Il Settimanale di Arezzo 180

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Anno V numero 180 • venerdì 14 febbraio 2014 • copia gratuita in copertina: scatto ed elaborazione grafica di Andrea Bardelli

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IN QUESTO NUMERO

VITA DELLA CITTÀ 3 Ponybici: un corriere per abbattere l’inquinamento 5 Cave di Quarata: “terra dei fuochi” oppure no? 6 Arezzo, isola felice in un mare di acqua buona 28 Economia di territorio: fare insieme non piÙ parole omai 8 Giostra d’Inverno (2a parte) L’ESPERTO RISPONDE 10 Mangiar sano costa troppo

AREZZO SPORT 13 La Ius continua a volare 15 Arezzo Bengals Cricket ancora non c’è il campo 16 Lions Hockey: è l’ora di tornare a graffiare 17 Il Giotto ha festeggiato i vincitori del Torneo Sociale 2013 18 Dalla Serie B alle Giovanissime: la Stella Azzurra può esultare

19 “A testa alta”, rivive in un libro la storia di Lauro Minghelli 20 Arriva Catteau, lo studioso che ha cambiato la Chimera Nuoto

A REGOLA D’ARTE 21 Fabio Genovesi racconta al Giardino delle Idee il suo Giro d’Italia 22 Il teologo che cospirò contro Hitler 24 Un futuro più roseo per il Teatro Tenda 25 Ritorno alla terra: Luigi Torreggiani espone alla Vineria al 10 26 La pittura surreale di Sabrina Livi: talento e coraggio aclinforma 29 Patronato e Caf Acli: assistenza gratuita nella dichiarazione dei redditi 2013. Fap Acli: parte il Far Express, la consegna di farmaci a domicilio

“Il Settimanale di Arezzo“ è una testata edita da Edizioni Giorgio Vasari srl Anno V numero 180 – venerdì 14 febbraio 2014 © Edizioni giorgio vasari Direttore Responsabile: Francesco Ciabatti email francescociabatti.egv@gmail.com Vicedirettore: Marco Botti, email marco.botti9@gmail.com Redazione: Elena Aiello, Enrico Badii, Andrea Bardelli, Giacomo Belli, Serena Capponi, Fernanda Caprilli, Marco Cavini, Giacomo Chiuchini, Dory d’Anzeo, Jacopo Fabbroni, Cecilia Falchi, Elettra Fiorini, michele giuseppi, Sara Gnassi, Ilaria Gradassi, Valeria Gudini, Giacomo Manneschi, Chiara Marcelli, Lucio Massai, David Mattesini, Fabio Mugelli, Omero Ortaggi, Valentina Paggini, Roberto Parnetti, Luciana Pastorelli, Ivana Marianna Pattavina, Luca Piervenanzi, Chiara Savarino, Alessio segantini, Luca Stanganini, Valentina Tramutola, Luca trippi. Foto: Andrea Bardelli, roberto parnetti, Saimon Savini Amministrazione: Edizioni Giorgio Vasari srl, via Mantegna 4, 52100 Arezzo (AR), tel. 392/95.96.285, fax 0575/16.57.738, email edizionivasari@aruba.it pubblicità e marketing: paola prato, 333/46.04.264, paolaprato.egv@gmail.com Autorizzazione Tribunale di Arezzo 02/2010 del 10 febbraio 2010 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione al n. 19155 Stampa: La Zecca srl, via Umberto Terracini 25/27, 52025 fraz. Levane, Bucine (AR), tel. 055/91.80.101, fax 055/91.80.412, email info@tipografialazecca.it È vietata, senza formale autorizzazione, la riproduzione totale o parziale di testi, disegni, foto e pubblicità riprodotti su questo numero

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Ponybici: un corriere per abbattere l’inquinamento

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argobike passa il testimone a Pegaso e cambia veste, lo annunciano la Camera di Commercio e la Confcommercio aretine; ma cosa cambierà per le consegne dei pacchi in centro storico? Pegaso, che da anni ad Arezzo coniuga la sostenibilità ambientale con la consegna di pacchi, non solo rileva il servizio di consegna dei pacchi entro il perimetro del centro storico, ma lo implementa e lo trasforma creando il primo ciclocorriere cittadino. Cargobike, infatti, era nato dall’iniziativa della Confcommercio per il trasporto di pacchi durante le feste natalizie per facilitare gli acquisti in centro anche nelle strade inaccessibili alle macchine per la Ztl, come avviene già da anni in Nord Europa; per questa ragione, erano state acquistate due bici “Cargo Bike Bullit” di produzione danese. Pegaso conferma la scelta sia del mezzo che della mobilità sostenibile, ma lo rende un servizio autonomo e attivo per tutta la settimana lavorativa; ripercorrendo i passi di molte grandi città, prima tra tutte New York negli anni Ottanta, l’azienda di consegne Aretina opta per un servizio ecologico e senza impatto ambientale creando il corriere in bici. Questo servizio, già attivo in 25 città italiane e dimostratosi valido pure a Copenaghen, Amsterdam, Tokio e Parigi, sarà ampliato rispetto a quello fornito da Cargobike perché arriverà a coprire tutta l’area cittadina; questa decisione di una mobilità sostenibile rientra nella filosofia aziendale di Pegaso che, da quasi venti anni ormai, fa recapiti espressi

della città, è impegnata sia nelle distribuzioni cittadine di posta, pacchi, pasti e medicinali, sia nelle spedizioni internazionali ed è referente per l’Italia delle poste statali svizzere e delle poste statali francesi, essendo stata pure una di Elena Aiello delle prime aziende in Italia ad avere la licenza postale. Dal 2010 la Pegaso ha aperto un ufficio spedizioni in via Guadagnoli, una delle zone del centro storico raggiungibile in macchina, dando la possibilità di spedire in tutto il mondo merci e documenti; la sede di via Guadagnoli sarà proprio il punto di partenza

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per i ciclocorrieri che effettueranno distribuzioni e consegne sia in centro storico che nell’intera città. «Questa attenzione all’ambiente è evidente già dal 2000, anno in cui Pegaso ha sposato il concetto di “azienda consapevole” - racconta Lucio Massai, il titolare della filiale aretina, - iniziando a convertire i propri automezzi a gasolio dapprima con un porter Piaggio a trazione GPL, che ha effettuato il servizio taxi merce per il centro storico dal 2005 al 2007, poi convertendo tutti i nostri furgoni con automezzi a trazione metano. Negli ultimi cinque anni abbiamo evitato di immettere nell’aria aretina diverse tonnellate di CO2. A oggi il 90% del nostro parco mezzi è a trazione ecologica». Ponybici utilizzerà la bicicletta Bullit, lunga 2,94 metri, per trasportare in città documenti cartacei, inviti, regali, materiale fotografico, libri, dvd, cd, orologi, pezzi di ricambio, chiavi, medicinali, fiori e referti medici, facendo risparmiare tempo ai clienti senza inquinare: la consegna è garantita entro l’arco della giornata o, in casi di consegne urgenti, in un’ora. Ponybici è attivo presso la sede di Pegaso in via Guadagnoli dal lunedì al venerdì con orario d’uffi-

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cio, dalle 9 alle 13 la mattina e dalle 15 alle 19 il pomeriggio; per usufruire dei ciclocorrieri aretini basterà una telefonata o un’email a info@ponybici.it se non si ha la possibilità di andare di persona; il servizio sarà attivo anche il sabato per essere un valido supporto ai negozianti aretini, ma se vi siete incuriositi potete visitare il sito www.ponybici.it, ottimizzato per smartphone e tablet. «Perché scegliere il vostro servizio? – spiega Massai. – Perché siamo economici: il costo del servizio in abbonamento può arrivare fino a 4 euro, ma siamo più veloci degli automezzi classici dei comuni corrieri, in più non inquiniamo con emissioni nocive nell’aria, non emettiamo rumori e diminuiamo il traffico cittadino.Inoltre le biciclette colorano e movimentano il centro storico in modo divertente e umano, con i ragazzi presi dallo sforzo fisico-atletico di pedalare, con un messaggio fortemente salutare: non sono previsti “aiutini” elettrici. Scegliere noi come corrieri cittadini è una scelta di responsabilità sociale, per una qualità della vita e per un rinascimento aretino della nostra città».

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Cave di Quarata: “terra dei fuochi” oppure no?

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Amministrazione comunale ci riprova e porta in Consiglio una proposta di deliberazione finalizzata alla localizzazione di una nuova area estrattiva a Quarata della superficie di oltre 5000 metri quadrati». Parte da qui il j’accuse dei tre consiglieri della “sinistra” consiliare di opposizione Marco Tulli, Roberto Barone e Gianni Mori. Una questione assai spinosa e che preoccupa non poco i residenti di una zona ancora in espansione urbanistica, un caso che per ora sembra essersi arenato in Comune per l’ostruzionismo portato avanti dall’opposizione. «Mentre i cittadini, da anni, chiedono inascoltati chiarezza perché profondamente preoccupati per la loro salute – continuano i tre – con dati epidemiologici assolutamente non tranquillizzanti, mentre la Magistratura sta svolgendo indagini e rinviene rifiuti di ogni genere, l’Amministrazione comunale, anziché adoprarsi con ogni mezzo, come da noi e dai cittadini richiesto da anni, per avviare un piano serio di caratterizzazione e di bonifica della zona, insieme a Provincia e Regione, ci viene a proporre nuove escavazioni. Incredibile ma vero. Abbiamo dovuto ricordare alla Giunta e al Sindaco che la zona di Quarata ha dato già troppo in termini ambientali e che le conseguenze di questo scempio le vivono tutti i giorni sulla loro pelle gli abitanti». Più possibilista ma comunque abbastanza chiara anche la posizione del centrodestra, che in Provincia attacca con Lucia Tanti. «Da parte nostra – spiega

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– come sempre non c’è nessuna preclusione aprioristica, e vediamo certo di buon occhio se arrivano nuove realtà a investire nel nostro territorio, ma prima di dare nuove di David Mattesini concessioni è necessario avere certezze di natura ambientale e sanitaria, e capire quali sono i reali vantaggi per il territorio. Insomma in politica non si possono fare le cose alla chetichella, soprattutto non si può non dare riscontro ai cittadini dopo aver preso con loro precisi impegni». Un dibattito serrato che riguarda una zona alle porte della città, già oggetto delle indagini della Magistratura e che in Parlamento i 5 Stelle, sono arrivati a definire la “terra dei fuochi aretina”. Che succederà dunque adesso?

NEWS

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Arezzo, isola fel di acqua buona

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a settimana scorsa ci siamo occupati della qualità dell’acqua ad Arezzo, cercando di districarci nella mole dei dati Arpat contenuti nei report usciti sul finire del 2013 e nelle esaurienti banche dati accessibili a chiunque. Dopo la fredda esposizione dei numeri, Arpat si è resa disponibile per un commento tecnico degli stessi. Partendo dalla conferma che, per quanto concerne i corpi idrici nel sottosuolo e la qualità delle acque con finalità potabili, il territorio del capoluogo resta tutto sommato un’isola felice. Le acque sotterranee sono risultate nel triennio 2010-12 in stato “buono”, un dato che riguarda appena il 19% della Toscana. Non se la passa bene invece la provincia. Corpi idrici sotterranei Ribadita la criticità dei nitrati riscontrata per il solo anno 2012 e nella sola stazione di Pozzo Rossi, a Case Nuove di Ceciliano (39 mg/l contro un valore soglia di 50), Arpat evidenzia comunque il dato positivo di Arezzo, ma soprattutto tiene ad approfondire la situazione delle vallate, in modo particolare la Val di Chiana, che invece sono classificate come “buono stato-scarso localmente”. «Innanzitutto specifichiamo che in tale categoria rientrano quelle zone che per un numero limitato di stazioni (meno di un quinto del totale) presentano delle criticità – spiega Marco Talluri, responsabile comunicazione di Arpat. – È motivo di preoccupazione? No, quando si parla di acque sottosuolo è abbastanza relativo parlare di possibili pericoli per l’uomo». Talluri poi puntualizza: «Queste criticità in Val di Chiana sono dovute quasi esclusivamente ai nitrati. Una situazione ormai nota e monitorata, tanto che il canale della Chiana fa parte delle cosiddette “zone vulnerabili”». E tanto che dal 2006 è in vigore un programma della

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lice in un mare

di Luca Trippi

Regione per cercare di ridurre al minimo l’impatto sul territorio delle attività agricole e di allevamento, visto che sono le cause principali dell’inquinamento: nel mirino il rilascio sul terreno di letame e liquami degli animali, e l’uso di altri fertilizzanti. Ma perché le falde di Arezzo città non risentono di queste criticità? «Perché ci sono meno attività agricole intensive, e poi perché pare che ci siano differenze di ordine geologico, ma è solo un’ipotesi che dovrà essere verificata», risponde Talluri. Acque ai fini potabili L’acqua che arriva in città è un’acqua oggettivamente buona: l’80% dei punti di controllo delle acque destinate a essere depurate e quindi inviate ai rubinetti è di classe A2, che è la categoria più alta che c’è in Toscana. Ma, come già accennato, è un dato poco significativo per la reale situazione ambientale di Arezzo, sia perché l’acqua arriva da fuori, da Montedoglio, sia perché – commenta Talluri - «ovviamente tutte le acque che vengono captate per essere inviate ai rubinetti devono essere prima depurate». Acque superficiali: fiumi e torrenti Nel 2012 si è chiuso il primo ciclo di monitoraggio triennale attraverso l’analisi (chimica ed ecologica) di circa 270 stazioni regionali. Dal punto di vista chimico, le acque aretine sono tutte buone tranne un breve tratto dell’Arno in uscita da Arezzo e gli ultimi chilometri della Chiana. Più variegata la situazione ecologica: non ci sono zone insufficienti, ma l’acqua è classificata come “scarsa” nel Maspino, nell’Esse e in molti segmenti della Chiana. Rivelate nel Maspino tracce (comunque dentro i valori soglia) di nonilfenolo, composto sintetico che si trova nei saponi, mentre a degradare i corsi attinenti alla Chiana sono i residui di mercurio e di tbt (tributlistagno), usato in passato come anti-muffa. Incuriosisce la presenza di mercurio. «Il mercurio è un elemento diffuso sul suolo toscano, è presente anche nelle acque marine – spiega Talluri. – È in corso uno studio della Regione, sembra che rientri fra i valori di fondo naturale delle nostre terre. Localmente non si può escludere anche un’origine antropica, ma non ci sono elementi scientifici per verificarla». Mancano indicazioni sul Castro, ma semplicemente perché attualmente non rientra nei corsi d’acqua monitorati da Arpat.

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NOn più parole omai… a cura di Roberto Parnetti

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piegazione ribadita anche dal rettore Ezio Gori che tra l’altro, ha puntualizzato anche il fatto che Martino aveva già fatto presente al Direttivo gialloblù, fin dal mese di ottobre, questa eventualità. «Vorrei sottolineare in maniera forte – ci precisa Ezio Gori – che con Martino non abbiamo interrotto il rapporto di collaborazione iniziato nel 2011 come invece alcuni hanno voluto insinuare. Martino è stato uno degli artefici dei grandi risultati ottenuti dal nostro Quartiere in Piazza Grande: quattro Lance d’Oro, di cui tre consecutive, in tre anni sono un bottino che non si mette in discussione, così come il modo di preparazione e i ritmi importati al nostro campo gara. Chi segue la preparazione dei nostri cavalieri sa il tempo che si deve dedicare alla nostra struttura. Oltre alle normali attività quotidiane che richiede l’accudire i cavalli, le sessioni di allenamento iniziano fin dai mesi invernali per poi intensificarsi in modo progressivo

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Giostra d’Inverno (2a parte) continua dal numero 178 in vista delle Giostre. Martino ci aveva fatto presente che, se fosse andata in porto la commissione lavorativa, non avrebbe più avuto modo di essere presente in maniera costante come invece ha fatto in questi anni. Per questo sarebbe stato costretto a darsi delle priorità che, in questo caso, vedevano il lavoro come primo punto». Ci sono però state delle insinuazioni sul fatto che questo “arrivederci” di Martino a Santo Spirito sia invece un “addio” dettato da altri fini… Magari, in una sorta di fanta-Giostra, il ritornare in Piazza e correre nuovamente, in coppia con Luca Veneri? «Questo c’è lo aspettavamo al momento in cui la notizia fosse stata di dominio pubblico. D’altronde quando si parla di un personaggio quale Martino Gianni, per anni indiscusso protagonista della Giostra, vincitore di 13 Lance d’Oro come giostratore e di 4 come preparatore, non poteva essere che così.

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Da parte mia e del Direttivo posso rimarcare che Martino, negli incontri e colloqui avuti anche personalmente, ha sempre ribadito che la sua decisione era solo ed esclusivamente dettata dalle ragione già dette. Martino, come ha poi ribadito anche in interviste, ha avuto la sua carriera da giostratore solamente con il Quartiere di Sant’Andrea e quella da preparatore con Santo Spirito». È invece un addio quello di Emanuele Formelli ovvero colui che si occupava della parte relativa alla preparazione dei cavalli. «Emanuele a fine anno ci ha comunicato la sua volontà di rescindere il rapporto di collaborazione con il quartiere e, dopo aver valutato tale richiesta in seno al Consiglio direttivo, non abbiamo potuto far altro che prendere atto di questa sua decisione e, anche per il rispetto e la stima che nutriamo verso lui, accogliere la sua richiesta. Emanuele è stato un valido preparatore e, negli anni che è stato al servizio di Porta Santo Spirito, ha svolto un ottimo lavoro al campo addestramento». Per la preparazione dei cavalli rimane dunque Maurizio Orlandi. «Sì, anzi è già al lavoro specie sui nuovi soggetti giunti in scuderia. Maurizio è un professionista scrupoloso e un valido preparatore di cavalli che, fin dallo scorso anno, si è messo a completa disposizione del Quartiere». Almanacco Giostresco, Quintanaro Paliesco 2014

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ono 76 le Giostre, Quintane e Palii inserite nell’Almanacco 2014 che sarà presentato sabato 22 ad Abbiategrasso (MI) e che fa parte del progetto “Si dia inizio al torneamento” con il patrocinio della F.I.G.S. (Federazione Italiana Giochi Storici), della F.I.S.E. (Federazione Italiana Sport Equestre) e del Comune di Abbiategrasso. Il volume, edito dalle Edizioni Giorgio Vasari, si apre con i saluti dell’onorevole Paolo Fadda (sottosegretario del Ministero della Salute), di Carlo Capotosti (presidente della F.I.G.S.) e dell’onorevole Ermete Realacci (primo firmatario di una proposta di legge per la promozione dei giochi storici). Segue poi la parte dedicata al riepilogo della stagione 2013, con 64 manifestazioni segnalate di cui 12 definite come “non storiche”, schede e notizie dettagliate arricchite da oltre 150 fotografie. Nella terza parte una sezione dedicata ai tornei cavallereschi dei Cavalieri di Arezzo e della Compagnia dell’Aquila Bianca, quindi il calendario 2014.

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MANGIAR SANO COSTA

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a prevenzione è una battaglia che si combatte anche a tavola, oltre che con uno stile di vita sano, fatto di attività fisica, senza fumare né abusare di alcolici. Sì, perché mangiar male fa male! Certo non ci voleva questo articolo per dichiararlo: ormai si sente e si legge da tutte le parti, per fortuna, e questo tam tam certamente serve, perché la prevenzione si fa informando e dando una democratica ed etica opportunità alle persone di scegliere in maniera consa-

«Investire

pevole cosa fare per la loro salute. Da ormai svariati anni mi occupo di questo, con passione e dedizione, perché promuovere la salute, specialmente nei più piccoli, è per chi scrive una forma di amore nei confronti della vita. Durante questo percorso, fatto di corsi informativi e formativi, convegni, articoli, conferenze, congressi, interviste, trasmissioni, dialoghi in ambulatorio, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere molte persone meravigliose e di confrontarci con loro. Molto spesso è venuto alla luce il problema della difficoltà di realizzare nel quotidiano la prevenzione, e in questi tempi di crisi, ancora di più. Perché pare che mangiar sano sia un lusso che pochi si possono permettere economicamente. Perché i “cibi spazzatura” costano meno. Perché la disponibilità di tempo è sempre minore e si scelgono cibi “veloci” e preconfezionati, troppo ricchi di zuccheri semplici e grassi saturi. Perché l’ansia e le paure spesso ci costringono a rifugiarci nel cibo. Perché sempre meno ci si concede di stare a tavola a parlare per curare anima e corpo. Perché le mode ci dicono cosa, quanto, dove e come mangiare, togliendoci irreversibilmente la fiducia nel chiedere e ascoltare le risposte del nostro corpo che da saggio ci direbbe di cosa esattamente ha bisogno. Sono tutte obiezioni vere e reali. Ma crediamo che si possa fare di meglio per noi e per i nostri figli. Siamo convinti che una buona alimentazione si possa fare anche a minor costo, perché ciò che fa bene è povero e semplice, e grazie a Dio questo permette la prevenzione anche ai meno

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COSTA TROPPO abbienti. Può essere un esempio il comprare esattamente quanto e quello che serve, senza farsi tentare dalle offerte che ci spingono ad acquistare grandi quantità per la tanto sbandierata ipotetica conve- a cura della dott.ssa nienza, mentre spesso vera conveBarbara nienza non è! Lapini Basti pensare a quante cose si buttano perchè ne avevamo prese troppe e vanno a male. È vera convenienza, dunque, comprare cibi di minor qualità o esagerare nel mangiarli per evitare di buttare l’eccesso legato a un tre per due? Sono vera convenienza le spese che dobbiamo affrontare per curare le patologie e i disturbi legati a una scorretta alimentazione? Per contro, è quindi possibile pensare a una convenienza nel fare prevenzione? Noi siamo convinti di sì, perchè le cose che costano meno sono ad esempio i legumi, vere miniere di proteine di elevato valore biologico, se consumati insieme ai cereali, come quelle della così costosa carne, che “deve” essere costosa perché è necessario sia di alta qualità. Dovendone poi assumere in quantità ridotta, si può e si deve scegliere di elevata qualità… Si mangia una volta in meno e si mangia migliore. La frutta e le verdure? Quelle sì che costano tanto… specialmente se non sono di stagione, se sono esotiche e se vengono da lontano. Ma tutto si abbassa e il livello nutrizionale si alza se si opta per dare la precedenza alla freschezza, ai prodotti locali, alla stagionalità.

Che dire poi del risparmio energetico che aumenta se si consumano questi alimenti vivi e ricchissimi di vitamine, crudi o meno cotti ed elaborati possibile? Beh, per i cereali non è necessario sottolineare la convenienza di un piatto di pasta semplice e nutriente, se poi si pensa a quanto l’integrale aumenti il senso di sazietà che spinge anche a ridurre la quantità che se ne mangia, allontanando inutili eccessi e quindi la predisposizione allo sviluppo di sovrappeso e obesità, il collegamento fra risparmio e salute è presto fatto. Infine il pesce, anch’esso davvero costoso… se non è pesce azzurro, certamente meno prestigioso ma assolutamente non meno nutriente e gustoso. Quindi non fatevi ingannare, la prevenzione conviene!

Dottoressa Barbara Lapini Dietista Responsabile prevenzione Lilt (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) di Arezzo www.dietistalapini.it Manda le tue domande a lapinibarbara@yahoo.it e leggerai le tue risposte nella prossima rubrica.

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in copertina

Ius Volley

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rimato in classifica, un’entusiasmante serie di grandi prestazioni e un grande agonismo in campo, frutto di fame e voglia di superarsi. La Ius Volley Arezzo, fino a ora assoluta dominatrice del campionato di Serie D, vola e vede ormai la vittoria del campionato non più come una chimera, ma come un finale dolcissimo col quale completare al meglio una stagione da sogno. Stagione che la vede in possesso di una prima posizione tenuta finora a pugni stretti, partita dopo partita, grazie a un gruppo solido e consapevole di poter firmare qualcosa di importante. «Siamo partite con l’obiettivo di rientrare nei play-off e inaspettatamente abbiamo raggiunto la prima posizione – dice Luciana Locci, presidente e allenatrice della Ius Volley Arezzo. – Abbiamo iniziato l’ancontinua a pag. 14

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Primato in classifica, grandi numeri e voglia di continuare a stupire: la Ius Volley Arezzo continua a dominare il campionato di Serie D

La Ius continua a volare [segue da pag. 13]

nata con qualche defezione, come l’infortunio a Chiara Soldani, rinnovando nel frattempo la squadra con qualche prospetto proveniente dalle giovanili. Sin dall’inizio il gruppo ha reagidi Omero to positivamente e si è compattato, svolgendo Ortaggi un grande lavoro che ha portato la squadra a un’importante crescita». Crescita che ha portato le ragazze guidate da Luciana Locci in cima alla classifica con 35 punti, 38 set vinti e 14 set persi: numeri importanti, numeri da primato. «A questo punto ci crediamo e vogliamo continuare a lottare per mantenere la posizione, con la consapevolezza che per ottenere un risultato positivo bisogna cercare in ogni partita di tenere alta sia la tensione sia la concentrazione – sottolinea ancora Locci, che aggiunge: – abbiamo raggiunto una maggiore serenità di squadra e questo senza dubbio ha portato le ragazze a divertirsi maggiormente. Adesso c’è grande armonia e tutto questo ha spinto ulteriormente la squadra a crescere e lottare per questo grande obiettivo». Obiettivo adesso possibile per la Ius Arezzo, che diventa sempre più reale quanto più cresce la consapevolezza nelle proprie capacità da parte di una squadra che non vuole più mollare la testa della classifica, ottenuta grazie a una grande compattezza di squadra dimostrata in ogni partita: «Senza dubbio il più grande punto di forza della squadra è l’agonismo. Le ragazze stanno inoltre dimostrando grande orgoglio nel far parte sia di una società dalla storia importante come la nostra – società che ha militato pure a livello nazionale – sia di un gruppo di mentalità vincente come quello con il quale stanno vivendo questo grande capitolo sportivo». Un capitolo nel quale le ragazze guidate da Luciana Locci vogliono continuare a scrivere altre pagine importanti, mantenendo ben salda la testa di una classifica che le vede tra l’altro subito davanti a un’altra “grande” aretina, la Chimera Volley 88. Così, adesso che siamo entrati nel vivo della stagione, le ragazze della Ius vogliono continuare a fare la voce grossa, e a lottare con la Chimera Volley 88, in una sfida che possiede tutti gli ingredienti del derby d’alta classifica.

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l fatto, se non ha del clamoroso e dell’incredibile, poco ci manca. Dopo anni di ricerca e speranze spesso vane, ancora l’Arezzo Bengals Cricket non è riuscita a trovare un campo dove allenarsi e giocare. Il campionato ormai è alle porte, e inizierà ad aprile: la squadra aretina, se la situazione burocratica non si sblocca in un periodo breve e ragionevole, non avrà una struttura dove giocare e sarà costretta sempre ad affrontare le avversarie fuori casa. Il presidente della società, Nasir Arfat, ci ha parlato della situazione, dal suo punto di vista. «Lo scorso anno siamo riusciti a ottenere il campo della squadra di baseball, così abbiamo giocato nel diamante vicino allo stadio: non un vero e proprio stadio per il cricket, ma meglio di nulla. Quest’anno, invece, ancora non sappiamo dove potremo giocare, e il fatto è un grosso problema dato che ad aprile inizierà il campionato, che sarà una fase regionale. Ci saranno squadre di Firenze, Prato, Lucca, insomma, rappresenteranno tutta la Toscana. L’unica che non ha il campo è la nostra di Arezzo». C’è tanta amarezza nelle parole di Arfat, preoccupato per la mancanza di una struttura adeguata al cricket quando all’inizio del campionato manca solo un mese. Continua il Presidente: «Il nostro torneo è organizzato dalla Uisp, che sta provando a darci una mano a trovare il campo. Fino ades-

Arezzo Bengals Cricket

ancora non c’è il campo Il presidente Nazir Arfat ci spiega i motivi so tutti i nostri sforzi sono stati vani, speriamo che con l’aiuto dell’ente qualcosa riesca a cambiare. Per ora gli allenamenti li di Alessio Segantini svolgiamo nel parco di via Montefalco, nel lato vicino alla caserma dei Carabienieri: una situazione temporanea che speriamo possa cambiare presto, anche perché non è giusto per noi e per chi vuole usufruire del parco. Stiamo cercando di risolvere questa questione, ci vuole un po’ di fortuna e di pazienza, anche se il tempo non è molto. La speranza è che le istituzioni ci possano dare un aiuto concreto e contribuire a fornirci il campo».

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ancano poco più di due mesi al termine della stagione regolare e le tre compagini del Lions Hockey sono in piena bagarre nella conquista del primato nei rispettivi campionati. Il bilancio a metà stagione evidenzia però luci e ombre: «Rispetto al potenziale dei nostri atleti, la raccolta dei risultati non è stata ancora quella che ci aspettavamo – è questa l’opinione di Paola Salvi, presidentessa infaticabile dei Leoni aretini su pattini on-line. Più in particolare, iniziando dall’Under

Lions Hockey: è l’ora di tornare a graffiare 12, la loro attuale posizione di vertice pare giustificata: «Questo è il primo anno che si è creata tale categoria e i nuovi arrivi hanno già dimostrato di possedere un grande potenziale, promettendo bene per il futuro – prosegue la Salvi. – Nonostante alcune volte pecchino di ingenuità e poca esperienza, la squadra sembra già avviata sulla giusta direzione». Volgendo lo sguardo all’Under 14, la categoria

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che in passato ha sempre raggiunto le finali nazionali, questo campionato sembra più complicato degli altri. L’andamento dei Leoni è stato altalenante: «Il fatto è che abbiamo dovuto sostituire tre elementi nella nostra formazione, perciò, questo è un anno di consolidamento, transizione, di ricerca dei nuovi equilibri per una perfetta amalgama tra i vari elementi». Nella nuova fisionomia assunta dalla truppa mezzana della società aretina di hockey, i nuovi ingressi hanno già sfoderato sul campo doti e talento da vendere. La lotta al vertice è ancora aperta. Infine, l’Under 16, reduci sino a ora da un buon campionato occupando il secondo piazzamento nella classifica generale. Ma la Salvi è una presidentessa che non si accontenta, e il suo spirito combattivo la spinge ad anelare costantemente al primato: «Questi ragazzi non si rendono conto del potenziale che hanno. In certi frangenti penso che non credano alle proprie capacità. Il loro andamento a intermittenza ha testimoniato che se essi si sentono carichi, non trovano ostacoli dinanzi a loro. La difficoltà maggiore è stata quella di dare continuità su tutti i 40 minuti di gioco. A volte cali di tensione si sono dimostrati fatali». Per questo il bilancio a metà stagione, seppur positivo, non soddisfa pienamente l’ambiente dirigenziale aretino, abituato a grandi prestazioni e conscio del grande potenziale, ancora largamente inespresso, dei propri atleti. Paola Salvi, come sempre, ci crede e suona la carica. Adesso, per il Lions Hockey Arezzo, è l’ora di sfoderare gli artigli e ritornare a graffiare. Giacomo Belli


Il Giotto ha festeggiato i vincitori del Torneo Sociale 2013

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l Circolo Tennis Giotto ha archiviato il Torneo Sociale 2013 con una grande festa all’insegna dello sport e dell’amicizia. La serata ha rappresentato l’occasione per rivivere le emozioni di centinaia di partite di tennis giocate negli ultimi mesi e, soprattutto, per premiare i vincitori dei vari tornei. La coppa più importante è andata a Luca Benvenuti, presidente del Giotto che si è aggiudicato il successo nel torneo assoluto dopo aver superato in finale Alberto Donati; ad aver conquistato gloria nel singolare maschile è stato invece Alessandro Rossi, mentre il trofeo del singolare femminile è stato consegnato a Sandra Lanternini. Tra i premiati non sono mancati nemmeno i vincitori dei tornei di doppio: nel doppio misto si è imposta la coppia Patrizia Felicini-Marco Sonnacchi e nel doppio maschile Alessandro Serafini-Francesco Serafini. Con questa serata, il Giotto ha dato a tutti appuntamento per il prossimo maggio quando partirà il Torneo Sociale 2014, un appuntamento che coinvolgerà sempre più tennisti e che promette divertimento e spettacolo per tutti i soci del Circolo aretino.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL CIRCOLO

Il Giotto

al Mare: da sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno, i soci e i maestri del Circolo si trasferiscono a Milano Marittima per vivere tre belle giornate di relax e tante altre attività come tennis, golf e ballo latino-americano.

In

gita agli “Internazionali d’Italia”: martedì 13 maggio è in programma un viaggio a Roma per assistere, dalle tribune del campo centrale, al grande spettacolo del tennis internazionale. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla Segreteria del Circolo.

La “24 ore” per Carlo Pini: il 25 e 26 luglio, 48 tennisti si sfideranno ininterrottamente nell’arco di tutta una giornata, dando vita a una raccolta benefica di fondi in ricordo dell’amico Carlo Pini.

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Dalla serie B alle Giovanissime: la Stella Azzurra può esultare

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alla Serie B alle Giovanissime, la Stella Azzurra esulta con tutte le sue formazioni. Le maggiori soddisfazioni arrivano dalla prima squadra che, al suo primo anno nel campionato di calcio femminile di Serie B, si è ormai stabilmente assestata al terzo posto in classifica alle spalle di San Zaccaria e Mestre. Nell’ultimo fine settimana le ragazze di mister Massimiliano Pedalino hanno espugnato il campo della Virtus Romagna con un 2-0 firmato dalla prima doppietta di Mariacostanza Aterini, mentre domenica 16 febbraio proveranno ad allungare la loro striscia positiva sfidando il Venezia Lido allo stadio

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comunale “Città di Arezzo”. «Dobbiamo sfruttare questa partita per consolidare il terzo posto in classifica – afferma il direttore sportivo Omar Neri. – Stiamo vivendo una stagione esaltante ma ora dovremo esser bravi a mantenere alta la concentrazione e a non lasciare punti per strada, con l’obiettivo di chiudere sul podio questa nostra prima stagione in Serie B. Le prossime partite ci serviranno per maturare un’ulteriore crescita e per riuscire a gettare solide basi per un futuro di grandi successi». Non smettono di sorprendere nemmeno le Giovanissime che si sono confermate al primo posto del campionato regionale superando nell’ultimo turno le coetanee del Siena con un netto 7-0: le ragazze di Paolo Acquisti si trovano ora a +4 dalle inseguitrici e stanno procedendo spedite verso la vittoria del secondo titolo toscano consecutivo. Nel frattempo hanno archiviato la loro stagione le Juniores di Elena Bruno che, nell’ultimo turno del campionato regionale, sono state piegate dalle campionesse d’Italia del Firenze. Con questa sconfitta, la stagione della Stella Azzurra si è chiusa con un ottimo terzo posto alle spalle del Perugia e delle stesse fiorentine, due formazioni le cui prime squadre militano in Serie A. «Le nostre ragazze meritano un applauso – conclude Neri. – Al loro primo anno nel campionato Juniores sono state eccezionali e hanno tenuto testa a due delle migliori squadre d’Italia».


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testa alta”. La straordinaria e sfortunata vita di Lauro Minghelli rivive in un romanzo pubblicato a dieci anni esatti dalla scomparsa dell’amato calciatore di Sassuolo, Torino e Arezzo. Il libro porta la firma di due giornalisti aretini, Andrea Lorentini e Luca Stanganini, e della scrittrice Katia Zeffiri che negli ultimi mesi hanno collaborato con la famiglia di Minghelli e con tanti suoi ex compagni di squadra per ricostruirne l’intera storia, dai primi calci al pallone alla battaglia contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). Edito dalle Edizioni Giorgio Vasari e patrocinato dal Comune di Arezzo, A testa alta sarà presentato alla cittadinanza con un grande evento in programma sabato 15 febbraio, alle 17, alla sede dell’Arbitro Club presso lo stadio comunale, a pochi passi dalla curva che porta proprio il nome di Lauro Minghelli. Alla presentazione saranno presenti gli autori, la famiglia e tanti personaggi che sono ancora legati con affetto al ricordo del calciatore, tra cui Serse Cosmi, Francesco Graziani e gli ex compagni di squadra, oltre all’attuale dirigenza dell’Us Arezzo e ai rappresentanti di Chimet e Gimet Brass-Galvamet, gli sponsor che hanno contribuito alla pubblicazione dell’ope-

“A testa alta”, rivive in un libro la storia di Lauro Minghelli Diventa un romanzo la straordinaria e sfortunata vita dell’amato calciatore di Arezzo e Torino

ra. «Il libro – raccontano gli autori – è nato su impulso della famiglia di Lauro e, in particolare, di sua cugina Gessica. A testa alta è un’opera destinata a fissare nel tempo la memoria e i ricordi di un uomo la cui storia meritava di esser raccontata». Lauro Minghelli ha mosso i suoi primi passi nel Sassuolo, poi si è trasferito nella Primavera del Torino con cui ha vinto due scudetti, fino al 1993 quando è passato nell’Arezzo di Serse Cosmi. Dal granata all’amaranto, il calciatore ha continuato a collezionare vittorie e soddisfazioni, centrando promozioni e entrando rapidamente nel cuore dei tifosi aretini. Il destino è però beffardo con Lauro e gli prospetta una sfida più grande: lentamente la Sla fa la sua comparsa, con gli interventi chirurgici e i successivi controlli non ne riescono a frenare l’avanzamento. Lauro non si demoralizza ma affronta la terribile malattia con incredibile forza d’animo e con un contagioso sorriso, da vero campione e, soprattutto, sempre a testa alta. «Nel libro – concludono gli autori – emerge la straordinaria voglia di vivere di un uomo che ha affrontato la malattia sempre con il sorriso sulle labbra e facendo forza a chi gli stava vicino: A testa alta mantiene viva l’incredibile lezione che Lauro ci ha lasciato in eredità». Marco Cavini

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presso

centro sport chimera

Arriva Catteau, lo studioso che ha cambiato la Chimera Nuoto

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l nuoto aretino volge verso il futuro con Raymond Catteau. La Chimera Nuoto sta organizzando un seminario di una settimana sulle nuove metodologie di insegnamento del nuoto, in cui il grande ospite sarà proprio Catteau, il più importante studioso del mondo di pedagogia natatoria. Il professore francese è diventato famoso per aver rinnovato l’insegnamento del nuoto mettendo al centro l’atleta e non l’istruttore, con un apprendimento che si basa esclusivamente sull’esperienza. Il “Metodo Catteau” fa perno su una didattica di tipo attivo fondata sulla scoperta guidata: l’istruttore fornirà all’allievo le principali nozioni tecniche del nuoto, poi lascerà libero spazio allo stesso atleta limitandosi ad indicare gli obiettivi da raggiungere. A quel punto toccherà al singolo nuotatore sperimentarsi e capire il movimento più adatto per raggiungere i vari obiettivi, imparando a conoscere il proprio corpo ed interiorizzando il movimento migliore. La Chimera Nuoto già da qualche anno ha ristrutturato la propria scuola nuoto e l’attività agonistica seguendo i dettami di Catteau, ma ora è decisa a muovere un ulteriore passo in avanti portandolo direttamente ad Arezzo all’interno del Centro Sport Chimera. Il seminario si svolgerà secondo gli stessi precetti del francese e coinvolgerà attivamente gli istruttori e gli allievi della società aretina. Catteau dirigerà le lezioni in piscina per testare la didattica e vedere all’opera i ragazzi e i tecnici della Chimera Nuoto, concludendo poi con una parte teorica che riassumerà quanto fatto in vasca e mostrerà come, al termine di una sola settimana di nuoto, siano visibili importanti miglioramenti negli stessi allievi messi alla prova. A organizzare l’evento sarà il direttore tecnico della Chimera Nuoto, Marco Magara, che nelle scorse settimane ha frequentato un seminario di Catteau a Reggio Calabria, apprezzandone l’efficacia della metodologia e rinnovando il proprio impegno nell’attuazione del metodo all’interno della sua società. «La Chimera Nuoto sta procedendo spedita verso questa nuova pedagogia - afferma lo stesso Magara. - Si tratta di un metodo attivo e funzionale che cercheremo di diffondere come approccio nella formazione e nell’insegnamento del nuoto. In questo senso riteniamo di fondamentale importanza l’arrivo di Catteau ad Arezzo perché permetterà al nuoto aretino di acquisire consapevolezza di un metodo che, se applicato correttamente, è in grado di portare grandi risultati e di migliorare le prestazioni di ogni singolo atleta».

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AREZZO

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Tutti primi sul traguardo del mio cuore Fabio Genovesi racconta al Giardino delle Idee il suo Giro d’Italia

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er migliaia di chilometri, in auto, a piedi, su traghetti, bus e funivie, una carovana piena di colori tenta di stare dietro al ritmo furibondo imposto dai ciclisti, che in tre settimane girano tutta l’Italia per sfidarsi davanti all’azzurro della costiera amalfitana e tra gli aspri profili del Vajont, sotto il sole del lungomare pugliese e nelle tormente di neve in cima alle Dolomiti. Ne fa parte anche uno scrittore, che da piccolo, in un tema, aveva detto: «Io la prossima volta che passa il Giro provo a scappare con lui». Lo scrittore in questione è Fabio Genovesi, il nuovo ospite del Giardino delle Idee. In Tutti primi sul traguardo del mio cuore – il suo nuovo romanzo, edito da Mondadori – l’autore racconta la prima volta in cui, da bambino, vide passare il Giro d’Italia in compagnia del mitico zio Aldo. Ai suoi occhi il gruppo di ciclisti apparve come un vento magico, che arrivava fulmineo e colorato, innescando un’onda travolgente di emozioni. Da quel momento, Fabio comincia a nutrire un sogno: al Giro d’Italia, prima o poi, ci andrà da protagonista. Destino vuole che il giovane non sia tagliato per correre in bici; ma quando il desiderio sembra destinato a restare nel cassetto, giunge una chiamata inattesa: Il Corriere della Sera gli chiede di partire dietro alla corsa rosa, per fare una cronaca, tappa per tappa, dell’edizione 2013. Tutti primi sul traguardo del mio cuore è una sorta di diario “on the road” che assume, talvolta, tratti surreali. Protagonisti sono i partecipanti all’ultimo Giro d’Italia, ma anche, e soprattutto, gli abitanti dei territori attraversati dal tour, gli strambi personaggi nei quali ci si può imbattere di Chiara lungo la corsa – come il poeta calabro di paese Minno Minnini – e tutto ciò che accade mentre Marcelli i ciclisti pedalano lungo lo Stivale. Con una prosa emozionante e ironica al tempo stesso, Genovesi non manca di esultare per le grandi vittorie, di rimanere deluso per i fatti più negativi della gara, e nutre la curiosità di fare conoscenza anche dei soggetti meno discussi, per comprendere nel profondo cosa spinge loro a intraprendere uno sport così duro. L’appuntamento con l’autore e il suo libro, adatto anche a chi di ciclismo non se ne intende, è sabato 15 febbraio, alle ore 17, nella magica cornice del Teatro Vasariano di Piazza Grande ad Arezzo.

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Il Teologo che cosp Chiusa con successo la mostra ad Arezzo di Marco dedicata a Dietrich Bonhoeffer Botti

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i è conclusa la tappa aretina di Dietrich Bonhoeffer, il teologo che cospirò contro Hitler, una mostra itinerante internazionale concepita all’Università di Linz che sta attraversando Austria, Germania, Italia, Spagna e Svizzera. L’edizione italiana nasce da un’idea di Antonella De Bernardis, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Genova e coordinatrice del progetto Bonhoeffer, l’Italia, l’Europa. Protagoniste sono le parole del teologo tedesco che si sviluppano su 14 quadri espositivi. Riflessioni, immagini e colori che si legano a valori come responsabilità, coraggio civile e fede. Ne parliamo con la professoressa Lucia Cuccoli, stretta collaboratrice della De Bernardis per la mostra aretina, allestita dal 17 gennaio all’8 febbraio all’interno della cappella del Seminario vescovile di Arezzo. Innanzitutto spieghiamo chi era Bonhoeffer. «Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) fu teologo, pastore luterano, professore universitario, pioniere del movimento ecumenico, scrittore e poeta tedesco. Figura centrale nella lotta contro il regime nazista, nel 1939 si avvicinò a un gruppo di resistenza e cospirazione contro Hitler. Incarcerato nell’aprile 1943, venne impiccato nel campo di concentramento di Flossenbürg il 9 aprile 1945». 
 Come è arrivata ad Arezzo questa mostra itinerante? «È stato grazie alla mia conoscenza personale con la professoressa Antonella De Bernardis, che si è occupata del progetto internazionale traducendo anche i testi dei pannelli dell’esposizione dal tedesco all’italiano. Lo scorso agosto ho proposto al vicario generale della nostra diocesi, monsignor Giovacchino Dallara, di poter accogliere presso l’Istituto di Scienze religiose la mostra. La richiesta è stata accolta, affiancando all’evento anche un convegno di studi, svoltosi lo scorso 25 gennaio, che ha visto la partecipazione di studiosi – tra cui la stessa De Bernardis – sul tema Dietrich Bonhoeffer, un teologo coraggioso». Qual è l’eredità che ha lasciato questa figura alle future generazioni? «Sono molte le eredità di Bonhoeffer: il coraggio di opporsi a un regime totalitario e di resistere alle privazioni, mostrando sempre un atteggiamento di speranza e di misericordia, l’amore per il proprio paese e la responsabilità civile delle proprie scelte, un Cristianesimo vissuto con estrema delicatezza e nello stesso tempo Dietrich Bonhoeffer

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pirò contro Hitler con profondità e verità, ma tale da rispettare qualsiasi scelta e qualunque altra religione. Ancora: l’impegno di teologo ecumenico che lo portò in numerosi viaggi all’estero ad incontrarsi con le più diverse confessioni religiose, l’amore per la non violenza che gli fece prospettare un viaggio in India (che poi non intraprese), ma del cui progetto ci resta traccia in una lettera scritta personalmente a Gandhi, la sua vita privata fatta di affetti profondi verso la famiglia, gli amici e la fidanzata, con cui ebbe un bellissimo rapporto epistolare durante la prigionia, prima dell’impiccagione». Come ha risposto il pubblico? «L’esposizione ha avuto una grande risonanza. In particolare, ad Arezzo, è stata visitata dai ragazzi delle scuole medie superiori e inferiori in occasione del Giorno della Memoria e degli eventi a esso collegati, lo scorso 27 gennaio. L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Arezzo. Per le scolaresche è stato predisposto un video di presentazione e gli alunni hanno potuto visitare l’allestimento guidati dai loro insegnanti, che attraverso il convegno hanno potuto ricevere l’adeguata preparazione a illustrare questo personaggio. La mostra è stata visitata anche da tanta gente comune, che poi ha lasciato apprezzamenti e riflessioni nel libro degli ospiti, da non considerare come un mero album delle firme ma parte integrante di tutto il progetto».

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Grazie agli ultimi interventi, la strut

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Un futuro più ros

opo un periodo di inutilizzo e i problemi di acustica che avevano accompagnato il concerto dei Kabila lo scorso settembre, il Teatro Tenda, a due passi dal Centro Commerciale Setteponti, ha invertito la tendenza con il successo dell’evento The Village del 31 dicembre, organizzato da Sugar Reef Musicology in collaborazione con Memorabilia. di Cecilia Falchi Per questo ci siamo fatti suggerire alcune considerazioni e proposte per il futuro utilizzo della struttura da Silvia Ciarpaglini, ufficio stampa di Sugar Reef. «La serata dell’ultimo dell’anno è stata un enorme successo, sia all’Officina 7 sia al Teatro Tenda – ci racconta Silvia. – Abbiamo accolto circa duemila persone provenienti da tutta la Toscana, a dimostrazione della grande attrattiva anche fuori dai confini locali. The Village si ispirava al White Sensation, evento dance nato ad Amsterdam nel 2000, caratterizzato da una multidisciplinarietà in cui varie forme di intrattenimento si fondono per crearne una del tutto nuova». Perché avete scelto anche questo luogo? Il Teatro Tenda si rivelava adatto al tipo di performance che volevamo proporre, sia per la particolarità della sua struttura “circense”, sia per le dimensioni: troppo piccolo per grandi concerti e troppo grande e dispersivo per iniziative più raccolte. I ragazzi di Memorabilia e il direttivo di Sugar Reef non si sono fatti spaventare dai limiti della struttura, ma l’hanno vista come un posto adatto a creare eventi interattivi. Il contesto in cui è posizionato è uno dei suoi grandi punti di forza: l’enorme parcheggio, la possibilità di non disturbare edifici intorno e di essere sdoganato dal centro città lo rendono sicuramente più accessibile di altri posti pensati per ospitare rappresentazioni teatrali o musicali». Quale potrebbe essere il suo futuro utilizzo? «È una struttura su cui si può lavorare, modulabile e molto versatile. Il Teatro Tenda può accogliere diversi tipi di occasioni pubbliche: dallo spettacolo circense a un incontro di pugilato, fino ai piccoli live. Può ospitare 700 posti a sedere fino ad arrivare ad accogliere 1000 persone per un concerto frontale. È un luogo che si perfeziona solo utilizzandolo, uno spazio nuovo e importante che deve essere sfruttato, bisogna solo avere la stessa immaginazione e la voglia di mettersi in gioco che hanno dimostrato Memorabilia e Sugar Reef».

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ttura è finalmente utile alla città

seo per il Teatro Tenda Chi era al concerto dei Kabila a settembre rimase traumatizzato dall’acustica terribile. «Gli interventi di miglioria effettuati dal Comune sono stati provvidenziali e per l’ultimo dell’anno sembrava di essere in un altro teatro: hanno chiuso le scalinate per evitare che il suono si propagasse e i tendaggi inseriti nel soffitto hanno giovato all’acustica e all’atmosfera. Un ottimo lavoro di collaborazione e sostegno ricevuto dall’assessore Franco Dringoli e dell’assessore Francesco Romizi. A dimostrazione che quando ci sono volontà e unione di intenti vengono fuori ottime cose».

Ritorno alla terra Luigi Torreggiani espone alla Vineria al 10

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ercoledì 12 febbraio, presso Vineria al 10 in piazza San Giusto ad Arezzo, è stata inaugurata la mostra fotografica Ritorno alla terra, personale di Luigi Torreggiani, curata da Tiziana Tommei. Il lavoro è stato realizzato nel 2013 in occasione del corso di Progettazione fotografica dell’Associazione Deaphoto. Non marginale nella creazione è stato l’insegnamento di Sandro Bini, docente del corso, e di Alberto Ianiro, tutor del progetto. Ventuno scatti che vedono protagonisti Lorenzo e Francesco Rizzi, gemelli trentenni, laureati, residenti in città ma attivi sulla terra di famiglia alle porte del Casentino. L’amicizia con i due e la condivisione dell’idea progettuale hanno permesso al fotografo di documentare la loro quotidianità nell’azienda agricola. Un progetto di profonda impronta sociale: la nobilitazione dei soggetti, dall’uomo, agli animali, fino agli strumenti di lavoro, l’eleganza dei gesti, anche di quelli più semplici, la compostezza formale delle strutture compositive e l’imprinting letterario che conferiscono classicità alle immagini. La mostra resterà visibile fino al 24 marzo 2014. Serena Capponi

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La pittura surreale d talento e coraggio

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iamo al centro di accoglienza turistica, sede di una mostra dedicata agli strumenti musicali e ai mezzi di comunicazione. Incontriamo proprio lei, la pittrice Sabrina Livi. È uno spirito libero. Ha portato con sè alcune immagini della sua pittura surreale. Animali si trasformano in strumenti musicali o viceversa: la magia della metamorfosi suscita stupore… Sabrina afferma: «La mia pittura non ha lo scopo di provocare, ma di stimolare: dalla fantasia e la poesia nascono i buoni propositi». Come si può essere trasportati nel sogno? «Osservando il mondo naturale e usandolo come tramite. Qualcosa di apparentemente irreale diviene reale e armonico, perciò nei miei dipinti metto ad esempio animali e note musicali, la croma e la chiave di violino sono esteticamente a me più vicine… Gli stessi puntini di una coccinella possono divenire note». Lei è laureata in Scienze Politiche. «Sì e mi sono appassionata al periodo della rivoluzione russa. Straordinaria la fecondità degli artisti negli anni Venti, già molto avanti e aperti al cambiamento. Oggi, in una società senza certezze, è fondamentale ritrovare energia e voglia di fare. L’arte nutre la speranza. Siamo in un periodo sperimentale dell’esistenza umana, dobbiamo coglierne il senso…». La sua esperienza con i bambini. «Hanno una spiccata intelligenza emotiva, cineste-

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tici, più ricettivi all’arte in tutte le sue sfaccettature e soprattutto non influenzati da ideologie specifiche». L’arte vicina alla gente. «Capita che le persone entrino in una galleria quasi con timore. Ma se le opere sono esposte in un diverso contesto, come ad esempio in un caffè o una cioccolateria, c’è più apertura». Ci soffermiamo su due gru edili sotto una nevicata dai fiocchi rossi a forma di note: tutto è possibile nei dipinti di Sabrina Livi. Deformazioni irreali, accostamenti inconsueti, soltanto in apparenza inconciliabili! L’arte si dice venga dettata da qualcosa di superiore, qual è la sua posizione in proposito? «Non sono atea, mi pongo sempre la “questione” con tantissime domande, e sono costantemente in cammino».

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di Sabrina Livi:

Si definisce un’artista surreale fuori dal coro, senza ipocrisie. Quando è iniziato tutto? «Questa mia passione proviene da lontano. Ho vissuto le luci, l’atmosfera incantata del teatro (i parenti materni erano attori e musicisti, mio nonno recitava prosa) e così allo stesso modo l’amore per la natura: mio padre era capace di curare ad esempio una civetta ferita a un’ala, mi concedeva di tenere a casa perfino un ranocchio, mi faceva osservare le piante, gli insetti… Suono la chitarra, la musica accompagna la mia esistenza». Sabrina, constatiamo che la sua pittura rappresenta una cultura alternativa, composta da visioni senza tempo in sospensione statica. Fermare un momento di grande suggestione serve per concentrarsi e riflettere?

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di Ivana Marianna Pattavina

«L’arte può suscitare entusiasmo, portare l’inconscio in superficie e avere un’influenza positiva sulla società, dare messaggi ed enormi spunti costruttivi. Frequentando l’Accademia del Nudo, ho appreso come il linguaggio del corpo, la postura siano fondamentali per capire gli stati d’animo». Il sito di Sabrina Livi è www.sabrinalivi.it. Parlare con questa originale pittrice ci ha riempito di energia. Il suo vuole essere un esempio: molti hanno perso e stanno perdendo il lavoro, lei ha scelto coraggiosamente di fare questa professione a 360 gradi. La pittura è la sua fonte rigeneratrice. Ci congratuliamo con lei per il talento e il coraggio, la dedizione con cui porta avanti ciò in cui crede... Una sua piccola grande rivoluzione che a quanto pare inizia a dare frutti! Distributori esclusivi del marchio Forno d’Asolo, l’eccellenza del croissant! E da oggi anche del Caffè Portioli, “l’espresso a regola d’arte”: con Portioli vi forniamo un’ampia gamma di promozionali per personalizzare il vostro locale con stile. Se sei un bar o un ristorante contattaci, per fare di noi i tuoi fornitori di fiducia!

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valorizzare nuove idee secondo sostenibilità e solidarietà

Economia di territorio: Fare insieme

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n uno dei suoi ultimi articoli Federico Rampini coglie un aspetto parecchio interessante per la nostra piccola economia. Le nuove idee imprenditoriali di giovani e non solo vengono osservate e apprezzate più da lontano che da vicino e fa l’esempio di una New York che consuma voracemente eventi culturali e non a marchio italiano. Niente di nuovo, ma ci mette in guardia dal dire sempre e a tutti costi che “Qui non c’è niente...”, “Nessuno fa niente”, “Si sta meglio da qualsiasi altra parte ma non qui!”. Che significa? Aprire gli occhi e cercare vicino quello che andiamo a scovare quando viaggiamo... Allora facciamo un giro per il centro alla scoperta di idee e di nuovi imprenditori che per passione, per un sogno e anche per necessità hanno accettato sfide e hanno rilanciato. Ne troviamo già parecchie, piccole realtà che portano in sé sapore di vecchie botteghe misto a competenza e idee chiare alla base. Poi facciamo mente locale su altre esperienze, laboratori, centri. Spazi creativi. Ce ne vengono in mente tante. Belle le persone che con impegno lavorano in un modo diverso, cercando di creare non solo prodotti ma dando valore aggiunto a tutto ciò che fanno. Si lavora per il profitto, ma si fa in modo sociale e solidale. Mettersi in rete è quasi in una forma di postvolontariato, si crea insieme o perlomeno ci si confronta. Pensiamo che sarebbe utile una mappa della città che raccontasse a chi la legge qualcosa di più su queste nuove attività. Proviamo a farne almeno un elenco… A presto con una Arezzo unconventional map… Ma ne parliamo prima con gli altri... Biolento Cafè, bistrot biologico con vendita al dettaglio di frutta e verdura; Profumico, profumi e essenze; La Casa sull’Albero, libreria per ragazzi; Lucifero Visionibus, studio fotografico; Teatro Virginian, corsi e spettacoli per adulti e ragazzi; Vineria al 10, enoteca con selezione di salumi e formaggi; Galleria 33, galleria d’arte; Bolli Sartoria Creativa; Spazio Seme, arti in movimento; Woodworm, etichetta discografica; Karemaski, multi art lab musica live

a cura dello staff Biolento Cafè 28

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INFORMA

Patronato Acli e Caf Acli – Un’assistenza gratuita nella dichiarazione dei redditi 2013 Si avvicina il momento di presentare il Modello Cud, cioè la certificazione del reddito percepito nel 2013 dall’Inps sia in forma di pensione sia in forma di mobilità, cassa integrazione e disoccupazione. Il Cud è la certificazione essenziale allo svolgimento della dichiarazione dei redditi, un importante adempimento fiscale che i pensionati sono chiamati a svolgere entro la fine di giugno 2014. Anche per quest’anno l’Inps non invierà per posta il modello ma renderà disponibile tutta la modulistica necessaria solo ed esclusivamente sul web, una soluzione destinata a causare disagi e preoccupazioni tra le fasce più anziane della popolazione. Il compito di supportare i pensionati in questo importante adempimento fiscale spetterà agli sportelli delle Acli che garantiranno assistenza gratuita per informare sulle novità legate alle nuove procedure, per compilare il modello Cud e per poter certificare i redditi percepiti nel 2013. «Ci stiamo impegnando a diffondere al massimo la notizia che anche quest’anno il Cud non verrà inviato per posta - affermano i responsabili del Caf e del Patronato di Arezzo. - Vogliamo scongiurare il rischio che i pensionati, dopo lunga attesa, manchino l’importante appuntamento con il modello 730, dunque invitiamo tutti i cittadini interessati a rivolgersi per tempo agli sportelli del Caf Acli e del Patronato Acli per ricevere copia del modello Cud, evitando così le lunghe code che si creeranno nei prossimi mesi».

ACLI

informa

Fap Acli - Parte il Far Express, la consegna di farmaci a domicilio Gli anziani e le loro famiglie potranno ricevere le medicine direttamente a casa loro. L’innovativo servizio è stato attivato dalla Federazione Anziani e Pensionati delle Acli che ha stretto accordi con una cooperativa e con alcune farmacie della provincia arrivando ad avviare il Far Express, cioè la consegna gratuita di farmaci a domicilio. L’iniziativa, riservata ai tesserati della Fap, è pensata per assicurare un utile supporto agli anziani soli e con disabilità che, avendo difficoltà ad uscire di casa, vivono un quotidiano disagio anche nel recarsi dal loro medico di famiglia e successivamente nel comprare le medicine. Questo servizio è reso possibile da una cooperativa che prima si recherà a ritirare la ricetta del farmaco ordinato telefonicamente, poi provvederà all’acquisto in farmacia e infine consegnerà il medicinale a domicilio in massimo 48 ore. La Fap Acli ha deciso di lasciare il servizio completamente gratuito e, soprattutto, di estenderlo agli stessi parenti dei suoi tesserati: per attivare il Far Express o per ottenere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla sede provinciale delle Acli di Arezzo in via Guido Monaco 48 o contattare lo 0575/21700 o il 339/8594580. SEDE PROVINCIALE AREZZO via Guido Monaco 48 – 0575/21.700 – 0575/21.396 arezzo@patronato.acli.it SEDE MERIDIANA via Pizzuto 34 – 0575/18.22.319 arezzomeridiana@patronato.acli.it SEDE ZONALE VALDARNO via Roma 1, San Giovanni Valdarno – 055/91.21.686 valdarno@patronato.acli.it SEDE ZONALE CASENTINO via Nazario Sauro 26, Ponte a Poppi – 0575/52.00.36 casentino@patronato.acli.it SEDE ZONALE VALTIBERINA via XX Settembre 127, Sansepolcro – 0575/73.46.45 valtiberina@patronato.acli.it

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il sonetto

La Città dei Cittini

La spesa pùbbleca è arìva a le stelle e non c’è verso de cambià le cose si le difficoltàe son sempre quelle. Tutte l’iniziative più ambiziose vàno a schifìo: el resto son novelle! Se fano leggi solo vantaggiose per chi ha ’l potere, sempre su la pelle dei povaràcci. «Scelte dolorose» dìcheno piangendo i cuccudrìlli, che non se sàzion mai de l’appetito «Non c’è un guadrìno manco per du’ spilli,

di Leonardo Zanelli

Proviamo ancora a rimanere collegati ai proverbi contadini, che speso collegano le ricorrenze dei santi al corso delle stagioni. Siamo a febbraio e dovremmo recitare “A san Mattia la neve va via”. Il problema è che ancora non l’abbiamo vista... In compenso dovrebbero proseguire le piogge che già abbiamo ricevuto abbondanti. Le stesse che ora ci preoccupano, in passato venivano salutate, dopo le nevicate più fredde, come un toccasana per frumento e segale, tanto che si dice ancora oggi che “la pioggia di febbraio di Fabio riempie il granaio”. Mugelli

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il settimanale di arezzo

Smetto quando voglio di Sydney Sibilia *** Una banda di ricercatori si converte alla produzione e allo spaccio di droghe sintetiche. Cosa succede quando questi ex accademici senza speranze si ritrovano tra discoteche trendy, escort di lusso e boss della mala? Che si ride molto. La trama di Smetto quando voglio, una via di mezzo tra un Breaking Bad capitolino e un Boris ambientato alla “Sapienza” invece che in Rai, è carina quanto basta, gli attori sono tutti simpatici e in parte, ma la vera sorpresa del film è la messa in scena. L’idea vincente è dare a una commedia una struttura narrativa da film d’azione. L’assenza del conformismo speculare del moralismo e della volgarità, tipico delle commedie italiane, dà al film una freschezza rara. La critica sociale affilata e non banale e le risate continue convivono con naturalezza in questo film.

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cinema

chilometro zero

i tempi d’oro ormai sono finiti» E, intanto, l’acqua viene giù dal cielo: frane, alluvioni… è tutto uno sfacelo!

Sabato 15 e domenica 16 febbraio, dalle 10 alle ore 22 all’Arezzo Fiere e Congressi di via Spallanzani, in contemporanea con Street Food, la festa delle tipicità enogastronomiche territoriali, un grande evento con aree di gioco, spazi creativi e attrazioni gratuite che coinvolgono i bambini e le loro famiglie, nella Città dei Cittini. Ingresso biglietto intero 5 euro, biglietto ridotto 3 euro. Ingresso gratuito per i bambini fino a 3 anni. Riduzioni speciali per le di Lucio Massai famiglie.

l’evento

PIOVE, GOVERNO LADRO!


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il settimanale di arezzo

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A testa alta – la straordinaria e sfortunata storia di Lauro Minghelli in libreria ed edicola dal 15 febbraio 2014

presentazione sabato 15 febbraio 2014, alle ore 17 presso l’Arbitro Club (viale Gramsci, Stadio comunale “Città di Arezzo)

Programma introduzione di Andrea Avato, giornalista e moderatore della serata saluto dell’Editore e presentazione del libro da parte degli Autori interventi di Francesco “Ciccio” Graziani Francesco Romizi, assessore del Comune di Arezzo Mauro Ferretti, presidente dell’U.S. Arezzo Serse Cosmi e gli ex compagni di Lauro Curva “Minghelli“ e Orgoglio Amaranto famiglia Minghelli Durante la serata saranno proiettati video e fotografie e letti brani del libro


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