Desde
<Tarapoto Lago Lindo. Rifugio di vita silvestre naturale, a mezz’ora di distanza da El Sauce. Questa riserva privata di 1.400 ettari fu catalogata nel 2002 come uno dei 55 luoghi al mondo di “buone pratiche di sviluppo ecoturistico sostenibile”. Basta vedere i boschi che la circondano, le scimmie che saltano tra le chiome degli alberi e il baccano degli uccelli nella foresta, per rendersene conto.
Cascata di Aguashiyacu. Formidabile salto d’acqua di 40 m (131 piedi) di altezza, a lato del cammino che porta da Tarapoto a Yurimaguas. Le acque della cascata scendono tempestosamente lungo il Cerro Escalera, bagnando al loro passaggio felci e orchidee e offrendo uno spettacolo naturale fuori dall’ordinario.
Laguna Azul. La Laguna Azul, detta anche Laguna El Sauce, è uno splendido specchio d’acqua di 5 Km (3,1 miglia) di lunghezza. A un’ora e mezza dalla città di Tarapoto, per raggiungerla si deve attraversare il fiume Huallaga su piccole imbarcazioni piane dette “chatas”. A un’estremità della laguna si trova il simpatico villaggio di El Sauce, colonizzato agli inizi del XX secolo dagli indios di Lamas. L’alimentazione dei suoi abitanti dipende in gran parte dalla tilapia, un pesce che abbonda in questo specchio d’acqua e con il quale si prepara un ottimo cebiche.
Bagni termali di Páucar Yacu. Costituiti da quattro pozze di acque medicinali, una fredda e le altre con temperature tra i 37 e i 40 ºC (99 e 104ºF ). Conserva l’indiscutibile fascino delle terme all’aria aperta, in pieno contatto con la natura: cacichi e pappagalli chiassosi volano sopra le teste dei bagnanti. Tre bungalow sono a disposizione degli ospiti.
Villaggio di Lamas. Chiaro esempio dell’interrelazione e della fusione tra il mondo andino e quello amazzonico. L’erudito italiano Antonio Raimondi la denominò “la città dei tre piani” dal momento che la sua ubicazione –sulla cima di un colle– ha determinato la sua disposizione in terrazze. Pur trovandosi nella foresta, la località ha la struttura tipica dei casolari di montagna, probabilmente per l’origine dei suoi abitanti. Gli abitanti del quartiere “El Wayco”, situato nella parte bassa, parlano il quechua come lingua madre e hanno sviluppato tradizioni di chiara influenza andina. Lamas è uno dei pochi insediamenti dell’Amazzonia peruviana a non trovarsi sulle sponde di un fiume.
Petroglifi di Polish. Strani disegni o incisioni in pietra di piante e animali, con frequente ripetizione del serpente, diffusi in un’area di un ettaro di estensione. Non è stato ancora possibile appurarne l’attribuzione né l’epoca alla quale appartengono, anche se si presume che possano risalire alla prima epoca della cultura Chachapoya. Il nome “Polish”, che significa “vasta pianura”, allude alla conformazione geografica dei terrazzamenti in cui si trovano.
Cascata di Tununtunumba. La sponda sinistra del fiume Huallaga è lo scenario naturale di questo portento di bellezza. “Tununtunumba” significa “di caduta in caduta” in lingua quechua e allude ai tre salti dell’acqua che costituiscono questa cascata di grandi dimensioni.
Da
Moyobamba
Morro de Calzada. Portentoso promontorio di pietra coperto di boschi di selva alta. Oltre ad essere un eccellente punto di osservazione naturale della valle dell’Alto Mayo, è anche un importante rifugio per la fauna e la flora silvestre, in cui sbocciano meravigliose orchidee durante i mesi di settembre e ottobre.
Bosco Tingana–Avisado. È l’ultimo esempio dei vasti boschi di palme e renaco che prima coprivano tutto l’Alto Mayo. Copre un’estensione di 5.757 ettari che si concentrano intorno alla parte bassa del fiume Avisado, dal quale sembra emergere il Tingada, “il bosco che cammina”. È un ambiente naturale unico al mondo essendo un ecosistema particolarmente umido nonostante un’altezza che supera gli 800 m (2.624 piedi). Tra gli animali che vivono qui si trovano le nutrie giganti, le scimmie scoiattolo, i bradipi, oltre a un’interessante varietà di uccelli, pesci, rettili e insetti.