GIUSEPPE PATANÈ
REVELATIONS perenne mutamento
Presente da sempre in tutte le culture del mondo, il fuoco è quell’elemento che attraverso la sua azione purificante permette alla coscienza di accedere a un livello superiore di consapevolezza. L’anello di congiunzione tra micro e macrocosmo, che ardendo i desideri e le passioni del mondo trasforma l’uomo da elemento fisico terreno a “entità” astratta ultraterrena, avviandolo così verso l’immortalità. Il simbolo di una vitalità spregiudicata che non ha paura di affermarsi, illustrato sotto forma di un palloncino: elemento strettamente riconducibile all’infantilità e all’entusiasmo sognante che caratterizza i primi periodi di vita di un essere umano, che esattamente come il fuoco è alimentato esclusivamente dalla purezza del suo spirito.
Antonella Ferrara Presidente Dir. Artistico
Revelations perenne mutamento La battuta d’arresto, il contraccolpo, la frenata brusca che ci fa battere la testa, crollare al suolo, cadere rovinosamente e fermarci a riflettere per poterci poi riconnettere con il mondo e con noi stessi. La battuta d’arresto data da un creato offeso, preteso.
E crea, quella creatura prescelta dal creato, ma la stessa sempre in bilico fra il bene e il male, fra il fare e il non fare, in un lento inesorabile stordimento di onnipotenza. L’Adamo che diviene Ulisse nel suo eterno vagare.
Ritorna l’occhio supremo che tutto crea, tutto domina, ma nulla controlla in virtù di quel libero arbitrio.
Ci si allontana, si dimentica, si stravolge, l’equilibrio naturale delle cose. Chi siamo, da dove veniamo? Dove andiamo? (per utilizzare l’infinito dubbio di Gauguin).
La forza potente, dell’inviolato che plasma una terra che è fuoco, un fuoco che diviene materia, una materia che è pulsione primordiale, entusiasmo di essere (i tori, nella loro accezione primitiva, come metafora delle pulsioni più carnali, più istintive e materiali, la foresta pietrificata, come testimoni orgogliosi di una floridità svanita, di un’era trascorsa, di un’origine faticosa). E nasce dalle viscere la bellezza di un creato che mano a mano si completa sempre più unendosi a quella dimensione spirituale che ci deriva dal supremo sguardo; da quell’energia creativa, fondendosi nell’apparente perfezione.
Ci si ferma poiché annientati da una forza scatenata dalla paura. Ci si ferma e si riascolta quel cuore pulsante che simboleggia l’amore (fra i sessi, le razze) il quale come un motore mai spento sprigiona la sua energia vitale, si ascolta l’amore dopo tanto tempo sprecato a cercare l’effimero, a correre verso ciò che non serve. Si ritrova quel cuore che ci riavvicina al supremo amore, che fa riaffiorare germi creatori di bellezza, quell’entusiasmo per la fede, per l’amore, per l’uomo, per la vita.
Carmen Bellalba Storico dell’Arte Critico d’Arte
REVELATIONS
SUPREMO
Tecnica mista su canvas 252x187
CERTEZZA
Creta e foglia d’oro bianco
POTERE
Creta e foglia d’oro giallo
SOSPESO
Tecnica mista su canvas 160x120
VELATA
Tecnica mista su canvas 160x120
SAGGIO
Tecnica mista su canvas 252x187
LOGOS
Tecnica mista su pelle 117x160
VERBUM
Tecnica mista su pelle 117x160
PASEILLO
Tecnica mista su tela 100x100
MANOLETE
Tecnica mista su tela 100x100
DON PEDRO
Tecnica mista su tela 150x150
FRUSTRAZIONE Tecnica mista su tela 150x150
TU NON SEI MIGLIORE DI ME Cemento e radici
VISCERE - CANO
Tecnica mista su cemento 200x120
VOLCANO
Scultura in pietra lavica e acrilico
VISCERE - DAMO
Tecnica mista su cemento 200x120
ADAMO
Scultura in pietra lavica e acrilico
ULISSE
Scultura in pietra lavica e acrilico
VISCERE - ISSE
Tecnica mista su cemento 200x120
POLIFEMO
Scultura in pietra lavica e acrilico
VISCERE - FEMO
Tecnica mista su cemento 200x120
URLA DEGLI ASTANTI #1 Tecnica mista su tessuto jacquard 123x143
URLA DEGLI ASTANTI - FOLLIA Tecnica mista su tessuto jacquard 123x143
SANGUE NERO Tecnica mista su tela 150x150
ZITTO
Tecnica mista su tela 100x100
FERMATI
Tecnica mista su tela 150x150
NO LOVE
Tecnica mista su tela 150x150
REBECCA
Tecnica mista su tela 100x80
CLAMOR
Tecnica mista su tela 100x80
EPILOGO
Tecnica mista su tela 150x150
PALCO
Tecnica mista su tela 100x70
SIGILLO
Tecnica mista su tela 120x100
SUBLIMAZIONE Tecnica mista su tela 120x100
ENTUSIASMO
Tecnica mista su tela 200x200
SUPRACID
Natura morta
Siciliano d’origine, Giuseppe Patanè, appassionato di storia dell'arte, consegue la maturità artistica al Liceo di Catania.
I significativi successi ottenuti da direttore artistico nell’industria della moda, mettono a tacere per lungo tempo la sua straordinaria vena artistica, che irrompe d’un tratto e per puro caso in un ambito del tutto privato.
Da Milano a Parigi, la collaborazione con illustri griffe internazionali nella creazione di linee pret-à-porter, gli permetterà di lanciare una prima collezione personale che culminerà con l’affermazione del suo brand.
Nonostante l’impegno nella moda diventi sempre più rilevante, la sua attività artistica è davvero inarrestabile: diverse sono le partecipazioni a rassegne d'arte che lo vedono protagonista.
Appena calcato il palcoscenico delle arti visive, l’artista manifesta da subito carattere e fa riconoscere il suo talento con determinazione e senza sbavature.
Alla XXVII edizione 2016 del "Premio delle Arti-Premio della Cultura" presso il Palazzo Bocconi di Milano, gli viene conferito, dal critico Carlo Franza, il Premio delle Nazioni con una eccellente motivazione:
Nel 2017 partecipa alla 57esima edizione della Biennale di Venezia. Il 2018 lo ha visto come ospite prestigioso della Galleria di Palazzo Nicolaci a Noto, su iniziativa dell’associazione culturale “Altera Domus” presieduta da Paoletta Ruffino, con la mostra “Intransition”.
“Una creatività in continuo divenire”. A dicembre dello stesso anno è stato presente a “Palermo, Capitale della Cultura 2018” con la mostra intitolata “10 Dieci - io” dove, all’interno del Palazzo Ajutamicristo, l’artista ha plasmato un percorso tra il culto della bellezza, la passionalità e il cuore.
Viene apprezzato anche dagli storici dell’arte Carmen Bellalba, Maria Antonietta Spadaro e Giorgio Gregorio Grasso che lo vorrà ad esporre all’Expo Milano 2015.
Uno dei maggiori esponenti dell’arte al quale l’artista si lega profondamente è il maestro storico e critico d’arte Philippe Daverio, con il quale era in corso una fervida collaborazione.
Il 2019 è un anno pieno di soddisfazioni, con la partecipazione al “Salone internazionale del mobile”, presso il “Couturier Maestri d’Arte” e negli eventi del “Fuori Salone”. La creatività e la formidabile capacità intuitiva dell’artista non passano inosservate alla design week più glamour d’Europa.
A distanza di soli due anni, nel 2019 torna alla Biennale di Venezia, all’interno di palazzo Zenobio, per raccontare la sua amata Sicilia attraverso le opere “Logos e Verbum. Natura immutata ma perenne“ ed a “Matera Capitale Europea della Cultura 2019” con la mostra “Tu non sei migliore di me”.
“La passione, la solarità della terra, il bestiario che punta maggiormente sui tori carichi di forza e movimento, l'immagerie pagana che si commenta con i chiaroscuri e i segnali di convulsione orfico-immaginativa, la memoria colorata e testimoniale, un neosurrealismo magico e aggressivo, il fascino rituale della figura animale o umana, tutto ciò e non solo pare argomentare il vitalismo che l'artista occasiona nel suo lavoro. Narrazioni storiche, episodiche, geografiche, trafiggono il mare della visione esistenziale, così da far mostrare Giuseppe Patane', pur se rivolto in taluni momenti ad ambiti diversi come la moda, l'allegoria e la derivazione barocca del suo procedere sul reale, il repertorio delle sue immagini proiettate su situazioni sospese, la struttura dei volumi e delle connessioni pittorico-esistenziali, ed anche il suo fervore creativo, violento nei toni, eppure umanissimo.” Carlo Franza “Che Patanè dipinga direttamente con le mani affrontando così il supporto pittorico senza intermediari, un corpo a corpo con la pittura, fa riflettere sul particolare tipo di gestualità che non porta ad una stesura di getto, come avviene nell’informale, bensì ad un linguaggio figurativo controllato e fortemente coinvolgente, un modo di afferrare interamente l’oggetto raffigurato: “le mani sono le prime e le ultime antenne della ragione”. Patanè usa per dipingere supporti diversi: non troviamo solo tele ma anche tessuti in jacquard o pelli di toro, ottenendo con squarci ed effetti cromatici, risultati di notevole effetto. Anche i colori usati non sono solo consueti colori ad olio o acrilici, bensì possiamo trovare calce, catrame o altro ancora. Nel dipingere egli non rinunzia alla necessità della narrazione, infatti i quadri della sua Tauromachia costituiscono frammenti di un sistema di storie, persino quando sfiora l’astrattismo: il toro nelle diverse fasi della corrida, anche quando viene annientata la sua proverbiale forza, il torero, la folla che assiste, come dimostrano anche i titoli delle opere.” Maria Antonietta Spadaro
2020 “REVELATIONS perenne mutamento” - Ex Chiesa del Carmine - TAORMINA 2019 “TAUROMACHIA” e “TU NON SEI MIGLIORE DI ME” a “Matera Capitale Europea della Cultura 2019” - MATERA 2019 “LOGOS E VERBUM. Natura immutata ma perenne” ALLA BIENNALE DI VENEZIA - VENEZIA 2019 “LOGOS E VERBUM. Natura immutata ma perenne” al Salone Internazionale del Mobile di Milano - MILANO 2018 “10 Dieci - io” all’interno del Palazzo Ajutamicristo, di Palermo Capitale della Cultura 2018 - PALERMO 2018 “INTRANSITION", la “Tauromachia” di Giuseppe Patane' - NOTO 2017 57ªBIENNALE di VENEZIA, LE OPERE DI GIUSEPPE PATANE' ALL'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE - VENEZIA 2017 "WONDERTIME" - Land - Nuova Dogana - CATANIA 2017 "MEDITERRANEA" - Sede Mediolanum - PADOVA 2017 "LO SGUARDO" - MAG Mediolanum - PADOVA 2017 "FIDEURAM ARTE CONTEMPORANEA" - Villa Montesi - PADOVA 2016 PERMANENTE - Mediolanum Art Gallery - PADOVA 2016 "SCENARI" - Plus Florence - FIRENZE 2015 "EXPO 2015" - MILANO 2015 "TRE TONI DI COLORE" - Palazzo Duchi di Santo Stefano - TAORMINA 2015 “ALTER EGO" - Ipab Santonoceto - ACIREALE
GIUSEPPE PATANÈ
REVELATIONS perenne mutamento
1|5 OTTOBRE 2020 EX CHIESA DEL CARMINE Piazza Carmine, Taormina ME
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