IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 291 / Luglio-Agosto 2020
IFAC / AL VIA L’APERTURA DI UN MODERNO IMPIANTO A TREZZO SULL’ADDA
Sbarco al Nord in grande stile POSIZIONATO LUNGO L’AUTOSTRADA MILANO-VENEZIA, ALL’INTERNO DI UN POLO INDUSTRIALE NELL’HINTERLAND MILANESE, LO STABILIMENTO È DESTINATO A DIVENTARE IMPORTANTE HUB EUROPEO PER IL PRODUTTORE PUGLIESE DI FURGONI E KIT ISOTERMICI CHE, IN QUASI QUARANT’ANNI DI STORIA, HA FATTO DELLA TECNOLOGIA E DELL’INNOVAZIONE I SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA. “ESPORTIAMO IN LOMBARDIA IL CALORE, LA PROFESSIONALITÀ E LA CURA DEL CLIENTE”, AFFERMA VITO AMODIO.
E
MAX CAMPANELLA TREZZO SULL’ADDA
ccellenza pugliese sul piano della tecnologia, dell’innovazione, della cura del design, della qualità, della presenza internazionale e della sensibilità verso gli aspetti sociali del lavoro, dopo quasi quarant’anni di storia IFAC sbarca con una sede nel Nord Italia. Fondata nel 1981 a Castellana Grotte, in provincia di Bari, e successivamente trasferita a Conversano, dal 2007 IFAC produce furgoni e kit isotermici nello stabilimento di Acquaviva delle Fonti: un sito di 30mila mq coperti e altrettanti di parcheggio esterno che negli anni ha puntato sull’eccellenza, con l’acquisizione di impianti di ultima generazione tecnologica e sistemi robotizzati. Il fondatore Angelo Amodio, oggi affiancato dai figli Giusi e Vito, ha saputo trasformare l’azienda familiare
in un solido gruppo industriale che quest’anno, superando tutte le difficoltà con non comune capacità imprenditoriale, ha deciso di rafforzare la vicinanza alla clientela aprendo una nuova sede. “Alla soglia dei quarant’anni di attività - spiega Vito Amodio - ci siamo resi conto che il nostro bacino clienti si è molto ampliato. Riceviamo ormai da parte loro, ma anche da parte dei dealer europei, la richiesta di avere un punto di riferimento al Nord per velocizzare tutte le fasi post vendita ed essere più tempestivi nel soddisfare le loro esigenze: così abbiamo deciso di ampliare la nostra offerta con l’apertura di una sede ad hoc. La scelta finale è ricaduta su Trezzo sul l’Adda, polo industriale nell’hinterland milanese in quanto importante hub europeo”. Quali sono le dimensioni e le caratteristiche della sede? “Il nostro stabilimento di
Trezzo - risponde Amodio -avrà le caratteristiche tipiche di IFAC: un’area accogliente per i nostri clienti e un reparto attrezzato e tecnologicamente equipaggiato al passo coi tempi. Non ultimo il calore, la professionalità e la cura del cliente da parte della famiglia IFAC esportata in Lombardia. Lo stabilimento, ubicato lungo l’autostrada A4 Milano-Venezia, in prossimità del casello autostradale di Trezzo sull’Adda, vanta un’area interna di tremila mq e una esterna di 10mila”. La sede milanese si baserà su area commerciale, montaggio allestimenti isotermici e assistenza post-vendita. “Per la start up - precisa Vito Amodio - siamo già operativi con 15 persone dello staff che contiamo di aumentare nei prossimi mesi”. Sul piano commerciale qual è oggi la presenza di IFAC sul territorio nazionale ed estero? “Se nel territorio nazionale la nostra presenza
Il nuovo sito di Trezzo sull’Adda, avamposto dell’offensiva IFAC nel nord Italia.
si è rafforzata, nell’ultimo anno, con circa 500 allestimenti montati su telai per i clienti finali - afferma il manager IFAC - all’estero il nostro mercato è differente, perché ci rivolgiamo ai nostri dealer attraverso la fornitura dei kit assemblati o kit pan-
nelli circa 1.500 ordini l’anno di cui un terzo del nostro mercato estero è coperto da Australia e Nuova Zelanda; per noi si tratta di un grande risultato, perché basato su accordi che si sono sviluppati e consolidati negli anni”. Qual è la “chiave di diffe-
renza” del prodotto IFAC? “Non ci saranno differenze qualitative nei prodotti in quanto - prosegue Vito Amodio - da sempre ci ispiriamo al miglior prodotto possibile in qualsiasi ambito. Abbiamo da sempre basato il nostro lavoro su tre fattori fondamentali: lo spirito di famiglia, che unisce management e staff; il rispetto nei confronti dei clienti; l’investimento costante sul nostro stabilimento. Da poco abbiamo inaugurato una nuova ala ad Acquaviva delle Fonti con ulteriori 8mila mq per un totale di 30mila mq. Tutto questo nell’ottica di velocizzare ancora di più i tempi di evasione degli ordini dei clienti”. Quali sono le famiglie di prodotti IFAC per i diversi segmenti della catena del freddo? “Oggi - conclude Vito Amodio - riusciamo a coprire interamente la catena del freddo per il trasporto refrigerato, dal piccolo al grande allestimento, anche se una nota di merito va data al medio allestimento. Parte dei nostri investimenti si rivolge al capitale umano, come dicevo uno dei fattori per noi fondamentali: per questo motivo il nostro reparto di progettazione e design è composto da cinque ingegneri, con un età media di 40 anni”.
Angelo Amodio con i figli Giusi e Vito, timonieri dell’azienda barese.
CONCESSIONARIA THERMO KING CON TECNOFRIGO, CON TECNORENT NOLEGGIA FURGONI ISOTERMICI
DALLA FORZA DI VOLONTÀ LO SLANCIO PER AGGANCIARE LA RIMONTA D el Gruppo IFAC fanno parte Tecnofrigo e Tecnorent: due aziende che danno lavoro a un totale di 30 persone e che si occupano di due aspetti diversi: con Tecnofrigo (dealer Thermo King), IFAC offre un’ulteriore assistenza specializzata sui gruppi frigoriferi Thermo King; Tecnorent è invece attiva nel mercato del noleggio di furgoni isotermici, con una flotta di 50
mezzi. Il servizio di assistenza è un aspetto decisivo per gli operatori della catena del freddo: com’è organizzato in tal senso il Gruppo IFAC? “Il customer service - dichiara Vito Amodio - è un altro valore aggiunto che i clienti ci riconoscono: un servizio di assistenza puntuale e preciso rivolto alle necessità del cliente. Grazie alla
continua formazione del nostro staff, tenendo il passo alla tecnologia, siamo in grado di agire in maniera tempestiva per risolvere le problematiche post vendita dei clienti. L’apertura di Trezzo sull’Adda conferma quanto per noi sia importante essere vicini alla clientela”. Quali azioni sono state messe in campo nel lungo periodo del lockdown? “Una po-
litica dei costi e investimenti rigorosa da parte del reparto amministrativo - illustra Amodio - ci ha permesso di affrontare la crisi dettata dal lockdown che, unitamente alla forza di volontà che ha sempre contraddistinto la grande famiglia IFAC, ci ha dato lo slancio per riprendere le lavorazioni con maggiore entusiasmo e voglia di fare sempre meglio per soddisfare la clientela”.