Privacy vs. Sorveglianza

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Non fu dello stesso avviso una piccola azienda di Cambridge, nel Massachussets, la Bolt Beranek & Newman. Frank Heart venne incaricato di mettere insieme un gruppo di ricerca che realizzasse il progetto degli IMP nel rispetto del budget, un milione di dollari, e delle scadenze fissate dall’ARPA. Fu così che attorno ad Heart si raccolsero altri validi ingegneri Nel mettere insieme la squadra della Bbn per la proposta dell'ARPA, Heart si accertò di aver chiamato gli ingegneri che avessero le doti richieste da un'impresa così ambiziosa. Kahn, per esempio, era un teorico perfetto […]. Ornstein era un perfezionista e lo dimostrava nell'hardware che costruiva, mentre Walden aveva un bagaglio di esperienza nei sistemi in tempo reale […]. Cossel era in grado di investigare programmi complessi e trovare errori291.

Essi si misero a lavorare tanto intensamente al progetto da trasformare la BBN nella loro seconda casa. Contemporaneamente, nelle sedi universitarie si lavorava in modo altrettanto febbrile per modificare i computer in modo da collegarli agli IMP. Il 30 agosto del 1969 il primo IMP venne trasferito dai laboratori della BBN ed installato presso la University of California, Los Angeles (UCLA). Il primo settembre l'IMP venne collegato fisicamente al computer dell'Università, un Sigma-7. Nel giro di un'ora le due macchine iniziarono a scambiarsi i dati. Per la prima volta nella storia, due diversi elaboratori elettronici erano stati collegati fra loro. Le informazioni contenute nelle diverse memorie potevano fluire in pochi secondi da un computer all'altro. Il primo ottobre dello stesso anno il secondo IMP raggiunse lo Stanford Research Institute in California ed il 29 ottobre venne stabilito il primo collegamento tra due computer remoti con un sistema a commutazione di pacchetto tramite linea telefonica. Nel novembre l’Università di Santa Barbara si collegò al nodo dell’UCLA e nel dicembre si aggiunse l’Università dello Utah, collegata allo Stanford Institute. In pochi mesi ARPANET (questo il nome dato al rivoluzionario progetto) non fu più solo un’idea, ma una rete funzionante. I quattro nodi della neonata ARPANET erano in grado di trasferire e scambiarsi files utilizzando un protocollo comune, sviluppato nel 1970 da Steve Crocker. Tale protocollo era conosciuto con l'acronimo di NCP (Network Cotrol Protocol). Nel giro di pochi anni, l'evoluzione tecnologica aveva regalato al potere due sofisticati strumenti di controllo e sorveglianza: il computer e la rete. Il primo condusse alla completa conversione delle attività amministrative dal mondo analogico, fatto di carta e archivi, a quello digitale, fatto di cifre e database. Il secondo facilitò enormemente la comunicazione ed il trasferimento dei dati tra i vari computer connessi alla rete. […] il passaggio dalla società cartacea dei dossier a quella elettronica ha moltiplicato quasi all'infinito le possibilità di archiviazione di dati e la velocità di trasferimento dei dati da un 291 Ivi, pp. 89-90.

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