Loro e . . .chi dicono loro

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VILLACORTESE NEWS

Loro e . . chi dicono loro Sembrava impossibile far peggio del Porcellum. Altro che sistema tedesco, dalla Germania dovrebbero querelarci

Sembra trascorso un ventennio da quando l’opinione pubblica chiedeva di porre fine ai “nominati” in Parlamento. Volevamo restituire lo scettro al popolo, chiedendo preferenze e un sistema che permettesse un quadro politico semplificato e magari governi con maggioranze stabili. Il risultato è che oggi ci troviamo una bozza di legge elettorale (sui cui c’è l’accordo dei principali 4 partiti) con liste bloccate e candidati “uninominali”, senza premio di maggioranza e senza la possibilità, per l’elettore, di votare disgiuntamente tra uninominale e circorscrizione plurinominale. Dunque ci risiamo. Sembrava impossibile far peggio del Porcellum e invece eccoci qui. Se non altro la creatura suina di Calderoli aveva il pregio di dichiararsi in trasparenza: cari elettori se volete potete votare per queste liste preconfezionate, altrimenti statevene pure a casa. Un sotterfugio chiaro e trasparente tanto è vero che fu il suo stesso autore a definirla una porcata. Tutto però alla luce del sole. Ora invece l' imbroglio è da banda del buco. Si dice, caro elettore ti ridiamo finalmente la possibilità di scegliere, avrai il tuo candidato di collegio con l'uninominale! Tutti contenti però poi si scopre un codicillo che stabilisce che il voto non va affatto a quel candidato ma a una diversa lista bloccata. Siamo all'apoteosi del raggiro persino naif, alla Totò, Peppino e la banda del Torchio. Tu voti il candidato convinto che se vince va in Parlamento. Errore.

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Anche se vince in Parlamento va chi decide il Capo. E' l'apoteosi della truffa conclamata, forse con l'unica attenuante che è così sfacciata che potrebbe essere solo uno scherzo, ma pare che i nostri politici implicati ne vorrebbero fare la legge fondamentale della repubblica. Di fatto, 4 capi di partito decideranno tutto, senza vincoli: programma a proprio piacimento inseguendo pezzi di pancia elettorale e non derivandolo da alcun sistema di idee e di valori; candidati vincenti in base alla “vicinanza” al leader. Stando così le cose, potremmo dire che il sistema partitico italiano sarà a breve costituito dalle seguenti formazioni politiche: •Renzi (e chi dice lui) •Berlusconi (e chi dice lui) •Grillo (e chi dice lui) •Salvini (e chi dice lui) Con quale ardire lo chiamino "collegio uninominale" resta un mistero, visto che l'elettore crede di votare per quel candidato ma in realtà il voto va pacificamente e per direttissima ad un altro, in una lista bloccata. Siamo al più classico "pacco napoletano", quello che una volta ti vendevano in autostrada con l'immagine dello stereo o del videoregistratore, ma dentro c'erano solo pietre e vecchi giornali. Ti voltavi, ma erano già scappati. Dalla Germania, se avessero tempo e voglia di seguire le nostre piccole cose, ci avrebbero già querelato per diffamazione, per la nostra sfrontataggine di chiamarlo "sistema tedesco", quando con la loro legge elettorale non c'entra un fico secco. In Germania. . . . . .l'elettore può mettere sulla scheda per l'elezione del Bunderstag due "X": una sul candidato del collegio uninominale, una sul simbolo del partito (con relativo listone proporzionale). Dunque ha il potere di scegliere. Non è detto che debba votare il candidato collegato allo stesso partito. Può succedere – esempio di scuola – che ha fiducia nel candidato del collegio perché è serio, si occupa dei problemi dei territorio, e lo vota, mentre magari non vuole votare per mille motivi il capolista del proporzionale. Può scegliere) Che poi i nostrani segretari di partito siano tutti d'accordo, da Renzi, a Grillo, a Berlusconi, non sorprende affatto, atteso che avrebbero di nuovo potere assoluto su un Parlamento di nominati. Farebbero cosa saggia a dire che si sta scherzando che quel codicillo e' scappato all'ineffabile onorevole Fiano in un eccesso di zelo, mostrandolo a Renzi dandogli di gomito come faceva Franco Franchi con Ciccio Ingrassia.

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Resta il fatto che nessun Presidente della Repubblica potrebbe mai promulgare questa demenza e domanda. . . se la Corte costituzionale ha bocciato il porcellum perché non consentiva la scelta all'elettore, cosa volete che faccia di una norma che pretende addirittura di codificarne il tradimento? Dovesse diventare legge, l'unica risposta plausibile di un corpo elettorale ancora minimamente dignitoso, sarebbe solo, spiace dirlo, la diserzione di massa. Almeno saremmo noi a dire: abbiamo scherzato, ricominciamo da zero. E' di oggi l' intervento al Festival Economia di Trento d Einrico Letta che dice . . . Siamo al termine di una legislatura che non solo ha fallito le riforme istituzionali ma in cui nemmeno si è tornati al punto di partenza. Si torna indietro perché si gioca una partita su una legge elettorale peggio della Prima Repubblica, quando almeno si potevano scegliere i parlamentari. Questa volta nemmeno questo potrà essere concesso agli elettori italiani". Per ora hanno superato quota 780 gli emendamenti alla legge elettorale che la commissione Affari Costituzionali della Camera inizierà a votare Alle 417 proposte di modifica all'emendamento del relatore dem Emanuele Fiano che rappresenta al meglio la classe dirigente del PD, e ne è quasi lo stereotipo, i cui tratti distintivi - parlo dei componenti del cerchio magico che affianca il segretario - sono arroganza, e attitudine a suscitare reazioni di antipatia e rigetto, incapacità di ascolto e arroccamento sulle proprie posizioni, Non entriamo nel merito delle competenze tecniche visto questa proposta di legge elettorale.

Peppino Barlocco www.villacortese.net pubblicato 03/06/ 2017

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