Ritratti di un vagabondo ebbro
Danza ancestrale
Corri fratello finché sei in tempo perché strane inquietudini mi danzano in fronte, antiche paure sghignazzano tronfie e stridule voci dai colori sgargianti braccano i miei ingenui tormenti. Fuggi fratello finché sei in tempo perché strani discorsi riecheggiano al vento, antichi terrori riemergono a largo vestiti di nuovo da melma e fanghiglia lasciati in balia di un’altra squadriglia. Danza fratello finché sei in tempo perché nulla è perduto se ne avrai coscienza, danza alla notte e al suo temporale, fa che la pioggia ti possa bagnare, fa che una brezza gentile e leggera ti possa abbracciare, portando con sé l’alito freddo di una squallida sera.
14