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ATTUALITÀ

N° 198 / Aprile 2011 Il Mondo dei Trasporti

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VOITH / IMPORTANTE COOPERAZIONE CON RENAULT TRUCKS

Con il Retarder il Premium Optifuel va al massimo “Per avere risultati migliori dal Premium Optifuel bisogna integrare anche il Retarder Voith - dice Armin Rieck, Direttore della Route Division di Voith Italia - Una perfetta sinergia tecnica, da cui è scaturita con Renault Trucks una cooperazione importante anche dal punto di vista commerciale, partendo dalle tre tappe dell’Optifuel Tour, e prima ancora dal Samoter”. Mauro Zola BERGAMO - Due clienti Renault Trucks su dieci montano già il Retarder Voith. Logico quindi che uno dei partner scelti dal costruttore francese per accompagnare il primo Optifuel Tour del 2011 sia l’azienda tedesca, che ha accettato di buon grado di partecipare alle tre date. A partire da quella di Bergamo. A guidare la piccola delegazione Armin Rieck, Direttore del la Route Division di Voith Italia. Come è strutturata la vostra collaborazione con il progetto Optifuel? “Per avere risultati migliori dal Premium Optifuel bisogna integrare anche il Retarder Voith. Una perfetta sinergia tecnica, da cui è scaturita con Renault Trucks una cooperazione importante anche dal punto di vista commerciale, partendo dalle tre tappe di questo Optifuel Tour, e prima ancora dal Samoter. A metà aprile poi porteremo alcuni clienti italiani in Francia, nell’ambito dei Constraction Days organizzati dalla Losanga, iniziativa con cui cerchiamo si spingere l’adozione del Retarder anche sui mezzi da cava e cantiere, un settore importante in Italia, soprattutto ora che da segni di ripresa. Nel nostro caso poi, pian piano tutti i costruttori stanno riconoscendo l’importanza del rallentatore in questo segmento. Questo perché l’uso del Retarder non si esaurisce soltanto nelle operazioni di carico e scarico dei materiali, in cui molti autisti ancora oggi dicono che, viste le basse velocità, un rallentatore non serve. Esaminando una condizione emblematica, come quel-

la delle cave di Carrara, per tenere una velocità costante in una lunga discesa con carichi molto pesanti, un Retarder con una potenza frenante di 700 Nm, ti aiuta a percorrere il dislivello più tranquillamente. In più con il cambio automatizzato Optidriver inserisci la marcia e il Retarder interviene automaticamente gestito dalla centralina elettronica, due sistemi che lavorano in perfetta simbiosi per aumentare il comfort e la sicurezza in ogni condizione”. Che modello di Retarder viene montato sui veicoli Renault Trucks? “Il VR3250, che come tutti i nostri prodotti è stato in pratica sviluppato insieme al costruttore. A differenza della concorrenza, noi diamo una versione personalizzata per Renault

Trucks del nostro rallentatore. E altrettanto facciamo con tutti i nostri clienti, nessun Retarder è uguale all’altro. Questo è il no stro impegno nei confronti dei costruttori per garantire il miglior risultato possibile”.

per una produzione di massa ma di un particolare confezionato con cura sartoriale, come fosse un abito su misura. Noi abbiamo cucito addosso al Premium e al Magnum il rallentatore ideale per le loro esigenze”.

Si tratta di una sfida impegnativa, soprattutto per quel che riguarda lo sviluppo di modelli sempre diversi. “Bisogna ricordare che il sistema idrodinamico che sta alla base del Retarder è stato inventato da Voith. Lo studio di un singolo prodotto insieme al costruttore, per integrare nel nostro rallentatore le funzionalità del cambio che questi utilizza, oltre alla perfetta integrazione del nostro prodotto nella sua driveline fanno parte da sempre della nostra politica. Non si tratta di un componente studiato

Che prestazioni garantisce questo modello di Retarder? “Oltre alla già citata potenza frenante di 700 Nm, stiamo cercando di puntare forte sulla pos sibile combinazione tra il VR3250 e gli ultimi sviluppi dei freni motore. L’accoppiata tra questi due componenti è in grado di garantire una super potenza frenante, che arriva a superare i 1.000 Nm. È soprattutto in tempi come questi, in cui le aziende sono più deboli per effetto della crisi che noi dobbiamo sapere dare delle risposte forti. La super potenza frenante

è una di queste”. Questo dovrebbe garantire ampi margini di sicurezza in ogni condizione. “Sì. Pensando che anche il Magnum 520 cv, cioè il più potente tra i camion Renault Trucks, arriva a una potenza del motore che gira intorno ai 500 chilowatt, noi riusciamo ad avere una maggior potenza frenante rispetto alla spinta della trazione. Questo serve perché, come è evidente, se si viaggia con un carico di 40/44 t a una velocità di 80 km/h, hai bisogno di una grande potenza frenante per poterti fermare in situazioni di emergenza. In più a questi 1.000 Nm devi aggiungere la prestazione offerta dai normali freni di servizio. Questi argomenti diventano sempre più importanti mano a mano che il

traffico nelle autostrade aumenta e il discorso della sicurezza diventa fondamentale per la ripresa dell’autotrasporto. In più, abbiamo fatto dei test sul Retarder, sempre in collaborazione con Renault Trucks, in cui è emerso che su di un veicolo equipaggiato con il nostro rallentatore è possibile ottimizzare i consumi. Il risultato finale relativo al risparmio dipende naturalmente dalla bravura dell’autista, ma la combinazione del cambio automatizzato più il Retarder integrato nel sistema Can Bus permette di eliminare molti errori che un autista medio può compiere. Quindi già in partenza abbiamo un benefit rispetto a una combinazione tradizionale di cambio meccanico senza Retarder. Con il Premium Optifuel abbinato al Retarder siamo arrivati a una soluzione ideale”. Può spiegarci il perché in termini pratici? “Con il Retarder aumenti la tua velocità commerciale, il viag giare del camion diventa più fluido. Se hai solo il pedale del freno di servizio a disposizione, rischi di frenare troppo e poi devi quindi riaccelerare, perdendo velocità e consumando di più. Sull’automobile te ne rendi meno conto ma su di un camion queste cose le senti. Invece con il Retarder, avendo a disposizione cinque scatti che rappresentano altrettanti gradi di frenata, puoi anche anticipare il rallentamento sposando in pieno i principi della guida razionale che sta alla base del programma Optifuel. Basta agire con un leggero tocco e inserire il primo o il secondo scatto, questo ti garantisce la giusta potenza frenante, sufficiente al cambio Optidriver per trovare la marcia ideale”.

Il TÜV certifica le qualità del Retarder Voith

LA RICETTA DEL RISPARMIO

Da destra, Alberto Vesprini responsabile commerciale Retarder in Voith Italia, Armin Rieck, Direttore Route Division in Voith Italia, Marc Ferrante, responsabile prodotto Voith Francia, Cassandra del reparto fiere di Voith Italia.

BERGAMO - Che il risparmio di carburante sia garantito con l’uso del rallentatore Voith lo certifica anche il TÜV tedesco, come ha ricordato Armin Rieck nel corso della presentazione alle aziende che ha aperto l’Optifuel Tour di Renault Trucks. L’ormai noto ente di certificazione tedesco ha infatti realizzato una prova con il Premium su cui era installato il Retarder, comparandola con quella di un modello privo del rallentatore. Il test si è svolto nella regione del Saaland, normalmente utilizzata dal TÜV per buona parte delle sue comparazioni, sulle autostrade A1 e A26, su di un percorso di 185 km, fino a un’altitudine di 420 m, superando dislivelli per complessivi 2.560 m. L’uso del Retarder

VR3250 ha garantito una riduzione del 5 per cento dei giri motore, del 15,5 per cento dei cambi di marcia e addirittura del 72 per cento degli interventi dei freni di servizio. Il tutto con un risparmio di 0,3 litri ogni 100 km. “Il che in pratica vuol dire - ha riassunto Rieck - che su di una percorrenza media di 180mila km all’anno consumo 594 litri in meno. Al costo attuale del gasolio vuol dire risparmiare 840 euro all’anno per ogni camion che monta il rallentatore Voith. In quattro anni di vita media del veicolo, vuol dire minori costi per 3.360 euro, e questo soltanto per il gasolio, devo anche aggiungere 2.173 euro per il minor costo dell’assistenza per il freno di servizio e altri 2.250 euro per i freni del semirimorchio”.


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