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CASALE: GARA DA 104 MILIONI, LAVORI AL VIA A METÀ 2024

Ampliamento del depuratore, ma anche “collettore sud”, MOSAV e dismissione di Sant’Agostino. Investimento per oltre 150 mln di euro

Viacqua ha indetto la gara per l’appalto integrato rivolto alla progettazione esecutiva e alla realizzazione dei lavori di ampliamento del depuratore di Casale. L’opera, con un valore a base di gara di 104 milioni di euro, rientra nel complessivo progetto di razionalizzazione e riorganizzazione del sistema fognario e depurativo dell’agglomerato urbano di Vicenza che coinvolge 12 comuni e circa 200.000 abitanti. Oltre al cantiere di Casale, infatti, nei prossimi sette anni sono previsti interventi complementari che riguarderanno la realizzazione del tratto vicentino del MOSAV -il Modello Strutturale degli Acquedotti del Venetola posa del nuovo “colletto- re sud” per spostare i reflui dall’impianto di Sant’Agostino a quello di Casale e dismettere successivamente il depuratore che sorge nella zona industriale di Vicenza. Si tratta di un insieme di opere che comporteranno oltre 150 milioni di euro di investimenti per migliorare la capacità depurativa dell’impianto di Casale e dismettere progressivamente 7 diversi depuratori minori (Caldogno, Creazzo, Dueville, Monteviale, Arcugnano, Vicenza/Longara, Vicenza/Sant’Agostino).

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“Tenendo conto di diversi aspetti intervenuti negli ultimi due anni – ha spiegato il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – siamo arrivati alla pianifica- zione finale che vedrà un unico appalto integrato per l’ampliamento di Casale. Con procedura di appalto tradizionale ed in committenza congiunta con Veneto Acque sarà invece strutturato il pacchetto di cantieri per la dismissione di Sant’Agostino, la realizzazione del “collettore sud” e le opere del MOSAV, per un valore di 50 milioni di euro Quest’ultima cifra è destinata a salire con la progettazione esecutiva quando il quadro economico dovrà essere aggiornato al recente Prezziario Regionale. Questi ultimi lavori dovrebbero prendere il via nella seconda metà del 2024, stesso periodo in cui dovranno partire anche le opere di Casale su cui pen-

Come cambia il volto di Casale

dono precise scadenze dettate da un contributo PNRR per 9,3 mln euro assegnato a gennaio attraverso il Consiglio di Bacino Bacchiglione.” L’ampliamento dell’impianto di depurazione di Casale sarà pari a 55.000 mq, su cui saranno costruite 10 linee biologiche a fanghi attivi, 6 sedimentatori con diametro di 41 m, oltre ad un impianto di filtrazione a tele e un sistema di disinfezione mediante UV. Questo sviluppo permetterà di passare da una capienza attuale di 180.000 Abitanti Equivalenti a quella finale che sarà di 280.000. Tutte le strutture odorigene saranno chiuse e fornite di appositi sistemi di trattamento dell’aria esausta per ridurre al minimo i disagi dettati dagli odori nella zone intorno all’impianto. All’ingresso dell’impianto prenderà forma anche la nuova palazzina uffici dotata di 75 mq adibiti a spogliatoi, 240 mq per uffici e una sala polifunzionale di 130 mq. Grazie al contributo PNRR sarà inoltre realizzata una palazzina adibita all’ essiccamento termico dei fanghi in grado di disidratare 20.000 tonnellate di fanghi all’anno e ridurne così la quantità da avviare a smaltimento. Infine, il depuratore avrà anche un’area dedicata al trattamento dei rifiuti e reflui prodotti dalla pulizia degli impianti e delle reti fognarie in gestione.

In parallelo agli interventi di ampliamento verrà messa mano all’intera viabilità dell’area con una spesa complessiva di 3,6 milioni di euro, con la realizzazione di una nuova rotatoria che faciliterà il traffico in accesso all’impianto e quello in transito su Strada Casale. Quest’ultima verrà adeguata per consentire l’allaccio alla nuova bretella che collegherà l’innesto di Via Cà Perse con Strada Casale allo sbocco nei pressi della Motorizzazione Civile e servirà come pista di cantiere e, successivamente, come accesso riservato all’impianto. L’intero impianto sarà contornato da un perimetro rialzato e alberato che mitigherà la vista del depuratore, mentre nella zona sud sarà realizzato un bacino di compenso per migliorare la sicurezza idraulica dell’intera zona. In una seconda fase degli interventi ancora da progettare si lavorerà sul complessivo efficientamento energetico. Stando a quanto al momento definito nello studio di fattibilità sviluppato nel 2015, una volta entrato in funzione il nuovo assetto del depuratore sarà possibile smantellare progressivamente l’attuale impianto lasciando spazio in particolar modo a nuovi digestori anaerobici e cogeneratori a biogas in grado di sostenere maggiormente i consumi dell’intero polo depurativo.

E se il depuratore di Sant’Agostino potrà essere messo fuori servizio solo nel momento in cui il depuratore di Casale avrà il suo assetto finale, nel frattempo Viacqua sta già realizzando una serie di opere preliminari rivolte a ridurre i principali disagi legati agli odori emessi dall’impianto. Accanto ad una serie di interventi gestionali, a giugno è stata realizzata una copertura mobile di un sedimentatore secondario, mentre entro l’estate 2024 si potrà completare la copertura anche del sedimentatore primario con un investimento di almeno 2 milioni di euro Qui prenderà forma poi un nuovo impianto di sollevamento che servirà a rilanciare i reflui oggi trattati a Sant’Agostino fino al nuovo depuratore di Casale, attraverso il “collettore sud” che correrà per circa 3 km sotto i Colli Berici e il Bacchiglione.

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