KULT Magazine N. 2/2020

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VISIONARIES

lavori mi piace inserire di tutto, soprattutto dettagli pittorici ed elementi scansionati. Gli artwork nascono da un mix di hand-made e grafica.

CREATIVE

In che modo approcciano le persone al tuo lavoro? Molte volte i clienti o i fotografi mi contattano perché al loro progetto manca qualcosa, un tocco che dia personalità agli scatti. Non fanno direttamente riferimento al collage. Immagino che si aspettino un intervento grafico/artistico che li stupisca, senza dover per forza dare un’etichetta al mio lavoro.

MIND KULT da sempre è al fianco dei giovani talenti e dei creativi visionari. Uno scouting continuo che oggi ci porta a presentarvi Rebecca Coltorti, la mixed media artist di Spoleto che ha conquistato anche Adidas

Come è avvenuto l’avvicinamento al collage? Durante le scuole superiori ho iniziato a dilettarmi nel ritrarre a matita, scegliendo soprattutto soggetti femminili. Di pari passo portavo avanti la mia passione per la grafica. L’approccio al mondo del collage è avvenuto quando ho capito che avrei dovuto mixare tutti questi elementi: il disegno/pittura, la grafica e la mia propensione a lavorare su modelle. Quali sono i tuoi strumenti del mestiere e quali tecniche particolari usi? Lo strumento che uso principalmente è Photoshop, dove creo le composizioni e con cui avviene il 90% della lavorazione. Non ho un approccio analogico al collage perché non mi dà abbastanza libertà di sperimentare, ma ricreo spesso alcune parti di artwork a mano così da poterne poi prendere la matericità, le texture, le ombre. Gli elementi stessi possono essere scansioni di magazine o foto che stampo. Mi piace che la linea tra digitale e analogico non sia definita. Qual è stato il tuo percorso? Sin da piccola ho avuto la propensione al disegno e alla pittura. Ho frequentato la sezione scenografia dell’Istituto d’Arte della mia città, Spoleto. Successivamente ho intrapreso un corso

by Alessandro Iacolucci

Tra i suoi punti di riferimento c’è l’artista inglese Quentin Jones. Non rinuncerebbe mai alla musica. È legatissima alla sua città natale e un grazie lo deve alla sua famiglia che ha sempre supportato la sua vena artistica. Classe 1995, nata a Spoleto, in Umbria, Rebecca Coltorti è la mixed media artist che nonostante sia lontana da Milano e dalle più alte industrie di media, comunicazione e moda grazie a talento, gusto e una matrice innata per la sperimentazione, ha conquistato i brand del fashion. Come? Anche se lei definisce il suo rapporto con loro “distaccato”, è con i social che ha potuto avere tanta visibilità. Noi l’abbiamo scoperta proprio lì. Il suo profilo Instagram (rebeccacoltorti_art), conta circa 15 mila follower e come un portfolio, raccoglie tantissimi dei suoi progetti. In cosa consiste il suo lavoro? Mescolare le tecniche tradizionali del disegno a quelle digitali. Il risultato finale è qualcosa di audace e accattivante. Ora ci racconta i suoi segreti del mestiere. Come definisci e in cosa consiste la tua arte? La mia arte rientra nel mondo del Collage. Mi definisco una mixed media artist, perché non lavoro solo con la carta e in maniera prettamente analogica, né solo in digitale. Nei miei

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