Giugno/June 2015

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55 Più localizzato è Otodectes cynotis, altro piccolo acaro che invade esclusivamente il condotto auricolare provocando fastidio e conseguente grattamento alla base dell’orecchio, con scuotimento della testa e delle orecchie. Sempre per rimanere in area acari, vanno ricordati anche Cheyletiella yasguri, parassita che vive tra pelo e cute e provoca, oltre al prurito, formazione di abbondante forfora soprattutto sulla regione dorso-lombare, e Neotrombicula autumnalis, che però interessa per lo più animali che vivono in campagna. Altri ectoparassiti che possono causare prurito sono i pidocchi Linognathus setosus e Trichodectes canis, piccoli insetti dal corpo schiacciato e lunghi 1-2 mm che interessano maggiormente la testa, il collo, il dorso e l’attaccatura della coda. ACARO DELLA ROGNA Zecche, zanzare e flebotomi sono meno importanti dal punto di vista del prurito, ma è sempre meglio considerarli nella nostra indagine. Una volta identificati gli ectoparassiti come causa del prurito la soluzione è abbastanza semplice: applicare correttamente e costantemente gli antiparassitari più indicati ed effettuare un’accurata disinfestazione dell’ambiente, dei ricoveri e delle cucce, in particolare se ci sono le pulci. Non dimentichiamo poi le micosi, causate per lo più dal dermatofita Microsporum canis che, a volte sì e a volte no, può provocare prurito. Le micosi sono generalmente accompagnate da un’ingente caduta di pelo che si traduce in aree circolari tendenti a espandersi verso l’esterno. INFEZIONI DELLA PELLE. Le “piodermiti” sono infezioni della pelle provocate da batteri “piogeni” in grado di causare infezione con formazione di pus, come alcuni stafilococchi che possono causare alopecia, formazione di pustole, croste e prurito di entità variabile: la pelle diventa arrossata e umida e l’animale tende a grattarsi e a leccarsi aggravando le lesioni. Tra le regioni anatomiche preferenziali in cui si manifesta il problema vi sono il mento, le estremità degli arti, lo spazio interdigitale, le ascelle, le pieghe della cute (soprattutto in razze che ne possiedono in abbondanza), il condotto auricolare e l’addome. Spesso le piodermiti sono secondarie, cioè conseguenti a lesioni dovute ad altra causa. Un altro microorganismo che spesso compare in concomitanza di dermatiti e che aggrava la situazione è la Malassezia (Malassezia pachydermatis), un lievito che, oltre a provocare prurito, determina spesso una colorazione scura della pelle, che assume un aspetto untuoso e maleodorante. Le infezioni della pelle possono aggravarsi facilmente: vanno trattate tempestivamente, quindi è bene rivolgersi al più presto al veterinario. (Continua) l CTENOCEPHALIDES FELIS


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