La città storica contemporanea

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2-07-2008

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L’obiettivo che l’indagine si è posta è stato quindi quello di ricomporre un quadro il più vasto ed esauriente possibile dell’architettura di Roma nel Novecento, ampliando la prospettiva tutta interna alla cultura del moderno sulla quale avevo costruito la Guida pubblicata da Laterza4. Questo anche per la considerazione che a Roma la città moderna (nell’accezione con la quale questo termine è comunemente usato in architettura, legato, cioè, all’esperienza del Movimento Moderno) è solo una parte, anzi una piccola parte, della città contemporanea e che un serio lavoro di indagine non può che far riferimento a tutte le diverse istanze che nella città convivono e continuamente si confrontano. La storia della città – come tutte le storie – è infatti una storia di conflitti: conflitti di idee, di linguaggi, di tecniche, di interessi, di personalità. Di tutto questo si è cercato di tener conto e di offrire una documentazione. Il problema – o forse la scommessa – che ora l’Amministrazione ha di fronte è la gestione operativa del patrimonio di conoscenze che la Carta per la Qualità nel suo complesso mette a disposizione dei tecnici, degli operatori e dei cittadini; il primo passo in questa direzione è stato la messa a punto di una “Guida per la qualità degli interventi” dove sono raccolti i criteri e le linee di indirizzo per coniugare operativamente le indicazioni della Carta con gli elaborati prescrittivi del Piano; ma si tratta solo dell’inizio di un processo e di una sperimentazione che devono basarsi sulla convinzione condivisa che la qualità dei processi di trasformazione rappresenti l’obiettivo primario delle politiche urbane dei prossimi anni. Non sarà un’impresa facile, e, per ottenere dei risultati significativi, sarà necessario impegnare su questo tema risorse umane ed economiche, creatività e capacità d’innovazione; solo nei tempi medi avremo comunque modo di verificare se la Carta per la Qualità avrà rappresentato l’elemento fondante di una rinnovata coscienza urbana o solo la fuga in avanti di un drappello di studiosi tanto generosi quanto utopisti.

note 1 / http://www.urbanistica.comune.roma.it/urbaroma/pages/it/citta_nuova/regole_generali/nuovo_piano_regolatore/elaborati/ elaborati_gestionali/carta_qualita/ 2 / Nel corso degli anni, hanno fatto parte del gruppo di lavoro: Andrea Bruschi, Alessandra Capanna, Francesca Romana Castelli, Alessandro Franchetti Pardo, Laura Iermano, Luca Scalvedi e Domenico Franco. 3 / Ciascuna opera è localizzata nell’aerofotogrammetria della città attraverso un codice di riferimento cui è associato un database che contiene le seguenti informazioni: 1) Municipio; 2) numero e denominazione della microcittà; 3) indirizzo; 4) denominazione dell’opera; 5) tipologia/destinazione d’uso; 6) anno di progetto e di costruzione; 7) progettisti; 8) bibliografia; 9) fotografie e disegni; 10) annotazioni. 4 / P.O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna 1909-2000, Laterza, Roma-Bari 2000. È la terza edizione di un libro pubblicato per la prima volta nel 1984 e successivamente nel 1991.

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