VALENTINA CAVALLI PORTFOLIO - 2016
Valentina Cavalli 04.06.1990, ForlĂŹ cell: 3407696688 mail: valentina.cavalli@outlook.it
ISTRUZIONE 03.2015 Laurea magistrale presso Università di Bologna, Scuola di Architettura Aldo Rossi, tesi in architettura e composizione architettonica 09.2014 Periodo di ricerca finalizzato allo sviluppo della tesi, nella città di Berlino, attraverso il programma di tesi all’estero dell’Università di Bologna 07.2009 Diploma di Scuola Superiore presso Liceo scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli, Forlì
ESPERIENZE DIDATTICHE 09.2015-06.2016 Tutor presso Laboratorio di Progettazione Architettonica II a.a. 2014/15 tenuto dai professori: A. Esposito, F. S. Fera 02.2016 Lezione Il quartiere residenziale a Berlino, 1910-1930, presso Laboratorio di Progettazione Architettonica II a.a. 2015/16 tenuto dai professori: A. Esposito, F. S. Fera 11.2014 Lezione Il quartiere residenziale a Berlino, 1910-1930, presso Laboratorio di Progettazione Architettonica II a.a. 2014/15 tenuto dai professori: A. Esposito, F. S. Fera
Curriculum Vitae
ESPERIENZE LAVORATIVE 09.2015Collaborazione nello studio di architettura e paesaggio De Gayardon Boureau 11.2014-08.2015 Collaborazione nello studio di
architettura Ornella Raggi Architetto
glia, Venezia.
10.2013-01.2014 Tirocinio curricolare presso settore Urbanistica, Comune di Cesena, elaborazione del quadro conoscitivo del nuovo PSC
02.2016 Concorso di idee: YAC, Young Architects Competitions, Architectural calls for ideas SIRACUSA/ITALY, Lighthouse Sea Hotel.
WORKSHOP E PUBBLICAZIONI 2014 Arcaico prossimo. Laboratorio di tecnica della scenografia. Responsabile: Cesare Ronconi. 2013 Lisca 2013. Laboratorio itinerante di Studi sulla Città e sull’Architettura. Laboratorio per forum nazionale dei giovani ricercatori di progettazione architettonica. Responsabile: Matteo Agnoletto. 2013 Theorizing the Slow City: Perspe ctives from Italy and America. Mostra/Convegno a New York, Istituto Italiano di Cultura - New York, 25 gennaio-21 febbraio 2013. A cura dal Laboratorio di Studi sulle città” (Istituto di Studi Superiori-Università di Bologna) / Dip.to di Architettura (Coord. Sc. F. Apollonio, R. Milani, V. Orioli) e Savannah College of Art and Design, Georgia, USA (Coord. sc. LaRaine Papa Montgomery, D. Gobel) 2011 Architettura 43. Abitare (mostra e pubblicazione), Elena Mucelli (a cura di), CLUEB - Cooperativa Libraia Universitaria Editrice Bologna, 2011 Bologna
CONCORSI 04.2016 Concorso di idee: YAC, Young Architects Competitions, University Island, Isola di Pove-
02.2016 YAP MAXXI 2016, Young Architects Programm, sesta edizione italiana e organizzata da MAXXI in collaborazione con MoMA di New York, Constructo di Santiago de Chile, Istanbul Modern (Turchia) and MMCA National Museum of Modern and Contemporary Art di Seoul (Korea). Come collaboratrice presso lo studio finalista De Gayardon Bureau, con il progetto Eraclito, Everything Flows. 12.2015 Concorso di progettazione: Nordic Built Cities, per il progetto di un nuovo spazio pubblico a Furunset, Oslo, Norvegia. Come collaboratrice presso lo studio de Gayardon Bureau, con il progetto passato alla seconda fase di concorso, Norwegian Weather. 09.2015 Concorso di idee: Menzione d’Onore per Riuso temporaneo di un’area In darsena di citta’ A Ravenna. Come collaboratrice presso lo studio De Gayardon Bureau con il progetto Orangerie 10%. 09.2015 Concorso di progettazione di spazi aperti e paesaggio, Platzgestaltung am Kanal und Promenade, Senden, Germania. . Come collaboratrice presso lo studio De Gayardon Bureau con il progetto DEcK.
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MALA SPINA, LIGHTHOUSE LANDSCAPE HOTEL YAC 2016, MURRO DI PORCO, SIRACUSA. Concorso di Idee: Young Architects Competitions, Architectural calls for ideas SIRACUSA/ITALY, Lighthouse Sea Hotel.
ERACLITO, EVERYTHING FLOWS. YAP MAXXI 2016, ROMA . Young Architects Program, come collaboratrice presso lo studio finalista De Gayardon Bureau
ORANGERIE 10%. RIUSO, RAVENNA DARSENA. Concorso di Idee: riuso temporaneo di un’area in darsena di citta’ a Ravenna, come collaboratrice presso lo studio De Gayardon Bureau
DEcK SENDEN, GERMANIA. Concorso di progettazione: Platzgestaltung am Kanal und Promenade, Senden, Germania, come collaboratrice presso lo studio De Gayardon Bureau.
MIRANDOLA COME CITTÀ PER PARTI. PROGETTO PER VIA GRAMSCI. Progetto di tesi, 2015 Relatore: arch. Francesco Saverio Fera, Correlatori: arch. Dieter Eckert, arch. Antonio Esposito
LA CASA DELLE BARCHE. LISCA 2013. Laboratorio itinerante di Studi sulla Città e sull’Architettura, 2013 Professore: arch. Matteo Agnoletto
ARCAICO PROSSIMO. SPAZIO CENTRALE, PALCO. Laboratorio di Tecnica della scenografia, 2014 Professore: arch. Cesare Ronconi
PROGETTO DI UN AUDITORIUM. AREA EX-CASERMA SANI, BOLOGNA. Laboratorio di progettazione architettonica IV, 2012-13 Professori: arch. Francesco Gulinello, arch.Marialuisa Cipriani, arch.Giovanni Furlan
Intenzioni progettuali
Integrare il faro di Murro di Porco in una rete di itineari in Sicilia
Lighthouse Landscape Hotel come una cittĂ di mare
Lighthouse Landscape Hotel come tappa di condivisione durante la vacanza siciliana, per scoprire se stessi immersi nel paesaggio storico e naturale di Murro di Porco.
Terrasini, struttura della tipica anticacittĂ dei pescatori
MALA SPINA, LIGHTHOUSE LANDSCAPE HOTEL MURRO DI PORCO, SIRACUSA Concorso di Idee: Young Architects Competitions,
Mala spina è concepito come uno spazio di condivisione e socialità. Esso prende forma dall’intenzione di definire un luogo di tale interesse storico e paesaggistico come elemento di connessione all’interno di una fitta rete di itinerari siciliani. Murro di Porco è stato concepito come una città di mare, portuale. Il carattere tipico delle città portuali siciliane è la struttura modulare delle abitazioni, 6x5 m, disposte a schiera longitudinalmente verso il mare. All’interno del progetto il modulo si adatta al territorio circostante, confondendosi con la morfologia del luogo, e adattandosi ai bisogni primari dell’uomo dettati da Bruno Messina: insediarsi, delimitare, escludere, aprire, grardare, dare al paesaggio una scala umana.
MALA SPINA, LIGHTHOUSE LANDSCAPE HOTEL, MURRO DI PORCO, SIRACUSA
I bisogni primari dell’uomo, da postfazione di Bruno Messina per “Une petit maison” di Le Corbusier
MALA SPINA, LIGHTHOUSE LANDSCAPE HOTEL, MURRO DI PORCO, SIRACUSA
MALA SPINA, LIGHTHOUSE LANDSCAPE HOTEL, MURRO DI PORCO, SIRACUSA
L’acqua, simbolo romano di arte e potere.
ERACLITO, EVERYTHING FLOWS. YAP MAXXI 2016, ROMA . credits: De Gayardon Bureau
Eraclito - Everything flows, cerca di porre una connessione fra la città di Roma e l’elemento simbolico dell’acqua, considerato nella sua relazione con arte e potere. Da questa ispirazione il progetto è presentato come una nuova fontana nella piazza del MAXXI, in grado di generare un nuovo immaginario per il luogo, caricando lo spazio pubblico di una nuova narrativa e significato. Il progetto trova il suo paradigma in un lago romano nato artificialmente durante gli anni ‘90, paradigma e simbolo della Roma contemporanea, il lago ex-SNIA.
ERACLITO, EVERYTHING FLOWS, YAP MAXXI, 2016, ROME
La struttura, l’acqua e il verde, sezione longitudinale
ERACLITO, EVERYTHING FLOWS, YAP MAXXI, 2016, ROME
Creazione di un ambiente interno protetto
Una campana di vetro: protezione e intensificazione del carattere coltivato
Nuove atmosfere controllate
creazione di un ambien
intensificazione del carat
nuove atmosfere controllate
ORANGERIE 10% DARSENA DI CITTA’, RAVENNA
Concorso di Idee: Riuso temporaneo di un’area In darsena di città credits: De Gayardon Bureau
Orangerie 10% è il progetto per il riuso temporaneo di uno spazio ad uso orti in darsena di città, a Ravenna. Tale area si presenta in un intorno di spazi inattivi, ma nonostante avessero ormai assunto in questo contesto un carattere informale, gli orti si presentano come uno spazio vitale, in cui la presenza antropica è manifesta. Dunque nasce il processo di intensificazion, attraverso la preservazione quasi totale dello spazio degli orti e l’inserimento della campana di vetro, la serra, a protezione e intensificazione del carattere stesso dell’area.
10%
90%
intensificazione intensificazione
preservazione preservazione
Preservare il più possibile la stru orti esistente e aprire i varchi. Rifondare il sistema dei sentier appezzamenti e innestare un sis di percorsi, che colleghino l’ent darsena.
Rimuovere i vicoli ciechi e e co rete coerente e permeabile di at menti. creazione di un ambiente interno protetto
intensificazione del carattere coltivato
la serra
gli orti nuove atmosfere controllate
ORANGEIRIE 10%, DARSENA DI CITTA’, RAVENNA
La serra, sezioni trasversali prospettiche, sezione longitudinale
ORANGEIRIE 10%, DARSENA DI CITTA’, RAVENNA
DEcK SENDEN, GERMANIA
Concorso di progettazione di spazi aperti e paesaggio, Platzgestaltung am Kanal und Promenade, Senden, Germania credits: De Gayardon Bureau
Senden è una cittadina bavarese posta lungo il Dortmund Ema Kanal, caratterizzata da un interessante collocazione rispetto all’acqua e al paesaggio circostante. DEcK si propone di valorizzarne i caratteri con lo scopo di definire una connessione solida con il canale e di porsi all’interno dell’itinerario paesaggistico già presente nella regione. Il progetto si configura di tre elementi: lo spazio centrale del deck vero e proprio, si configura come spazio pubblico, didattico e di fulcro rispetto ai flussi; lo spazio del viale dei tigli lungo il canale, dal carattere totalmente naturalistico; e la riqualificazione del viale che conduce al centro della città, dal carattere spiccatamente urbano.
Einwohner/innen
Bürgerpark
Senden
Stadtlandschaft
Radroute
Einwohner/innen Touristen
Plangebiet DEK Radroute
Senden
1.5 km 223 km
Bürgerpark 350 km
Stadtlandschaft
Radroute
Senden Touristen
Plangebiet DEK Radroute
1.5 km 223 km 350 km
DEcK
DEK Senden
Senden
Ems
Dortmund DE
K
DEK DEK
DE K
Senden
DEcK, SENDEN, GERMANIA
Einwohner/innen
B端rgerpark
Stadtlandschaft
Radroute
Touristen
B端rgerpark
Senden
Stadtlandschaft
Einwo
350 km
Plangebiet DEK Radroute
1.5 km Senden
Plangebiet DEK Radroute
B端rgerpark
Senden
Stadtlandschaft
223 km 350 km
Senden
1.5 km 223 km 350 km
DEK Senden
DEK Senden DEK
DE K
DE K
Senden
DEcK, SENDEN, GERMANIA
MIRANDOLA COME CITTÀ PER PARTI. PROGETTO PER VIA GRAMSCI.
Progetto di tesi, 2015 Relatore: arch. Francesco Saverio Fera, Correlatori: arch. Dieter Eckert, arch. Antonio Esposito
Analisi dei tessuti urbani
Ridefinire l’identità urbana di un’importante arteria stradale, di connessione fra centro storico e stazione. Rendere a misura d’uomo un collegamento fondamentale per la città, nonostante il passaggio attraverso numerosi paesaggi urbani disgregati e privi di carattere. La teoria della città per parti, e la teoria albertiana “la città è come una grande casa, e la casa come una piccola città”, sono state approfondite e reinterpretate fino alla definizione del progetto di via Gramsci. Esso presenta una sequenza di spazi, che andranno a definire quelle “parti” che costituiscono la città. Essi nascono dal luogo, dal tessuto urbano esistente, e allo stesso tempo si confrontano con l’analogia della villa destrutturata, in cui gli elementi architettonici diventano i luoghi, e i luoghi diventano la città.
Via Gramsci, schemi compositivi
Via Gramsci, assonometrie
MIRANDOLA COME CITTÀ PER PARTI. PROGETTO PER VIA GRAMSCI.
Il monumento, vista
La terrazza, vista
La piazza, vista
La porta, vista
Il giardino, vista
L’ingresso, vista
Via Gramsci, planimetria
MIRANDOLA COME CITTÀ PER PARTI. PROGETTO PER VIA GRAMSCI.
Residenze, tipo a duplex
Residenze, tipo a simplex e triplex
La terrazza, primo piano
Residenze, tipo ad angolo
La Terrazza, vista da via Gramsci
La Terrazza, spaccato assonometrico
MIRANDOLA COME CITTÀ PER PARTI. PROGETTO PER VIA GRAMSCI.
Casa delle barche, pianta
Casa delle barche, pianta
LA CASA DELLE BARCHE. LISCA 2013.
Laboratorio itinerante di Studi sulla Città e sull’Architettura, 2013 Professore: arch. Matteo Agnoletto
La legge matematica del caso, detta anche la legge dei grandi numeri, si basa sull’idea di infinito. Allo stesso modo la casa delle barche è costruita in modo da essere un oggetto ripetibile infinitamente in tutte le direzioni, costituendo in pianta una figura che, accostata a se stessa in tutti i suoi lati, costruisce un immagine continua. L’idea di base, e tale composizione, costituiscono un oggetto che, volutamente, non ha centro, proprio come i villaggi dei pescatori non avevano una gerarchia; in questo modo si permette al visitatore di percorrere il museo in qualunque direzione, rendendo l’esposizione una lenta scoperta. In tal modo, la configurazione parallela alla costa tipica dei villaggi antichi, che si chiudeva verso il mare, è spezzata.
Casa delle barche, assonometria
Casa delle barche, vista dal mare
Casa delle barche, vista da terra
LA CASA DELLE BARCHE. LISCA 2013.
Spazio centrale, viste
Spazio centrale, dettaglio illuminazione
Spazio centrale, schemi di variazione delle luci
Accampamento, sezione
ARCAICO PROSSIMO. SPAZIO CENTRALE, PALCO.
Laboratorio di Tecnica della scenografia, 2014 Professore: arch. Cesare Ronconi
Arcaico prossimo disegna un accampamento, uno spazio in cui il palcoscenico è dimora e in cui la scena possa essere costruita dagli artisti mano a mano che si sviluppa lo spettacolo, uno spazio in cui a essere condivisa non è solo l’arte ma anche la quotidianità. In questo senso il grande spazio cetrale si costituisce di una forma circolare, così da rispondere frontalmente a tutti i lati dell’accampamento. Si caratterizza per la sua non-materialità: lo spazio è disegnato dalle luci, movibili e di varie tipologie, a totale disposizione di chi costruisce la scena.
Spazio centrale, vista
ARCAICO PROSSIMO. LO SPAZIO CENTRALE.
Auditorium, prospetto principale
Auditorium, sezione longitudinale
PROGETTO DI UN AUDITORIUM. AREA EX-CASERMA SANI, BOLOGNA. Laboratorio di progettazione architettonica IV, 2012-13 Professori: arch. Francesco Gulinello, arch.Marialuisa Cipriani, arch.Giovanni Furlan
“Le isole urbane avranno una identità conforme alla loro storia, alla loro struttura sociale e alla loro caratteristica ambientale.” O.M.Ungers. L’area dell’ex-Caserma Sani è individuata come isola dell’arcipelago di Bologna, un’isola della cultura, non solo per essere morfologicamente determinata ma anche per essere caratterizzata dall’elemento del limite, il muro di cinta. All’interno del progetto tale limite invece che definirne la chiusura, si apre diventando il principale elemento di relazione. All’interno dell’isola l’auditorium si compone per escavazione, in un rapporto di reciprocità con l’area: quest’ultima è in funzione dell’unicità dell’auditorium, il quale a sua volta si compone per essa.
Stato attuale
Preesistenze mantenute
Progetto delle geometrie
Auditorium
PROGETTO DI UN AUDITORIUM. AREA EX-CASERMA SANI, BOLOGNA.
Auditorium, pianta livello principale
Relazione con il contesto
Relazione con l’area
Viste
Accessi
Terrazza
Cluster
Viste
Accessi
PROGETTO DI UN AUDITORIUM. AREA EX-CASERMA SANI, BOLOGNA.