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Live show, incontri e il Gala di Novella
Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo, e Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, hanno inaugurato il Virgo Village Sanremo, un villaggio della musica, poliedrico e multiforme, a Villa Ormond, a meno di un chilometro dall’Ariston. Fortemente voluto dal colosso finanziario elvetico Virgo Fund, è un contenitore per la promozione e la valorizzazione della musi scuola, dell’enogastronomia e non solo. Un luogo di intrattenimento per cantanti, personaggi dello spettacolo, istituzioni, ospiti, influencer, giornalisti, aperto tutti i giorni dalle dalle 11 alle 20.30. Ed è qui che domani Novella 2000 consegnerà il premio “Virgo Novella 2000 SanremoSol”, che è il nome dell’associazione presieduta da un maestro di musica immenso come Fio Zanotti, collabo to suo allievo. Un riconoscimento speciale andrà a Eleonora Daniele, che tanto ha fatto contro la violenza sulle donne con la sua trasmissione Storie Italiane. Ci sarà Francesco Facchinetti, che ha reso famosi tanti giovani. Ricorderemo Lando Buzzanca con suo figlio Massimiliano. Si esibiranno i premiati Alessandro Ristori, Mirko Casadei, Wilma Goich e avrò il piacere di abbracciare Valeria Marini e Manuela Arcuri.

Vanoni, Vasco Rossi, Anna Oxa, i Pooh, Adriano Celentano, Renato Zero. Nell’associazione c’è anche Giuseppe Grande, di Sanremo Sol, il manager Paolo Chiparo (cui devo tantissimo) e Altair D’Arcangelo del Virgo Fund. La serata sarà condotta da Beppe Convertini, volto di Rai 1. Tra i premiati voglio ricordare Massimo Boldi, Aleandro Baldi (due festival vinti), Maria Teresa Ruta, che ha presentato Sanremo, Katia Ricciarelli, che presenta con il cantautore Francesco Drosi la canzone contro le guerre Lettera Canterà Annalisa Minetti.
Verrà dato un premio anche a Memo Remigi, che si è reso responsabile di un atto sbagliato, ma ha dimostrato di aver capito e merita di lavorare come mi spiega Maurizio Costanzo. Un abbraccio a tutti voi lettrici e lettori. Voi siete il premio che indubbiamente conta di più. MARIO
Avrò il piacere di consegnare il premio a Claudio Cecchetto, il primo che abbia svecchiato il Festival, gettando le basi del Sanremo di Amadeus, che è sta-


Al Bano, Gianni Morandi e Massimo Ranieri i tre grandi miti della musica italiana (rigorosamente in ordine alfabetico) si incontrano sul palco dell’Ariston.

Al Bano, con Morandi e Ranieri storica rivalità o solida amicizia?

«Non siamo mai stati nemici, anzi ho sempre visto in loro due grandi amici da ammirare. Questi due signori erano sulla piazza già prima di me e stare al loro fianco, a Canzonissima per esempio, è stato meraviglioso.
Ogni volta che Morandi, Ranieri e io ci siamo riuniti è stata una festa. Ho visto parecchi show teatrali di Ranieri, col suo Riccardo III mi ha tenuto inchiodato, era perfetto. Di Morandi ammiro l’umiltà, il suo decisionismo e le sue scelte artistiche. Io invece, grazie alla natura, ho un’estensione vocale pazzesca con la quale posso fare delle cose diverse da loro».
Cosa ne pensa di Amadeus direttore artistico del Festival?
«Amadeus è un po’ il Mozart di Sanremo, ne sta facendo uno più bello dell’altro e l’idea dei superospiti italiani solo over 70 credo possa funzionare. Penso che sarà importante l’intervento del Presidente ucraino Zelensky e mi auguro che il suo messaggio sia un’invocazione di pace. Non dimentichiamo la partecipazione a Sanremo nel 1999 dell’allora Presidente dell’Unione Sovietica Gorbaciov, perché il Festival della canzone italiana in tutto il mondo, ma soprattutto in tutta quell’area, era quasi “sacro”. Io ho dato al mondo intero la mia passione e la mia voce, ho cantato per i più grandi della Terra e ho visto il grande potere che ha la mu-