AMT 50 anni in movimento

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D: Chi sono questi partner? R: Sicuramente il più importante è la Ferrovia Circumetnea, che oggi gestisce ferro e gomma e che, con il progetto della metropolitana, già in fase avanzata di realizzazione, rappresenta il nostro l’alter ego per eccellenza, se vogliamo finalmente cominciare a parlare seriamente di mobilità sostenibile. Una stretta collaborazione tra le due aziende, con un biglietto unico, potrebbe portare a rivedere in chiave più efficiente e veloce i collegamenti anche con altre città come ad esempio Siracusa e Taormina, con una metropolitana leggera FF.SS. oltre che, a potenziare quelli già esistenti, con alcuni paesi pedemontani. Proviamo a immaginare un servizio di trasporto pubblico che colleghi tutta la fascia ionica e quella sotto monte e

che s’interfacci in città con linee rapide, parcheggi scambiatori, una rete adeguata alle esigenze degli altri vettori e la metropolitana. Si potrebbe davvero fare a meno dell’auto privata; si potrebbe provare concretamente a fermare quel disastroso flusso giornaliero di rumore e smog, che invade la città già dalle prime ore del mattino per lasciarla respirare solo nel tardo pomeriggio. D: Ma è davvero sicuro che questa volta sarà quella buona? R: Certo, perché le condizioni ci sono tutte, oggi più di ieri e c’è anche la volontà. Non solo quella imprenditoriale ma soprattutto quella politica, di dare alla voce trasporto pubblico, la sua giusta attenzione e dignità, perché proprio da una mobilità efficiente parte il rilancio di una società che vuole pensare in grande, come un’area metropolitana.

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