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frosinone e provincia "50 anni di Fiat nelle scuole", al via gli incontri sul territorio

si raccontino questi cinquant’anni. Perché solo attraverso la conoscenza del passato si potrà essere protagonisti del futuro».

«È fondamentale riuscire a comunicare la storia industriale di questo territorio alle giovani generazioni – ha affermato l’assessore alla cultura del Comune di Piedimonte San Germano Ermelinda Costa – Per questo motivo quando ci è stato proposto questo progetto abbiamo subito deciso di aderire. È importante che i nostri giorni conoscano le nostre radici. Lo stabilimento ex Fiat ha portato a una vera e propria rivoluzione territoriale che negli ultimi cinquant’anni ha generato benessere economico e sociale. Grazie anche a questo insediamento sono nate e si sono sviluppate molte altre realtà. Con questo progetto vogliamo fare in modo che i ragazzi di oggi siano coscienti del loro passato, perché solo attraverso la conoscenza della storia si potrà essere protagonisti del futuro».

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in cinquant’anni abbiamo assistito ad enormi cambiamenti, e in maniera generale sta cambiando il tessuto industriale, che oggi sempre più si sta evolvendo con nuove tecnologie, con politiche sempre più green e con iniziative che sono lungimiranti per lo sviluppo e la tenuta dei nostri insediamenti. Allo stesso modo di come furono le idee del 1972. Anche il Consorzio Industriale del Lazio lavora in questa stessa direzione. Mi piace allora citare la “Fabbrica del bello”, un progetto pilota ipertecnologico che riguarderà tutte le aree industriali della regione; il progetto per la decarbonizzazione dell’area industriale di Frosinone, avvia- to insieme all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale ed alla SGI, la Società Gasdotti Italia titolare delle reti di trasporto di gas naturale dislocate in varie zone del Consorzio. E ancora, l’utilizzo del Metaverso, che abbiamo presentato la scorsa estate nell’ambito del Med Blue Economy. Abbiamo il dovere e la voglia di raccontare ai ragazzi delle scuole lo sviluppo industriale e i cambiamenti che si sono vissuti, ma anche le nuove sfide che ci aspettano e che li riguardano da vicino. Desideriamo che i giovani, che sono il nostro futuro, possano rendersi conto delle grandi eccellenze che abbiamo in provincia di Frosinone. Un ringraziamento lo rivolgo al gruppo Stellantis che ha accolto con favore questa iniziativa, dando la propria collaborazione e dando la disponibilità ad ospitare la scuola vincitrice all’interno dello stabilimento per una visita che rappresenterà, sicuramente, un momento unico e indimenticabile per tutti loro». «Ad ottobre dello scorso anno abbiamo deciso di promuovere una giornata per celebrare i cinquant’anni dall’insediamento dello stabilimento ex Fiat – ha dichiarato il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi – Un giorno molto importante che ha visto presenti tutti i rappresentanti istitu- zionali uniti nel ribadire l’importanza di questo sito industriale che ha radicalmente trasformato il nostro territorio. Nel corso di questi decenni abbiamo assistito alla nascita di migliaia di imprese, di diverse dimensioni, che hanno portato occupazione e benessere. Ma questa storia così prestigiosa quanto è conosciuta dai nostri ragazzi? È proprio partendo da questa domanda che abbiamo deciso di realizzare, insieme con il Consorzio industriale del Lazio, questo progetto speciale all’interno delle scuole. La storia e l’evoluzione di Fiat si intrecciano con la storia di ogni famiglia di questo territorio e, allora, è fondamentale che

«Una delle funzioni della Pro loco è proprio quella di promuovere le risorse territoriali, per questo motivo quando ci è stato proposto il progetto abbiamo deciso subito di aderire – ha aggiunto il presidente della Pro Loco di Piedimonte San Germano Alfonso Testa – Già dallo scorso mese di ottobre ci siamo impegnati per la realizzazione di attività celebrative in occasione dei cinquant’anni dall’insediamento industriale. Un percorso che ci ha visti attivi prima con iniziative di carattere istituzionale e, ora, con un progetto rivolto ai giovanissimi. La risposta dei ragazzi è stata ricca di entusiasmo, sintomo che c’è un forte interesse nello scoprire la propria storia, le proprie radici».

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