La sconvolgente storia di Diego Garcia.

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VILLACORTESE NEWS 24 aprile 2014

La sconvolgente storia di Diego Garcia. iè una bella isola ma i telegiornali ne parlano distrattamente e di sfuggita

Alcune volte la sentiamo pronunciare ed i telegiornali ne parlano di sfuggita, come quando annunciano comunicati del tipo: «La scorsa notte bombardieri americani B-52 e Stealth sono decollati verso l’Iraq (o l’Afghanistan) dall’isola britannica disabitata di Diego Garcia». In questi giorni se ne riparla perchè gli abitanti della remota isola delle Maldive, Kudahuvadhoo nell’atollo di Dhaal, hanno riferito di aver visto un grande areo volare molto basso la mattina dell’8 marzo, la stessa in cui è scomparso il volo MH370 della Malaysia Airlines. Secondo quanto si apprende, gli isolani avrebbero visto un grande aereo intorno alle 06:15 del mattino, un aereo bianco, con delle strisce rosse, di fatto molto simile alla livrea degli aerei della Malaysia Airlines provenire da nord, e proseguire in direzione sud-est, in direzione dell’isola di Diego Garcia. Ma quale è la storia di quest'isola che nei Tg non viene mai raccontata ? E' un atollo In mezzo all'Oceano Indiano che ha la forma della Calabria e un nome strano. Una sottile striscia di terra circondata dall'acqua, a tremilaseicento chilometri dall'Africa e millesettecento dall'India. È l'isola di Diego Garcia che ha una storia incredibile. Fa parte di un arcipelago, le Chagos, territorio britannico oltremare, ma è anche sede di una piccola base militare statunitense, la Naval Air Facility di Diego Garcia. La settimana scorsa il quotidiano Al Jazeera ha rivelato l’esistenza di un rapporto, stilato dal Senate Intelligence Committee, che dimostrerebbe l’esistenza di una prigione segreta della CIA sull’isola.

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Il report, che si basa su alcuni documenti ottenuti dal Senato americano durante l’inchiesta sulle torture effettuate dall’Agenzia, confermerebbe quanto sospettato da anni: il governo britannico avrebbe consentito agli USA di utilizzare Diego Garcia come meta per le “extraordinary rendition” di presunti terroristi ed “elementi ostili” al governo statunitense. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, i documenti classificati dichiarerebbero che la base segreta è stata gestita in “piena cooperazione” con il governo del Regno Unito. Nel 2008, dopo anni di smentite, il Segretario Edward Miliband, era stato costretto ad ammettere che alcuni aerei con a bordo “consegne straordinarie” erano transitati da Diego Garcia per fare rifornimento. Ma la storia di Diego Garcia ha un altro lato oscuro. Gli abitanti originari dell’isola - oggi considerata disabitata, se si eccettua l’installazione militare.. ..vennero espulsi alla fine degli anni '60 per ordine del governo britannico. L’isola doveva essere “bonificata” (questo il termine usato) per la costruzione della base USA: cinquecento famiglie furono trasferite con la forza sulle isole Mauritius, distanti quasi duemila chilometri. L'isola venne descritta dagli occupanti come disabitata ma in realtà, molte persone abitavano l’isola da cinque generazioni, come testimoniavano i loro cimiteri. Lo scopo, come scrisse un ufficiale del ministero degli esteri nel gennaio 1966, «è di convertire gli attuali cittadini in residenti (...) temporanei a breve termine». I documenti rivelano anche una dispotica attitudine alla violenza. Nell’agosto 1966 sir Paul Gore-Booth, sottosegretario permanente del ministero degli esteri, scrisse: ...«Non dobbiamo cedere di un passo. Lo scopo dell’operazione era di conquistare degli scogli che continueranno a essere nostri. Non rimarranno indigeni, a eccezione dei gabbiani». Per volere del governatore delle Seychelles, sir Bruce Greatbatch, vennero anche uccisi tutti gli animali domestici; migliaia di cani e gatti furono “gassati” con i fumi di scarico dei camion americani e cremati nella fornace di una officina. Il comportamento del governo di Tony Blair può definirsi per molti versi il peggiore di tutti. Nel 2000 gli isolani avevano riportato una storica vittoria presso l’Alta corte, che giudicò illegale la loro espulsione ma con manovre e ricatti politici ...nel 2000 il governo Blair ha emanato un decreto che proibisce agli ex abitanti di Diego Garcia di tornare sulla loro terra.

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Nel corso degli ultimi cinquant’anni gli isolani hanno presentato numerose cause per vedere riconosciuti i loro diritti di deportati in quanto ’articolo 7 dello statuto del Tribunale penale internazionale descrive la «deportazione o il trasferimento forzato di popolazioni (...) con l’espulsione o altri atti coercitivi» come un crimine contro l’umanità. Mentre i bombardieri angloamericani decollano dal loro paradiso, la gente delle isole Chagos si appella al mondo per far ritorno a casa. . Peppino Barlocco villacortese.net

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