Piano provinciale della prevenzione 2010-2012

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lavoro e in ambito domestico) con progetti intersettoriali e multidisciplinari. Nel contempo viene data continuità alla sorveglianza epidemiologica degli incidenti stradali arricchita dall’ambito degli infortuni per incidente stradale che serve anche per la valutazione di un progetto specifico di prevenzione rivolto agli autotrasportatori. Per quanto riguarda la prevenzione delle malattie infettive è stato possibile individuare una serie di attività finalizzate ad un miglioramento di attività già consolidate da tempo. Si è scelto di focalizzare l’attenzione: ► sull’introduzione di una serie di innovazioni nel monitoraggio delle coperture vaccinali, finalizzate a rendere il sistema vaccinale più funzionale ed efficiente anche in vista dell’abolizione dell’obbligo vaccinale; ► sull’istituzione di un centro di riferimento provinciale per la tipizzazione di ceppi batterici responsabili di malattie invasive al fine di ottimizzare la sorveglianza epidemiologica di tali patologie, inclusa la stima della quota di casi prevenibili da vaccino; ► sull’offerta attiva della vaccinazione anti-influenzale a persone a particolare rischio in età pediatrica; ► sulla vaccinazione delle donne in età fertile suscettibili alla rosolia ; ► sulla prevenzione delle malattie infettive correlate all’assistenza sanitaria; ► sulla prevenzione di malattie infettive a trasmissione sessuale. Nell’ambito della promozione della salute attraverso sani stili di vita sono stati inseriti una serie di progetti che fanno capo al programma ministeriale “Guadagnare Salute”. In questo ambito viene ritenuto prioritario intervenire al fine di: ridurre il consumo ad alto rischio di alcol, con particolare attenzione ai giovani ed alla guida sotto effetto dell’alcol; ► sostenere i fumatori desiderosi di smettere (il 40% dei fumatori secondo il sistema Passi) attraverso la messa a regime di centri anti-fumo; ► sostenere il mondo scolastico nell’educazione alla salute dei giovani (su alcol, droghe, alimentazione e attività fisica) investendo molto sul metodo dell’educazione tra pari e sull’adozione di un codice di comportamento da parte delle scuole finalizzato a promuovere la salute; ► rendere la scelta di praticare attività fisica più facile attraverso l’istituzione di percorsi dedicati e l’attività “prescrittiva” da parte dei medici di medicina generale; ► rendere disponibile, in maniera tempestiva ed integrando i diversi flussi informativi, tutti i dati utili per tenere informati cittadini e decisori sulla diffusione di stili di vita salutari nella popolazione. Macroarea 3 “Prevenzione della popolazione a rischio” Anche in questa area è stato possibile investire soprattutto sul miglioramento di attività già consolidate, come per esempio gli screening per patologie tumorali. In questo ambito il Piano prevede due interventi, uno finalizzato alla riduzione 40

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