Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.03.2013
Domenica 10 marzo 2013
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Basilicata Mezzogiorno
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24 ore in Basilicata
Il Riesame annulla le misure per i fratelli di Muro Lucano accusati di una maxi-frode da 40 milioni
Scarcerati i fratelli Tarricone
Restituiti anche i beni, ma le quote delle società restano sotto sequestro di LEO AMATO POTENZA - Da oggi stesso possono tornare anche ad amministrare le loro società. Ma a una sola condizione: le quote restano sotto sequestro, perciò non possono essere toccate in alcun modo. E’ quanto ha stabilito ieri pomeriggio il Tribunale del Riesame di Potenza annullando in massima parte l’ordinanza per cui poco più di due settimane fa erano finiti agli arresti i cinque fratelli Tarricone: Vito (50), Fabrizio (39), Federico (44), Giuseppe (51) e Carlo (47). I primi tre in carcere e gli ultimi due ai domiciliari. Gli imprenditori di Muro Lucano sono a tutt’oggi titolari di marchi famosi come Betflag (gioco d’azzardo online), Drive Beer e Birra Morena, oltre che di aziende affermate come la Saep, che gestisce mense e servizi generali in una trentina di carceri sparse per l’Italia. Per loro le accuse dei pm Eliana Franco e Sergio Marotta parlano di un’organizzazione specializzata nelle bancarotte seriali, che nell’arco di una decina d’anni avrebbe sottratto al fisco e ai creditori di alcune delle società oltre 40 milioni di euro. Così in con-
Federico, Vito e Carlo Tarricone
temporanea al blitz delle Fiamme gialle erano arrivati i sigilli su beni mobili e immobili per almeno una trentina di milioni. Ma il Riesame ieri pomeriggio ha annullato anche questi lasciando sotto amministrazione giudiziaria soltanto le quote delle società che non potranno essere toccate fino a nuovo ordine. Per sapere qualcosa in più sul perché di una decisione
che rimette in discussione non poco dell’inchiesta nei confronti dei fratelli di Muro Lucano bisognerà attendere il deposito delle motivazioni. In udienza infatti erano stati numerosi e di vario genere gli argomenti presentati dalla difesa, rappresentata da penalisti di fama nazionale come il napoletano Massimo Krogh (per capirsi l’avvocato di Marcello Dell’Utri, ndr), e poi il mate-
L’inaugurazione ufficiale dell’Enoteca è prevista a fine aprile
rano Nicola Buccico, e il trio dei potentini Donatello Cimadomo, Savino Murro e Tuccino Pace, oltre al fallimentarista romano Corrado De Martini. Tra questi anche i limiti entro i quali è possibile contestare a qualcuno dei reati del genere “bancarotta”, prima che venga formalmente dichiarata l’avvenuta bancarotta. Di fatto a Potenza davanti al giudice Luigi Barrella l’istanza pre-
sentata negli scorsi mesi dalla procura della Repubblica in questo senso è tutt’ora pendente. Nelle scorse settimane anche da Roma si sono costituiti in relazione ai contributi erogati sulla base della 488/92, la legge sulle agevolazioni e i finanziamenti alle attività produttive nelle aree sottoutilizzate e in particolare nel mezzogiorno. Ma per la decisione serviranno ancora diverse settimane o addirittura dei mesi. Qui c’è poi il grosso dell’inchiesta condotta da due anni a questa parte dai militari delle fiamme gialle che studiando i collegamenti tra una quarantina di società riconducibili ai fratelli hanno ricostruito l’esistenza di una “holding” in capo a tutto. Si tratta di una società di fatto tra gli imprenditori di Muro Lucano, dal momento che sulla carta non risulta, con la sua propria organizzazione e distribuzione delle mansioni. «Un costrutto ridondante», stando ai legali dei Tarricone, dato che di società al vertice dei loro business dove comparivano tutti e cinque ce n’erano già due, entrambe registrate in maniera del tutto legale. Nessun mistero, insomma, tan-
to per capirsi. E nessuno scandalo se Giuseppe interveniva anche negli affari delle società formalmente amministrate dal fratello Carlo, come risulta dalle intercettazioni effettuate negli scorsi mesi dagli agenti della mobile di Potenza a proposito di appalti nelle carceri. Resta quindi da vedere cosa deciderà il giudice del fallimento rispetto all’istanza presentata dai pm non nei confronti delle società che risultano esistenti sulla carta quanto della “holding di fatto”. Anche perché alcune delle società un tempo ricondubili ai fratelli Tarricone negli anni scorsi sono state trasferite in Svizzera con tutti i loro debiti grazie a dei presunti prestanome. E in effetti per un creditore, sia il fisco che l’ultimo dei fornitori, risulta quasi impossibile inseguire quei soldi oltreconfine dove le società sono rimaste sostanzialmente inattive per tutto questo tempo. Davanti al gip Rosa Larocca durante l’interrogatorio di garanzia Vito Tarricone ha ammesso di non aver onorato debiti Iva per 7 milioni di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
UN TRIANGOLARE IN ONORE DI ANDREA FORTUNATO
Nuova era per il vino lucano VENOSA - Prevista da una legge regionale nere - dice il neo presidente Paolo Montrone del 2008, l'Enoteca Regionale lucana è final- siamo anche consapevoli che è una impresa esaltante, che avrà ricadute positive non somente in fase di decollo. A fine 2012 è stato approvato dalla Regio- lo sul settore vitivinicolo. Il vino, infatti è un ne l'atto istitutivo, che individua la sede nel ottimo ambasciatore della identità di un terComune di Venosa. Più recentemente è stato ritorio. Con il nostro vino abbiamo la possinominato il presidente. Insediato, infine, il bilità di proiettare la Basilicata a livello nazionale e internazionale. Di Comitato esecutivo che sta prequi la convinzione che riuscidisponendo il relativo proremo ad avere il sostegno di gramma di iniziative. A guidatutti i produttori. Solo un giore l'Enoteca nella delicata fase co di squadra da tutti condividi avvio è stato chiamato Paolo so ci consentirà di tagliare Montrone, da 30 anni nel settotraguardi prestigiosi. Tra le re vitivinicolo, in rappresenprime iniziative che assumetanza dell'Azienda Terre degli remo, quella di contattare le Svevi di Venosa, che appartieAziende che non hanno ancone al Giv, il più grande gruppo ra aderito alla Enoteca». italiano vitivinicolo, che con le In un momento di grande sue aziende in ogni parte d'Itadifficoltà economica può non lia, produce 130 milioni di botessere sufficiente l'impegno tiglie all'anno. dei produttori e delle aziende. Collaborano con Montrone «Ci conforta la consapevoleznel comitato esecutivo: Filomeza che la Regione, socio na Ruppi, vice presidente dell’Enoteca, continuerà a of(azienda D'Angelo-Rionero); frirci un valido sostegno con Francesco Perillo (Cantina Veil suo presidente, convinto asnosa); Francesco Schiuma sertore della validità della (Matera); Vincenzo Petruzzelli strada intrapresa - evidenzia (Vino Cervino-Grottino Roccail presidente Montrone - sennova). Sta quindi per iniziare sibile alla collaborazione anuna fase nuova per il settore viche l'amministrazione comutivinicolo, destinata ad avere nale di Venosa, che ci ha subiricadute positive non solo a li- Paolo Montrone to messo a disposizione alcuvello di produzione e commerne sale del prestigioso castello cializzazione ma anche a livello culturale. Tra i principali compiti dell'Eno- Pirro Del Balzo». Chiediamo al presidente di anticiparci le teca regionale, infatti: valorizzare e promuovere l'immagine dei vini di qualità prodotti direttrici lungo le quali si muoverà il pronel territorio regionale; presentare una sele- gramma in corso di elaborazione: «Opererezione dei vini regionali, in sede che abbia an- mo a livello culturale e a livello imprenditoche adeguati requisiti storici e architettoni- riale - ci risponde Montrone - Vogliamo moci; promuovere la cultura vitivinicola; mi- tivare i produttori a privilegiare la qualità e stiamo studiando percorsi enogastronomici gliorare la qualità dei vini della regione. Ricordiamo che oltre all'Aglianico del in grado di valorizzare i prodotti collegati al Vulture, la Basilicata produce altri tre vini vino». L'inaugurazione ufficiale della Enoteca Doc: il Matera, il Grottino di Roccanova e il Regionale è prevista per fine aprile, inizio Doc Alta Val D'Agri. «Sono consapevole che quella da intra- maggio 2013. prendere è una strada tutta nuova, che può Giuseppe Orlando nascondere difficoltà e imprevisti di ogni ge© RIPRODUZIONE RISERVATA
SI sono ritrovati tutti allo stadio Arechi di Salerno per disputare il triangolare di calcio organizzato dalla “Fondanzione Andrea Fortunato”. Andrea Fortunato, ricordiamo, era una promessa del calcio italiano che militava nella Juventus e che, purtroppo, è morto il 25 aprile del 1995 a seguito di un male incurabile. Ieri sul campo dell’Arechi si sono ritrovate la rappresentativa nazionale Magistrati (foto 1), la rappresentativa nazionale Prefetti (foto 2) e la rappresentativa CampanoLucana degli Operatori del diritto (foto 3). Un triangolare che ha voluto rendere omaggio a un grande campione dello sport ma anche a un ragazzo esempio