Pellegrinaggio in Terrasanta 2012

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trasformati fisicamente quando la preghiera è vera, ma interiormente anche noi veniamo trasfigurati.

Se la preghiera si riduce alla ripetizione di formule, alle

devozioni che vogliamo fare è normale che non ci trasformerà. Ma mi sembra strano pensare come un adulto cristiano non abbia mai avuto la possibilità di pregare seriamente. Cioè di fermarsi in silenzio e sentite

che quel silenzio vissuto alla

presenza di Dio lo trasformava. Se uno a quaranta, cinquant’anni non è mai capitato allora ringrazi il Padre quando gliene accade una, come oggi e si impegni a cercarle e a trovare esperienze di trasformazione interiore e non continui a considerare la preghiera come la recita delle formule. A Gesù avvenne con la trasfigurazione una cosa semplice nella descrizione, ma complessa per capire quanto avvenne. Siccome questa cosa accadde a Gesù e gli apostoli videro questa trasfigurazione, anche loro furono confermati. Anche loro ricevettero il segnale chiaro che la scelta che stavano facendo seguendo Gesù andava bene, era giusta. Noi viviamo in un mondo che continuamente mette in crisi questa cosa se soltanto uno pensa che il mondo va da tutt’altra parte rispetto a dove va il Signore. La società che ci circonda non ci dà certezze, conferme della nostra fede e della nostra scelta cristiana. Abbiamo bisogno di trovarle stando in compagnia di Gesù, frequentando Gesù e la sua parola solo così noi potremo sentirci confermati. Altrimenti uno si sente continuamente mandato in crisi. Siccome questa crisi non la può reggere alla fine senza accorgersene pensa come pensa il mondo con l’unica differenza che la domenica passa tre quarti d’ora in chiesa. Però passare tre quarti d’ora in chiesa e non conoscere il Signore forse è un gioco che non vale la candela. Quel giorno gli apostoli furono confermati e Pietro chiese di rimanere perché il mondo e pesante. Non la vita quotidiana, ma il ragionare della gente lontana dal vangelo è pesante e noioso. E poi è difficile da sostenere, a volte arido. La logica del mondo fatta di successo, volontà di imporsi, interessi personali da tutelare ecc. Quella volta che tu entri nella logica di Dio e ti senti di fronte a Dio confermato e ti senti in pace, tu vorresti che quel momento durasse per sempre, vorresti che quello stato d’animo continuasse. E’ lo stesso stato d’animo che sentiva Pietro che sapeva di dover tornando giù dal Tabor, a valle dal dove Gesù dice di andare perché quella era la loro missione. Non dico che Pietro abbia ragione ma dico che lo capisco, sentiva che tornando giù sarebbero ripartite le difficoltà, le incomprensioni della gente nei confronti di Gesù, le chiacchere nei loro confronti perché seguivano Gesù. Ricominciava tutto. Se a distanza di anni, quando nell’anzianità Pietro scrive la lettera e si ricorda in questo modo della trasfigurazione, “noi siamo stati testimoni oculari ed abbiamo avuto

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