Vita di Walt Disney

Page 144

barrier_lavoro:lapilli giganti 02/12/2009 15.26 Pagina 126

per sé e come facente le veci del fratello) sottoscrisse il pagamento dei 2920 dollari da versarsi nel corso di un anno, più gli interessi accumulati nel frattempo, a un tasso annuale del 7%.36 Iwerks rimase nel libro paga fino a sabato 25 gennaio (disse a roy Disney che la settimana seguente sarebbe tornato in studio per terminare una Silly Symphony intitolata Autumn, ma non si fece più vedere).37 Quel sabato mattina, Iwerks e roy ebbero quella che quest’ultimo definì, in una lettera a Walt scritta più tardi nel corso della stessa giornata, una chiacchierata «molto calma e tranquilla». «Gli ho detto con franchezza che la cosa peggiore di tutta questa faccenda è stata il fatto che una persona così vicina a noi, come lui è sempre stato, ci abbia voltato le spalle in un momento come questo». Iwerks, scrisse roy, aveva iniziato a negoziare dal settembre precedente sulla possibilità di avviare una propria attività produttiva; e «fino a due giorni prima di ricevere il contratto non sapeva nemmeno che che dietro a tutto questo ci fosse [Powers]. […] sappiamo quanto Ub sia ingenuo e manipolabile e adesso abbiamo anche ampia dimostrazione di quanto voltagabbana siano Charlie Giegerich e P.A. [Powers]. Non sto cercando di giustificare Ub, ma soltanto di valutare equilibratamente la cosa: credo che Ub all’inizio abbia dato il suo o.K. ma sono certo che adesso, anche se non vorrà mai ammetterlo, si penta moltissimo di come sono andate le cose».38 Powers aveva commesso un enorme errore di valutazione, dal momento che Iwerks era una personalità semplicemente troppo riservata – specialmente se a confronto con Walt Disney – per avere un successo continuativo come capo di uno studio d’animazione.39 Ub non faceva che evitare le reponsabilità», ricordò Ben sharpsteen. «Era un generoso, in generale, se veniva sollecitato, e ti dava sempre tutti i consigli che poteva, ma non prendeva mai l’iniziativa».40 Come nel caso delle boriose sollecitazioni di Mintz a Disney nel 1928, Iwerks segnalò le discussioni con Walt come la forza motrice della sua decisione. roy scrisse: «Quando ne ho parlato con Ub, la prima cosa che mi ha detta è che tu e lui avevate avuto dei contrasti non da poco e si era perciò convinto che la cosa migliore fosse andarsene».41 Da parte sua, nel 1956 Disney disse che secondo lui Iwerks aveva covato un persistente senso d’ingiustizia. Disney pensava che Iwerks fosse infastidito da anni perché, malgrado fosse da sempre un disegnatore pubblicitario di maggiore esperienza – e di sicuro di maggiori capacità tecniche – rispetto a Disney, era pagato meno di lui, quando lavoravano alla Kansas City film Ad Company.

126

«dEVI EssErE mINNIE NEl ProfoNdo»


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.