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Joint statement

— Siamo Tutti Ucraini, Siamo Tutti Europei!

Oltre trentacinque organizzazioni italiane della società civile hanno promosso e condiviso il progetto “MEAN- Movimento Europeo di Azione Nonviolenta” con organizzazioni della società civile ucraina, a partire da aprile 2022. Le associazioni hanno inoltre sostenuto le azioni di evacuazione e di supporto non violento ai profughi ed hanno organizzato campi estivi in Italia per mamme con bambini, attraverso la partnership con la fondazione “Act for Ukraine”, il Movimento dei Focolari in Ucraina ed il Seminario Greco Cattolico di Leopoli, in collaborazione con l’amministrazione Comunale di Kyiv e la rete dei Piccoli Comuni del Welcome. Sindaci delle città ucraine ed europee, membri della Verkhovna Rada dell’Ucraina e del Parlamento europeo, rappresentanti dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, rappresentanti di ambasciate, organizzazioni non governative dell’Ucraina e dell’UE, rappresentanti religiosi, politici, scienziati, avvocati, rappresentanti del pubblico e dei media hanno partecipato ai diversi incontri della marcia Nonviolenta dell’11 luglio, giorno della memoria di San Benedetto patrono di Europa e dell’anniversario del massacro di Srebrenica, ed hanno ribadito alcuni principi comuni.

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I partecipanti alla marcia sostengono la NONVIOLENZA COME PRATICA DI COSTRUZIONE DI PERCORSI DI PACIFICAZIONE E DI SOLUZIONE ai conflitti e dichiarano quanto segue: • Condanniamo fermamente l’aggressione contro l’Ucraina e chiediamo ai leader della Federazione Russa di fermare immediatamente gli attacchi, per avviare un processo di dialogo e negoziazione, che porti ad una pacificazione duratura; • Condanniamo la riduzione al silenzio della società civile russa che esprime dissenso contro la guerra e chiediamo ai leader della Federazione Russa di riconoscere il diritto dei suoi cittadini di manifestare liberamente la propria opposizione all’aggressione all’Ucraina; • Chiediamo che l’UE assuma la leadership nei negoziati, di pace e di tregua, in quanto forza democratica e competente nei processi di pacificazione; • Chiediamo che l’UE lavori per ottenere una tregua immediata del conflitto armato ed il ritiro delle truppe occupanti dal territorio indipendente dell’Ucraina.

La società civile italiana ed ucraina riunita l’11 luglio a Kyiv è convinta che solo la pace e la gestione dei conflitti in modo nonviolento possono portare al pieno sviluppo delle persone e dei territori, alla promozione dei diritti civili e sociali, alla tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, al progresso del benesse-

re ed al funzionamento delle democrazie.

La guerra è sempre ed assolutamente inaccettabile e deve essere messa fuori dalla storia. I nostri auspici sono i seguenti: • L’umanità dovrebbe compiere tutti gli sforzi possibili per sviluppare meccanismi efficaci per risolvere qualsiasi problema in modo nonviolento e democratico! Per questo dall’Ucraina chiediamo all’Europa l’immediata istituzione di corpi civili di pace. Abbiamo bisogno di investire fin da adesso sulla pacificazione competente che servirà a gestire le tregue nei confini tra Federazione Russa ed Ucraina! Non c’è più nulla da attendere! • Tutte le organizzazioni internazionali, coadiuvate dalla società civile, devono assumere una posizione proattiva per prevenire le guerre in futuro, intervenendo in anticipo nei conflitti con l’invio dei corpi civili di pace dove si vivono tensioni tra popolazioni differenti e favorendo processi di disarmo delle nazioni. • Alla luce di questa aggressione ci attendiamo nuove riforme nelle organizzazioni internazionali, al fine di promuovere e difendere in modo efficace la pace, garantendo sicurezza sia in termini ambientali che del rispetto dei diritti sociali.

Alla luce di questa visione comune, sono stati creati quattro gruppi di lavoro sui seguenti argomenti:

1. Partecipazione della Società Civile ai Negoziati 2. Difesa del patrimonio Culturale dell’Ucraina 3. Difesa dell’Infanzia 4. Promozione e ripresa del Turismo

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