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DEALERS

IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2003

LA SAICAR INDUSTRIALI NEL TRIANGOLO LECCE-BRINDISI-TARANTO

Musca il profeta Iveco Inaugurata la nuova sede dell’azienda pugliese al traguardo dei 25 anni di attività. Una struttura d’avanguardia e un team di qualificati collaboratori sotto la regia di Giulio Musca, personaggio pirotecnico ma di grande esperienza. di Tiziana Altieri LECCE - Venticinquesimo compleanno per la Saicar di Lecce che ha festeggiato questo importante traguardo con l’inaugurazione della sede completamente rinnovata, situata in prossimità della superstrada Lecce-Brindisi, all’ingresso della zona industriale della città salentina. Una concessionaria che rappresenta un fiore all’occhiello sia per il suo amministratore unico, il pirotecnico Giulio Musca che vanta però una lunga esperienza nella commercializzazione dei veicoli industriali, sia per il marchio Iveco. “La nuova struttura - spiega Giulio Musca - ha richiesto un investimento di un milione e mezzo di euro e si estende su un’area di 22mila metri quadrati, circa 10mila in più rispetto alla sede precedente. Le superfici coperte sono state quelle che hanno goduto di un incremento maggiore. L’attuale officina occupa uno spazio di 2.200 metri quadrati, 1.000 metri quadrati sono dedicati all’esposizione dei veicoli e 600 metri quadrati al magazzino ricambi i cui scaffali sono disposti su due livelli. “Gli uffici - prosegue - sono dislocati fra due piani per complessivi 900 metri quadrati. Grazie all’ampliamento della sede abbiamo potuto creare anche uno spazio per l’Usato Plus, un piazzale di ben 7.000 metri quadrati che può contenere veicoli in grado di rispondere alle più svariate esigenze di trasporto. Oggi, le dimensioni della Saicar sono ottimali in funzione della sua posizione sul mercato”.

I numeri della Saicar sono stanno a sottolineare che si tratta di un’azienda di successo: nelle aree di sua competenza (il mandato Iveco comprende le province di Lecce, Brindisi e la zona sud di quella di Taranto), il costruttore torinese, grazie all’attività della Saicar, ha raggiunto una quota di mercato del 65 per cento con punte del 70 per cento nel segmento del Daily e dell’88 per cento in quello dell’Eurocargo. “Il 2002 - ricorda il numero uno della concessionaria leccese che prese in mano le redini dell’azienda come unico titolare nel 1992 trasformandola in Saicar Industriali per sottolinearne il vero “core business” - è stato un anno estremamente positivo grazie alla legge sul Credito d’Imposta che ha permesso agli operatori della zona d’investire nell’acquisto di nuovi mezzi. Con 620 veicoli venduti (350 della gamma leggera, 150 della gamma media e 120 tra pesanti stradali e cava cantiere), il fatturato ha toccato i 30 milioni di euro, un risultato davvero eccezionale. Nel 2003 c’è stato un calo della domanda rispetto all’anno scorso ma noi continuiamo a essere ottimisti. Puntiamo,

L’elegante architettura della nuova concessionaria Iveco Saicar di Lecce, una struttura d’avanguardia, pensata per venire incontro alle esigenze della clientela. Sotto, Stefano Sterpone, Giulio Musca titolare della Saicar e Franco Fenoglio. soprattutto, a incrementare il fatturato dell’area Customer Service. Abbiamo inaugurato anche una postazione dedicata al Daily (Daily Chrono), un modello che vanta un’utenza numerosissima. Possiamo contare su una struttura e una gamma di prodotti all’avanguardia:

due armi vincenti per continuare a essere protagonisti sul mercato”. Giulio Musca entrò in Saicar nel 1978, quando la concessionaria, allora con il mandato sia per i veicoli Iveco sia per le vetture firmate Fiat, si trovava nel centro abitato della città barocca. Il trasferimento nell’area industriale, “nucleo storico” dalla quale hanno preso il via i lavori per l’ampliamento, risale al 1997. Quattro anni dopo, Saicar Industriale si è trasformata da società a responsabilità limitata a società per azioni. Una storia in crescendo per il dealer salentino che, nel suo lavoro quotidiano, è coadiuvato dai figli Angelo e Antonio. “Angelo - precisa con orgoglio - è laureato in economia e segue la parte amministrativa e il marketing mentre Antonio è responsabile delle vendite. Dopo la laurea, entrerà a pieno titolo in azienda anche Francesco che ha già mosso i suoi primi passi nell’attività di famiglia. Insieme a tutti coloro che lavorano presso la Saicar (una quarantina di persone entro la fine dell’anno), for-

miamo una grande squadra altamente professionale, che ha l’obiettivo di fornire un servizio sempre più a misura di cliente, sfruttando anche le più evolute dotazioni per la diagnostica come Modus, I.W.T. e IT2000. Il segreto del successo è la grande passione per il nostro lavoro. Sposando la partnership con Iveco, abbiamo trasformato una sfida ambiziosa in un’attività vincente”. L’assistenza sul territorio di competenza della Saicar è garantita da una rete di 10 officine autorizzate pronte a intervenire in qualsiasi momento. “Il nostro territorio - sottolinea Giulio Musca - è caratterizzato dalla presenza di una miriade di imprenditori monoveicolari: per la nostra forza di vendita giocano un ruolo fondamentale le relazioni che si instaurano con i clienti che hanno l’esigenza di trovare un interlocutore che sappia comprendere i loro bisogni e soddisfarli. Sono solo due, invece, le grandi flotte con cui lavoriamo. Ci auguriamo che a livello politico siano fatte delle scelte che ci permettano di continuare a crescere. Speriamo, per esempio, che vengano avviati i lavori per il famoso Corridoio 8: le grandi opere danno linfa a un sistema che altrimenti rischia di tornare a livelli bassi”. La Saicar è una concessionaria che ha, dunque, tutte le carte in regole per continuare non solo a giocare ma anche a condurre la partita. “Per Iveco - ha aggiunto Giuseppe Amaturo, responsabile della rete Iveco nell’ambito del Mercato Italia - è una grande soddisfazione poter mostrare questa sede che conferma la validità delle scelte che il nostro marchio ha fatto nel recente passato. Quella di ridurre le concessionarie concentrando l’attività nelle mani di persone estremamente professionali è stata una decisione coraggiosa, ma oggi raccogliamo i frutti. In questa zona i clienti Iveco possono contare su una forza lavoro capace di offrire 45.000 ore annue di assistenza, qualcosa di veramente unico”.

CONSEGNATI 25 STRALIS ALLA F.LLI IAIA

Una flotta tutta Iveco SAN VITO DEI NORMANNI - Con la consegna di 25 Stralis AS440S48T/P diventano circa un centinaio i veicoli della flotta dell’azienda F.lli Iaia di San Vito dei Normanni, “cliente storico” sia della concessionaria Saicar sia del marchio Iveco. “Con i nuovi Stralis - ha dichiarato Vito Iaia, che amministra l’azienda insieme al fratello Annibale - la nostra flotta di pesanti raggiunge le 70 unità. Abbiamo anche una decina di EuroCargo, 4 Daily, che presto diventeranno cinque, e un centinaio di semirimorchi differenti. Il 98 per cento della nostra flotta è comunque firmata Iveco”. La F.lli Iaia può vantare una storia lunga oltre trent’anni: era il 1966, infatti, quando Francesco Iaia, padre di Vito e Annibale, acquistò il primo camion, un Fiat 643. La crescita è stata costante: negli anni Settanta il business è stato ampliato fino all’importante contratto con la Parmalat di Parma grazie alla quale i fratelli Iaia hanno potuto raggiungere le attuali dimensioni. “Sono due - ha aggiunto Vito Iaia - le sedi in provincia di Brindisi: una a Carovigno (40.000 metri quadrati con un capannone di 4 mila metri quadrati) e una a San Vito dei Normanni (7.000 metri quadrati di cui 2.500 adibiti a magazzino). C’è, poi, la struttura di Parma che si sviluppa su un’area di 114 mila metri quadrati di cui 6 mila occupati da magazzini utilizzati per gli sviluppi logistici e intermodali. “Il nostro core-business - ha proseguito - è il trasporto di prodotti alimentari, ma nell’ultimo periodo abbiamo allargato il nostro raggio d’azione dotandoci, per esempio, di semirimorchi per il trasporto di materiali sfusi come le plastiche. Non ci occupiamo solo della movimentazione ma anche dello stoccaggio delle merci e offriamo il servizio di deposito refrigerato conto terzi. Inoltre, guardiamo con sempre maggiore interesse all’estero, ma crediamo che per essere concorrenziali fuori dai confini italiani sia fondamentale trovare dei partner”. L’azienda di San Vito dei Normanni, che è stata una delle prime a ottenere la certificazione Iso 9002 e Iso 14000, occupa un centinaio di persone ai quali bisogna aggiungere l’indotto formato da diversi padroncini. “La nostra azienda - ha concluso Annibale Iaia - ha puntato sul trasporto intermodale. Pensiamo che oggi debbano acquistare sempre più importanza sia il trasporto su ferrovia sia quello su acqua con l’affermazione delle autostrade del mare. Naturalmente il nostro auspicio è che le scelte politiche possano aiutarci a sostenere questo trend positivo”.


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