UNITRENTOmagazine n. 5

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di Trento

Una facoltà attenta dove ho trovato la giusta motivazione di Cecilia Guolo

Decidere la facoltà universitaria non è facile. Vorrei poter dire che basta scegliere quella che piace di più, che è sufficiente pensare in cosa si riesce meglio, cercare di seguire le proprie aspirazioni e i propri sogni, o pensare al lavoro che più ci attrae e trovare il percorso di studi con cui arrivarci più facilmente. Ma capire a che cosa affidarsi per prendere questa decisione non è affatto scontato. Così si passa l’estate tentando di fare il punto della situazione, cercando “furiosamente” dalle fonti più disparate informazioni preziose che ci indichino la strada giusta. Poi, stremati, si arriva a stilare una serie di priorità e a seguire pazientemente la prima voce della lista: disintossicarsi dallo studio per tutta l’estate, ricominciare in un’altra città, avere l’offerta di sbocchi lavorativi più ampia possibile, seguire le proprie aspirazioni. Ed ecco allora il momento fatidico della scelta, che poi, come ho scoperto, fatidico non è perché le scelte non sono mai bianche o nere e non è semplice trovare la propria strada se non ci si comincia a incamminare: io inizialmente mi ero iscritta alla Facoltà di Medicina e Chirurgia a Verona, ma poi ho deciso di cambiare ed ho preso in considerazione Psicologia, per capire alla fine che la facoltà giusta per me sarebbe probabilmente stata Psicologia cognitiva applicata presso la Facoltà di Scienze cognitive di Rovereto.

Per me questa facoltà ha rappresentato la soddisfazione negli studi dopo svariati tentativi ed errori. È stata la scelta che mi ha permesso di approfondire le materie che alle superiori mi avevano realmente interessato, trovando man mano la motivazione giusta per tenere duro fino alla fine. Questa motivazione è arrivata anche dalla possibilità di trascorrere sei mesi in Belgio presso l’Università cattolica di Lovanio con il programma europeo LLP Erasmus, un’esperienza che considero estremamente positiva e formativa.

OFFERTA FORMATIVA DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE COGNITIVE ANNO ACCADEMICO 2010-2011 Corsi di laurea triennale

• Interfacce e tecnologie della comunicazione (classe L20) • Scienze e tecniche di psicologia cognitiva (classe L24) Corsi di laurea magistrale • Cognitive science (classe LM55), in lingua inglese • Psicologia (classe LM51)

Ora ho cominciato la laurea magistrale nella stessa facoltà perché dopo la laurea triennale, qualsiasi facoltà si frequenti, solo “pochi eletti” riescono a trovare il lavoro della propria vita. Ho optato, nuovamente, per Scienze cognitive perché è una facoltà davvero attenta ad ogni studente, un ambiente amichevole e piacevole dove si sente quanto i professori abbiano a cuore la crescita globale della persona e dove la competizione tra studenti è sostituita dalla solidarietà. È una tappa per coloro che non temono l’idea di dover studiare parecchi anni, ma anche per quelli che non sanno ancora cosa il futuro riserverà loro e che per ora puntano solo a seguire le proprie inclinazioni, per chi vuole arricchirsi culturalmente e come individuo ed ha voglia di scoprire.

Cecilia Guolo ha 24 anni e abita a Trento. Ha conseguito la laurea in Scienze e tecniche di psicologia cognitiva applicata presso la Facoltà di Scienze cognitive dell’Università di Trento nel 2009 e attualmente sta proseguendo gli studi con la laurea magistrale in Psicologia (percorso Neuroscienze) presso la stessa facoltà.

http://portale.unitn.it/cogsci Facoltà di Scienze cognitive corso Bettini 84, Rovereto (Trento) tel. + 39 0464 808401 presidenza@cogsci.unitn.it


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