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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Aprile 2007
SCANIA / PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER L’AMMIRAGLIA SVEDESE
The Griffin campione di bellezza
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di Mattia Eccheli TORINO - Il camion più bello del mondo è uno Scania. La motrice della serie limitata “The Griffin” R 620 LA4x2MNA è stata premiata il 9 marzo a Torino, presso il Museo dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” in occasione del Car Design Day. La giuria presieduta da Bruno Alfieri ha deciso all’unanimità con questa motivazione: “Per l’efficace personalizzazione dell’allestimento e degli spazi a bordo che mettono in risalto le caratteristiche ergonomiche di un ambiente di lavoro progettato per risultare funzionale, confortevole, ed esteticamente più che appagante”. Un giudizio che non lascia dubbi e che, con 10 pun ti, ha consentito al “grifone” di precedere di due lunghezze il secondo classificato, il Daf XF 105. “È un premio che ci rende orgogliosi - commenta la direttrice marketing di Italscania, Cinzia Caserotti - ma ancora di più siamo soddisfatti nel vedere le espressioni dei nostri clienti: contenti del loro acquisto”.
Soddisfazione in casa Italscania per la conquista del premio “Camion più bello del mondo” assegnato all’edizione limitata “Griffin”, opera del designer Jan Richter della famosa carrozzeria svedese Svempas, e realizzata in 32 esemplari tutti già venduti.
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UNA SERIE SPECIALE PROGETTATA A TRENTO Perché, in effetti, “The Griffin” è una serie limitata, la quarta della storia italiana di Scania e la terza progettata proprio a Trento, dove ha sede la filiale del colosso scandinavo: “Il progetto è nostro, la realizzazione svedese” conferma Caserotti. Delle edizioni limited solo la prima, quella del 2000, è stata anche pensata in Svezia: le successive tre sono state espressamente richieste dall’Italia. Tanto è vero che solo in pochi altri Paesi sono in circolazione questi mezzi. E anche in Italia, per precisa scelta degli strateghi del marketing, le serie limitate devono restare una vera esclusiva, praticamente una motrice per ogni concessionario del Belpaese: “Tutti e 32 i mezzi Griffin erano già stati venduti prima che si sapesse del premio - spiega Cinzia Caserotti - anche se a noi sono pervenute almeno una sessantina di richieste e più”. Invece, come le altre serie, anche questa rimane un’operazione selettiva, da collezionisti: il meglio delle motorizzazioni disponibili in casa Scania
Da sinistra, Christian Levin si complimenta con Jan Richter, il designer svedese che ha curato la serie The Griffin. Accanto a Levin, Claudio Zizzi, proprietario del camion premiato. Ultimo a destra, James Rossi, socio della concessionaria Scania di Orio al Serio.
abbinato agli allestimenti più prestigiosi. “Dal punto di vista estetico continua la responsabile marketing oltre alla verniciatura esterna, è piaciuta molto la decorazione con il grifone. È lo stemma di Scania, ma è la prima volta che lo proponiamo in una versione così aggressiva”. Ai giurati del premio il rapace svedese è dunque piaciuto. In realtà, sono parametri fondamentali per la valutazione anche gli interni: “Guardare e valutare esteticamente una motrice è un esercizio molto diverso rispetto all’auto - sintetizza l’ideatore del premio, Bruno Alfieri - perché si può parlare di un’estetica sui generis che si limita al frontale quadrangolare mentre il disegno è il banco di prova per le capacità artistiche del designer e lo scudo diventa forma araldica e scultorea, ostentazione e simbolo della mar-
ca. La composizione è molto spesso un capolavoro di armonia ed equilibrio”. “Questi colossi della strada - insiste - marciano superbi, inalberando la loro identità che è anche garanzia di grandi qualità meccaniche. La cabina è il secondo palcoscenico dove il designer gioca le sue carte non solo formali, ma anche funzionali e psicologiche nel continuo tentativo di capire e interpretare le necessità degli autisti”. PER I CULTORI DELLO STATUS SYMBOL Il premio è nato per le automobili nel 1993, mentre per i camion è appena alla seconda edizione. Quella inaugurale del 2005 è stata vinta dal Renault Magnum 480 T. Nell’albo d’oro il secondo nome è quello di Scania: la
Per Claudio e Ivan Zizzi autentica passione per il marchio Scania
I “collezionisti” del Grifone BERGAMO - Quasi dei collezionisti. I fratelli Claudio e Ivan Zizzi le serie limitate Scania non se le vogliono proprio perdere. E così “The Griffin” R 620 LA4x2MNA è il quarto esemplare di una di queste versioni di prestigio che si sono assicurati nel corso degli anni. Quattro su quattro! Il “grifone”: “Ci piacciono i colori esterni e l’interno della cabina” sorride Claudio, 37 anni. Parla dal camion: “Noi guidiamo ancora, sì - confessa - anche se io un po’ meno di Ivan che, adesso, è a bordo del nuovo Scania. È lui che si gode il computer, internet, il televisore, il dvd e tutte le altre comodità del Griffin”. È quasi un peccato non dormirci dentro? “Lo dico anch’io!”, risponde ridendo. Su 24 camion, 21 sono Scania: “Vanno bene e ci troviamo bene con il nostro concessionario (Rossi Veicoli Industriali di Bergamo, ndr), con l’officina, con l’assistenza... con tutti insomma. E poi siamo un po’ patiti di camion: anche per questo continuiamo a guidarli e ci piacciono quelli belli. Come il Griffin e le altre serie limitate”. La loro azienda ha ormai 40 anni di storia alle spalle e venne fondata dal padre: oggi la mandano avanti loro due (gli amministratori che guidano) assieme ad altri parenti. Lavorano nell’impresa di famiglia da quando sono giovanissimi. Si occupano soprattutto di trasporti internazionali, verso la Francia e la Spagna in particolare: “Guido ancora - chiarisce Claudio - perché così visito anche i clienti e un po’ vedo cosa fanno i nostri autisti”. E guida eccome, anche se meno del 43enne fratello Ivan: una trentina di viaggio l’anno almeno. Quasi uno la settimana. Quando il concessionario l’ha chiamato per dirgli che il
Griffin aveva vinto il premio riservato al più bel camion del mondo è stato contento. Naturalmente: “E poi ci è stato chiesto di metterlo a disposizione”, precisa. E, ancora naturalmente, i fratelli Zizzi hanno accettato: “Ce ne siamo separati per un giorno e mezzo”, confessa. Una separazione sopportabile. “Hanno voluto il nostro perché è ancora originale, nel Ivan Zizzi e il figlio Omar. senso che non ha subito modifiche esterne”, puntualizza l’amministratore. Acquistato lo scorso novembre, il grifone bergamasco è così come era uscito dalle officine Svempas, in Svezia. A luglio “The Griffin” sarà uno dei fiori all’occhiello in esposizione all’annuale festa di beneficenza che la Trasporti Zizzi organizza a Medolago: “Raccogliamo fondi per i bambini africani - conclude Claudio anche a nome del fratello - e vogliamo sostenere delle iniziative in Malawi”.
decisione è stata presa in autunno anche se la consegna del riconoscimento è avvenuta il 9 marzo alla presenza del nuovo amministratore delegato di Italscania, Christian Levin. Fra i membri della giuria c’erano anche il crea tore di moda Elio Fiorucci, l’ex di rettore del centro stile Mercedes Bruno Sacco, l’ex amministratore delegato di Pininfarina Ricerca e Sviluppo (incarico lasciato nel 2005) Lorenzo Ramaciotti e il pittore americano Kenneth Noland. Con il 2007, la rassegna viene estesa anche ai veicoli commerciali. “The Griffin” è l’erede delle serie precedenti: del primo Millennium del 2000, del Top Class del 2002 e del King del 2003: “Ci siamo fermati per due anni - ammette Caserotti - perché nel 2004 è uscita la nostra nuova serie e nel 2005 abbiamo lanciato il progetto tutto italiano per la personalizzazione dei veicoli: atelier”. Adesso, la direttrice marketing sembra volersi concedere un po’ di “riposo”: “Certamente non proporremo una nuova serie limitata quest’anno - assicura - e poi valuteremo se pensarne una per il 2008 o per il 2009”. Vista la crescente richiesta è quasi meglio cominciare a “mettersi in coda”: “Rispetto ad altri Paesi - spiega sempre Caserotti - in Italia c’è più sensibilità verso questi mezzi esclusivi. Non da parte di tutti, certo, ma alcuni sono dei veri cultori per i quali rappresentano quasi uno status symbol”. Le versioni limitate costituiscono il meglio del meglio, da ogni punto di vi sta e non costano nemmeno poco: circa il 30 per cento in più del listino normale. Le ragioni del sovrapprezzo si spiegano facilmente. Perché oltre al le caratteristiche tecniche (passo 3.700, rapporto al ponte 3.27, cambio con overdrive e nuova catena cinematica di serie, cabina CR19 TOPLINE Platinum, versione Strong-Softair, rallentatore, opticruise, pedana doppia, minigonne, gomme 385/65 + 315/80, serbatoio 600L + 400L, cerchi in lega, protezione frizione, dispositivo di sollevamento asse rimorchio, sistema hill hold, batterie 225 ah, luce per insegna frontale, luci parasole, luci imbarco, grandangolo autista + passeggero, specchio frontale, 2° letto - tendine, braccioli lato autista e passeggero, predisposizione CB, predisposizione
telefono, cicalino retromarcia, martelletto d’emergenza, modulo cucina e Interactor 600) ci sono le finiture esclusive. Che comprendono verniciatura completa cabina e plastiche in rosso speciale metallizzato, decorazioni esclusive esterno cabina e minigonne, decorazioni cerchi e mozzo centrale ruote con grifone, scritte cromate R620 e V8 sulla griglia frontale, sedili bicolore in pelle colore rosso/nero e logo Scania, pannelli porte in pelle colore rosso e logo V8, volante in pelle nera e fibra di carbonio Silver, profilo colore rosso su cruscotto, tappeti in moquette nera con profili colore rosso e logo Griffin, tappeto centrale pelle e alluminio spazzolato con logo V8, specchi retrovisori verniciati argento metallizzato, griglia frontale argento metallizzato, barra luci superiore cromata, parasole con fari allo xenon, led segnalazione frenata su retro spoiler, terminale di scarico cromato, pannello cromato retro cabina con logo V8 e listelli antiscivolo in alluminio in entrata cabina. IL BINOMIO RICHTER-SVEMPAS Jan Richter è il designer svedese che ha curato la serie “The Griffin” mentre il carrozziere, ormai un mito per gli amanti delle versioni limitate, è noto come “Mr. Svempas” con sede nel la cittadina di Skogas in Svezia. Dalla sua azienda/officina in realtà escono non solo le serie esclusive ma anche dei prototipi: cura anche gli aspetti estetici degli esterni e soluzioni interne di rivestimenti particolari, cromature, equipaggiamenti tecnologici. “È il miglior veicolo che io abbia avuto la possibilità di vendere: il miglior Scania mai costruito” garantisce Ja mes Rossi, trentenne socio della concessionaria Scania di Orio al Serio che ha venduto lo Scania ai fratelli Zizzi. “Veramente - prosegue - perché noi ci abbiamo creduto ancora prima dei nostri clienti: ne abbiamo chiesti quattro e li abbiamo venduti tutti. E se ne aves simo avuto un quinto, avremmo ven duto anche quello”. Alla Rossi Veicoli Industriali sanno il fatto loro: sono concessionari monomarca Scania e hanno un giro d’affari che gravita sui 150 mezzi pesanti l’anno (“noi ci occupiamo solo di questi”, sottolinea sempre Rossi) con una trentina di addetti, inclusi i 19 dell’officina.