Vimax Magazine - Ottobre/October 2014

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VIMAX MAGAZINE OTTOBRE 2014

CANI & GATTI

Piccole insidie Con questo terzo, e ultimo, articolo chiudiamo la carrellata sugli ectoparassiti, un problema che affligge i proprietari di animali, gli allevatori e anche i negozianti che, spesso, sono chiamati a dare consigli in merito. Ovviamente non siamo entrati nel dettaglio delle diverse molecole antiparassitarie: lasciamo al bugiardino il compito di indicare lo spettro d’azione e le modalità di somministrazione del singolo principio attivo. Ricordiamo, comunque, che non si può prescindere da un’adeguata presa di coscienza del prodotto che stiamo usando, perché non tutti gli antiparassitari possono essere di Cristiano Papeschi e Linda Sartini - terza parte utilizzati indiscriminatamente sul cane e sul gatto, o sul coniglio o furetto o qualunque altro animale da compagnia: a volte esistono delle restrizioni. D’altra parte non tutti i prodotti, spesso caratterizzati dall’associazione di diversi principi attivi, presentano lo stesso spettro d’azione, per cui non dimentichiamo di valutare anche questo aspetto ed, eventualmente, di confrontarci con un veterinario per ulteriori delucidazioni. Oltretutto va precisato che non tutti gli antiparassitari sono in libera vendita: negli ultimi tempi sono comparsi sul mercato alcuni prodotti vendibili solo dietro ricetta medico-veterinaria.

Ultimo atto dell’affascinante viaggio in un mondo piccolo piccolo: quello degli ectoparassiti

FELICOLA SUBROSTRATUS I PIDOCCHI. Questi parassiti vengono spesso ignorati, anche perché sono un po’ meno frequenti rispetto a tutti gli altri. Purtroppo, però, sono molto diffusi negli animali mal tenuti e nei randagi, quindi possono rappresentare un problema soprattutto per quei soggetti da compagnia che abbiano contatti con ambienti frequentati da cani o gatti di strada, come spesso accade, per esempio, in alcuni quartieri delle nostre città. Questi piccoli insetti sono di colore scuro e lunghi da 1 a 2 mm, con corpo appiattito e sei zampe. L’infestazione da pidocchi, nota anche come “pediculosi”, assume una certa gravità quando sono presenti in numero elevato a causa del prurito che possono provocare, con formazione di croste e caduta di pelo associati ad un notevole disagio fisico. Il gatto viene parassitato da Felicola subrostratus, mentre nel cane possiamo ritrovare Trichodectes canis e Linognathus setosus. A differenza di pulci e zecche, i pidocchi non hanno necessità di scendere dall’ospite per deporre le uova: vengono rilasciate direttamente sul pelo, quindi l’intero ciclo biologico si compie sull’animale. Oltre al fastidio arrecato dal parassita, un ulteriore rischio è dato dalla trasmissione di patogeni: i pidocchi possono veicolare la tenia Dipylidium caninum e il nematode Dipetalonema reconditum.

ATTACCO AEREO. Fin qui abbiamo parlato sempre e solo di parassiti che giungono dal basso, ma per concludere questa breve trattazione dobbiamo guardarci bene intorno, magari con il naso rivolto verso l’alto, perché l’attacco giunge anche dall’aria. Con la bella stagione, e fino ad autunno inoltrato, è necessario proteggersi anche contro gli insetti alati, zanzare e flebotomi in primis, ma anche mosche. Esistono in commercio numerosi prodotti ad azione antiparassitaria rivolti contro questi nemici volanti, ma non tutti svolgono questa azione: pertanto è fondamentale leggere bene l’etichetta e il bugiardino, soprattutto perché alcuni di questi parassiti sono a elevato rischio per quel che riguarda la trasmissione di patogeni. LE ZANZARE. Quando si pensa alle zanzare ci si chiede se non siano state create apposta con il perverso intento di infastidirci: sicuramente nel contesto ambientale hanno una loro ragione d’essere ma per noi sono solo insetti desiderosi di banchettare a nostre spese. Da sempre abbiamo a che fare con diverse specie di zanzare che rendono le nostre serate estive piuttosto fastidiose. Culex pipiens è una delle specie maggiormente diffuse nel nostro Paese e ha abitudini notturne: difficilmente si viene pizzicati di giorno poiché le ore di attività di questo insetto, del quale solo la femmina si nutre di sangue, vanno dal crepuscolo fino all’alba. Ma C. pipiens non è sola: da oltre un decennio ha fatto la sua comparsa dalle nostre parti anche la famigerata zanzara tigre, Aedes albopictus, che batte la cugina in quanto a voracità e aggressività. Inoltre, A. albopictus ha, al contrario, abitudini diurne, quindi si sposta e punge durante il giorno. In poche parole non c’è un attimo di pace: quando finisce una, inizia l’altra.

ZANZARA NOTTURNA

LA FILARIOSI CARDIO-POLMONARE. Ma veniamo al vero problema, che non risiede certo nel furto di sangue compiuto da questi esserini: è invece rappresentato dalla trasmissione di alcune patologie tra le quali quella sicuramente più temuta al momento è la filariosi cardio-polmonare. Questa malattia parassitaria, provocata dal nematode Dirofilaria immitis (e anche, in misura minore, Dirofilaria repens), colpisce più di frequente il cane ma non risparmia neanche il gatto. D. immitis è un verme tondo i cui adulti vivono nel ventricolo destro del cuore dell’ospite,e la loro lunghezza può raggiungere diversi centimetri. A seguito dell’atto riproduttivo vengono alla luce delle larve, vermetti microscopici noti con il nome di “microfilarie”, che invadono il torrente circolatorio e vengono ingerite dalla zanzara durante il pasto di sangue per essere poi reiniettate in un altro soggetto con la puntura successiva. Le conseguenze di questa patologia si riscontrano proprio sulla circolazione sanguigna, in quanto i vermi adulti possono arrivare


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