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Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 18.08.2012

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Basilicata Mezzogiorno

X I MATERA CITTÀ

Sabato 18 agosto 2012

IRSINA ERA SU UN QUADRICICLO, BOTTA ALLA NUCA NELL’IMPATTO CONTRO IL MARCIAPIEDI LA PROBABILE CAUSA DEL DECESSO

Muore per una banale caduta vittima un ragazzo di 14 anni VINCENZO DE LILLO

l IRSINA. Un urlo collettivo di dolore e di rabbia ha sconvolto giovedì sera l’allegria estiva della città di Irsina. In un baleno si è diffusa la notizia dell’incredibile incidente occorso a Giuseppe Signoriello, un ragazzo di appena 14 anni, caduto dalla sua bicicletta, uno speciale di tandem noto anche come quadriciclo, e morto sul colpo. Giuseppe godeva del fresco venticello generato da una semplice passeggiata con gli amici quando, nelle vicinanze di piazza Carlo Marx, è caduto sul maciapiaedi prendendo un brutto colpo alla testa, probabilmente un colpo secco alla nuca. A nulla è servito il prontissimo intervento dei sanitari. L’incidente, si è verificato non molto lontano dalla postazione dell’autoambulanza del Servizio 118. Insomma, i soccorsi non sarebbero potuti essere più tempestivi e, nonostante tutto, si sono rivelati purtroppo vani. Sul posto sono intervenuti anche il magistratro di turno e i militari dell’Arma della locale stazione. L’immediata crudezza dei fatti non ha lasciato dubbi di sorta nell’animo di chi doveva decidere sul da farsi. Resosi immediatamente conto dell’evidenza delle

circostanze, il magistrato ha infatti disposto che lo sfortunato giovane potesse essere portato a casa. Inutile dire della disperazione della famiglia. Giuseppe era il più piccolo dei tre figli di un operaio. Un nucleo familiare comune, con le difficoltà, le gioie e di dolori quotidiani, affrontati dignitosamente, come accade in tanti piccoli centri della provincia. La settimana scorsa, poi, una sorella della vittima dell’incidente si è sposata. E in famiglia c’era ancora tanta allegria per questo lieto vento. La morte improvvisa di Giuseppe ha turbato profondamente la serenità di tutti gli irsinesi. Un rovescio di umori dovuto auna caduta accidentale che è il ritratto della fragilità dell’esistenza nella sua natura, destinata a finire. In questo caso, è impossibile non pensare a tutto quello che è stato negato a questa giovane vita. Il povero ragazzo avrebbe dovuto frequentare tra meno di un mese il primo anno di Liceo scientifico. Tutto il paese si è stretto attorno alla famiglia Signoriello, condividendo il grande dolore. L’Amministrazione comunale ha decretato il lutto cittadino. I funerali si terranno oggi, alle 15.30, nella chiesa dell’Immacolata.

Proclamato dal sindaco Lutto cittadino sono stati sospesi tutti gli spettacoli Un tragedia come quella che ha colpito Irsina non lascia spazio a nessun tipo di festeggiamento. Piuttosto apre un momento di riflessione nel dopo Ferragosto, ancora naturalmente svagato, sulla caducità della vita. Così, quest sera, non si svolgerà la prevista “Festa del pozzo”, che era stata organizzata dall’associazione culturale “Sant’Eufemia” di San Giuliano Milanese (Comune nel quale risiedono molti irsinesi). L’Amministrazione comunale, infatti, ha cancellato dal programma le manifestazioni previste per ieri e oggi, avendo decretato il lutto cittadino per la morte improvvisa del giovane Giuseppe Signoriello.

[v.d.l.]

IRSINA Il Comune ha proclamato il lutto cittadino

MIGLIONICO IL SINDACO BUONO SI APPELLA AI CITTADINI DOPO L’ENNESIMO ROGO NEL PAESE

«Salviamo i nostri boschi dall’incubo degli incendi» GIACOMO AMATI

FIAMME L’incendio in località Cugno del Prete

l MIGLIONICO. «Bisogna salvare il patrimonio boschivo, la vegetazione e l’ecosistema del territorio miglionichese». Un appello accorato, che il sindaco Angelo Buono (Pd) rivolge a tutta la cittadinanza, dopo che il devastante incendio di ieri sera (l’ennesimo di questo periodo estivo) ha distrutto 7 sette ettari di bosco di querce, in contrada “Fontana di Manna”, a pochi chilometri di distanza dalla meravigliosa oasi protetta di San Giuliano. Per domare il rogo, che ha incenerito anche parecchi alberi da frutto (per lo più, ulivo, fico, noce e castagno)

presenti negli orti adiacenti al bosco attaccato dal fuoco, è stato necessario l’intervento di tre aerei (un Canadair e due della flotta Firefox), di due elicotteri antincendio, unitamente a due squadre dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Matera e dei militari del Corpo forestale dello Stato e dei Carabinieri della locale stazione, che hanno svolto compiti di coordinamento di tutto il lavoro di spegnimento e poi della susseguente azione di bonifica del territorio interessato dall’incendio. In quest’ultimo periodo, il paese è come accerchiato dalle fiamme che hanno incenerito centinaia di ettari di vegetazione in quasi

BERNALDA IL SINDACO CHIRUZZI ANNUNCIA IL POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO E CHIEDE PIÙ COLLABORAZIONE

Caos rifiuti e cattive pratiche Dai mezzi fuori uso per la raccolta alla inciviltà che crea gli accumuli PINO GALLO

ripuliti, dopo quattro ore, si accumulano di nuovo rifiuti di ogni genere – sottolinea Chiruzzi. Ad esempio l BERNALDA. A un mese esatto dalla precedente con gli ingombranti non riusciamo a fare nemmeno emergenza rifiuti, i cassonetti di Bernalda e Metaponto l’ordinario, perché i cittadini li abbandonano consono di nuovo pieni e ai loro lati si accumulano buste e tinuamente in zone non autorizzate. Si creano monsacchetti di plastica. La Gazzetta ha chiesto al sindaco tagne di mobili dismessi, di materassi, di rifiuti di Leonardo Chiruzzi di coristrutturazioni edilizie, di noscerne le cause ed i provmateriali rivenienti dalle puvedimenti posti in atto lizie dei giardini delle vildall’amministrazione munilette di Metaponto, che già di cipale. «Si sono di nuovo per sé hanno un limite orrotti i tre automezzi addetti dinario di smaltimento se alla raccolta, uno dei quali è diluiti durante tutto l’anno fermo perché ha il cambio solare. Invece si accumulano rotto e in questo periodo di soltanto durante il periodo ferragosto è quasi impossiestivo, senza nemmeno chiabile poterlo sostituire con mare il numero verde per le l’urgenza richiesta dalla sisegnalazioni di recupero da tuazione – dice visibilmente parte di appositi automezzi contrariato il primo cittaprovvisti di gru. Soprattutto dino. Meno male che la ditta nell’area ex Nones di Meche ha in gestione il servizio taponto non facciamo in temè riuscita a reperire un ca- BERNALDA La sede del Municipio po a caricare i rifiuti inmion a svuotamento lateragombranti che già si forma le, poiché i mezzi in servizio altrove sono tutti a una nuova collinetta di oggetti di ogni tipo. Chiediamo svuotamento posteriore. D’estate, poi, i rifiuti si qua- per questo ai cittadini di segnalarci i numeri di targa druplicano e basta uno stop momentaneo per creare degli autoveicoli che scaricano fuori dalle aree apsituazioni di degrado. A Metaponto la situazione è positamente attrezzate, una delle quali si trova a ancora più difficile perché appena alcuni siti vengono Pantanello».

tutte le contrade dell’agro. Ora, si può parlare di una vera e propria emergenza incendi. Che fare? «Nel ringraziare le forze dell’ordine - dichiara il sindaco - c’è bisogno di maggiore collaborazione da parte di tutti e di un più diffuso senso di responsabilità». Ovviamente, serve predisporre anche una più efficace strategia antincendi, puntando su di una più rigorosa azione di prevenzione, volta alla pulizia ed alla manutenzione dei boschi, con un sistema di vigilanza più funzionale. Ecco, intanto, il bollettino degli incendi di ieri. Un elicottero del Corpo Forestale dello Stato è stato impegnato per spegnere un incendio in località “Bufalara” di Bernalda, dove sono andati distrutti alcuni ettari di macchia mediterranea e bosco. Vigili del Fuoco in azione in località “Serre” di Miglionico, in una zona già interessata dalle fiamme, e nel territorio di Matera lungo la provinciale per Gravina a ridosso della discarica dei rifiuti solidi urbani.

«D’Alessandro introvabile» Pdl a caccia dell’assessore Torna l’emergenza rifiuti a Bernalda e Metaponto. Vincenzo Grippo, del Pdl, che è anche operatore turistico a Metaponto, denuncia: «L’assessore esterno all’Ambiente, Arcangelo D’Alessandro, è introvabile sin dal momento della nomina. Non so se sia ancora in vacanza o altrove. Proprio in questo periodo di bisogno. Sarebbe stato meglio - afferma Grippo - che avesse declinato l’offerta dell’assessorato se aveva impegni familiari». E intanto pare che gli autocompattatori siano di nuovo guasti o parzialmente utilizzabili. Qualcuno, a questo punto, ipotizza addirittura “un sabotaggio”. Lo stesso sindaco Chiruzzi, in Consiglio comunale, durante un alterco con l’opposizione, ebbe a dire: «Che si rompano quasi contemporaneamente tre automezzi per la raccolta dei rifiuti mi sembra quantomeno singolare. Vi posso assicurare, visto che gestisco una ditta di autotrasporti, che la rottura di un mezzo pesante non è cosa semplice. Figuriamoci quando sono tre». Grippo, dal canto suo, riprende: «Se anche il sindaco, indirettamente, pensa al sabotaggio, anche noi cittadini dovremo cominciare a pensare male. Tuttavia, in attesa che si faccia chiarezza, sarebbe opportuno gestire l’emergenza estiva. Bernalda e Metaponto sono invase da un’ondata di turisti. Invece che emettere ordinanze a catena, Chiruzzi farebbe bene a concertare con la Teknoservice, che gestisce il servizio, iniziative che allevino la sofferenza. Magari da noi, provvisoriamente, si potrebbero usare altri cassonetti, anche più piccoli, che non vengono utilizzati a pieno in altri paesi del circondario. In tal modo si eviterebbe almeno che i rifiuti invadano le strade, specie a Metaponto».

MARCONIA

«Marco era un ragazzo normale» l MARCONIA. Sulla morte di Marco Carella, il ragazzo di 14 anni caduto dal tetto della scuola media Orazio Flacco per il cedimento di un lucernario il 29 luglio scorso, la cugina Sandra Carella, ha scritto alla Gazzetta. “In questi giorni - si legge nella nota - ci sono state riferite cose non veritiere sui motivi per cui Marco ed i suoi amici si trovavano in quella scuola. Si è addirittura insinuato che fossero lì per rubare! E’ giusto per Marco e per gli amici che lo hanno tenuto tra le braccia in quel tragico momento chiarire che le cose si sono svolte diversamente. Puntualizziamo che quella sera non si è trattato di un episodio isolato. Da racconti, sembrerebbe che molti altri giovani siano stati in quell’edificio, spesso per gioco, senza pensare ai rischi a cui sarebbero potuti andare incontro”. Poi, alcune considerazioni: “Le parole in questi giorni pesano come macigni e le insinuazioni ed i giudizi ancora di più. Parole troppo spesso spese dimenticandosi che si tratta di ragazzi di soli 14 anni. Quella sera i tre giovani sono usciti di casa per trascorrere del tempo insieme e condividere le loro passioni. Invece qualcosa è andato storto e tragicamente Marco ha perso la vita. E molti si sono sentiti in diritto di spendere parole improprie riguardo all’educazione e alla vita che egli conduceva. Perché spesso si usa agire così dinanzi a grandi tragedie che anche per i più sapienti non hanno mai una spiegazione pienamente esaustiva”. Infine, il ricordo struggente del cugino. “Marco – ha concluso Sandra - era un ragazzo assolutamente “nor male” e assolutamente amato, con grandi passioni e tanti sogni da realizzare! Un timido sognatore, deciso e orgoglioso della sua vita che tesseva di piccole conquiste, quelle che ti fanno crescere ed a cui ambisci con en[fi.me.] tusiasmo”.


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