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Editoriale

Vecchio campione...

Oi’ man kilo...

Non avendo la sfera di cristallo non posso certo azzardare previsioni sul “successo” di questo nuovo SI. Posso solo tentare la pericolosa operazione di estrapolare dal passato e augurarmi che anche questa volta i cambiamenti, per ora solo potenzialmente in grado di portare a un miglioramento delle nostre conoscenze in termini di maggiore accuratezza, lo diventino anche nella realtà futura. Quando, nel 1967, il secondo venne ridefinito come “secondo atomico”, abbandonando la vecchia definizione astronomica, probabilmente nessuno avrebbe immaginato quali scenari questo cambiamento avrebbe contribuito a creare con la realizzazione di orologi sempre più accurati: molto probabilmente, senza quel cambiamento, non avremmo la geolocalizzazione disponibile a basso costo sui nostri cellulari e non potremmo gestire sistemi complessi ed estesi (si pensi alle reti elettriche) senza gli attuali sistemi di misura sincronizzati. L’industria del futuro, che sempre più fa riferimento alle nuove tecnologie, quali ad esempio le nanotecnologie, ha bisogno di misure accurate, affidabili e, nei limiti del possibile, a basso costo. Migliorare i riferimenti non può che venire incontro a queste esigenze. Spiegarlo, anche accogliendo le osservazioni e discutendo gli aspetti critici per poter continuare su quel percorso di miglioramento continuo iniziato il 20 maggio 1875 e certamente non esaurito con questa 26 a CGPM, non può che contribuire ad accelerare lo sviluppo. Perché se è vero, come dev’essere, che il giorno dopo l’approvazione del nuovo SI nulla cambia nella nostra vita, e il kilogrammo di pane che compreremo sarà lo stesso kilogrammo del giorno prima, è anche vero in prospettiva che molto, se non tutto, potrà e dovrà cambiare. Sta a noi che facciamo divulgazione in ambito metrologico spiegarlo, perché venga avvertita a tutti i livelli l’importanza della ricerca metrologica. Personalmente sono contento che Tutto_Misure stia contribuendo a questa opera di disseminazione. È un’ulteriore dimostrazione di quanto la ricerca italiana si ponga all’avanguardia nel campo delle misure anche nella disseminazione. Basti pensare, come termine di raffronto, che una delle associazioni intenzionate a essere leader in questo campo, la Instrumentation and Measurement Society dell’IEEE, non ha dedicato una sola riga, nelle sue pubblicazioni di quest’anno, al nuovo SI. Il primo anno di mia direzione di questa rivista è trascorso. Non so, e non sta a me dirlo, se ho fatto bene o male. A me dirigere una rivista così attenta al mondo delle misure nel suo insieme dà un gran lavoro, ma fa anche un gran bene! Auguri a tutti per il prossimo anno!

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