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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 221 del 13/11/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Emergenza

Alluvione 7 milioni di euro dal governo Nota del capo della Protezione civile Gabrielli al presidente e Commissario De Filippo Dalla Regione anticipato già un milione

De Filippo: “La condivisione di obiettivi da parte di tutti è di buon auspicio”

Lavori in corso sulle strade lucane Collegamento Sauro-Camastra, incontro in Regione Il tratto attuale, vecchio di 80 anni, segue la geometria del versante e ha caratteristiche non corrispondenti alle classi stradali vigenti. Presentato studio di fattibilità

Accreditati sette milioni di euro dal governo nazionale alla Regione Basilicata per finanziare interventi urgenti di protezione civile in conseguenza dell’alluvione del marzo 2011. Lo ha comunicato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, con una nota inviata al presidente della Regione e Commissario delegato, Vito De Filippo.

Eliminare l’isolamento tra Corleto e Laurenzana, regolarizzare e ampliare la sede stradale per aumentare la velocità media di

percorrenza, il comfort di guida e la sicurezza, individuare e progettare interventi di variante dei tratti. Sono queste le conclusioni

dello studio di fattibilità per il miglioramento del collegamento stradale Sauro - Camastra, presentato ieri mattina in Regione.

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Occupazione

Piani sociali

Sanità

Doppio intervento dell’assessore regionale

“Programmare da subito le attività dal 2013”

Discussi rapporti tra aziende Ssr e private

Lavoro, Viti propone un grande dibattito Attenzione sull’apprendistato

Martorano su Piani Sociali di zona

I lavori della IV Commissione

Incontro con le cooperative

Provvedimenti a maggioranza

A PAG. 3

A PAG. 4

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Don Uva di Foggia nel mirino della procura. Perquisiti uffici e abitazioni dei dirigenti

Edilizia a Matera, Adduce chiede norme più severe per costruire nelle aree verdi

I reati ipotizzati vanno dall’associazione per delinquere alla truffa ai danni dello Stato

Il sindaco ascoltato dalla III Commissione sul provvedimento noto come “Piano Casa 2”

Quattro avvisi di garanzia sono stati recapitati all’indirizzo del direttore generale, Dario Rizzi, da due anni alla guida dell’ente ecclesiastico e di altri tre dirigenti amministrativi della Casa della divina provvidenza.

Ci è andato giù duro il sindaco di Matera, ascoltato ieri dalla III Commissione consiliare del consiglio regionale in merito al Piano Casa 2. Ha accusato amministratori e politici di essere “tutti concentrati a guardarsi l’ombelico,

A compiere gli accertamenti un gruppo del comando carabinbieri per la tutela della salute di Bari, guidati dal colonnello Alessandro Lombardi. Rilevate connessioni con l’inchiesta di giugno scorso.

La Gazzetta del Mezzogiorno

piuttosto che alzare lo sguardo per osservare ciò che accade intorno”. E poi ha chiesto esplicitamente norme più severe e stringenti per chi ottiene la licenza per costruire nelle aree verdi, vero polmone della città.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Presentato in Regione lo studio di fattibilità per il miglioramento del tratto stradale Sauro-Camastra

Un’arteria lucana da ricucire Eliminare l’isolamento e aumentare il comfort di guida tra gli obiettivi “Abbiamo fatto un passo in avanti in un clima di piena convergenza tra le parti interessate. Intendiamo superare velocemente tutte le fasi propedeutiche alla definizione degli interventi di adeguamento”

Si è tenuto nella giornata di ieri un incontro in Regione per individuare e progettare miglioramenti da apportare al collegamento stradale Corleto Perticara - Laurenzana Bivio strada provinciale per Calvello della Strada Statale 92. Eliminare l’isolamento tra Corleto e Laurenzana, regolarizzare e ampliare la sede stradale per aumentare la velocità media di percorrenza, il comfort di guida e la sicurezza. Individuare e progettare interventi di variante dei

tratti dove le opere di adeguamento non consentono il miglioramento della funzionalità. Sono queste le conclusioni dello studio di fattibilità per il miglioramento del collegamento stradale Corleto Perticara - Laurenzana - Bivio strada provinciale per Calvello della Strada Statale 92, presentato ieri mattina in Regione. Alla riunione, che si è tenuta alla presenza del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, hanno preso parte, tra gli altri: una delegazione di

tecnici Anas guidata dal responsabile del Compartimento Basilicata Vincenzo Marsi, il direttore generale del Dipartimento regionale alle Infrastrutture Mario Cerverizzo e i sindaci di Corleto Perticara, Guardia Perticara e Laurenzana Rosaria Vicino, Massimo Caporeale e Domenico Urga. Il tratto attuale, vecchio di ottant’anni, segue la geometria del versante e ha caratteristiche non corrispondenti alle classi stradali vigenti pertanto risultano necessari inter-

Due giorni alla scoperta del pesce azzurro L’iniziativa promossa dal dipartimento Agricoltura si svolgerà il 16 novembre a Policoro e sabato 17 a Maratea Il dipartimento Agricoltura della Regione, nell’ambito della specifica misura 3.4 “Sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori” del PO FEP Basilicata 2007/2013, lancia la campagna di comunicazione, di sensibilizzazione e di educazione “Pesca l’Azzurro: scopri e gusta le risorse del mare, mangia sano, mangia lucano”, che si svolgerà venerdì 16 novembre a Policoro (piazza Heraclea) e sabato 17 a Maratea (Pianeta Maratea). L’obiettivo è quello accostare le ricchezze del territorio costiero con le produzioni tipiche lucane, al fine di informare la popolazione sulla qualità e sulla salubrità del pesce azzurro di cui i nostri mari sono particolarmente ricchi. L’attività di sensibilizzazione, ha come target

venti mirati a regolarizzare il collegamento stradale. In alcuni tratti manca del tutto una geometria stradale ottimale e risulta una tortuosità che rende la guida difficoltosa, poco intuitiva ed eccessivamente faticosa. Per attenuare questi problemi lo studio di fattibilità individua una serie di soluzioni tecniche che dovranno essere oggetto di valutazione in sede di Conferenza di servizio. Soddisfatto al termine della riunione il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo.

“Abbiamo fatto un passo in avanti in un clima di piena convergenza tra le parti interessate. Intendiamo superare velocemente tutte le fasi propedeutiche alla definizione degli interventi di adeguamento di questa importante arteria - ha detto ancora De Filippo - facendo leva proprio sul clima di collaborazione con le amministrazioni interessate e sulle necessarie fasi di condivisione con le popolazioni interessate dei vari interventi. Restano ancora le variabili dei possibili

vincoli paesistici e archeologici - ha osservato il presidente De Filippo - ma la piena condivisione di obiettivi che tutti gli interlocutori, Anas compresa, fanno registrare è di buon auspicio per una rapida definizione del percorso definitivo”. Per il presidente De Filippo, dunque, rimane fondamentale la piena condivisione di obiettivi da parte di tutti gli interlocutori interessatidi, oltre a essere buon auspicio per una rapida definizione del percorso definitivo . (Bm6)

Progetto Alsia

“Agritrasfer in Sud” Nella giornata odierna, presso l’Itas “G. Briganti” di Matera, ci sarà la presentazione del III anno di prove dimostrative in campo - Progetto “Agritrasfer-In-Sud”. “I sistemi agricoli possono non di rado rappresentare causa di “interferenza” con la salvaguardia dell’ambiente e l’ottimale conservazione del paesaggio e degli ecosistemi. Aiutare gli operatori a eseguire correttamente la lavorazione dei terreni rappresenta una importante opportunità di coniugare insieme alti livelli produtti e salvaguardia delle risorse naturali. Fra tali tecniche di lavorazione, la semina su sodo che, con l’ausilio di macchine innovative, lascia inalterate le proprietà fisico meccaniche dei terreni ed il tenore di sostanza organica dei terreni. Alla manifestazione, organizzata dall’Alsia, parteciperanno dirigenti e funzionari dell’Agenzia, esponenti del Cra - Roma e del Cra - Cer di Foggia, docenti dell’Università degli Studi di Basilicata e operatori del settore. (Bm6)

Aziende Sanitarie di riferimento gli alunni delle scuole elementari e la popolazione adulta. La manifestazione contribuisce a far conoscere il Programma Operativo regionale FEP 2007/2013, che si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere il settore della pesca

e dell’acquacoltura nelle sue diverse potenzialità per uno sviluppo sostenibile. Veicolare e far conoscere il Programma operativo a un pubblico sempre più esteso è infatti una finalità del Piano di comunicazione nazionale e regionale. (Bm6)

A prova di questionario E’ stata prorogata sino al 1 Dicembre la compilazione on line del questionario “l’indagine di clima interno nelle Aziende Sanitarie della Regione Basilicata”. Per poter compilare on line il questionario è possibile inserire i dati ricevuti con lettera indicante login e password reativi al questionario 1 o questionario 2 all’indirizzo http://meslab.sssup.it/climabasilicata/ (Bm6)


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Basilicata Mezzogiorno

Il governo accredita la somma per interventi relativi all’evento calamitoso che colpì il Metapontino dal 18 febbraio al primo marzo 2011

Per l’alluvione 7 milioni

Lo ha fatto sapere il capo della Protezione civile Gabrielli al presidente De Filippo in qualità di Commissario delegato I finanziamenti saranno impiegati per la messa in sicurezza degli argini dei fiumi Bradano, Basento, Sinni e Ofanto

Sette milioni di euro per interventi di protezione civile relativi all’alluvione del marzo 2011: questa la cifra che il governo ha concesso alla Regione Basilicata, attuando così l’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri del 25 novembre 2011. A farlo sapere, il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, con una nota inviata al presidente della Regione, Vito De Filippo, che è anche Commissario delegato per il superamento dell’emergenza derivata da quell’evento calamitoso.

De Filippo, dopo la nomina del 25 novembre 2011, ha dovuto accettarsi dei danni per adottare tutte le iniziative volte a rimuovere le situazioni di rischio, assicurare l’assistenza alle popolazioni colpite dai predetti eventi calamitosi e porre in essere ogni attività per l’attuazione della messa in sicurezza delle aree colpite e dei diversi interventi di prevenzione. Eccezionali eventi meteorologici colpirono il territorio lucano dal 18 febbraio al primo marzo 2011, causando ingenti danni a infrastrutture e proprietà e uccidendo molti capi d’allevamento. I fondi accreditati adesso dal governo verranno impiegati per le operazioni di messa in sicurezza degli argini dei fiumi Bradano, Basento, Sinni e Ofanto. Per queste opere, i fondi a disposizione sono 14,5 milioni di euro, di cui 7 assegnati da Roma e adesso materialmente trasferiti alla Regione. Questo accreditamento, in favore del territorio lucano, delle risorse stanziate dalla legge 14 settembre 2011 n. 148, era atteso da tempo ed è stato più volte sollecitato in quest’ultimo anno dal presidente della Regione, nella sua veste di Commissario delegato.

Emergenza tamponata La Regione Basilicata aveva stanziato un milione di euro in attesa delle decisioni del Consiglio dei ministri Dichiara De Filippo: “In attesa dei fondi nazionali, la Regione ha anticipato le poste finanziarie, consentendo l’avvio delle opere di messa in sicurezza dei territori a rischio esondazione. Se non è possibile anticipare o prevedere fenomeni naturali di forte entità, è possibile, però, lavorare per limitarne i danni, come nel caso delle alluvioni che, per i cambiamenti climatici, si stanno verificando sempre più frequentemente”, conclude il presidente e commissario. La giunta regionale ha infatti stanziato un milione di euro - risorse aggiuntive provenienti dal bilancio regionale - per le famiglie e le imprese danneggiate del Metapontino. (bm3)

L’assessore Viti agli incontri delle Acli a Policoro e della Uil a Matera

Lavoro e apprendistato: i piani della Regione “Siamo nella condizione di avviare un grande dibattito” Cosa è stato fatto finora e cosa si è in procinto di fare su lavoro e formazione: di questo ha parlato l’assessore regionale al ramo Vincenzo Viti alle iniziative della Alci a Policoro e della Uil a Matera. Dice Viti: “Siamo nella condizione di avviare un grande dibattito sul lavoro, sottratto a demagogie e a suggestioni protestatarie, poiché disponiamo di una bozza di Piano pluriennale che mette ordine fra le priorità, individua nell’area della sofferenza giovanile-femminile gli obiettivi da raggiungere con politiche organiche, con procedure snelle, con monitoraggi costanti e con la capacità di correg-

gere in corso d’opera le eventuali discrasie”. “La Regione - prosegue - ha avviato importanti azioni mirate al recupero sia dei fattori produttivi che delle risorse umane,

“Cittadinanza attiva”, il progetto del consiglio regionale della Basilicata per creare un rapporto diretto tra istituzioni e scuola, va avanti e si potenzia, aprendosi a internet. Sono stati creati infatti due siti webi: www.consiglio.basilicata.cittadinanzattiva.it e www.cittadinanzapartecipata.it, spazi virtuali dedicati a studenti e insegnanti, strumenti informativi e interattivi per scoprire, declinare e vivere la cittadinanza. L’iniziativa fu avviata set-

Dal progetto “Cittadinanza attiva” nascono due siti internet: avviso a tutte le scuole lucane

“Recupero dei fattori produttivi e delle risorse umane” considerando che la platea sociale coinvolta è composta sia da operai in regime di mobilità sia da giovani e meno giovani in cerca di occupazione: un aggregato sociale che va raggiunto da politiche se-

lettive mirate ed efficaci, quali i bandi già operanti sull’apprendistato professionalizzante, sul credito d’imposta sull’occupazione, sul microcredito, sulla formazione continua a sportello, cui si aggiungeranno interventi specifici a sostegno degli antichi mestieri e sul valore donna, sui quali già si è espresso il partenariato. Va prendendo corpo un’azione di riforma della legge che organizza la formazione (la legge 33), mentre ci si sta attrezzando per reimpostare la strategia formativa in vista del nuovo settennio (2013-2020) raccordandolo con i nuovi istituti previsti dalla Riforma Fornero. Tutti proble-

mi che verranno trattati prossimamente a Potenza nel corso dell’evento annuale di verifica sui risultati del Po Fse 2007/2013”. Viti ricorda anche gli sforzi sui problemi delle aree di crisi: Polo Murgiano e Valle del Basento. “Come le forze sociali sanno - sottolinea l’assessore - sul

cosiddetto Polo del salotto siamo alle battute finali, mentre sulla Valle del Basento avvieremo il 16 novembre a Potenza, per concluderla successivamente a Macchia di Ferrandina, un’iniziativa forte e concreta. Invito perciò a lasciar cadere le sterili polemiche intorno alla

Il Palazzo si apre sul web te anni fa con lo scopo di aprire le porte del Palazzo al mondo dei giovani e avvicinarli a un’istituzione troppo spesso percepita come lontana. L’obiettivo finale è costruire i futuri cittadini. L’appello a costruire con il consiglio regionale una nuova comunità on line è stato rivolto a tutte le scuole del territorio in

Immagine presa dal nuovissimo sito di “Cittadinanza Attiva”

due incontri a Potenza e a Matera con la responsabile della comunicazione istituzionale del consiglio regionale, Rossana Nardozza. Le scuole potranno manifestare il proprio interesse inviando il relativo modulo entro il 30 novembre 2012. Visita didattica, laboratorio e cittadinanza partecipata sono le atti-

modalità con cui il confronto sulla Valbasento procederà le cui ragioni sono fin troppo note per essere ancora fraintese e comunque finalizzate a preservare serietà e rigore con cui si intendono condurre le azioni di rilancio di un’area storicamente segnata dalla crisi”. (bm3)

vità alle quali potranno aderire. Tre le proposte: “Conoscere la Costituzione”, un momento di approfondimento e riflessione sulla Carta costituzionale per comprendere l’attualità dei suoi contenuti; “Mappe mentali e glossario digitale sulla cittadinanza”, per facilitare la comprensione dell’universo cittadinanza; infine “La strada della democrazia”, viaggio attraverso le tappe storiche principali della Repubblica italiana. (bm3)


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Piani sociali di zona “Programmare subito le attività dal 2013” Dichiarazione dell’assessore regionale alla Salute e politiche sociali, Martorano, ai referenti centrali delle cooperative

L’insegna dell’Azienda sanitaria di Potenza

Indubbiamente il Patto di stabilità sta diventando sem pre più stringente gravando sempre più nei confronti della pubblica amministrazione, nonostante tutto il Dipartimento salute della Regione sta cercando affrontare le diverse problematiche che ne derivano. “Attivare da subito un tavolo di confronto tra i diversi operatori del settore ed il Dipartimento, al fine di programmare al meglio il nuovo ciclo di attività, già a partire dal 2013, con particolare riferimento ai servizi, alle modalità di erogazione ed anche alle problematiche connesse al patto di stabilità, che dal prossimo anno sarà ancora più stringente, coinvolgendo tutti i comuni con più di 1.000 abitanti, mentre ad oggi ne sono interessati solo quelli con più di 5.000”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore alla Salute e politiche sociali della Regione Basilicata, Attilio Martorano, durante un incontro tenutosi ieri mattina con i referenti delle centrali cooperative per valutare le problematiche connesse alla regolarità dei pagamenti dei servizi erogati dalle cooperative sociali a favore dei comuni. L’assessore, nel condividere l’urgenza delle questioni emerse nella discussione, ha comunicato “che il saldo del finanziamento regionale, pari al venticinque per cento della somma complessiva, sarà erogato dalla Regione entro la settimana in corso. Ulteriori elementi - ha concluso l’assessore alla Salute e Politiche sociali della Regione Basilicata, Attilio Martorano - verranno condivisi con i sindaci dei comuni capofila dei piani sociali di zona nell’incontro già convocato per giovedì 15 novembre”.

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Basilicata Mezzogiorno

Sanità, approvato ddl in IV Commissione Il provvedimento riguarda i rapporti tra aziende Ssr e strutture esterne Ok all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati La IV commissione consiliare, presieduta da Rocco Vita, alla presenza dell’assessore alla Sanità, Attilio Martorano, ha approvato a maggioranza il Ddl sui rapporti tra aziende sanitarie e strutture private accreditate al Ssr in materia di obbligo retributivo nei confronti dei dipendenti. Il disegno di legge, nato nel contesto della vertenza “Don Uva” di Potenza, dando esecuzione all’ordine del giorno approvato in Consiglio regionale il 2 ottobre scorso, integra una disciplina generale per le ipotesi di inadempienza degli obblighi economici di natura retributiva da parte delle strutture accreditate. L’articolo 1 disciplina le condizioni che possono portare alla sospensione dei pagamenti da parte dell’azienda sanitaria nei confronti della strutture private accreditate. Si stabilisce che “al fine di assicurare e garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, qualora le strutture private accreditate risultino inadempienti in ordine alle retribuzioni relative al proprio personale, le aziende sanitarie, assegnati dieci giorni di tempo per l’erogazione delle spettanze maturate e non

Il palazzo del Consiglio regionale dove ha sede la IV Commissione

corrisposte, permanendo l’inadempienza contrattuale, sospendono ogni pagamento. La norma prevede che ove le strutture non abbiano adempiuto alle proprie obbligazioni, decorso inutilmente il termine di ulteriori cinque giorni, l’azienda sanitaria competente procede in nome e per conto dell’azienda inadempiente, all’anticipazione delle retribuzioni dovute e non pagate nella misura del 90 per cento dell’ultima mensilità ero-

gata ai soli dipendenti. Tale procedura è attivabile per non più di tre volte, e a fronte di ulteriori inottemperanze l’azienda sanitaria competente ha titolo ad avviare il procedimento di risoluzione del rapporto contrattuale con la struttura privata inadempiente. Prima dell’esame dell’articolato sono stati auditi sull’argomento i rappresentanti delle Associazioni di categoria della Sanità privata accreditata al Ssr. Il provvedimento passa

all’esame dell’assemblea per la definitiva approvazione. Successivamente l’organismo consiliare ha approvato a maggioranza con la sola astensione del consigliere Venezia la delibera di Giunta regionale sul riparto dei fondi 2012 per gli anni 2008/2009 per la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e per la concessione di contributi per l’acquisto di strumenti informatici da parte dei disabili.

Dal Consiglio III Ccp Via libera al Piano casa

Consorzio Asi di Potenza Rosa e Pagliuca (Pdl)

Tribunale di Melfi Navazio (Ial)

La terza Commissione Consiliare Permanente, presieduta da Giannino Romaniello ha approvato all’unanimità il così detto “Piano Casa”. Audita l’assessore Vilma Mazzocco la quale ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla delibera di Giunta regionale che integrava il ddl originario. La modifica riguarda sia l’applicazione del Piano Casa che la possibilità per i Comuni che non hanno ancora provveduto ad adottare i nuovi strumenti urbanistici di poter operare, nelle more, con i vecchi piani regolatori generali. Tra gli obiettivi del piano Casa la possibilità di ampliamenti entro il limite massimo del 20% delle superfici esistenti, il cambio di destinazione d’uso di alcune strutture, la delocalizzazione dalle aree urbane alle aree industriali di attività non più compatibili con il contesto urbano di riferimento. Approvata all’unanimità anche la delibera di Giunta regionale di riparto dei fondi 2012 per gli anni 2008/2009 per la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e per la concessione di contributi per l’acquisto di strumenti informatici da parte dei disabili. Circa un milione e 300 mila euro lo stanziamento totale previsto, di cui 1 milione e 242 mila per la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati esistenti e oltre 60 mila euro per l’acquisto di strumenti informatici.

Il Consorzio industriale di Potenza è un carrozzone che – ha detto Rosa - produce solo debiti. La politica agisce sull’Asi rendendolo un suo strumento e noi del Pdl non ci faremo prendere in giro e continueremo a denunciare le tante porcherie che il governo regionale sta facendo, avendo buttato dalla finestra 33 milioni di euro per finanziare la cattiva gestione dell’ente. “Dopo i tanti commissariamenti che non hanno mai risanato conti dell’ente – ha sottolineato Pagliuca – sarebbe meglio che le aree industriali fossero gestite direttamente dai Comuni, anche se è difficile visto che in Puglia, dove hanno provato a chiudere i Consorzi industriali, è intervenuta poi la Corte costituzionale negando questa possibilità. La crisi dei Consorzi Asi nasce da lontano, dovevano promuovere le aree industriali con servizi a costi contenuti finendo per diventare invece una sovrastruttura che appesantisce i rapporti con le imprese. E in Basilicata più che altrove, visto che gli imprenditori sono costretti a pagare due volte gli oneri di urbanizzazione. L’Asi di Potenza è un soggetto che prolunga i tempi della burocrazia e moltiplica i costi per le imprese, la Regione non si ripiega a risolvere il problema, si limita ad andare in soccorso al Consorzio con una ‘operazione bancomat’ che è solo una presa in giro”.

In un articolo inviato alla stampa locale le riflessioni di Navazio sulla questione del tribunale di Melfi alla luce dell’assemblea dell’avvocatura che si è svolta sabato scorso. “Abbiamo avuto conferma della vicinanza delle istituzioni regionali. La mozione che sarà presentata in aula, a firma del sottoscritto e dei colleghi Mollica e Pagliuca, sono certo troverà accoglimento. Non si tratta di ricercare solo delle disponibilità finanziarie utili a mantenere in piedi il nostro tribunale, chiederemo l’adozione di un ricorso che sollevi la questione di legittimità costituzionale del provvedimento adottato nei nostri confronti. Ai cittadini probabilmente non è stato ancora fatto comprendere ciò che stiamo perdendo e dobbiamo necessariamente recuperare”. Petrolio Benedetto (Idv) E’ necessario che il Consiglio regionale aderisca all’iniziativa dei Consigli regionali di Puglia e Veneto ed estesa a quelli di Abruzzo, Molise, Marche, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, per contrastare i disegni del Governo secondo cui bisogna intensificare la ricerca di idrocarburi nei nostri fondali marini.


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Basilicata Mezzogiorno

Agricoltura è futuro

La nostra tradizione è la principale fonte di crescita

r Bandi a sostegno dell’insediamento di giovani imprenditori agricoli, ma anche dell’ammodernamento di aziende preesistenti

Interventi a favore del biologico e ricerche scientifiche che puntino ad un offerta altamente qualificata e a sistemi di reti informatiche

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nell’agricoltura come fattore primario per lo sviluppo della nostra economia. Investiamo energie a sostegno di progetti per qualificare il settore e renderlo più competitivo sui mercati


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I V

Martedì 13 novembre 2012

INCHIESTA SANITÀ

PERQUISITI UFFICI E ABITAZIONI

NEL MIRINO DELLA PROCURA Il direttore generale dell’ente ecclesiastico Dario Rizzi e altri tre dirigenti amministrativi della Casa della divina provvidenza

AFFIORATI DA INTERCETTAZIONI Contatti tra il direttore generale e i funzionari amministrativi dell’Ente con imprenditori già implicati nella precedente indagine

Blitz dei Nas al Don Uva di Foggia Si ipotizzano reati di associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato e peculato l Che piova sul bagnato sulla Casa della Divina provvidenza non c’è dubbio (basta guardare alla pesante debitoria cui si dovrà far fronte in sede di concordato preventivo...), ma che ci si dovesse imbattere anche in inchieste penali probabilmente questo in pochi l’avevano previsto anche se era nell’aria. Così ieri mattina un plotoncino di carabinieri è tornato a presentarsi negli uffici acquisendo atti e delibere e perquisendo anche abitazioni dei vertici amministrativi del Don Uva. Morale della favola: quattro avvisi di garanzia all’indirizzo del direttore generale, Dario Rizzi, da due anni alla guida e di altri tre dipendenti amministrati. I reati ipotizzati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e peculato. A compiere gli accertamenti un gruppo del Comando carabinieri per la tutela della salute venuti di Bari guidati dal colonnello Alessandro Lombardi dietro indicazioni scaturite dall’inchiesta del pm foggiano Antonio Laronga della Procura del capoluogo dauno che da anni segue il filone della sanità. Si tratterebbe, stando a quanto è dato sapere, di una seconda tranche, un ramo che ha preso lo spunto a una precedente inchiesta che un anno fa porto al coinvolgimento di una decina di persone, tra cui, come si ricorderà, dipendenti Asl, fornitori e medici. Stavolta è stato setacciato il filone che porta ai rapporti con l’Asl da parte della Casa della Divina provvidenza. I carabinieri del Nas hanno perquisito gli uffici del Don Uva e le case dei vertici amministrativi dell’Ente eccle-

FILONE APPALTI

Pagamenti anche su conti correnti esteri per forniture a prezzi maggiorati siatsico. Nello sfondo contatti, connessioni con l’inchiesta del giugno scorso nell’ambito dell’operazione «Spending review» che tendeva a disarticolare un sodalizio criminoso (10 ordinanze di custodia cautelare, sequestro di conti correnti per circa 500mila euro ed accertamento di un danno erariale di circa 1,5 milioni di euro). Un gruppo - a giudizio dell’accusa - che pilotando gare di appalto per la fornitura alle Asl di dispositivi medici commetteva sistematiche truffe ai danni del servizio sanitario nazionale. Accertato il coinvolgimento - in ulteriori affari illeciti - di imprenditori del settore delle forniture sanitarie nonché il loro legame con i vertici amministrativi dell’ente ecclesiatsico Casa divina provvidenza in condizioni di gravissimo dissesto economico che amministra strutture di riabilitazione psichiatrica nelle provincie di Potenza, Barletta-Trani e Foggia, convenzionate e finanziate dal servizio sanitario nazionale. Gli

INDAGINI Il direttore generale del Don Uva e i Nas durante la visita al complesso ecclesiastico

accertamenti dei militari dei Nas hanno infatti permesso di rilevare i continui contatti tra il direttore generale ed i funzionari amministrativi dell’Ente con imprenditori già implicati nella precedente indagine ed in altre per i me-

I RIFLESSI Ancora niente stipendi per i lavoratori lucani del Don Uva

desimi reati (tutti perpetrati nei confronti dell’Asl foggiana), per la fornitura di arredi ed attrezzature biomedicali a prezzi notevolmente maggiorati rispetto a quelli di mercato (con pagamenti anche su conti correnti esteri). E proprio sulla

«E ora la Basilicata revochi la convenzione siglata con Bisceglie»

l «Ancora nessun salario in Basilicata per i lavoratori del Don Uva. Le strutture pugliesi e le abitazioni dei vertici amministrativi nelle prime ore di questa mattina sono state oggetto di perquisizione da parte dei Nas dei carabinieri di Bari. Eppure tutti i lavoratori del Don Uva di Potenza speravano di prendere una boccata di ossigeno proprio domani poichè l'Ente aveva comunicato il pagamento della seconda parte della mensilità di agosto proprio per la giornata di oggi. Si apprende che contestualmente alle operazioni sembrerebbe che ai soggetti a capo dell'ente ecclesiastico siano stati notificati reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni delle Stato e peculato». È quanto dichiara la Fials che, sulla scia di quanto è accaduto a Foggia, chiede alla Regione l'immediata revoca della convenzione con Bisceglie per una garanzia più volte enunciata nei numerosi incontri fatti dalla Regione con i vertici della Congregazione Casa Divina della Provvidenza e l' attivazione delle procedure per la creazione di un nuovo soggetto a cui affidare i servizi attualmente gestiti dal-

ALLARME A sinistra la sede del Don Uva di Potenza al centro di un acceso dibattito sulla richiesta di «sganciarsi» da Bisceglie .

l'Ente. Solo così facendo - a parere della Fials - si potrà salvare l'immaturato economico del personale di Potenza riguardante agosto, settembre ed ottobre che non è stato percepito a differenza degli operatori di Bisceglie e di Foggia. Solo così si garantirà un servizio necessario ed indispensabile per la nostra Regione che necessita di ciò in virtù della crescente richiesta di assistenza e agli anziani e ai disabili».

Per la Fials, a nome della segretaria aziendale Filomena Monaco, «urge che le istituzioni lucane in primis il governatore lucano e l'assessore Martorano diano una chiara svolta alla vertenza Don Uva. È giunta l'ora di un assunzione di responsabilità delle istituzioni lucane a tutti i livelli e di tutti gli schieramenti politici per tutelare e salvaguardare gli oltre 400 posti di lavoro. Una questione ora davvero non più rinviabile».

base dei risultati delle indagini, la Procura della Repubblica di Foggia ha disposto la perquisizione delle sedi dell’ente ecclesiastico e delle abitazioni del direttore generale e di alcuni dipendenti amministrativi, eseguite nelle prime ore della mattinata di ieri da personale dei Nas di Bari, in collaborazione con Carabinieri del Gruppo Tutela Salute di Napoli e dei Comandi Provinciali di Foggia e Bari. Contestualmente alle operazioni sono stati altresì notificate 4 informazioni di garanzia. Come si ricorderà nel luglio scorso beni mobili, immobili e conti correnti, beni che costituivano profitto dei reati di corruzione e truffa ai danni dello Stato per un ammontare di 470mila euro furono sequestrati a sei delle dieci persone arrestate nell'ambito del blitz Spending Review che il 7 giugno scorso aveva scoperto gare di appalto pilotate che avevano causato un danno erariale al Servizio sanitario nazionale per il circa un milione e mezzo di euro. I risultati degli accertamenti patrimoniali hanno consentito al gip del tribunale di Foggia, Rita Curci, su richiesta del sostituto procuratore Antonio Laronga, di emettere 6 decreti di sequestro preventivo nei confronti degli indagati tra i quali il noto imprenditore Enzo Nuzziello attualmente ai domiciliari. L'operazione venne eseguita in diverse città pugliesi, marchigiane e romagnole, dove i militari sequestrarono somme depositate su conti correnti, due appartamenti, un garage e due autovetture di notevole valore. [er. tar.]

L’appello «Spostare i pazienti».

Le segreterie provinciali e cittadine di Potenza della Destra denunciano lo stato di assoluto silenzio riguardo alla situazione che si protrae oramai da troppo tempo nel centro di riabilitazione Casa della Divina Provvidenza opera Don Uva di Potenza . I dipendenti pur continuando ad effettuare con impegno e devozione l'assistenza a malati bisognosi di cure mediche e di attenzione ai bisogni primari, continuano a non percepire gli stipendi di agosto, settembre ed ottobre. La situazione per molte famiglie è diventata veramente insostenibile. Sulla scia dell’inchiesta dei Nas alla Casa Divina Provvidenza di Bisceglie e di Foggia, la Destra chiede e alla Regione Basilicata l'immediata revoca della convenzione con Bisceglie e lo spostamento immediato dei pazienti e degli operatori verso strutture sanitarie appartenenti alla nostra regione anche in virtù della dismissione di molti di questi: «Solo così facendo si può salvare l'immaturato economico del personale di Potenza riguardante agosto settembre ed ottobre che non è stato percepito a differenza degli operatori di Bisceglie e di Foggia ed inoltre solo così si garantirà un servizio necessario ed indispensabile per la Basilicata che necessita di ciò in virtù della crescente richiesta di assistenza e agli anziani e ai disabili».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.11.2012

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Matera Martedì 13 novembre 2012

Basilicata Mezzogiorno

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Ieri l’audizione. Alle voci critiche risponde: «Sono concentrati a guardarsi l’ombelico»

Piano Casa 2, parla Adduce

Ascoltato in III Commissione: «Norme più severe per costruire in zone verdi» «Sono tutti concentrati a guardarsi l’ombelico, piuttosto che alzare lo sguardo per osservare ciò che accade intorno». E’ la risposta del sindaco Salvatore Adduce, ascoltato ieri in III commissione consiliare “Attività produttive e territorio” a chi, finora, ha contestato lo scarso interesse, quand’anche la complicità dell’amministrazione comunale in quelle che sono state considerate scelte discutibili in tema di urbanistica. Pochi minuti prima che il provvedimento, il cosiddetto Piano Casa 2, andasse in aula, Adduce ha potuto confermare ai componenti della commissione regionale l’intenzione dell’amministrazione comunale per norme più restrittive in tema di edificazione in zone verdi di margine urbano. «Il tema fondamentale riguarda il metodo. L’ho sostenuto già in consiglio comunale: ero sorpreso che la discussione sulla legge 106 fosse cominciata con un anno e mezzo di ritardo quando le forze in campo, così attente alla nobile urbanistica ammette sarcasticamente - sapevano bene cosa comportava una legge di quel tipo, quando alla scadenza dei 120 giorni dava alle Regioni la possibilità di deliberare. Che di tutto ciò venisse fatto carico al sindaco di Matera, sembrava un po’ incongruo, sproporzionato. Nel passaggio finalmente conclusivo dell’iter - aggiunge - abbiamo potuto far osservare alcuni aspetti». Il nodo centrale, ovvero la tutela delle aree verdi a ridosso del perimetro del piano regolatore, è stato al centro dell’audizione di Adduce.

Spending review e territori Si punta sull’autosostentamento

Il sindaco Adduce ieri è stato ascoltato in III commissione attività produttive alla Regione

«Tutti i Comuni saranno più tutelati» «Le aree potrebbero diventare, per un particolare della legge, immediatamente edificabili con cubature ampie. Per questo ci siamo voluti assicurare che le nostre osservazioni venissero tenute in considerazione. Con le norme più restrittive che verranno approvate, tutte le am-

ministrazioni comunali saranno più tutelate quando verrà approvato il regolamento urbanistico». Nei giorni scorsi Adduce aveva inviato una lettere al presidente della commissione, Giannino Romaniello, di essere ascoltato sui limiti di edificabilità. a.ciervo@luedi.it

AUTONOMIA, autosostentamento e allargamento delle competenze al mondo imprenditoriale in un comprensorio più vasto dell'attuale territorio provinciale sono le tre “A'' che caratterizzano le decisioni del Consiglio della Camera di commercio di Matera , contenute in un ordine del giorno approvato all'unanimità nel corso di una seduta aperta, per concretizzare le indicazioni previste nello schema di razionalizzazione degli enti e delle altre forme rappresentative del sistema camerale, approvato da Unioncamere nazionale. E per attuare tale percorso, garantendo continuità all'azione dell'Ente, i consiglieri hanno ribadito che esistono le condizioni per autosostenersi impegnandosi «Al raggiungimento degli equilibri di bilancio e a produrre una riduzione dei costi pari al 20% nel biennio (in linea con quanto preventivato dal documento del Comitato Esecutivo Unioncamere) per lo svolgimento di “eventuali nuove funzioni al servizio delle imprese senza ulteriori oneri per lo Stato». Un percorso già avviato tre anni fa con la riduzione delle aziende speciali da tre a una, con l'ottimizzazione delle risorse e con una programmazione efficace e produtti-

va che ha coinvolto altri enti camerali nei processi di promozione e di internazionalizzazione. Le Camere di commercio, infatti, sono autonomie funzionali che svolgono funzioni di interesse generale in favore del sistema delle imprese, assicurando e promuovendo il loro sviluppo nell'ambito delle economie locali. Va tenuto presente, tra l'altro - si legg enella nota dell’ente camerale che l'autonomia finanziaria, basata sul diritto annuale a carico delle imprese, consente al sistema di non gravare sul bilancio dello Stato. “I consiglieri cameraliconclude l'ordine del giorno-rivendicano e ribadiscono così, con le azioni concrete, che la passione per un'idea può comportare sacrifici e comportamenti consequenziali per chi assume di essere classe dirigente. Se questo non fosse sufficiente ad invertire il percorso intrapreso in sede nazionale, si avrebbe il legittimo motivo di sospettare concludono - che dietro l'alibi della competitività e dello sviluppo del Paese, dietro il paravento della virtuosità di ciascuno, si cela esclusivamente una deleteria volontà politica di spoliazione del territorio». matera@luedi.it

PEEP SAN GIACOMO

LA PROTESTA

Appello di Adiconsum ai cittadini tartassati

Le decisioni del Governo mettono in ginocchio anche la sede Inps di via Cappelluti

ANCORA una volta - ha affermato Marina Festa, Segretario Provinciale dell'Adiconsum - i cittadini materani devono preoccuparsi di richieste di pagamento provenienti dal Comune di Matera. Infatti, nei giorni, scorsi sono stati notificati migliaia di atti di ingiunzione relativi a sanzioni amministrative, per violazione del Codice della Strada, risalenti ad anni addietro. Considerata che anche questa azione del Comune di Matera, che è stata dettata forse dalla necessità di recuperare denaro su ogni fronte, presenta aspetti poco chiari e molto nebulosi, l'Adiconsum di Materasi legge nella nota del presidente Marina Festa - è a disposizione di tutti coloro i quali avessero la necessità di chiarimenti e di verifica circa la legittimità delle azioni intraprese dal Comune. Il problema legato al versamento dei canoni per le aree Peep è al centro di un contenzioso fra i cittadini e l’amministrazione comunale che ha portato anche ad un ricorso al Tar. La battaglia sta andando avanti a forza di carte bollate e non sembra essere ancora giunta ad un punto fermo. Per ulteriori informazioni Adiconsum è a disposizione nella sede che si trova in Via Ettore Maiorana n. 31, tel. 0835330538, e-mail a adiconsumatera@gmail.com. matera@luedi.it

Presidio contro il rischio chiusura

DOMANI saranno in presidio davanti alla Prefettura per protestare contro i provvedimenti governativi che stanno mettendo in ginocchio enti previdenziali come l’Inps, l’ex Inpdap e l’Inail attraverso la spending review. Il coordinatore della Cisl-Fp, Rpberto Taratufolo ha annunciato in un comunicato «Il paradosso del decreto di stabilità che chiede agli enti previdenziali di risparmiare altri 300 milioni di euro. E dove li va a cercare ? - prosegue Dove li va a togliere? Dal salario dei lavoratori, dai progetti speciali che sono serviti in questi anni ad aumentare la produttività e a sveltire i servizi». Il rischio di chiusura cui va incontro anche la sede dell’Inps di Matera, in via Cappelluti, ha motivato la manifestazione che si terrà in piazza Vittorio Veneto. Nella nota di Taratufolo, l’esponente sindacale pone una serie di riflessioni: «Occorre fare due conti chiarificatori - spiega - Il solo costo annuale delle consulenze esterne del Super-Inps è di 60 milioni di euro, a cui purtroppo bisogna aggiun-

Sui cancelli della sede Inps di via Cappelluti ci sono le bandiere dei sindacati

gere gli oltre 200 destinati agli appalti esterni. se a ciò - prosegue - aggiungiamo la mancata valorizzazione della vendita degli immobili, il risultato è chiaro: il serbatoio degli sprechi da cui recuperare le risorse economiche è molto, molto più ricco delle tasche dei lavoratori vessate ormai da anni da inaudite sottrazio-

ni». La Cisl Fp si dice pronta a «Sostenere una riorganizzazione del sistema a somma positiva che mantenga il livello dei servizi, una riorganizzazione che inizi proprio dal taglio di incarichi esterni, appalti e pagamenti impropri». matera @luedi.it


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VIII I POTENZA CITTÀ E PROVINCIA

Martedì 13 novembre 2012

LAVELLO DUE FAMIGLIE SONO COSTRETTE AD ABITARE IN APPARTAMENTI IN AFFITTO. I PROPRIETARI RECLAMANO LE CASE

Assegnatari di alloggi Ater vivono con l’incubo sfratto Non sono ancora stati eseguiti gli interventi di ristrutturazione

POTENZA IL PIANO VIARIO PRESENTATO IN REGIONE Uno studio di fattibilità per eliminare l’isolamento tra Corleto e Laurenzana l Eliminare l’isolamento dell’area tra Corleto Perticara e Laurenzana, ampliare la sede stradale per aumentare la velocità media di percorrenza e la sicurezza, e progettare varianti dei tratti in cui il progetto non consente miglioramenti: è quanto prevede uno studio di fattibilità per il miglioramento di un tratto della strada statale «92», tra Corleto Perticara, Laurenzana, e il bivio della strada provinciale per Calvello presentato ieri, a Potenza, nella sede della Regione. L'attuale tratto stradale è stato realizzato 80 anni fa, e non è più adatto alle esigenze degli automobilisti e agli standard di sicurezza: lo studio di fattibilità – è scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – individua quindi alcune soluzioni tecniche che dovranno essere valutate dalla Conferenza di servizio. Secondo il governatore lucano, Vito De Filippo, «abbiamo fatto un passo in avanti in un clima di piena convergenza tra le parti. Intendiamo superare velocemente tutte le fasi propedeutiche alla definizione degli interventi di adeguamento di questa importante arteria facendo leva proprio sul clima di collaborazione con le amministrazioni interessate e sulle necessarie fasi di condivisione con le popolazioni interessate dei vari interventi. Restano ancora le variabili dei possibili vincoli paesistici e archeologici ma la piena condivisione di obiettivi che tutti gli interlocutori, Anas compresa, fanno registrare è di buon auspicio per una rapida definizione del percorso definitivo».

FRANCESCO RUSSO l LAVELLO. Nonostante abbiano ottenuto in assegnazione un alloggio, per aver partecipato ad un bando pubblico, due famiglie sono costrette ad abitare in appartamenti in affitto, con il rischio di trovarsi da un momento all’altro senza un tetto sulla testa, perché i proprietari rivendicano i propri immobili. E’ quanto sta avvenendo a Lavello, e lo apprendiamo su segnalazione dell’assessore comunale alle Politiche sociali e abitative, Angela Romano. «Luigi Caione e Mauro Policastro - racconta la rappresentante dell’esecutivo lavellese - sono vincitori di un bando del Comune, e quindi hanno ottenuto un alloggio Ater: ad oggi però, non sono ancora riusciti ad ottenerlo. La case in questione infatti - spiega - necessitano di interventi strutturali, e sono al momento inabitabili. L’Ater si era riservata di fare i lavori in quegli appartamenti: questo avveniva in primavera, alcuni mesi fa. Le famiglie nel frattempo hanno versato anche 480 euro per stipulare il contratto, ma sono ancora costrette ad abitare in appartamenti in affitto». Il problema, dicevamo, è che i proprietari stanno reclamando le case date locazione alle famiglie Policastro e Caione.

«I proprietari, per loro esigenze - continua la Romano - vogliono riavere indietro le loro case. Per quanto riguarda Policastro, il proprietario sta portando pazienza, anche se ha necessità di riappropriarsi dell’immobile: ci sta anche rimettendo, perché il canone che il Comune paga per la famiglia, che vive in condizioni di difficoltà, è certamente basso. Le difficoltà maggiori - dice ancora - esistono per la famiglia Caione, che ha ricevuto uno sfratto esecutivo. Il giudice, data la situazione, ha concesso una proroga, ma il proprietario, legittimamente, rivuole il suo appartamento. Tutto questo - sottolinea l’assessore - non sarebbe successo se l’Ater avesse fatto nei termini i lavori di ristrutturazione delle case assegnate alle due famiglie. Quelle case non sono abitabili, sono prive di ogni servizio. E le due famiglie non vi si possono trasferire. Ho più volte contattato l’Ater, e più volte ho ricevuto in cambio solo promesse. Ma ad oggi - mette in chiaro non ho ottenuto nulla. Siamo di fronte a famiglie deboli socialmente, con invalidità, ma dall’Ater non ci danno risposte concrete. Ci avviciniamo all’inverno, e c'è il rischio che i due nuclei familiari finiscano in mezzo a una strada, nonostante abbiano ottenuto in assegnazione un’abitazione».

AVIGLIANO NON SI CONOSCONO ANCORA I RISULTATI DEI SONDAGGI PER CAPIRE LE CAUSE DELLO SMOTTAMENTO

Frana, tempi lunghi e disagi

Grandi difficoltà per gli automobilisti costretti a lunghe e tortuose deviazioni SANDRA GUGLIELMI l A oltre tre settimane dal cedimento che ha inghiottito il «curvone» della Sp6 all’ingresso della cittadina, sembrano ancora lunghi i tempi per conoscere il risultato dei sondaggi per capire le cause della frana che sta creando enormi disagi in considerazione della centralità dell’arteria che collega il centro al resto del territorio. Solo una congiuntura favorevole ha evitato nel momento dello sprofondamento dell’asfalto, che passassero veicoli o pedoni. Pare ci vogliano ancora un paio di settimane per aver chiaro il quadro dell’accaduto e, solo a quel punto, si potrà capire il tipo di intervento per ripristinare la viabilità. A valle della strada, proprio nel punto della frana, infatti, erano in corso lavori di costruzione di una cooperativa edilizia e tra le ipotesi fatte dai tecnici nell’imminenza dello scivolamento c’era anche quella di una correlazione tra i lavori di scavo e la frana. La zona era stata da poco riclassificata, proprio in quell’area, a basso rischio idrogeologico dall’Autorità di bacino e ciò amplia gli interrogativi su cosa sia potuto realmente accadere. Fatto sta che, mentre sono ancora in corso per gli ultimi «ritocchi» i lavori di ammodernamento dell’Appula, che non pochi disagi hanno creato ai cittadini, la strada è ora completamente in-

terrotta e, nella speranza che in tempi ragionevoli si possa aprire per lo meno una carreggiata, appurata la stabilità, gli automobilisti sono costretti a lunghe e disagevoli deviazioni. Che si tratti di percorrere la strada di contrada Spinamara o quella della frazione di Bruciate dalle quali imboccare nuovamente la Sp 6 se diretti a Potenza o dover ripercorrere la provinciale verso Avigliano per poi prendere la sp 30 che collega

con le più grandi frazioni della cittadina e con la Potenza – Melfi, le alternative, oltre ad allungare il tragitto, costringono a vere e proprie gimkane per evitare buche e importanti dissesti di un asfalto dimenticato a se stesso da anni. Il timore maggiore è che nulla si smuova prima dell’arrivo del cattivo tempo, che renderà davvero complicata la percorrenza delle strade ora utilizzate a causa delle loro proibitive pendenze.

SP 6 La curva mangiata dalla frana

ABITAZIONI Nella foto d’archivio alloggi Ater

MELFI DISAGI NELLA ZONA DI SOSTA A PAGAMENTO

Bidoni di spazzatura nell’area dei parcheggi MARCO TUCCI l MELFI. Semplicemente sbagliata l’idea di collocare quattro bidoni per la raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani, nel bel mezzo di piazza Umberto I. Chi ha pensato di attuare questa scelta errata, infatti, non si è curato, innanzi tutto, di trovarsi in una zona riservata ai parcheggi a pagamento, quindi non proprio dove si può immaginare un’azione del genere. E, appunto, gli automobilisti continuano ad operare il loro diritto di sosta, perché sono i bidoni che non dovrebbero trovarsi lì. Succede, pertanto, che i contenitori sono quasi inutilizzabili per una sorta di faccia a faccia con il muso delle vetture e, per giunta, avendo tolto spazio ai metri, calcolati a dedicati al parcheggio obliquo di una macchina, causano disagio al transito laterale, se l’auto stessa è DISAGI Bidoni in piazza Umberto I [foto m.t.] più lunga della media. Peggio ancora se si tratta di furgoni, perché anche a questo tipo di mezzi è concesso, regolarmente, di fermarsi in quel perimetro. Inoltre, casomai si vogliano superare concrete difficoltà fisiche per buttare l’immondizia, è legittimo il cattivo odore che si propagherebbe in un luogo molto trafficato, anche da pedoni. A pochi centimetri, in particolare, c’è la pensilina che rappresenta un capolinea della linea urbana dei pullman. Facile pensare che non sarebbe salubre, per i cittadini, attendere di salire sui torpedoni, oppure scendere e trovarsi a stretto contatto con la puzza di spazzatura. «Specialmente se la situazione resta in questo statohanno riferito i melfitani che hanno segnalato la vicenda alla Gazzetta- ed arriva la prossima estate con le temperature che fanno deteriorare presto, il contenuto di quei cassonetti. Senza pensare, in ultima analisi, l’operazione di raccolta, praticamente impossibile da parte dei mezzi incaricati, per la presenza di ostacoli oggettivi». Insomma, c’è stata poca riflessione, sull’allocazione dei bidoni in quel posto del centro storico. Non si è rispettata la mappa degli appositi rettangoli dipinti di giallo e, per esempio, nell’adiacente corso Vittorio Emanuele, sono stati appoggiati, in discesa, allo storico palazzo Aquilecchia, magari in attesa che un temporale li faccia cadere verso il basso. Bisogna porre rimedio.

MOLITERNO ABBANDONATO, FINISCE SOTTO UN’AUTO. MORENTE GLI VIENE AMPUTATA UNA ZAMPA. SI SALVA. OGGI VIVE FELICE CON I SIGNORI ALBANO

Storia di Glenda cane a 3 zampe

SOCCORRITORI La famiglia che ha preso il cane in cura

l Storia di «Glenda», cane a tre zampe. Il cane, forse solo perchè femmina abbandonato 4 anni fa nei pressi di Moliterno. La cagnetta smarrita, impaurita, viene investita da un’auto, Rimedia una bruttissima ferita ad una gamba. Dolorante fa perdere le sue tacce. Viene ritrovata dopo qualche giorno grazie al cane randagio «Joy», stranamente irrequieto che aveva intuito che nella zona nel garage dei signori Albano c’era una cagnetta che stava morendo. «Joy - ci racconta Il delegato Oipa, guardie eco-zoofile Roberto Tedesco - allevia le sofferenze di Glenda leccandola tutta. Una straordinaria solidarietà fra animali». I soc-

corritori, non si scoraggiano portano Glenda dal veterinario. Il moncone scoperto aveva una bruttissima infezione. Il dottor Garone dice «che per salvarla bisognava asportare del tutto la zampa rotta». La signora Silvia Tempone decide di pagare l'intervento di Glenda. Oggi Glenda è un cane a tre zampe, ma lei sembra non accorgersene salta e corre felice.. Vive felice con i signori Albano Nunzia, Pasquale, Federica e Annavittoria che l'anno presa con loro. Ha una potrona tutta sua dove Federica e Annavittoria la coccolano, la pettinano le mettono i fiocchi , le bandane e anche gli occhiali. Insomma storia a lieto fine nonostante tutto.

IN SALVO Glenda oggi


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

X I MATERA CITTÀ

Martedì 13 novembre 2012

EMERGENZA MALTEMPO

L’ASSESSORE CAPPELLA

«Siamo pronti all’intervento in situazioni di emergenza»

IL DISSESTO IDROGEOLOGICO

ALLUVIONI Nel 2011 il territorio di Matera è stato colpito da pesanti nubifragi nel mese di marzo mentre a novembre un fiume di fango e detriti inghiottì a Venusio, Carlo e Rosa Masiello [foto Genovese]

l «Il Comune dispone del Piano di Protezione civile che è stato peraltro già inviato alla Prefettura». Lo sostiene il vice sindaco, con delega alla Protezione civile, Sergio Cappella. «Il Piano – dichiara Cappella – è perfettamente funzionante. Quindi l’Amministrazione comunale dispone dello strumento per poter intervenire in caso di situazioni di emergenza conseguenti al maltempo. Ovviamente il Piano necessiterebbe di un aggiornamento. C’è da fare un plauso al prefetto Luigi Pizzi che ha chiesto ed ottenuto dai 31 comuni della provincia di Matera i Piani di Protezione civile entro lo scorso ottobre. Ciò che a mio avviso andrebbe fatto a livello di Amministrazione locale, invece, attiene una maggiore informazione e sensibilizzazione della cittadinanza su queste tematiche. Comunque disponiamo già di un coordinamento di Protezione civile.

VICE SINDACO Sergio Cappella, con delega alla Protezione civile [foto Genovese]

L’esperienza delle alluvioni dello scorso anno si è rivelata positiva. Al Comune abbiamo istituito una squadra di pronto intervento composta da tecnici e altre professionalità. Un gruppo che interviene appunto in casi di emergenza. L’obiettivo – conclude l’assessore Cappella – è di perfezionare questa unità di intervento incrementandola con altre persone». [d.mas.]

Frane e alluvioni ecco i siti a rischio Una mappa delle aree potenzialmente più fragili DONATO MASTRANGELO l La tragedia di Venusio del 6 novembre 2011 quando in contrada Ciccolacane persero la vita inghiottiti da acqua e fango Carlo e Rosa Masiello di Altamura ma anche altre fenomeni alluvionali e di dissesto più o meno rilevanti, testimoniano la fragilità di un territorio, sotto il profilo idrogeologico, che necessiterebbe sicuramente di maggiori interventi di consolidamento e prevenzione. Qual è la mappa del rischio idrogeologico nell’area urbana ed extraurbana? Ne abbiamo discusso con Pio Acito, disaster manager con una significativa esperienza sul campo anche a livello nazionale. «Partendo dal presupposto che le attività di Protezione civile andrebbero pianificate adeguatamente in modo non farsi trovare impreparati in situazioni di emergenza - afferma l’esperto del Grup-

po Volontari per l’Ambiente non va sottaciuto che Matera presenta numerose situazioni potenzialmente a rischio. Una delle aree certamente più soggette a fenomeni di dissesto è la collina di Serra Rifusa dove il movimento franoso è testimoniato anche da quanto si sta verificando negli ultimi anni.

PUNTI CRITICI

L’esperto Pio Acito indica tra le zone calde Serra Rifusa e Venusio Questa, secondo, la mappa del rischio idrogeologico elaborata dall’Autorità di Bacino della Basilicata è una delle zone con il più elevato indice di rischio ma non andrebbe sottovalutato neppure il versante lungo il Bradano, da Lanera-Aia del Ca-

vallo a Serra Venerdì. Anche in questo caso parliamo di aree a rischio frana. Ci sono poi altri punti dove l’eventualità che si verifichino colate di fango e la tracimazione di canali e torrenti e questo vale per l‘area situata tra contrada Pantano, Venusio e Rondinelle. Per intenderci, una delle zone da tenere sotto osservazione è proprio quella di Venusio dove, purtroppo, si consumò la tragedia della famiglia Masiello di Altamura un anno fa. E poi c’è la zona più a valle, quella appunto di Pantano, dove fu rinvenuto nel torrente Gravina il corpo di Rosa Masiello proprio dai nostri giovani volontari». E i Sassi? «Negli antichi rioni - evidenzia Acito - potrebbero determinarsi situazioni di criticità soprattutto in alcune strade come via Buozzi e via Fiorentini ma, in questo caso, per la presenza delle automobili, che potrebbero ostacolare in ca-

le altre notizie BASILICATA DUE PROVINCE

L’Anci ha approvato il documento di Matera

TRAGEDIA Ricerca dei due dispersi a Venusio [foto Genovese] so di forti piogge, il deflusso delle acque deviandone il corso». Resta poi una situazione critica anche in provincia soprattutto in alcuni centri delle aree interne e nel Metapontino «dove - afferma Acito - nonostante una consolidata letteratura in proposito - i comuni tendono ad aumentare la presenza

PREVENZIONE

«Normative cambiate. Si aggiorni il Piano di emergenza del 2004» antropica in aree a rischio, attuando lottizzazioni in aree ciclicamente inondate». Così come già sottolineato qualche anno fa, Acito ritorna sulla necessità di aggiornare e dare compiuta attuazione al Piano comunale di emergenza corre-

dato da relativa cartografia con la mappa del rischio idrogeologico e gli eventuali ambiti di intervento e soccorso. «Un aspetto importante del Piano di emergenza riguarda la sensibilizzazione e l’informazione alla popolazione in ordine alla esposizione dei rischi da eventi calamitosi. Ebbene, il Piano che ho redatto nel 2004 andrebbe aggiornato anche perchè sono trascorsi 8 anni e, nel frattempo sono state ridefinite numerose normative. Al momento, però, le amministrazioni locali non investono nessuna risorsa nè sulla informazione ai cittadini, nè sul capitolo relativo alla prevenzione e riduzione della esposizione dei rischi. Sarebbe opportuno - conclude Acito - dotarsi degli opportuni strumenti di prevenzione ma anche formare e dare le giuste competenze in materia ad alcune figure professionali dell’ente locale».

n Il consiglio direttivo Anci ha fatto proprio il documento approvato a Matera al termine della manifestazione promossa contro la soppressione della Provincia. Recependo il documento il direttivo ha ribadito la necessità di mantenere in un territorio vasto come quello della Basilicata le due Province ed ha espresso pertanto la netta contrarietà alla soppressione della Provincia di Matera. L’Anci inoltre, per voce del presidente Vito Santarsiero e del vice presidente Vincenzo Francomano, ha sottolineato l’importanza di dover operare in un momento così delicato a favore dell’unità e della coesione regionale garantendo tutti i territori rispetto alle esigenze di servizi e rappresentanze territoriali. ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA

Il prefetto incontra i segretari comunali

n Convocato dal prefetto un incontro, alle 10.30, con i segretari comunali in servizio presso gli enti locali della provincia, per una più intensa cooperazione e per meglio agevolare lo svolgimento delle attività amministrative.

SEGNALAZIONE DEI CITTADINI FORSE C’È BISOGNO DI ALTRI CONTENITORI PER I RIFIUTI SOLIDI URBANI?

Rifiuti, è una lotta continua Torna il problema di sempre tra le vie Umbria e Cererie PASQUALE DORIA l Dacci oggi il nostro degrado quotidiano. Al rione Piccianello è in corso da anni una affannosa battaglia contro «l’angolo della spazzatura». Lo chiamano anche così. Si tratta in realtà di rifiuti urbani tra i più svariati abbandonati spesso e volentieri a terra alla confluenza tra le vie, Umbria e via Cererie. Attenzione, i cassonetti cis sono. Con ogni probabilità non sono sufficienti. Così, a parte il tanfo insopportabile, i residenti, con molto garbo, periodicamente tornano a segnalare un disagio, in gran parte parte mitigato da quando l’area verde antistante un immobile dell’Alsia, praticamente abbandonato, è stata recintata. Su questo fazzoletto di terra, fino a qualche tempo fa, si accumulava di tutto. La mole

della spazzatura è diminuita rispetto al passato, ma il malcostume rimane e, di tanto in tanto, quando il volume dei rifiuti solidi urbani supera la soglia delle decenza, scatta puntuale le segnalazioni. Un modo come un altro per sensibilizzare la comunità dei residenti e l’ente locale, facendo ricorso anche agli organi di informazione. A questo proposito, nella stessa zona, a pochi metri di distanza, viene segnalata la presenza di un piccola stazione di servizio per la vendita di carburanti. Da qualche mese a questa parte è completamente fuori servizio. Chi abita da quelle parti ha fatto ripetutamente notare che non garantisce il massimo della sicurezza la convivenza forzata di un distributore di benzina a ridosso delle case popolari del rione Piccianello. Sarebbe preferibile una buona ri-

SPETTRALE

Cos si vuole fare con quel distributore di benzina chiuso?

qualificazione di quella piccola superficie, realizzando una zona di sosta a disposizione delle varie funzioni che si svolgono intorno al sagrato della vicina parrocchia. In ogni caso, lo stato di degrado, l’aspetto spettrale del luogo, specialmente quando tramonta il sole, oggi, non sembra a nessuno dei residenti la soluzione tra le migliori possibili. Ovviamente si stratta di problemi di non difficile soluzione. Quello che preoccupa, però è l’incedere implacabile del tempo e la permanenza di tutto ciò che è provvisorio a scapito della qualità della vita di tutti, che troppo spesso diventa regola.

QUARTIERE PICCIANELLO A sinistra, il solito cumulo di rifiuti tra le vie Umbria e Cererie. Sopra, il distributore di benzina abbandonato .


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

MATERA CITTÀ I XI

Martedì 13 novembre 2012

LA BUFERA

LA STIMA DELLA FP CGIL Gli effetti della spending review faranno perdere in qualche anno, soltanto alla città dei Sassi, 15mila abitanti

UFFICI E POSTI A RISCHIO

CONVOCATI DAL GOVERNO Ieri, a Roma, incontro al ministero dei Beni culturali anche con i responsabili delle sedi territoriali della Basilicata

Soprintendenze, tocca anche a loro tremare Accorpamenti in vista, non solo a Matera ma anche a Potenza NEL CICLONE In alto, la sede della Soprintendenza architettonica. Di lato, Palazzo Lanfranchi che ospita i Beni artistici e storici. Per loro si parla di accorpamento nell’ambito delle manovre per la riduzione della spesa

EMILIO SALIERNO l C’è chi prevede una «botta» sul territorio di quelle epocali. E questo a causa delle manovre governative per la razionalizzazione della spesa. «Solo nella città di Matera, nel giro di qualche anno, si perderanno 15mila abitanti in conseguenza del taglio dei posti di lavoro e dei trasferimenti degli uffici pubblici». La proiezione è della Cgil Funzione pubblica. Così sale la tensione. Oramai si sprecano le voci sui tagli indotti dalla spending review. È di ieri l’ultima iniziativa che fa tremare ancora di più i lucani e riguarda le soprintendenze, non solo di Matera, ma anche di Potenza. In mattinata, a Roma, nella sede del ministero dei Beni culturali, alcuni soprintendenti della Basilicata, insieme ad altri delle province italiane, sono stati convocati per una riunione in cui si è affrontato il tema della riorganizzazione delle sedi territoriali. Si ipotizza un piano di accorpamento delle soprintendenze di Matera e Bari. Quelle potentine andrebbero con la Campania. Un “soluzione” che inciderebbe sugli assetti territoriali complessivi delle due province, confermando in tal senso che il “giro di vite” innescato dai provvedimenti governativi non salverà nemmeno Potenza. Del resto, è già noto che a livello nazionale verranno meno trenta posizioni dirigenziali solo per quanto riguarda il Mibac, il 20 per cento della dirigenza. Il processo di accorpamento riguarderebbe le direzioni dei Beni artistici e storici, dei Beni architettonici e di quelli archeologici. E salterebbero, se il piano di riordino delle Province venisse confermato nella sua integrità, l’Archivio di Stato, la Prefettura e la Questura che diventerebbero presidi territoriali. La Camera di commercio di Matera potrebbe trasformarsi in ufficio decentrato dell’ente camerale di Potenza. Vito Maragno, segretario della Fp Cgil, commenta amaramente la prospettiva:

«Prendiamo atto che questa operazione andrà ad impoverire il tessuto sociale ed economico materano. Questa pseudo riorganizzazione governativa lascerà sul campo morti e feriti e la Basilicata si disgregherà, anche se

LA RIORGANIZZAZIONE

Assottigliamento della dirigenza e conseguenziale riduzione degli assetti locali non possiamo dire in quanto tempo». Per quanto concerne le soprintendenze, non bisogna dimenticare che il processo di riorganizzazione si è avviato già nel 2008 con la prima riduzione degli assetti organizzativi delle pubbliche amministrazioni voluta dalle

direttive del Governo Berlusconi. E nel 2009 c’è stata l’approvazione della riforma del ministero dei Beni e delle attività culturali. Non sanno che fine faranno i 21 dipendenti del Provveditorato alle opere pubbliche (ex Genio civile) di Matera. Stando al piano ministeriale dovrebbero essere spostati nella sede di Bari, o di Potenza. Si sta cercando di trovare una soluzione più ovvia ed equilibrata, per sistemarli negli uffici della Motorizzazione civile di Matera, che fanno parte dello stesso ministero. Sulla questione dell’ex Genio civile, i sindacati hanno chiesto un incontro con il provveditore alle opere pubbliche di Puglia e Basilicata, Francesco Musci, per fargli presente una serie di incongruenze di questa vicenda e ribadire la contrarietà al piano di dimensionamento. Ma Musci sta rimandando il confronto. L’ultima data fornita è quella del 15 novembre. Vedremo che cosa accadrà.

UN CAMMINO COMUNE LA PROGRAMMAZIONE AVVIATA CI ACCOMUNA ALLA CITTÀ DI FERRARA

Smart Cities, candidati anche due nostri progetti l Il Comune ha deciso di aderire a due progetti candidati al bando “Avviso per la presentazione di idee progettuali per Smart Cities and Communities and Social Innovation” pubblicato dal ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca con l’obiettivo di promuovere, soprattutto nel Mezzogiorno, l’utilizzo evoluto delle tecnologie da parte di cittadini, imprese ed amministrazioni. Lo rendono noto il sindaco, Salvatore Adduce, e l’assessore alle Politiche per la sostenibilità ambientale, Rocco Rivelli. Il perimetro applicativo è quello delle Smart Cities & Communities, ovvero dello sviluppo di modelli innovativi finalizzati a dare soluzione a problemi di scala urbana, metropolitano e più in generale territoriale tramite un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione. Il primo progetto vede coinvolto un partenariato misto pubblico-privato composto da centri di ricerca operanti sul territorio nazionale, università e Pmi, e dai Comuni di Matera e Ferrara, che ha ideato la pro-

posta progettuale “Smart Underground Cities” finalizzata allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi di “Diagnostica per immagini del sottosuolo e delle strutture”. «L’ambito prioritario dell’iniziativa – spiega Rivelli – è quello della “Sicurezza del Territorio” con particolare attenzione alla mitigazione delle conseguenze di eventi naturali estremi». «Il progetto – aggiunge Rivelli – individua due siti principali di sperimentazione. Il primo a Ferrara per la mitigazione del rischio sismico, il monitoraggio di possibili inquinamenti industriali e la corretta gestione della risorsa rinnovabile. Il secondo a Matera, con il suo centro storico dei Sassi patrimonio mondiale dell’Unesco, esposto ad una serie di fenomeni di dissesto idrogeologico, e già selezionata quale area test per il progetto Smart Basilicata nel settore “Smart Culture and Tourism”. La seconda proposta progettuale è denominata “Smart maintenance, conservation and restauration of cultural heritage”. Tre sono i principali obiettivi: ottenere nuo-

A COSA SI PUNTA

Modelli innovativi per risolvere problemi su scala urbana

FINALITÀ Per l’utilizzo evoluto delle tecnologie da parte di cittadini, imprese ed amministrazioni vi prodotti e sistemi innovativi per il restauro non solo focalizzato all'architettura, o materiali lapidei, bensì alle opere d'arte in generale, siano esse architettoniche, pittoriche, scultoree, librarie, e potranno essere utilizzati per il consolidamento di altri supporti e materiali; la implementazione e adozione di tecniche recupero del biodegradamento mediante microrganismi antagonisti, e metodi di micro-ricostruzione di calcareniti attraverso microrganismi; implementazione e adozione di protocolli per la manutenzione di edifici storici tramite software tecnologici che consentano di avviare azioni di restauro/manutenzione a basso impatto per l'ambiente con bassi costi di realizzazione.

Il ddl sulla stabilità «Vogliono chiudere l’Inps» la Cisl lancia l’allarme e avvia presidio di protesta Forte mobilitazione della Cisl Fp contro i provvedimenti governativi, che denuncia il rischio di chiusura dell'Inps. l'ultimo baluardo dello stato sociale. Domani, alle 11, presidio davanti alla Prefettura. Roberto Taratufolo, coordinatore regionale della Cisl Fp, dice che «siamo di fronte a un paradosso: il ddl di stabilità chiede agli enti previdenziali di risparmiare altri 300 milioni di euro, e dove li vanno a cercare, dove li vanno a togliere? Dal salario dei lavoratori e dai progetti speciali che sono serviti in questi anni ad aumentare la produttività e a sveltire i servizi. Occorre fare due conti chiarificatori ed esemplicativi. Il solo costo annuale delle consulenze esterne del super-Inps è di 60 milioni di euro, a cui purtroppo bisogna aggiungere gli oltre 200 milioni di euro destinati agli appalti esterni. Se a cioò aggiungiamo la mancata valorizzazione della vendita degli immobili il risultato è chiaro: il serbatoio degli sprechi da cui recuperare risorse economiche è molto, molto più ricco delle tasche dei lavoratori vessate ormai da anni da inaudite sottrazioni». Le nuove misure di stabilità, secondo la Cisl, «fanno drammaticamente il paio con quelle precedenti che prevedono tagli agli organici ingenti per il super-Inps e Inail, tagli che rischiano di compromettere il funzionamento del sistema di previdenza e assistenza. Siamo pronti a sostenere una riorganizzazione del sistema "a somma positiva", che mantenga il livello dei servizi, una riorganizzazione che inizi proprio dal taglio di incarichi esterni, appalti e pagamenti impropri».

LOPERFIDO SI PRESENTA UN’INIZIATIVA SPERIMENTALE

Promuovere i lavoro e le pari opportunità Con i ferri del mestiere nella scuola l «Promuovere il lavoro e le pari opportunità nella rete educativa attraverso azioni concrete». Appuntamento, alle 9.30, all’Istituto tecnico commerciale Loperfido per conoscere un progetto programmato e finanziato dall’Ufficio della consigliera nazionale di parità, dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in convenzione con il Formez, e con la collaborazione delle consigliere di parità delle 13 province pilota, tra le quali la città di Matera. Si tratta di un’iniziativa rivolta in via sperimentale a istituti tecnici e professionali dislocati su tutto il territorio nazionale, prevede il coinvolgimento di almeno 2.500 studenti. L’ultima rilevazione Istat nel contesto di un quadro economico segnato ancora dalla crisi e, dunque, da una scarsa crescita, segna un dato preoccupante che riguarda i giovani il cui tasso di disoccupazione nella popolazione tra i 15 e 24 anni è pari al 29,5% con un aumento di 4,5 punti ri-

spetto al 2009. «L’intento – evidenzia la consigliera di parità della Provincia, Stefania Draicchio – è quello di far vivere a una parte sempre più consistente di ragazze e ragazzi, impegnati nel percorso scolastico, la prima esperienza di conoscenza del lavoro in un contesto educativo in cui deve essere strettissima la relazione tra formazione, probabilità di occupazione, qualità del lavoro, adeguatezza dei trattamenti retributivi, parità nelle opportunità di crescita professionale, produttività del lavoro e capacità di innovazione». Il progetto intende offrire un accompagnamento informativo agli studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, anche con l’intervento di testimoni privilegiati quali giovani imprenditori, individuati con l’ausilio della consigliera di Parità, che illustreranno il proprio background formativo e lavorativo per fornire stimoli e suggerimenti agli studenti».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

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Martedì 13 novembre 2012

La protesta dei sindacati

Una delegazione Fiom davanti alla Fiat di Pomigliano

In piazza contro il rigore Ue Domani lo sciopero di 4 ore indetto dalla Cgil per difendere il lavoro in Basilicata di ANTONIO LIOTTA POTENZA - Una mobilitazione per dire no alle politiche di austerity imposte dall'Europa e ad altri sacrifici sulla pelle dei cittadini e per far capire che proprio quelle scelte apparentemente lontane potrebbero avere ricadute pesanti sull'economia lucana e sulla tenuta sociale della regione. Alla Cgil non piace la ricetta a colpi di tagli e razionalizzazione della spesa dettata da Bruxelles e dal Fondo monetario internazionale e per questo domani sarà in piazza, alle 11, con due presìdi paralleli a Potenza, in piazza Mario Pagano, e a Matera, in piazza Vittorio Veneto. Una protesta di ampio respiro, votata da 52 organizzazioni sindacali che aderiscono alla Confederazione europea dei sindacati, tra cui anche la Cisl e Uil. Eppure il fronte sindacale non sarà compatto, con la Uil che, pur aderendo alla mobilitazione della Ces, non ha condiviso lo sciopero di 4 ore indetto dalla Cgil e ha deciso di optare per iniziative diverse: un volantinaggio, a partire dalle 8, davanti alla Regione e gli istituti scolastici Liceo classico “O. Flacco” e Ipias “Giorgi” di Potenza, e un documento da consegnare al prefetto in cui si invitano le autorità europee a invertire le politiche di rigore adottate fino ad oggi.

INIZIATIVE AUTONOME DELLA UIL A Potenza un documento al prefetto ALLA mobilitazione organizzata dalla Ces (Confederazione europea dei sindacati) parteciperà anche la Uil ma con iniziative distinte rispetto allo sciopero proclamato dalla Cgil. Alle 8 davanti la Regione Basilicata, il liceo classico “O. Flacco” e Ipias “Giorgi” di Potenza, la Uil di Basilicata e le categorie del Pubblico Impiego e Scuola, effettueranno un volantinaggio e consegneranno al prefetto di Potenza un documento da trasmettere alle autorità europee affinché invertano le politiche di rigore adottate fino ad oggi e che hanno dimostrato di essere inefficaci per combattere la crisi.

IL TRAMONTO DI FABBRICA ITALIA Incontro del Pd di Oppido Lucano

Da sinistra: Manuela Taratufolo, Alessandro Genovese e Angelo Summa

La piattaforma programmatica della mobilitazione è stata presentata ieri nel corso di una conferenza stampa a Potenza dal segretario regionale della Cgil, Alessandro Genovese, e dai segretari Potenza e Matera, Angelo Summa e Manuela Taratufolo. «Le scelte della commissione europea, come il fiscal compact - ha detto Genovesi - impattano fortemente sulla nostra regione.

Basti pensare agli enti locali che non possono sbloccare i cantieri o alle risorse per i 3mila lavoratori che percepiscono ammortizzatori sociali in deroga. L'obiettivo immediato è la modifica della legge di stabilità di cui discute in queste ore il Parlamento e che prevede l'aumento dell'Iva. Una legge che è figlia degli impegni presi con l'Europa e che rischia di pesare ancor di più

| L’INTERVENTO | Digilio (Fli): «Wolkswagen scommette sui laureati e la Fiat li lascia andar via» «MENTRE in Italia si chiudono stabili- detto che la nuova sfida è rappresentata menti e si produce all'estero pagando da Basilicata Innovazione caricandola agli operai salari sino ad un terzo infe- di aspettative non solo per le imprese, riori ai nostri ed imponendo orari di la- che hanno assoluto bisogno di tecnolovoro impossibili, la Volkswagen an- gia e in tanti casi di riconversione pronuncia un programma di assunzioni di duttiva, ma per la formazione e l'occugiovani ingegneri italiani. È un ulterio- pazione. Siamo in attesa dei risultati. E per restare al comre schiaffo alle politiparto dell'auto, una che industriali del prima risposta alla nostro Paese e nello domanda di lavoro di specifico al settore ingegneri lucani saautomotive che, norebbe dovuta venire, nostante le recenti già da tempo, dal buone notizie di Campus tecnologico Marchionne con la voluto da Regione e conferma degli inveFiat a San Nicola di stimenti già previsti Melfi». da Programma ItaPer il coordinatore lia, continua a rapregionale di Fli, «si presentare il “punto accumulano ancora più debole” dell'inritardi e che ci si sta dustria made in Itadividendo tra sindaly». cati su chi pensa al È quanto sostiene Campus di ricerca il senatore Egidio non tanto finalizzato Digilio, coordinatoall'innovazione orgare regionale di Fli. nizzativa quanto «Il messaggio che proiettato ai nuovi arriva ai giovani laumateriali, chi invece reati della nostra reai nuovi modelli di gione - continua - è auto e alla componendunque quello di fare le valigie e tentare Egidio Digilio, coordinatore regionale di tistica. Sarebbe utile in proposito - conclula fortuna in Germa- Futuro e Libertà per l’Italia de Digilio - conoscere nia come è accaduto il pensiero della giunper i propri nonni con l'ondata migratoria del dopoguer- ta regionale insieme alle iniziative che ra. Non possiamo rassegnarci a questo e intende svolgere nei confronti di Martanto meno avallare l'idea che le uniche chionne e della Fiat, tenuto conto che prospettive di lavoro per i giovani lau- una quota di finanziamento è a carico della Regione e che, come sostiene l'Ugl, reati disoccupati siano all'estero». «Nei giorni scorsi - continua Digilio - la Sata ha capacità produttive e lavorada parte del governo regionale è stato tive inespresse».

SEMPRE domani, alle 18.30, presso la sala consiliare del Comune, il circolo Pd di Oppido Lucano ha organizzato un pubblico incontro dal titolo “Dopo il tramonto di Fabbrica Italia quale futuro per la Fiat”, a cui parteciperanno Emanuele De Nicola, segretario regionale Fiom, Vincenzo Tortorelli, segretario provinciale Uilm, Leonardo Burmo (Fim Cisl), Piero Lacorazza, presidente della Provincia di Potenza e Marcello Pittella, assessore regionale alle Attività Produttive”

su disoccupati, pensionati e lavoratori dipendenti sotto i 28mila euro annui, che tra l’altro sono la maggioranza». Tra le parole d’ordine della mobilitazione c’è l’allentamento del Patto di stabilità, «da cui vanno sottratti i fondi per il terremoto che ha colpito il Pollino» e le cui maglie troppo strette rischiano di avere effetti recessivi sui consumi, «che invece biso-

gna rilanciare». La strada da percorrere, secondo la Cgil, per imboccare di nuovo la strada della crescita è fatta di investimenti in ricerca e innovazione nei settori strategici per l’economia regionale. «Non serve più una politica di incentivi pubblici generici - ha aggiunto Summa - bisogna saper scegliere su cosa investire. Anche alla Regione chiediamo un utilizzo più razionale delle ri-

sorse pubbliche». Tutt’altro che velate le frecciate alla Fiat e alle scelte di Marchionne. «Ci sono case automobilistiche che hanno investito nell’innovazione - ha detto ancora il segretario della Cgil potentina - e scommesso su nuovi modelli, a differenza della ricetta Marchionne». Ad ogni modo, la difesa dei livelli occupazionali in Basilicata resta la priorità da gridare a gran voce anche durante lo sciopero di domani. Da una parte la Regione - sostiene il sindacato deve destinare risorse certe per gli ammortizzatori sociali, strumenti essenziali per contrastare il disagio sociale, dall’altra all’Ue bisogna chiedere una legislazione minima sul lavoro, per contrastare operazioni di delocalizzazione produttiva verso i paesi emergenti per l’Est Europa. La partita è aperta e la Cgil è pronta a dire la sua: a Potenza, con un presidio in piazza prefettura, dove dovrebbe confluire anche il corteo degli studenti, e a Matera, con un volantinaggio per sensibilizzare la cittadinanza e un incontro col prefetto. Ma la protesta arriverà anche davanti allo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, dove una delegazione della Fiom lucana parteciperà al sit-in dove è previsto l’intervento del segretario nazionale, Maurizio Landini.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I VII

Martedì 13 novembre 2012

I NOSTRI SOLDI

ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA

IMPOSTE E TASSE: UNA VERA «GIUNGLA»

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PRESIDIO Sit-in in piazza Matteotti davanti alla sede del Municipio [servizio fotografico di Tony Vece]

CANTIERE Qui si stanno realizzando box-auto interrati [foto Tony Vece]

I pensionati lucani e l’Imu «Noi, i più colpiti dall’imposta» Chiesta una rimodulazione in base al reddito. Appello all’Anci Basilicata

CISL Antonio Verrastro

CGIL Maria Lorusso

UIL Mario Capece

APPELLO Alessandro Calabrese

l Pensioni sempre più magre. Le tasche si svuotano e la pressione fiscale aumenta. L’Imu (imposta comunale sulla casa) è l’ennesimo esempio di questa corrispondenza inversamente proporzionale che da sempre «travolge» la terza età. Ecco perché i pensionati lucani chiedono di rimodulare l’imposta sulla prima casa in base al reddito. Una proposta che è stata formalizzata ieri, dai sindacati di categoria, nel corso del direttivo dell’Anci Basilicata che si è svolto a Potenza. «Con l’introduzione dell’Imu sulla prima casa - spiegano Maria Lorusso della Cgil, Antonio Verrastro della Cisl e Mario Capece della Uil - è stata prevista una detrazione base pari a 200 euro e una detrazione aggiuntiva di 50 euro per ogni figlio di età non superiore a 26 anni. Requisito irrilevante per i nuclei familiari di pensionati. Al fine di introdurre un principio di equità, chiediamo in favore dei pensionati, un’ulteriore detrazione dell’Imu in relazione al reddito». Sarebbe un modo per evitare di colpire ulteriormente un segmento della popolazione lucana già penalizzato dalle pensioni tra le più basse d’Italia: oltre l’80 per cento dei pensionati Inps, come ricorda Alessandro Calabrese, percepisce un asse-

gno fino a un massimo di 750 euro mensili». L’appello dei sindacati è stato raccolto dall’Anci che spiega: «Si conferma un sistema impositivo locale che a causa del forte prelievo dello Stato non consente ai Comuni di avere le necessarie flessibilità ed i margini di bilancio per soddisfare adeguatamente le esigenze delle fasce sociali più deboli, degli anziani e dei pensionati in particolare». Lorusso, Verrastro, Capece e Nicola Allegretti per i Confederali Cgil, che sono intervenuti durante il direttivo Anci, hanno chiesto un «significativo abbattimento dell’Imu per la prima casa o comunque un meccanismo di detrazioni che tuteli anziani e pensionati soprattutto con fasce di reddito molto basse che oggi non godono di alcuna tutela». Il Consiglio direttivo Anci valuterà con attenzione le richieste per il prossimo anno. In ogni caso chiederà, con l’Anci nazionale, di attestare l’intera Imu ai Comuni e di rivederne le regole per avere margini reali per poter intervenire a tutela di soggetti particolarmente svantaggiati. «Come era facile immaginare – ha detto il presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero - i Comuni ed i sindaci oggi sono costretti a farsi carico

del forte carico fiscale sui cittadini. L’essere diventati gabellieri dello Stato ci ha trasformato in controparte dei cittadini che non comprendono il perché di imposte così alte che gravano su di loro senza una equivalente qualità dei servizi locali». Il direttivo Anci Basilicata ha anche incontrato il presidente della Fism, Edmondo Soave, per discutere della presenza nel territorio lucano delle scuole paritarie e della necessità di garantire, nei limiti dei bilanci, i servizi di mensa e trasporto scolastico. L’associazione, infine, ha dato pieno sostegno ai rappresentanti della associazione culturale universitaria Geobas che chiedono il ripristino del corso di Laurea magistrale in Scienze e Tecnologie geologiche per l’Ambiente alla Università degli Studi di Basilicata. «La richiesta è quanto mai legittima – hanno detto i sindaci lucani - alla luce della conformazione geografica e fisica della Basilicata che da una parte offre al tessuto socio economico enormi risorse naturali e dall’altro riserva grande pericolosità. La presenza di un percorso di studi in scienze geologiche consentirebbe una forte interazione con le Istituzioni e gli enti di ricerca [ma.bra.] presenti in Basilicata».

le altre notizie CAMERA DI COMMERCIO

Gestione dei rifiuti seminario a Potenza

n La Camera di commercio di Potenza, in collaborazione con l’Albo Gestori Ambientali e l’azienda speciale Forim organizza, per il 15 novembre, a partire dalle 9, nella Sala Economia di Corso XVIII Agosto, un seminario su «La gestione dei rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee)». Si torna a parlare di un sistema che nei primi quattro anni di attività, in tutta Italia, è riuscito a raccogliere quasi un milione di tonnellate di rifiuti. REGIONE

Terza commissione via libera al piano casa n La terza Commissione consiliare dà il via libera al Piano Casa. Tra gli obiettivi la possibilità di ampliamenti entro il limite massimo del 20% delle superfici esistenti, il cambio di destinazione d’uso di alcune strutture, la delocalizzazione di attività non più compatibili con il contesto urbano di riferimento. Approvato all’unanimità anche la delibera di Giunta regionale di riparto dei fondi 2012 per gli anni 2008/2009 per la eliminazione delle barriere architettoniche.

SCUOLA E COSTI INDAGINE DI CITTADINANZATTIVA. IN BASILICATA LA SPESA È DI 313 EURO AL MESE

Asili nido, rette invariate ma sono le più care d’Italia l In Basilicata costa di più, rispetto alla media italiana, mandare il proprio figlio all’asilo nido comunale. Secondo una statistica di Cittadinanzattiva, infatti, nella nostra regione la spesa è di 313 euro al mese a fronte di una media nazionale di 302 euro. Dura la vita, dunque, per le giovani coppie, fra difficoltà nel far accedere i propri figli ad asili comunali, alti costi e disparità anche all’interno della stessa regione: a Potenza il servizio costa meno rispetto a Matera e comprende anche il costo dei pannolini. In positivo, da registrare che nell’ultimo anno non si sono registrati incrementi tariffari. L’analisi, svolta dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.900 euro. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2010/11 e 2011/12) delle Amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state le rette applicate

al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana. In Basilicata, secondo la banca dati del Ministero dell'Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2010, ci sono 20 asili nido comunali per 713 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Potenza (17, con 513 posti), mentre la provincia di Matera ne conta solo 3, con 200 posti. In Basilicata il 30% dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 23,5%. «Dall’indagine effettuata - dice Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva - è evidente che ancora oggi manca nel nostro Paese un sistema di servizi per l’infanzia equamente diffuso ed accessibile su tutto il territorio e adeguate agevolazioni fiscali a sostegno dei nuclei familiari con bambini piccoli. Le misure a favore di tali servizi rappresentano un investimento intergenerazionale che produce effetti nel lungo periodo e quindi di scarso «appeal» per una classe

politica poco lungimirante e concentrata sul consenso immediato. D’altro canto la riduzione delle risorse a disposizione degli enti locali e la rigidità del patto di stabilità non aiutano a far ripartire gli investimenti in tal senso anzi contribuiscono a tagliare sempre di più le risorse destinate alla spesa sociale. Di questo passo difficilmente riusciremo a colmare il gap nei confronti dell’Europa e centrare la copertura del servizio del 33% già prevista per il 2010». Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in Basilicata la copertura potenziale del servizio è del 3,8%, a fronte di una media in Italia del 6,5%.

BAMBINI Alti costi e disparità anche all’interno della stessa regione: a Potenza il servizio costa meno rispetto a Matera [foto Tony Vece] .


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.11.2012

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Potenza 23

Martedì 13 novembre 2012

Indagine di Cittadinanza Attiva: poche le strutture comunali, solo 713 i posti disponibili

Il caro retta negli asili nido

Tra le piscine, l’offerta cresce nell’hinterland: corsi con due lezioni a settimana

Ogni mese una coppia giovane può spendere fino a 310 euro

L’offerta per il nuoto dei bimbi Quasi sempre serve l’iscrizione

LISTE DI ATTESA PER I BIMBI LA cifra non è proprio abbordabile, non per tutti. 310 euro al mese. Tanto costa mediamente a Potenza mandare il proprio figlio all’asilo nido comunale. La spesa è superiore rispetto alla media nazionale (che è pari a 302 euro). Ildatoemerge daunaindaginesvolta dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva e pubblicata interamente online sul sito dell’osservatorio (www.cittadinanzattiva.it). L’osservatorio, per fare valutazioni e mettere insieme alcuni dati, ha considerato una famiglia “tipo” di tre persone, ipotizzando un nucleo familiare composto dai due genitori e da un figlio con età compresa i pochi mesi e i tre anni). La famiglia utilizzata come esempio è quella il cui reddito lordo si aggira sui 44 mila euro, con conseguente Isee (indicatore della situazione economica equivalente) di 19.900 euro. Quella che emerge è una situazione difficile per le giovani coppie. Il quadro proposto da Cittadinanza Attiva dimostra come le famiglie debbano fare i conti con un difficile accesso agli asili comunali, alti costi e disparità anche all’interno della stessa regione. A Potenza, per esempio, pur superando la media nazionale, il servizio costa meno rispetto a Matera e comprende anche il costo dei pannolini. Il dato positivo che l’indagine fa registrare è il mancato aumento, nell’ultimo anno, del tariffario.

La retta in città è superiore a quella nazionale ma comprende anche il costo dei pannolini

I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2010/11 e 2011/12) delle amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state e rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana. Qualche cifra arriva pure sulle liste d’attesa. In Basilicata, secondo la banca dati del ministero degli Interni sulla fiscalità locale aggiornata al 2010, ci sono 20 asili nido comunali per 713 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Potenza (17, con 513 posti), mentre la provincia di Matera ne conta solo 3, con 200 posti. In Basilicata il 30 per cento dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 23,5 per cento. Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in Basilicata la copertura potenziale del servizio è del 3,8 per cento, a fronte di una media in Italia del 6,5 per cento. «Dall’indagine effettuata è evidente che ancora oggi manca nel nostro Paese un sistema di servizi per l’infanzia equamente diffuso ed accessibile su tutto il territorio e adeguate agevolazioni fiscali a sostegno dei nuclei familiari con bambini piccoli - dice Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva - Le misure a favore di tali servizi rappresentano un investimento intergenerazionale che produce effetti nel lungo periodo e quindi di scarso “appeal” per una classe politica poco lungimirante e concentrata sul consenso immediato».

Una media di 45 euro al mese Ma esistono pacchetti annuali GLI IMPIANTI SPORTIVI

COME scegliere l’attività sportiva da far praticare ai propri figli? Molti genitori abbinano al criterio della salute e del divertimento dei più piccoli, anche quello economico. Sul sito “Città dei bimbi” è stata pubblicata una guida utile per le famiglie di Potenza. Anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, su Cittadeibimbi.it, sarà aggiornata giorno dopo giorno la tabella che propone un dettaglio ampio di strutture e tariffe disponibili a Potenza a seconda del tipo di sport a cui si è pensato. La prima panoramica ha buttato lo sguardo su orari e tariffe delle piscine di Potenza e dintorni. La piscina Riviello è l’unica comunale. Si trova a Parco Montereale, è costituita da due vasche di cui una per attività sportive/agonistiche e una didattica (la profondità non supera gli 80 centimetri). «Prima dei 12 anni dei bambini bisogna rivolgersi alle diverse società che hanno la possibilità di usufruire della struttura - dettaglia il sito - Dai 12 anni in poi, invece, ci si può iscrivere ai corsi comunali che, sicuramente, hanno tariffe più basse rispetto alle altre strutture cittadine. Due volte alla settimana (orari 19-20/2021) hanno un costo di 44 euro al mese». L’offerta comprende anche alcune strutture private, ma in alcuni casi sarà necessario spostarsi fuori Potenza. A Pantano di Pignola c’è la Piscina Aqua-

Nella Riviello due vasche Ma c’è chi prevede di far entrare anche il papà in acqua

tica che garantisce corsi a partire dai 3 anni e mezzo. La spesa di 45 euro mensili copre l’attività di due giorni a settimana. In questa struttura c’è una discreta flessibilità sull’orario di frequenza che può essere scelto a partire dalle 16 del pomeriggio. E’necessaria uan spesa aggiuntiva (si fa una volta all’anno) che copre l’iscrizione alla struttura: la prova gratuita si può prenotare. A contrada Bucaletto, invece, si trova la piscina Elixia che propone sempre un pacchetto di frequenza di due giorni a settimana, dal lunedì al venerdì (ma si può derogare e far lezione anche nella mattina del sabato). In questa struttura si possono frequentare corsi ogni ora. Ma il sito di Città dei bimbi consiglia di far presto perché su alcuni orari sembra sia stato già raggiunto il numero massimo. Il costo, in questo caso, è annuale: si pagano 359 euro, con possibilità di far lezioni fino a fine giugno. Sono previsti 15 euro come quota da destinare al Coni. Ancora fuori poco Potenza c’è anche la piscina Le Sirene che si trova in contrada Tora. La lezione gratuita di prova è prevista. Per i più piccoli (dai 3 ai 36 mesi) gli istruttori prevedono un “ambientamento”che si sviluppa con al presenza di un genitore in acqua. la scuola nuoto, invece, comincia dai tre anni. La frequenza si può strutturare su diverse offerte. Il sito segnala tutti i pacchetti disponibili: un pacchetto di 10 lezioni costa 80 euro (8 euro a lezione); un pacchetto da 20 lezioni costa 140 euro (7 euro a lezione); un pacchetto da 40 lezioni costa 240 euro (6 euro a lezione) un pacchetto da 60 lezioni costa 330 euro (5.50 euro a lezione) e infine c’è il pacchetto da 80 lezioni che costa 392 euro. Va aggiunta l’iscrizione di 20 euro.

Collegamento tra Corleto Perticara e Laurenzana Come smaltire gli apparecchi elettronici? Sicurezza, costi e tempi nello studio di fattibilità Normative e buone pratiche delle aziende COSA bisogna fare per eliminare l’isolamento tra Corleto e Laurenzana, regolarizzare? E quanto costerà ampliare la sede stradale per aumentare la velocità media di percorrenza? Inoltre, se questo l’obiettivo, bisogna tener conto anche di comfort di guida e sicurezza. Di questi parametri si tiene conto nello studio di fattibilità per il miglioramento del collegamento stradale Corleto Perticara - Laurenzana - Bivio strada provinciale per Calvello della Strada Statale 92, presentato ieri mattina in Regione. Alla riunione, che si è tenuta alla presenza del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, hanno preso parte, tra gli altri: una delegazione di tecnici Anas guidata dal responsabile del

Compartimento Basilicata Vincenzo Marsi, il direttore generale del dipartimento regionale alle Infrastrutture Mario Cerverizzo e i sindaci di Corleto Perticara, Guardia Perticara e Laurenzana Rosaria Vicino, Massimo Caporeale e Domenico Urga. Il tratto attuale, vecchio di ottant'anni, segue la geometria del versante ed ha caratteristiche non corrispondenti alle classi stradali vigenti. In alcuni tratti manca del tutto una geometria stradale ottimale e risulta una tortuosità che rende la guida difficoltosa, poco intuitiva ed eccessivamente faticosa. Per attenuare questi problemi lo studio di fattibilità individua una serie di soluzioni tecniche che dovranno essere oggetto di valutazione in sede di Conferenza di servizio.

Soddisfatto al termine della riunione De Filippo. «Abbiamo fatto un passo in avanti in un clima di piena convergenza tra le parti interessate. Intendiamo superare velocemente tutte le fasi propedeutiche alla definizione degli interventi di adeguamento di questa importante arteria - ha detto - facendo leva proprio sul clima di collaborazione con le amministrazioni interessate e sulle necessarie fasi di condivisione con le popolazioni interessate dei vari interventi. Restanoancorale variabilideipossibili vincoli paesistici e archeologici, ma la piena condivisione di obiettivi che tutti gli interlocutori, Anas compresa, fanno registrare è di buon auspicio per una rapida definizione del percorso definitivo».

Smaltire correttamente i rifiuti elettrici ed elettronici porta benefici all’ambiente, alla salute e all’economia. E’ il tema attorno a cui ruota un seminario della Camera di commercio, organizzato in collaborazione con l'Albo Gestori Ambientali e l'azienda speciale Forim organizza. L’appuntamento è per il 15 novembre, a partire dalle ore 9.00, nella sala Economia di corso XVIII Agosto. Titolo dell’iniziativa, “La gestione dei rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)”. «La cultura del corretto smaltimento sta crescendo un po’ ovunque, sia da parte delle imprese che dei cittadini, a beneficio dell'am-

biente e della salute», conferma il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte. «Occorre comunque insistere sulla via dell'informazione e della formazione, rafforzando la rete interistituzionale e puntare l’attenzione sul rimpiego, riciclaggio e recupero delle materie prime (vetro, plastica e metalli) derivanti dal trattamento di questi rifiuti speciali, che può creare ricadute sul piano economico e produttivo», aggiunge ancora il presidente. A Potenza, per esempio, spesso capita di osservare in giro rifiuti speciali, abbandati magari in strada, nonostante in città ci sia la piattaforma dedicata alla loro raccolta. Bene, dun-

que, parlarne. Anche per costruire cultura del riciclo e buone pratiche. Il seminario si aprirà con i saluti e l'introduzione ai lavori da parte di Margherita Perretti, presidente della Sezione Regionale della Basilicata dell'Albo Gestori Ambientali. A seguire, Emma Schembari, di Ecocerved Scrl, presenterà una panoramica su questi temi, con uno sguardo dettagliato alla normativa. Si discuterà anche “Lo stato dell'arte della gestione dei RAEE e dei Centri di raccolta comunali in Basilicata” e delle “Prospettive future ed evoluzione del sistema RAEE: la nuova direttiva RAEE, il nuovo Accordo ANCI - CdC RAEE”.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

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Martedì 13 novembre 2012

PROSEGUE il percorso nel’ambito del progetto sulle smart cities a cui Matera ha aderito. Sono due, infatti, i progetti candidati al bando “Avviso per la presentazione di idee progettuali per Smart Cities and Communities and Social Innovation” pubblicato dal ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR) che promuovono , soprattutto nel Mezzogiorno, l'utilizzo evoluto delle tecnologie da parte di cittadini, imprese ed amministrazioni. Il primo progetto vede coinvolto un partenariato misto pubblicoprivato composto da centri di ricerca operanti sul territorio nazionale, università e Pmi, e dai Comuni di Matera e Ferrara, che ha ideato la proposta progettuale

Matera sarà impegnata in due progetti anche con la città di Ferrara

Territorio e cultura per le smart cities “Smart Underground Cities”. «L'ambito prioritario dell'iniziativa - spiega l’assessore Rocco Rivelli - è quello della “Sicurezza del Territorio” con particolare attenzione alla mitigazione delle conseguenze di eventi naturali estremi. Il progetto individua due siti principali di sperimentazione. Il primo è a Ferrara, il secondo nella Città di Matera, con il suo centro storico dei Sassi patrimonio mondiale dell'Unesco, esposto ad una serie di fenomeni di dissesto idrogeologico, e già selezionata quale

area test per il progetto Smart Basilicata nel settore “Smart Culture and Tourism”. I partner di questo progetto sono: Ogs, Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale; Cnr, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Imaa ed Irea); Unife, Università di Ferrara; Gruppo Hera; TeRn, Consorzio Tecnologie per le Osservazioni della Terra ed i Rischi Naturali; Ids; Rotas; Teconinn; Ifm Ferrara. La seconda proposta progettua-

le è denominata “Smart maintenance, conservation and restauration of cultural heritage”. Tre sono i principali obiettivi: ottenere nuovi prodotti e sistemi innovativi per il restauro non solo focalizzato all'architettura, o materiali lapidei, bensì alle opere d'arte in generale, siano esse architettoniche, pittoriche, scultoree, librarie, e potranno essere utilizzati per il consolidamento di altri supporti e materiali; la implementazione e adozione di tecniche recupero del biodegradamento mediante mi-

crorganismi antagonisti, e metodi di micro-ricostruzione di calcareniti attraverso microrganismi; implementazione e adozione di protocolli per la manutenzione di edifici storici tramite software tecnologici che consentano di avviare azioni di restauro/manutenzione a basso impatto per l'ambiente con bassi costi di realizzazione. Elenco Partecipanti: Icap Leather Chem spa; Biofarm Italia spa: Sky Technology srl; Eedwt (ICT); Consorzio Exo, consorzio aziendale non-profit per la ricerca industriale; Università di Roma La Sapienza; Università della Basilicata; Università de L'Aquila; Università di Venezia Cà Foscari; Comune di Matera. matera@luedi.it

Tra i temi sollevati, quello della distribuzione equa degli alunni per evitare le classi-pollaio

Via Bramante, via al dialogo

Il Comune avvierà un tavolo di lavoro allargato ai genitori del Comitato DISCUTERANNO in un tavolo di lavoro i problemi dei loro figli, trasferiti in altre due scuole dopo la chiusura dell’edificio che ospitava la scuola di via Bramante. I genitori, riuniti del comitato che prende il nome da quella strada, diventata famosa con il passare dei mesi, hanno sottolineato in una nota la necessità di avviare un confronto che, concretmente scongiuri i rischi legati alla programmazione del prossimo anno scolastico. Solo pochi giorni fa si erano riuniti di nuovo di fronte alla ex scuola ormai chiusa e avevano chiesto risposte all’amministrazione comunale, colpevole di non aver saputo individuare soluzioni idonee alle esigenze di genitori e bambini e di aver chiuso una struttura che rappresentava la realtà più ampia del territorio in termini di presenze. Un incontro con l’assessore comunale Simona Guarini ha consentito di registrare un passo avanti nei rapporti all’insegna del dibattito aperto. In una nota, il comitato dei genitori guarda avanti e scrive in una nota: «Dall’apertura delle iscrizioni alle prime classi della scuola dell’infanzia, primaria e scuola secondaria di primo grado, dipenderà il mantenimento dell’organico e della continuità didattica oltre che il destino identitario del VI istituto comprensivo». I rapporti fra amministrazione comunale e genitori erano cominciati in modo particolarmente duro quando, all’apertura dell’anno scolastico, i bambini furono costretti a tra-

Franco Palumbo celebrato a un anno dalla morte

sferirsi alla scuola Marconi e a quella di piazza degli Olmi. La proposta del comitato è di individuare un unica struttura, per così dire comprensoriale, nella quale ospitare sia la scuola elementare che gli altri ordini attualmente trasferiti in altri plessi. Alla manifestazione di protesta dei genitori aveva partecipato anche il parroco della chiesa di S. Paolo, il quale aveva sottolineato il ruolo importante del quartiere che vedeva nella scuola uno dei presìdi più importanti. In quella occasione era stato chiesto un segnale da parte dell’amministrazione comunale che, a quanto pare, è arrivato. a.ciervo@luedi.it

I genitori riuniti davanti all’ex scuola, nei giorni scorsi. Il Comune avvierà un tavolo di lavoro allargato sulla vicenda

Nominato il comitato di tappa del Giro d’Italia a Matera CONSIDERATO che il giorno 8 maggio Matera sarà sede di tappa del 96° Giro Ciclistico d'Italia, la giunta comunale ha costituito un comitato esecutivo per il miglior coordinamento delle attività programmate per questa importante manifestazione sportiva. Lo rendono noto il sindaco, Salvatore Adduce, e l'assessore comunale allo Sport, Sergio Cappella. Il comitato di tappa è così composto: Antonio Fasanella, presidente, Roberto Cifarelli, vicepresidente, Carmine Acquasanta, delegato arrivo, Domenico Popolizio, delegato quartiere tappa, Serafino Paternoster, delegato stampa, Luca Gagliardi, delegato marketing, comunicazione e logistica, Bruno D'Amelio, delegato Polizia locale, Antonio Vammacigno, delegato settore Lavori pubblici, Fedele Braia, delegato settore traffico, Anna Schiuma, dele-

gato settore igiene. L'unico esterno è Carmine Acquasanta inserito nel comitato in quanto presidente del comitato provinciale della federazione ciclistica. La Giunta comunale ha inoltre istituito un gruppo di consultazione presieduto dall'assessore comunale allo sport e traffico, Sergio Cappella, e formato dal presidente del comitato provinciale della federazione ciclistica e dai presidenti delle società affiliate. L'obiettivo del gruppo di consultazione è quello di promuovere e organizzare iniziative in tema di mobilità sostenibile e di uso della bicicletta in occasione della tappa materana del Giro d'Italia. “La costituzione del comitato tappa afferma l'assessore Cappella - è un primo passo obbligato per cominciare ad avviare tutta la macchina organizzativa per la tappa materana del Giro d'Ita-

lia. Già nei prossimi giorni il comitato avvierà una serie di sopralluoghi in alcune zone della città. Subito dopo il Comitato tappa accoglierà a Matera alcuni rappresentanti della organizzazione nazionale del Giro al fine di effettuare nuovamente i sopralluoghi nelle zone nel frattempo individuate”.

«UN esercizio di memoria nel solco delle passioni che lo hanno mosso per tutta la vita». Con questo pensiero la famiglia del compianto Franco Palumbo, scomparsopoco piùdi unanno fa,organizza la manifestazione “Abbarabbiss - E' nato Franco”. Il 16 novembre, giorno della sua nascita, nella chiesa della Madonna del Carmine - Palazzo Lanfranchi, alle 18 sarà ricordato con una serata tra musica, disegno, fotografia, tradizione, religiosità e fiabe. L'ospite d'onore sarà Lucio del Pezzo, un grande artista legato a Matera e a Franco Palumbo da lunghissima data, che sarà affiancato dal critico d'arte Giuseppe Appella, dagli amici del circolo culturale “La scaletta”, da don Angelo Tataranni e da tanti altri che lo ricorderanno nei suoi molteplici aspetti di “uomo di fede e di passioni per l'arte e per la sua città”. La serata sarà allietata dalla chitarra di Felice Lionetti, che presenterà le sue composizioni, interpretate da Antonella Palumbo; dalla musica popolare, interpretata da Adele Caputo, accompagnata da Piero Pacione (chitarra e voce), da Gregorio Giamba (violino), Daniele Gagliardi (tamburello) e Massimo Colucci (cupacupa). Durante la manifestazione avrà luogo la drammatizzazione de “La formica che si voleva maritare”, fiaba tradizionale, trascritta da Franco Palumbo, realizzata dai bambini della sezione B della scuola per l'Infanzia “Padre Giovanni Minozzi”, coordinati dalla maestra Teresa Dimatteo. Infine, sarà proiettato un video di Luca Acito, con i disegni di Giuseppe Palumbo e la voce recitante di Franco Palumbo, di cui per tutta la durata della festa saranno proiettate diapositive e disegni che illustrano i suoi libri e le sue fiabe; l'audio del video “F'rnit d'fatie”è stato curato da Alberto Casati. Francesco Paolo Palumbo, nato a Matera il 16 novembre 1930, è stato socio fondatore del Circolo Culturale “La

Scaletta” di Matera (aprile 1959), nel quale è stato responsabile del settore arti visive, organizzando mostre e ricercando giovani talenti lucani. Presidente dello stesso sodalizio per vari anni, dal 1978 ha collaborato all'allestimento delle “Grandi mostre”di scultura nel Sassi. Negli anni 70 ha rappresentato il Circolo La Scaletta nella Commissione Giudicatrice del Premio Basilicata - Sezione Saggistica. E' stato socio del “Touring Club Italiano”per il quale ha ricoperto l'incarico di console regionale per la Basilicata. In questa veste si è impegnato per far conoscere ai soci del Tci le valenze turistiche dei paesi del retroterra di Basilicata, tenendo anche incontri sull'importanza del turismo nei piccoli centri lucani eorganizzando visite per scoprire le bellezze del territorio. Tra il 2000 e il 2006 è stato docente presso l'Università della Terza Età (Unitep) con lezioni sul dialetto materano, lingua parlata e scritta, storia e fonetica e ha tenuto lezioni in corsi di formazione della Regione Basilicata per operatori del turismo culturale. Ha collaborato a varie pubblicazioni e, in particolare, nel 1972 al volume “La festa del 2luglio aMatera”, incollaborazione con Mauro Padula; nel 1990 al volume “La murgia materana, testimonianza della cultura subalterna” ; nel 1966 al volume “Le chiese rupestri di Matera”; nel 1975 al volume “Matera immagini e documenti”; tra il 1988 e il 1990 si è dedicato alla realizzazione di sei quaderni per le scuole su Matera e sulsuo patrimonio storico, archeologico e artistico. Ha collaborato, inoltre, con alcuni saggi tra il 1980 ed il 1990 sulla rivista “Beni culturali e ambiente”e la rivista “Qui touring”. Ha pubblicato, tra il 2000 ed il 2006, dodici libretti di fiabe materane in dialetto e in lingua. E' stato presidente del consiglio di amministrazione dell'Associazione “Maria Santissima della Bruna”. matera@luedi.it


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

Martedì 13 novembre 2012

Hai subìto soprusi dalla burocrazia? Sei testimone di disservizi nella tua città? Segnalalo ai giornalisti della «Gazzetta»

Traffico impazzito a Macchia Romana Limiti di velocità polverizzati e niente strisce pedonali MARIA VITTORIA PINTO l Marciapiedi rotti, strisce pedonali inesistenti o invisibili, incroci e rotatorie pericolose, questi alcuni dei grossi problemi che attanagliano Macchia Romana, uno dei rioni più grandi e in continua espansione di Potenza. «I limiti di velocità - spiega Michele Senisi – non vengono rispettati, non sono presi nemmeno in considerazione. Il ponte, a volte, sembra una pista di go-cart impazziti. Dovrebbero mettere un autovelox anche qui, a via Consolini, come quello che c’è sulla Fondovalle. Potrebbe essere un deterrente, anche perché quando ci sono posti di blocco delle forze dell’ordine i limiti di velocità, chissà perché, vengono sempre rispettati». E via Consolini è una delle strade più a rischio del nuovissimo rione alla periferia del capoluogo lucano. «Mia figlia abita qui a Macchia Romana – racconta Nicola Luongo – e io e mio nipote veniamo spesso al parco “Elisa Claps” che è nato come progetto di riqualificazione della qualità della vita in questa area urbana, che ha sofferto non poche problematiche, come la selvaggia cementificazione e la mancanza di una rete stradale appropriata. Tre sono gli ingressi al parco, i due principali sono quelli di Viale delle Medaglie Olimpiche e Via Oscar Romero, mentre un altro accesso secondario è stato realizzato partendo da Via Ondina Valla. E in tutti e tre i casi, per poter accedere a questa splendida area verde, bisogna stare attenti alle auto che sfrecciano senza rispettare i segnali stradali e ai marciapiedi rotti». «La mattina c’è un traffico inimmaginabile – spiega Teodosio Romaniello – che lascia senza parole. Ricordo un incidente all’incrocio fra via Consolini e via Ondina Val-

VIA CONSOLINI Incrocio pericoloso e niente segnaletica

MACCHIA ROMANA Via Ondina Valla [servizio fotografico di Tony Vece] le che ha quasi ucciso un ragazzo. Ma il picco più alto di incidenti si verifica nel periodo estivo, quando il viadotto diventa una pista per moto di tutte le dimensioni. La velocità che raggiungono è altissima e altissimo è il frastuono che si sente ogni giorno». Una lamentela generale e condivisa sia dai residenti del rione Macchia Romana, sia da chi si trova solo di passaggio, come i frequentatori del parco Elisa Claps o gli utenti della Sanitas. «A questo incrocio se ne vedono di tutti i colori – racconta Enzo Ciancia, della Tabaccheria in via Giovanni XXIII perché quasi nessuno rispetta la segnaletica. Alla fermata dell’autobus lungo questa strada, una bambina che scendeva da uno scuolabus è stata investita da una macchina che è passata a tutta velocità. Un ricordo impressionante, che ancora mi fa rabbrividire. Ma gli errori qui a Macchia Romana sono stati fatti dall’inizio: io so che in altre città prima di alzare pa-

lazzine ed edifici in numero illimitato si preoccupano di realizzare e terminare le strade, con relativa illuminazione, ecc. Qui, invece, si sono preoccupati di costruire più abitazioni possibili, senza pensare a tubi e fili che Telecom, Enel e aziende varie avrebbero poi dovuto installare. E le strade sono crivellate di buche che somigliano a crateri, pericolosissime per moto, auto, ma soprattutto per i pedoni». «Anch’io ricordo l’incidente capitato a quella bambina – racconta Domenico Rizzi. Soprattutto la mattina, fra le 7.30 e le 8.00, quando il traffico qui è incontenibile, corrono come se fossero in autostrada, non rispettano i segnali stradali e su via Giovanni XXIII è difficilissimo attraversare perché le strisce pedonali sono inesistenti. Come inesistenti sono le pensiline alla fermata dell’autobus. Secondo me i vigili urbani e gli amministratori di questa città dovrebbero farsi un giro a Macchia Romana».

TEODOSIO ROMANO

NICOLA LUONGO

MICHELE SENISI

ENZO CIANCIA

VIA CONSOLINO Segnaletica assente

LA LETTERA UN CITTADINO SCRIVE ALLA POLIZIA LOCALE CONTESTANDO LA MAGGIORAZIONE ALLA SANZIONE CHE ERA STATA SALDATA

DOMENICO RIZZI

LA DENUNCIA UN «POTENTINO CALPESTATO» SCRIVE AL SINDACO

Il ritorno delle multe già pagate «Avete distrutto così il Comune vuol far cassa via Vescovado» Ecco il testo della lettera che Antonio Petraglia di Lauria, a nome della sorella Anna a cui è stato notificato un invito al pagamento integrativo di una multa del 2009 (la vicenda del Cad di cui ci stiamo occupando da settimane), ha inviato alla Polizia locale e al Comune di Potenza. l Chiedo la modifica dell’invito al pagamento di 43,90 euro per omesso versamento di 3,40 euro per l’emissione del Cad. La richiesta è motivata dal fatto che si è del parere che non ricorrono gli estremi per l’applicazione dell’art. 203, comma 3° del Nuovo Codice della Strada in quanto in esso è previsto la costituzione di titolo esecutivo per una somma pari alla metà del massimo della sanzione amministrativa (peraltro non dettagliata nell’invito al pagamento) nel caso «... non sia avvenuto il pagamento in misura ridot-

ta». Mia sorella ha effettuato in data 13 ottobre 2009 il pagamento della somma riportata nel verbale di accertamento della violazione su riportato, con il modello di c.c. prestampato emesso da codesto Comando di 51,40 eu-

SPESE

La vicenda del «Cad» turba i sonni di molti automobilisti ro e contenuto nella raccomandata inviata in data 7 ottobre 2009. Il pagamento in misura ridotta è stato pagato nei termini e regolarmente. La nota riguardante il pagamento delle somma di 3,40 euro prevista nel caso del ritiro della raccomandata c/o gli uffici postali, e non compresa nell’importo del bollettino pre-

stampato da codesto Comando ha causato l’equivoco. Si è del parere che alla notifica del verbale di violazione si sarebbe dovuto accludere un bollettino prestampato con l’importo totale di 61,40 + 3,40 euro oppure uno prestampato ma senza l’indicazione dell’importo da pagare. Solo in questo caso, se l’utente contravvenzionato, non avesse adempiuto al pagamento delle spese postali, scatterebbe quanto prevede il comma 3° dell’articolo 203 del Nuovo Codice della Strada. Per queste premesse, stante la buona fede di mia sorella che sollecitamente ha provveduto al pagamento e stante l’osservazione di una piccola imprecisione burocratica di codesto spett/le Comando, lo scrivente chiede la modifica dell’importo dovuto che dovrebbe essere pari esclusivamente al costo diretto delle spese che il Comune sopporta per l’invio della comunicazione. Antonio Petraglia

Il fatto Contravvenzioni e «surplus» In questi giorni stanno arrivando nelle case dei potentini avvisi della Polizia locale per infrazioni al codice della strada che risalgono al 2009-2010. Contravvenzioni regolarmente pagate, ma ai malcapitati automobilisti si chiede un «surplus» per non aver versato la quota del Cad (comunicazione di avvenuto deposito). Quando, all’epoca, è stato recapitato il bollettino per pagare la multa non c’era alcun riferimento a questa sigla. Ci si chiede: se allora non è stato chiesto, perché oggi bisogna mettere mano al portafogli, con l’accusa di essere un moroso?

l Si firma «potentino calpestato e depauperato dei suoi sacrifici» e scrive una lettera a sindaco e suo entorurage. Racconta d’aver ripreso la residenza a Potenza, sua città natale, 40 anni fa, vicino al Duomo Cattedrale di San Gerardo, «zona piuttosto popolosa, abbastanza ben servita, decentemente infrastrutturata»: «un negozio di frutta e verdure, posizionato all’ingresso di via Vescovado, che integrava il vicino, prezioso mercatino detto dei “poveri”, seguiva un piccolo bar, un ambulatorio della Croce Rossa, uno sportello bancario, un negozio di computer, un locale adibito a consulenze varie, un Caf con servizi per anziani, una libreria, una lavanderia, 7 posti auto in via Scafarelli». Tutto cancellato. Uno dei precedenti sindaci «per primo fece asfaltare il fondo della via pur nel centro storico: cosa che, in realtà più civili della nostra, sarebbe suonata come una bestemmia». Col passar del tempo, «il rione è stato sempre più depauperato e abbandonato a se stesso». Con annessa eliminazione dei marciapiedi grazie a «molteplici variazioni di destinazione d’uso». Così il centro storico «diviene tale solo in occasione di festeggiamenti di dubbio gusto, durante i quali viene devastato e deturpato da sciamannati senza controllo». E c’è chi si chiede «se tutti i permessi di cambi di destinazione d’uso, concessi senza osservare criteri logici o di buon senso da parte dei suoi “tecnici”, nascondano un qualche secondo fine, come ad esempio costringere alla chiusura gli esercizi, più di quanto non riesca a fare l’ennesima crisi, a vantaggio di chi, in altre zone della città, continua a costruire e necessita di smaltire locali dai costi proibitivi alienandoli o locandoli». Domanda conclusiva: «signor sindaco, da quanto tempo non percorre a piedi via Vescovado e dintorni?». Fra poco, dice il «potentino calpestato», «si troverà a passeggiare solo con i suoi “tecnici” in questa zona». perché i residenti saranno emigrati.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.11.2012

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Martedì 13 novembre 2012

Il 15 novembre si apre il sipario sulla Borsa mediterranea del turismo archeologico

Matera premiata a Paestum

Alla capitale dei Sassi verrà consegnato il riconoscimento “città narrata” “EVENTO”espressione di cui si fa spesso un uso spropositato, magari - ad esempio - per parlare di una festa patronale o per una mostra micologica. Ma è davvero un "evento", nel completo senso di questo sostantivo, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che giovedì prossimo, 15 novembre, vedrà l'inaugurazione e l'apertura per la sua 15esima edizione, nei saloni espositivi che occupano un'area di ben 17mila metriquadri (immaginatedimetterein filauna seriedi campisportivi)senzasoluzione dicontinuità con il Grand Hotel "Ariston", sede storica della Borsa, a Paestum di Capaccio, nel salernitano. Le presenze istituzionali delle Regioni, delle Province, Comuni, Camere di Commercio, Aziende di promozione turistica, Soprintendenze, parchi archeologici, Consorzi Turistici, tour operator, Enti di promozione turistica e culturale, ed ancora, Associazioni turistico-archeologiche tutte insieme, per sottolineare che turismo e archeologia rappresentano un binomio perfetto che la Borsa, ideata e diretta con immutabile impegno ed effervescenza di idee e imprenditorialitàdaUgo Picarelli,direttoregenerale della "Leader sas" cui concorre uno staff di funzionari dall'inappuntabile efficienza per tener fede a quanto si propone - come suggerisce il dottor Picarelli - "valorizzare destinazioni e siti archeologici favorendone la commercializzazione e contribuendo così a incrementi economici e occupazionali". Ogni anno c'è un Paese ospite ufficiale. In questa 15^ edizione toccherà all'Armeniacon lapresenzadi30 nazioniesteree, per la prima volta, ci saranno l'Indonesia, la RepubblicaCeca,ilKenya, elaFederazioneRussa. La Basilicata ancora una volta offre un raffinato stand ricchissimo di depliant e con personale che con grande cortesia è pronto ad offrire informazioni e indicazioni su tutte le bellezze paesaggistiche ed archeologiche della regione. In particolare sabato prossimo, 17 novembre, come informa il dottor Perri, direttore generale dell'Apt di Potenza, alla Basilicata verrà assegnato il premio Itbc internazionale per "Matera città narrata", una bellissima iniziativa per promuovere ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, "La città dei sassi" patrimonio dell'umanità come l'ha definitol'Unesco. In questa 15^edizione come sempre si susseguono conferenze, mostre, dibattiti, sui temi del turismo e dell'archeologia. Il giorno dell'inaugurazione a cura della Direzione Generale per le Antichità e la Direzione Generale per la Valorizzazione del patrimonio Culturale, Convegno sulla "Conservazione ordinaria e valorizzazione intelligente delle aree della Magna Grecia" con gli interventi di tutti gli Assessori regionali interessati, dei Rettori delle Università, dei Sovraintendenti e delle Organizzazioni di categoria del sud Italia. Importantissimo sottolineare e ricordare, venerdì 16 novembre, l'incontro con i Buyers esteri selezionati dall'ENIT che partecipano ad un work shop per l'incontro fra domanda ed offerta del prodotto turistico-archeologico (di fatto il vero scopo della Borsa) e che provengono da undici paesi: Austria, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera, le nazioni che "forniscono" il maggior numero turisti stranieri, innamorati e attirati nel nostro Paese. Emanuele Giacoia

NEWS FOOD&MODA

In Toscana la lucana Energiluxs luminarie illumina le vetrine Prada

LA Energiluxs luminarie srl di Pasquale Buccino, con sede in Vietri di Potenza, si è aggiudicata le luminarie delle vetrine in Toscana della nota casa di moda Prada. Si tratta dell’unica azienda del Mezzogiorno che ha partecipato alla gara. L’accensione delle luminarie è prevista per 'otto dicembre. Grande soddisfazione è stata espressa dal titolare, Buccino Pasquale, che ha commentato: «Siamo qui a rappresentare oggi il Sud che lavora e che si fa riconoscere».

Dopo Matera e Marconia arriva anche a Potenza lo yogurt gelato

DOPO aver aperto due gelaterie di yogurt a Matera e a Marconia che stanno conoscendo un grande successo, Yo.ga., l'azienda veneziana specializzata nel gelato di yogurt, oggi con cento propri punti vendita sparsi per tutta Italia, guarda alla Basilicata con rinnovato interesse, puntando a dar vita ad altri spazi, verosimilmente nelle località turistica oltre a Potenza. “ Le due gelaterie di yogurt a Matera e Marconia, a marchio Yogurtlandia - dice Alessandro Galante, amministratore di Yo.ga stanno rispondendo alle nostre aspettative e quindi vorremmo, nel 2013, puntare ancora sulla Basilicata . Il gelato di yogurt sta conoscendo molti proseliti ».

Il riconoscimento della Fisar all’azienda Cervino

E’ di Roccanova il miglior novello 2012

L’AZIENDA Cervino vini di Roccanova si è aggiudicata il premio miglior novello 2012. La Fisar, federazione italiana sommelier albergatori ristoratori della Provincia di Cosenza, ha reso noto i premi della 6° edizione del concorso “miglior vino Novello del Meridione”, nell'ambito dell'ultima giornata del Salone del vino novello, ideato da Tommaso Caporale, svoltosi dal 9 all'11 Novembre all'interno della Galleria Commerciale Marconi Più di Rende, in collaborazione con l'associazione culturale Città Futura e il patrocinio della Provincia di Cosenza, Assessorato alle Attività Economiche e Produttive e del Comune di Rende, Assessorato al Turismo e Marketing territoriale. I premi sono stati assegnati da una giuria tecnica e popolare, dopo una prima tappa di selezione avvenuta Domenica pomeriggio a Camigliatello Silano, che ha decretato come “Miglior Vino Novello di Calabria” quello dell'azienda Spadafora di Mangone (CS) già detentrice del ti-

tolo lo scorso anno. Oltre a Spadafora, sono stati assegnati altri 2 premi concernenti la Calabria: una menzione della giuria tecnica è andata alla cantina De Luca di Cirò Marina(KR) per le ottime caratteristiche sensoriali del novello; per il packaging e la comunicazione è stata premiata, invece, la cantina Senatore Vini sempre di Cirò Marina(KR). La giuria popolare ha invece premiato le cantine Ippolito 1845 ancora di Cirò Marina(KR) e la cantina Lento di Lamezia(CZ) come miglior vini novello da abbinare ai piatti tipici calabresi. Al termine della giornata la giuria composta da Michele Rizzo, Ristoratore e Sommelier AIS, Giuseppe Gladiolo, Enologo e assaggiatore ONAV, Mario Reda, Sommelier FISAR ed esperto assaggiatore e Carlo Stellato, imprenditore, quest'ultimo in rappresentanza della sezione popolare, ha degustato i vini novello calabresi vincenti, insieme a quelli delle altre regioni del meridione d'Italia, ed ha sancito dopo un'attenta

La giuria e i premiati della sesta edizione della 6° edizione del concorso “Miglior Vino Novello del Meridione”

analisi, il vincitore assoluto del concorso “Miglior Vino Novello del Meridione 2012”, assegnandolo alla cantina lucana Cervino Vini di Roccanova (PZ) per il loro novello dall'etichetta “L'Aura”. Al secondo posto, la cantina vincente del 2011, ovvero Astroni di Napoli. Medaglia di bronzo, alla cantina pugliese Torre

Quarto di Cerignola (FG). Dunque va alla Basilicata il primo premio per il miglior novello di quest'anno. Alla Calabria, resta il Premio critica assegnato alla Cantina Senatore Vini di Cirò Marina(KR) per il loro secondo anno consecutivo di produzione di novello, definito “particolarmente” interessante.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

18 24 Ore in Basilicata

Martedì 13 novembre 2012

Imprenditrice africana in Basilicata per visitare le aziende di un consorzio materano

Dalla Nigeria lezione di “trade”

Grande soddisfazione per la Wtc Basilicata che ha siglato il protocollo d’intesa TACCUINO alla mano riempito di appunti, brochure e biglietti da visita di aziende lucane e tanta voglia di ritornare al più presto in Basilicata. Lei è Catherine Shola Olomu, elegante e giovane imprenditrice nigeriana, con alle spalle una carriera professionale importante, mamma di tre figli e un marito che lei ama definire "partner in affari". Lei esempio di un’Africa che sta sempre più investito, negl’ultimi anni, nella formazione delle ragazze. Proprio in Nigeria, infatti, il tasso di analfabetismo è del 71,5% tra gli uomini, ma del 48,8% tra le donne le quali ricoprono, attualmente, ruoli di spicco sempre più importanti anche in politica, e dove si è maggiormente l'accento sulla formazione delle ragazze con il dichiarato obiettivo di abbassare il tasso di natalità di almeno 0,6 figli per donna ogni cinque anni. Catherine ne è la prova vivente. Per la prima volta in Italia per affari, grazie alla Wtc Basilicata, l'impreditrice nigeriana ha apprezzato non solo le bellezze paessaggistiche della regione, totalmente differente dalla sua, ma soprattutto l'ospitalità delle aziende, i prodotti, di cui ne ha richiesto epressamente il Made in Italy, e i sapori della terra. "Lo scouting informativo e produttivo dell'imprenditrice Catherine Shola- ci spiega Cosentino, presidente della Wtc Basilicata- è il risultato del protocollo d'intesa siglato a maggio dell'anno scorso con il presidente del World Trade Center di Lagos ed è stato già da subito operativo all'indomani della stipula. A giugno abbiamo effettuato un trade esplorativo in Nigeria incontrando operatori del posto, esponenti del governo e intercettando le esigenze di approvvigionamento di prodotti italiani nel settore dell'arredo d'interno ed esterno. Al ritorno dalla missione in Nigeria abbia-

San Carlo , i sindacati: «Ora clima di serenità»

Medico punito dall’azienda Il giudice conferma: la sanzione disciplinare va annullata

A lato Catherine Shola Olomu, in alto Rina Cosentino, presidente della Wtc Basilicata

mo effettuato uno scouting di aziende interessate e individuato un consorzio di nove aziende nel materano che dimostrano quanto sia importante, in un momento economico così difficile, mettersi insieme facendo network e creando la filiera". Affascinata dal modo in cui le aziende visitate, dalla componente elettrica alla robotica, l'arredo, i salotti, le porte, inffissi, vetri, tendaggi, l'hanno accolta Catherine si è mostrata molto interessata prendendo già da subito i nominativi, promettendo di avviare i contratti e di ritornare in Basilicata per stipularne degl'altri. "Fare trade all'estero dipende molto da come le nostre aziende si pongono con il potenziale cliente - ci spiega la dott.ssa Cosentino- e le nostre, ad onor del vero, in questa occasione si sono poste in modo molto collaborativo invogliando a stipulare contratti. Addirittura un'azienda si è proposta di for-

mare, per un periodo, ragazzi nigeriani per il montaggio di attrezzature specifiche. E' la legge dell'economia: più l'offerta è stimolante e più c'è domanda. Puntiamo sul trade oltre i confini per valorizzare il made in Basilicata. Molte imprese sono impreparate e molte impaurite quando si chiede di internazionalizzare il prodotto, ma la nostra struttura non li lascia mai soli". Infatti il Wtc Basilicata, che nasce nel 2011 in regione, è l'anello costitutivo della più importante organizzazione al mondo per il commercio internazionale, il network del WTC Association con trecento sedi sparse in olte 100 paesi. La mission è facilitare il bussiness promuovendo relazione tra i vari soci Wtc del mondo, sviluppando reciproci interessi all'investimento e tutto questo “accompagnando" i soggetti interessati in tutte le fasi del bussiness, a 360gradi. "Abbiamo stipulato diversi protocolli d'intesa

con il Sudafrica, la Russia. Molte richieste ci arrivano dall'America Latina, sia per il settore della logistica che dell'agroalimentare, o dalla Turchia per il turismo itinerante. Quindi c'è molta più l'offerta che domanda - ci spiega la Cosentino - questo perchè la maggior parte delle aziende, soprattutto nel potentino, sono poco propense a dialogare con realtà estere, hanno molti pregiudizi soprattutto sui paesi in via di sviluppo come ad esempo la Nigeria nonostante oggi ci siano validi strumenti finanziari a supporto per tutte le verifiche del caso. Una cosa è certa, se si vuole fare internazionalizzazione in Basilicata, di cui oggi i dati della Svimez ci collacano agli ultimi posti, le imprese devono metter da parte ogni forma di preconcetto e in questo forse, noi lucani, abbiamo ancora molto da imparare dagli stessi nigeriani" Loredana Vaccaro

Si aggiungeranno ai fondi già stanziati dalla Regione

Alluvione 2011, arrivano i sette milioni del Governo

SONO arrivati a un anno di distanza dall’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministro del novembre dello scorso anno: sette milioni che il governo nazionale ha accreditato alla Regione Basilicata per finanziare interventi urgenti di protezione civile in conseguenza dell'alluvione del marzo 2011. Lo ha comunicato, ieri, il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, con una nota inviata al presidente della Regione e Commissario delegato, Vito De Filippo. In particolare, i fondi saranno impiegati per le operazioni di messa in sicurezza degli argini dei fiumi Bradano, Basento, Sinni e Ofanto, danneggiati dagli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio lucano dal 18 febbraio al 1 marzo 2011. Per queste opere, i fondi a disposizione sono 14,5 milioni di euro, di cui 7 assegnati dal Governo nazionale e adesso materialmente trasferiti alla Regione. L'accreditamento alla Basilicata delle risorse stanziate dalla legge 14 settembre 2011 n. 148 è stato più volte sollecitato in quest'ultimo anno dal presidente della Regione, nella sua veste di Commissario Delegato. Per le famiglie e le imprese danneggiate del Metapontino la Giunta re-

L’ospedale San Carlo

POTENZA - Ora lo ha confermato anche la sezione Lavoro del Tribunale di Potenza: la sanzione disciplinare adottata nei confronti del neonatolo del San Carlo, Luigi Strangio, è illegittima. IL dottore era stato “punito” per avere espresso un giudizio non positivo sul direttore generale dell’azienda ospedaliera, Gianpiero Maruggi. Qualcuno aveva registrato quello sfogo e ne aveva portato a conoscenza il dg. La commissione disciplinare interna aveva così deciso: il medico andava sanzionato. Ma già la sentenza di prima istanza, lo scorso settembre, aveva annullato il procedimento disciplinare. Confermata oggi dalla nuova decisione del giudice del lavoro. I sindacati - questa volta uniti (a settembre a cantare vittoria era stata la sola Cisl) esultano per un “verdetto” che mette la parola fine «a una incresciosa vicenda che non doveva mai iniziare». E non risparmiano le critiche a un sistema

MAESTRI DI SCI Il nuovo consiglio

Il Materano colpito dalle alluvione di marzo 2011

gionale ha stanziato un milione di euro, risorse aggiuntive rivenienti dal bilancio regionale. «In attesa dei fondi nazionali, la Regione - ha commentato ieri il governatore De Filippo - ha anticipato le poste finanziarie, consentendo l'avvio delle opere di messa in sicurezza dei

territori a rischio esondazione. Se non è possibile anticipare o prevedere fenomeni naturali di forte entità, è possibile, però, lavorare per limitarne i danni, come nel caso delle alluvioni che, per i cambiamenti climatici, si stanno verificando sempre più frequentemente».

Nel pomeriggio di sabato 10 novembre, si è tenuta a Viggiano l'assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche del Collegio regionale Maestri di Sci della Basilicata, l'organo di autogoverno e autodisciplina della professione del Maestro di Sci in Basilicata. L'assemblea costituita da 28 maestri, 15 di sci alpino e 13 di fondo, ha eletto il nuovo consiglio direttivo, composto da: Donato Castronuovo (Presidente), Michele Conversano (Vice Presidente), Giovanni Izzi (Segretario), Giulio Ruggieri (Tesoriere).

che «tende a esaltare i poteri monocratici delle varie direzioni perdendo il contatto con i professionisti che stanno in trincea tutti i giorni e che lavorano in condizioni di alta tensione». Nell’analisi dei sindacati le disfunzioni sono frutto della «carenza di adeguate risposte». Ed ora cosa succede? I sindacati aprono a una collaborazione per un clima aziendale «quanto più sereno possibile». Anche se, in caso di diverso avviso, «saremo pronti a fare la nostra parte». «Nel rapporto con l’azienda concludono - restiamo però convinti che bisogna puntare sulla prevenzione e sul superamento pacifico degli elementi conflittuali». E ancora: «Non sono quasi mai necessari provvedimenti sanzionatori che, per la loro stessa natura, possono comportare motivazioni artificiose e controproducenti interpretazioni delle norme contrattuali, con possibili serie ricadute sul clima aziendale e sull’importante lavoro da svolgere ogni giorno e a tutti i livelli».


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