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IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2006
fa un primo salto di qualità con l’assunzione del direttore generale della Ruggeri, Lucio Vezzola, uomo di gestione con una visione globale dell’azienda che diventerà il vero braccio destro del più giovane dei Cacciamali. E sarà con Vezzola che nascerà il primo furgone-negozio e sarà sempre lui a progettare il primo scuolabus su meccanica Iveco EuroCargo 70.12. Il secondo salto di qualità, questa volta sul terreno della visibilità nazionale, avviene con l’ingresso in azienda di Gianni Gualeni, ex progettista della Portesi che darà un sensibile impulso all’intera attività della Carrozzeria Cacciamali”. LA GRANDE SVOLTA Con gli inizi degli anni ’90, la Carrozzeria Cacciamali è ormai proiettata verso un sicuro sviluppo. I problemi non mancano, ma la clientela è in continuo aumento e il nome Cacciamali var ca anche i confini nazionali con forniture di autobus, soprattutto scuolabus, in molti Paesi europei ed extraeuropei. Ormai erano lontani i tempi quando i due fratelli si dividevano una Fiat 500 D di colore verde, comprata usata, ma anche quando comprarono la prima automobile nuova, una Mercedes-Benz 240 D, anch’essa utilizzata a turno ora da Sergio, l’uomo della passione e del coraggio, ora da Angelo, l’uomo della prudenza e della razionalità. A metà degli anni ’90, mentre anche le strutture dell’azienda vengono po tenziate, avviene la grande svolta della Carrozzeria Cacciamali con la progettazione di un nuovo veicolo, l’Europolis, caratterizzato dalla struttura portante e dagli stessi concetti dei moderni autobus, naturalmente il tutto sempre su meccanica Iveco. La nuova realizzazione è talmente innovativa che i responsabili dell’allora Bus Division dell’Iveco decidono nel 1998 di acquistarne la proprietà in
esclusiva, inserendo il veicolo nel proprio listino e curando direttamente la commercializzazione, ma affidando la produzione allo stabilimento Cacciamali di Mairano. Sarà, questa, la base di partenza per un nuovo grande sviluppo dell’azienda bresciana che nel frattempo concentra l’attività della Cacciamali Engineering al l’interno dello stabilimento per poter più direttamente seguire le indicazioni della dirigenza e lavorare a stretto contatto con la produzione. Il 2000 segna un’altra importante tap pa nella strategia di espansione della Carrozzeria Cacciamali con l’acquisizione in Polonia nella città di Slupsk, situata a 120 km da Danzica, di una vecchia fabbrica utilizzata dalla Scania per il montaggio dei veicoli della Serie 4. Quattro anni dopo Sergio Cacciamali vende l’impianto all’azienda svedese e con un investimento di 5 milioni di euro si insedia in una nuova fabbrica su un terreno di 10 ettari che inaugura ufficialmente lo scorso luglio. Oggi la filiale polacca, che porta il nome “Kapena”, guidata da Angelo Cacciamali, è anche dealer di Iveco Irisbus per l’intera Polonia, occupa 260 dipendenti, produce in media 200 veicoli l’anno tra piccoli e medi e commercializza circa 350 veicoli propri e a firma dell’azienda torinese. “Per il 2007 - sottolinea Sergio Cacciamali - contiamo di portare le vendite in Polonia ad almeno 400 unità delle quali 200 con il marchio Iveco Irisbus e l’altra metà con il nostro marchio, per un fatturato che dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro”. Intanto nel 2003, in quel di Mairano dove è il cuore pulsante dell’azienda dei fratelli Cacciamali, si procede a una profonda razionalizzazione e ristrutturazione degli impianti concentrando la produzione in un fabbricato di nuova costruzione. Ancora una volta Sergio Cacciamali, sicuramente confortato dal la collaborazione con
Iveco, dà comunque prova di grande coraggio nell’affrontare impegni finanziari importanti. “Eravamo arrivati a un punto che si rendeva necessario rivedere tutto il processo legato alla progettazione e alla produzione, per poter meglio rispondere alle esigenze del mercato ma anche per poter dare una più precisa identità alla nostra azienda”. Sì perché in qualche modo i due cavalli di battaglia che hanno fatto grande la Carrozzeria Cacciamali, ovvero la leadership assoluta nel settore degli scuolabus e la produzione per conto dell’Iveco, alla fi ne hanno limitato l’immagine dell’azienda bresciana. La partnership industriale con l’Iveco è sicuramente fondamentale ma è anche vero che la Carrozzeria Cacciamali vanta un’esperienza or mai più che trentennale e certo oggi ha risorse e ambizioni per poter affermare sui mercati una gamma di prodotti estremamente di qualità. Il bilancio 2006 della Carrozzeria Cacciamali, che occupa a Mairano un’area di 75mila metri quadrati dei quali 22mila coperti, e che conta 240 dipendenti, impegnati nelle attività di progettazione, sviluppo, produzione, marketing e vendita, appare quanto mai positivo. La produzione quest’anno tocca le 600 unità delle quali 200 Europolis, circa 50 tra Ur banino e Grifone, 220 scuolabus The si su telaio Iveco Daily, 120 Thema interurbano su telaio Iveco EuroCargo, per un fatturato vicino ai 45 milioni di euro. DUE GRANDI CAVALLI DI BATTAGLIA “È vero - sottolinea Sergio Cacciamali - non possiamo lamentarci troppo di come vanno le cose, anche se il mercato soprattutto in Italia è sempre molto difficile. Ma anche per questo motivo siamo determinati a qualificare ulteriormente la nostra immagine e la nostra produzione, che certo avrà
sempre il caposaldo nello scuolabus, di cui siamo leader incontrastati, ma che sarà mirata sempre più con gli urbani e gli interurbani alle nicchie di mercato senza entrare mai in competizione con le mi sure con le quali operano i grandi costruttori. Abbiamo la fortuna di disporre di un team di giovani progettisti quanto mai creativi, che sanno recepire le indicazioni che arrivano dal mercato e tradurle in soluzioni assolutamente in novative sotto il profilo del design, della funzionalità, della qualità progettativa e costruttiva. Abbiamo anche la fortuna, grazie alla partnership con l’Iveco Irisbus, di poter usufruire della rete di vendita e di assistenza di una grande casa costruttrice, dobbiamo soltanto essere più propositivi sul mercato per affermare il nostro marchio con l’identità che si merita”. Ecco, è questo il passo importante che attende la Carrozzeria Cacciamali nei prossimi anni, ovvero la conquista di un ruolo preciso con una completa gamma di prodotti tali da coprire ancora meglio le nicchie di mercato dove i grandi costruttori non hanno un grande interesse. I segreti per riuscire sono gli stessi che hanno consentito alla Carrozzeria Cacciamali di superare tutte le tempeste di questi tre decenni, ovvero la caparbietà e l’entusiasmo di Sergio Cacciamali, la duttilità della progettazione, la capacità di produrre una gamma di autobus completa per soddisfare qualunque tipo di richiesta specifica, un’evoluzione costante nella ricerca e nello sviluppo del prodotto, una più forte presenza diretta sul mercato, un lavoro a più stretto contatto con i clienti. “Sono convinto - aggiunge Sergio Cacciamali, giustamente orgoglioso per essere stato nominato quando ave va solo 40 anni Commendatore della Repubblica Italiana - che abbiamo oggi le strutture e le risorse per consolidare la nostra attività e puntare a risultati ancora più ambiziosi. I
Un autobus Cacciamali alla fine della lavorazione. A sinistra, la sede della Carpenteria Cacciamali, vero fiore all’occhiello delle attività dei fratelli Cacciamali, laddove in pratica nasce la qualità che distingue i prodotti dell’azienda di Mairano.
I fratelli Angelo e Sergio Cacciamali.
nostri veicoli, siano essi scuolabus, da 7,50 a 9,70 metri, urbani, da 6,80 a 10,5 metri, o interurbani, da 7,75 a 10 metri, ai quali sono da aggiungere i veicoli destinati all’esportazione con misure su richiesta, vantano una qualità che non teme alcun confronto e alla quale non è estranea la collaborazione con la Cacciamali Carpenteria, un vero e proprio gioiello per la qualità della lavorazione supportata da attrezzature di assoluta avanguardia”. LA QUALITÀ NASCE IN CARPENTERIA Della carpenteria Sergio Cacciamali è letteralmente innamorato. La considera il fiore all’occhiello della sua attività. È situata a poche centinaia di metri dalla fabbrica di autobus e vi lavorano una trentina di persone. Qui era collocata anche la Cacciamali Engineering prima che fosse integrata nella Carrozzeria Cacciamali. Non possiamo esimerci dall’invito per una veloce visita e ne comprendiamo subito i motivi. Ci ritroviamo in una sorta di clinica meccanica, dove non si scorge un granello di polvere e dove la lavorazione di parti metalliche viene effettuata con taglierine elettroniche, con una macchina rivoluzionaria per il taglio laser, con isole di saldatura che si avvalgono an che dell’opera di robot. Attualmente l’80 per cento delle lavorazioni è per conto della Carrozzeria Cacciamali, ma già un 20 per cento avviene per conto terzi. “È qui sottolinea - che nasce la qualità dei nostri prodotti. Ho fiducia che per il futuro la Cacciamali Carpenteria avrà un grande sviluppo perché non è facile trovare nella zona una concorrenza che possa vantare una lavorazione di qualità come la nostra”. Intanto il fatturato è già salito in poco tempo a 5 milioni di euro. L’obiettivo è far crescere la quota delle lavorazioni per conto terzi. Personaggio di grande spessore, Sergio Cacciamali, ma anche di grande umanità. “Il mio vero segreto - ci dice mentre ci accompagna in giro per la fab brica - è quello di guardarmi spesso indietro per conservare la mia identità ma anche di guardare avanti per migliorarmi”. Ancora oggi Sergio Cacciamali chiama l’azienda “la mia officina”, quella officina che la mamma a vrebbe voluto vedere al piano terra di uno stabile con sopra i due appartamenti per i suoi due ragazzi. Ha conservato, il “nostro” personaggio, l’anima semplice di papà Battista che vediamo pedalare su una bicicletta nei dintorni dell’azienda. Con quanto orgoglio ci accompagna a vedere la cascina dove è nato, l’altrettanto modesta casa dove ha vissuto da ragazzo e dove non c’era né riscaldamento (“si usava il braciere per avere un po’ di calore”), né il bagno (“andavamo a casa delle fidanzate la domenica per farci il bagno”, confessa candidamente), il locale dove i due fratelli avviarono l’attività di carrozziere e di meccanico e che oggi accoglie una pasticceria! “La mia am bizione - ci dice - è quella di continuare la nostra attività, ma sarei anche pronto a cedere il tutto a un grande costruttore. L’importante è che la Carrozzeria Cacciamali continui a vivere, che rimanga come un concreto esempio di quanto possa fare la determinazione di due giovani ai quali la mamma aveva proibito di mettere i piedi nella terra, un esempio del lavoro appassionato di due fratelli che hanno sempre vissuto in piena sintonia e con dei collaboratori considerati come componenti di una grande famiglia”. Gli chiediamo, nel salutarlo, se ha degli hobby. “Non so cosa siano - ci risponde - e questo perché non ho mai avuto tempo da sottrarre al lavoro. Ah, sì, mi piacciono i motori. Provo un piacere fisico quando il numero dei giri sale al massimo”. Ecco, questo è Sergio Cacciamali. Che ha un solo rammarico. Quello di aver perso quasi tutti gli amici d’infanzia. Con la mentalità propria di talune zone di campagna, è come se quasi tutti gli volessero rimproverare il successo e la scalata sociale!