernoff e Ted Schadler – Empowered: Unleash Your Employees, Energize Your Customers and Transform Your Business (Harvard Business Review Press, 2010) Sergio Cherubini e Simonetta Pattuglia – Co-Opetition: Cooperazione e Competizione nella comunicazione e nei media (Franco Angeli, 2009) Pierluigi Stefanini – Le sfide della cooperazione: una discussione con Walter Dondi (Donzelli, 2008)

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