Magzbox com 35yaetbest movie novembre 2015

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B EE SST T WWW.BESTMOVIE.IT NOVEMBRE 2015 MENSILE

“Sul set ero nuda”

ZEROCALCARE

RACCONTA BY THE SEA

AMORE INASPETTATO

Dammi un po’ di zucchero, Baby!

E DAREDEVIL

LUCCA, CENTRO

DEL MONDO è DI NUOVO TEMPO

di MOVIES COMICS & GAMES

ANGELINA JOLIE

TORNA LA CASA

di SAM RAIMI VERSIONE SERIAL

PREVIEW IL RITORNO DI BOURNE

NOW YOU SEE ME 2

X-MEN: APOCALYPSE

THE FREE STATE OF JONES

CON

PAN EDITORIALE DUESSE S.P.A. - Anno XIV - Numero 11 - Mensile

VERSO

L’ISOLA

CHE NON C’È VENITE CON NOI SUL SET PIÙ IMPONENTE DEL 2015, PER RISCOPRIRE LA FIABA E INCONTRARE IL PIRATA

HUGH JACKMAN





cuore CINEFILO di GIORGIO VIARO @Gazz_South_Park www.facebook.com/ giorgio.viaro

E IL CERCHIO È CHIUSO Durante un incontro avvenuto a Milano, Stefano Sollima ha sottolineato come la notizia che Suburra diventerà la prima serie prodotta da Netflix Italia ne abbia cannibalizzata un’altra, ovvero che sempre Suburra – ma stavolta il film – verrà distribuito da Netflix in tutto il Nord America, dandogli un pubblico potenziale di oltre 50 milioni di persone. Dopo il successo oltreoceano di Gomorra - La serie, possiamo finalmente dire che abbiamo di nuovo un immaginario noir da esportazione, una carta che mancava nel nostro mazzo dai tempi del giallo argentiano e dei poliziotteschi anni ’70. Quel che naturalmente manca ancora intorno a Sollima è un’industria capace di creare un contesto produttivo in cui i suoi film siano la regola e non il caso. Ci sta provando Sky, sempre lei che a suo tempo scommise sulla serie di Romanzo Criminale, ed ora produce una manciata di lungometraggi di genere, inaugurati questo mese da In fondo al bosco di Stefano Lodovichi (in sala dal 19 novembre). Ne seguiranno altri quattro, tra cui l’atteso Monolith del “nostro” Ivan Silvestrini, da un soggetto di Roberto Recchioni, che tra le altre cose è il curatore di Dylan Dog. Unite i puntini e arriverete al Lucca Comics & Games, dove Monolith viene lanciato, e dove, assieme al mondo sempre più ricco e seguito del fumetto d’autore, verranno presentate grandi serie televisive, da Doctor Who a The Walking Dead, e potenziali blockbuster come Star Wars: Il risveglio della Forza, Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts, Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è.

Sopra la copertina del numero speciale di Best Movie che viene distribuito gratuitamente durante il Lucca Comics & Games (29 ottobre - 1 novembre) e che è disponibile anche in versione digitale, scaricabile tramite l’app Best Movie Plus.

Al centro di questo mondo trovate Best Movie, che a Lucca è presente con un numero speciale da leccarsi i baffi (con una cover da collezione che vedete qui a lato e che spero vi piaccia quanto piace a me), e che questo mese – nell’edizione regolare che avete in mano – dedica la copertina a Pan. L’avrete notato, assieme a Bestserial.it seguiamo sempre più da vicino nuvole parlanti e show televisivi, un matrimonio officiato da Zerocalcare, che a pagina 11 dà la sua benedizione a Daredevil. Ovvero uno dei serial con cui Netflix, il 22 ottobre, è sbarcata in Italia... E il cerchio è chiuso.

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NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 5


SOMMARIO B E S T

novembre 2015

40 COVER STORY

Alla scoperta dell’Isola che non c’è

La nostra set visit del nuovo Pan di Joe Wright, ambientato in una Neverland inedita e minacciata da un villain d’eccezione, il corsaro Barbanera interpretato da Hugh Jackman.

126 SPECIALE

BELLE & SEBASTIEN L’AVVENTURA CONTINUA

Alla scoperta del sequel che vedrà protagonista la coppia formata dal piccolo Sebastien e dal gigantesco quanto fedele pastore dei Pirenei, con un’intervista esclusiva al regista Christian Duguay.

50 FOCUS

LOVE STORY DA STAR Tra set e realtà

In occasione dell’uscita al cinema di By The Sea, in cui Brad Pitt e Angelina Jolie sono due sposi in profonda crisi, facciamo il punto sulle coppie di Hollywood e sugli amori sbocciati davanti e dietro la macchina da presa.

40 FOTO DI COPERTINA: © WARNER BROS./BERLANTI PRODUCTION/DUNE ENTERTAINMENT

56 SPECIALE LUCCA

COMICS AND GAMES Il risveglio dei geek

Eventi, incontri e anteprime in programma all’evento pop dedicato agli appassionati di cinema, fumetti, giochi e cosplay.

30 Ritratti: Zooey Deschanel 32 Interviste impreviste/1:

14 PREVIEW

46 Hugh Jackman: a tu per tu

28 Paolo Villaggio: «Fantozzi parla di un problema eterno: il timore di non essere competitivi»

6 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

NOTIZIE?

Ellen Page

43 Joe Wright: «Pan non è

PROTAGONISTI

DELLE SOLITE

34 Interviste impreviste/2:

24 NEWS Il nuovo Bourne, X-Men: Apocalypse, Now You See Me 2, The Free State of Jones

STANCHI

Dakota Johnson

con Barbanera

52 Angelina Jolie:

«Ero nuda sul set, mi sento esposta»

67 Claudio Cupellini:

è tempo di

un reboot, è una nuova storia»

«Nel raccontare Alaska ho pensato al primo Terrence Malick e a Truffaut»

FILM•SERIAL VIDEOGAMES COMICS•TECH

www.youtube.com

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Š & TM Lucasfilm Ltd.

Disponibile anche su Sky On Demand.

Solo su Sky

Dal 7 al 15 novembre.


Direttore Responsabile

RUBRICHE

11 Zerocalcare 91 Secondo voi 101 Best Movie per Rai Movie 115 Superclassifica Giò 121 La Must List del mese 61 AL CINEMA 88 REVIEW 93 SCREEN

VITO SINOPOLI

30

Direttore Editoriale LUCA MARAGNO

Direttore

GIORGIO VIARO

Direttore Creativo ELISA LASAGNI

Redazione

MATTEO BONASSI mbonassi@e-duesse.it VALENTINA TORLASCHI vtorlaschi@e-duesse.it

Contributi redazionali di:

FIABA DI MARTINO, KARIN EBNET, ANDREA FACCHIN, MARITA TONIOLO

Redazione grafica

ALDA PEDRAZZINI (caposervizio), MARCELLA SAMBRUNI (senior), FABIO MERENDA

Hanno collaborato a questo numero

Demis Biscaro, Eva Carducci, Catia Donini, Pierre Hombrebueno, Letizia Lara Lombardi, Lorenza Negri, Gabriele Niola, Paolo Paglianti, Stefano Radice, Maria Laura Ramello, Antonello Sarno, Gianmaria Tammaro, Giorgia Vecchini, Zerocalcare

34

La recensione di Fear the Walking Dead, le novità in home video e lo speciale sull’atteso RPG di Bethesda Fallout 4.

da Los Angeles: Elisa Leonelli da Londra: Lorenzo Ormando Coordinamento tecnico

ALESSANDRA BERNOCCHI MARIELLA PAGLIARI

94 Ash vs Evil Dead?

Traffico

ANTONELLA BARISONE - Tel. 02.27796408 PAOLA LORUSSO - Tel. 02.27796401

Dieci episodi fuori di testa!

Pubblicazione mensile - 12 numeri l’anno.

Intervista a Bruce Campbell, che tornerà nei panni dell’iconico antieroe della trilogia della Casa per un serial ad alto tasso di emoglobina.

Prezzo di una copia 4,50 euro. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv In L. 27/02/2004 n°46) art.1,comma 1, DCB Milano. Reg.Trib.di Milano n.12 del 14/01/2002. Iscrizione nel Registro Nazionale della Stampa n. 9380 del 11/04/2001 ROC n.6794 © GettyImages (2)

116 DENTRO LE NUVOLE

Claudio Chiaverotti racconta Morgan Lost: fumetto noir “sfumato di rosso” dal DNA cinematografico, edito da Bonelli.

HI-TECH

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GLI EXTRA SU iOS, ANDROID E WINDOWS 8

LA LETTURA È UN VIAGGIO INTERATTIVO GRAZIE ALLE APP GRATUITE DI BEST MOVIE, RICCHE DI PHOTOGALLERY, TRAILER, CLIP E INTERVISTE

UNA CLIP sugli effetti speciali di Pan, raccontati dal regista Joe Wright

NEL BACKSTAGE di Snoopy

and Friends i creatori ci parlano della realizzazione del film

UNA GALLERY di SPECTRE,

il quarto film con Daniel Craig nei panni di James Bond

Fotolito: Target Color, Via Cassano d’Adda 13, 20139 Milano Stampa: N.I.I.A.G. S.p.A. - Bergamo Per l’Italia: Distribuzione SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A. via Bettola 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) tel. 02660301 telefax 0266030320 Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso il Servizio Abbonamenti, Via Donatello 5/b - 20131 Milano,Tel. 02.277961, fax 02.27796300 ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs 196/03 Informativa ex D. Lgs. n 196/03 Editoriale Duesse S.p.A. Titolare del trattamento tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati. Per i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/03 e per l’elenco di tutti i Responsabili del trattamento rivolgersi al Responsabile del trattamento, che è il Responsabile Abbonamenti presso Editoriale Duesse S.p.A. Via Donatello 5/b - 20131 Milano. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione e potranno essere comunicati e a società esterne per le spedizioni della rivista e per l’invio di materiale promozionale. Copyright Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con l’uso di sistemi elettronici, o riprodotta, o diffusa, senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. La redazione si è curata di ottenere il copyright delle immagini pubblicate, nel caso in cui ciò non sia stato possibile, l’editore è a disposizione degli aventi diritto per regolare eventuali spettanze.

EDITORIALE DUESSE S.p.A. Via Donatello 5/B - 20131 Milano Tel. 02.277961 Fax 02.27796300 www.e-duesse.it Numero chiuso in redazione il 15/10/2015

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

UNA FEATURETTE in cui Bruce Campbell racconta il suo ritorno in Ash vs Evil Dead

IN UNA CLIP

di The Visit l’inquietante nonnina invita la nipote ad entrare nel forno

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8 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

SCOPRITE cosa vi rende “speciali” in una clip del videogame Fallout 4

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sparare a

ZERO

I FILM E LE SERIE TV SECONDO ZEROCALCARE




preVIEW UNO SGUARDO IN ANTEPRIMA AI FILM IN USCITA NEI PROSSIMI MESI

MATT DAMON SUL SET PER LA QUARTA VOLTA NEI PANNI DELLA SPIA SENZA PADRONI

BOTTE DA BOURNE Lo avevamo lasciato disperso, pronto per cominciare una nuova vita; in fuga, sotto copertura, solo, ma libero, in quella che sembrava la fine di tutto. E invece, quasi dieci anni dopo The Bourne Ultimatum e tre dopo lo spin-off The Bourne Legacy con protagonista l’erede Jeremy Renner (che avrà anch’esso un sequel), l’agente Jason tornerà sul grande schermo con un nuovo blockbuster action fieramente politico. Paul Greengrass, che ha diretto due dei quattro capitoli del franchise, torna dietro la mdp, e per la nuova avventura della spia interpretata da Matt Damon recluta un cast di intriganti nuovi volti: l’Alicia Vikander di The Danish Girl, Vincent Cassel, che stando ai rumor sarà il villain di turno, e Tommy Lee Jones, un agente segreto. L’ambientazione è quella del mondo post-Snowden, l’ex tecnico della CIA che ha diffuso informazioni scottanti sui programmi di sorveglianza di massa; un mondo marchiato dal sospetto, dalla paranoia e dalla corruzione latente. Pane per i denti del signor Bourne. Le riprese sono in corso, tra Grecia (dove è stata scattata questa foto), Spagna e Nevada. DATA DI USCITA PREVISTA: 29 LUGLIO 2016

14 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

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© Universal Pictures

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NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 15


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16 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

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JENNIFER LAWRENCE ED EVAN PETERS SONO MYSTICA E QUICKSILVER IN X-MEN:

APOCALYPSE

Dopo Apocalypse, l’universo degli X-Men non sarà più lo stesso. Bryan Singer ne è convinto e c’è da credergli: con Giorni di un Futuro Passato, il regista è riuscito a fondere la trilogia degli anni 2000 con i prequel, e torna ora a concludere il trittico delle origini con un cinecomic «che sarà l’apice del percorso dei quattro protagonisti: Xavier (James McAvoy), Magneto (Michael Fassbender), Mystica (Jennifer Lawrence) e Bestia (Nicholas Hoult)». X-Men: Apocalypse include la più alta concentrazione di mutanti di sempre, dai vecchi amici come Wolverine (Hugh Jackman alla sua penultima prova nei panni e artigli di Logan) e il Professor X (McAvoy finalmente calvo come da iconografia classica) alle nuove leve, tra cui i giovani Fenice (Sophie Turner, Il Trono di Spade) e Ciclope (Tye Sheridan). Sullo sfondo degli anni ‘80, lo sterminato gruppo di supereroi dovrà battersi contro un temibile nemico dotato di poteri sovrumani – invulnerabilità, telecinesi, invisibilità – e che ha attraversato le epoche: l’Apocalisse del titolo. Lo interpreta l’ormai lanciatissimo Oscar Isaac, che si riscatterà come eroe in Star Wars: Il risveglio della Forza, nei cinema questo Natale. DATA DI USCITA PREVISTA: 26 MAGGIO 2016 LA GALLERY DEI NUOVI PERSONAGGI DI X-MEN: APOCALYPSE SU bestmovie.it

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© Twentieth Century Fox Film Corporation/Marvel Entertainment/ TSG Entertainment/bad Hat Harry Productions/Donners’company

BELLI E MUTANTI

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 17


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TORNA IL SUPERTEAM DEI PIÙ ABILI ILLUSIONISTI DEL MONDO IN NOW

YOU SEE ME 2

OCCHIO AL TRUCCO Nel 2012, Now You See Me - I maghi del crimine si rivelò un piccolo caso al boxoffice: a fronte di un budget di 75 milioni di dollari, la commedia action ne incassò più di 117 soltanto in America (e 351 nel mondo). Immancabile, allora, il sequel, diretto da Jon M. Chu (G.I. Joe - La vendetta, Jem e le Holograms) che sostituisce Louis Leterrier, e con un cast in parte rinnovato ma sempre di lusso (Jesse Eisenberg, Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Michael Caine, Daniel Radcliffe, Lizzy Caplan). Now You See Me: The Second Act vede i protagonisti, ovvero un gruppo di prestigiatori che utilizzano i loro trucchi di magia per rapinare banche e riempire i portafogli del loro pubblico, in una situazione critica. Sulle loro tracce si trova infatti il figlio del villain del primo film (interpretato dall’ex Harry Potter), che è intenzionato a vendicare il padre (Caine), incastrando e consegnando alla polizia gli scaltri Quattro Cavalieri. Ci riuscirà? A prescindere dal risultato, il terzo capitolo è già in fase di sviluppo... DATA DI USCITA PREVISTA: 10 GIUGNO 2016

18 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

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© Lionsgate/Summit Entertainment

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NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 19


© Larger Than Life Productions/Route One Films/Vendian Entertainment

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MATTHEW McCONAUGHEY COMBATTE CONTRO LA SCHIAVITÙ IN

THE FREE STATE OF JONES

PER UN MONDO MIGLIORE Dalla rivoluzione di Hunger Games alla Guerra di secessione americana. Gary Ross, che della saga con protagonista Jennifer Lawrence ha girato il primo capitolo, è tornato dietro la macchina da presa per The Free State of Jones. Il film, di cui Ross è anche sceneggiatore, è un dramma bellico basato su fatti realmente accaduti e ha come protagonista il premio Oscar Matthew McConaughey, già in odore di nomination per questa interpretazione. L’attore veste i panni di Newton Knight, un contadino del Mississippi che nel 1863, disilluso e disgustato dagli orrori perpetrati dai suoi compatrioti, decide di abbandonare il fronte e successivamente di guidare un gruppo di disertori contro la Confederazione. Dopo la fine del conflitto, Knight sposa l’ex schiava Rachel, facendo della contea di Jones la prima comunità mista della nazione. Al fianco di McConaughey, l’attrice rivelazione Gugu Mbatha-Raw (Jupiter - Il destino dell’universo, La ragazza del dipinto) nel ruolo della moglie di Knight; Keri Russell (The Americans, Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie), Mahershala Ali (apprezzato nella serie Tv House of Cards) e Sean Bridgers (il Johnny Burns di Deadwood). DATA DI USCITA PREVISTA: 11 MARZO 2016 (USA)

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Š iStock/shironosov


?

Z I Z PA per le SERIE TV

SE AVETE USATO LE FERIE ESTIVE PER RIVEDERE IN SEQUENZA I 192 EPISODI

DI 24...

SE NON VI SIETE ANCORA RIPRESI DAL FINALE

DI BREAKING BAD...

SE CHIAMATE IL VOSTRO FIDANZATO JON PERCHÉ LUI “NON SA NIENTE”...

SE CONTINUATE AD

SNOW,

ADDORMENTARVI CON TRUE DETECTIVE,

MA NON SAPETE RESISTERE ALLA SIGLA...

SE QUANDO VEDETE SPREMERE PENSATE SUBITO A DEXTER...

SE AL

UN’ARANCIA

SUPERENALOTTO PUNTATE SEMPRE SUI NUMERI 4, 8, 15, 16, 23, 42...

SE A FORZA DI PASSARE LE NOTTI IN BIANCO PER RIMETTERVI IN PARI CON THE WALKING DEAD VI STATE TRASFORMANDO IN ZOMBIE...

N IENTE PA N I CO!

ORA C’È IL SITO CHE FA PER VOI.

COME

SOPRAVVIVERE

ALLE

SERIE

TV


news/WHAT’S UP?

di Antonello Sarno, giornalista e scrittore

TWILIGHT RIVISTO: ECCO VITA E MORTE

AUGURI ELSA!

T

ra le tante ricorrenze e anniversari di questo 2015, ce n’è uno molto vicino allo star system del nostro Paese: riguarda una delle dive più originali, eccentriche, ricche di personalità e, soprattutto, eleganti e belle. Stiamo parlando di Elsa Martinelli, la prima top-model italiana, in seguito diventata un’attrice internazionale con oltre 70 film tra l’Europa e Hollywood. Quest’anno ha compiuto 80 anni portati con la fierezza e lo splendore di una duchessa del grande schermo. Invito i lettori che per ragioni generazionali non la conoscono ad andare a guardare le sue immagini perché raramente nella storia nel nostro costume si è verificato un caso in cui, in termini di look, l’Italia ha creato un modello di stile e fascino così “avanti” sul resto del mondo. In un periodo in cui, come emblema della floridezza tanto ricercata dopo la guerra, le cosiddette maggiorate larghe di seno e di fianchi dettavano legge agli stilisti e all’intero pubblico maschile, Elsa Martinelli, a nemmeno vent’anni, s’impose tra Roma, Parigi e New York con l’altezza, la magrezza, l’assenza di curve particolarmente vistose, l’angolosità del viso e la straordinaria grandezza degli occhi come una vera e propria musa per gli stilisti. Il fascino del personaggio della Martinelli (che anni fa ha scritto un’interessante autobiografia, intitolata Sono come sono) è inoltre aumentato dal mix tra tanti ambienti: jet-set, moda, cinema, politica persino (è stata amica dei Kennedy), dalle sfilate di Saint-Laurent a Parigi allo Studio 54 di New York, dove poteva capitarti di passare la notte tra Andy Warhol, Bianca Jagger, David Bowie e chissà chi altro. Non sono molte le star italiane così addentro alla mondanità internazionale e che possano vantare di aver lasciato segni importanti nelle moda dei “classici”, dopo aver conquistato copertine sui massimi periodici specializzati di tutto il mondo. Tra i film più belli e significativi della lunga carriera di Elsa: Donatella (1956) di Mario Monicelli, La notte brava, capolavoro di Mauro Bolognini (1959) Un amore a Roma, tra le rare non-commedie di Dino Risi (1960) Il processo di Orson Welles (1962) La decima vittima di Elio Petri (1965) L’amica (1969) di Alberto Lattuada. Anything Elsa...

24 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

S

toria d’amore che vince non si cambia. Al massimo, si scambia: è quello che è venuto in mente alla furba Stephenie Meyer, autrice della celebre quadrilogia letteraria Twilight,, diventata una saga cinematografica da record al box office, che ha lanciato i protagonisti Kristen Stewart e Robert Pattinson nell’empireo delle star hollywoodiane. Per celebrare il decimo anniversario dell’uscita del primo libro, l’autrice ha rivisitato interamente il bestseller trasformandolo nella love story tra una vampira (Edythe, al posto del succhiasangue Edward) e un ragazzo mortale (Beau, al posto dell’umana Bella). Il risultato? Life and Death: Twilight Reimagined, un romanzo lungo ben 442 pagine, che uscirà il 14 gennaio nelle librerie italiane (Fazi Editore lo intitolerà Vita e morte), in una versione double face come quella statunitense, contenente quindi anche il primo Twilight. Ora, la domanda è: il franchise verrà rivisitato anche al cinema?

DUE SEQUEL PER MAD MAX: FURY ROAD Chi come noi ha amato Mad Max: Fury Road gioisca: le avventure del folle interpretato da Tom Hardy proseguiranno. Il capolavoro di George Miller avrà infatti due sequel i cui script sono già pronti, e potrebbero dare il via a una nuova trilogia, come quella anni ’70 di cui Fury Road è il reboot. Il primo seguito, Mad Max: The Wasteland, dovrebbe esplorare le backstory di uomini e macchine appartenenti a questo mondo postapocalittico. Infine, si continua a parlare di uno spin-off su Furiosa (Charlize Theron): incrociamo le dita...

BREVI MA FORTI

DA WWW.BESTMOVIE.IT

Crudelia in live action

Channing Tatum debutta alla regia

Dopo Maleficent, la Disney dedicherà un film standalone a un’altra villain celebre, la De Mon di La carica dei 101.

L’attore trasporrà al cinema Perdonami, Leonard Peacock insieme al produttore di Magic Mike Reid Carolin.

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ON AIR di Catia Donini, critico cinematografico e p.r.

Su m2o per la precisione, il celebre network radiofonico del gruppo L’Espresso. L’appuntamento è fissato per ogni lunedì alle ore 18:30, all’interno del programma MarioAndTheCity, un servizio di infotainment condotto da LaMario, dedicato a politica, cinema, libri, app e tanti altri aspetti del vivere quotidiano, in onda da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20. La formula del nuovo BreaKing Pop radiofonico non sarà diversa da quella che avete imparato a conoscere sinora – video-news relative al mondo del cinema, della tv, dei fumetti, dei videogiochi e della tecnologia in generale, che trovate su Bestmovie.it e sul canale YouTube dedicato – solo che da oggi lo farà attraverso una vetrina in più, seguita da oltre un milione di ascoltatori.

QUATTRO NUOVI TRANSFORMERS IN ARRIVO IL PROSSIMO DECENNIO

A

utobot, Decepticon, Dinobot. Dal 2007 abitano il grande schermo nel franchise di Transformers, un trionfo di esplosioni, effetti speciali, scontri fra titani meccanici. E continueranno a darsi battaglia al cinema ancora per parecchio: gli Hasbro Studios hanno in programma di dedicare altri quattro film ai robottoni nel prossimo decennio. Transformers 5 è già in sviluppo, al timone tornerà l’affezionato Michael Bay e alla produzione la Paramount, per raccontare l’origin story del pianeta Cybertron. Gli altri film (che potrebbero essere reboot) saranno invece pensati da un team di nove sceneggiatori, tra cui il premio Oscar Akiva Goldsman (A Beautiful Mind) e il creatore di The Walking Dead Robert Kirkman.

Come d’incanto, sequel in sviluppo

Wes Anderson torna alla stop motion

Si intitolerà Disenchanted e avrà la regia di Anne Fletcher (Ricatto d’amore). Amy Adams/Giselle tornerà?

A sei anni da Fantastic Mr. Fox, l’autore indie riprende l’animazione passo a uno. Per ora sappiamo solo che il protagonista sarà un cane.

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L’IMBARAZZO DELLA SCELTA

S

ecoli fa, si chiacchierava a cena con un regista italiano di pochi e bei film, definiti per solerzia e inerzia “di nicchia”. Gli chiesi dei suoi progetti futuri e lui iniziò a parlarmi della pellicola che a breve avrebbe iniziato a girare: con franchezza quasi bizzarra, mi spiegò che ci avrebbe voluto X, ma «era già preso», e Y, che «era impegnata per quasi un anno», e pure Z, «troppo caro». Quando il film uscì, dichiarò che il suo cast (di X,Y, Z nessuna traccia) era il migliore che si potesse immaginare: mi tornò in mente la cena di un anno prima, e quelle “prime scelte” impossibili. Tutto questo “mi è ricicciato” di recente. Che siate cinefili o solo appassionati, ditemi cosa vi viene in mente quando pensate a Pulp Fiction. Per caso la scena di ballo con Thurman e Travolta? Ecco: Tarantino, nel ruolo di Vincent, voleva Michael Madsen (come ha rivelato l’informato sito Reddit). Lo aveva già diretto in Le Iene, lo stimava; però Madsen «era già preso», stava girando Wyatt Earp. Travolta, in fase calante, era una seconda scelta nemmeno tanto convincente. E invece. Per fortuna c’era Uma, flessuosa e tossica come poche. Che acume, che colpo. Solo che la stangona bionda non era per nulla nei pensieri del regista: lui voleva Amanda Plummer, Lily Taylor o le brevilinee Patricia Arquette e Jennifer Jason Leigh. Se avete lodato la geniale scelta di Bruce Willis, sappiate che al suo posto dovevano esserci Matt Dillon o Sean Penn. Per la parte di Jules il regista voleva Laurence Fishburne e arrivò Samuel L. Jackson. Alla fine, insomma, l’unico attore che sognava e che ha avuto è stato Tim Roth. Il resto lo sappiamo: Palme d’Oro, Oscar, film-leggenda, rilancio di Travolta a un millimetro dalla baby-pensione, consacrazione della Thurman, scene indimenticabili pure per chi non è Tarantino-addicted. Per cui, a parte mordersi la lingua d’ora in poi quando, per fare i bulli, vorremmo dire all’uscita del cinema «Che scelta di cast, che genialità», viene da chiedersi se nel successo col botto ci sia una buona dose di fortuna, o se magari la grandezza di un regista stia anche nel fare faville con gli ingredienti a disposizione. Io me lo chiedo pure, peraltro, per quello che per primo, nella storia, ha abbinato il prosciutto e il melone.

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 25

© Compagnia Cinematografica Champion/Les Films Concordia (1), © Miramax/A Band Apart/Jersey Films (1), © Walt Disney Pictures/Josephson Entertainment/ Andalasia Productions/Right Coast Productions (1), © Walt Disney Productions (1), © Kennedy Miller Productions/Village Roadshow Pictures (1), © Paramount Pictures/ Hasbro/Di Bonaventura Pictures/Amblin Entertainment/Platinum Dunes/China Movie Channel/Ian Bryce Productions/Tom DeSanto, Don Murphy Productions (1), © Summit Entertainment/Temple Hill Entertainment/Maverick Films/Imprint Entertainment/Goldcrest Pictures/Twilight Productions (1), © GettyImages (2)

BREAKING POP, LO SHOW CHE ESPLORA A 360° IL MONDO DELLA CULTURA POPOLARE, SBARCA IN RADIO


news/BOX OFFICE a cura di Stefano Radice

TUTTI I NUMERI DEL CINEMA IN QUESTA RUBRICA CURATA DALLA REDAZIONE DI BOX OFFICE, RIVISTA CHE FOTOGRAFA IN TEMPO REALE IL MERCATO CINEMATOGRAFICO Qui accanto lo storico cinema Apollo di Milano che chiuderà entro un anno. Nel riquadro il multisala Odeon, che verrà integrato a un centro commerciale. Sotto l’Apple Store di New York, layout che verrà ripreso dal negozio della Mela previsto nel capoluogo lombardo al posto del cinema Apollo.

DDIO APOLLO A EDERCI V I R R A N ODEO

I CINEMA DEL CENTRO SONO A UN PASSO DALL’ESTINZIONE?

L

a notizia è di quelle che hanno fatto rumore anche al di fuori dell’ambiente cinematografico. Milano, e più in particolare il centro del capoluogo lombardo, nei prossimi mesi vedrà la chiusura totale o parziale di due importanti cinema. La multisala Apollo, 5 schermi per più di 300mila spettatori annui, dovrebbe trasformarsi in un moderno Apple Store; mentre scriviamo il condizionale è d’obbligo ma la trattativa sembra in fase avanzata, anche se i proprietari dell’immobile paiono smentire. E poco importa che la Sovrintendenza ai beni culturali abbia chiesto alla società di Cupertino di tenere almeno uno schermo; di fatto l’Apollo come lo conosciamo non esisterà più. A poche centinaia di metri, la multisala The Space Odeon, 10 schermi per 700mila spettatori annui, per volontà di Fininvest – proprietaria dell’immobile – potrebbe ridursi a 3 sale (ma si parla anche di mantenere le attuali a capienza ridotta). Qualunque sia il destino finale di questi due importanti cinema, davvero a un passo da Piazza del Duomo, le due news hanno riportato al centro del dibattito il tema dei cinema di 26 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

città. Come sempre accade in questi casi, infatti, la diatriba è esplosa sui social network e ha coinvolto anche la politica. Ma al di là delle polemiche, è indubbio che negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito a numerosissime chiusure di schermi nei centri di grandi e piccoli agglomerati urbani, al punto che i cinema “di città” stanno diventando sempre meno. Le ragioni sono molteplici. Molti di questi cinema sono a gestione familiare e il passaggio dalle vecchie alle nuove generazioni non è sempre semplice. Ci sono poi i conti economici. Una recente ricerca dell’Anec – l’associazione che rappresenta gli esercenti – ha evidenziato come molte imprese abbiano i bilanci in passivo: sono sempre meno le entrate date dagli incassi mentre i costi (personale, noleggio dei film e imposte) si fanno sempre più asfissianti e insostenibili. E tanto più per chi è collocato in un centro storico. In questi ultimi anni, poi, i cinema hanno dovuto forzatamente passare dai proiettori a pellicola a quelli in digitale. Non tutti sono riusciti a sostenere le spese tra i 50mila e i 100mila euro a seconda dei modelli di proiettori scelti. Mal-

grado alcuni incentivi, non tutti i gestori di sala se la sono sentita di affrontare queste spese, spesso non supportate dal credito bancario. Se le strutture cittadine soffrono, non se la passano meglio i multiplex. Anche in questo caso le difficoltà, soprattutto economiche, si fanno sentire. Qualche struttura comincia a fermarsi, come il multiplex Nexus a Cortefranca in provincia di Brescia che ha interrotto la programmazione. Anche i due circuiti nazionali Uci e The Space – che rappresentano il 40% del mercato – devono affrontare business plan in cui spesso non quadrano i conti e hanno rallentato la costruzione di nuovi cinema. Come per le strutture tradizionali anche nei multiplex è quindi sempre più difficile investire, a differenza di quanto si potrebbe pensare. Eppure, se molte aree sono sature, in alcune zone, soprattutto del Sud, ci sarebbero ancora bacini di utenza sprovvisti di schermi. Lo prova il fatto che nel 2015 ha aperto un multiplex a Matera e un altro è in arrivo a Bari. Piccoli segnali di vitalità in un settore che sta faticando sempre di più. E non è un problema che riguarda solo le monosale.

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UN TEMPO NUCLEO DI AGGREGAZIONE CULTURALE IMBATTIBILE, OGGI LE SALE URBANE SONO SEMPRE MENO. E LE CHIUSURE DI DUE CINEMA STORICI DI MILANO SONO UN PESSIMO SEGNALE



eventi

UNA CLIP IN ESCLUSIVA PER IL GRANDE RITORNO IN SALA SU bestmovie.it

FANTOZZI PER SEMPRE OVVERO, SIAMO TUTTI DIVENTATI UN PO’ COME IL RAGIONIERE PIÙ FAMOSO E TRAGICO DEL CINEMA ITALIANO. CHE DAL 2 AL 4 NOVEMBRE TORNA NELLE NOSTRE SALE. NE PARLIAMO CON IL SUO ALTER EGO E CREATORE, L’IMMENSO PAOLO VILLAGGIO di Gabriele Niola

A

l quarto piano di un palazzo ricco ma tutto sommato anonimo di Roma vive la personalità più originale della commedia italiana: Paolo Villaggio. Escono in questi giorni, a quarant’anni dalla prima volta, i primi due film dedicati al ragionier Ugo Fantozzi diretti da Luciano Salce, due pezzi di storia del cinema che non

solo sono patrimonio collettivo per tre generazioni di italiani, ma che hanno plasmato umori e linguaggi nel nostro paese per decenni. Villaggio, ormai da tempo in meritata pensione artistica, è autore fierissimo di libri e film che hanno creato il mito, e protagonista molto meno fiero di una lunga serie di pellicole arrivate in seguito, che hanno sfruttato fino a

STORIA DI UN RAGIONIERE L

a maschera tragica e grottesca del ragionier Ugo Fantozzi nasce nel 1968, portata in scena dal suo creatore Paolo Villaggio per Quelli della domenica. All’interno del varietà, l’attore propone vari sketch in forma di monologhi dove protagonista è il servile impiegato, per il cui nome e personalità Villaggio si ispira a

28 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

un ex collega. La corsa del personaggio verso lo status di culto viene alimentata da una raccolta di racconti (Fantozzi, 1971) e soprattutto dal decalogo di film con cui sbarca al cinema, facendola da padrone (o meglio, da

esaurimento scorte le idee del capostipite. Quando apre la porta per la nostra intervista è vestito con un’abbondante tunica bianca, l’abito comodo per antonomasia con il quale si presenta sempre in pubblico negli ultimi anni. Nonostante la sua proverbiale malinconia, è di ottimo umore. È chiaro che la riedizione di Fantozzi e Il secondo tragico Fantozzi lo rende feli-

FANTOZZI tra TV, CINEMA e FUMETTI schiavo) nelle sale italiane – e non solo – per un ventennio, per la precisione dal 1975 (anno della pellicola capostipite diretta da Luciano Salce) fino al 1999 (Fantozzi 2000 - La clonazione, di Domenico Saverni), mentre si alternano una serie a fumetti

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«Sempre diverso. Negli anni è aumentato perché la Tv ha continuato a passare i film, ma se prima mi davano pacche sulle spalle e mi dicevano: “Mi hai fatto ridere. Quel personaggio mi ricorda mio cugino o un mio vicino”, adesso invece mi dicono: “Grazie”. Specie gli uomini. Le donne non amano Fantozzi perché gli mette tristezza, vogliono storie d’amore, meglio se divertenti e allegre, oppure vogliono le disgrazie atroci». Per quei due film trovaste delle location straordinarie come il palazzo della Regione Lazio per la megaditta… «Erano felicissimi che girassimo lì, perché pensavano che per un po’ avrebbero potuto non lavorare». ...o la tangenziale su cui Fantozzi prende l’autobus al volo, un vero colpo di genio. «La scegliemmo perché era stata appena costruita e non ancora aperta al traffico, quindi potevamo girare facilmente e indisturbati. Non fu genio, ma comodità». I film successivi hanno invece enfatizzato molto la componente “cartone animato” di Fantozzi. Come decideste di cambiare? «In realtà è qualcosa che è sempre stato pre-

sente, una mia ispirazione fortissima. Il 20% di quel che ho inventato è ereditato dai cartoni animati. Le testate che Fantozzi prende contro la scala sotto la quale lavora quando si alza, perché passa il megadirettore, erano ispirate a Gatto Silvestro, come anche il rumore che fa il vassoio che gli viene dato in testa alla cena al tavolo dei direttori. Da giovane andai un anno a Londra e, non sapendo l’inglese, al cinema potevo vedere solo i cartoni a Leicester Square. Tom e Jerry, Gatto Silvestro… Così mi sono impadronito di quel tipo di umorismo, quello fisico della gag, dell’incidente e della caduta. Chiaramente quello è un umorismo che amano soprattutto i bambini, perché è il loro vero problema, non saper afferrare bene gli oggetti o prendere una “tibiata”. Nei film fatti con Neri Parenti c’era molto questa tendenza alla gag, e decisamente meno sostanza». Di certo lei ha contribuito a modificare il linguaggio, sente mai la gente parlare come in Fantozzi? «Sì, e sono molto fiero di aver contribuito a cambiare il linguaggio parlato, specie l’uso degli aggettivi. Non si dice più “brutto”, ma “agghiacciante”. O si usano aggettivi in teoria riferiti ad altri ambiti. All’inizio io lo facevo per essere diverso e farmi notare tra i vari Gassman e Tognazzi, poi ho capito che funzionava». È vero che Fantozzi andava benissimo in Russia? «Sì certo, e in Sudamerica! Perché sono Paesi interessati ai problemi di Fantozzi, sono popoli che hanno subito dittature e sudditanze».

Paradigma dell’italiano medio, inetto e surclassato dai propri superiori, innamorato senza speranza della Signorina Silvani (Anna Mazzamauro), sposato con una donna che lo “stima moltissimo” (Milena Vukotic), tuttavia Fantozzi è figura storica e imprescindibile dell’immaginario nazionalpopolare, e fautore di massime come “La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca!” che, pur venendo spesso strumentalizzate, sono

diventate bandiere di uno svicolamento di massa da un modello culturale preimpostato, dalla spinta forzata all’essere vincenti, con insita accettazione del proprio, congenito, vuoto a perdere. Adesso è pronto per una seconda vita sul grande schermo: dopo la riedizione di Fantozzi lo scorso ottobre, dal 2 al 4 novembre arriva nei cinema Il secondo tragico Fantozzi, anch’esso in versione restaurata 2K. Com’è leggendario, Lei. (F.D.M.)

Cosa rende i primi due film migliori? «Il fatto che venissero dal successo dei libri che avevo scritto. Il regista, Luciano Salce, un uomo di rara intelligenza, è riuscito a portarli al cinema pari pari. La fortuna fu così grande da trascinare anche i film successivi… Però quando li rivedo oggi mi irritano tantissimo, vorrei rifarli o non averli mai accettati». Ad ogni modo oggi Fantozzi continua ad essere attuale, come mai? «Ho più successo da cinque o sei anni a questa parte, di quanto ne abbia mai avuto. Sai, sono film che parlano di un problema eterno: il timore di essere non competitivi. Quel che ha funzionato, a mio avviso, è la sensazione gradevole e confortante di non sentirsi più isolati. Vedendo Fantozzi pensi che quei difetti non sono così gravi, ma comportamenti tipici, un morbo italiano. Perché alla fine il 90% degli italiani non ce la fa, nella vita». Trova che negli anni la società si sia avvicinata a quella raccontata in Fantozzi? «In un certo senso. Alla fine gli italiani sono I FILM DI FANTOZZI tutti abbastanza sudditi. Si lamentano molto PARLANO DI ma non alzano mai la UN PROBLEMA testa per protestare». Ci sono intere geneETERNO: IL TIMORE razioni che amano i DI NON ESSERE film di Fantozzi, che COMPETITIVI rapporto ha con i fan?

pubblicata sul Corriere dei Piccoli, mitiche rivisitazioni (come quella su Topolino, nella storia La tragica avventura di Paperon de’ Paperozzi), e infine addirittura una graphic novel aggiornata ai tempi moderni e a cura dello stesso Villaggio (Fantozzi Forever, 2014).

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NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 29

© GettyImages (1), © Courtesy of Ornato Comunicazione/Eagle Pictures (5), Cairo Editore (1), Rizzoli (1), Walt Disney Topolino (1)

ce perché, sebbene non abbia deciso lui quali dei molti film del ragioniere riportare in sala, non potrebbe essere più d’accordo sulla scelta: «C’è una grande differenza tra i primi due e tutti gli altri e si vede, perché gli altri sono stati fatti per avidità. Avidità dei produttori, ma soprattutto mia. È difficile sottrarsi quando ti offrono così tanti soldi, specie per un ex povero come me».


ritratti

Zooey DESCHANEL 30 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015


SONO MOLTE LE STAR DALLO

SGUARDO MAGNETICO, MA

NESSUNA HA DEGLI OCCHI DI UN AZZURRO-GHIACCIO COSÌ

INTENSO. INIMITABILE, POI,

L’IMMAGINE DA “HIPSTER PIN-UP” CHE

SI ACCOMPAGNA AL SUO STATUS D’ICONA DEL CINEMA INDIE. MA ZOOEY È ANCHE

UNA CANTANTE, E ORA È PRONTA A

In realtà (o meglio nella finzione), chi va a

etichetta che piace all’attrice, anche perché

sempre voluto essere normale». Sarà, ma non

esibirsi in quel di Kabul è Ronnie, la 30enne

«sì, sono un’ottimista, adoro la musica felice,

così “normale” sembra la sua risposta alla

aspirante rock-star protagonista di Rock the

in particolare i Beach Boys». Appassionata di

domanda “Se fossi uno strumento musicale

Kasbah. Nell’irriverente commedia diretta

musica sin da bambina, «il primo album l’ho

quale saresti?”: una Pedal Steel Guitar. Se,

da Barry Levinson in sala dal 5 novembre, la

avuto tra le mani a tre anni. Era Like a Virgin:

come noi, non sapete neanche di cosa si

Deschanel interpreta infatti questa ragazza

all’epoca frequentavo un corso di danza e lì

tratti, googlatene il nome; per il resto, la scelta

ribelle e un po’ superficialotta che si affida

ce lo facevano sentire tutto il tempo, così mio

non fa che rimarcare, ancora una volta, i gusti

a un improbabile manager musicale con

padre me lo comprò. Mi ricordo che rimasi

eccentrici della star che, da vera hipster, ama

il volto stropicciato di Bill Murray. L’uomo

abbastanza scioccata dalla copertina con

tutto ciò che è strano e retrò, anche perché

le promette una folgorante carriera il cui

Madonna in lingérie: non sapevo neanche

«a volte mi sento nata nell’epoca sbagliata».

assurdo trampolino di lancio sarebbe il

cosa volesse dire “vergine”!». Il primo disco

Una tipa bizzarra e dai gusti vintage

citato concerto davanti a truppe di soldati

che ha poi acquistato per conto suo è stato

(soprattutto nei – bellissimi – vestiti) è infine

americani “arrapati”. Inutile dire che non

invece A Hard Day’s Night dei Beatles,e qui

la sua Jess in New Girl (serie di cui è anche

funzionerà... A parte questo, il ruolo è perfetto

la mente corre subito a (500) giorni insieme

produttrice), ragazza davvero “adorkable”

per Zooey, da sempre a contatto col mondo

e al dialogo cult in cui il suo personaggio

per usare un termine coniato ad hoc per lei.

della musica: oltre a esser stata sposata col

confessa a Joseph Gordon-Levitt il suo Fab

Un aggettivo (crasi tra “dorky” e “adorable”,

leader del gruppo (indipendente, ça va sans

Four preferito: Ringo Starr. «Impossibile. A

ossia “buffa” e “adorabile”). che però, a detta

dire) dei Death Cab for Cutie, ha fondato il

nessuno piace Ringo Starr» replica lui; «È

della stessa Zooey, non la rappresenterebbe

duo She & Him insieme a M. Ward con cui

proprio per questo che mi piace» sentenzia

nella vita vera: «Era una parola studiata

ha pubblicato tre album dai titoli minimalisti

lei. L’originalità a tutti i costi, del resto, sembra

per lanciare la serie, per descrivere il mio

Volume One, Volume Two, Volume Three, oltre

una caratteristica intrinseca non solo di

personaggio, non me. Io non mi identifico con

a una special edition di canzoni natalizie.

Summer ma della stessa attrice: «È qualcosa

quella espressione». Che però, a noi, sembra

Una sonorità, la sua, definita “feelgood”:

che non posso togliermi di dosso, eppure ho

perfetta…

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(Valentina Torlaschi)

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 31

© GettyImages (1)

PARTIRE PER UN TOUR IN AFGHANISTAN...


intervista IMPREVISTA/1

IL TRAILER ITALIANO DI A BIGGER SPLASH SU bestmovie.it

Tutte le

sfumature

Dakota

di

DOPO ESSERE STATA ANASTASIA, LA JOHNSON TORNA IN VERSIONE SEDUTTRICE IN A BIGGER SPLASH DI LUCA GUADAGNINO, THRILLER GIRATO A PANTELLERIA. MA STAVOLTA È UNA RAGAZZA SPREGIUDICATA E BEN CONSAPEVOLE DELLE PROPRIE DOTI… di Giorgio Viaro

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Hai interpretato una madre e una figlia nel giro di pochi mesi. Qual è più simile a te, in questo momento? «Diciamo che mi sento nel mezzo, a metà fra le due». Cosa c’è dietro al cinismo del tuo personaggio in A Bigger Splash, Penelope? «Credo che lei sia una giovane donna intelligente, molto in contatto con la propria femminilità e sessualità, aspetto che in una ragazza così giovane fa paura, perché può essere qualcosa di molto potente. Dal canto mio, ero affascinata da una fanciulla con poca esperienza nella vita che pensa però che manipolare le persone sia ok. Che è così inconsapevole e ha una totale mancanza di empatia verso gli altri. Non è esattamente un raggio di sole, diciamo».

A sinistra, Dakota Johnson insieme a Matthias Schoenaerts in A Bigger Splash (in sala dal 26 novembre), dove interpreta la languida Penelope. A destra, è Lindsey, moglie di Johnny Depp (con lei nella foto) nel thriller Black Mass - L’ultimo gangster (uscito nei cinema lo scorso 8 ottobre).

Come si diventa così, secondo te? «A volte, quando attraversi delle profonde esperienze di vita in giovane età, possono restare dei danni psicologici. Mi immagino Penelope come il tipo di ragazza cresciuta in mezzo agli adulti, a persone che si sono fatte del male. Ma allo stesso tempo lei è molto ingenua, non si rende conto di quello che sta facendo, è irresponsabile». La situazione che si crea tra i personaggi del film è una specie di gioco sociale. Qual è il ruolo di Penelope? «Penelope è molto bizzarra. Tormenta tutti e anche se stessa, gioca con le emozioni della gente. Ma nella storia ogni personaggio cambia più volte la propria posizione, e le relazioni si spostano continuamente di livello». Qual è la caratteristica che Penelope, Lindsey (Black Mass) e Anastasia (Cinquanta sfumature di grigio) hanno in comune, e a cui ti senti affine? «Il tratto comune è la profonda forza che hanno: sono tutte donne toste e intelligenti. Per quanto mi riguarda, mi rivedo un pochino in ognuna di loro, e mi sono molto care». Che tipo di regista è Luca Guadagnino? «Adorabile: ha un’immaginazione in continuo movimento. È molto intrigante negli stimoli che ti dà, ma anche giocoso. Sento Luca vicino al mio cuore».

Hai guardato i suoi film precedenti? «Sì! Io sono l’amore penso sia una delle più belle opere cinematografiche che abbia mai visto: ogni cosa è trasmessa straordinariamente, con emozione. Vengo ispirata dai film che guardo, ed è eccitante quando ne arriva uno che ti stravolge e poi hai l’opportunità di lavorare con quella persona». Hai recitato con due tra i più talentuosi attori in circolazione, Ralph Fiennes e Johnny Depp. Cosa hai rubato da loro durante le riprese, e quali sono le loro caratteristiche come interpreti? «Be’, Johnny è uno che non ha paura di niente, ha un’energia fantastica e una grande immaginazione… Ralph è talento ed esperienza». Com’è stato girare a Pantelleria? «Era il quinto personaggio, è stato come avere a che fare con un bambino irrequieto. La temperatura, le location, l’ambiente… Quest’isola è come una palla di energia piazzata nel mezzo dell’oceano». Cosa significa il tatuaggio che hai sul braccio? «C’è scritto “Acta non verba”, vuol dire “Azioni, non parole”. L’ho fatto da adolescente, rifletteva bene il mio stato d’animo dell’epoca, tutto qui».

TAP AND GO! Scheda film

Le donne che interpreto sono toste e intelligenti: e io mi rivedo in ognuna di loro WWW.BESTMOVIE.IT

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Lido di Venezia, estate 2015. Dakota Johnson arriva all’intervista con venti minuti di ritardo, siamo su una terrazza luminosa e lei volta la schiena al mare. Le spiagge al Lido sono lunghe e larghe, tra la strada e il bagnasciuga ci sono anche 50 metri, quindi il mare è schiacciato sull’orizzonte, tagliato dai pontili, pieno di gabbiani. Ieri ha piovuto, lavando via tutta l’umidità, e oggi il cielo è limpido; Dakota guarda il panorama, poi si gira e dice: «È una mattina bellissima». La figlia di Melanie Griffith, salita alla ribalta grazie al ruolo di Anastasia in Cinquanta sfumature di grigio, indossa un abito orientaleggiante, con fiori grandi e arancioni. Ed è al Festival di Venezia con due film, Black Mass - L’ultimo gangster e A Bigger Splash: in uno è la moglie di Johnny Depp, nell’altro la figlia di Ralph Fiennes. Eppure Depp e Fiennes hanno la stessa età, 52 anni. Lei di anni ne ha 25, ma in Black Mass potrebbe averne 30, in A Bigger Splash ne ha 22; è la sua forza, una fisicità fanciullesca che si accenda e sale d’età nel giro di pochi sguardi. Nel film di Guadagnino è l’elemento perturbante, la figlia di un impresario musicale che, nel contesto turistico e al contempo incantato di Pantelleria, alimenta conflitti e tradimenti seducendo il compagno (Matthias Schoenaerts) di una rock star (Tilda Swinton).


intervista IMPREVISTA/2

Page PRIDE UNA CLIP DI FREEHELD SU bestmovie.it

DOPO IL COMING OUT, ELLEN TORNA AL CINEMA CON FREEHELD, UNA STORIA (VERA) D’AMORE, DOLORE E DIRITTI CIVILI AL FIANCO DI JULIANNE MOORE. E CI RACCONTA DI COME È CAMBIATA LA SUA VITA ADESSO CHE NON HA PIÙ PAURA... di Elisa Leonelli

S

ono passati quasi dieci anni dall’exploit del teen cult Juno, che regalò a una giovanissima Ellen Page una nomination all’Oscar per la sua adolescente sboccata alle prese con una gravidanza inaspettata. L’attrice canadese, amante di Patti Smith, François Truffaut e Meryl Streep, è sempre rimasta ai margini dello star system, ma nel febbraio dell’anno scorso non si parlava che di lei quando, alla conferenza Time to Thrive, ha pubblicamente dichiarato la propria omosessualità. Oggi, la Page è un modello per la comunità LGBT, ed è tra le frontrunner dell’imminente stagione dei premi grazie al ruolo di Stacie Andree nel dramma Freeheld - Amore, Giustizia, Uguaglianza. La incontriamo quindi per parlare del film diretto da Peter Sollett (Nick & Norah - Tutto accadde in una notte), vera storia della poliziotta Laurel Hester (Julianne Moore), affetta da un male incurabile ai polmoni, che si battè per assicurare la pensione alla compagna Stacie. Freeheld (da “freeholders”, ovvero i funzionari della Contea di Ocean che negarono alla Hester i benefici pensionistici) approda sugli schermi a pochi mesi da un evento storico: la sentenza della Corte Suprema che ha legalizzato i matrimoni gay in tutti e 50 gli stati americani, lo scorso 26 giugno.

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Non ne potevo più di sentirmi spaventata e dovermi nascondere

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Ellen Page è nota al grande pubblico per il ruolo di Kitty Pryde nella saga degli X-Men. In Freeheld (nelle sale dal 5 novembre) interpreta la coraggiosa Stacie Andree.

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NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 35


Conoscevi già la storia di questa coppia quando ti hanno offerto il ruolo? «Sì, ne avevo sentito parlare anni fa. I produttori mi hanno mandato il documentario del 2007 realizzato su di loro (Freeheld di Cynthia Wade, ndr), ancora prima che ci fosse una sceneggiatura o un regista associato al progetto. Ricordo di essermi commossa, e di aver detto subito sì». Ti sei rapportata al personaggio in maniera differente rispetto al solito? «Interpretare una donna lesbica poco dopo il mio coming out è stato particolare. Inoltre, Freeheld - Amore, Giustizia, Uguaglianza è un film molto triste, e il fatto di conoscere personalmente Stacie ha dato un tono diverso alle riprese. Mi ha resa davvero felice, comunque, potermi calare nei panni di una figura così forte. E al di là di tutto, questo film è principalmente una love story, quindi l’obiettivo era quello di trasmettere l’amore tra Laurel e Stacie». Ellen Page insieme alla vera Stacie Andree, alla presentazione di Freeheld al Festival di Toronto il 13 settembre 2015.

Sopra, Elle Fanning nei panni di un’adolescente transgender in About Ray, uno dei film a tematica LGBT in uscita nei prossimi mesi.

Questo sembra un ottimo momento per i gay e i trans in America, considerate le importante vittorie legali. Ti sembra che i film e le serie riflettano tutto ciò? «Certo. È stato un lungo viaggio, in molti hanno combattuto per l’uguaglianza per tanto tempo, ma adesso c’è più visibilità, le persone fanno coming out e si sentono al sicuro nel vivere le proprie vite. Questo si riflette nei media, nella televisione, nei film, nell’industria musicale, quindi anche a Hollywood. Penso che le cose stiano cambiando perché il pubblico è attratto dalle storie che mostrano una maggiore diversità. La Tv ha portato Orange Is the New Black e Transparent, e al cinema stanno per arrivare titoli con al centro la tematica LGBT: Freeheld appunto, The Danish Girl, Carol, About Ray». Cosa ti ha portata a esporti pubblicamente l’anno scorso? «Per un po’ non volevo farlo, avevo paura, una paura generata dal fatto che ho una carriera da portare avanti e tutti ti dicono che non lo puoi fare, se sei un’attrice di Hollywood. Avevo vent’anni quando la mia vita è cambiata, dopo Juno, e allo stesso tempo stavo scoprendo chi ero. Sono stata pronta ad uscire allo scoperto quando ormai non ce la facevo più a sentirmi spaventata, a nascondere le mie relazioni e la mia identità. Stavo diventando una persona chiusa e meno ispirata creativamente, meno entusiasta nei confronti della vita. Certo, ho fatto coming out perché egoisticamente volevo essere una persona felice, ma anche perché più gente viene allo scoperto, più ci si allontana dall’omofobia». Com’è cambiata la tua vita dopo il coming out? «Sapevo che sarei stata più felice, ma non credevo fino a questo punto. Molte persone che conosco da anni ti di-

36 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

In alto, un’immagine del commovente discorso durante il quale, nel febbraio 2014, la Page ha dichiarato pubblicamente la propria omosessualità.

Freeheld è prima di tutto una grande storia d’amore

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La Page considera molto utile lo yoga, che praticava con costanza durante gli anni del liceo in una scuola buddista.

rebbero che sono diversa, perché finalmente posso essere me stessa tutto il tempo, non mi sento di dover nascondere nulla, posso innamorarmi senza rischiare di compromettere il rapporto. Ogni aspetto della mia vita è migliorato».

Di recente, l’attrice canadese si è appassionata al surf.

Cosa ti piace fare quando non lavori? «Adoro le lunghe camminate, uscire con gli amici, e ho imparato a surfare quest’anno: al momento è la mia ossessione». Sei andata a una scuola buddista, ti hanno insegnato una particolare filosofia di vita? «Sì, mi sono laureata in una scuola ad Halifax, nella Nuova Scozia, ed è stata fenomenale, lì mi sono sentita apprezzata per la prima volta. Poi meditavamo e facevamo yoga, attività utili per il corpo e il cervello, che ci hanno aperto la mente». Ti consideri attenta all’ambiente? «Sono una persona molto consapevole, sono interessata alla sostenibilità del pianeta. Tento di non sprecare, di non consumare troppo. Siamo in una situazione spaventosa, sono necessari cambiamenti drastici. E in effetti ci sarebbero molte soluzioni a disposizione, ma il problema è che, per interesse, la politica internazionale continua a sostenere i combustibili fossili. Per non parlare di un sistema alimentare molto pericoloso: cibo a buon mercato ma dagli effetti devastanti».

Quest’anno ho imparato a surfare: al momento è la mia ossessione

TAP AND GO! Scheda film

Non solo attrice

ELLEN PAGE

tra musica e realtà virtuale

Le virtù di Ellen Page si estendono oltre la settima arte, dal momento che l’attrice si è cimentata anche nel campo musicale e videoludico. Ha infatti composto la partitura di Zub Zub, e ha cantato e suonato – assieme al suo partner nel film Michael Cera – Anyone Else But You (un romanticissimo pezzo dei The Moldy Peaches), per la colonna sonora di Juno (2007). Non solo: tra le esibizioni canore della Page c’è anche quella di Moonlight on the Prairie per il grottesco hero movie Super: Attento crimine!!! (2010), diretto dal James Gunn di Guardiani della Galassia, che della canzone citata ha scritto

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il testo. All’orizzonte un futuro da chitarrista e compositrice attende dunque Ellen? Lei, con la sua proverbiale umiltà, assicura di no. Intanto, però, prosegue le sue sperimentazioni extra-cinematografiche: nel 2013 ha recitato in motion capture per il videogioco fanta-thriller Beyond: Two Souls, in cui interpretava la combattiva protagonista Jodie Holmes nelle sue diverse età (bambina, adolescente, giovane donna), accanto a Willem Dafoe (anch’egli in motion capture). Per l’occasione, l’attrice si è dedicata – guarda un po’ – alla soundtrack dello stesso game, cantando un pezzo inedito: Lost Cause. A quando il primo vero concerto?

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 37

© GettyImages (2), © iStockphoto/ Dmitry Berkut (1)/© delamofoto (1), ©2015 The Weinstein Company. All rights reserved (1), Courtesy of Human Rights Compaign Youtube Channel (1), © Fox Searchlight Pictures/Mandate Pictures/Mr. Mudd/20th Century Fox (1), © Double Feature Films/Endgame Entertainment (1), © Fox Searchlight Pictures/Mandate Pictures/Mr. Mudd/20th Century Fox (1), © Sony Computer Entertainment/Quantic Dream (1)

La Page con Julianne Moore (premio Oscar per Still Alice) che in Freeheld - Amore, Giustizia, Uguaglianza interpreta la poliziotta Laurel Hester: affetta da un tumore incurabile, trascorse gli ultimi mesi della sua vita a lottare per i diritti della compagna.




cover STORY

s

Alla

coperta Isola

nonc’è

dell’

che

SIAMO STATI SUL SET DEL NUOVO FILM DI JOE WRIGHT, PAN, IN UNA NEVERLAND DIVERSA DA COME LA RICORDAVAMO E CON UN VILLAIN D’ECCEZIONE: HUGH JACKMAN NEI PANNI DEL PIRATA BARBANERA di Eva Carducci

IL TRAILER ITALIANO DI PAN - VIAGGIO SULL’ISOLA CHE NON C’È SU bestmovie.it

Luglio 2014. È una mattina estiva fin troppo fresca, e abbiamo un foglietto in mano con poche indicazioni: “Seconda stella a destra e poi dritti fino al mattino”. Destinazione, l’Isola che non c’è. In assenza di Peter a tenerci per mano, il volo lo spicchiamo grazie a un aereo di linea diretto a Londra e ai Leavesden Film Studios, noti soprattutto per essere la casa di Harry Potter, grazie all’installazione permanente dei set della fortunata saga. Ora però quell’area ospita le imprese del bambino che sa volare e di Capitan Uncino, benché in una versione un po’ diversa da quelle a cui siamo abituati. Si sta infatti girando Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è di Joe Wright (nei cinema italiani dal 12 novembre), una sorta di prequel alle avventure già note, la genesi del personaggio e del suo acerrimo nemico senza una mano.

40 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

LA STORIA PRIMA DELLA STORIA Tutto ha inizio nella Londra degli anni ’40 (non siamo quindi nel tardo Ottocento di James Matthew Barrie), con il giovane protagonista (Levi Miller) alle porte dell’adolescenza. Peter ha un unico obiettivo: ritrovare sua madre Mary (Amanda Seyfried). Una missione interrotta da una ciurma di spaventosi pirati capitanati da Barbanera (un irriconoscibile Hugh Jackman), che lo rapiscono in combutta con le suore dell’orfanotrofio in cui si trova. Il ragazzino si ritrova così proprio sull’Isola Che Non C’è. Ma anche in questo caso tutto è diverso da come ricordavamo. Uncino è semplicemente James Hook (Garrett Hedlund), entrambe le mani al loro posto e un lavoro da minatore del Midwest degli Stati Uniti. Fra Hook e Pan non solo non c’è rivalità, ma i due addirittura entrano in combutta, perché hanno un obiettivo comune: fuggire dall’Isola

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Il bellissimo e visionario set di Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è, allestito presso i Leavesden Film Studios di Londra. A lato, alcune colorate ambientazioni del film: dall’alto, il volo tra le nuvole del veliero di Barbanera, l’incontro con il gigantesco coccodrillo, il villaggio degli indiani dove vive Giglio Tigrato e infine Pan insieme alle splendide sirene.

per tornare a casa. Nel loro viaggio incontreranno anche Giglio Tigrato (Rooney Mara), un personaggio femminile molto forte e combattivo che protegge il villaggio indigeno di cui fa parte. Grande assente, invece, la fatina Trilli, fedele amica e consigliera. IL REGNO DEI COLORI Il nostro viaggio dentro il film che sta nascendo inizia nella sala degli artwork, dove abbiamo la possibilità di ammirare la progressione cromatica delle scene, partendo dal grigio dell’orfanotrofio e proseguendo fino al coloratissimo villaggio dei nativi, un’esplosione di turchese, viola e arancio. La production designer Aline Bonetto ci racconta la sfida di ricreare Neverland come una terra selvaggia e polimorfica, una collezione di ambienti in cui ogni area ha un proprio stile. Nella sala c’è anche il modellino in scala della foresta, una riproduzione che non rende l’idea della costruzione, uno 42 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

dei set indoor più grandi re magicamente sbarcamai realizzati. Joe Wright ti in un universo paralleha voluto ricreare fisicalo. Da quella postazione ESPLORARE mente quanti più scenari strategica, luogo depuIL SET DI PAN possibili, dando la possitato al raduno del consiÈ STATO COME bilità agli attori di recitare glio degli indigeni di NeSBARCARE all’interno di un ambienverland, nascosti fra il fote reale e non virtuale. IN UN UNIVERSO gliame, abbiamo assistiCome ha fatto? Prendento all’assalto dei pirati, PARALLELO do un hangar dove venicon Giglio, Hook e Peter vano assemblati i dirigibia fronteggiare gli invasoli Zeppelin e costruendoci dentro un’inri. La tentazione di brandire una spada tera foresta artificiale. Ed è qui che ci die gettarsi nella mischia è forte, ma allo rigiamo ora. stop delle riprese tocca rientrare alla postazione video per rivedere su schermo NELLA FORESTA la scena appena girata, cercando di non Ci accoglie un’aria densa, che sa di verinciampare nei cavi elettrici. nici industriali e vegetazione. Una nebbia sottile avvolge alberi e piante incaPIRATI IMPARRUCCATI stonate nella base in legno che costituiDurante la pausa caffè ci ritroviamo in fila sce la struttura del villaggio di Giglio Ticon i pirati, dentro polverose tende appena grato, un circo globale e multietnico. Safuori dall’hangar. Gli stunt provano le loro lendo le scale e osservando dall’alto le acrobazie, Rooney Mara entra ed esce dal capanne della cittadella, sembra di essecamerino, mentre Garrett Hedlund gio-

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è « Non un

reboot,

è una nuova Il film è una origin story, giusto? «Sì, è la storia di come Peter diventa Pan. Tutto ha inizio nella Londra del 1941: Peter è un bambino che sta in un orfanotrofio, e sogna di ritrovare sua madre, o che lei torni da lui. Una notte, dei pirati scendono letteralmente dal cielo e lo rapiscono, portandolo all’Isola che non c’è su una nave volante. Peter è dunque prigioniero del malvagio Barbanera, che prende gli orfani per farli lavorare per lui, avido di polvere di fata. E questo è l’inizio di tutto il viaggio». Come hai conosciuto la storia, da piccolo? «Tradizionalmente in Inghilterra vengono messe in scena recite di Natale in cui Peter Pan viene interpretato da una giovane donna. Quindi il mio primo ricordo del personaggio è una ragazzina coi capelli rossi che svolazza in giro, ed è una cosa che mi confonde molto (ride, ndr). J. M. Barrie ha scritto un personaggio che è sia buono che cattivo. La cosa fantastica è che Peter è molto reale: ha un’incredibile immaginazione, coraggio, spirito d’avventura; ma è anche egoista e senza cuore, e se gli parli di un trauma che hai vissuto, lui magari ti ascolta ma poi se ne dimentica subito. Si tratta perciò di un personaggio nel quale possiamo identificarci come bambini e come esseri umani, per via della nostra natura ambivalente. Ecco perché le persone lo amano tuttora». Come hai scelto di raffigurare i pirati, e come mai hai voluto Hugh Jackman per questo ruolo?

A Neverland coesistono creature indigene, come nativi, fate e coccodrilli (albini e giganti): potevano dunque mancare le sirene? E quale miglior attrice per calarsi nel ruolo se non la ex-modella Cara Delevingne (foto sopra)? La quale non si è accontentata di interpretarne una sola, bensì l’intero clan. A fianco, il regista Joe Wright.

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Joe Wright

«Sottolineo che non c’è nulla di camp in Barbanera; quando pensavo ai pirati pensavo a personaggi reali, davvero spaventosi. Mi riferisco a delle vecchie rappresentazioni in cui i filibustieri sono terrificanti, nonostante indossino parrucche e costumi femminili. Abiti che, in verità, li rendevano ancora più paurosi. Ho voluto Hugh perché è uno dei più grandi attori del pianeta, e avevo bisogno di qualcuno che si gettasse nel progetto con tutto il cuore. La cosa più cool di lui è che non cerca di sembrare cool. Inoltre, dovevo avere un attore che avesse lavorato in teatro, che avesse abilità fisiche per questa performance e che fosse un vero e proprio leader della compagnia, a cui potessero affidarsi gli altri attori, a partire dal giovane protagonista». C’è qualcosa che vorresti poter rifare della tua infanzia? «Quando guardo le mie foto da piccolo penso: “Che fantastico bambino!”. Vorrei non essere stato paralizzato dal disgusto verso me stesso, mi sarei divertito di più se non mi fossi preoccupato delle cose. Ero convinto che quando sarei cresciuto il mondo si sarebbe aperto, sarebbe stato più eccitante e così è stato, perché poi quando sono andato al liceo ho incontrato persone come me, non ero più “quello strano”. Mi è piaciuto crescere, davvero. Ora c’è un ribaltamento, e mi preoccupo dell’altra fine! Ma continuo a godermi le cose». Qual è l’appeal di realizzare un remake come questo? «Non è un vero remake, bensì un re-framing, una ristrutturazione di personaggi e storia. Non sento di “sovrastare” le altre versioni in nessun modo, lo script è una delle cose più originali che ho mai letto. L’idea centrale nella creazione di Pan è che viene tutto dall’immaginazione di un bambino, prima che abbia qualsiasi tipo di lezione; tale lezione poi diventa coscienza ed è così che iniziamo ad avere consapevolezza di noi stessi. Ma prima, nell’immaginazione, siamo liberi; quindi volevo fare un film dal punto di vista dell’immaginazione di un bambino. Ed è un bambino che abita a Londra, perciò le cose rappresentate sono ispirate a ciò che avrebbe potuto vedere, immagini della vita reale». (Giorgio Viaro)

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COME NASCE PAN INTERVISTA AL REGISTA

storia»


GIGLIO TIGRATO

UNCINO

ca con il cappello da cowboy. Ma al suono della campanella si torna in scena. Il set nel frattempo si è riempito di comparse. Alcuni sembrano arrivare dall’Asia, altri dalle isole caraibiche, con gonnellini di paglia dai colori accesi, e copricapi di piume e fiori. Poi rientrano i pirati. Come rendere unico un filibustiere? Jacqueline Durran, costume designer, ci racconta che non è stata un’impresa semplice, soprattutto perché il cast di stuntman e figuranti era composto da oltre 160 NAVI VOLANTI persone, ognuna delle E UN FUTURO INCERTO quali doveva avere caI PIRATI SONO Il nostro viaggio continua ratteristiche specifiche. La soluzione è stata ag- UN PO’ STEAMPUNK, sulla Queen Anne’s Revenge di Barbanera, la nagiungere elementi “priUN PO’ BRITISH ve volante, ancora in comari”, come le cintuGENTLEMAN, UN struzione. Nella cabina del re, evitando riferimenti a un determinato perio- PO’ AMANTI DELLE Capitano predomina il legno scuro e un imponente do storico o a precedenPARRUCCHE letto a baldacchino. Le miti adattamenti cinematosure sono impressionanti, grafici (leggi: Jack Spare il ponte su cui ci rechiamo subito dorow). Così è nato un esercito di bucapo misura a occhio 30 metri, e rappresennieri un po’ steampunk e un po’ british ta comunque solo una piccola parte della gentleman, con una predilezione per… struttura che verrà poi completata in digile parrucche. 44 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

SIRENA

tale. Subito dopo saliamo anche sul ponte della Jolly Roger (vi dice niente il nome?), la nave che Hook e Peter troveranno lungo il loro cammino, ma dobbiamo fare attenzione a muoverci fra i cannoni, o ci butteranno tutti a mare... Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è è, insomma, un prequel che racconta le origini del mito lasciando la porta, o meglio, la finestra aperta ai possibili sequel. Vedremo Wendy, Nana e Trilli in futuro? Dipenderà dal successo al botteghino, anche se nel suo epilogo il film lancia segnali di connessione inequivocabili con la storia che tutti conosciamo e amiamo.

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Levi Miller (il giovane interprete di Pan) è stato scelto tra centinaia di bambini: la produzione ha viaggiato tra Canada, Australia e Stati Uniti prima di trovarlo. A lato, i suoi compagni d’avventura: Giglio Tigrato (Rooney Mara), Uncino non ancora Capitano (Garrett Hedlund), e la sirena (Cara Delevingne, vista qualche mese fa in Città di carta).


Peter Pan

Storia completa

Nato nel 1902 dalla mente dello scrittore James Matthew Barrie, Peter Pan è apparso per la prima volta nell’opera L’uccellino bianco, un romanzo originariamente pensato dall’autore per un pubblico adulto. Dato il grande successo, nel 1906 viene pubblicata un’edizione con illustrazioni, Peter Pan nei Giardini di Kensington, che racconta la storia di un bambino che si rifiuta di crescere e delle sue avventure sull’Isola che non c’è. La versione più nota dell’opera arriva nel 1911 e cambia tre volte titolo, passando da Peter e Wendy, a Peter Pan e Wendy, fino al titolo definitivo: Peter Pan. La storia del ragazzo che sapeva volare è stata adattata spesso a livello cinematografico, ma prima di arrivare sul grande schermo ha preso vita a teatro: il primo adattamento risale infatti al 1904. Nel 1924 arriva invece il lungometraggio, per la regia di Herber Brenon (foto 1), mentre il film più famoso dedicato all’opera è il cartone animato Disney del 1953 (2), dove

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il protagonista indossa l’iconico completo composto da calzamaglia e tunica verde, vive a Neverland insieme ai bimbi sperduti e Trilli, combatte con Capitan Uncino e spesso vola a Londra per portare Wendy e i di lei fratellini con sé, entrando nella sua camera dalla finestra aperta. Passano quasi quarant’anni e nel 1991 arriva una nuova versione cinematografica, diretta da Steven Spielberg: Hook – Capitano Uncino (3). Ritroviamo Peter Pan non più giovane, interpretato da Robin Williams, che torna sull’Isola che non c’è per salvare i suoi figli e combattere l’eterno rivale Uncino. Indimenticabile la battuta di Campanellino (interpretata da Julia Roberts) che confessa il suo amore per Peter: «Sai quel posto che sta tra il sonno e la veglia, dove ti ricordi ancora che stavi sognando? Quello è il luogo dove ti amerò per sempre...». In Hook l’interesse gravita, per la prima volta in maniera significativa, anche su Capitano Uncino, una figura complessa e affascinante. Elemento che viene ripreso e ampliato nella serie televisiva C’era una volta, in cui Hook (interpretato da Colin O’Donoghue) non solo

è il buono, o meglio il villain che si redime da un passato burrascoso, ma è anche il fidanzato della protagonista (Emma, la figlia di Biancaneve e il Principe Azzurro), mentre nella serie la figura di Pan è completamente stravolta, al punto da diventare il villain della terza stagione (4). Dopo il successo della versione animata, e del film del 1991, nel 2002 sbarca al cinema il secondo film d’animazione dedicato a Peter Pan: Ritorno all’Isola che non c’è (5), mentre l’anno successivo arriva l’adattamento diretto da P.J. Hogan, che segue la trama del romanzo senza particolari variazioni (6). Infine, anche se non ha come protagonista Peter, il film Neverland - Un sogno per la vita (2004) merita di venir citato perché racconta la storia del suo autore Barrie, interpretato da Johnny Depp (7). È del 2011 l’ultima trasposizione, Neverland – La vera storia di Peter Pan (8), prima dell’arrivo di Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è, il film diretto da Joe Wright. E siamo convinti che dopo questa nuova versione in molti torneranno con un sorriso e un pensiero felice nei giardini di Kensington, dove la leggenda è nata e dove si erge silenziosa la statua di Peter Pan. (E.C.)

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7 1 4 NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 45

Famous Players-Lasky Corporation/Paramount Pictures (1), Walt Disney Productions (1), Amblin Entertainment/TriStar Pictures (2), Kitsis/Horowitz / ABC Studios (1), Disney Television Animation/DisneyToon Studios/Walt Disney Animation Australia/Walt Disney Animation Canada/Walt Disney Pictures (1), Universal Pictures/Colombia Pictures Corporation/Revolution Studios/Red Wagon Entertainment/Allied Stars Ltd. (1), Miramax/Film Colony (1), Parallel Film Productions/MNG Films/Syfy/Sky Movies (1)

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Hugh Jackman

Adulti sono imprevedibili, per questo spaventano «Gli

i bambini»

L’ATTORE AUSTRALIANO RACCONTA IL SUO RUOLO NEL FILM DI JOE WRIGHT: QUELLO DI UN PIRATA VANITOSO, RIDICOLO E TERRIBILE, CHE SARÀ ALL’ORIGINE DEL MITO DI PETER PAN di Giorgio Viaro

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uando si parla di “antidivi”, il nome in cima alla lista dovrebbe essere sempre quello di Hugh Jackman. Che del divo ha la carriera, ma di sicuro non i modi. Gentiluomo australiano di 47 anni appena compiuti (il 12 ottobre), Jackman, quando non è sul set, si presenta agli incontri ufficiali con un abito scuro e una camicia aperta sul colletto, formale ma non rigido. Non si camuffa, non insegue le mode, non si mette in posa se non con autoironia. Risponde sempre alle domande con passione e originalità, cercando di estrarre un pezzetto della sua vita per raccontare i personaggi che interpreta. E quando l’intervista finisce, si ferma a chiacchierare con i giornalisti, come fosse uno tra tanti. Per questo incontrarlo di nuovo per parlare del barocco pirata Barbanera, artefice della genesi di Peter Pan e Capitan Uncino così come li conosciamo oggi, è un’occasione unica per una chiacchierata non convenzionale sul mestiere dell’attore, e non solo.

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BARBANERA È UN MASCHIO ALFA CON LA PARRUCCA DI MARIA ANTONIETTA E IL COSTUME DI LUIGI XIV!


Qual è il tuo primo ricordo di Peter Pan, e perché secondo te non smettiamo di amare questa favola? «Non ricordo nello specifico quand’è stato, ma l’ho sempre trovato un racconto bellissimo perché è molto maturo e tuttavia capace di emozionare, soprattutto verso il finale. Ci ammonisce a non perdere il bambino che abbiamo dentro, e per me, che sono adulto e ho dei figli, è facile prendersi troppo sul serio e allontanarsene. Vedere questo film, proprio come leggere il romanzo di J.M. Barrie, ti fa tornare bambino, ti fa sentire che tutto è possibile, se soltanto ci credi».

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Di pirati al cinema ne abbiamo visti tanti, il tuo Barbanera com’è? «Ne ho discusso con Joe (Wright, ndr) la prima volta che ci siamo incontrati per parlare del film, e alcune sue riflessioni mi sono rimaste impresse. Ad esempio: tenendo conto del fatto che l’Isola che non c’è è frutto dell’immaginazione di un bambino, tutti gli adulti sono sia spaventosi che ridicoli. Questo perché i piccoli hanno un’immagine precisa degli adulti, li vedono così. Barbanera, per esempio, ha la faccia inondata da un makeup bianco, la parrucca di Maria Antonietta e il costume di Luigi XIV! È il maschio alfa sull’isola, il capo dei pirati che lo temono, ma anche uno che si diverte un sacco ed è vanitoso. Bisogna capire che anche i villain hanno due facce, proprio come gli eroi». In che modo terrorizza i bambini? «La cosa che spaventa in generale i bambini è quando gli adulti cambiano umore da un momento all’altro, il fatto che possono essere di buono o di cattivo umore nel corso di una stessa giornata. Questo l’abbiamo applicato anche a Barbanera, che a volte è spaventoso e altre volte è affascinante, ma sempre imprevedibile». Come ti sei trovato sul set a indossare questi costumi così ingombranti? «Li ho adorati. Fin dall’inizio, da prima che i personaggi fossero definiti con precisione, avevamo un sacco di vestiti e stivali, tutti i pirati potevano provare vari indumenti e collaborare al processo creativo. Quando ho visto Mad Max: Fury Road mi hanno impressionato le gang dei cattivi e il loro look, i costumi e il make-up erano pazzeschi. E penso che sia fantastico che anche nell’Isola che non c’è non ci fossero restrizioni… Ogni cosa era come la volevamo, e se dopo tre ore pensavamo a una cosa completamente diversa, non c’erano problemi. È stato davvero divertente».

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PAN CI RICORDA CHE SIAMO ANCORA BAMBINI, CHE TUTTO È POSSIBILE SE SOLO CI CREDIAMO

A che punto della tua vita hai smesso di “credere”? «Chiaramente da adulto hai delle responsabilità a cui pensare, e perdi spesso quella sensazione di vivere in un mondo illimitato; la gioia, la creatività e la sorpresa infantili. Iniziamo a vedere tutto negativamente, mentre le cose sono piene di possibilità. Mi ricordo che quando avevo l’età del protagonista di Pan - Viaggio sull’Isola che non cè pensavo soltanto che alla fine della scuola sarebbe stato tutto incredibile e sarei stato libero… E poi in effetti lo sono stato, come tutti, ma quanti adulti che conosciamo vivono la vita con quel senso di libertà che ci si immaginava da bambini? Ed ecco perché il messaggio di Peter Pan è memorabile: Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è ti ricorda che sei

ancora un bambino, che quelle possibilità esistono. E per me che, come attore, ogni volta mi vesto e fingo di essere qualcun altro, è molto importante». Quando siamo bambini vogliamo crescere, mentre da adulti ameremmo tornare all’infanzia. C’è qualcosa che vorresti poter rifare? «Sì, tornare indietro sulla decisione presa a 12 anni, quando andavo a lezione di ballo. Avevo un insegnante che mi convinse di avere talento, e a me piaceva e ci avrei provato, ma poi mio fratello mi disse che era una cosa da femminucce. Non sapevo cosa significasse ma sapevo che era una brutta cosa, così rinunciai. A 19 anni lui mi chiese scusa e mi disse che avrei dovuto essere sul palco, e così ritentai, ma era troppo tardi a quell’età. Più in generale, vorrei non aver preso tutto così seriamente, come diceva prima Joe. Ero così nervoso all’idea di fallire che non mi godevo le cose, come quando entrai nel team di cricket al liceo. Era solo cricket scolastico, eppure… Troppa pressione, infatti saltai la stagione successiva». In un combattimento tra Barbanera e Wolverine, chi vincerebbe? «Probabilmente Wolverine... (ride, ndr)».

Sul set, Hugh Jackman ascolta le istruzioni del regista Joe Wright. L’autore inglese è alle prese per la quarta volta con un film in costume, dopo Orgoglio e pregiudizio, Espiazione e Anna Karenina.

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focus/LOVE STORY DA STAR

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URLA E SCHIAFFI TRA BRAD PITT E ANGELINA JOLIE NEL TRAILER ITALIANO DI BY THE SEA SU bestmovie.it

�a set e �ealtà

COPPIE CHE SCOTTANO, COPPIE CHE SCOPPIANO

BRAD PITT E ANGELINA JOLIE RACCONTANO LA CRISI SENTIMENTALE E SESSUALE DI DUE SPOSI, METTENDOSI IN SCENA IN BY THE SEA. MA DI MATRIMONI NATI, FINITI O SPIATI DAVANTI A UNA CINEPRESA, IL CINEMA È PIENO… di Lorenzo Ormando

Tra le primissime sequenze di Mr. & Mrs. Smith c’è un flashback, ambientato in Colombia, in cui Brad Pitt e Angelina Jolie ballano sensuali sotto la pioggia a tarda notte e restano a baciarsi, un po’ ubriachi, mentre il resto del mondo si spegne e in sottofondo Joe Strummer canta una nostalgica Mondo Bongo. È il 2005: lui ha da poco superato i quaranta ed è il sex symbol per eccellenza del cinema americano, amato dal pubblico e dalla critica. È sposato da cinque anni con Jennifer Aniston, anche se nel 1997 era arrivato a un passo dall’altare con Gwyneth Paltrow. Angelina, invece, di anni non ne ha nemmeno trenta ma è già una diva affermata: figlia d’arte, ha alle spalle un Oscar, un paio di blockbuster e due divorzi (l’ultimo, nel 2003, da Billy Bob Thornton, con cui ha adottato il suo primo figlio, Maddox). Quando si incontrano, il colpo di fulmine è inevitabile. Ma nonostante i rumor insistenti e l’interesse crescente da parte dei media, i due negano qualsiasi tipo di coinvolgimento sentimentale, uscendo allo scoperto solo pochi mesi prima della nascita di Shiloh Nouvel. Oggi, a riguardare quel ballo romantico, è difficile pensare che sia solo la scena di un film, visto che sembra piuttosto la fotografia di un momento preciso, quello che testimonia la nascita della coppia più glamour di Hollywood. Il 12 novembre, a 10 anni di distanza da quella pellicola così chiacchierata, arriva nelle sale By the Sea, terzo film da regista di Angelina e seconda occasione in cui lei

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e Brad recitano insieme, questa volta nei panni di due partner in crisi che decidono di fare una vacanza nel sud della Francia per ritrovare se stessi. Non c’è niente dell’azione pura di Mr. & Mrs. Smith, anzi: aspettatevi una storia a base di sesso, incomprensioni e lacrime. Il pubblico premierà lo sforzo e andrà al cinema, attratto dal disfacimento (nella finzione) della coppia? Che il sesso venda è scontato: se poi ci aggiungiamo la possibilità di alimentare il nostro voyeurismo sbirciando dal bu-

co della serratura nelle vite dei belli e famosi di Hollywood, allora il gioco è fatto. In passato il fascino di un’altra super coppia, quella formata da Tom Cruise e Nicole Kidman, unito a una storia controversa e alla promessa di scene ad alto contenuto erotico, giocò un ruolo importante nella promozione di Eyes Wide Shut, ultima opera di Stanley Kubrick e suo maggiore successo commerciale. Una delle locandine realizzate per il film girava proprio attorno al tema dello sguardo, con Cruise che si avvicina alla mo-

E VISSERO INFELICI E SCONTENTI Le coppie d’oro di Hollywood che si sono innamorate recitando fianco a fianco sullo schermo e, successivamente, separate nella realtà: in senso antiorario, Vincent Cassel e Monica Bellucci in L’appartamento, primo di tre film insieme; i giovanissimi Alec Baldwin e Kim Basinger all’apice della passione, poi sfumata, in Getaway; Ben Affleck e Jennifer Lopez nel 2003, in una scena del flop Amore Estremo; Tom Cruise e Nicole Kidman in Eyes Wide Shut, il capolavoro di Stanley Kubrick che li portò, si mormora, alla rottura.


focus/LOVE STORY DA STAR glie per baciarla e lei che osserva la propria immagine riflessa nello specchio con aria circospetta. Si trattava del loro terzo film insieme, dopo Giorni di tuono (grazie al quale, nel 1990, si conobbero) e Cuori ribelli. E intanto, mentre negli anni ’90 l’America li celebrava come i grandi eroi romantici di fine millennio (prima del divorzio, avvenuto nel 2001 dopo più di dieci anni di matrimonio), il cinema europeo rispondeva con il duo Monica Bellucci-Vincent Cassel, entrambi attori attratti da ruoli tosti e pellicole tutt’altro che commerciali: dopo essersi conosciuti sul set francese de L’appartamento (1996), che valse a lei una candidatura ai César, continuarono a recitare la parte dei fidanzati anche in Come tu mi vuoi e Dobermann, prima di convolare a nozze nel 1999. Nel 2002 scommisero sul bollente Irréversible, un’opera difficile per due star mainstream come loro: il film ricevette alcune critiche negative ma divenne ben presto popolare grazie a una discussa e

By the Sea è all’opposto di Mr. & Mrs. Smith: aspettatevi sesso, incomprensioni e lacrime

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«�o nuda sul set, mi sento esposta»

INCONTRARE ANGELINA JOLIE È SEMPRE UN’EMOZIONE. MA STAVOLTA, SENTENDOLA RACCONTARE QUELLO CHE PROBABILMENTE È IL SUO FILM PIÙ PERSONALE, LO È STATO ANCORA DI PIÙ di Lorenzo Ormando

Se la parola “diva” ha ancora un senso – oggi che lo star system mondiale annaspa, mandato in pensione dai grandi brand fantasy e cinecomic –, be’, allora Angelina Jolie è una diva. Lo percepisci quando entra nella stanza dove i giornalisti la aspettano, sollevando un’eccitazione percepibile, quasi arrivasse da un altro pianeta. Indossa canottiera e pantaloni neri, uno scialle beige che le copre le spalle e un paio di ballerine. Ha un magnetismo raro e mentre parla non si riesce a staccarle gli occhi di dosso. Siamo in un lussuoso hotel di Londra, non troppo distanti da Covent Garden, per parlare di By the Sea, il suo terzo film da regista dopo Nella terra del sangue e del miele (2011) e Unbroken (2014), due storie sulla guerra e i suoi orrori che non hanno brillato al boxoffice. By the Sea, complice la presenza di Angelina e Brad, potrebbe segnare un’inversione di tendenza. Cominciamo dalla domanda più ovvia: com’è stato dirigere tuo marito? Si è comportato da divo sul set? «Assolutamente no (ride, ndr). Da un lato lavorare insieme ci ha avvicinati molto, aiutandoci a trovare un nuovo modo di comunicare tra noi, dall’altro ha rappresentato una bella sfida: quando non riusciamo a dare il massimo, diventiamo piuttosto tesi…». Puoi farmi un esempio? «Se mentre lo dirigo non riesco a dargli le indicazioni adatte oppure lui si accorge che non sono soddisfatta del risultato, ci scaldiamo un po’. Quando lavori con la persona che ami tutto cambia. Inoltre i nostri personaggi si aggrediscono spesso e, se devo dire la verità, penso che non ci sia stata cosa più strana che chiedere a mio marito di litigare con me». C’è una scena in cui vi schiaffeggiate. «In realtà è lui a darsi uno schiaffo da solo, il che è anche meglio (ride, ndr). Sento che quella che abbiamo oggi è

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una relazione completamente diversa, specie nella dinamica regista-attore. Talvolta Brad mi chiedeva di spiegargli meglio alcune cose o di aggiungere delle battute al suo personaggio e così, parlando molto tra di noi, ha finito anche per scoprire delle cose nuove su di me. È stata un’esperienza importante». È stato catartico fare un film sul matrimonio? «Prima delle riprese alcuni nostri amici ci hanno detto che non era una buona idea perché la storia parla di due persone che stanno attraversando due fasi molto diverse delle loro vite. Ci hanno messi in guardia, spiegando che certi argomenti avrebbero fatto emergere tensioni e problemi». E invece? «Si sbagliavano. Le nostre vite non c’entrano nulla con quelle dei nostri personaggi e del resto, se fosse stato il contrario, non saremmo mai riusciti a girare il film. Di certo i temi centrali di By the Sea, ossia il non riuscire a essere ciò di cui il nostro partner ha bisogno e il conseguente chiudersi in noi stessi, sono cose che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita». Quando hai iniziato a scriverlo? «Molti anni fa, in un momento in cui avevo bisogno di elaborare un lutto. Quando la produzione ha avuto inizio e ho deciso che avrei interpretato la protagonista, mi sono sforzata di non modificare il copione originale. Quando vedrete il film capirete che, se avessi saputo che un giorno la storia sarebbe arrivata al cinema, non avrei incluso determinate scene». Quali, ad esempio? «Nel film Vanessa è nuda, sia emotivamente che fisicamente. E io ho scritto questa storia molto tempo prima di sottopormi alle operazioni chirurgiche (una doppia mastectomia preventiva, ndr). Inoltre in lei ci sono molti aspetti di mia madre (l’attrice Marcheline Bertrand, scomparsa nel 2007, ndr), specie nel modo in cui non si sente a suo agio con il proprio corpo. Mentre ero al montaggio e ripensavo a determinati eventi

particolarmente tristi della sua vita, ho ricevuto una telefonata in cui mi comunicavano che forse avevo un cancro. È stato strano ricevere una notizia del genere proprio mentre esploravo il tema del dolore. Questo è l’unico motivo per cui mi sento un po’ esposta, c’è qualcosa di personale in questa storia». Pensavi a questo tema già anni fa? «Sì, perché in fondo ho sempre saputo che nella mia vita avrei dovuto affrontare certe battaglie. Il fatto è che, quando il momento è arrivato, non ero ancora pronta. Nel film parlo di una donna che sente che il suo corpo l’ha tradita e questa è una delle ragioni del suo dolore». Ti preoccupa cosa penserà il pubblico? «Io e Brad abbiamo scelto di non curarci di come gli spettatori interpreteranno la storia. Vogliamo essere artisti insieme ed essere liberi di recitare quello che vogliamo. Sentiamo il bisogno di sperimentare, di spingerci al di là delle nostre paure, di essere coraggiosi e forti. Non importa come andrà, ciò che conta è che abbiamo fatto questa cosa insieme e ci siamo fidati l’uno dell’altra». Lavorando entrambi sul set, come siete riusciti a non trascurare i vostri figli? «Sono venuti con noi a Malta, dove abbiamo girato in una piccola baia. Maddox, il maggiore, era al lavoro sul set ogni giorno, mentre gli altri andavano a scuola. Dalla balconata dove giravamo potevamo vedere la loro aula». C’è qualcuno che vuole diventare attore? «Nessuno! Di recente alcuni hanno recitato delle battute in Kung Fu Panda 3, ma per loro è un gioco e i loro interessi sono altri. Con Maddox stiamo producendo il nostro prossimo film, ambientato in Cambogia, che racconterà la guerra dal punto di vista di una bambina. È il Paese da cui lui proviene e queste sono esperienze che probabilmente entrambi i suoi genitori hanno vissuto. Sono felice all’idea che faremo questo percorso insieme e che lui imparerà anche qualcosa in più sulla sua identità».

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focus/LOVE STORY DA STAR

La storia del cinema è comunque ricchissima di attori innamorati nella vita reale che, per un motivo o un altro, hanno scelto di lavorare insieme, dividendo uno o più set e spesso scatenando la curiosità del pubblico. Come quando, nel 1994, in occasione dell’uscita di Getaway, Kim Basinger e Alec Baldwin, all’epoca sposati, si ritrovarono a rispondere un migliaio di volte alla stessa domanda piccante, dicendo che non c’era stato alcun orgasmo sul

Dopo aver girato Getaway, Alec Baldwin e Kim Basinger dichiararono: «Il sesso davanti alla cinepresa è facile, ma a casa è meglio!» set e spiegando che «il sesso davanti alla cinepresa è facile, ma a casa è meglio». Alcune coppie sono davvero da record: pensiamo ai mitici Katharine Hepburn e Spencer Tracy, che lavorarono insieme a nove pellicole e furono amanti per venticinque anni, fino alla morte di lui, anche se non pronunciarono mai il fatidico sì

L’amore giovane

SONO LE COPPIE ATTUALMENTE PIÙ INVIDIATE AL MONDO: ALL’APICE DEL SUCCESSO, NEGLI ANNI DELLO SPLENDORE DIVISTICO Channing Tatum e Jenna Dewan si conobbero nel 2006 sul set di Step Up e oggi hanno una figlia di due anni, Everly. Stessa storia anche per i sex symbol Ryan Gosling ed Eva Mendes, che stanno insieme da quattro anni dopo aver lavorato in Come un tuono e che oggi sono genitori di Esmeralda Amada. L’attore più simpatico e richiesto del momento, Chris Pratt, conobbe la moglie Anna Faris durante le riprese di Take Me Home Tonight, nel 2007, e la sposò nel 2009. Ma ci sono anche coppie per le quali la scintilla non è stata immediata: pensiamo a Ryan Reynolds e Blake Lively, che condivisero il set di Lanterna Verde nel 2010. All’epoca lui era ancora sposato con Scarlett Johansson, mentre lei frequentava Penn Badgley, co-star di Gossip Girl. Quest’anno è nata la loro prima figlia. Analogo discorso per Ashton Kutcher e Mila Kunis: si erano conosciuti lavorando a That 70’s Show, ma per anni lei era stata legata a Macaulay Culkin, mentre lui era il marito di Demi Moore. Si sono fidanzati nel 2012 e, lo scorso anno, lei ha dato alla luce la piccola Wyatt Isabelle. I riservatissimi Garrett Hedlund e Kirsten Dunst, invece, si sono innamorati sul set di Sulla strada e da allora sono inseparabili, tanto che oggi si vocifera che pensino alle nozze. Al momento non ci sono (ancora?) fiori d’arancio in vista per i più cool di Hollywood, Andrew Garfield ed Emma Stone: i due si sono conosciuti sul set di The Amazing Spider-Man e oggi, dopo un periodo di pausa, sono tornati insieme.

Channing Tatum e Jenna Dewan Ashton Kutcher e Mila Kunis

Andrew Garfield e Emma Stone

perché Tracy era cattolico e già sposato. Will Smith conobbe sua moglie, Jada Pinkett, quando lei fece un provino (senza essere presa) per Willy il principe di Bel-Air. I due decisero di girare insieme Alì nel 2001, quando erano ormai sposati da anni. Se alcune performance sono rimaste impresse nella memoria, ci sono titoli che, nonostante il fascino esercitato dalla coppia in scena, sono stati dei veri e propri flop: è il caso di Ben Affleck e Jennifer Lopez (all’epoca ribattezzati “Bennifer”), i quali, dopo i risultati disastrosi di Amore estremo, ci riprovarono con Jersey Girl. Che al nuovo Batman piaccia recitare con le sue partner sembra evidente: lo aveva già fatto con Gwyneth Paltrow sia in Shakespeare in Love che in Bounce, quando però la storia era finita da un pezzo, e con l’ex Jennifer Garner in Daredevil (il loro colpo di fulmine avvenne proprio sul set, nel 2003, ma si sono separati quest’anno). Per trovare coppie intenzionate a dividere il set, però, non serve andare troppo lontano, visto che ci sono stati moltissimi esempi anche nel nostro cinema. Si va da Stefano Accorsi e Giovanna Mezzogiorno a Margherita Buy e Sergio Rubini, passando per Roberto Benigni e Nicoletta Braschi. La più amata dagli italiani, ultimamente, è quella formata da Riccardo Scamarcio e Valeria Golino. I due si conobbero lavorando a Texas, dieci anni fa, e da allora non si sono più lasciati. Hanno recitato di nuovo insieme ne L’uomo nero (2009) e poi Riccardo ha prodotto sia Miele, il primo film da regista di lei, che Per amor vostro, la pellicola grazie alla quale Valeria ha vinto la Coppa Volpi allo scorso Festival di Venezia. Premio che ha dedicato al suo compagno, «a cui sono profondamente grata perché ha creduto in me e in questo progetto». La morale sembra una soltanto: se squadra che vince non si cambia, quando c’è l’amore si lavora anche meglio.

TAP AND GO! Ryan Gosling e Eva Mendes

Scheda film Chris Pratt e Anna Faris

Ryan Reynolds e Blake Lively

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© GettyImages (8), © Jolie Pas, Pellikola, Plan B Entertainment, Universal Pictures (2), © Warner Bros/Stanley Kubrick Productions/Hobby Films/Pole Star (1), © Universal Pictures/Largo Entertainment/JVC Entertainment Networks/Turman-Foster Company/David Foster Productions (1), © Cecchi Gori Group Tiger Cinematografica/IMA Productions/La Sept Cinéma/M6 Films/Mate Producciones S.A./Union Générale Cinématographique (UGC) (1), ©Revolution Studios/City Light Films/Casey Silver Productions (1), © Touchstone Pictures/Summit Entertainment/Offspring Entertainment/Eketahuna LLC (1), © Carsey-Werner-Mandabach Productions/20th Century Fox Television/Carsey-Werner Company (1), © Marvel Enterprises/Avi Arad Productions/Columbia Pictures/Matt Tolmach Productions (1), © Sidney Kimmel Entertainment/Electric City Entertainment/Verisimilitude (1), © Rogue Pictures/Imagine Entertainment/Relativity Media/Internationale Filmproduktion Blackbird Dritte (1), © Warner Bros./De Line Pictures/DC Entertainment/Envy Studios (1)

violentissima scena di stupro che vedeva coinvolta proprio Monica.



Lucca COMICS AND GAMES

D

O I L G E V IL RIS ! K E E G I DE

. ACCESSIBILE IÙ P E E D N A R ILE RICCA, PIÙ G UN’IMPERDIB À R A S ANCORA PIÙ TO N NATI E NE DELL’EV GLI APPASSIO I U C A I N R LA XX EDIZIO GIO OSSONO DI QUATTRO PLAY NON P S O C E I MARATONA H C FUMETTI, GIO DI CINEMA, MANCARE 56 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

al 29 ottobre all’1 novembre il borgo medievale toscano si trasforma in un vero e proprio luogo di culto per centinaia di migliaia di geek provenienti da tutta Italia (l’anno scorso furono più di 400mila), affamati di comic, cinema, giochi e cosplay: tutti pronti per la 20esima edizione di Lucca Comics and Games, l’evento pop dei record, che quest’anno “viaggia” – come suggerisce il leitmotiv del nuovo manifesto disegnato da Karl Kopinski – verso un appuntamento ancora più ampio, ricco, ma soprattutto più vivibile, grazie all’introduzione di un tetto massimo quotidiano ai biglietti in vendita. Verranno pure allargati i padiglioni, con una nuova struttura nella zona ovest della cittadella (piazzale Verdi) e uno spazio in prossimità del Baluardo San Paolino. E se parliamo di viaggio, quello che attende gli appassionati di cinema tra le mura di Lucca si preannuncia anche quest’anno entusiasmante. Il programma della sezione Movie – di cui Best Movie è media partner – prevede un ricco menù di eventi, anterpime e incontri. Hunger Games - Il canto della rivolta: Parte 2 sarà protagonista con attività che coinvolgeranno i fan di Katniss grazie a un evento in programma in piazza San Michele dove potranno rivivere in prima persona l’emozionante finale della saga con tanto di assalto a Capitol City. Il programma prevede poi la proiezione di Legend (con Tom Hardy nel doppio ruolo di due gemelli gangster, che arriverà nelle sale a gennaio) e alcune immagini in anteprima di The Hateful Eight, il nuovo film di Tarantino nei cinema a febbraio. Warner Bros. mostrerà una clip dell’atteso cinecomic Batman V Superman e del film Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è dopo il passaggio al Festival di Roma (potete leggere la nostra cover story a pag. 40). Presso piazza San Michele, poi, Koch Media allestirà un’area horror targata Midnight Factory: una vera e propria scary experience con tanto di Wall of Fame da firmare col sangue. Sabato 31 ottobre è in programma l’anteprima di Tales of Halloween presso il Cinema Centrale. Disney sarà invece presente con un’area interamente dedicata a Star Wars: inutile dire che l’uscita imminente di Il risveglio della Forza catalizzerà l’attenzione di fan e cosplayer con gadget, action e giocattoli ispirati alla Galassia immaginata da Lucas. Nell’area espositiva della fiera verrà allestito un corner con

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ITATO L’AREA MOVIE HA OSP NE O IZI ED A RS O SC DURANTE LA CONTENUTI MILA SPETTATORI, 14 10 R PE NI IO IEZ O PR 28 ONE TEMATICHE ESCLUSIVI E 2 MARAT svariati prodotti LEGO Star Wars e sarà poi possibile provare l’attesissimo videogame di EA Star Wars: Battlefront. Mentre la Jedi e Sith Academy sarà a disposizione per imparare a tirare di spada (rigorosamente laser). E per il lancio del canale evento Sky Cinema Star Wars verrà addirittura ricostruito l’accampamento di Sabbipodi con tanto di battaglia a colpi di lightsaber. Per i fan del Paese del Sol Levante l’appuntamento è fissato per il 30 ottobre, con la presentazione di Garm Wars - L’ultimo druido (vedi la nostra scheda a pag. 70), ultima fatica del regista nipponico Mamoru Oshii (Ghost in the Shell, Lamù - Beautiful Dreamer e Patlabor 2). Venerdì 30 ottobre presso l’Oratorio San Giuseppe in Piazza San Martino, Oshii terrà una master class per 40 fortunati appassionati: i primi 15 che si presenteranno con il numero speciale di Best Movie realizzato per l’evento (leggi a pag. 58) saranno ammessi di diritto alla lezione. Numerose anche le anteprime legate ai film d’animazione. La 20th Century Fox presenterà Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts, che porta per la prima volta al cinema i personaggi creati da

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Schulz realizzati in 3D (leggi la scheda a pag. 68): Snoopy e i suoi compagni saranno protagonisti a Lucca anche attraverso una mostra allestita all’interno della Chiesa dei Servi. Sono previste poi clip mai viste in Italia di Il piccolo principe 3D di Mark Osborne e The Boy and The Beast di Mamoru Hosoda. Koch Media porterà invece il film Una tomba per le lucciole (sabato 31, Cinema Centrale), proiezione a cui parteciperà Gualtiero Cannarsi, direttore del doppiaggio italiano dei film targati Studio Ghibli. E pure Lucky Red ha in serbo una sorpresa che farà la felicità di tutti i fan di Miyazaki, oltre a un “trailerone” che includerà immagini di The Last Witch Hunter - L’ultimo cacciatore di streghe, Regression,

Heidi e Doraemon, e all’anteprima del film Lo chiamavano Jeeg Robot, opera prima di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria. È attesa poi una vera e propria invasione di serie Tv: Fox mostrerà con 26 ore di anticipo rispetto alla messa in onda americana il quarto episodio della sesta stagione di The Walking Dead. Sky allestirà un corner dedicato ai cosplayer del Trono di Spade, darà accesso al backstage della seconda stagione di Gomorra con una visita virtuale grazie all’Oculus Rift e promette un assaggio del serial fantasy The Shannara Chronicles. Ospiti speciali Steven Moffat e Jamie Mathieson, rispettivamente sceneggiatore e show runner di Doctor Who, di cui verrà mostrato in anteprima nazionale il primo episodio della stagione 9. Mentre aspettando il prossimo 10 novembre, day one del videogame Fallout 4 (ne parliamo a pag. 110), verrà allestita sulle mura della città una vera e propria Fallout Experience all’interno di un container arredato con il caratteristico stile del gioco per catapultare i visitatori nell’atmosfera del mondo immaginato da Bethesda. Sony celebrerà invece il ritorno di Uncharted (il quarto capitolo arriverà a marzo) con un esperienza dedicata alle avventure di Nathan Drake. (M.B.) NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 57

© Walt Disney Pictures/Bad Robot/Lucas Film (1), © Color Force/Lionsgate/Studio Babelsberg/Murray Close/Universal Pictures (1), © Warner Bros Entertainment Inc./Ratpac-Dune Entertainment LLC and Ratpac Entertainment LLC (1), © 2014 Twentieth Century Fox Film Corporation All rights reserved (1), © AMC (1), Farah Films/Music Television MTV/Sonar Entertainment (1).

Da sinistra in senso orario: Hunger Games - Il canto della rivolta: Parte 2, The Walking Dead, il videogame Fallout 4, Star Wars: Il risveglio della Forza, The Shannara Chronicles e Batman V Superman


LUCCA COMICS GAMES and

2015

D O P P IO A P P U N T A M E N T O C ON

B E S T M O V IE

ANCHE QUEST’ANNO BEST MOVIE FA IL BIS, CON DUE MAGAZINE REALIZZATI AD HOC PER LA MANIFESTAZIONE. OLTRE AL NUMERO SPECIALE DA COLLEZIONE CHE TROVERETE GRATUITAMENTE ALL’EVENTO NELL’AREA MOVIE, CON CUI VI PRESENTIAMO TUTTE LE NOVITÀ IN ARRIVO TRA FILM E SERIE TV, TORNERÀ ANCHE LO SPECIALE MOVIE FOR KIDS: LA NOSTRA GUIDA DEDICATA AI PIÙ PICCOLI DISTRIBUITA ALL’INTERNO DEL FAMILY PALACE, NELL’AREA JUNIOR

B E S T M O V IE

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a Forza scorre potente nel numero speciale di Best Movie che potrete trovare in distribuzione gratuita all’interno dell’area Movie di Lucca Comics and Games. La cover story è infatti dedicata all’evento cinematografico dell’anno, Star Wars - Il risveglio della Forza, e lì potrete leggere, oltre alle anticipazioni sul primo capitolo nuova trilogia diretta da J.J. Abrams, anche un’anteprima su tutto quello che contribuirà a rilanciare l’universo sci-fi ideato da Lucas fino

58 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

al 2020, tra uscite cinematografiche e progetti collaterali (serie animate, fumetti, gadget, ecc). Oltre al ritorno degli Jedi, vi raccontiamo tutto ciò che arriverà nei prossimi mesi con una serie di focus suddivisi per genere e schede dedicate ai titoli in uscita. Dallo sci-fi, con Indipendence Day, Star Trek, Allegiant e Garm Wars L’ultimo druido (che verrà presentato in

anteprima proprio a Lucca) ai cinecomic, con gli attesissimi Batman V Superman, Captain America: Civil War, Deadpool, X-Men: Apocalypse e Suicide Squad. Nella sezione dedicata agli horror iniziamo a mettervi paura raccontandovi di Knock Knock, The Visit, Before I Wake, Krampus e l’originale mash up Orgoglio e pregiudizo e zombie. Mentre i fan del genere fantasy troveranno informazioni su Pan - Viagio sull’Isola che non c’è, Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children, Gli animali fantastici: dove trovarli e Il libro della giungla. E ancora per il genere action, oltre a un ampio focus dedicato all’ultimo 007, SPECTRE, vi portiamo tra le onde dell’oceano in compagnia di Chris Hemsworth per In The Heart of The Sea, per poi svelarvi i dettagli sul nuovo thriller di Spielberg Il ponte delle spie, passando all’adrenalinico remake di Point Break e all’ultima fatica di Leonardo DiCaprio, disperso e costretto a sopravvivere nel Nord Dakota in Revenant: Redivivo. Non potevamo ovviamente tralasciare le sempre più seguite serie Tv, con un capitolo dedicato a tutto il meglio in arrivo, da Ash vs Evil Dead a una vera e propria invasione di supereroi con Supergirl, Heroes Reborn, Legends of Tomorrow e le nuove stagioni di Daredevil, The Flash e Gotham; aspettando il grande ritorno degli agenti Mulder e Scully in X Files.

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SE MP RE “UP TO DA TE ” CO N

B E S T M OV IE P L US !

Siete così folli da perdervi un evento come Lucca Comics and Games? Se proprio non riuscite a raggiungerci potrete comunque scaricare gratuitamente i due speciali attraverso l’app Best Movie Plus (disponibile per iOS, Android e Windows).

M O V IE F O R K ID S

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resso l’area Junior di Lucca Comics and Games – all’interno del Family Palace – troverete il numero speciale di Movie for Kids, con cui si rinnova per il secondo anno consecutivo l’appuntamento con il sito specializzato su titoli e prodotti dedicati ai più piccoli – ma rivolto ai genitori –, che per l’occasione diventa cartaceo, trasformandosi in un magazine da collezione in cui troverete tutto sui film e sulle serie Tv in arrivo.

La cover story è dedicata al nuovo film Disney Pixar Il viaggio di Arlo, in cui il protagonista è un giovane apatosauro orfano del padre che, in seguito a una brutta caduta, si ritrova sperduto e lontano da casa. Nel tentativo di farvi ritorno incontrerà Spot, piccolo cavernicolo con cui farà amicizia. All’interno del magazine vi aspetta poi

TTAD EL LA TR A LE MU RA DE LL A CI CO N

B R E A K IN G P OP

Ovviamente saremo presenti a Lucca Comics and Games anche con il nostro show BreaKing Pop, che seguirà l’evento con un coverage dedicato per raccontarvi ciò che succede tra

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un succoso speciale sul nuovo capitolo della saga di Star Wars, con approfondimenti sui nuovi protagonisti, una “mappa” per orientarsi nel vasto multiverso dei mondi inventati da Lucas e ben due pagine dedicate a tutti i nuovi gadget che arriveranno su licenza della nuova trilogia. All’interno, oltre alle anticipazioni sulle novità a target kids più attese al cinema, come Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts (con l’intervista al regista Steve Martino) e Il piccolo principe 3D, troverete anche una guida alle serie Tv, l’intervista doppia a Cristina D’Avena e Giorgio Vanni (le due voci dei cartoon per eccellenza) e una guida con 80 idee regalo per Natale scelte tra Dvd, libri, gadget, videogame e giocattoli tutti da collezionare.

BREAKING

le vie di quella che per tre giorni si trasformerà nella capitale del fantasy, con un’invasione di cosplayer, concerti, eventi, incontri, interviste e tanto altro ancora...

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 59



al CINEMA

TUTTI I FILM E LE TRAME DI NOVEMBRE

© B24, Columbia Pictures, Danjaq, Eon Production, Metro-Goldwyn-Mayer, Sony Pictures Entertainment

LE ULTIME USCITE E NOVITÀ SU bestmovie.it

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SPECTRE

DANIEL CRAIG TORNA NEI PANNI DI 007 PER IL BOND PIÙ CUPO DI SEMPRE, PRONTO AD AFFRONTARE ERNST STAVRO BLOFELD, VILLAIN STORICO DELLA SAGA

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MEMO Film

al CINEMA

NELLA GUIDA AI FILM DEL MESE I TITOLI SONO PROPOSTI SECONDO LA DATA DI USCITA. EVENTUALI ERRORI DIPENDONO DA VARIAZIONI COMUNICATE SUCCESSIVAMENTE ALLA NOSTRA DATA DI CHIUSURA. PER ESSERE COSTANTEMENTE AGGIORNATI CONSULTATE IL NOSTRO SITO WWW.BESTMOVIE.IT

5 NOVEMBRE PAG. 64

17 NOVEMBRE PAG. 70

➔ MICROBO E GASOLIO

19 NOVEMBRE PAG. 76

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SNOOPY & FRIENDS - IL FILM DEI PEANUTS 45 ANNI ALASKA CORPI DOBBIAMO PARLARE FREEHELD - AMORE, GIUSTIZIA, UGUAGLIANZA GARM WARS - L’ULTIMO DRUIDO MALALA ROCK THE KASBAH SPECTRE STEVE MCQUEEN: UNA VITA SPERICOLATA A TESTA ALTA

12 NOVEMBRE PAG. 72

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HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA - PARTE 2 BELLA E PERDUTA FANTASTICHERIE DI UN PASSEGGIATORE SOLITARIO IN FONDO AL BOSCO NÉ GIULIETTA NÉ ROMEO IQBAL - BAMBINI SENZA PAURA LORO CHI? MR. HOLMES E IL MISTERO DEL CASO IRRISOLTO UN MOMENTO DI FOLLIA

25 NOVEMBRE PAG. 82

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IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI BY THE SEA HOSTILE MATRIMONIO AL SUD NATALE ALL’IMPROVVISO PAN: VIAGGIO SULL’ISOLA CHE NON C’È PREMONITIONS RAMS: STORIA DI DUE FRATELLI E OTTO PECORE GLI ULTIMI SARANNO GLI ULTIMI

➔ IL VIAGGIO DI ARLO

26 NOVEMBRE PAG. 84

SAVE THE DATE - IN SALA ANCHE...

➔ IL 2 NOVEMBRE: SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA ➔ DAL 2 AL 4 NOVEMBRE: IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI ➔ DAL 3 AL 5 NOVEMBRE: FIRENZE E GLI UFFIZI 3D/4K ➔ DAL 10 ALL’11 NOVEMBRE: UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE ➔ DAL 16 AL 17 NOVEMBRE: AMICI MIEI ➔ DAL 23 AL 25 NOVEMBRE: RICOMINCIO DA TRE ➔ DAL 24 AL 25 NOVEMBRE: TEATRO ALLA SCALA ➔ DAL 24 AL 25 NOVEMBRE: WACKEN 3D

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THE VISIT ADAM JONES: IL SAPORE DEL SUCCESSO BABBO NATALE NON VIENE DA NORD A BIGGER SPLASH DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES LA FELICITÀ È UN SISTEMA COMPLESSO UNO PER TUTTI

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al CINEMA 5 NOVEMBRE

UN VIDEO CON LE SCENE ACTION PIÙ ESTREME DI BOND SU bestmovie.it

TAG FORSE NON SAPEVATE CHE... Prima di SPECTRE, nel 1997 la Bellucci fece un’audizione per il ruolo di Paris Carver in Il domani non muore mai, ma la parte andò all’attrice di Desperate Housewives Teri Hatcher.

SPECTRE

JAMES BOND ALLE PRESE CON UN VECCHIO NEMICO E TRE BELLEZZE MOZZAFIATO: SARÀ LO 007 PIÙ EMOZIONANTE DI SEMPRE?

(id., Usa/Gb 2015) Regia: Sam Mendes Interpreti: Daniel Craig, Christoph Waltz, Léa Seydoux, Monica Bellucci, Naomie Harris, Ralph Fiennes, Ben Whishaw Genere: azione Durata: 150’

M

entre altrove impazza il tochiamata SPECTRE, mentre tra gli ufto Bond per scoprire chi sarà fici dell’MI6 Gareth Mallory, il nuovo il sostituto di Daniel Craig nel M, continua a lottare contro le pressioprossimo futuro (tra i favoriti Damian ni politiche che potrebbero mettere a reLewis, vedi box a lato, ma anche Idris pentaglio l’intera associazione. CostretElba e Tom Hardy), prepariamoci per il to ad agire da solo, 007 si servirà delsuo quarto ritorno nei panni del mitil’aiuto degli alleati Q ed Eve Moneypenco agente britannico. Difficile rimaneny, ma a complicare le cose sarà l’enre sui livelli di un’ottima pellicola cotrata in scena della psicologa Madeleine me Skyfall, ma anche stavolta Sam Mendes e UN CRIPTICO MESSAGGIO soci sembrerebbero aver DAL PASSATO METTE L’AGENTE SULLE proprio preparato un orTRACCE DELLA MISTERIOSA SPECTRE digno infallibile: l’azione raddoppia, da Città del Messico alSwann, figlia di un suo nemico di vecle montagne austriache, passando per chia data, Mr. White. il Marocco e la nostra Roma, dove pare Ad affiancare Craig, oltre ai già collausi svolgerà un agguerrito inseguimendati Ralph Fiennes (M), Naomie Harto in macchina sulle sponde del Teveris (Moneypenny), Jesper Christensen re, oltre a diverse scene ambientate tra (Mr. White) e l’inventore tuttofare Ben Piazza Navona, Ponte Sisto e i dintorWhishaw (Q), ci sarà anche una sfavillante squadra di new entry, a iniziare ni del Vaticano. A dare il via alle danda un attore ormai abituatosi a memoze, un messaggio criptico provenienrabili ruoli da villain: il premio Oscar te dal passato, che metterà Bond sulle Christoph Waltz di Bastardi senza glotracce di una misteriosa organizzazione 64 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

Con un budget di circa 350 milioni di dollari, SPECTRE diventa il film più costoso mai realizzato per la saga di Bond. Il precedente record apparteneva a Quantum of Solace, costato 250 milioni. La macchina che Bond usa nel film è un modello Aston Martin DB10, prodotto in edizione limitatissima. Prima che Mendes accettasse di dirigere la pellicola, la produzione aveva preso in considerazione altri autori tra cui Christopher Nolan e Ang Lee. Una volta che Daniel Craig deciderà di abbandonare i panni di 007, a prendere il suo posto potrebbe essere Damian Lewis, celebre (ex) volto della serie Tv Homeland.

ESCONO

ANCHE Il secondo tragico Fantozzi

(Evento speciale, in sala dal 2 al 4 novembre) Regia: Luciano Salce Interpreti: Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder Genere: comico Durata: 108’ Tornano sullo schermo le disavventure dello sfortunato ragionier Ugo (Paolo Villaggio, che per l’occasione intervistiamo a pag. 28). Dopo il capostipite, ecco arrivare Il secondo tragico Fantozzi, contenente momenti cult come la battuta/guerrilla di caccia e il

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IL TRAILER SU bestmovie.it

Daniel Craig torna per la quarta (e ultima?) volta nei panni di Bond. Insieme a lui, la misteriosa Léa Seydoux (a sinistra) alias Madeleine Swann, e la nostra Monica Bellucci (in alto) nei panni di Lucia Sciarra. Ralph Fiennes (a destra, questo mese in sala anche con A Bigger Splash di Luca Guadagnino), sostituisce invece Judi Dench come nuovo boss dell’MI6.

Steve McQueen Una vita spericolata LA PIÙ GRANDE IMPRESA CINEMATOGRAFICA DI STEVE MCQUEEN RACCONTATA IN UN DOCUMENTARIO

logo ambientato a Città del Messico. Se non dovessero bastarvi, sappiate che sarà della squadra anche l’ex wrestler Dave Bautista, che dopo L’uomo con i pugni di ferro e Guardiani della Galassia, torna più temibile che mai nel ruolo dell’assassino Mr. Hinx, che lavora a sua volta per SPECTRE. E per quanto riguarda la colonna sonora? Dopo Adele, il testimone passa al giovanissimo Sam Smith, che promette d’incantare gli spettatori con le suggestive note del brano Writing’s On the Wall. (Pierre Hombrebueno)

A testa alta

Corpi

Film d’apertura al Festival di Cannes 2015, A testa alta racconta il coming of age di un ragazzino allo sbando, della cui sorte iniziano a interessarsi una giudice minorile (Catherine Deneuve) e un assistente sociale (Benoît Magimel).

Il disilluso procuratore Janusz mantiene il sangue freddo dinanzi a qualsiasi scena del crimine, ma non riesce ad aiutare la figlia anoressica. Vincitore dell’Orso d’Argento per la Miglior Regia al 65esimo Festival di Berlino.

(La tête haute, Francia 2015) Regia: Emmanuelle Bercot Interpreti: Rod Paradot, Catherine Deneuve, Benoît Magimel Genere: drammatico Durata: 120’

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(Cialo, Polonia 2015) Regia: Malgorzata Szumowska Interpreti: Janusz Gajos, Maja Ostaszewska, Adam Woronowicz Genere: drammatico Durata: 90’

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oglio una vita spericolata, voglio una vita come Steve McQueen» cantava Vasco, ed è proprio la vita vissuta sul filo del rischio dall’attore il soggetto di questo doc realizzato da Gabriel Clarke e John McKenna – e presentato in anteprima all’ultimo Festival di Cannes – , in cui si racconta del film che ha segnato la carriera di McQueen, La 24 Ore di Le Mans: un investimento faraonico per un’opera dedicata al mondo delle corse, e passata inosservata dal pubblico. Il making of viene mostrato attraverso un’intervista al figlio dell’attore, Chad McQueen, e alla sua prima moglie, Neile Adams. Ma soprattutto grazie ad alcuni rarissimi reel abbandonati in un garage di Los Angeles e recuperati dopo 40 anni: ore e ore di girato inedito. Inoltre, McKenna e Clarke hanno scovato del materiale in 8mm girato da un pilota dell’epoca, Paul Blancpain, e concesso da un museo tedesco che lo aveva recuperato da un deposito in Messico. Per replicare invece il rombo delle Ferrari 512 e delle Porsche 917 che partecipavano negli anni ’70 alla 24 Ore, si è dovuti ricorrere alla tecnologia digitale dei campionamenti elaborati dal PC. (Matteo Bonassi) NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 65

© B24, Columbia Pictures, Danjaq, Eon Production, Metro-Goldwyn-Mayer (4), © Metro-Goldwyn-Mayer, Columbia Pictures,Eon Productions, B22 (1), GettyImages (1), © Teakwood Lane Productions, Cherry Pie Productions, Keshet Broadcasting, Fox 21, Showtime Networks (1), © Paramount Pictures, Warner Bros., Legendary Pictures, Lynda Obst Productions, Syncopy (1), © Fox 2000 Pictures, Dune Entertainment, Ingenious Media, Haishang Films, Big Screen Productions, Ingenious Film Partners, Netter Productions, Province of British Columbia Production Services Tax Credit, Québec Production Services Tax Credit (1) © Nigel Snowdon (1), © Rizzoli Film (1), © 2015 – Luc Roux – Les Films Du Kiosque (1), Nowhere (1), © 2014 Twentieth Century Fox Film Corporation. All rights reserved. Not for sale or duplication. (1),

ria e Django Unchained, qui nei panni di Franz Oberhauser, misterioso adepto di SPECTRE. E non una, bensì tre le bellezze da capogiro: da una parte, la Léa Seydoux di La vita di Adèle, ingaggiata per prestare il volto alla seducente Swann; dall’altra, la Monica Bellucci nazionale, particolarmente orgogliosa di essere «la Bond Girl meno giovane della storia», e che qui interpreta la vedova di un delinquente ucciso da 007. In più, la messicana Stephanie Sigman nei panni di Estrella, che cerca di sedurre Bond nel pro-

(The Man & Le Mans, Usa 2015) Regia: Gabriel Clarke, John McKenna Interpreti: Steve McQueen, Chad McQueen, John Sturges, Neile Adams Genere: documentario Durata: 102’


al CINEMA 5 NOVEMBRE

Alaska

UNA TRAVAGLIATA LOVE STORY TRA ELIO GERMANO E ÀSTRID BERGÈS-FRISBEY, DAL REGISTA DI UNA VITA TRANQUILLA

(id., Italia/Francia 2015) Regia: Claudio Cupellini Interpreti: Elio Germano, Àstrid Bergès-Frisbey, Alba Rohrwacher, Roschdy Dem, Marco D’Amore, Paolo Pierobon, Valerio Binasco, Pino Colizzi, Elena Radonicich, Eric Caruso, Antoine Oppenheim Genere: drammatico Durata: 125’

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ncontrarsi, perdersi, rincorrersi, di i grandi melodrammi impongono, conuovo lasciarsi e infine, forse, risì non sarà: altre sfortune li attendono. trovarsi. Alaska (in Concorso al FePer la sua terza opera di finzione dopo stival di Roma 2015) è la storia di un la commedia romantica Lezioni di ciocamore appannato e instabile, che si incolato e il crime drama Una vita trancaglia nelle faglie della vita e non ha quilla con Toni Servillo, il regista Claumai il momento giusto per compiersi dio Cupellini (già dietro la mdp di alpienamente, tra disgrazie irreparabili cune puntate del celebrato Gomorra e dissidi intimi. Fausto è un cameriere La serie) sceglie uno dei nostri interdalle belle speranze, che sogna un futuro più staIL SENTIMENTO CHE NASCE TRA UN bile, Nadine è una franCAMERIERE E UN’ASPIRANTE MODELLA cesina aspirante modelVIENE OSTACOLATO DA UNA TRAGEDIA la: si incontrano sul tetto di un lussuoso albergo a Parigi, ricopreti più acclamati e talentuosi (Elio noscono l’uno nell’altra una solitudine Germano, reduce dall’eccezionale proe una fragilità comune, ma soprattutva in Il giovane favoloso) e la splendida to l’aspirazione a una felicità assoluta diva in ascesa Àstrid Bergès-Frisbey, siche, in un periodo di incertezze, pare rena in Pirati dei Caraibi – Oltre i confisoltanto una lontana chimera. Sembra ni del mare e futura Ginevra nell’epico l’inizio di qualcosa di travolgente, ma adattamento Knights of the Roundtaun tragico incidente li divide, e Fausto ble: King Arthur firmato Guy Ritchie. finisce in prigione. Qualche anno doAccanto a loro, un cast variegato forpo, il loro sentimento potrebbe finalmato dall’immancabile Alba Rohrwamente concretizzarsi, ma, come tutti cher (appena vista a Venezia in Sangue

66 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

Elio Germano e Àstrid Bergès-Frisbey sono due innamorati divisi da circostanze tragiche. Nel cast di Alaska anche il bravo Marco D’Amore, il Ciro di Gomorra (in alto).

del mio sangue e Taj Mahal), da Marco D’Amore (Perez.), da Valerio Binasco (Noi credevamo) e da un volto noto di polar francesi, Roschdy Zem. (Fiaba Di Martino)

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Intervista a Claudio Cupellini «RACCONTO UNA STORIA D’AMORE COME UN’AVVENTURA IN UNA TERRA OSTILE»

Claudio Cupellini ha i minuti contati. Il regista sta girando le ultime puntate di Gomorra – La serie, «con ritmi devastanti, partiamo alle 5 del mattino e proseguiamo tutto il giorno», ma riesce a ritagliarsi il tempo per una densa intervista. Al telefono, Cupellini non cede il passo alla stanchezza, anzi, lo troviamo disponibile ed entusiasta. Ci parla con passione del suo terzo film, una storia d’amore dolorosa, che nasce nella tragedia e che si srotola lungo svariati anni. Parto chiedendoti di spiegarmi il titolo, come mai una scelta così esotica? «Il motivo deriva dal fatto che la parola ha in sé qualcosa di profondamente evocativo del tema del film. È un termine che richiama immagini avventurose, estreme e pericolose, come la ricerca dell’oro e le terre ostili. Mentre io e gli sceneggiatori scrivevamo il film e ci è venuto in mente di chiamare “Alaska” il locale dove il protagonista trascorre parte della storia, abbiamo anche capito che quel nome racchiudeva molto del senso ultimo del racconto, ovvero quello di una grande avventura, epica, rischiosa, difficile, che assomigliava molto alla storia d’amore tra Fausto e Nadine, ossia qualcosa di molto potente che si sviluppa in cinque anni sia in Italia che in Francia, muovendosi per il mondo. Inoltre, era un titolo che per fortuna si allontanava dai soliti italiani che girano sempre attorno alle parole “cuore” e “amore”». Mi incuriosisce la scelta dei protagonisti, soprattutto quella legata ad Àstrid Bergès-Frisbey, una futura star hollywoodiana. Come è avvenuto il loro casting? «La storia l’ho scritta pensando a Elio (Germano, ndr), perché avevo molta voglia di lavorare con lui, l’ho sempre amato e, per il tipo di situazioni che volevo raccontare, era l’unico in grado di poterla interpretare e arricchire. La protagonista femminile invece doveva necessariamente essere straniera; per trovarla ho fatto dei casting piuttosto lunghi a Parigi. Cercavo una bellezza non rassicurante, un’attrice che riuscisse a tenere testa a Elio e al suo personaggio. All’epoca Àstrid non aveva ancora lavorato molto a Hollywood a parte il ruolo in Pirati dei Caraibi; in lei ho scoperto una ragazza forte, determinata, talentuosa. Caratteristica, quest’ultima, essenziale per reggere il confronto con un mostro come Germano». Alaska è una storia d’amore molto drammatica… «Sì, la chiave della pellicola è drammatica, proprio come in Una vita tranquilla: quando scrivo e giro i miei film cerco di dare una cornice non dico di genere, ma quasi, ad esempio qui manteniamo un contesto duro in una cornice da melò, per raccontare tante cose. La love story è importantissima e titanica, ma allo stesso tempo volevo parlare dei rapporti di for-

za che si possono instaurare tra due persone che si vogliono bene, dell’ambizione sfrenata che al giorno d’oggi possiede chi non ha niente, di quanto sia difficile fare delle scelte, perché molte volte puoi trovarti con un bilancio per cui da una parte il peso è dato dalle soddisfazioni più immediate e materiali, mentre dall’altra c’è un concetto di purezza che ci appartiene e che dobbiamo imparare a capire per direzionare le nostre decisioni verso ciò che riteniamo più giusto». Anche in questo caso torni a lavorare con Marco D’Amore… «Per me Marco è più che un fratello, ed è un collega che mi ha dato tanto, al punto che mi sembra impossibile lavorare senza di lui. In Alaska gli ho chiesto di prestarsi a una parte piccola, ma in cui solo lui avrebbe potuto calarsi. Stare sul set con Marco è sempre una gioia». Per Alaska hai avuto qualche riferimento cinematografico particolare? «Nel raccontare questa storia ho pensato al primo Terrence Malick di La rabbia giovane, e poi a François Truffaut. E mentre la scrivevo continuava anche a rimbalzarmi in testa la canzone di Bob Dylan, Tangled Up in Blue». Parliamo un po’ della seconda stagione di Gomorra: come procedono le riprese, e come vi siete divisi gli episodi stavolta? «Stefano Sollima ha girato le prime tre puntate, poi son entrati in gioco Francesca Comencini e la new entry Claudio Giovannesi. Ci siamo suddivisi equamente le parti, io mi sono occupato prima del quinto e sesto episodio, e ora dell’undicesimo e dodicesimo. Adesso, terminate le riprese a Trieste, ci concentreremo sul segmento finale». E riguardo ai tuoi progetti futuri? «Appena terminate le riprese di Gomorra, nella prima settimana di novembre, accompagnerò Alaska durante la sua uscita, e poi correrò a scrivere un altro lungometraggio, una storia a cui tengo moltissimo». Hai visto un film che ti è piaciuto particolarmente di recente? «Questa per me è stata un’annata intensa, quindi il cinema è rimasto in secondo piano, ma ho appena visto Non essere cattivo di Claudio Caligari, che mi ha davvero commosso. Sono felice sia stato scelto per rappresentarci agli Oscar, anche se è una gioia postuma e le gioie postume non sono mai del tutto complete, anche perché penso che Caligari sia stato un grande regista dalla vita difficile e frustrante, non potendosi esprimere pienamente. Quindi trovo bella la decisione di candidarlo, perché gli darà maggior visibilità, e la possibilità di venire conosciuto di più».

L’INTERVISTA COMPLETA SU bestmovie.it

ESCONO

ANCHE 45 anni

(45 Years, Gran Bretagna 2015) Regia: Andrew Haigh Interpreti: Charlotte Rampling, Tom Courtenay, Geraldine James Genere: drammatico Durata: 95’ Mentre il loro 45esimo anniversario è alle porte, due coniugi rimangono scioccati dalla notizia del ritrovamento del corpo dell’ex compagna di lui rimasto per decenni tra i ghiacci. Per questo dramma, Courtenay e la Rampling sono stati premiati come migliori attori allo scorso Festival di Berlino.

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Malala

(He Named Me Malala, Emirati Arabi/Usa 2015) Regia: Davis Guggenheim Interpreti: Malala Yousafzai, Ziauddin Yousafzai Genere: documentario Durata: 87’ Alla scoperta di Malala, la più giovane vincitrice del Nobel per la pace, attivista pakistana che a soli 15 anni è scesa in campo per parlare del diritto all’istruzione, e che per questo èstata aggredita dai talebani, sfuggendo per un soffio alla morte.

Dobbiamo parlare

(Italia 2015) Regia: Sergio Rubini Interpreti: Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Sergio Rubini Genere: drammatico Durata: 98’ Sergio Rubini porta al cinema, per la sua tredicesima prova da regista, la propria omonima pièce. Storia di due coppie diversissime,che si trovano a confrontarsi durante una lunga notte. Il dibattito fa emergere tensioni e segreti, non senza dolorose conseguenze...

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 67

© Indiana Production Company/Rai Cinema/2.4.7. Films/Business (1), Location Sudtirol Alto Adige/MiBAC (4), © The Bureau (1), © Assunta Servello (1), © Imagenation Abu Dhabi FZ/Parkes+MacDonald Image Nation, Participant Media

IL REGISTA DI UNA VITA TRANQUILLA E DI GOMORRA - LA SERIE CI RACCONTA I PUNTI CRUCIALI DELLA SUA ULTIMA FATICA, ALASKA, INDICANDO I SUOI PRINCIPALI RIFERIMENTI CINEMATOGRAFICI E MUSICALI, I PROSSIMI PROGETTI E IL SUO FILM PREFERITO DELLA STAGIONE, MA CON UNA PUNTA DI AMAREZZA... di Fiaba Di Martino


al CINEMA DIVENTA UN PEANUTS ANCHE TU SU movieforkids.it

5 NOVEMBRE

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LA COLONNA SONORA DI MILEY CYRUS SU bestmovie.it

(The Peanuts Movie, Usa 2015) Regia: Steve Martino Genere: animazione Durata: 92’

Snoopy & Friends Il film dei Peanuts

(id., Usa 2015) Regia: Peter Sollett Interpreti: Julianne Moore, Ellen Page, Steve Carell, Michael Shannon Genere: dramma, biografico Durata: 103’

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JULIANNE MOORE E ELLEN PAGE INNAMORATE E IN LOTTA PER AFFERMARE I PROPRI DIRITTI

LE AVVENTURE DI SNOOPY – IL BEAGLE PIÙ AMATO AL MONDO – E DEL SUO MIGLIORE AMICO CHARLIE BROWN SBARCANO SUL GRANDE SCHERMO

© 2014 Twentieth Century Fox Film Corporation. All rights reserved. Not for sale or duplication. (5), © Double Feature Films/Endgame Entertainment/High Frequency Entertainment/Head Gear Films/Metrol Technology/Videa (1)

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Peanuts dove e come non li avete mai visti: al cinema in 3D! Le strisce di Charles M. Schulz sbarcano al cinema grazie al figlio Craig Schulz, al nipote sceneggiatore Bryan Schulz, e al geniale regista Steve Martino (L’era glaciale 4). Dare tridimensionalità ai personaggi bidimensionali di Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy, Schroeder e compagni, senza snaturarne le fattezze, e mantenendo lo stile del fumetto che tuttavia è cambiato negli anni, «è stato arduo», ha dichiarato Martino, «ma alla fine abbiamo creato una matrice per ogni personaggio, con tutte le sue evoluzioni nell’arco del tempo». Il film,

presentato in anteprima al Lucca Comics & Games 2015, oltre a rifarsi a situazioni più tradizionali del fumetto come le mitiche partite di baseball, seguirà la nuova avventura dei nostri beniamini: l’impresa epica del beagle aviatore che tenterà di trasformare in un vincente il suo miglior amico Charlie Brown, in modo che riesca finalmente a conquistare la nuova compagna di classe, ovvero la ragazza dai capelli rossi di cui è da sempre innamorato (vedi box). Una missione romantica e quasi eroica: perché tutti i perdenti possono avere un giorno di gloria. (Maria Laura Ramello)

TAG FORSE NON SAPEVATE CHE...

Un videogioco basato sul film, La Grande Avventura di Snoopy, sarà rilasciato il 3 novembre per Xbox 360, Nintendo 3DS, Wii.

La ragazza dai capelli rossi di cui Charlie è cotto viene citata ma mai mostrata nei fumetti: quella nel film è la sua prima apparizione.

Il regista è stato scelto da Craig Schulz per la fedeltà e il rispetto nell’adattare per il cinema il romanzo Ortone e i piccoli Chi!

Freeheld

Martino e i suoi animatori hanno trascorso più di un anno studiando lo stile di disegno di Charles M. Schulz.

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ew Jersey, inizio 2000. Alla poliziotta Laurel Hester viene diagnosticato un cancro terminale ai polmoni. La sua prima preoccupazione è che alla compagna Stacie Andree venga garantito il benefit della pensione in seguito alla sua morte, ma si vede negare tale diritto dalle autorità locali. La donna non ha intenzione di arrendersi di fronte all’ingiustizia e alla

UNA STORIA VERA DI AMORE, GIUSTIZIA E UGUAGLIANZA discriminazione e decide di intraprendere una battaglia legale, forte della vicinanza della sua Stacie. Una storia vera, di denuncia e fortemente cinematografica: come tale, dopo essere stata narrata da Cynthia Wade nel documentario vincitore dell’Oscar Freeheld (2007), la vicenda di Laurel viene raccolta dal regista statunitense Peter Sollett che ne realizza un melò civile chiamando, nei panni della coppia protagonista, Julianne Moore ed Ellen Page. La prima si candida a un altro en plein di premi, mentre la seconda, che ha girato il film poco dopo aver fatto coming out, non è mai stata così coinvolta da un progetto. A firmare la sceneggiatura, Roy Nyswaner (Philadelphia). (F.D.M.)

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68 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

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al CINEMA 5 NOVEMBRE

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(Id., Usa 2015) Regia: Barry Levinson Interpreti: Bill Murray, Bruce Willis, Zooey Deschanel, Kate Hudson Genere: commedia Durata: 116’

Rock the Kasbah BILL MURRAY È UN MANAGER MUSICALE ALLE PRESE CON LA VERSIONE AFGHANA DI X FACTOR

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ock the Casbah, cantavano i Clash nel 1982 inneggiando alla musica come arma di libertà solo pochi anni dopo che lo ayatollah Khomeini aveva dichiarato illegale suonare o ascoltare rock in Iran. Riecheggiando quel leggendario brano, il premio Oscar Barry Levinson (Rain Man) costruisce una commedia on the road nell’Afghanistan di oggi che, come spiega lo sceneggiatore Mitch Glazer, «sotto la superficie di un film divertente e leggero, alla Murray, racchiude in realtà un messaggio di pace e di tolleranza, di amore per la famiglia e per la musica». Il Murray citato è

ovviamente Bill, che qui interpreta, con la consueta aria stralunata e beffarda, un manager ormai finito e costretto a seguire la sua unica cliente (Zooey Deschanel) nientemeno che a Kabul per una serie di concerti. Peccato che la cantante scompaia nel nulla lasciandolo senza soldi e documenti... Ma the show must go on, e il cinico agente riesce a far tornare la fortuna dalla sua grazie all’incontro con una giovane cantante di talento interpretata dalla brava attrice palestinese Leem Lubany. L’obiettivo sarà ora far entrare la ragazza in “Afghan Star”, una versione locale del talent

UNA COMMEDIA PACIFISTA SULL’AMORE PER LA MUSICA X Factor. Lui, infatti, è sicuro che riuscirà a vincere, permettendogli così di vendere quei 50 milioni di dischi che lo risolleveranno dalla miseria in cui è caduto. Completano il cast una Kate Hudson particolarmente provocante e un Bruce Willis versione mercenario. (Valentina Torlaschi)

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(Garm Wars - The Last Druid, Canada/ Giappone 2014) Regia: Mamoru Oshii Interpreti: Mélanie St-Pierre, Kevin Durand, Lance Henriksen Genere: sci-fi Durata: 102’

Garm Wars L’ultimo druido DAL REGISTA DI GHOST IN THE SHELL UNO SCI-FI BELLICO CHE MISCHIA LIVE ACTION E ANIMAZIONE COMPUTERIZZATA

TAG

C’

è sempre da esultare quando un’opera di Mamoru Oshii (autore di capolavori come Ghost in the Shell e Avalon) arriva nelle nostre sale. In questo caso si tratta di Garm Wars - L’ultimo druido, fresco del passaggio al Lucca Comics & Games lo scorso ottobre, dove la proiezione è stata preceduta da un incontro con Oshii e con Mitsuhisa Ishikawa, CEO di Production I.G., lo studio che ha reso possibili molte fatiche del cineasta. Il film, la cui gestazione è durata ben quindici anni, è una coproduzione giappo-canadese, e il primo che Oshii ha girato in lingua ingle70 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

se, oltre che un lavoro piuttosto particolare, dato che lo stile è il risultato di una contaminazione fra live action e CGI. Garm Wars – L’ultimo druido racconta la storia di un clone-guerriero, Khara, che abita un mondo alieno dove tre fazioni militari si combattono tra aria e terra, servendosi di una tecnologia avanzata. Quando Khara riesce a sfuggire alla guerra assieme a un improbabile gruppetto, scoprirà una verità sconvolgente. Insomma, tematiche affini alla poetica del sensei, iniettate in un contesto di sperimentazione e in un concept assai intrigante. (F.D.M.)

Nel 1995, Ghost in the Shell proiettò il nome di Mamoru Oshii nell’olimpo dei più importanti registi d’animazione giapponesi, e grazie al suo mix di filosofia, cyberpunk e science-fiction venne preso come fonte d’ispirazione da autori occidentali come i fratelli Wachowski. Ora, del film è in arrivo un remake americano che ha già scatenato le furenti polemiche dei puristi, per via della scelta di Scarlett Johansson (e non di un’attrice asiatica) come protagonista, e della regia, affidata al commerciale Rupert Sanders (Biancaneve e il cacciatore). Flop assicurato o sorpresa? Al 2017 l’ardua sentenza.

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© Eagle Pictures (1), © Notorious Pictures (1)

GHOST IN THE SHELL: IL REMAKE



al CINEMA 12 NOVEMBRE (id., Usa 2015) Regia: Angelina Jolie Interpreti: Brad Pitt, Angelina Jolie, Mélanie Laurent, Niels Arestrup Genere: drammatico Durata: n.d.

By the Sea

I BRANGELINA RACCONTANO LA FINE DI UN AMORE TRA LITI, SESSO E VIOLENZA

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e in Mr. & Mrs. Smith si menavano in versione coppia-killer e la tensione sessuale tra i due era alle stelle (non a caso fu sul set che scoppiò l’amore), ritroviamo Brad Pitt e Angelina Jolie in By the Sea, il nuovo film scritto e diretto dalla stessa attrice, in una situazione molto più drammatica: ovvero una crisi matrimoniale che può spezzare per sempre un legame. By the Sea è l’atteso ritorno sul grande schermo dei Brangelina, dopo dieci anni dal film di Doug Liman: le due star impersonano rispettivamente lo scrittore americano Roland e la moglie Vanes-

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sa, che nel 1970 si ritrovano a passare le vacanze in una località balneare del sud della Francia. Lì i due sfruttano quest’occasione per cominciare a fare i conti con le questioni irrisolte del proprio passato. Ad “aiutarli” l’incontro con altri viaggiatori, tra cui i giovani sposi Lea (Mélanie Laurent) e François (Melvil Poupaud), e due uomini del posto, Michel (Niels Arestrup) e l’albergatore Patrice (Richard Bohringer). Il loro soggiorno sarà caratterizzato da lunghe e dure liti: riusciranno i due coniugi a superare la

(Solace, Usa 2015) Regia: Afonso Poyart Interpreti: Anthony Hopkins, Colin Farrell, Jeffrey Dean Morgan, Abbie Cornish Genere: thriller Durata: 101’

crisi o il matrimonio di Roland e Vanessa è arrivato davvero al capolinea? Pur essendo ambientato nel sud della Francia, By the Sea è stato girato interamente sull’isola di Malta la scorsa estate. Di gran cura la ricostruzione dell’epoca, per la quale la Jolie si è avvalsa del lavoro di Jon Hutman, già scenografo del secondo film diretto dall’attrice: Unbroken. (Letizia Lara Lombardi)

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Premonitions

IL SENSITIVO ANTHONY HOPKINS E LA TOSTA ABBIE CORNISH INSEGUONO COLIN FARRELL, KILLER DOTATO DI ABILITÀ PARANORMALI

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ualche anno fa, la New Line Cinema si mise in testa l’idea azzardata di sviluppare un sequel di Se7en, il cult di David Fincher datato 1995. Acquistò la bozza di un primo script, e lo intitolò provvisoriamente Eigh8ht. Ma quando Fincher, estremamente perplesso, si dichiarò contrario al progetto, la sceneggiatura di Sean Bailey (Enemies) e Ted Griffin (Ocean’s Eleven) venne di nuovo rielaborata e reindirizzata verso un thriller originale «che evocava Il silenzio degli innocenti, nella sua volontà di sfuggire alle classificazioni di genere e riflettere su vita, morte e dilemmi morali», per dirlo con le parole del regista Afonso Poyart. È così che nacque Premonitions, titolo originale Solace, ovvero “conforto”. Quello che non

72 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

riesce a trovare il solitario analista Dr. John Clancy (Anthony Hopkins, in un ruolo che sarebbe dovuto andare a Bruce Willis). Dotato di eccezionali poteri sensitivi che gli permettono di ricostruire il modus operandi dei serial killer (proprio come il Will Graham della serie Tv Hannibal, in una sorta di curioso ribaltamento), Clancy si sta giusto godendo la meritata pensione quando viene contattato dal detective dell’FBI Joe Merriweather (Jeffrey Dean Morgan) e dalla sua ambiziosa e scettica partner Katherine Cow-

les (Abbie Cornish). I due gli chiedono una mano per risolvere una serie di intricati e inquietanti omicidi, come quello di una donna annegata in un bagno di fiori e sangue. Le uccisioni sono opera di un assassino (Colin Farrell) con un fine misterioso, oltretutto in grado di affrontare Clancy sul suo stesso campo: quello delle visioni paranormali e del sesto senso premonitore. Un uomo geniale, folle e imprevedibile che, forse, li sta manovrando tutti... (F.D.M.)

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(Secret in Their Eyes, Usa 2015) Regia: Billy Ray Interpreti: Julia Roberts, Chiwetel Ejiofor, Nicole Kidman, Dean Norris, Michael Kelly Genere: drammatico Durata: 111’

Il segreto dei suoi occhi LA POLIZIOTTA JULIA ROBERTS ALLA RICERCA DEL KILLER DI SUA FIGLIA NEL REMAKE DEL CAPOLAVORO ARGENTINO VINCITORE DELL’OSCAR

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Gli ultimi saranno gli ultimi PAOLA CORTELLESI È UN’OPERAIA INCINTA CHE DOPO IL LICENZIAMENTO PRENDE IN OSTAGGIO LA SUA BOSS

M scopre un nuovo appiglio per riaprire – e forse risolvere – il caso, spalleggiato dal supervisore distrettuale Claire (Nicole Kidman). Purtroppo, dietro l’angolo si nasconde uno di quei segreti che sarebbe meglio non conoscere mai... Le differenze nella trama sono evidenti, in particolare cambia il legame emotivo con l’omicidio: nel nuovo Il segreto dei suoi occhi il coinvolgimento dell’agente/madre mette in gioco numerosi punti di vista. Rimane come elemento chiave, tuttavia, il rapporto tra giustizia e legalità, tra rispetto delle regole e vendetta privata, e un interrogativo destinato a rimanere insoluto: come ci comporteremmo, noi, se posti di fronte ad atroci e simili situazioni? (L.L.L.)

assimiliano Bruno (Viva l’Italia, Confusi e felici) dirige la trasposizione cinematografica dell’omonimo spettacolo teatrale in cui la stessa Paola Cortellesi ha recitato come protagonista dal 2005 al 2007. L’attrice interpreta Luciana, operaia romana che al nono mese di gravidanza viene improvvisamente licenziata. Alla notizia reagisce piuttosto male, tant’è che prende in ostaggio la fredda e cinica responsabile del suo reparto. Il rapimento coinvolge accidentalmente altri tre personaggi che quella sera si trovano nella sede dell’azienda: un ignaro poliziotto, un transessuale e una saggia donna delle pulizie calabrese che, tra i corridoi di quegli uffici, negli anni ne ha viste succedere di tutti i colori. La commedia dal retrogusto amaro prende spunto anche dai tanti fatti di cronaca che raccontano di persone disperate e disposte a compiere gesti estremi quando vengono messe nella condizione di non poter più svolgere la loro professione. Nel cast anche Alessandro Gassman, fedele collaboratore di Bruno. (M.B.) NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 73

© Jolie Pas, Pellikola, Plan B Entertainment, Universal Pictures (2), © Eden Rock Media/FilmNation Entertainment/Flynn Picture Company/New Line Cinema/Silver Reel/Supersensory/Venture Forth (2), Gran Via Productions, IM Global, Ingenious Media, Route One Films (2), © MG Italian International Film/Maria Marin (1)

ella notte degli Oscar 2010, l’argentino Il segreto dei suoi occhi ribaltò tutti i pronostici della vigilia portandosi a casa la statuetta come Miglior Film Straniero, battendo capolavori del calibro de Il Profeta di Jacques Audiard e Il nastro bianco di Michael Haneke. Di quel bellissimo e sconvolgente film, firmato da Juan José Campanella, arriva adesso un remake americano a opera di Billy Ray (che ha diretto Breach L’infiltrato e ha sceneggiato il primo Hunger Games). La pellicola originale raccontava la storia di Benjamín Esposito, un detective andato in pensione e coinvolto nelle indagini di un omicidio irrisolto, avvenuto 25 anni prima, che gli dava modo di rivivere un passato di morte, amicizia e amore impossibile; la versione statunitense, invece, segue la vicenda di due investigatori dell’FBI, Ray (Chiwetel Ejiofor) e Jess (Julia Roberts). Quando la figlia adolescente di quest’ultima viene brutalmente uccisa, la donna inizia a scivolare nell’ossessione, e nell’arco di 13 anni fa qualsiasi cosa per risolvere il mistero della morte della ragazza. La speranza si riaccende quando Ray

(Italia 2015) Regia: Massimiliano Bruno Interpreti: Paola Cortellesi, Alessandro Gassman, Fabrizio Bentivoglio, Ilaria Spada, Stefano Fresi Genere: commedia Durata: n.d.


al CINEMA 12 NOVEMBRE I CHARACTER POSTER DEI PERSONAGGI SU bestmovie.it

IL TRAILER SU bestmovie.it (Pan, Usa/Gran Bretagna/Australia 2015) Regia: Joe Wright Interpreti: Levi Miller, Hugh Jackman, Garrett Hedlund, Rooney Mara, Cara Delevingne Genere: fantasy Durata: 111’

Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è

LE ORIGINI DEL BAMBINO CHE NON VOLEVA CRESCERE IN UNA RAFFINATA RILETTURA DELLA FAVOLA DI J.M. BARRIE DAL REGISTA DI ANNA KARENINA. CON HUGH JACKMAN

P

er la gioia di bambini assetati d’avventura e adulti nostalgici, arriva finalmente nelle sale Pan - Viaggio sull’Isola che non c’è. Ispirato all’opera di J.M. Barrie e scritto da Jason Fuchs, il film racconta la prima volta di Peter (Levi Miller) sull’Isola, avvenuta in seguito al suo rapimento dall’orfanotrofio di Londra. Sull’Isola farà la conoscenza di James Hook (Garrett Hedlund) e, sfuggito alle grinfie dello spietato pirata Barbanera (Hugh Jackman), diventerà l’eroe di una tribù d’indiani e lotterà al loro fianco contro i bucanieri. Tra pericoli e peripezie, Peter cercherà anche di scoprire perché la

madre lo abbia abbandonato anni prima. Insieme a Hook e a Giglio Tigrato (Rooney Mara), dovrà sconfiggere Barbanera e compiere così il suo destino: diventare l’eroe che tutti conosciamo. Tantissime le curiosità che rendono Pan diverso dalle altre trasposizioni cinematografiche, in particolare il personaggio di Hook, che in questa versione è un minatore dell’America del Midwest nel 1880 e che viene chiamato già Uncino, pur avendo ancora entrambe le mani. (L.L.L.)

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ESCONO

ANCHE Rams: storia di due fratelli e otto pecore

Hostile

(Hrútar, Islanda 2015) Regia: Grímur Hákonarson Interpreti: Sigurõur Sigourjónsson, Theódór Júlíusson, Charlotte Bøving Genere: drammatico Durata: 92’

(Id., Francia 2014) Regia: Nathan Ambrosini Interpreti: Anatolia Allieis, Nathan Abrosini, Vanessa Azzopardi, Didier Beaumont, Luna Belan Genere: horror Durata: 97’

In Islanda due fratelli portano avanti la professione di pastori con impegno, ma non si parlano da anni. Quando però un’epidemia colpisce i loro pregiati montoni sono costretti a unire le forze. Presentato all’ultimo Festival di Cannes.

Meredith adotta due sorelle, Anne ed Emily. L’arrivo delle ragazze coincide con l’inizio di eventi inspiegabili. La donna chiede aiuto a un programma Tv che segue le difficoltà di inserimento degli orfani nelle famiglie adottive.

74 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

(Hotaru no Haka, Giappone 1988) Regia: Isao Takahata Genere: animazione Durata: 89’

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Una tomba per le lucciole TORNA AL CINEMA IL CAPOLAVORO D’ANIMAZIONE ANNI ’80 SULLE CONSEGUENZE DELLA GUERRA NELLA VITA DI DUE FRATELLINI

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el 1988, lo Studio Ghibli si presentò ai piccoli spettatori giapponesi con due film diametralmente opposti fra loro, ma entrambi portatori della filosofia germinale della casa di produzione. Erano Totoro, firmato da Hayao Miyazaki, un canto avvolgente d’amore alla natura e all’infanzia, e Una tomba per le lucciole. Quest’ultimo si apriva su un dolorosissimo squarcio in un ambiente bellico e cupo; i due piccoli protagonisti, fratelli perduti nella devastazione della guerra, e la loro storia di sofferenze e (vana) speranza, turbarono il pubblico e trasformarono l’opera in un cult cinefilo ma dal poco appeal commerciale, in linea peraltro con l’attitudine di Takahata a rimanere lontano dalle luci della ribalta. Il maestro ha infatti realizzato soltanto altri quattro film nei 15 anni seguenti; e il suo testamento artistico (La storia della principessa splendente) è tra l’altro passato pochi mesi fa nelle nostre sale. (F.D.M.)

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(Love the Coopers, Usa 2015) Regia: Jessie Nelson Interpreti: Diane Keaton, Amanda Seyfried, Marisa Tomei Genere: commedia Durata: n.d.

Natale all’improvviso

UNA COMEDY NATALIZIA DAL CAST ALL-STAR CHE CI RACCONTA COME NELL’ ALLEGRA FAMIGLIA COOPER NESSUNO È COME SEMBRA …

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n cast all star vi aspetta in anticipo sotto l’albero, in questa commedia diretta da Jessie Nelson (Mi chiamo Sam, Una moglie per papà) e pervasa da uno spirito decisamente natalizio. Tutto gira infatti attorno all’immancabile cenone in programma per festeggiare l’arrivo di Santa Claus che la fa-

L’”ESERCITO” DEI COOPER SUPERERÀ L’ENNESIMO CENONE DELLA VIGILIA?

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miglia Cooper pianifica ogni anno e che raccoglie sotto lo stesso tetto ormai ben quattro generazioni. Ad organizzare tutto, i vecchi coniugi Sam (John Goodman) e Charlotte (Diane Keaton) decisi, nonostante le difficoltà inevitabili, a fare in modo che nulla possa rovinare la perfetta festa di Natale ai parenti. E così, come sempre, si danno da fare per organizzare il party nei minimi dettagli, dalle calze appese sul camino, alle corna da renna con cui addobbano il loro malcapitato cane. In realtà, però, ogni membro della famiglia Cooper è molto lontano dal concetto convenzionale di normalità: la figlia Eleanor (Olivia Wilde) recupera “al volo” un fidanzato in aeroporto per far contenti i genitori, sua sorella Emma (Marisa Tomei) è una cleptomane che si ritrova a ingoiare i regali di Natale in un centro commerciale pur di riuscire a rubarli e poi c’è la piccola Madison, una vera e propria peste con il volto dell’esordiente Blake Baumgartner. Riusciranno gli strampalati membri della famiglia a trascorrere un Natale sereno e sopratutto a tenere nascosti i rispettivi segreti? Mentre vi scervellate per decidere cosa regalare a chi, un cenone in compagnia di Ed Helms, Amanda Seyfried e Alan Arkin può aiutarvi sicuramente a entrare nello spirito giusto! (M.B.)

Matrimonio al Sud NELL’IMMANCABILE CINEPANETTONE L’INDUSTRIALE NORDICO MASSIMO BOLDI DICHIARA GUERRA AL PIZZAIOLO MERIDIONALE BIAGIO IZZO

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Natale manca ancora più di un mese, ma la guerra dei cinepanettoni è appena cominciata. Ad aprire le danze, come di consueto da qualche anno a questa parte dopo la rottura del sodalizio decennale con Christian De Sica, è Massimo Boldi. Che stavolta sceglie di ambientare la pellicola in un contesto di forte appeal televisivo: il Grand Hotel La Sonrisa, proprio dove si svolge Il Boss delle Cerimonie, reality con un seguito non indifferente. Come spalla comica Boldi ha scelto l’amico Biagio Izzo: i due saranno rispettivamente un industriale nordista e un pizzaiolo meridionale. Opposti per ceto, mentalità, abitudini e personalità, si ritroveranno inevitabilmente a scontrarsi quando il figlio del primo chiede la mano alla “pulzella” del secondo. Le nozze dovranno venire celebrate, come titolo suggerisce, al Sud, ma l’inorridito papà settentrionale si scontrerà non poco con il mondo chiassoso ed esagitato dello sgradito futuro suocero. E le ripicche tra i due arriveranno a mettere a rischio l’imminente sposalizio... (F.D.M) NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 75

© Berlanti Productions/Dune Entertainment (1), © CBS Films/Groundswell/Imagine Entertainment (1),© Aeroplan Film/Film Farms/ Netop Films/Profile Pictures (1), © Light House Production (1), Shinchischa Company/Studio Ghibli (1),© Vincenzo Schettino (1)

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(Italia 2015) Regia: Paolo Costella Interpreti: Massimo Boldi, Biagio Izzo, Enzo Salvi, Debora Villa, Paolo Conticini Genere: comico Durata: n.d.


al CINEMA 19 NOVEMBRE

Loro chi?

MARCO GIALLINI RUBA CASA, LAVORO E FIDANZATA A EDOARDO LEO. UNA COMMEDIA TUTTA ITALIANA SULL’ARTE DELLA TRUFFA

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avid (Edoardo Leo) è un onesto lavoratore, un uomo di 36 anni il cui unico obiettivo è quello di ritagliarsi una carriera di successo nell’azienda in cui lavora. Presto, infatti, avrà l’occasione di ottenere la tanto ambita promozione grazie a un brevetto rivoluzionario su cui è impegnato da tempo. La sua vita viene però improvvisamente stravolta quando – nel corso di quella che doveva essere un’innocua cena tra amici riuniti attorno alla più classica delle spaghettate – ha la sfortuna di imbattersi in Marcello (Marco Giallini), truffatore professionista che gli porta via tutto. Ma proprio tutto: dal lavo-

ro al conto in banca fino alla fidanzata. Pronto a qualsiasi cosa pur di vendicarsi e recuperare la propria vita, David si mette sulle tracce di Marcello, un vero e proprio artista dell’inganno in costante trasformazione – da rocker a vigile urbano, da frate a regista di successo – che colpisce senza lasciare traccia. Quando però riesce finalmente a riacciuffarlo per farsi risarcire – entrando in contatto con quel “magico” mondo della truffa in cui nulla è come sembra e con cui Marcello non solo pare aver messo in piedi un bel giro d’affari ma sembra pure divertirsi parecchio – decide di entrare a farne parte e di unirsi

a quella stravagante famiglia criminale (di cui fanno parte anche l’attrice e modella rumena Catrinel Marlon e l’olandese Lisa Bor). Anzi, sarà proprio David, una volta assimilata l’arte dell’inganno, a elaborare un colpaccio che potrebbe fruttare alla gang ben 2 milioni di euro. (M.B.)

ESCONO

ANCHE Né Giulietta né Romeo

Iqbal - Bambini senza paura

Microbo e gasolio

L’opera prima di Veronica Pivetti racconta la scoperta della propria omosessualità da parte di un adolescente che, di fronte all’astio della famiglia, scappa di casa. Madre e nonna partono alla sua ricerca, avendo come unico indizio la data del concerto del suo cantante preferito...

Iqbal ha un fratello malato, ma non ha i soldi per curarlo. Inizia allora a lavorare per una fabbrica di tappeti dove scopre presto una realtà di sfruttamento minorile. Escogita allora un piano per liberare se stesso e gli altri bambini schiavizzati.

Dal visionario regista di Se mi lasci ti cancello, una commedia favolistica incentrata sulle avventure di due bizzarri ragazzini in viaggio su un’automobile costruita artigianalmente.

(Italia 2015) Regia: Veronica Pivetti Interpreti: Veronica Pivetti, Corrado Invernizzi, Sara Sartini Genere: commedia Durata: n.d.

76 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

(Fearless Child, Italia/ Francia 2015) Regia: Michel Fuzellier, Babak Payami Genere: animazione Durata: 85’

(Microbe et Gasoil, Francia 2015) Regia: Michel Gondry Interpreti: Théophile Baquet, Ange Dargent Audrey Tatou Genere: commedia Durata: 108’

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© Loris T. Zambelli/Warner Bros. (2), © Felt Films/Gebrueder Beetz Filmproduktion/Chili Film/Pieter Van Huystee Film and Television/Zweites Deutsches Fernsehen/VPRO/Yleisradio/Danmarks Radio/Motto Pictures/Senorita Films/ARTE/Candescent Films/Gary Sachez Productions (1), © 2010 Gertie srl, 2d3D Animations & Montparnasse Production (1), © Partizan/StudioCanal/Canal+/Orange Cinéma Séries/Indéfilms 3/Cinémage 9/Région Bretagne/Centre National de la Cinématographie (CNC)/Commission du Film de Bourgogne (1)

(Italia 2015) Regia: Francesco Miccichè, Fabio Bonifacci Interpreti: Marco Giallini, Edoardo Leo, Catrinel Marlon, Lisa Bor, Ivano Marescotti Genere: commedia Durata: n.d.



al CINEMA 19 NOVEMBRE

LA GALLERY DEI RIBELLI PRONTI ALLA GUERRA SU bestmovie.it

NEL GRAN FINALE DELLA SAGA CON PROTAGONISTA KATNISS EVERDEEN (JENNIFER LAWRENCE) È GUERRA TOTALE CONTRO IL PRESIDENTE SNOW (DONALD SUTHERLAND). O VITTORIA O MORTE

Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II (The Hunger Games: Mockingjay - Part 2, Usa 2015) Regia: Francis Lawrence Interpreti: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Donald Sutherland, Willow Shields Genere: fantasy Durata: n.d.

I

n quattro film è diventata l’eroina ciil franchise di Hunger Games è forse nematografica che più ha impressiopiù vicino a quello del maghetto di Honato l’immaginario della settima arte gwarts per la raffinata traduzione cinedegli ultimi anni. Parliamo ovviamenmatografica di un ottimo materiale lette di Katniss, la ragazzina-coraggio che terario di partenza. Un successo di puba colpi di arco e frecce è sopravvissuta blico (2,3 i miliardi incassati nel monper ben due volte ai letali “giochi deldo), e anche di critica, che ora giunge la fame”, spettacolo di morte in un’areall’epilogo. E in questo gran finale sana di gladiatori-adolescenti costretti a rà guerra totale, con Katniss che, insieuccidersi l’un l’altro per il divertimento di un soLA GUERRA A CAPITOL CITY FARÀ vrano e del suo popolo. SEMBRARE I GIOCHI NELL’ARENA Lei contro quel goverUN PASSATEMPO PER RAGAZZINI... no ha acceso una rivoluzione diventando, non senza dubbi me agli altri super-soldati della squadra e paure, il simbolo infuocato della ri451, dovrà sferrare l’attacco definitivo volta. Grazie al perfetto physique-du-rôcontro Capitol City e il Presidente Snow le di Jennifer Lawrence, la saga tratta (Donald Sutherland). Per farlo dovrà dai romanzi di Suzanne Collins è riuprima espugnare la montagna dell’Osso scita a divenire un fenomeno di masnel Distretto 2 (l’ultima roccaforte delsa al pari di Harry Potter e Twilight, ma le forze militari di Snow), ma soprattutto dovrà cementare un esercito arse, prima ancora di uscire nei cinema, rabbiato quanto fragile, sempre più loin tanti – sbagliando – l’associavano alle sospiranti storie d’amore tra vampiri gorato dalle perdite umane, dalla fame, dal dolore, dai compromessi inevitabicon Kristen Stewart e Robert Pattinson, 78 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

li di una guerra. Ma soprattutto Katniss dovrà lottare ogni giorno con se stessa per convincersi a continuare a combattere, a continuare a essere la Ghiandaia Imitatrice, la leader della rivoluzione, nonostante Peeta – depistato durante la prigionia nella capitale – ormai la odi a morte, nonostante le vite di sua sorella e di sua madre siano costantemente in pericolo, nonostante spesso si senta una marionetta nelle mani di due (cattivi?) maestri della politica come Plutarch (Philip Seymour Hoffman) e la Coin (Julianne Moore). Sempre diretto da Francis Lawrence (dietro la macchina da presa di tre dei quattro film), Hunger Games: Il canto della rivolta Parte 2 sarà l’episodio più spettacolare e più action, in modo particolare per le scene ambientate a Capitol City con la città trasformata in un campo minato di trappole, in una nuova arena disseminata di esplosioni, mostri e pericoli mortali. Insomma, benvenuti ai 76esimi Hunger Games! E per finire, oltre agli amatissimi volti noti, non mancano interessanti new entry, in primis la monumentale Gwendoline Christie (la Brienne del Trono di Spade). (V.T.)

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Curiosità NOMEN OMEN NON SOLO IL DIAVOLO STA NEI DETTAGLI: ANCHE LA QUALITÀ. QUELLA DI UNA SAGA COME HUNGER GAMES, AD ESEMPIO, LA CUI AUTRICE SUZANNE COLLINS HA TRATTEGGIATO UN MONDO ESTREMAMENTE CURATO FIN NELLE MINUZIE: È IL CASO DEI NOMI DEI PERSONAGGI, OGNUNO CON UN SIGNIFICATO PARTICOLARE E CENTRATO SULLE LORO SPECIFICHE IDENTITÀ

GALE HAWTHORNE: ”Gale” letteralmente significa “tempesta” – il suo carattere è burrascorso –, ma era anche l’epiteto di molti comandanti inglesi, strateghi proprio come il miglior amico di Katniss. Il suo cognome rievoca quello del romanziere Nathaniel, autore di La lettera scarlatta, sulla degenerazione dell’uomo (possibile spoiler delle derive guerrafondaie del ragazzo?). PEETA MELLARK: Il significato del nome del ragazzo da sempre innamorato di Katniss e personaggio più positivo della saga, è commovente: deriva dal greco “roccia” ma anche dal latino “pietas”, mentre nel cognome il suffisso “lark” rimanda all’allodola, che simboleggia un nuovo giorno, una nuova speranza, la possibilità di avere, per una volta, la fortuna a nostro favore. PRIMROSE: Vuol dire “primula”, fiore che sboccia subito dopo l’inverno e che spesso ha utilità medicinali. Anche la sorellina di Katniss del

resto è in prima fila quando si tratta di curare qualcuno. CORIOLANUS SNOW: Il cognome si riferisce alla gelida neve, glaciale come il suo carattere, mentre il nome rimanda al Coriolano di Shakespeare, che non si faceva scrupoli a passare sopra ai bisogni del popolo. FINNICK ODAIR: Uno dei più convinti rivoltosi proviene dal distretto 4, che si occupa di pesca, e infatti “fin” significa “pinna” e “nick”si riferisce al greco antico “vincitore del popolo”. Il cognome si riferisce allo scozzese Adair ovvero “spear”, cioè “arpione”. HAYMITCH ABERNATHY: una teoria suppone che provenga da Hamish, una variante scozzese di James che in ebraico significa “persona che sostituisce”. E in effetti, il mentore di Katniss diviene una specie di figura paterna per la protagonista. Abernathy, invece, fu un leader del movimento per i diritti civili. ALMA COIN: Mentre il suo nome, dal latino “almus”, vuol dire “persona che nutre”, il cognome della presidentessa è anche un codice militare indicante un’azione anti-insurrezionale. Ambiguo, per un personaggio apparentemente schierato con i ribelli... (F.D.M.)

ESCONO

ANCHE Fantasticherie di un passeggiatore solitario

(Italia 2015) Regia: Paolo Gaudio Interpreti: Luca Lionello Genere: animazione Durata: 83’ Opera prima che tra live action e stop motion ha già conquistato diversi festival d’Oltralpe. Narra la storia di tre personaggi in tre epoche differenti – un poeta, uno studente, un bambino –, uniti dall’incanto di un romanzo di cui il primo è autore, il secondo lettore e l’ultimo protagonista.

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Un momento di follia

Bella e perduta

Un’adolescente si innamora del migliore amico del padre, dopo averlo sedotto durante una vacanza tutti insieme. Il papà della fanciulla, preoccupato, vuole quindi scoprire chi è che le sta spezzando il cuore...

Tra fiaba e documentario, Bella e perduta è l’Italia raccontata da Pietro Marcello (La bocca del lupo) con la storia di Pulcinella, inviato in Campania per esaudire l’ultimo desiderio di un pastore: mettere in salvo il suo bufalo (che ha la voce di Elio Germano).

(Un moment d’égarement, Francia 2015) Regia: Jean-François Richet Interpreti: Vincent Cassel, François Cluzet, Lola Le Lann Genere: commedia Durata: 105’

(Italia 2015) Regia: Pietro Marcello Interpreti: Sergio Vitolo, Tommaso Cestrone Genere: documentario Durata: 87’

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 79

© Color Force/Lionsgate/Studio Babelsberg Natale all’improvviso: CBS Films/Groundswell/Imagine Entertainment (12), © Mediaplex (1), © L’Avventurosa Film/Rai Cinema/Cineteca del Comune di Bologna/Cinecittà Luce/Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)/Rolex Mentor and Protegé Arts Initiative/Brouillon d’Un Rêve de la SCAM (1), © Entre Chien et Loup/Le Petite Reine (1)

KATNISS EVERDEEN: Il nome viene dall’erba saetta, una pianta immaginaria che ha la forma della punta di una freccia. Everdeen richiama invece il cognome di Batsheba, la protagonista – femminista ante litteram – del capolavoro di Thomas Hardy Via dalla pazza folla.


al CINEMA 19 NOVEMBRE (Mr Holmes, Gb/Usa 2015) Regia: Bill Condon Interpreti: Ian McKellen, Laura Linney, Milo Parker Genere: mystery Durata: 104’

Mr Holmes - Il mistero del caso irrisolto IAN MCKELLEN È UNO SHERLOCK IN PENSIONE CHE DEVE RISOLVERE LA SUA ULTIMA INDAGINE

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i siete mai chiesti cosa sia successo al detective più famoso d’Inghilterra una volta in pensione? È a questa domanda che risponde Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto, diretto da Bill Condon, che racconta l’ultimo caso di Sherlock Holmes (Ian McKellen). Ormai ultranovantenne, ha da tempo smesso l’attività investigativa per ritirarsi nel Sussex, dove vive con la governante Mrs. Munro (Laura Linney) e suo figlio Roger (Milo Parker). Mentre si trova in campagna, Holmes riceve il libro

LA RECENSIONE IN ANTEPRIMA SU bestmovie.it

pubblicato dall’ex assistente Bill Condon e Ian McKellen HOLMES John Watson (Colin Starkey) tornano a collaborare quasi HA QUASI che descrive l’ultimo caso a cui vent’anni dopo Demoni e 100 ANNI E FA hanno lavorato insieme. La sua Dei (1998); in merito al suo L’APICOLTORE versione non convince però ruolo, l’attore ha più volte Sherlock, che decide di raccon- PIÙ CHE IL affermato: «Non ho mai avutarla dalla sua prospettiva. Pur- DETECTIVE to particolare desiderio di troppo, a causa del deteriorarsi interpretare Sherlock Holdella sua memoria, non è più in grado di mes, ma questo è Sherlock in una versioricordare con esattezza cosa accadde. Solo ne molto particolare: ha quasi 100 anni, con l’aiuto del giovane Roger riuscirà nel è in pensione ed è più un apicoltore che suo intento... ma a un prezzo molto alto. un detective!». (L.L.L.)

In fondo al bosco UNA COPPIA RITROVA IL FIGLIO SCOMPARSO, MA LA MADRE SI CONVINCE CHE IL BIMBO SIA LA REINCARNAZIONE DEL DIAVOLO

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el noir italiano prodotto da Sky protagonista è il piccolo Tommaso (Teo Achille Caprio), bimbo che scompare misteriosamente durante una festa che si svolge in una cupa notte invernale. Cinque persone mascherate da diavoli (i Babbo Natale malvagi frutto del folklore nordeuropeo che saranno anche protagonisti di Krampus, horror in arrivo a dicembre) terrorizzano un piccolo paesino sperduto sulle Dolomiti. Dopo 5 anni, un ragazzino con un’età compatibile con quella di Tommaso viene ritrovato senza documenti. Il test del DNA parla chiaro: secondo le analisi si 80 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

tratta proprio del ragazzino scomparso, che finalmente torna tra le braccia dei genitori, interpretati da Filippo Nigro (ACAB - All Cops Are Bastards, E la chiamano estate) e Camilla Filippi (Viva l’Italia, Amori elementari). Ma mentre per il padre il dramma è definitivamente risolto e desidera solo tornare alla tranquilla quotidianità allontanando la pressione e la curiosità dei media (tutto viene rappresentato come un fatto di

cronaca realmente accaduto con tanto di speciali e appelli in diretta su Sky Tg 24), per la donna qualcosa non quadra: i comportamenti di Tommaso sono sinistri e insoliti. Secondo alcune leggende locali, il bambino potrebbe essere nientemeno che la reincarnazione di Satana in persona. Alla regia del film il trentaduenne Stefano Lodovichi, qui al suo secondo lungometraggio dopo il drammatico Aquadro. (M.B.)

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© AI-Film/See-Saw Films/Archer Gray/BBC Films/FilmNation Entertainment (1), © One More Pictures/Sky/Trentino Film Commission (1)

(Italia 2015) Regia: Stefano Lodovichi Interpreti: Camilla Filippi, Filippo Nigro, Giovanni Vettorazzo, Teo Achille Caprio, Stefano Detassis Genere: noir Durata: n.d.



al CINEMA 25 NOVEMBRE LA GALLERY DI POSTER E CONCEPT ART SU movieforkids.it IL TRAILER SU movieforkids.it

DOPO INSIDE OUT, ECCO IL NUOVO CAPOLAVORO ANIMATO DI CASA PIXAR

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ll viaggio di Arlo (The Good Dinosaur, Usa 2015) Regia: Peter Sohn Genere: animazione Durata: n.d.

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e i minacciosi dinosauri di Jurassponsabile di alcuni tra i cartoni più mesic World vi hanno fatto prendere morabili degli ultimi anni, pensiamo ad un bello spavento, provate a calesempio alla saga di Toy Story. A dirigemare i nervi con quelli buoni di Il viagre l’operazione è Peter Sohn, qui al suo gio di Arlo, nuova avventura animata Didebutto dopo aver collaborato a pellicole sney Pixar, che immagina una Terra docome Alla ricerca di Nemo, Gli Incredibive l’estinzione dei mitici animali preistoli, Ratatouille e Ribelle - The Brave, menrici non è mai avvenuta. ll protagonista tre la storia nasce dalla penna di Meg Leè Arlo, apatosauro forse un po’ a disaFauve, autrice che attualmente sta ancogio nell’essere perennemente circondato ra godendo del successo di Inside Out, da creature letali e pericolose che, quanesaltato da pubblico e critica di tutto il do perde la sua famiglia, stringe amicizia con un ARLO È UN DINOSAURO piccolo bimbo umano DI IRRESISTIBILE TENEREZZA: che si comporta come un È IMPACCIATO, DOLCE E AFFETTUOSO cucciolo fedele e un minuscolo bodyguard, deciso a proteggere pianeta. Che cosa aspettarci da Il viaggio l’enorme amico. Arlo e Spot intraprendedi Arlo, dunque? Di certo un’animazioranno un epico viaggio fra le lande più ne impeccabile, ambientazioni spettacosuggestive del mondo preistorico, alla rilari (pericolose cascate, radure piene di cerca del proprio branco, tra buffi tricelucciole) e l’irresistibile tenerezza a cui ratopi e tirannosauri che gli insegneranla Casa di Topolino ci ha da sempre abino a ruggire. Ad alimentare l’hype è ovtuati, e in questo senso Arlo pare decisamente sulla strada giusta, presentandosi viamente la produzione che porta il marcome dinosauro un po’ impacciato, dolchio Pixar, probabilmente la casa d’animazione più amata del cinema, e rece e affettuoso. Il rapporto tra animale e

82 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

bambino potrebbe sicuramente ricordare L’era glaciale di Chris Wedge e Carlos Saldanha, ma qualcosa ci dice che il film di Sohn intenda invece puntare su una storia più emotiva, piuttosto che comica, di quelle che scaturiscono attimi di dolce empatia, e non solo risate, forte del geniale ribaltamento per cui è l’uomo a comportarsi da animale e l’animale ad avere una caratterizzazione umana (dal linguaggio ai conflitti interiori). Siete pronti per questo viaggio tra le mitiche creature? Allora tenetevi ben aggrappati ad Arlo, ché l’avventura sta per cominciare! (P. H.)

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TAG LO SAPEVATE CHE Peter Sohn è subentrato come regista solo a due terzi della lavorazione. Prima di lui, a guidare l’operazione era Bob Peterson, uno degli autori dell’acclamato Up. Secondo quanto rivelato dal sopraccitato Peterson, l’ispirazione per la pellicola gli sarebbe venuta dai dinosauri che ha visto esposti in una fiera mondiale svoltasi a New York nel lontano 1964.

ESCONO

ANCHE Wacken 3D

(Id., Germania 2015 Regia: Norbert Heitker Genere: documentario Durata: 90’ Wacken è il più importante festival musicale al mondo dedicato all’heavymetal. Uno show capace di catalizzare l’attenzione di fan da ogni parte del mondo dal 1990. In questo documentario realizzato in occasione dei 25 anni sono raccolti i backstage e le interviste agli artisti, dai Deep Purple ad Alice Cooper passando per i Rammstein e i Deep Purple.

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Uno per tutti

(Italia 2015) Regia: Mimmo Calopresti Interpreti: Giorgio Panariello, Isabella Ferrari, Fabrizio Ferracane Genere: documentario Durata: 91’ Quattro amici d’infanzia si ritrovano per una notte brava, durante la quale tenteranno di venire a capo dell’oscuro evento che ha sconvolto il loro legame tanti anni prima. Tratto dal romanzo omonimo del giornalista Gaetano Savatteri.

Babbo Natale non viene da Nord

(Italia 2015) Regia: Maurizio Casagrande Interpreti: Maria Grazia Cucinotta, Maurizio Casagrande, Annalisa Scarrone Genere: commedia Durata: n.d. Marcello è un prestigiatore con una figlia 27enne di cui non si è mai occupato. Un incidente durante una trasferta a Salerno cambierà per sempre il rapporto tra i due.

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 83

© Pixar Animation Studios/Walt Disney Pictures (3), GettyImages (4), © Courtesy of The Strong - Museum of play (1), © Jumpseat 3Dplus/Wüste Film (1)

Tra i doppiatori della versione in lingua originale, troviamo rinomati attori come Sam Elliott, Frances McDormand, Anna Paquin e Steve Zahn. A prestare voce ad Arlo è invece il giovane Raymond Ochoa.


al CINEMA

IL TRAILER SU bestmovie.it

26 NOVEMBRE

(Id., Usa 2015) Regia: John Wells Interpreti: Bradley Cooper, Alicia Vikander, Uma Thurman, Sienna Miller, Lily James Genere: commedia Durata: n.d.

Adam Jones: Il sapore del successo

BRADLEY COOPER È UNO CHEF FALLITO MA PRONTO A TUTTO PUR DI RICONQUISTARE IL SUCCESSO E LA MITICA TERZA STELLA MICHELIN

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hi l’avrebbe mai detto? Bradley sto titolo, primo ad arrivare da noi, è Cooper, un tempo conosciuto uniproprio Il sapore del successo, in cui Bracamente per i ruoli da dley è di nuovo protagoPER RILANCIARE belloccio nelle rom conista assoluto e si cala medy e quelli da leader nei panni di un abilissiL’ATTIVITÀ, idiota nelle commedie ADAM METTE mo chef, Adam Jones demenziali, sta vivendo INSIEME UN DREAM (peraltro, da bambino un momento decisamen- TEAM DI CUOCHI Cooper era indeciso fra te positivo. Collaboraziola carriera attoriale e ni con registi importanti (David O. Rusquella... tra i fornelli!). Dopo aver ragsell di cui è ormai attore feticcio; Derek giunto l’olimpo del successo, il cuoco si Cianfrance, Suzanne Bier, Clint Eatrova a cadere in disgrazia, a causa delstwood), tre nomine all’Oscar consecula sua dipendenza dalle droghe e dei tive (per Il lato positivo, American Hucontinui atteggiamenti da primadonna. stle - L’apparenza inganna e American Ma mentre i suoi concorrenti lo credoSniper), il sodalizio con la giovane stelno definitivamente fuori dai giochi, Jola Jennifer Lawrence (insieme hanno nes decide di tornare in pista per redigirato quattro film: Il lato positivo, Amemersi, aprendo un nuovo ristorante e rican Hustle, Una folle passione e Joy) e ponendosi l’obiettivo di conquistare l’irla rivalutazione critica. Ora, per il 2015 raggiungibile e mitica terza stella Miil quarantenne Cooper ha ben sei titoli chelin. La chiave per riuscirci è mettere in arrivo e in produzione: Sotto il cielo insieme una “squadra fortissimi”, comdelle Hawaii, Joy, Honeymoon with Harposta dai migliori professionisti del ry e le serie Tv Limitless e Wet Hot Amecampo culinario. Nel costruirsi il suo rican Summer: First Day of Camp. Il sepersonale dream team, Adam scoprirà un nuovo lato di se stesso, e imparerà che l’ambizione e la fama non sono tutto. Diretto da John Wells (I segreti di Osage County), scritto da Steven Knight (La promessa dell’assassino, Locke), con un cast all star clamoroso (Uma Thurman, Sienna Miller, Alicia Vikander, Omar Sy, Lily James, Daniel Brühl e Jamie Dornan, tagliato dal montaggio finale), Il sapore del successo si preannuncia l’ennesimo colpo grosso di Cooper: ormai, un nome, una garanzia. (F.D.M.) 84 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

(Le Tout Nouveau Testament, Lussemburgo/ Fra/Belgio 2015) Regia: Jaco Van Dormael Interpreti: Benoît Poelvoorde, Catherine Deneuve, Yolande Moreau, Pili Groyne Genere: commedia Durata: 113’

Dio esiste e vive a Bruxelles COMMEDIA SURREALE CON PROTAGONISTA UN PADRE ETERNO COSÌ BASTARDO CHE SUA FIGLIA DECIDE DI VENDICARSI SCATENANDOGLI CONTRO UNA RIVOLUZIONE...

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io esiste, vive a Bruxelles, ed è anche un’antipatica canaglia. Ha le fattezze improbabili e oblique di Benoît Poelvoorde (Emotivi anonimi), e a dispetto della nomea di suprema divinità è un uomo crudele, meschino e arrogante che bistratta la pavida moglie (Yolande Moreau, Louise-Michel) e l’irrequieta figlia Ea (Pili Groyne). Quest’ultima, intenzionata a imitare la fuga del fratello maggiore Gesù, manomette il pc del padre per smascherarlo rivelando all’intera popolazione mondiale la propria data di morte, e scatenando così una rivoluzione. Senza dimenticarsi di reclutare qualche apostolo. Insomma: non lasciatevi ingannare dal titolo bizzarro, perché trattasi di una commedia più graffiante e profonda di come appare. Ne siamo sicuri, considerato che dietro la macchina da presa c’è quel geniaccio di Jaco Van Dormael, autore di L’ottavo giorno e soprattutto del cult Mr. Nobody (un film rompicapo composto da tre love story, tre livelli temporali, tre vite possibili, in bilico tra sci-fi, romance e grottesco), in Concorso a Venezia nel 2009. (F.D.M.)

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LE DICHIARAZIONI DEL REGISTA AL FESTIVAL DI VENEZIA SU bestmovie.it (Id. Italia 2015) Regia: Luca Guadagnino Interpreti: Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts, Dakota Johnson, Corrado Guzzanti Genere: drammatico Durata: 120’

A Bigger Splash LA TRANQUILLA VACANZA DI UNA COPPIA FELICE È SCONVOLTA DALL’ARRIVO DELL’EX DI LEI E DELLA SUA BELLISSIMA FIGLIA

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IL TRAILER SU bestmovie.it

Bigger Splash segna il ritorno, dopo 6 anni di assenza dal grande schermo, del regista Luca Guadagnino (Melissa P, Io sono l’amore). Marianne Lane (Tilda Swinton, musa del regista), è una famosa rockstar che, reduce da un intervento alle corde vocali, sta trascorrendo la convalescenza sull’isola di Pantelleria assieme al giovane compagno Paul (Matthias Schoenaerts). La loro tranquilla vacanza è però sconvolta dall’arrivo di Harry (Ralph Fiennes) – produttore discografico e vecchio amore di MarianLA CONVIVENZA TRA ne – che si I PROTAGONISTI FARÀ presenta NASCERE CRISI E GELOSIE senza pre-

avviso in casa della coppia, in compagnia della bella figlia Penelope (Dakota Johnson). La forzata convivenza dei quattro farà nascere crisi, confronti, dibattiti e pericolose gelosie. Liberamente tratto da La piscina, film del 1969 diretto da Jacques Deray, A Bigger Splash prende il titolo dal quadro omonimo (di un tuffo in piscina) realizzato da David Hockney, famoso artista contemporaneo. Il film può contare su uno straordinario cast internazionale e sul coraggio di un giovane regista che non ha paura di osare. (M.L.R.)

TAP AND GO!

Per saperne di più

La felicità è un sistema complesso VALERIO MASTANDREA E GIUSEPPE BATTISTON IN UN’AMARA COMMEDIA SUI CONFLITTI GENERAZIONALI

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tto anni dopo il piccolo caso di Non pensarci, il regista Gianni Zanasi torna finalmente al cinema. L’opera prima, una commedia stralunata e commovente, era stata particolarmente amata dalla critica (e nel 2007 alla Mostra del Cinema di Venezia si era aggiudicata ben tre premi), tanto che per espanderne la storia familiare ne era stata tratta una serie Tv omonima di 12 episodi andata in onda nel 2009, della durata di una sola stagione, con gli stessi interpreti e sempre diretta da Zanasi. Che stavolta, con La felicità è un sistema complesso – scritto dallo stesso regista insieme a Lorenzo Favella (Arrivederci amore,

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ciao) e Michele Pellegrini (Figli delle stelle) – vira alla dramedy parlando di fratture generazionali e di un futuro in bilico. Temi, ancora una volta, fortemente ancorati all’attualità. Il film racconta del dilemma di due ragazzi che, in seguito alla morte dei genitori, devono scontrarsi contro l’ostico consiglio di amministrazione dell’azienda locale di cui hanno ereditato la maggioranza delle azioni. Gli anziani conservatori che lo

compongono si oppongono infatti all’idea dei giovani di dislocare all’estero. Nel cast (adulto), i protagonisti di Non pensarci Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Paolo Briguglia e Teco Celio, mentre i giovani volti sono quelli della bella israeliana Hadas Yaron (vincitrice della Coppa Volpi al Festival di Venezia nel 2012 per La sposa promessa) e degli esordienti Chiara Martini e Filippo De Carli. (F.D.M.) NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 85

© 3 Arts Entertainment/Double Feature Films/PeaPie Films (1), © Frenesy Film Company/Cota Film/StudioCanal/MiBAC/Regione (1), © Paolo CIRIELLO (1), © Terra Incognita Films/Climax Films/Après le Déluge/Juliette Films/Caviar Films/Orange Studio (1)

(id., Italia/Francia 2015) Regia: Gianni Zanasi Interpreti: Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Teco Celio, Paolo Briguglia, Hadas Yaron Genere: commedia Durata: n.d.


al CINEMA 26 NOVEMBRE

(id., Usa 2015) Regia: M. Night Shyamalan Interpreti: Kathryn Hahn, Ed Oxenbould, Olivia DeJonge, Peter McRobbie, Deanna Dunagan Genere: horror Durata: 94’

The Visit LA VACANZA DAI NONNI SI TRASFORMA IN UN INCUBO PER I LORO NIPOTINI NEL NUOVO HORROR DI M. NIGHT SHYAMALAN

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arà la volta buona? È questa la dotentativo nell’ambito seriale è andato manda che, da fedeli appassionati male (lo show Wayward Pines con prodel cinema di M. Night Shtagonista Matt Dillon è stato yamalan, ci stiamo ponenUN B MOVIE cancellato dopo appena una do. Il regista, divenuto austagione). Adesso, con The SECCO tore di culto dopo titoli co- ED EFFICACE Visit – che ha scritto e diretto me Il sesto senso e Un- IN STILE FOUND –, Shyamalan ha sterzato breakable - Il predestinato, nuovamente verso il genere a FOOTAGE è andato incontro a una dilui più consono (l’horror), scesa in picchiata inanelcon una produzione a basso lando una serie di flop consecutivi, dal budget, un cast di nomi poco noti, e fantasy L’ultimo dominatore dell’aria fiuna storia più piccola e meno ambiziono allo sci-fi familiare After Earth passa ma che punta a brividi atavici e alsando per il thriller E venne il giorno; l’immediatezza dei pochi e funzionali senza contare che persino il suo primo elementi in campo. Si racconta di due

fratellini (Ed Oxenbould e Olivia DeJonge) che vengono mandati per una settimana in vacanza nella fattoria della Pennsylvania dove vive la loro adorabile coppietta di nonni (Peter McRobbie e Deanna Dunagan). I due vecchietti, però, gli danno regole ferree e inspiegabili (non devono assolutamente lasciare le loro stanze dopo le 9:30 di sera), poi, gradualmente iniziano a comportarsi in modo strano e inquietante. Riusciranno i due piccoli a tornare a casa dalla loro madre (Kathryn Hahn)? Il claustrofobico trailer sembra promettere un B movie secco ed efficace, dalle sfumature found footage (non a caso a co-produrre il film sono Jason Blum, che ha finanziato titoli come Paranormal Activity e Sinister, lo Steven Schneider di Insidious e Ashwin Rajan che ha curato Devil, sceneggiato da Shyamalan stesso). Forse, per il cineasta indiano la rinascita potrebbe partire da qui. (F.D.M.)

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© Blinding Edge Pictures, Blumhouse Productions (3)

In alto e sulla destra, Kathryn Hahn insieme ai due piccoli protagonisti interpretati da Ed Oxenbould e Olivia DeJonge. A sinistra i due inquietanti nonni, ovvero Peter McRobbie e Deanna Dunagan.

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L’A M O R E È U G UA LE PER T UT T I

SANDRO PARENZO PRESENTA

DALLO SCENEGGIATORE DI PHILADELPHIA IL P REMIO OSCAR ®

LA CA N D IDATA OS C A R ®

JULIANNE MOORE

ELLEN PAG E

IL CANDIDATO OSCAR ®

IL CA N D IDATO OS C A R ®

MICHAEL SHANNON

STEVE CARELL

I S P I R AT O A U N A S T O R I A V E R A

FR E E HELD AMORE GIUSTIZIA UGUAGLIANZA

DAL 5 NOVEMBRE AL CINEMA IN COLLABORAZIONE CON

SAND RO PA RE N ZO PRESENTA

Freeheld.libero.it

SHE RL O CK H O L M E S C OME N ON L’ AVET E MA I VIS TO

“BR I L LA N TE,M ISTER IOSO A S S O L UTAM ENTE D A NO N PER D ER E”

“IAN McKE L L E N È U N FAN TA S TI CO SH ERLOCK H OL M E S ”

ROLLING STONE

FIRST SHOWING

IAN MCKELLEN

LAURA LINNEY

MR. HOLMES IL MISTERO DEL CASO IRRISOLTO

DA NOVEMBRE AL CINEMA IN COLLABORAZIONE CON

mrholmes.libero.it


reVIEW

I FILM IN USCITA SONO RECENSITI SU www.bestmovie.it/recensioni

Sopravvissuto - The Martian

RIDLEY SCOTT FIRMA, CON L’AIUTO DELLO SCENEGGIATORE DI QUELLA CASA NEL BOSCO, UNA “COMMEDIA SPAZIALE” CON PROTAGONISTA MATT DAMON di Giorgio Viaro

C

metta piede, sono il primo». La tecnica ome in Interstellar, in The Martian lo spazio è desersta cambiando il cinema, non solo perché i mezzi di produzione oggi consento (letteralmente, Marte è un deserto). Il dato storico tono un realismo fotografico impensabile fino a qualche anno fa (fate il conè questo, la science fiction comincia a pensare all’universo come a un luogo fronto tra questo Marte, e quelli di Red Planet o Mission to Mars di De Palma), abitabile ma con cui è necessario venire pian piano a patti, escluma perché appunto lo IL FILM È PRIMA spazio è percepito come de l’elemento fantasy – l’alieno – e in pratica inUN DRAMMA, POI più comprensibile. È la parte migliore di un staura una trattativa fra UNA SPACE OPERA l’uomo e la Frontiera, LEGGERA, INFINE film che inizia come un dramma con l’incidente racconta davvero l’esplo- UNA COMMEDIA razione come in passato che lascia solo il protagonista su Marte, poi diventa una space facevano i western, cioè con pragmatismo e stupore: nel film di Ridley Scott, opera leggera – al limite della commeMatt Damon, astronauta dimenticato dia – quando l’uomo cerca un modo per restare in vita, e infine una farsa di sul pianeta rosso, dice: «L’universo esiste da 4 miliardi di anni e dovunque io costume e di genere nel racconto della 88 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

missione di salvataggio, con la scienza che non serve più a costruire senso (a divulgare) ma a distruggerlo.

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A sinistra, Matt Damon (Mark Watney). In alto, Jessica Chastain (Melissa Lewis) e Kate Mara (Beth Johanssen), insieme all’equipaggio di astronauti che abbandonano il personaggio di Damon su Marte credendolo morto. In basso a destra, ancora la Chastain e poi Kristen Wiig (Annie Montrose).

MI PIACE La visione di Ridley Scott del pianeta rosso. NON MI PIACE Qualche eccesso farsesco nella seconda parte.

La trama, dall’inizio alla fine, è tutta nel trailer: una missione della Nasa su Marte, in un futuro prossimo ma imprecisato, viene abortita in seguito a una tempesta. Uno degli astronauti, Mark Watney, è colpito da una parabola satellitare divelta dal vento e creduto morto, gli altri dunque ripartono per la Terra. Solo che Watney morto non è, ora è un botanico solo su Marte, con scorte di cibo per qualche mese, e una prospettiva di vita che non supera poche settimane. Qui il messaggio semplicissimo ma giusto, esplicitato subito prima dei titoli di coda (bell’epilogo), è che anche di fronte alla più terribile delle fregature conviene affrontare i problemi uno alla volta, con lucidità e senso dell’umorismo. Quindi Mark si mette a coltivare patate dentro il campo base, concimandole con le sue feci, e cerca un modo per comunicare con la Terra, non si perde d’animo, ascolta una gran quantità di disco music (la stessa identica associazione musicale di Guardiani della Galassia…), e alla fine trova un modo per parlare con la Nasa.

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Il film fa un salto mortale poco dopo la metà della storia, quando la navicella spaziale con il resto dell’equipaggio scopre quel che è successo e decide di fare dietrofront. A questo punto la Nasa diventa il teatro di una specie di comedy televisiva alla Veep o alla West Wing, con i personaggi simili a marionette, espedienti di trama grossolani (siamo quasi ai livelli di Deep Impact), e in-joke per nerd – per esempio la missione di salvataggio viene battezzata “Missione Elrond”, dal nome di un personaggio del Signore degli Anelli, e in scena in quel momento c’è Sean Bean, che aveva recitato nel primo film tratto dalla saga… Cose così. A questo punto diventa chiaro l’intento parodico dell’operazione, tanto più che

la sceneggiatura è di Drew Goddard, lo stesso di Quella casa nel bosco, il film che giocava con luoghi comuni del cinema horror. Solo che fino a poco prima sembrava un’altra cosa. Insomma, non è il caso di prendere The Martian troppo sul serio, forse nemmeno un pochino, ma l’escursione cinematografica sul pianeta rosso, la capacità di Ridley Scott di mettere in scena un mondo, quasi di annullarne il senso nella pura estasi visiva – l’estasi della Frontiera -, è ancora straordinaria.

dal 1 ottobre (The Martian, Usa 2015) Regia: Ridley Scott Interpreti: Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Kate Mara, Jeff Daniels, Sean Bean, Michael Peña Genere: sci-fi Durata: 141’

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 89

© Genre Films/International Traders/Mid Atlantic Films/Scott Free Productions/ Twentieth Century Fox Film Corporation (6)

CONSIGLIATO A CHI Ama la fantascienza pura. E il western.


la recensione DEI LETTORI

Per pubblicare la tua recensione su Bestmovie.it iscriviti al sito e inseriscila come commento alla scheda del film che hai visto. La migliore, a insindacabile giudizio della redazione, verrà proposta – interamente o in parte – ogni mese in questo spazio.

© Pixar Animation Studios/Walt Disney Pictures (2)

Inside Out «P

A BIGGER SPLASH

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BLACK MASS - L’ULTIMO GANGSTER

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CRIMSON PEAK

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THE GREEN INFERNO

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HOTEL TRANSYLVANIA 2

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SOPRAVVISSUTO: THE MARTIAN

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90 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

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KARIN EBNET

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LO STAGISTA INASPETTATO

SUBURRA

LUCA MARAGNO

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THE PROGRAM

STRAIGHT OUTTA COMPTON

gendarie della Pixar. Rosa e soffice come zucchero filato, guiderà Gioia e Tristezza dentro i sogni e gli incubi di Riley, scivolando nell’oblio per far diventare grande la sua compagna di giochi. In conclusione, è impossibile resistere all’espressività delle emozioni primarie di Docter che privilegia anziani e bambini, gli unici a possedere una via di fuga verso il fantastico. Gli unici a volare via coi palloncini e ad avere nella testa una macchina dei sogni. (Salvatore Cuccia)

GIORGIO VIARO

IL PAGELLINO DI BEST MOVIE

MARITA TONIOLO

ANDREA FACCHIN

Tutta colpa delle stelle

VALENTINA TORLASCHI

iangere mi aiuta a stare calma e a non essere ossessionata dal peso dei problemi della vita». Così dice Tristezza, a Gioia, dal momento che desidera partecipare alla vita quotidiana di Riley. Sono due dei cinque protagonisti del nuovo film Disney Pixar Inside Out, vero e proprio racconto di formazione. Attraverso questo film la Pixar passa dall’esternazione dei sentimenti (il ricordo del passato e la riscoperta dell’avventura attraverso un presente migliore, come in Up) a un’introspezione dei medesimi. Sono due film in uno: il primo si svolge nella mente di Riley, il secondo all’esterno. Due mondi antitela mente di Riley condiLA GRANDEZZA tici per stile: nel primo c’è un zionandone l’umore, DELLA PIXAR trionfo di colori, mentre nel aiutandola nell’interaSTA NELL’AVER secondo i toni sono poco sazione sociale e familiare, ESPLORATO UN turi e contrastati. è anche vero che la stesMONDO FINORA La capacità della Pixar non sa Tristezza aiuta Riley SCONOSCIUTO risiede tanto nell’abilità tecniad affrontare i probleca, pur sempre raggiungibile negli anni, mi, a reagire, a trovare la forza per ma nella grandezza di esplorare un monrialzarsi, per affrontare il quotidiano. I do finora sconosciuto. Pete Docter riesce sentimenti sono infatti umanizzati, e ciacon maestria ad analizzare la mente umascuno rappresentato tramite tratti essenna, un organo così complesso ma al conziali che permettono di coglierne la natutempo così affascinante, e l’astratto. Quera profonda. Alla fine, Gioia e Tristezza st’esplorazione avviene grazie al viaggio finalmente congiunte invitano Riley a codi Gioia e Tristezza attraverso Memoria, municare il proprio malessere, necessario Subconscio e Pensiero Astratto. Le due al superamento dell’ostacolo e alla coemozioni apparentemente così diverse tra struzione di sé. Straordinario anche il perloro impareranno non soltanto a conosonaggio di Bing Bong: creatura fantastica scersi ma soprattutto a capire come l’una generata dalla fantasia di una bambina, è non può venir meno all’altra. Perché se è gatto, elefante e delfino insieme, ed è devero che Gioia conserva i ricordi base delstinato a diventare una delle figure leg-

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SECONDO VOI DOMANDE, OPINIONI, POLEMICHE FORUM

Cinecomic

CIVIL WAR: CHI DOVREBBE VINCERE TRA CAPITAN AMERICA E IRON MAN?

I lettori di Best Movie amano il dibattito. Correte anche voi su Facebook e Twitter per dire la vostra!

CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR VEDRÀ LA LOTTA TRA DUE AGGUERRITE FAZIONI: DA UNA PARTE, LA SQUADRA DI TONY STARK AKA IRON MAN, DALL’ALTRA QUELLA GUIDATA DA STEVE ROGERS AKA CAPITAN AMERICA.STAN LEE SVELA LA SUA SQUADRA DEL CUORE E DICHIARA: «QUALSIASI FAZIONE IN CUI STIA CAPITAN AMERICA DOVREBBE VINCERE, PERCHÉ È IL MIGLIORE, LA PERSONA COL CUORE PIÙ PURO IN TUTTO IL MONDO».

61.363 Best Movie COSA ASPETTARSI DAL GRANDE RITORNO DI X-FILES? FINALMENTE NE ABBIAMO UN’IDEA UN PO’ PIÙ PRECISA GRAZIE AL NUOVO TRAILER. AMBIENTATO TREDICI ANNI DOPO LA CONCLUSIONE DELL’ULTIMA STAGIONE, QUESTO NUOVO CICLO VEDE TORNARE GILLIAN ANDERSON E DAVID DUCHOVNY NEI PANNI DEGLI AGENTI DELL’FBI DANA SCULLY E FOX MULDER

Io sono d’ accordo con Stan Lee e tifo la squadra di Capitan America ››Wellox89

COMMENTI Che coppia intramontabile! non vedo l’ora! Mauro Signorelli

Sinceramente tifo per Capitan America. Iron Man non dico che mi sta ››antipatico, ma non mi ha mai fatto impazzire: troppo sbruffone certe volte. Toro Verde

Dana Scully è migliorata di parecchie lunghezze rispetto a Fox Mulder. Daniele Bagaglini

Vinca il migliore, basta che sia bello il film! ››Chicco Arduino

Foto pubblicitaria o fermo immagine? per me Gillian è photoshoppata... Luigi Ronza

PUBBLICHIAMO IL MYMONETRO DEL PORTALE CINEMATOGRAFICO MYMOVIES E LE RELATIVE TOP TEN DEI FILM PIÙ AMATI IN SALA E IN EDIZIONE HOME VIDEO DELL’ULTIMO MESE DISPONIBILE. IL MYMONETRO È IL SIMBOLO CHE IDENTIFICA SU WWW.MYMOVIES.IT, PER OGNI FILM, L’INDICE DI GRADIMENTO MEDIO TRA PUBBLICO, CRITICA E DIZIONARI SPECIALIZZATI E CHE TIENE INOLTRE IN CONSIDERAZIONE IL RAPPORTO INCASSI/SALA (USA). I VOTI SONO ESPRESSI TRAMITE UNA SCALA DI VALORE DA 1 A 5. SOTTO, I RISULTATI DELL’ULTIMA TORNATA (PERIODO DI RIFERIMENTO: 01 SETTEMBRE - 01 OTTOBRE 2015)

TOP TEN CINEMA Titolo

TOP TEN HOMEVIDEO

MYmonetro

Dizionario

Critica

Pubblico

Uscita sale

Titolo

Critica

Pubblico

AMARCORD

4,60

4,50

-1,00

4,70

14/09/2015

NON ESCLUDO IL RITORNO

3,88

3,00

-1,00

4,75

INSIDE OUT

4,06

4,00

4,13

4,11

16/09/2015

IL CIELO SOPRA BERLINO

3,81

3,75

-1,00

3,87

NON ESSERE CATTIVO

3,68

3,00

4,17

3,88

08/09/2015

MAD MAX: FURY ROAD

3,65

4,00

3,13

3,79

AMY - THE GIRL BEHIND THE NAME

3,47

3,00

4,40

3,00

15/09/2015

MIA MADRE

3,64

4,00

3,40

3,15

UN MONDO FRAGILE

3,42

3,50

3,33

-1,00

24/09/2015

IL VILLAGGIO DI CARTONE

3,63

4,00

3,17

3,35

SICARIO

3,40

3,00

3,36

3,85

24/09/2015

PITCH PERFECT 2

3,58

3,00

3,25

4,50

3,55

3,50

3,30

3,84

MYmonetro Dizionario

L’ATTESA

3,37

3,50

3,10

3,50

17/09/2015

TIMBUKTU

SANGUE DEL MIO SANGUE

3,36

3,50

4,00

2,59

09/09/2015

IO SONO MATEUSZ

3,50

3,00

2,83

4,67

PER AMOR VOSTRO

3,30

3,00

3,75

3,15

17/09/2015

THE IMITATION GAME

3,37

3,00

3,25

3,85

LA PRIMA LUCE

3,19

3,00

2,83

3,75

24/09/2015

LATIN LOVER

3,35

3,50

3,33

3,23

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NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 91

© Marvel Entertainment/Walt Disney Motion Pictures (1), Fox Entertainment (1)

Le top ten di Mymovies.it


STAGIONE 5

CACCIA, O SARAI CACCIATO.

Continua la lotta per la sopravvivenza di Rick e dei suoi compagni di viaggio, in fuga da un destino crudele, dopo l’arrivo a Terminus. Le storie dei protagonisti si intrecceranno, nel tentativo di trovare un posto sicuro da chiamare casa. Ma la minaccia è sempre dietro l’angolo e i pericoli possono nascondersi ovunque.

IN DVD E BLU-RAY


I Z Z PA per le SERIE

?

TV

DIGITAL HD, SERIAL, BLU-RAY, GAMES, APP: TUTTO QUELLO CHE PASSA SUI VOSTRI SCHERMI

GAMES Apocalissi, mostri radioattivi e futuri distopici: ecco Fallout 4

LA CASA, IL RITORNO... IN TV BRUCE CAMPBELL RIACCENDE LA MOTOSEGA PER FARE A PEZZI ORDE DI DEMONI NELLA SERIE ASH VS EVIL DEAD DI SAM RAIMI

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NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 93

©Renaissance Pictures/Starz! (1)

94


screen/SERIE TV

IMI SU AL DI SAM RA ILER DEL SERI IL FOLLE TRA

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I D O S I P E I C E D ” ! A T S E T I D I R O FU BY: A B O R E H C C ’ DI ZU ONAGGIO DAMMI UN POÈ TORNATO NEI PANNIANICDAEL. EPECRS IMI, ON SAM RA L O L E EM PB VVERSARIO DI UNA COVATA D PIEDI UNA SERIE FOLLE E CAPRM BRUEC IN BILE A BA O CETTO , HA MESSO TUTTO, L’IM MPRE A BRAC ANALE STARZ

DEL C A CUI DEV VANNO SE DISPONIBILITÀ RE SFRENATO O G E TE GRAZIE ALLA SA RI IN CUI aro MPROMESSI, di Giorgio Vi E SENZA CO

94 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

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NIENTE PANICO!

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a soggettiva del mostro in mezzo al bosco. Il Necronomicon, rilegato in pelle umana. La motosega come prolungamento del braccio. L’iconografia legata alla saga di Evil Dead è ricchissima e cara a ogni cinefilo che si rispetti. Ma per quelli nati negli anni ‘80, in particolare, la nostalgia delle avventure di Ash è fortissima, tanto da trasformare in un idolo un attore come Bruce Campbell sulla base di soli quattro film: la trilogia della Casa di Sam Raimi e Bubba Ho-Tep di Don Coscarelli. Era dal 1992, l’anno dell’Armata delle Tenebre, con l’improbabile eroe catapultato in uno strano Medioevo popolato di mostri, che aspettavamo il ritorno delle avventure tragicomiche di Ash, agognando di poter rivedere all’opera Raimi sulla sua creatura più originale, un miscuglio irresistibile di comicità e gore estremo che in quegli anni venne a lungo copiato (anche da Peter Jackson) prima di cadere nel dimenticatoio.

A sinistra, Bruce Campbell, che torna a impersonare l’iconico antieroe Ash Williams nella serie Ash vs Evil Dead, undicesima collaborazione col maestro Sam Raimi dopo la trilogia della Casa, e i camei autoironici in film come Spider-Man e in Il grande e potente Oz.

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Ma dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti ad Ash che, dopo aver scordato la formula magica e risvegliato l’Armata dei non morti, la ricacciava nelle profondità della Terra con l’aiuto di Lord Arthur ed Enrico il Rosso. Per poi tornare finalmente nel presente. Com’è cambiato Ash in questi anni? «Non è cambiato. Non ha fatto proprio nulla! Non è mai stato un personaggio rispettabile, e ora ha anche 30 anni in più sul groppone, il che è una garanzia per il disastro. Ed ecco perché mi piace. In questo periodo tutto gli è andato bene, ha passato il tempo ad andare in giro con la sua motosega e a raccontare storie alle donne nei bar… Pensava che ormai fosse tutto finito, perciò è nei guai. In pratica è una versione invecchiata e scorbutica di Ash». In che modo tu e Sam Raimi avete discusso per la prima volta del progetto? «Sono andato a casa sua, abbiamo par-

ASH IS BACK! DOVE, COME, QUANDO

Trent’anni dopo gli eventi de L’armata delle tenebre, ritroviamo Ash Williams nella serie Ash vs Evil Dead, dove è diventato un imbolsito lupo solitario incapace di assumersi le proprie responsabilità. Ma quando una piaga di non morti minaccia di distruggere – ancora una volta – la razza umana, Ash deve rassegnarsi al fatto di essere l’ultima speranza della Terra, riaccendere la motosega e fare i conti col proprio passato. A fargli da spalla, due giovani sbandati (Dana DeLorenzo e Ray Santiago), mentre la perfida Ruby (Lucy Lawless) gli sta alle calcagna. Ash vs Evil Dead, composta da 10 episodi dalla durata di mezz’ora ciascuno, debutterà sul canale americano Starz il prossimo Halloween (in Italia, al momento in cui scriviamo, non si hanno notizie sulla messa in onda). Preparate i fazzoletti… per gli schizzi di sangue!

lato a lungo. Perché abbiamo scelto di puntare sulla serialità? Be’, non potevamo permetterci una versione cinematografica da cento milioni di dollari. Nel mondo ci sono moltissimi fan accaniti della saga, ma non sono certo milioni e milioni. I film non vedranno più la luce, ma una serie da 10 episodi è fattibile: gli appassionati non dovranno aspettare quattro anni tra una pellicola e l’altra, ma avranno a disposizione 10 puntate, e se ne vorranno ancora andremo avanti, altrimenti se abbiamo sbagliato tutto ci fermeremo». Com’è stato lavorare di nuovo assieme? «Sia io che Sam avevamo più esperienza rispetto al primo film, quindi è stato bello ritrovarci come “adulti” e professionisti affermati a rifare la stessa m***a idiota di un tempo! Ovviamente, avevamo con noi un gruppo ben collaudato: se vai in televisione non puoi essere l’unico protagonista, non potevo reggere io tutta la baracca, e così ci siamo circondati

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 95


screen/SERIE TV

Sotto, una fastidiosa zombie pronta all’attacco di Ash e compagni. A lato, Bruce Campbell e Ray Santiago, reduci da uno scontro ad alto tasso sanguinario. Sotto, una minacciosa Lucy Lawless.

di persone giovani e talentuose. E poi di molti stunt, in modo da non far fare tutto alla computer grafica – che vi assicuro non è affatto semplice, gli effetti speciali non ti salvano la pelle. Davvero, abbiamo sgobbato come matti». Che tono avevate in mente di preciso? «Principalmente volevamo che fosse divertente, e il gore può esserlo. Non mi interessa il torture porn, dove per mezz’ora uno viene seviziato: quello è cinema pigro e disturbante. Per far saltare qualcuno sulla sedia devi essere un bravo regista, e anche per far ridere. La casa non era qualcosa che ti faceva pensare ai servizi deprimenti del telegiornale delle 20:00: era anche ridicolo, sopra le righe. Volevamo che le persone dicessero “Che decapitazione fantastica! Hai visto quanto sangue?”». Ash è davvero l’eletto? «Certo che lo è. C’è una storia, nella Bibbia, in cui il Diavolo dice a Dio di scegliere il suo ragazzo migliore, e anche lui schiererà il suo migliore, per stabilire chi dovrà governare la Terra. Quindi Dio manda Giobbe, una specie di idiota, e dichiara: “Hey, il mio peggiore può battere il tuo migliore!”. In questo caso, inoltre, con un per96 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

Storia di Ash: The Red Inferno

1981

Nel 1981, un horror low budget imbratta di sangue e dissacrante ironia gli schermi americani (in Italia arriva con tre anni di ritardo), lasciandosi dietro una scia di polemiche e ottenendo un modesto risultato al botteghino. Ma La casa – citazionista, artigianale, irriverente – diviene rapidamente un cult tra cinefili e non, rendendo il protagonista Bruce Campbell un’icona del genere. L’attore interpreta Ash Williams, unico sopravvissuto nel gruppo di cinque amici al delirio di possessioni demoniache evocato dalla lettura del libro dei morti, il Necronomicon. Le cose continuano ad andargli male, e ne La casa 2 si ritrova a fabbricare una protesi ‘particolare’ – ossia una motosega – per

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ORA C’È IL SITO CHE FA PER VOI.

COME SOPRAVVIVERE ALLE SERIE TV

Nel tondo il regista Sam Raimi che con Ash vs Evil Dead torna alla saga che l’ha reso celebre: La casa.

Grazie a Starz abbiamo potuto fare quel che volevamo, senza alcuna restrizione: è stato liberatorio, meglio del cinema!

© Renaissance Pictures/Starz! (5), GettyImages (1), © Renaissance Pictures (1), © De Laurentiis Entertainment Group (DEG)/Renaissance Pictures (1), © Dino De Laurentiis Company/ Renaissance Pictures/Universal Pictures (1)

IMMAGINI E VIDEO DI BRUCE CAMPBELL IN ASH VS EVIL DEAD SU bestserial.it

sonaggio come Ash, sai che il protagonista potrebbe anche non vincere, quindi l’approccio è diverso da quando guardi un film di supereroi. Lì sai che non può succedere niente a Superman, nulla può fargli davvero del male!» E se metti un supereroe contro un altro…? «Batman V Superman è un grosso errore: Superman sarebbe in grado di schiacciarlo in tre secondi! Voglio dire: Batman non sa volare, non può uscire dalla stratosfera. È una competizione idiota! Semmai Ash V Batman avrebbe senso (ride, ndr)! Comunque, penso che sia più importante interpretare personaggi vulnerabili con cui possiamo identificarci, piuttosto che questi tizi in un’armatu-

ra scintillante. Ecco, Spider-Man mi piace perché quantomeno lui è un ragazzo normale del Queens, morso da un ragno radioattivo: cose a cui puoi rapportarti, non viene mica da un altro pianeta». Perché allora i cinecomic hanno un tale successo? «Perché quando il mondo è un posto difficile in cui stare, le persone vogliono evadere nella fantasia. Nel cinema degli anni ’40 sullo schermo c’erano attori maturi: Humphrey Bogart, ad esempio, era un mito ed era un quarantenne. Mentre oggi, da quarantenne, vuoi guardare pellicole con protagonisti dei teenager, i film adulti non ti interessano. Alle persone piacciono il fantastico, le battaglie, l’idea di governare la Terra». Cosa puoi dirci dei tuoi partner in questa nuova avventura? «Ash, come ho detto, non poteva essere l’unico protagonista. C’è Ruby, la sua antagonista, che lo ritiene responsabile di tutto il casino, mentre lui dissente: ma devono risolvere questa questione, o qualcuno morirà. E la seconda stagione a quel punto si intitolerebbe Ruby vs Evil Dead (ride, ndr)! Lucy Lawless è stata un’ottima aggiunta, funziona perfettamente. Riesce a darmi la spinta,

il via, è una grande attrice. Anche Mimi Rogers lo è, prima interpreta una figura dolce, poi cambia». Ash vs Evil Dead sarà un’unica storia che continua di puntata in puntata? «C’è una storyline che va avanti fino alla fine, ma le sottotrame sono parecchie all’interno dei singoli episodi. È uno show old school, con combattimenti sporchi e trash, senza un vero e proprio villain centrale, perché i cattivi vanno e vengono… Siamo in una serie dove i personaggi possono essere uccisi due volte, prima da esseri umani e poi da posseduti. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il canale Starz, che è la “casa” perfetta per Ash vs Evil Dead, perché ci ha dato l’opportunità di farlo esattamente come volevamo. Non abbiamo avuto restrizioni, potevamo dire qualsiasi cosa, fare qualsiasi make-up folle. È stato liberatorio, a differenza di quando fai cinema: i tre film della trilogia erano di tre produzioni diverse, e c’erano faccende legali da risolvere, che ci hanno costretti a lasciar fuori alcuni elementi da La casa 2 e L’armata delle tenebre. Stavolta, invece, no. Speriamo che la serie valga l’attesa dei fan… e an-

1987

ovviare all’assenza della mano tranciata, e per affrontare mostri sempre più assurdi e trash, venendo infine catapultato nel Medioevo da un vortice spaziotemporale. È lì che è ambientato L’armata delle tenebre (1992), capitolo conclusivo della sgangherata trilogia che sballottola l’ormai esasperato Ash tra diaspore, scheletri incattiviti e propagazioni dall’Aldilà. Dopo l’abortito progetto di un quarto sequel, Sam Raimi sceglie ora come habitat per le nuove disavventure del suo folle cacciatore di demoni la serialità televisiva: Ash vs Evil Dead promette di rilanciare degnamente le vicende splatter e nonsense della grottesca saga.

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1992

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 97


screen/SERIE TV

Sonnolenza

Vago interesse

Godimento

Dipendenza

YO, BITCH!

Il volto iconico di Walter White al posto delle più classiche stelline è il nostro omaggio a Breaking Bad

GIUDIZIO SINTETICO Il prequel di The Walking Dead manca totalmente della profondità della serie madre: una narrazione a singhiozzo, un’evoluzione discutibile dei protagonisti e una seconda parte infarcita di situazioni trite e ritrite.

Fear the Walking Dead

L’

idea di Fear the Walking Dead, uno spin off prequel che facesse luce sulla pandemia rea di aver sterminato l’umanità, era promettente; il risultato, sconfortante. La miniserie è ambientata a Los Angeles, dove la consulente scolastica Madison, i suoi due figli adolescenti Nick e Alicia e il suo compagno, l’insegnante Travis, sono tra i primi a entrare in contatto con i vaganti. Il ragazzo (Frank Dillane, già apparso nel serial dei Wachowski Sense8) è tossicodipendente e il suo incontro con un’infettata viene etichettato come allucinazione. Poco dopo anche la sorella Alicia (Alycia DebnamCarey), la madre e il patrigno si confronteranno con l’evidenza dell’epidemia. La situazione degenera velocemente: ne restano coinvolti anche il figlio e la ex moglie di Travis, Chris e Liza, l’immigrato Daniel e sua figlia Ofelia, finché la città non finisce sotto il controllo dell’esercito che comincia 98 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

a internare i presunti infetti. La prima parte della serie mette insieme un gruppo di protagonisti di rara antipatia, condensato di stereotipi sui teenager fattoni; la presenza di qualche sparuto vagante che si aggira nelle zone residenziali crea un curioso – e straniante – impatto, in grado di cogliere lo spettatore pensieroso a valutare, inevitabilmente, le proprie reazioni se, girando l’angolo di casa, incontrasse il vicino contagiato. La risposta, probabilmente, è che basterebbe un solo zombie a sterminare un quartiere (l’elemento sorpresa è tutto). La seconda metà della stagione decreta il tracollo dello show: il clima alienante della calma prima della tempesta si dilegua, e il pubblico è messo di fronte all’emergenza militare già in atto e a un abbruttimento dei protagonisti che, senza episodi di passaggio, è ingiustificabile. Non sappiamo cosa sia successo nel periodo immediatamente successivo all’arrivo delle mili-

zie e ritroviamo i membri delle famiglie protagoniste trasformati in sociopatici che hanno perso l’umanità in un momento che lo show ha deciso di non mostrarci. Fear the Walking Dead vanifica il lungo lavoro di studio sul genere umano portato avanti dalla serie madre. Nonostante le debolezze, è confermata la seconda stagione, segno che la AMC è disposta a tutto pur di continuare a incassare grazie a The Walking Dead.

TATA PUN

T CUL

1X02 SO CLOSE, YET SO FAR

Costretti a scegliere, puntiamo sulla seconda puntata che compone la première di stagione, tesa a dimostrare l’evidenza di un pericolo tangibile, ma sottovalutato e incompreso, che si palesa nel più traumatico dei modi.

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© Circle of Confusion/Symbound/Valhalla Entertainment/AMC Studios (1)

IL PREQUEL DEL SERIAL DEDICATO AI NON MORTI IMPLODE TRA PERSONAGGI DI SCARSO APPEAL E BUCHI NARRATIVI di Lorenza Negri



screen/SERIE TV IN ARRIVO

Come sopravvivere alle Badlands IL FUTURO POST APOCALITTICO IMMAGINATO DA MILES MILLAR E ALFRED GOUGH

M

La serie Into the Badlands è ambientato nel Midwest in un futuro in cui la civilizzazione è azzerata e si vive una sorta di secondo Medioevo.

Uno di loro, Sunny (il cinoamericano Daniel Wu), è l’uomo di fiducia del Barone Quinn e un inarrestabile killer con qualche centinaio di morti sulla coscienza che incontra un ragazzino, M.K., con un oscuro segreto, e ne diventa il mentore. Il loro destino potrebbe portare a una svolta nella

UN KILLER INARRESTABILE DIVENTA MENTORE E PROTETTORE DI UN RAGAZZINO MISTERIOSO, IL CUI DESTINO POTREBBE CAMBIARE PER SEMPRE LE SORTI DEL MONDO CHE LI CIRCONDA

UN SERIAL CON SHARON STONE

A

gent X, serie spionistica e ricca di azione in arrivo l’8 novembre con un doppio episodio sul canale americano TNT, vanta in qualità di attrice protagonista e produttrice nientemeno che l’inossidabile e sempre bellissima Sharon Stone. Interpreta la vicepresidente degli Stati Uniti Natalie Maccabee, ex insegnante di Legge all’università e senatrice del Wisconsin che ha vissuto esperienze tragiche come la morte del marito. La donna viene informata dell’esistenza di un agente speciale, designato con una X (ma un nome ce

storia delle Badlands e dei suoi abitanti, ma tra i loro tanti avversari c’è anche la letale baronessa conosciuta come la Vedova. La donna è convinta che il giovane sia la chiave per trasformarla nella Signora assoluta del territorio. Into The Badlands sarà costituito di sei episodi costellati di efferati scontri all’ultimo sangue a colpi di wushu. La serie, la cui colonna sonora porterà anche la firma di Mike Shinoda dei Linkin Park, al momento non ha purtroppo una distribuzione italiana. (Lorenza Negri)

SARÀ LA VICE PRESIDENTE DEGLI USA AFFIANCATA DA UN INFALLIBILE AGENTE SEGRETO l’ha, è John Case) che interviene quando il Paese è seriamente messo in pericolo da minacce sia interne sia provenienti dall’estero. Case (interpretato da Jeff Hephner) serve segretamente e direttamente il vicepresidente, che lo interpella quando il governo non può intervenire ufficialmente. X è una sorta di James Bond americano: agente segreto al servizio della sua VP, è un patriota con un passato nei famigerati e letali Special Ops. È un’arma infallibile, silenziosa, letale, brutale ed efficace, ma ha anche forti principi e senso dell’onore. È stato presentato alla vicepresidentessa da Malcolm Millar (Gerald McRaney), che detiene molti segreti di Stato. Nel cast ci sarà anche Mike Colter, il Luke Cage della omonima serie di Netflix in arrivo l’anno prossimo, e James Earl Jones (voce di Darth (L.N. ) Vader in Star Wars).

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© GettyImages (1), © Beacon Pictures/Turner Original Productions (1), © AMC (1)

iles Millar e Alfred Gough, creatori, produttori e sceneggiatori veterani con un curriculum eterogeneo – il fantascientifico teen Smallville, il remake delle Charlie’s Angels, l’attesissimo fantasy The Shannara Chronicles – questa volta si cimentano con uno show indirizzato verso un pubblico più adulto. Into the Badlands è la miniserie in onda sulla rete americana AMC dal 15 novembre, mix intrigante di fantascienza, action (arti marziali e duelli altamente coreografati) e avventura. Ispirato (vagamente) a Viaggio in Occidente, classico della letteratura cinese del XVI secolo incentrato sul viaggio mistico di un monaco buddista, è ambientato in un mondo post apocalittico, in un futuro dove la civilizzazione è stata azzerata e l’umanità vive in una sorta di secondo Medioevo. Nel Midwest americano, in una zona ribattezzata Badlands, si è formata una società feudale basata sulla legge del più forte, dove Baroni rivali si scannano per il potere scagliandosi l’uno contro l’altro i rispettivi soldati, assassini istruiti alle arti marziali fin da bambini.


BEST MOVIE per IN PRIM SERATAA

Piccolo Grande Schermo

I GRANDI CLASSICI DEL PASSATO E I FILM PIÙ INNOVATIVI DEL PRESENTE. DA HOLLYWOOD AL CINEMA D’AUTORE, FINO ALLE MIGLIORI SERIE TV, IL MEGLIO DELLA SETTIMA ARTE PASSA SU RAI MOVIE A NOVEMBRE

MARTEDÌ

3 novembre

Di Rob Reiner Con James Caan, Kathy Bates, Richard Farnsworth

Ispirato da un romanzo di Stephen King, il thriller di Rob Reiner è diventato un vero e proprio cult, grazie soprattutto all’interpretazione di Kathy Bates (nei panni di una folle psicopatica) che è valsa all’attrice Oscar e Golden Globe. Protagonista è lo scrittore Paul Sheldon (James Caan) che in seguito a un incidente con la sua auto rimane bloccato sulle cime del Colorado. L’uomo viene soccorso da Annie (Bates), che si rivela poi essere una delle sue fan più accanite. Quando però la donna scopre che il nuovo libro di Paul non soddisfa le sue aspettative, si trasforma da premurosa infermiera in una spietata aguzzina.

GIORNI CONTATI (USA, 1999)

SABATO

7 novembre

Di Peter Hyams Con Arnold Schwarzenegger, Gabriel Byrne, Robin Tunney

Schwarzy sul grande schermo ha combattuto praticamente di tutto: dai barbari ai cyborg, dai marziani a truppe di mercenari. In Giorni contati lo vediamo addirittura alle prese con Satana, che qui agisce attraverso le spoglie umane di un banchiere di Wall Street, con l’obiettivo di avere un figlio da Christine, ragazza predestinata da un’antica profezia e proprio per questo diventata bersaglio pure del Vaticano. Jericho Cane (Schwarzenegger), ex agente di polizia inizialmente incaricato di proteggere il banchiere (Gabriel Byrne), cercherà invece di salvare la malcapitata da entrambi i fronti.

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VENTO DI PRIMAVERA (FRANCIA/GERMANIA/UNGHERIA, 2010)

Di Rose Bosch Con Jean Reno, Mélanie Laurent, Gad Elmaleh

GIOVEDÌ

5 novembre

Ambientato in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale, Vento di primavera è ispirato a una storia vera: la retata del Velodromo d’Inverno, con cui nel 1942 la Gestapo ha colpito oltre 15mila ebrei costringendoli alla deportazione. Tra questi anche la famiglia di Jo Weismann, ragazzino che proverà in tutti modi a sfuggire ai nazisti. Jean Reno interpreta il dottor David Sheinbaum, che si prende cura dei deportati durante il loro periodo di prigionia all’interno del velodromo: si tratta di uno dei personaggi di finzione all’interno di un racconto ricostruito grazie alle testimonianze dei veri protagonisti. MARTEDÌ PRISCILLA - LA REGINA DEL DESERTO 10 novembre (AUSTRALIA/GB, 1994)

Di Stephan Elliott Con Guy Pearce, Terence Stamp, Hugo Weaving

Premiato con l’Oscar per i Migliori Costumi, il film di Stephan Elliott vede protagonisti Ralph (Terence Stamp), Anthony (Hugo Weaving) e Adam (Guy Pearce), un transessuale e due drag queen che intraprendono un lungo viaggio attraverso l’Outback australiano – a bordo di un bus ribattezzato per l’occasione Priscilla – per esibirsi in uno spettacolo in programma ad Alice Spring. L’avventura è funestata da un guasto al motore nel bel mezzo del deserto, che comunque non impedirà ai tre di arrivare a destinazione. Anzi, aggiungerà alla compagnia un quarto elemento, Bob (Bill Hunter).

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 101

© 1990 Castle Rock Entertainment/Columbia Pictures/Nelson Entertainment (1), ©2010 Légende Films/Gaumont/ Canal + (1), ©1999 Universal Pictures/Buena Vista International (1), ©1994 PolyGram Filmed Entertainment/Latent Image Productions/Specific Films/ New South Wales & Television Office (1)

MISERY NON DEVE MORIRE (USA, 1990)


screen/HOME a cura di Matteo Bonassi

The Ultimate James Bond Collection Regia: AA.VV. Interpreti: Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan, Daniel Craig Distribuzione: 20th Century Fox H.E. Formato: Dvd, Blu-ray

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n occasione dell’uscita al cinema di Spectre questo mese (vedi scheda pag. 64), tuffiamoci in un ripasso grazie a questa nuova raccolta che include tutti e 23 i film dedicati alla spia britannica nata dalla penna di Ian Fleming. Dai classici con l’intramontabile Sean Connery ai film che hanno visto protagonista Roger Moore, dalla parentesi con Pierce Brosnan all’ultima, più violenta e coriacea incarnazione di Daniel Craig. Tra i contenuti speciali inediti sono state incluse due featurette con le interviste agli autori di 007, Neal Purvis e Robert Wade. L’ombra di Spectre racconta la genesi dell’organizzazione criminale insediata a livello mondiale, mentre The Story So Far riassume i momenti più significativi dei film con Craig. Nell’edizione Deluxe (in esclusiva per il formato in HD), è previsto anche CONTENUTI SPECIALI: Bonus Disc con un Bonus Disc con un documentario da 90 documentario Tutto o minuti sulla storia mai raccontata di 007 niente > L’ombra di e le locandine celebrative per i 50 anni di Spectre > The Story so far Bond, tra cui i poster di Dr.No e Spectre.

Ted 2

Regia: Seth MacFarlane Interpreti: Mark Wahlberg, Amanda Seyfried, Liam Neeson, Morgan Freeman Distribuzione: Universal P.E. Formato: Dvd, Blu-ray

D Giovani si diventa Regia: Noah Baumbach Interpreti: Ben Stiller, Naomi Watts, Adam Driver, Amanda Seyfried Distribuzione: Eagle Formato: Dvd, Blu-ray

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osh (Ben Stiller) e Cornelia (Naomi Watts) sono due coniugi a cui apparentemente non manca nulla, ma che in realtà faticano ad accettare il trascorrere del tempo e una certa insoddisfazione professionale. Per “svecchiarsi” decidono di frequentare una coppia più giovane, formata dall’ambizioso Jamie (Adam Driver) e dalla dolce Darby (Amanda Seyfried), provando ad adattarsi al loro stile di vita. La versione in Blu-ray include 4 featurette con interviste al cast e al regista, oltre a un approfondimento sulle tecnologie CONTENUTI SPECIALI: che hanno caratterizFeaturette: Il cast, il regista > Generazione hi-tech zato le due diverse ge> Dietro le quinte nerazioni. 102 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

opo il successo del primo film, l’orsetto di peluche con la voce di Seth MacFarlane/Peter Griffin torna più sboccato che mai e deciso ad avere un figlio in carne e ossa con la moglie TamiLynn (la sventola Jessica Barth). Trovato un donatore per il seme – ovviamente la scelta ricade sull’inseparabile amico John (Mark Walhberg) –, Ted dovrà però addentrarsi in una spinosa battaglia legale per rivendicare il proprio diritto alla paternità. Lo aiuterà l’avvocata Samantha (Amanda Seyfried).

Ex Machina

Regia: Alex Garland Interpreti: Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Sonoya Mizuno Distribuzione: Universal P.E. Formato: Dvd, Blu-ray

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lex Garland esplora il tema dell’intelligenza artificiale raccontando di un robot fin troppo simile a un essere vivente. Il dipendente di una multinazionale informatica (Domhnall Gleeson) vince una settimana nella tenuta del suo amministratore delegato (Oscar Isaac), ma la vacanza è in realtà un esperimento che avrà come oggetto un bellissimo, ma altrettanto inquietante cyborg (Alicia Vikander) di nome Eva…

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Spy

Survivor

Regia: Paul Feig Interpreti: Melissa McCarthy, Jason Statham, Jude Law, Rose Byrne Distribuzione: 20th Century Fox H.E. Formato: Dvd, Blu-ray

Regia: James McTeigue Interpreti: Milla Jovovich, Pierce Brosnan, James D’Arcy, Dylan McDermott Distribuzione: 01 distribution Formato: Dvd, Blu-ray

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elissa McCarthy è l’agente segreto più imbranato della storia del cinema: diretta per la terza volta da Paul Feig (Le amiche della sposa, Corpi da reato), dovrà tirare fuori dai guai un collega (Jason Statham), che ha compromesso la sua copertura nel tentativo di fermare un trafficante d’armi. Abbondanti gli extra del Blu-ray, con una versione estesa del film e ben 2 ore di filmati inediti, tra gag reel e backstage. Ci sono inoltre 15 scene in versione CONTENUTI SPECIALI: Scene alternativa e un tagliate > Scene alternative > Gag top secret > Gli uomini focus sui persodi Susan > Il grande Rick Ford naggi principali. > Making of Gallery > Trailer

FANTOZZI Regia: Luciano Salce Interpreti: Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder, Liù Bosisio Distribuzione: Warner H. E. Formato: Dvd

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LE RIEDIZIONI DEL MESE

l ragioniere più tragico della comicità italiana compie 40 anni, e per festeggiare Fantozzi Ugo, matricola 7827/B, Warner ripropone il primo film della serie in un Dvd che, tra gli extra, include la storia dell’impiegato raccontata dal suo interprete, Paolo Villaggio (leggi la nostra intervista a pag. 28). Preparatevi quindi a rivivere tutti i momenti cult che hanno fatto sorridere intere generazioni: da una partita scapoli-ammogliati a un’eroica rincorsa al bus di linea, da un capodanno molto chic in quel di Cortina a un week end in campeggio davvero sfortunato. Senza contare tutti gli imbarazzanti tentativi di conquistare la tanto agognata collega Silvani (Anna Mazzamauro).

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ex 007 Pierce Brosnan e l’eroina di Resident Evil Milla Jovovich si ritrovano in uno spy movie diretto dal McTeigue di V per Vendetta. Kate (Jovovich), impiegata dell’ambasciata statunitense a Londra, è accusata di un attentato che non ha commesso, e in più un micidiale killer (Brosnan), soprannominato l’Orologiaio, è deciso a toglierla di mezzo. Tra gli extra della versione home video, un dietro le quinte di 5 minuti circa che esamina la storia e la genesi dei personaggi; seguono 5 scene tagliate della duCONTENUTI SPECIALI: rata complessiva di 10 Featurette > Scene minuti circa. tagliate

I GOONIES Regia: Richard Donner Interpreti: Josh Brolin, Sean Astin, Martha Plimpton, Joe Pantoliano Distribuzione: Warner H.E. Formato: Blu-ray

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artoriti dalla mente di Steven Spielberg, i sette mitici ragazzini del titolo sono protagonisti di una straordinaria avventura in cui l’unico modo per salvare le rispettive famiglie dallo sfratto è quello di recuperare un antico tesoro custodito sul galeone del pirata Willy l’Orbo. Per farlo, dovranno pure guardarsi da una sgangherata banda di ladri. L’edizione in Blu-ray per festeggiare il trentennale contiene numerosi extra, tra cui il making of, una serie di scene inedite e 10 cartoline con gli storyboard originali del film. Buon compleanno Super Sloth!

CONTENUTI SPECIALI: Commento del regista Richard Donner e degli attori > Tesori nascosti > Il making of dei Goonies > Scene inedite > Video Musicale di Cindy Lauper > Trailer

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 103


screen/HOME a cura di Matteo Bonassi

Big Game - Caccia al presidente

Wild

Regia: Jalmari Helander Interpreti: Samuel L. Jackson, Onni Tommila, Ray Stevenson, Felicity Huffman Distribuzione: Eagle Formato: Dvd, Blu-ray

Regia: Jean-Marc Vallée Interpreti: Reese Witherspoon, Laura Dern, Thomas Sadoski, Michiel Huisman Distribuzione: Fox H.E. Formato: Dvd, Blu-ray

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The Gunman

Il ragazzo invisibile

Regia: Pierre Morel Interpreti: Sean Penn, Jasmine Trinca, Idris Elba, Javier Bardem, Ray Winstone Distribuzione: 01 distribution Formato: Dvd, Blu-ray

Regia: Gabriele Salvatores Interpreti: Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio Distribuzione: 01 distribution Formato: Dvd, Blu-ray

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urante un volo in Finlandia, l’Air Force One viene attaccato e abbattuto. Il presidente degli Stati Uniti (Samuel L. Jackson) sopravvive, ma deve preparasi al peggio: è ancora nel mirino dei terroristi. La sua unica speranza di salvezza in questo territorio ostile è il tredicenne Oskari (Onni Tommila) che, armato soltanto di arco e frecce in perfetto stile Tomb Raider, aiuterà l’uomo più potente del mondo a salvarsi la pelle. Il Blu-ray include un’extended cut che aggiunge 4 minuti alla versione cinematograCONTENUTI SPECIALI: fica con audio Dolby B Roll > Interviste > Trailer Digital 2.0.

l regista Pierre Morel, autore del primo Taken e di From Paris With Love, torna a cimentarsi con il cinema action. Basato sul romanzo Posizione di tiro del francese Jean-Patrick Manchette, il film racconta la storia del sicario Jim Terrier (Sean Penn, qui anche produttore e sceneggiatore) intento a lasciarsi alle spalle un passato che, però, torna inesorabilmente a dargli la caccia. Nel cast anche il premio Oscar Javier Bardem e la nostra Jasmine Trinca. L’edizione Home video non prevede extra, ma vi terrà compagnia un comparto audio Dolby True HD 7.1, per gustarvi al meglio ogni sparatoria.

104 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

ild è la storia vera di Cheryl Strayed (Reese Witherspoon) che, logorata da un passato da tossicodipendente e distrutta per la morte della madre, decide di intraprendere per ritrovare se stessa un lungo e solitario viaggio attraverso uno dei percorsi di trekking più impervi del pianeta: il Pacific Crest Trail. Tantissimi gli extra in esclusiva per la versione HD, tra cui: una mappa interattiva del percorso affrontato da Cheryl, una featurette su come soCONTENUTI SPECIALI: Scene tagliate no state effettuate le ripre> Featurette varie se e uno speciale incentra> Gallery to sulla vera Strayed.

l primo cinecomic made in Italy diretto dal premio Oscar Gabriele Salvatores racconta la storia di Michele (Ludovico Girardello): figlio di una madre single (Valeria Golino), è un ragazzino a cui sta andando tutto storto, dalla scuola (dove i bulli lo vessano) all’amore (la ragazzina di cui è cotto non lo considera). Ma le cose cambiano il giorno in cui scopre di avere un superpotere, ovvero la capacità di diventare invisibile. Nemmeno il tempo di prenderci gusto che subito si ritrova braccato da un gruppo paramilitare russo deciso a catturare e studiare tutti gli individui “speciali” come lui.

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parole e note

Regia: Greg McLean Interpreti: John Jarratt, Ryan Corr, Shannon Ashlyn, Philippe Klaus, Shane Connor Distribuzione: CG Formato: Dvd, Blu-ray

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spirato a fatti realmente accaduti, Wolf Creek 2 narra i delitti di Mick Taylor, serial killer che terrorizza l’Outback australiano facendo mattanza dei malcapitati campeggiatori e turisti. Ben assortita la sezione extra del Blu Ray: 24 minuti di scene eliminate; making of sulle difficoltà incontrate sul set; interviste al regista, alla producer e i protagonisti.

The Lazarus Effect

Regia: David Gelb Interpreti: Mark Duplass, Olivia Wilde, Sarah Bolger, Evan Peters, Donald Glover Distribuzione: 01 Distribution Formato: Dvd, Blu-ray

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iportare in vita ciò che è morto è sempre una cattiva idea, e The Lazarus Effect lo conferma. Un gruppo di studiosi sperimenta su una ragazza un siero in grado di resuscitare i morti, ma la giovane si risveglia molto cambiata... Gli extra contengono alcune brevi scene tagliate e due featurette che coinvolgono il cast con interviste incentrate sulla lavorazione e sui temi trattati.

CONTENUTI SPECIALI: Scene tagliate > Creando un mostro: il making of di Wolf Creek 2 > Trailer

CONTENUTI SPECIALI: Scene tagliate ed estese > Making of > Giocare alla divinità > Trailer

Serie tv GOTHAM - STAGIONE 1

Regia: AA.VV. Interpreti: Ben McKenzie, Sean Pertwee, Erin Richards, Zabryna Guevara, Robin Lord Taylor Distribuzione: Warner H.E. Formato: Dvd, Blu-ray

Ideata da Bruno Heller, il creatore di The Mentalist, Gotham racconta le origini del commissario Gordon (qui interpretato da Ben McKenzie), colui che poi si unirà a Batman per fermare i villain che infestano le vie della metropoli nata dalla matita di Miller.Tra gli extra il profilo dei personaggi principali, un making of sullo studio effettuato per ricreare Gotham, gag e scene inedite. THE FLASH - STAGIONE 1

Regia: AA.VV. Interpreti: Grant Gustin, Jesse L. Martin, Danielle Panabaker, Rick Cosnett, Candice Patton Distribuzione: Warner H.E. Formato: Dvd, Blu-ray

Serie nata come spin-off di Arrow, The Flash porta sul piccolo schermo le avventure di Barry Allen (Grant Gustin), agente della scientifica che, in seguito a un incidente,

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acquisisce lo straordinario potere della super velocità. Dono che sfrutterà per contrastare altri “mutati” decisi invece a servirsi delle nuove capacità per scopi criminosi. Tra i contenuti speciali: un focus sugli effetti speciali, il commento all’episodio pilota, gag e scene inedite. EMPIRE

Regia: AA.VV. Interpreti: Terrence Howard, Taraji P. Henson, Trai Byers, Jussie Smollett, Bryshere Y. Gray, Grace Gealey Distribuzione: 20th Century Fox H.E. Formato: Dvd

Ambientata nel mondo glam della musica hip-hop, Empire punta i riflettori sulla vita di Lucious Lyon, fondatore di una delle più quotate case discografiche del momento (la Empire Entertainment) che, colpito da una malattia apparentemente incurabile, deve stabilire l’eredità del suo impero, conteso tra i tre figli e l’ex moglie. Nel Dvd oltre 50 minuti di extra, con ben 11 performance musicali integrali, la colonna sonora prodotta da Timbaland, una featurette sui protagonisti e il commento audio ad alcuni episodi.

Una guida ai luoghi frequentati da James Bond a Roma, ovvero a tutte le location toccate dalla produzione durante le riprese di Spectre. All’interno anche l’intervista a Roberto Malerba, line producer del film. VÀ, METTI UNA SENTINELLA Autore: Harper Lee Editore: Feltrinelli (368 pagine) Prezzo: 19 € Il sequel di Il buio oltre la siepe è ambientato a metà degli anni ‘50 e riprende a distanza di due decenni le vicende dei personaggi protagonisti dell’omonimo film vincitore di tre Oscar. Ovviamente a Hollywood si è già scatenata la rincorsa ai diritti per un nuovo adattamento cinematografico.

PAN Autore: John Powell Prezzo: 9,99 € La nuova avventura che vede protagonista l’eterno ragazzino Peter Pan (di cui potete leggere la nostra cover story a pag. 40) può contare sulla colonna sonora di John Powell, compositore che vanta nel proprio curriculum, tra gli altri, Mr. & Mrs. Smith, L’era glaciale, X-Men_Conflitto finale e la serie action Bourne. MISS YOU ALREADY Autore: Vari Prezzo: 9,99 € Tanta musica pop accompagna la storia d’amicizia raccontata nel film (uscito ora in USA) che vede protagoniste Drew Barrymore e Toni Collette, dal brano cult Losing my Religion dei REM ad Almost Home, frutto di un featuring tra Moby e Damien Jurado. Tra gli altri artisti coinvolti troviamo anche Tyson Ritter e Paloma Faith. ROCK THE KASBAH Autori: Vari Prezzo: 14,99 € Le disavventure discografiche di Bill Murray, che nel film (vedi pag.70) ritroviamo nei panni di un manager in malora, scorrono sullo schermo scandite dalle note di Bob Dylan, Cat Stevens, Harry Nilsson e dalla dj Isa Machine. E c’è persino una versione dell’immortale Smoke on the Water cantata dallo stesso Murray.

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 105

© Rizzoli Film (1), Scott Rudin Productions (1), © Blumhouse Productions/Chapter One Films/Lionsgate/Mosaic (1), © Duo Art Productions/Emu Creek Pictures (1), © Amblin Entertainment/Warner Bros. (1), Chernin Entertainment/Feigco Entertainment/Twentieth Century Fox (1), © Fox Searchlight Pictures/Pacific Standard (1), © StudioCanal/Anton Capital Entertainment S.C.A./Silver Pictures/Nostromo Pictures/Prone Gunman A.I.E./Prone Gunman Limited/TF1 Films Productions/ Canal +/TF1/Amazon Prime Instant Video/Instituto de la Cinematografía y de las Artes Audiovisuales/Institut Catàla de les Empreses Culturals (ICEC) (1), © Subzero Film Entertainment/Altitude Film Entertainment/Egoli Tossell Film/VisionPlus Fund I/Ketchup Entertainment/Waterstone Entertainment/Head Gear Films/Metrol Technology/Film House Germany/Bavaria Film Partners (1), © Nu Image Films/Millennium Films/Winkler Films/Survivor Productions (1), © Indigo Film/Rai Cinema/Babe Film/Faso Film/Ifitalia/Sting Occhiali/Pasta del Capitano/MiBAC/Friuli Venezia Giulia Film Commission/Regione Lazio/Fonds Eurimages du Conseil de l’Europe/Media Programme of the European Community (1)

Wolf Creek 2 La preda sei tu

SPECTRE A ROMA Autore: Marco Donna Editore: Delos (90 pagine) Prezzo: 2,99 € (ebook)



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Partecipa nci & & vico n

a cura di Matteo Bonassi

Rece Tweet

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RECENSISCI IN 140 CARATTERI

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Il premio SPY Regia: Paul Feig Interpreti: Melissa McCarthy, Jason Statham, Jude Law, Rose Byrne, Bobby Cannavale Distribuzione: 20th Century Fox H.E. Formato: Dvd, Blu-ray, Digital HD CONTENUTI SPECIALI: Scene tagliate > Scene alternative, Gag Top Secret > Extra > La super cattiva Rayana e il mondo dello spionaggio > Making of; Galleria > Trailer

I VINCITORI

DI SEGUITO LA RECENSIONE DI LA RISPOSTA NELLE STELLE CHE SI È AGGIUDICATA IL DVD O IL BLU-RAY DI POLTERGEIST Federicolko Spagnolo @ Federicoiko

Luke è un cowboy, Sophia studia arte. Mondi diversi destinati a unirsi perchè non c’è rodeo più bello dell’amore

ECCO UNA DELLE RECENSIONI MIGLIORI PUBBLICATE SUL NOSTRO PROFILO TWITTER UFFICIALE @BESTMOVIEITALIA Gisella Piccolis @gleegis

Qualcosa di Footloose + amori vecchi e amori nuovi + arte e stivaletti da cowboy = film d’amore bello, dolce da vedere

LE MIGLIORI RECENSIONI DEL FILM WILD SI AGGIUDICHERANNO DVD E BLU-RAY DI SPY, ACTION COMICO CHE VEDE MELISSA MCCARTHY ALL’ARREMBAGGIO NEI PANNI DI UN IMPROBABILE AGENTE SEGRETO.

© 20th Century Fox (2)

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i rinnova l’appuntamento con il contest social lanciato da 20th Century Fox in collaborazione con Best Movie. Partecipare è semplice e veloce: basta twittare (avete tempo fino al prossimo 6 novembre) sul profilo ufficiale di Best Movie (specificando nel testo @BestMovieItalia) una mini recensione di massimo 140 caratteri seguita dall’hashtag #recetweet. I tre Tweet migliori, scelti a insindacabile giudizio della redazione, verranno premiati con Dvd oppure Blu-ray messi in palio da 20th Century Fox. Inoltre le recensioni vincenti, insieme alle tre top, verranno pubblicate sul numero seguente della rivista. Protagonista del concorso #Recetweet sullo scorso numero è stato La risposta è nelle stelle, love story con Scott Eastwood e Britt Robertson in cui vengono a contatto due mondi apparentemente opposti, quello pericoloso dei rodei e il sogno di una carriera artistica. La migliore recensione postata (che potete leggere qui accanto) si è aggiudicata in premio l’edizione home video di Poltergeist, reboot dell’horror cult prodotto da Sam Raimi. A novembre per il concorso #Recetweet abbiamo scelto Wild, film con il premio Oscar Reese Witherspoon, diretto da Jean-Marc Vallée (Dallas Buyers Club): un’avventura lunga 1.600 chilometri (ispirata a una storia vera) che la protagonista, Cheryl Strayed, percorre a piedi in solitudine per lasciarsi definitivamente alle spalle i problemi con la droga e i traumi familiari subiti in passato. Le recensioni migliori si aggiudicheranno Dvd e Blu-Ray di Spy, esilarante action in cui Melissa McCarthy è costretta ad abbandonare la scrivania per entrare in azione come agente segreto impegnato a fermare un pericoloso trafficante d’armi.

SCELTI DALLA REDAZIONE

WILD E VINCI SPY

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 107


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a cura di Karin Ebnet

IL CINEMA A MISURA DI BAMBINO

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IL LIBRO DELLA VITA Regia: Jorge R. Gutiérrez Formato: Dvd, Blu-ray Distribuzione: 20th Century Fox H.E. Contenuti speciali: Le avventure di Chuy; Juke-box; Video musicale; Commento del regista; Galleria; Trailer

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uando le ombre dei defunti si mescolano ai vivi tutto diventa possibile. Ed è proprio quello che accade in un paesino del Messico il 2 novembre, giorno della festa dei morti, quando per una scommessa tra la Muerte, una benevola divinità femminile, e il truce spirito maligno Xibalba, lo scontro tra Manolo e Joaquin per conquistare il cuore della bella Maria sconfina anche nelle lande dell’Oltretomba: dalla Terra dei Ricordati, in cui le anime vivono in armonia sostenute dal ricordo dei loro cari ancora in vita, alla Terra dei Dimenticati, dove i morti di cui si è persa la memoria si consumano nella tri-

Il libro della vita, esordio di Jorge R. Gutiérrez, è un viaggio in un Oltretomba colorato, visionario e malinconico.

108 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

stezza fino a diventare polvere. Nel primo lungometraggio di Jorge R. Gutiérrez prodotto da Guillermo Del Toro c’è tutta la vitalità e il colore del folklore messicano, venato a tratti dalla malinconica consapevolezza della contiguità di morte e vita, tipica della spiritualità centroamericana. Ma niente paura, la storia di Manolo e Joaquin è una fiaba carica di messaggi positivi: il valore dell’amicizia, l’importanza di chiedere perdono, la devozione nei confronti dei defunti, la determinazione nel combattere sempre per ciò che è giusto scandiscono il ritmo di una sceneggiatura capace di alternare avventura, suspense e

parentesi romantiche con una levità sorprendente. L’estro comico della narrazione si fa forte non solo delle immancabili gag slapstick, più facilmente fruibili da un pubblico di piccolissimi, ma anche delle battute pensate per bambini in età scolare, tutte giocate su un’impeccabile gestione dei tempi comici e su un’azzeccata espressività dei personaggi. Altrettanto divertenti sono le spalle: i mariachi stonati, le suore devote e i soldati che sembrano usciti da un quadro di Picasso. Dal canto suo l’animazione adotta tecnologie moderne (la computer grafica) per mettere in scena un mondo d’altri tempi, popolato di personaggi incarnati da burattini o figure in legno. Così la cura per la resa visiva di materiali molto concreti come appunto il legno, la pietra e la stoffa dà corpo e credibilità alle mirabili invenzioni di una fantasia che corre a briglia sciolta e dà il suo meglio nella rappresentazione dei mondi dell’aldilà, vivaci e visionari come pochi altri. Fondamentale anche il ruolo della colonna sonora che mescola celebri pezzi classici come l’Ave Maria di Schubert, la Nona Sinfonia di Beethoven o Il lago dei cigni, a sonorità tipiche della tradizione centroamericana. (Demis Biscaro)

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3+

SIETE GENITORI CHE HANNO VOGLIA DI PROPORRE FILM IN MODO ATTENTO AI VOSTRI BAMBINI? DA OGGI CON MOVIE FOR KIDS TROVERETE UNO STRUMENTO UTILE PER ORIENTARVI NEL MARE DI PRODUZIONI, SERIE TV E PROGRAMMI PER BAMBINI

LA SCATOLA DELLE SORPRESE DI MASHA E ORSO Formato: Dvd Distribuzione: Koch Media Contenuti speciali: Trova la coppia; Caccia al colore

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he Natale sarebbe senza Masha e Orso? Appuntamento imprescindibile per grandi e piccini, la serie ha per protagonisti una bimbetta combinaguai e un orso in pensione il cui desiderio, dopo una vita da star del circo, è rilassarsi giocando a scacchi e coltivando il suo orto. Masha non perde occasione per ridurre la casa di Orso in uno stato pietoso ma viene puntualmente perdonata e coccolata. Una metafora del rap-

MUNE IL GUARDIANO DELLA LUNA

porto genitori-figli che intrattiene e fa pensare, ma soprattutto fa ridere. Koch Media, dopo aver rilasciato i primi tre Dvd della serie, ha preparato una confezione regalo composta da un lunch box (prodotto 100% italiano realizzato da Snips) con all’interno un Dvd, l’esclusivo gioco da tavolo A spasso nel bosco, e sticker per personalizzare il coperchio della scatola delle sorprese. In vendita dal 26 novembre (22,99 euro).

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Il mondo dei prodotti audiovisivi per ragazzi è un oceano sconfinato: tra serie Tv, film per il cinema, uscite in Dvd e Blu-ray, c’è davvero da perdersi. Attraverso le storie raccontate, i bambini assorbono il linguaggio dei protagonisti di cui imitano le gesta e ripropongono le azioni, in un processo di immedesimazione molto più forte di qualunque altro media, perché investe più sensi e non ammette interpretazioni creative. Anche attraverso i prodotti audiovisivi, i bambini vengono educati e formano un gusto per le cose del mondo. Non solo è prudente, quindi, ma è assai intelligente selezionare i film e i cartoni animati per i nostri figli. Da questi presupposti è nato MovieForKids, un sito che si propone come utile guida ai genitori per aiutarli a orientarsi. Come? Grazie a strumenti esclusivi. Innanzitutto una redazione composta da giornalisti, a loro volta genitori, che scrivono recensioni di titoli visti insieme ai loro figli (come quelle che trovate in queste pagine). Poi MovieEco, una tabella che indica il grado di violenza, sesso, paura e volgarità presente nella pellicola, ma anche l’età consigliata e il fattore Artax, l’indice del livello di drammaticità che emerge dalla visione, in modo che il genitore possa con un colpo d’occhio capire che film ha davanti. Infine MovieForKids è un utile strumento per essere aggiornati su tutte le notizie che riguardano il mondo dei film e delle serie per bambini, con preview, trailer, immagini e spesso anche contest per vincere simpatici gadget. Non perdete quindi la WEEKLY GUIDE, una guida settimanale che vi farà scoprire attraverso contenuti originali ed esclusivi (non li troverete sul sito!) i film in uscita al cinema, le serie Tv in partenza sui canali dedicati ai più piccoli e i Dvd e i Blu-ray da aggiungere alla vostra collezione. Per riceverla tutti i lunedì nella vostra casella di posta basta iscriversi al sito www.movieforkids.it. Non una semplice newsletter, quindi, ma un vero e proprio “settimanale” con contenuti esclusivi ed esaustivi da leggere direttamente nella propria posta. Cosa aspettate?

Regia: Alexandre Heboyan, Benoît Philippon Formato: Dvd, Blu-ray Distribuzione: 01 Distribution/Notorious Pictures

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l sole e la luna, la luce e il buio. Due universi opposti eppure indissolubilmente legati, perché non potrebbero esistere l’uno senza l’altro. È da questa contrapposizione che parte Mune, film d’animazione francese che segue le avventure di un fauno pasticcione scelto come nuovo guardiano della Luna. Ovviamente combina subito un enorme guaio, finendo per perdere l’astro e innescando una serie di eventi che conducono al furto del sole da parte di un ex custode in cerca di vendetta. Al fauno, al guardiano del sole Sohone e a Glim, ragazza di cera, spetta il compito di ritrovare gli astri e di ricollocarli in cielo prima che sia troppo tardi.

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© Reel FX Creative Studios/Twentieth Century Fox/Chatrone (2), © KochMedia (1), © Onyx Films/Kinology/ON Animation Studios/Orange Studios (1)

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screen/GAMES a cura di Matteo Bonassi

Benvenuta

APOCALISSE!

MANDATE A LETTO I BAMBINI, SPEDITE LE DONNE AL CINEMA, DATEVI PER MORTI IN UFFICIO E RINCHIUDETEVI NEL VOSTRO BUNKER ANTI ATOMICO PREFERITO: ARRIVA FALLOUT 4

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uando si parla di videogiochi e c’è di mezzo Bethesda ormai si sa, la vita sociale di un gamer rischia di essere abolita per parecchie settimane. Se poi il gioco in questione è uno degli RPG più attesi degli ultimi 5 anni, l’effetto può essere ancora più devastante. Fallout 4, come i suoi illustri predecessori, ci proietta in futuro distopico ambientato intorno all’anno 2287. Circa 200 anni prima il pianeta è stato completamente raso al suolo da una guerra atomica scoppiata tra Stati Uniti e Cina, culminata con una terrificante esplosione a forma di fungo che non ha lasciato scampo ad alcuna forma di vita. Po110 BEST MOVIE NOVEMBRE 2015

chi umani sono riusciti a scamparla rinchiudendosi all’interno dei cosiddetti Vault, dei rifugi anti atomici costruiti nelle profondità della Terra. Purtroppo (o per fortuna) gli sviluppatori sono stati molto abili nel mantenere segreta la trama che ci accompagnerà in questo quarto capitolo: «Vogliamo che il pubblico scopra la storia mentre gioca il nuovo episodio», ha dichiarato il Vice Pre-

sident PR e marketing di Bethesda Pete Hines, «Ma qualche sacrificio abbiamo dovuto farlo – ha continuato – giusto per dare un assaggio di cosa lo aspetta». Quello che è certo è che ancora una volta abbandoneremo il nostro Vault numero 111 per cercare di ricostruire una vita sostenibile sul pianeta a cielo aperto. La realtà che ci attende fuori dal bunker, però, non è proprio simile al futuro come potreste immaginarlo. La dimensione parallela FALLOUT 4 in cui è ambientato Fallout si presenta come un ibrido tra il mondo Produttore: Bethesda Genere: Rpg steampunk e un diner americano Disponibile dal 10 novembre dal gusto squisitamente anni ’50, per PS4, Xbox One e PC con tanto di musiche dell’epoca, televisori catodici, frigo bombati

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Il Pipboy esiste davvero Per celebrare l’uscita di un titolo tanto atteso, Bethesda ha voluto regalare ai fan l’emozione di potersi mettere al polso un vero Pipboy, ovvero il computer vintage che il protagonista del gioco utilizza per gestire ogni risorsa. Basta inserire lo smartphone nell’involucro, scaricare l’apposita app gratuita e il Pipboy prende vita. Peccato che l’edizione limitata del gioco che includeva questa succulenta chicca sia da tempo esaurita, ma, come ben sapete, su eBay la speranza è sempre l’ultima a morire...

e distributori di Nuke Cola che ricordano gli episodi di Happy Days. Arrivati in superficie (non prima di aver creato da zero il vostro alter ego virtuale utilizzando un editor incredibilmente dettagliato) troverete ad accogliervi Dogmeat, cane lupo che vi accompagnerà nel corso del vostro viaggio dandovi una mano, anzi una zampa, nelle situazioni più ostiche. Già perché fuori dal Vault la realtà nel frattempo è degenerata: le radiazioni hanno dato vita a creature mostruose e anche gli umani con cui avrete a che fare sembrano dei veri e propri folli appena usciti dall’ultimo Mad Max: Fury Road di Miller. Vi ritroverete così a vagare con fido per una Boston completamente devastata alla ricerca di risorse e obiettivi utili al vostro scopo. Fallout 4 è un gioco di ruolo con la R maiuscola, in cui dovrete gestire in maniera strategica sia le caratteristiche del personaggio – in base alle qualità che verranno privilegiate (dovrete bilanciarne sette, suddivise tra Forza, Percezione, Resistenza, Carisma, Intelligenza, Agilità e Fortuna) il gameplay cambia radicalmente – sia ogni combattimento con i nemici. Grazie al Pipboy – un orologione elettronico da polso che funziona con dei fantastici fosfori verdi simili a quelli dei preistorici PC Olivetti – potrete scorgere i punti deboli del vostro bersaglio, tenendo conto della sua posizione e delle armature che indossa. Ad esempio è pos-

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sibile scegliere di colpirlo alla testa, dove le vostre armi fanno più danno. Ma attenzione, perché le probabilità di mettere a segno l’affondo potrebbero essere molto più basse rispetto a un attacco al torso o alle gambe (vedere mani, piedi e capocce che si dilaniano impattate dai proiettili con tanto di effetto rallenty fa sempre la sua figura). Il bello di Fallout 4 è proprio questo: un’attenzione maniacale per ogni dettaglio, sia nella rea-

lizzazione delle ambientazioni, sia a livello di esperienza di gioco, lasciando sempre al protagonista grande libertà d’azione, ma con una curva di difficoltà che castiga puntualmente un approccio troppo superficiale. E quando avrete finito di sterminare Ghoul, Behemoth supermutanti, e amenità post atomiche di nefanda bruttezza, ricordatevi che avete pure una vita reale, da qualche parte là fuori…

Recitare da cani Dogmeat, il fedele pastore tedesco che vi accompagnerà tra le macerie di Boston in Fallout 4, è un vero cane-attore, o meglio una vera cane-attrice. Il suo nome è River, e si è sottoposta a ben 10 anni di studi e filmati per apparire nel gioco in maniera sufficientemente realistica: dalla semplice corsa in un prato, all’addentare un freesby in volo per riprodurre il momento in cui attacca coraggiosa i vostri nemici alle braccia. Gli sviluppatori hanno deciso di inserire Dogmeat, che nel gioco non può essere ucciso, ispirati dal film Interceptor - Il gueriero della strada, mentre il nome del quadrupede è una citazione della scena del film di fantascienza del ‘75 con Don Johnson A Boy and his Dog.

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© 2015 Twentieth Century Fox Film Corporation and TSG Entertainment Finance LLC. All Rights Reserved. © 2015 Twentieth Century Fox Home Entertainment LLC. All Rights Reserved. TWENTIETH CENTURY FOX, FOX and associated logos are trademarks of Twentieth Century Fox Film Corporation and its related entities.


screen/APP

a cura di Paolo Paglianti

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eed for Speed sta ai videogame come Fast & Furious sta al cinema: entrambi condividono lo stesso DNA di corse clandestine, sportellate senza pietà e tuning illegale di bolidi su cui poi si sfreccia tra tangenziali e vie cittadine in barba al codice stradale e, soprattutto, a quello penale. Il nuovo Need for Speed mostra i muscoli su smartphone e tablet con una grafica davvero eccezionale e veloce, specie sui device più recenti. Il gioco è gratuito, ma per procedere dovrete accumulare crediti per sbloccare nuove auto e nuove modifiche ripetendo anche gare già vinte, oppure prendere la via più breve acquistando “bustine” virtuali di carte e miglioramenti, un po’ come facevate da piccoli con gli album dei calciatori. Le gare sono molto corte, visto che durano meno di 60 secondi, e quindi è perfetto per partite lampo un po’ ovunque. Se però cercate un gioco di guida ancora più profondo (e un po’ meno illegale nello spirito) vi consigliamo l’ormai classico Real Racing.

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Wars VII è dietro l’angolo e per inSuntar gannare l’attesa niente di meglio che videogame per smartphone e tablet

ambientato proprio tra il sesto e il settimo film della saga. Impersonerete un contrabbandiere che deve forzare il blocco imposto dall’Impero dopo la morte di Palpatine, affrontando “colleghi” senza scrupoli, Stormtrooper assortiti e vermacci enormi. La visuale ricorda molto l’rpg Diablo. Potrete pure giocare con un amico, che controllerà un altro personaggio sul suo smartphone.

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e da bravi cinefili siete convinti che Stroppo l’HD – e ancora di più il 4K – siano puliti, troppo “ad alta risoluzione”,

non dovete far altro che installare sul vostro iPhone o iPad Retro VHS, una App che dà il “tono” retrò da vera VHS ai vostri filmati in Full HD. Applicate quindi il time stamp con la data che volete e strisciate che testimoniano le troppe visioni, per ricreare il look tipicamente “vecchia scuola”. La App è gratuita, ma sborsando meno di tre euro permette di eliminare la pubblicità un po’ invadente.

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nkilled è uno sparatutto in prima U persona in cui dovrete vedervela con tonnellate di non morti che non

vogliono saperne di rimanere nella loro tomba. Grafica veramente ottima e controlli pensati apposta per schermi touch: voi dovrete solo muovervi e mirare, a sparare ci pensa il vostro iPhone! Il gioco è gratuito, anche se vi spinge a lanciarvi in acquisti di armi e potenziamenti: tuttavia, siamo arrivati piuttosto lontano senza dover mettere mano al portafoglio elettronico.

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superclassifica GIÒ A cura di

TOP 10

GIORGIA COSPLAY

All’anagrafe Giorgia Vecchini, è la più famosa cosplayer italiana di fama internazionale. Ha una passione per tutto ciò che è anime, manga, pop e nerd.

I MAGNIFICI LUOGHI OTAKU DEL SOL LEVANTE (PARTE PRIMA) FRESCA DEI MIEI QUINDICI GIORNI IN GIAPPONE, ECCO UN UTILE VADEMECUM DI ALCUNE TAPPE CHE UN VERO GEEK ADDICTED NON DOVREBBE ASSOLUTAMENTE MANCARE NEL SUO VIAGGIO IN PARADISO TRA TOKYO E OSAKA LA VISITA AL GUNDAM A ODAIBA E AL GUNDAM CAFÈ Durante il vostro soggiorno a Tokyo una visita alla baia sarà indispensabile; vedere il Gundam RX-78 in scala 1:1 (18 metri!) che si muove con luci, suoni ed effetti non ha prezzo. Lì accanto (ma anche nel quartiere di Akihabara) c’è il Gundam cafè dove fare shopping a tema e gustare deliziosi dolcetti e bevande ispirate alla saga robotica. Inoltre, spostandovi al settimo piano della Fuji Tv a circa 500 metri, potrete visitare anche il Baratie, ristorante tematico di One Piece, dove tra un’animazione in cosplay e piatti serviti come nell’anime, rivivrete l’atmosfera dell’allegra brigata di pirati. È d’obbligo la foto esterna accanto alla polena della Going Merry! Se inoltre desiderate provare l’ebbrezza di una crociera sulla Thousand Sunny, vicino a Nagoya nel parco di divertimenti Laguna Ten Bosch, la nave solca i mari cinque volte al giorno!

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POKEMON CENTER

Preparate le vostre sfere pokè (e il portafoglio) nei negozi dedicati alle tonnellate di merchandise dei mostriciattoli di Satoshi Tajiri; li trovate sparsi su tutto il territorio giapponese, da Sapporo a Tokyo, passando per Nagoya, Osaka, Hiroshima, Yokohama e altri ancora. Store incredibili e coloratissimi con gadget esclusivi spesso declinati anche in salsa stagionale (Halloween, Natale, San Valentino), riproduzioni perfette per decine di scatti, e in più un reparto cibo imperdibile e kawaii.

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NEON GENESIS EVANGELION WORLD

Non sarà comodissimo da raggiungere (il bus che lo collega dalla capitale parte a orari antelucani), ma la sua ora e mezza in autobus la vale tutta. All’interno del Fuji-Q Highland (famoso parco di divertimenti sito ai piedi del Monte Fuji), questa attrazione vi farà rivivere momenti dell’anime con scenografie meravigliose, repliche fedeli, prop, statue dei personaggi in scala 1:1, una gigantesca testa di Eva 02 modalità berserk, plastici e uno spettacolo ripetuto ogni venti minuti, in cui l’Eva 01 vi lascerà senza fiato. Buttate un occhio anche al-

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la casa dei fantasmi di Ge Ge Ge no Kitaro (da noi arrivato solo parzialmente in forma di manga come Kitaro dei cimiteri) o all’area bimbi dove la fa da padrone il criceto Hamtaro. Ci sono anche il trenino Thomas e tutti i suoi colleghi, ma mi fanno un po’ paura quindi me ne sono tenuta distante.

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TOKYO TOWER + MUGIWARA STORE ONE PIECE

Se non bastassero i numerosi manga–anime soprattutto delle Clamp che la citano/ disegnano ogni tre per due a farvi desiderare di visitare la torre di Tokyo, aggiungiamo un altro valido motivo. Sapete quanto One Piece sia amatissimo in patria, allora mentre al terzo piano si può assistere a un vero e proprio spettacolo live con tutti protagonisti della serie, un piccolo musical ricco di effetti speciali, al piano interrato dello shop center posto ai piedi della torre, ecco sbucare un accattivante ristorante a tema, dove ad accoglierci ci aspetta una statua real size di Sanji, affascinante cuoco di bordo con un debole per le belle donne. E ciliegina sulla torta, un fornitissimo Mugiwara Store (catena di negozi dedicati all’anime con migliaia di articoli) dove dar fondo a tutti i vostri yen in maniera spregiudicata.

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MUSEO DI OSAMU TEZUKA (OSAKA) Il grande sensei papà di capolavori come Astroboy, Black Jack e la Principessa Zaffiro ha un museo tutto suo, che spesso ospita interessanti retrospettive dedicate anche ad altri colleghi. All’interno tavole originali, statue dei personaggi più famosi, mosaici stupendi e stanze interattive per imparare le tecniche manga del maestro, con un occhio di riguardo ai piccoli visitatori. Già la strada per arrivare disseminata di statue in bronzo e camei con i vari personaggi merita da sola la visita. Imperdibile. SEGUITE GIORGIA COSPLAY SU bestmovie.it E SUL CANALE YOUTUBE DI BreaKing Pop

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© Courtesy of Giorgia Vecchini (3)

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dentro le NUVOLE a cura di Gianmaria Tammaro

LO SPAZIO DEDICATO AL MONDO DEI FUMETTI. OGNI MESE INTERVISTE CON GLI AUTORI ITALIANI E INTERNAZIONALI PIÙ AMATI. E LE RECENSIONI DELLE NOVITÀ PIÙ CALDE IN LIBRERIA

Lost in thriller

INTERVISTA A CLAUDIO CHIAVEROTTI

L’AUTORE CREA UN NUOVO EROE PER IL PANTHEON BONELLIANO, MORGAN LOST, DANDO VITA A UN NOIR “SFUMATO IN ROSSO” DALLE FORTI REFERENZE CINEMATOGRAFICHE

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MMAGINATE IL GRANDE FRATELLO DI ORWELL CHE PRENDE IL SOPRAVVENTO; IMMAGINATE UN MONDO DOVE I SERIAL KILLER SONO COME LE STAR DEL CINEMA, DOVE LA MODA DEL MOMENTO È SEGUIRE LE LORO IMPRESE. E immaginate un mondo, alternativo al nostro, dove Albert Einstein non è Albert Einstein, lo scienziato, ma uno scrittore – di successo – di romanzi di fantascienza. Aggiungete al tutto pesanti dosi di rosso e di grigio, e avrete Morgan Lost, la nuova serie della Sergio Bonelli, creata da Claudio Chiaverotti. La storia non è ambientata in un prossimo futuro, ma in un “passato alternativo”: anni ’50 ricchi e progrediti, dove non è mai scoppiata la Seconda Guerra Mondiale. Morgan Lost è un cacciatore di taglie: cinefilo incallito, con gli occhi tatuati (scoprirete perché leggendo la storia) e con una voglia insana di vendetta. La sua missione è fare giustizia. Dopo il successo di Orfani, la Bonelli ha deciso di mettere da parte per il momento le serie “a stagioni” e di riprovarci con quelle “a lungo termine”: Morgan Lost, infatti, è progettato per durare, senza una precisa scansione temporale. È un thriller, come ci ha spiegato Chiaverotti, che attinge a piene mani dalla tradizione cinematografica: il protagonista è una specie di James Bond, con un senso della giustizia molto forte, ma non altrettanto bravo nel distinguere

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ciò che è bene da ciò che è male. E la storia cerca un punto d’unione tra il primo Tarantino e John Carpenter. Insieme a Chiaverotti, sono a lavoro su Morgan Lost anche Val Romeo, Giovanni Talami, Cristiano Spadavecchia e Lola Airaghi. La Sergio Bonelli Editore si arricchisce di un nuovo personaggio. Che cosa lo rende unico? «Di Morgan Lost si sa poco, perché si tratta di un action thriller, e il meccanismo imprescindibile del thriller, oltre a un fattore scatenante della

Morgan Lost è un thriller che attinge a piene mani dal mondo del cinema. Il protagonista è una specie di James Bond, cacciatore di taglie con un insano desiderio di vendetta.

BIOGRAFIA Claudio Chiaverotti nasce il 20 Giugno 1965, a Torino. Dopo aver studiato Odontotecnica e frequentato la Facoltà di Giurisprudenza, decide di dedicarsi completamente alle sceneggiature di fumetti. Debutta nel 1986, scrivendo alcune strisce comiche di Sturmtruppen. Nel 1989 comincia la sua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, occupandosi di svariate storie per il Dylan Dog di Tiziano Sclavi: esordisce con il 34° numero della collana, Il buio, disegnato da Piero Dall’Agnol. Nel 1998 crea il personaggio di Brendon, di cui scrive anche alcune sceneggiature. Quindi collabora a Zona X e a Martin Mystère. Nel 2015 dà vita al personaggio tutto nuovo di Morgan Lost, per la Sergio Bonelli Editore.

violenza, è il mistero. Mi piace che i lettori aprano l’albo senza sapere bene che cosa li aspetta, avventurandosi nell’oscurità, nel buio. Anzi, non sarà buio, ma una mezza tinta, e il rosso che è lo specchio degli occhi del protagonista». Quindi questa bicromia grigio-rosso non è solo una scelta stilistica, ma è legata al personaggio. «Sì, perché Morgan è daltonico e vede la realtà a sfumature di grigio e sprazzi di rosso, come un fumetto pulp. Mi piaceva creare questa tridimensionalità nel racconto: vedremo le storie di Morgan Lost attraverso gli occhi di Morgan Lost, non vedremo il verde o il blu, ma solo il rosso. Gli altri colori saranno suggeriti dalle sfumature del grigio, in questa metropoli con i gargoyle antico-egizi, dov’è quasi sempre notte e cade la neve, come in un film noir (o forse rouge?) proiettato in loop». Morgan Lost, però, non sarà l’unico personaggio del fumetto. «Esatto. Morgan Lost sarà il protagonista, ma ho voluto presentarlo attraverso gli occhi dei suoi nemici, perché noi siamo anche quelli che ci odiano, anche loro misurano la nostra grandezza o nullità. Esseri folli, maligni, disperati… Qualcuno non è neanche umano,

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MORGAN È DALTONICO E VEDE LA REALTÀ A SFUMATURE DI GRIGIO E SPRAZZI DI ROSSO. LA STORIA È AMBIENTATA IN UNA METROPOLI DOVE È QUASI SEMPRE NOTTE E CADE LA NEVE, COME IN UN FILM NOIR

qualcuno vive nei suoi tormenti e uccide per esistere». Volendo incasellarlo in un genere, quale sceglieresti? «L’action thriller, spesso permeato di soprannaturale: indagini viste da un punto di vista diverso dal solito, con molte emozioni e colpi di scena, immersi in un’azione dura e realistica (se si picchiano si fanno male davvero, come nel James Bond con Daniel Craig). Morgan Lost è una storia che ti stringe lo stomaco e non ti lascia alzare dalla sedia finché non l’hai finita. Almeno queste sono le mie intenzioni». Questa passione per il thriller da dove viene? «Ho visto quasi tutti i film del genere negli ultimi trent’anni, come molti lettori, e li ho metabolizzati; qua e là

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ne troverete tracce più o meno evidenti, divertitevi a scovarne le citazioni». A cos’altro ti sei ispirato? «Morgan è un personaggio metropolitano maledetto e fragile, con molte delle mie paranoie e delle mie debolezze, come l’insonnia e il mal di testa che ne consegue, l’amore per la notte e i suoi silenzi; è un uomo perduto in se stesso. Inoltre, condivide la mia passione per il cinema, al punto che uno dei comprimari ha una sala cinematografica e proietta film introvabili, quelli che a volte cerco io, bulgari o slovacchi, di fantascienza, muti con sottotitoli in lingue sconosciute: è una tale soddisfazione vedere qualcosa per pochi!». Che cosa ci puoi dire della prima storia? «È divisa in due albi. Per me è come un

film: alla fine del primo volume invece del consueto “continua nel prossimo numero” ho chiesto di scrivere “fine primo tempo”, proprio come succedeva nei cinema di seconda visione fino a pochi anni fa, dove sognavo dentro le immagini che si muovevano in quel rettangolo sospeso nel buio. Venite con me all’Empire, il cinema di Morgan Lost. Sedetevi: si spegneranno le luci e sullo schermo si accenderà la sua vita. Vi prometto emozioni anche forti. Un consiglio: tenete d’occhio la persona seduta vicino a voi, potrebbe non essere chi sembra».

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dentro le NUVOLE

IN LIBRERIA

L’horror? È un classico.

QUATTRO FUMETTI, IN USCITA CONTEMPORANEA A LUCCA, CHE RIPROPONGONO ALTRETTANTI ROMANZI CULT DELL’IMMAGINARIO HORROR, IN UNA COLLANA CURATA DA ROBERTO RECCHIONI: I MAESTRI DELL’ORRORE Bianco e nero, cinque disegnatori (Fabrizio Des Dorides, Francesco Francini, Riccardo Frezza, Francesco De Stena e Federico Rossi Edrighi) e quattro sceneggiatori (Michele Monteleone, Stefano Marsiglia, Giulio Antonio Gualtieri e Giovanni Masi); Roberto Recchioni a capo del progetto – e curatore degli editoriali e delle copertine –, e un editore, la Star Comics. I maestri dell’orrore è una serie non-serie: i quattro volumi che la compongono usciranno insieme, nei giorni del Lucca Comics and Games. L’idea è quella di prendere i romanzi fondativi dell’immaginario horror e “tradurli” in fumetto, stando bene attenti però alla storia, alla resa dei personaggi e all’andamento ansiogeno che ha reso indimenticabili queste opere. Abbiamo così Dracula di Bram Stoker, Frankenstein di Mary Shelley, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Stevenson e Alle montagne della follia di Lovecraft. Lo stile e la resa grafica cambiano, giustamente, a seconda del racconto: se, per esempio, in Frankenstein i disegni ricordano quelli bonelliani, attenti all’anatomia e al realismo dei personaggi, con Lovecraft si fanno più snelli e dinamici, rivolgendosi a un pubblico più giovane.

In libreria L’elenco telefonico degli accolli, raccolta di 200 pagine nata sulle pagine virtuali del blog Zerocalcare è tornato. L’elenco telefonico degli accolli, il suo nuovo libro per la BAO Publishing, è una raccolta di storie che abbiamo già avuto modo di leggere sul suo blog e, allo stesso tempo, un altro tassello nella sua crescita come autore. Si riparte, più o meno, da dove l’avevamo lasciato alla fine di Dimentica il mio nome e dalle sue considerazioni. Qui Zerocalcare affronta la realtà e invita il lettore a fare lo stesso: ad accettarsi per quello che si è e a provare a vivere la propria vita più liberamente possibile, senza dimenticare – e questo passaggio è fondamentale – che non siamo gli unici ad avere problemi. I toni del racconto sono, come al solito, intrisi di citazionismo e ironia. È lo Zerocalcare che conosciamo e, contemporaneamente, uno Zerocalcare diverso, più maturo e adulto.

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Si chiamerà CineMAH, e uscirà in primavera per Bao L’annuncio ufficiale è stato dato durante la presentazione milanese de L’elenco telefonico degli accolli di Zerocalcare, di cui Ortolani ha curato la copertina variant “Iron Man”, (vedi sotto). L’autore, insieme a Michele Foschini della BAO Publishing, ha annunciato che nella primavera del 2016 verrà data alle stampe una raccolta delle sue recensioni cinematografiche a fumetti. Insieme a quelle che abbiamo già letto sul blog di Ortolani, Come non detto, nel volume BAO ne troveremo anche di inedite. «Mi piacerebbe chiuderlo con quella di Stars Wars: Il risveglio della Forza», ha detto il papà di Rat-Man.

OLTRE I CONFINI DEL MARE La leggenda di Capo Horn. Albatros documenta la fine di un’era e un pericoloso viaggio su uno degli ultimi velieri Un diario di bordo a fumetti, il documento commosso della fine di un’epoca, un’avventura dal respiro epico e al contempo filologico, piena di nostalgiche digressioni sulla vita marinaresca. La leggenda di Capo Horn. Albatros, primo di due volumi, segue le peripezie di un brigadino a palo che, nel 1914, mentre i velieri stanno per essere definitivamente soppiantati dalle imponenti navi a vapore, salpa per la rotta più pericolosa della Terra. Dalla penna di Luca Celoria (Camera Café), alla sua prima graphic novel, e portato in vita dalle illustrazioni di Salvo Carramusa (Derrum), La leggenda di Capo Horn fa riaffiorare alla memoria epopee cinematografiche come Master and Commander. Ma qui non ci sono eroi, soltanto uomini che, prima di abbandonare per sempre un’era, mettono alla prova il proprio istinto di sopravvivenza. (F.D.M.)

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© Sergio Bonelli Editore (4), © Courtesy of Claudio Chiaverotti (1), © Courtesy of Leo Ortolani (1), © BAO Publishing (1), © Nutrimenti (1)

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TUTTE LE RECENSIONI DI LEO ORTOLANI IN UN SOLO VOLUME




save the DATE

a cura di Matteo Bonassi

La must list del mese Trieste, dal 3 all’8 novembre

TRIESTE SCIENCE + FICTION 15esima edizione

3

mar

Trieste si trasforma per sei giorni nella capitale europea del genere sci-fi. Tante le anteprime già confermate: verranno proiettati per la prima volta in Italia Turbo Kid, film post apocalittico (omaggio ai cult anni ‘80) realizzato dai registi canadesi Anouk Whissell, François Simard e Yoann-Karl Whissell; e Howl, creature movie di Paul Hyett (make-up artist noto per The Descent - Discesa nelle tenebre, Doomsday e Unknown - Senza identità). Confermati anche lo svizzero-tedesco Der Polder, diretto da Julian M. Grünthal e Samuel Schwartz, e Crumbs, il primo film sci-fi prodotto in Etiopia. Mentre tra i titoli di prossima distribuzione ci saranno Dio esiste e vive a Bruxelles del regista belga Jaco Van Dormael (L’ottavo giorno, Mr. Nobody), e Stung, dell’esordiente Benni Diez (esperto di effetti speciali che nel proprio curriculum vanta una collaborazione con Lars von Trier per Melancholia). L’evento fa da cornice anche a due appuntamenti di caratura internazionale: la convention dell’European Fantastic Film Festival Federation e la 19esima edizione della Golden Méliès Ceremony. Due i concorsi internazionali in programma: il Premio Asteroide per il miglior lungometraggio di fantascienza e il Premio Mèliés D’Argento per il miglior lungometraggio e il miglior corto fantastico a livello europeo. La sezione Spazio Italia, invece, ospiterà le migliori opere di questo genere realizzate nel nostro Paese. Non mancheranno poi incontri di futurologia e l’assegnazione del premio Urania, mentre tra gli ospiti è già confermato lo scrittore Joe R. Lansdale. D’autore anche la locandina, curata per il terzo anno consecutivo dal fumettista Mario Alberti, noto per i suoi albi di Nathan Never e Legs Weaver editi da Bonelli. Info: www.sciencefictionfestival.org

Milano, fino al 10 gennaio

IL FANTASTICO MONDO DEI PEANUTS

Torino, dal 20 al 28 novembre

TORINO FILM FESTIVAL 33esima edizione Guest star della 33esima edizione sarà il regista Julien Temple, considerato uno dei più talentuosi autori di videoclip – ha collaborato, tra gli altri, con David Bowie, Rolling Stones, Sex Pistols, Depeche Mode – e autore di documentari come The Great Rock ’n’ Roll Swindle, Il futuro non è scritto -Joe Strummer e Oil City Confidential. In occasione del TIFF presenterà il suo ultimo lavoro: The Ecstasy of Wilko Johnson. La manifestazione celebrerà il trentennale della scomparsa di Orson Welles di cui verranno proiettate tre opere: Quarto potere, Rapporto confidenziale e L’infernale Quinlan. Il film di apertura sarà invece Suffragette, della regista britannica Sarah Gavron, ambientato nel 1912 e incentrato sulle lotte per garantire il diritto di voto alle donne dell’epoca. Nel cast Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Anne-Marie Duff e Meryl Streep. Confermate anche le proiezioni dei seguenti film fuori concorso: La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi, Quel fantastico peggior anno della mia vita di Alfonso Gomez-Rejon, The Assassin di Hou Hsiao-Hsien, Under Electric Clouds di Aleksey German Jr., Prima che la vita cambi noi di Felice Pesoli e il cult anni ‘60 West and Soda di Bruno Bozzetto. Oltre ai film in competizione (che sarà possibile vedere presso il Cinema Classico, il Cinema Lux, il Cinema Massimo, il Cinema Reposi e l’Auditorium Giovanni Agnelli) è prevista una retrospettiva dedicata agli scenari futuri immaginati dal cinema sci-fi dagli anni ‘30 alle soglie del 2000, che vedrà protagonisti autori come Stanley Kubrick, Jean-Luc Godard, François Truffaut, Ridley Scott, David Cronenberg e altri. Info: www.torinofilmfest.org

20 ven

Firenze, fino al 13 dicembre

50 GIORNI DI CINEMA

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La manifestazione dedicata al cinema internazionale – che raccoglie opere provenienti da 9 festival per un totale di 150 film – aprirà dal 29 ottobre all’1 novembre, con la settima edizione di France Odeon, festival che porterà a Firenze il meglio del cinema d’Oltralpe contemporaneo. Dal 2 al 4 novembre invece il tema sarà Immagini & suoni del mondo: Festival del film Etnomusicale, con una rassegna di documentari che includerà Rocksteady: The Roots of Reggae di Stascha Bader, Midsummer Night’s Tango di Viviane Blumenschein e They Will Have to Kill Us First: Malian Music in Exile di Johanna Schwartz. Si proseguirà poi con appuntamenti dedicati al cinema femminile e di tematica queer, oltre a un focus sui film dedicati all’arte contemporanea, che coinvolgerà il regista tedesco Harun Farocki con l’anteprima del suo ultimo lavoro Parallel I-IV. Seguiranno una rassegna sulla storia del cinema in collaborazione con la Cineteca di Bologna (dal 23 al 26 novembre), per poi concludere con approfondimenti sul cinema indiano e sul cinema finlandese, che vedrà la presenza del regista Dome Karukoski con la sua ultima commedia The Grump. Info: www.50giornidicinema.it

NOVEMBRE 2015 BEST MOVIE 121

©Courtesy of Wow Spazio Fumetto (1)

9a edizione Per festeggiare il 65esimo anniversario del fumetto di Schultz e in occasione dell’uscita al cinema di Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts (vedi pag. 68), Wow Spazio Fumetto (il museo del fumetto, dell’illustrazione e dell’immagine di Milano) ha allestito una mostra dedicata a Charlie Brown e ai suoi indimenticabili amichetti (dal mitico beagle Snoopy a Lucy, dal tenero Linus con l’inseparabile copertina a Piperita Patty e Schroeder). Protagonisti dell’esposizione saranno tavole originali, pannelli biografici, photoset, statue, gadget, installazioni multimediali, documenti, fumetti e ogni genere di memorabilia. Il tutto è predisposto per consentire al visitatore di leggere più di 250 strisce e di rivedere le puntate cult della serie animata, oltre a un’anteprima del nuovo film. Info: www.museowow.it


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B E S T ATTORI “CANI”

La nostra Top 5 COME SI DIRIGE UN CUCCIOLO

I segreti del set svelati dal regista

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TORNANO BELLE & SEBASTIEN, NEL SEQUEL DEL FILM ISPIRATO A UNA DELLE PIÙ CELEBRI ACCOPPIATE DELLA TV


speciale BELLE & SEBASTIEN

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Standby IL TRAILER SU movieforkids.it

LA SERIE TV FRANCESE ANNI ’60 È DIVENTATA UN CULT, L’ANIME GIAPPONESE DEGLI ANNI ’80 HA DATO ALLA STORIA UNA PORTATA INTERNAZIONALE E IL FILM DEL 2013 HA SBANCATO I BOTTEGHINI. ADESSO, ECCO ARRIVARE LE NUOVE AVVENTURE CINEMATOGRAFICHE DI BELLE E SEBASTIEN, UNITI CONTRO APPARENZE E AVVERSITÀ. IN QUESTO SEQUEL ANDRANNO ALLA RICERCA DI UN’AMICA SCOMPARSA, GUIDATI DA UNO SCONTROSO AVIATORE CHE NASCONDE UN SEGRETO… di Fiaba Di Martino

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«C

«Che animale è?», «Sarebbe un cane? Sembra un orso!». Non ce la fanno proprio, gli adulti, ad andare oltre le fattezze enormi e un po’ minacciose di Belle. Ma il suo amico Sebastien conosce la verità, fin da quando ha incontrato per la prima volta l’animale. Incuteva timore, inzaccherato com’era di fango e di sporcizia; il bambino, però, non era fuggito, e sotto quegli strati di melma aveva scoperto una creatura bianca come una nuvola, dal pelo morbido e l’indole docile. Per questo, il piccolo Sebastien l’ha soprannominata Belle e i due, da quel momento, non si sono più lasciati, a prescindere dalle avversità incontrate. Come quella che gli si prospetta in Belle & Sebastien – L’avventura continua, in arrivo a Natale nelle nostre sale, sequel di un film acclamato (ottime recensioni e ottimi incassi: 30 milioni di euro soltanto in patria), la cui genesi prende le mosse molti anni fa.

Le origini: tra Francia e Giappone

Nel 1965, i piccoli schermi della Francia accolgono i primi episodi di uno sceneggiato in b/n destinato a diventare un cult nell’immaginario infantile, riuscendo ad attraversare diverse forme di audiovisivo fino a toccare, cinquant’anni dopo, le nuove generazioni. E insospettabili soggetti: si veda – per fare un esempio un po’ hipster – la band indie pop di Glasgow Belle and Sebastian, il cui nome dal sapore vintage prende spunto proprio dalla serie.

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Ma andiamo con ordine. Stiamo parlando appunto di Belle & Sebastien, serie televisiva in bianco e nero tratta da un celebre romanzo per ragazzi di Cécile Aubry, e avente come protagonisti un ragazzino, Sebastien (interpretato dal figlio della scrittrice, Mehdi El Glaoui), e un cane dei Pirenei, Belle. I due amici abitano le Alpi Francesi nel difficile scenario della Seconda Guerra Mondiale (è il 1943), dove devono lottare per restare uniti contro le diffidenze degli adulti e il pericolo bellico. Lo show ha un’enorme risonanza anche internazionale (in Italia viene trasmesso nel 1967), divenendo un classico istantaneo. Dopo quattro gloriose stagioni – e accantonati i due brevi seguiti seriali anni ’70 –, lo sceneggiato

chiude i battenti, ma esattamente dieci anni dopo le vicende di Belle e Sebastien approdano nella terra del Sol Levante, in un adattamento animato della durata complessiva di 52 episodi, e con un setting temporale diverso da quello originale (non c’è traccia di guerra all’orizzonte dei protagonisti). Va in onda dal 1981 al 1982, e viene esportato anche in altri paesi come la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, l’Italia e, ovviamente, in Francia.

Dalla serie al film

Poteva finire qui? No: anche i figli degli anni 2000 dovevano potersi beare delle avventure dei due migliori amici. E così, nel 2012 la Gaumont affida al regista di documentari Nicolas Vanier (Il gran-

de Nord), da sempre attento alle tematiche ecologiche, le redini del primo adattamento cinematografico di Belle & Sebastien, una vera e propria prova del nove per il filmmaker, che aveva alle spalle un’unica opera di finzione. «Da bambino, adoravo la serie Tv» ha dichiarato Vanier, riferendosi all’anime nipponico. «Quindi, ovviamente, quando mi è stato proposto il progetto di portarla su grande schermo mi sono sentito parecchio intimidito. Accettare di realizzarne la trasposizione era una sfida enorme». Vanier si è perciò prima di tutto concentrato sul casting dei due piccoli protagonisti, scegliendo Félix Bossuet, allora sette anni, dopo aver incontrato quasi 2500 ragazzini, perché vederlo recitare era stata «come un’illumi-

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La purezza dello sguardo di Sebastien, che va oltre le apparenze, è l’elemento più adulto e profondo della storia

nazione». Mentre per il ruolo di Belle sono stati visionati una moltitudine di cani, e ne sono stati infine scelti tre che si interscambiavano durante le riprese, tenuti d’occhio da un esperto addestratore. La parola d’ordine nel girare era autenticità: sono stati ripresi il contesto socio-storico del romanzo di partenza e la sterminata vastità dell’ambientazione, con quella montagna così maestosa e imponente valorizzata dalle panoramiche e dai campi lunghi scelti dal regista, che ha voluto includere nel film tutti i colori caldi, luminosi e avvolgenti del luogo, che esaltano sequenze come quelle delle peregrinazioni dei protagonisti tra la neve e le valli. Per questo Vanier ha deciso di girare durante tre stagioni, nella regione del Rodano-Al-

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Cinquant’anni di amicizia F

ino a pochi anni fa, l’habitat delle peripezie di Belle e Sebastien è sempre stata la serialità. La prima serie, francese, si sviluppa dal 1965 al 1968, con un intento fortemente pedagogico, e fedele al romanzo di Cécile Aubry. In bianco e nero, con episodi di breve durata, si ramifica in due serie sequel a colori, inedite in Italia: Sebastien parmi les hommes, di scarso successo; e Sebastien et la Mary-Morgane, che vede il bambino ormai dodicenne raggiungere lo zio dopo la morte dell’amica. Fortunatamente, l’amaro in bocca di questa conclusione viene cancellato dalla rinascita nipponica di Belle e Sebastien: con Jolie il cane fedele, anime del 1981 che regala ai bimbi avventure nuove di zecca dei loro beniamini, senza i toni malinconici e impegnati del capostipite (eliminato il conflitto mondiale), e che a un certo punto ha come location l’allegra Spagna. Da noi la serie viene trasmessa su Italia 1, e negli anni ’90 la sua stella brilla ancor più anche grazie alla sigla di Cristina D’Avena.


In alto, Félix Bossuet insieme a Tylane Blondeau e alla fedele amica pelosa Belle. A sinistra, Thierry Neuvic, il ruvido aviatore che scopre di avere un legame profondo con Sebastien. A destra, i due amici in un momento di sereno riposo.

pi. Il tutto senza lesinare sul melodramma, e sulle tematiche forti: dal nazismo all’intolleranza, dalla solitudine all’incomunicabilità con l’adulto – ancora una volta, punto fermo e fondamentale dell’opera. Sebastien, infatti, è orfano e la vicinanza dell’anziano pastore César (Tchéky Karyo) e della nipote Angélina (Margaux Châtelier), famiglia adottiva, non placa le inquietudini del bambino che trascorre il suo tempo sui monti. È lì che incontra la selvaggia femmina di Patou, che salverà più volte la situazione, aiutando nel finale gli abitanti del villaggio a far fuggire gli ebrei rifugiati verso la Svizzera, superando i confini. Il film inquadra perfettamente le atmosfere tra innocenza e amaro sapore di realtà del racconto originario, omaggia-

to dal cammeo del cinquantanovenne El Glaoui (che interpretò Sebastien negli anni ’60) nel ruolo del pastore André, l’unico a confidare nella natura buona dell’animale. Per il resto, i grandi sono incapaci di vederla: è infatti la purezza dello sguardo di Sebastien, che va oltre l’apparenza, l’elemento forse più adulto e interessante del racconto, e che lo ha reso un fenomeno senza tempo adatto a tutte le età.

L’avventura continua

Il boxoffice ha premiato la passione di Vanier per la storia e ha confermato l’affezione del pubblico di ogni età verso un racconto senza tempo ed educativo: in Francia Belle & Sebastien ha superato i 30 milioni di euro d’incasso, mentre in

Italia (dopo la presentazione Fuori concorso all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma) è arrivato a quasi 7 milioni di euro; il tutto a fronte di un budget di soli 10 milioni. Inevitabile dunque un sequel, senza escludere l’ipotesi che all’orizzonte si profili un vero e proprio franchise cinematografico. Stavolta, la pellicola è diretta da Christian Duguay (L’arte della guerra, la miniserie Cenerentola), che prende il posto di Vanier. In questo secondo capitolo, in sala dall’8 dicembre, il cambiamento più radicale è quello apportato al budget, raddoppiato a ben 20 milioni, per illustrare il ritorno dei due amici, che all’inizio della storia attendono ansiosamente il ritorno della madre

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Christian Duguay

«È un’avventura ma soprattutto un’esperienza intima»

S

correndo la filmografia di Christian Duguay, è facile evincere che i generi prediletti dal regista siano l’action e il war movie storico (titoli come Screamers Urla dallo spazio, Il giovane Hitler e The Art of War lasciano pochi dubbi). Dunque sorprende che il filmmaker canadese abbia accettato – e con entusiasmo – di mettersi al timone di Belle & Sebastien - L’avventura continua, seguito di un film per famiglie (l’originale era firmato Nicolas Vanier) che racconta una storia d’amicizia e di paternità ritrovata. Tuttavia, Duguay si è gettato nel progetto con una dedizione e una gioia inusuali, spendendo parole euforiche per quella che definisce «un’esperienza piena di emozione, comicità e colpi di scena». Come sei stato coinvolto in questa avventura? «È stata l’avventura a venire da me! Quando il mio agente mi ha riferito che i produttori Frédéric Brillion e Clément Miserez volevano parlarmi, non sapevo neanche dell’esistenza del primo film. Poi li ho incontrati, ed erano entusiasti quando ho detto loro che da ragazzo avevo letto tutta la serie di racconti di Belle e Sebastien – ho persino deciso di chiamare mio figlio Sebastien. Cercavano un regista perché Vanier, che aveva diretto la prima pellicola, era occupato, così hanno pensato di tentare un nuovo approccio, che ovviamente restasse fedele al mondo che già era stato creato, nel quale mi ha colpito soprattutto l’attenzione nei confronti della natura e il tratteggio di un rapporto così puro tra gli umani e l’ambiente che li circonda, come anche la scoperta della psicologia del piccolo Félix Bossuet. Dopo aver visto il primo film, non sapevo proprio cos’altro avrei potuto aggiungere!». Come hai lavorato alla sceneggiatura? «Nell’adattamento iniziale, la linea drammatica era molto chiara. Ho amato la relazione tra il ragazzo e suo padre, perciò mi sono focalizzato su questo concetto di legame filiale, giocando sulla duplice prospettiva di Pierre e di Sebastien, facendo evolvere il racconto basandomi su questo tema. Altrettanto fondamentale era lo sviluppo del rapporto tra Sebastien e il cane. Con gli sceneggiatori Juliette Sales e Fabien Suarez abbiamo voluto approfondire il rapporto tra Sebastien e suo padre che è il filo conduttore del film, immaginando scene emozionanti ma che riescono a non cadere nel patetico, alternando avventura, epicità, colpi di scena e comicità: come regista, lavorare con una materia così varia è stato fantastico». Quanto sono cambiati i personaggi? «In questo secondo capitolo Sebastien è maturato pur rimanendo sempre intrepido e vivace, mentre César è più vicino che mai a lui, e in crisi su come affrontare il ritorno del padre del ragazzo, che lo aveva abbandonato. La costruzione

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della storia ruota intorno a questo personaggio misterioso che è la chiave di tutto. Per avvicinarmi alla storia ho voluto visionare il primo montaggio del film, giorni e giorni guardando tutti i ciak per capire il lavoro effettuato con i cani e gli attori, seguendo attentamente le direttive date dall’addestratore, che sapeva sempre come ottenere da loro la reazione migliore riuscendo a non intralciare mai la recitazione di Félix». In che modo hai gestito il piccolo Félix? «Mi sono rifatto al modo in cui Nicolas lo aveva diretto in precedenza e la sua maniera di rispondere a tali indicazioni. Un giorno ricordo che mi trovavo con gli sceneggiatori, Félix e sua madre: lui mi guardava dritto negli occhi, con sguardo deciso, mi dava un’impressione di grande maturità. Sono riuscito a sviluppare con lui un legame bellissimo e il personaggio di Sebastien è sbocciato. Non avevo mai incontrato un attore così giovane e così brillante e autentico. È soltanto grazie a lui se questa pellicola d’avventura è diventata un’esperienza intima». Anche l’ambiente e la scenografia svolgono un ruolo chiave. «Sì, abbiamo stilato una mappa dei luoghi per indicare con esattezza la posizione della montagna, il punto dove si sviluppa l’incendio e dove si schianta l’aereo dove si trova Angélina. Inoltre avevamo bisogno che la foresta suscitasse angoscia e così ci siamo orientati verso location naturali molto inquietanti, e anche per le scene d’azione abbiamo dovuto individuare un epicentro. Abbiamo dovuto girare delle sequenze complesse in situazioni estreme, inoltre gli animali sono sempre imprevedibili e i bambini non possono stare sul set più di 4 ore, ma alla fine per fortuna tutto è andato nel verso giusto, persino le condizioni atmosferiche». Come ti sei regolato durante le riprese con i cani? «Abbiamo utilizzato svariati cani da montagna dei Pirenei, un’antica razza di cani pastori. Sul set hanno mantenuto la loro innata lentezza e il loro istinto, durante le scene dovevamo stimolarli con del cibo. All’inizio abbiamo lavorato con il più piccolo, Bear, ottimo per i primi piani, trasmetteva molta dolcezza. Poi con Fort, che aveva una presenza scenica incredibile ma era anche molto docile soprattutto durante le scene d’azione. Il più anziano, Fripon, era in grado di effettuare movimenti virtuosistici, infine Garfield, che aveva in sé tutte le abilità degli altri ma era anche il più imprevedibile, ed è uno dei cani del primo film. Comunque, abbiamo lavorato anche con lupi, cervi, volpi e cinghiali, seguiti da un’intera equipe».

IL REGISTA DEL SEQUEL RACCONTA IL SET E IL RAPPORTO CON I PROTAGONISTI: UMANI E... A QUATTRO ZAMPE a cura di Fiaba Di Martino


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TOP LASSIE

Il cane di razza collie più noto della settima arte fece la sua prima apparizione sugli schermi nel 1943, nel classico della Metro-Goldwyn-Mayer Torna a casa, Lassie! a cui seguirono 8 titoli tra sequel e reboot, 17 tv movie, tre serie televisive, un anime e un remake nel 2005. Nonostante la collie della storia fosse di sesso femminile, erano tutti maschietti i cani che l’hanno interpretata nel corso della saga, a partire dal mitico Pal del film originale.

na si trovava si schianta, e tutti la danno per morta: tutti tranne, ovviamente, Belle e Sebastien, che si mettono alla ricerca dell’amica insieme a César e all’aviatore burbero e solitario Pierre Marceau (Thierry Neuvic, Sherlock Holmes - Gio-

Gli attori a quattro zampe più famosi del cinema

RIN TIN TIN

Celebrità canina che si divide il trono dello stardom del ‘900 con Lassie, fu un pastore tedesco dalla sterminata filmografia che tra gli anni ’20 e ’30 attraversò cinema, televisione e serialità. Il leggendario “Rinty”si lasciò alle spalle una discendenza che prese il testimone del suo nome e della sua carriera portandola avanti per svariati decenni, grazie al loro addestratore e padrone, il soldato americano Lee Duncan, e ai suoi successori.

MARLEY

In America è diventato il cane che più ha commosso grandi e piccini negli anni 2000. Prima con il bestseller autobiografico di John Grogan, che ha raccontato la vita familiare vissuta accanto al labrador retriever, e poi con l’adattamento cinematografico Io & Marley, in cui Owen Wilson e Jennifer Aniston hanno recitato insieme a 22 esemplari a quattro zampe per restituire l’entità di questa grande storia d’amore.

HACHIKO

Più che una star, in Giappone Hachiko è quasi una divinità. La vera storia del cane akita che per dieci anni dopo la morte del padrone lo attese alla stazione venne trasposta in un remake americano. I tre cagnolini di diverse età Chico, Layla e Forrest, che hanno interpretato Hachiko, hanno commosso il Festival internazionale del Film di Roma dove nel 2009 il film venne presentato, e uno di loro sfilò sul red carpet accanto al protagonista Richard Gere.

UGGIE

L’ultima delle star “canine”, un pedigree da urlo (otto film tra cui Water for Elephants con Robert Pattinson), il Jack Russell terrier raggiunge la celebrità nel 2011 grazie a The Artist, che gli fa conquistare un filotto di premi tra cui la Dog Palm Award al Festival di Cannes, un memoir e una campagna (rimasta inascoltata) che invitò le giurie degli Oscar e dei Bafta a nominarlo come Miglior Attore. Ci ha lasciati nell’agosto 2015, per un cancro alla prostata.

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© Notorious Pictures (9), Gaumont Télévision (1), MK Company/Toho Company/Visual 80 Productions (1), Courtesy of Trailer & Clip in Italiano Channel (1), Fox 2000 Pictures/Regency Enterprises/Sunswept Entertainment/Dune Entertainment III (1), Studio 37/La Petite Reine/La Classe Américaine/JD Prod/France 3 Cinéma/Jouror Productions/uFilm/Canal +/CinéCinéma/France Télévision/Le Tax Shelter du Gouvernement Fédéral de Belgique/Umedia/The Weinstein Company (1), Stage 6 Films/ Inferno Distribution/Hachiko/Grand Army Entertainment/Opperman Viner Chrystyn Entertainment/Scion Films (1), Metro-Goldwyn-Mayer (MGM) (1), GettyImages (1)

putativa Angélina, partita alla fine del primo film, da anni lontana e che ora, dopo aver ricevuto una medaglia al valore per l’aiuto ai soldati inglesi durante la guerra, è finalmente in procinto di riabbracciarli. Ma l’aereo su cui la don-

co di ombre). Il pilota gli farà suo malgrado da guida: ma dietro al suo atteggiamento scontroso e diffidente si nasconde un animo generoso. Il viaggio del gruppetto, tra incendi spettacolari e pericolosi incontri (come quello con un orso!) si rivelerà qualcosa di molto più profondo, che porterà Sebastien sulle tracce delle proprie radici. Un percorso che ancora una volta ribadirà l’importanza di non farsi influenzare dalle prime impressioni e dalle maschere da duri che spesso gli adulti indossano per nascondere le proprie fragilità. L’avventura continua, dunque, e continuerà probabilmente anche in futuro. La Gaumont, infatti, ha in sviluppo una nuova serie in animazione 2D, diretta da Lionel François, in collaborazione con la rete canadese PVI. 52 episodi di 13 minuti, che riporteranno i bambini in quell’universo incontaminato dove a vincere, ancora e sempre, è l’amicizia.


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