Prime Pagine Giornali

Page 12

07.12.2012 N. 239

PAG. 2

Basilicata Mezzogiorno

Delegazione guidata da De Filippo che dice: “Oltre a porre le questioni con la forza di 20 enti di diverso orientamento politico, lo abbiamo fatto con la ragionevolezza di un organismo così ampio e non in tutte le sue rappresentanze interessato a questioni su cui alcuni territori, primo tra tutti il nostro, sono in prima linea”

Le Regioni consegnano al governo le osservazioni al documento strategico. Seguita la posizione lucana

Energia: no alla spoliazione

Ferma opposizione alla volontà di centralizzare le decisioni in materia Solo la Regione può tutelare fino in fondo le proprie specificità di territorio; dunque, non si può togliere alla Regione la competenza sulle materie energetiche. Lo ha detto il presidente della giunta lucana Vito De Filippo guidando la delegazione delle Regioni italiane in Conferenza Unificata. Gli enti locali hanno illustrato e consegnato le proprie osservazioni al documento di strategia energetica nazionale sottoposto dal governo, obiezioni che riprendono puntualmente le posizioni sostenute dalla Regione Basilicata e in alcuni casi ne citano anche le vicende. Dicono dalla Conferenza delle Regioni: “L’attuale disegno di legge costituzionale, approvato dal governo lo scorso ottobre, propone di portare la produzione, trasporto e distribuzione di interesse non esclusivamente regionale tra le competenze esclusive dello Stato. Tale

Particolare dissenso a trivellazioni “selvagge” in attesa di un piano sul dissesto idrogeologico nuova formulazione, di cui si rileva innanzitutto la genericità, che non permette di individuare nettamente l’ambito di applicazione di tale modifica, comporterebbe una limitazione dell’intervento regionale nelle decisioni che riguardano gli insediamenti di infrastrutture fortemente impattanti sul territorio. Di conseguenza, se la competenza è esclusiva dello Stato, viene tolta alle Regioni la necessaria forza per tutelare il proprio territorio. In merito al disegno di legge costituzionale attualmente all’esame del Senato, le Regioni hanno espresso un parere negativo”. “In sintesi - è scritto ancora - non si può non evidenziare i processi decisionali legati alla localizzazione delle infrastrutture energetiche, in particolare nel caso della produzione e dello stoccaggio dell’energia, dovranno necessariamente prevedere il coinvolgimento dei territori interessati, che in alcun modo dovranno ritrovarsi nelle condizioni di subire scelte impositive. La pessima esperienza sviluppata nel caso del decreto legge 314/2003 con il quale senza un’intesa con la Regione e gli Enti Locali veniva individuato in Scanzano Ionico il sito di ubicazione del deposito unico per le scorie nucle-

ari permette di ritenere questo approccio assolutamente non condivisibile”. Il commento di De Filippo: “Oltre a porre le questioni con la forza di 20 Regioni di diverso orientamento politico lo abbiamo fatto anche con la ragionevolezza di un organismo di rappresentanza così ampio e non in tutte le sue rappresentanze direttamente interessato a questioni su cui alcuni territori, primo tra tutti la Basilicata, sono in prima linea. E la sintesi di tutte queste posizioni ci porta a giudicare negativamente quelli che al momento paiono ripensamenti del potere centrale in merito al Titolo V della costituzione,con una spinta neocentralista in materia di politiche energetiche che, per il documento del governo, dovrebbero essere riportate integralmente nella competenza dello Stato escludendo del tutto i territori”. Nel documento le Regioni spiegano che “la realizzazione di infrastrutture e impianti energetici dovrebbe essere preceduta da forme di ampia e trasparente concertazione preventiva con gli Enti ed i cittadini interessati, allo scopo di semplificare e rendere più rapidi i percorsi autorizzativi. A tal riguardo dovrebbe essere adeguatamente enfatizzata la modalità del dibattito pubblico preventivo che si ritiene possa effettivamente comportare

Costi politica Risparmi su gruppi consiliari, personale e amministratori In Conferenza delle Regioni si è discusso anche di costi della politica. Riassume il presidente lucano Vito De Filippo: “Abbiamo deliberato un buon documento. Siamo arrivati a conclusione di un percorso lungo ma sicuramente incisivo, che produrrà risparmi consistenti su emolumenti degli amministratori e costi dei gruppi. Abbiamo reso ancor più virtuosi alcuni elementi delle legislazioni regionali, ad esempio il rapporto di fine mandato. Proposte norme rigide sulla rendicontazione dei costi dei gruppi. La proposta delle Regioni va ben oltre la legge 174. Su personale e regolamentazione, ipotizziano strumenti e metodi uniformi per tutto il Paese”. (bm3)

benefici in tal senso con il coinvolgimento dei territori nelle scelte che riguardano gli insediamenti energetici e il rafforzamento delle strutture di controllo ambientale sul territorio spesso mortificate da interventi di riduzione della spesa e del personale”. E sul petrolio: “Non tutte le regioni condividono l’obiettivo di sostenere la produzione locale di idrocarburi tenendo in primo luogo gli aspetti ambientali e le ricadute territoriali che tale tematica comporta nonché la scarsa rilevanza quantitativa, in termini energetici ed economici, di tale prospettato sviluppo. A tale riguardo, si chiede, comunque, di rivedere le misure di compensazione in atto - che contribuiscono ad annullare l’effetto di riduzione dei costi “finali” dei combustibili a favore di finanziamenti diretti al territorio, che consentano di migliorare i servizi, realizzare bonifiche, eccetera - concordandole con i territori interessati. Si esprime particolare dissenso sulla possibilità di procedere alle trivellazioni per l’estrazione di idrocarburi in attesa dell’adozione di un programma nazionale di ampio respiro che abbia anche come obiettivo il recupero del dissesto idrogeologico, questo in considerazione della fragilità del nostro territorio, soprattutto agricolo, messa in evidenza anche dagli ultimi eventi atmosferici”. (bm3)

Salute 2013 Le richieste su Fondo sanitario e autorizzazioni demaniali Si è parlato, in Conferenza delle Regioni, di altri due materie. La parola a Vito De Filippo: “Sui diritti e le autorizzazioni demaniali abbiamo chiesto che il governo assuma un’iniziativa europea e includa nella rappresentanza di questo importante problema a livello comunitario anche le Regioni”. Abbiamo inoltre chiesto al governo - aggiunge il presidente della Basilicata - il riparto del Fondo Sanitario 2013. Negli anni precedenti la proposta veniva effettuata nel mese di novembre. Siamo ormai a dicembre e i termini per il decreto sull’individuazione dei costi standard delle regioni benchmark in sanità sono già scaduti il 30 novembre”. (bm3)


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.