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ATTUALITÀ

IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 2006

AZIENDE DI TRASPORTI / TIR EXPRESS E SAA DI CHIETI SCALO

Tamburro: “Con Scania un feeling collaudato” di Paolo Altieri CHIETI SCALO - L’avevamo incontrato, Giustino Tamburro, una primissima volta in occasione del Transpotec a Milano. Ci aveva fatto subito una bella impressione, che lui colse al volo facendosi promettere che saremmo andati a trovarlo per conoscere in diretta la sua attività di trasportatore in quel di Chieti Scalo in Abruzzo. Persona di grande umanità, una vita di grandi sacrifici alle spalle, con tanti anni passati nella cabina di un camion sulle strade della Penisola e dell’Europa, carattere allegro e gioviale, un orgoglio smisurato - e giustamente - per il piccolo Giustino junior (5 mesi), il suo primo nipotino, Giustino Tamburro è il fondatore della Tir Express, una dinamica azienda di trasporto di dimensioni medie che è lì a dimostrare che anche nel centro-sud, se si lavora con serietà, onestà e lungimiranza, è possibile creare attività che diano soddisfazioni. Nato a Chieti Scalo il 16 marzo 1946, in una famiglia di contadini, quarto di cinque fratelli (gli altri sono Giuseppe, Maria, Ida e Gabriele), sposato con Livia D’Orazio, originaria di un paese vicino (Casalin Scontrada), tre figli (Cleonice, 35 anni, laurea in giurisprudenza, Marco, 32 anni a settembre, geometra ma anche con studi in ingegneria, e Carla, 26 anni, laureanda in economia e commercio), tutti pienamente e con entusiasmo inseriti in azienda con incarichi di responsabilità, Giustino Tamburro, subito dopo la licenza elementare, si trovò a seguire papà Venturino in campagna. Una strada che non gli piaceva molto e che presto abbandonò, quando ormai ragazzo cominciò ad accompagnare in qualche consegna Gustavo Di Sante, un amico autista. Il suo futuro era ancora tutto da scrivere quando partì militare nel Corpo Bersaglieri. “Mi destinarono - racconta - al Car di Nocera e poi a Pordenone. La ricordo come una bella e positiva esperienza, perché venni destinato al reparto mezzi, dove mi occupavo di tutto. Mi congedai il 6 agosto del 1967 con la patente di guida di categoria C. Fu il più bel regalo del servizio militare, sì, perché su quel documento avrei costruito il mio futuro. Era una domenica quel 6 agosto quando tornai a casa. Lo ricordo bene perché il giorno dopo ero già al volante di un Fiat 82 N2 per andare a caricare del grano a Montenero di Bisaccia per conto della Barilla di Parma. Quel lunedì era in pratica cominciata la mia avventura da trasportatore. Feci l’autista dipendente per circa due anni, con uno stipendio di 27mila lire al mese più 300 lire per ogni giorno di trasferta”. Nel 1970 Giustino Tamburro decide di mettersi in proprio. “Il mio primo camion fu un Fiat 82 N4, con due anni di anzianità, con il quale non stavo mai fermo. Viaggiavo notte e giorno, consegnando in tutta Italia prodotti di una cartiera della zona. Comprai poi una seconda macchina, un Fiat 90 N1, anche questo impegnato a macinare chilometri lungo l’intera Penisola”. Intanto il lavoro aumentava fino al punto che nel 1987 Giustino Tamburro decide di fare un passo importante con la creazione della società di trasporti Tir Express, in cui coinvolge, il cognato Luciano D’Orazio, ragioniere, con una quota del 35 per cento. “Per buona parte degli Anni ’90 prosegue Giustino Tamburro - insieme all’attività della Tir Express, che inizialmente disponeva di un piccolo ufficio in via Pescara, sempre a Chieti Scalo, e un deposito qui dove siamo ora, proseguì anche quella della mia ditta individuale. Ma intanto la

Da sinistra, Fabrizio Grilli, titolare della concessionaria Scania Italcamion, Giustino Tamburro, Cinzia Caserotti, direttore marketing Italscania, Gianmaria Bezzi e Giorgio Tettamanti, rispettivamente direttore prodotto e responsabile grandi flotte Italscania.

Tir Express si andava sempre più consolidando con il potenziamento della flotta dei veicoli e delle struttura per il deposito e la movimentazione delle merci, costituite soprattutto da bobine d’acciaio”. Nel 2000 la grande svolta, con l’acquisto dell’attuale sede in un’asta pubblica. Che viene completamente ristrutturata per accogliere un’attività che in quell’anno conta già una flotta di 70 veicoli, metà Iveco, metà Scania, altrettanti dipendenti e un fatturato di circa 15 miliardi di lire, grazie anche a un importante contratto con Cartiera Burgo”. Oggi la Tir Express, insediata su un’area di 23mila metri quadrati dei quali è una realtà che inorgoglisce il simpatico Giustino Tamburro. I numeri lo stanno a dimostrare: 110 dipendenti, una flotta di 106 veicoli dei quali 98 Scania, 6 Daf e 2 Iveco, 170 semirimorchi, un fatturato di 16 miliardi di euro, realizzati per il 30 per cento in Italia, il 70 all’estero, una filiale a Fiorenzuola, una società collegata per le attività commerciali e finanziarie, la Saa (Società abruzzese autotrasporti) rilevata nel 1997. Tra i clienti più importanti di Tir Express/Saa ricordiamo la Cartiera Burgo (incide per il 30-40 per cento dell’intero fatturato), Marcegalia (acciaierie), SaintGobin (isolanti e vetro), Arvedi (acciaierie), Gruppo Avir (bottiglie), General Sider (tubi), Margaritelli (semirimorchi Merker), Pilkinton (parabrezza), Di Zio (cisterne inox per cantine vinicole). “Si, se mi guardo indietro e attorno - ci confessa mentre ci accompagna nei vari ambienti dell’azienda - sono soddisfatto di quello che ho costruito e abbastanza sereno per le prospettive future. La presenza responsabile e appassionata in azienda di mio figlio Marco e delle sue sorelle mi fa sperare che per il futuro l’attività possa proseguire nel migliore dei modi. Abbiamo già programmato, per esempio, l’ampliamento della sede con la realizzazione di un nuovo capannone di 5mila metri quadrati per il deposito di carta e materiali vari. Si tratta in ogni caso di un’attività che richiede molto sacrificio. Qui nella zona c’erano decine di trasportatori in un recente passato. Sono scomparsi quasi tutti. La nostra crescita è dovuta soprattutto alla serietà, alla correttezza, all’onestà, all’umiltà, alla disponibilità totale nel nostro servizio quotidiano nei confronti dei clienti. I consigli per i miei figli sono semplici e chiari, cercare di proseguire su questa strada con tenacia ed equilibrio. Purtroppo, quella del trasportatore, è un’attività che soprattutto oggi deve fare i conti con molti problemi: i costi crescenti del gasolio, delle autostrade, dei transiti, oltre che la pesante fiscalità e una burocrazia dura a morire. Quindi occorre oculatezza nel pianificare la gestione dell’azienda. In questo i miei figli hanno la fortuna di poter ancora contare sulla mia esperienza”. Quale la più bella soddisfazione di Giustino Tamburro? “ Potrei dire che sono riuscito a trasformarmi da autista a operatore

dell’autotrasporto e ho costruito dal nulla tutto quello che vede. Sì, perché mio padre non ha dovuto vendere nemmeno un metro di terra per darmi una mano. La soddisfazione vera mi viene dall’unità della famiglia, senza di essa non avrei potuto ottenere questo risultato”.

Da sinistra, Giustino Tamburro con il cognato Luciano D’Orazio e i figli di Giustino Carla, Marco e Cleonice tutti impegnati in azienda. Ma come nasce, invece, la passione per il colore arancione della Scania? La domanda tocca una delle tante sensibilità di Giustino Tamburro. “Se da un’occhiata nel piazzale, lei vedrà oltre che i nuovi possenti Scania R500 anche, laggiù, quel mingherlino di Scania 111. È la mascotte della Tir Express/Saa, ma anche il veicolo più redditivo dell’azienda con quell’andirvieni continuo qui nei dintorni per piccoli carichi, che assolve egregiamente consumando poche gocce di gasolio. Ecco, il feeling con Scania poggia essenzialmente su un

fatto di razionalità. Nel senso che fin dai primi acquisti abbiamo avuto sempre la conferma che i veicoli Scania rappresentano davvero una assoluta garanzia sul piano dell’affidabilità, delle prestazioni, dei consumi, della qualità globale. A ciò si devono aggiungere due aspetti importanti: la qualità del servizio che l’Italscania è in grado di assicurare e la correttezza di tutte le persone preposte al contatto con il cliente, qualunque siano le sue esigenze”. “Lei lo sa bene, per un trasportatore prosegue - è fondamentale che i veicoli

della flotta siano tutti i giorni in grado di viaggiare e soprattutto di non accusare problemi mentre sono sulle strade d’Europa. Sotto questo profilo, dopo aver fatto esperienze spesso molto negative con veicoli di altri marchi, Scania continua a darci le più ampie soddisfazioni il che ci ha indotto a inserire nella nostra flotta quasi esclusivamente veicoli con il marchio svedese e ne aggiungeremo un’altra quarantina già il prossimo anno. Anche sotto il profilo del service, la rete e gli uomini Scania dimostrano una costante e attenta disponibilità, con proposte anche di equipaggiamenti, come per esempio Interactor 300 uno strumento di bordo a disposizione dell’autista, con funzioni finalizzate alla sicurezza e alla produttività del mezzo, che sono quanto mai pertinenti nel processo di miglioramento della gestione dei veicoli. Con Scania, in definitiva, ci sentiamo in una botte di ferro, perché il cliente viene considerato come un vero e proprio partner cui mettere a disposizione, per la gestione del veicolo, tutte le migliori esperienze e il patrimonio tecnologico di una grande costruttore. E poi non dimentichiamo un ultimo aspetto: l’immagine. Per il nostro lavoro, i veicoli sono il biglietto da visita dell’azienda nei confronti dei clienti. I nuovi Scania R500 sottolineano nel migliore dei modi la positiva immagine e il valore della Tir Express/Saa”.

Il fondatore dell’azienda abruzzese, oggi brillantemente sostenuto dai figli, opera già da qualche anno quasi esclusivamente con veicoli Scania: “Una scelta - afferma - che si è rivelata davvero soddisfacente per l’affidabilità dei veicoli, i consumi contenuti dei motori e la qualità del servizio”

Italcamion, la concessionaria punto di riferimento di Tir Express/Saa

Dieci anni nel segno del Grifone CHIETI SCALO - Due fratelli, Fabrizio e Francesco Grilli sono oggi i dinamici titolari della Concessionaria Scania Italcamion, azienda fondata nel 1968 dal loro papà Sergio che mosse i primi passi con la vendita di veicoli usati e con la realizzazione di allestimenti per veicoli industriali soprattutto relativamente a gru e piattaforme aeree. La collaborazione con Scania risale al 1996 quando la Italcamion ottenne il mandato dall’allora Italscandia e ha cominciato ad estendere l’attività anche alla vendita di veicoli nuovi.

Oggi la Italcamion è un’azienda che occupa una ventina di dipendenti, realizza un fatturato di 7 milioni di euro con una vendita nel 2005 di 40 Scania nuovi, un centinaio di veicoli usati e una quarantina di gru. La sede è dislocata a Fossacesia Marina su un’area di 15mila metri quadrati dei quali 2mila coperti. “A breve sarà inaugurato - ci anticipa Fabrizio Grilli - un nuovo impianto in una posizione strategica proprio all’uscita del casello Val di Sandro dell’autostrada Pescara-Bari. Sorge su un’area di 7mila metri quadrati dei quali 1.500 coperti, ha richiesto un investimento complessivo di 2 milioni di euro, occuperà una decina di nuovi dipendenti e accoglierà l’officina meccanica per la riparazione motori, il magazzino ricambi e un punto vendita di veicoli nuovi Scania e usato”. La zona di competenza della Italcamion per il mandato Scania sono le province di Chieti, Campobasso e Isernia, “ma per quanto riguarda i veicoli usati e la produzione di allestimenti di cassoni fissi e ribaltabili con prodotti Effer, Benelli, Stern, ci muoviamo sull’intero territorio nazionale”. Italcamion, come tutte le altre concessionarie Scania, sta per aggiungere un altro business alla propria attività: la vendita di semirimorchi Viking, realizzati su specifiche Scania, dalla Margaritelli di Tocco di Casauria. “Siamo convinti - sottolinea a tal proposito Fabrizio Grilli - che si tratta di una interessante opportunità. Sta a noi far capire ai clienti che siamo in grado di provvedere al veicolo completo per la loro attività di trasporto”. Ricordiamo che nella zona la rete Italscania conta dal 1999 su un secondo dealer, Giancarlo Bellachioma, titolare della Diesel Meccanica. Il suo territorio di competenza sono le province di Teramo e Pescara, dove lo scorso anno ha realizzato un volume di vendita di una cinquantina di Scania. La Diesel Meccanica ha inoltre in fase di realizzazione una nuova sede che rappresenta la continuità degli investimenti per Scania nel futuro.


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