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ISTITUZIONI
from Il Mondo del Consulente n. 113 del 2020
by Ordine Consulenti del Lavoro - Consiglio Provinciale di Roma
IN DIALOGO CON BARTOLOMEO LA PORTA
Presidente del CPO di Novara
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A CURA DI LORENZO LELLI DIREttoRE REsponsAbILE
Presidente La Porta, cosa ne pensa del momento che sta vivendo la nostra categoria?
Non c’è dubbio che i Consulenti del lavoro siano stati “investiti” in pieno dalla pandemia da Covid-19, rappresentando il collegamento fra datori di lavoro, lavoratori e Pubblica Amministrazione. In questa tragica fase, questo ruolo di “mediatori” ha avuto un’accelerazione importante e la categoria ha dimostrato, ancora una volta, una capacità di reazione formidabile. Le maggiori difficoltà si sono presentate, ancora prima della mera operatività esecutiva degli adempimenti da porre in atto, nell’interpretazione delle norme, a volte farraginose, a volte lacunose, a volte ermetiche, a volte confuse. Ecco, in questo frangente i Consulenti del la-
voro hanno dato il meglio, sia singolarmente, che come categoria. Non si sono fatti assalire dallo sconforto, ma, in prima persona, si sono appropriati del ruolo di interpreti e hanno dato risposta a tutte le problematiche scaturenti dalla legislazione emergenziale. A tale proposito, un plauso va sicuramente alla Fondazione Studi, che ha fornito ai Consulenti materiale di supporto, fondamentale per questa “missione” di natura interpretativa. Purtroppo, questo ruolo che la categoria riveste non è stato colto in modo appropriato dall’Esecutivo, che non ha riconosciuto ai professionisti ordinistici, ad esempio, il contributo a fondo perduto introdotto dal decreto rilancio e ha negato la legittima richiesta del nostro Ente previdenziale di differire la contribuzione relativa al 2020.
Come vede il futuro della professione?
Ci sono sicuramente degli spunti di ottimismo, ma, purtroppo, anche delle nubi minacciose. L’ottimismo risiede, certamente, in quanto già accennato: la vivacità della categoria e la capacità di reazione e adattamento alle mutate condizioni del mercato del lavoro. Laddove il mondo del lavoro richiede degli aggiustamenti, noi ci siamo. Introduzione lavoro agile, formazione, risoluzione controversie, certificazione dei contratti, sono solo esempi di servizi che caratterizzano la nostra professionalità e che, unitamente alla tenuta del Libro Unico del Lavoro, imprescindibile anche per il futuro, ci garantiscono un orizzonte roseo. Le nubi, invece, che ci minacciano, accanto al, purtroppo, mai sconfitto, virus dell’abusivismo e dalla volontà, da parte di terzi, di appropriarsi delle nostre prerogative, è la stagnazione delle iscrizioni all’Ordine e la costante diminuzione del numero dei praticanti. Non avendo a disposizione dati a livello nazionale, porto ad esempio la realtà novarese. L’Ordine di Novara conta, ad oggi, 97 iscritti e solo 7 praticanti; nel 2006, anno del mio insediamento, vi erano 90 iscritti e 27 praticanti. L’alto numero di praticanti ha permesso all’Ordine, nel lasso di tempo 2006/2020, di contare anche su 105 iscritti e di sopperire al cambio generazionale. Ora, con 7 praticanti iscritti, se non si pianificherà un deciso cambio di passo, la prospettiva futura appare oltremodo incerta, poiché è di tutta evidenza che la diminuzione del numero di iscritti impatta sul peso politico specifico della categoria e sulla sostenibilità della cassa previdenziale. Relativamente all’ingresso di nuovi Colleghi, si aggiunga che, tradizionalmente, la Regione Piemonte è fra le Regioni più severe nei confronti dei candidati all’esame di abilitazione: mediamente, il tasso degli idonei non supera il 25 – 30% degli iscritti all’esame stesso. In tale contesto, si colloca l’esigenza sempre più marcata di cercare di assicurare ai praticanti una formazione, oltre che sul campo, anche sul piano strettamente teorico, con il preciso scopo di fornire una base sufficiente per poter affrontare, sia gli esami di abilitazione, sia il successivo percorso professionale. Meritoria è l’iniziativa del Consiglio nazio-


nale che ha predisposto un utilissimo e-book come supporto pratico per la preparazione dell’esame di abilitazione.
Presidente, Lei ha accennato all’attività di certificazione. L’Ordine di Novara ha istituito la relativa Commissione?
Certamente, il Consiglio provinciale di Novara, ha, fin dal 2006, istituito la Commissione di certificazione, divenuta, in seguito, anche di conciliazione ed arbitrato. La categoria deve dimostrarsi attiva e cogliere tutte le opportunità di crescita professionale. Quindi, i quadri dirigenziali devono, assolutamente, anche fra mille difficoltà, cercare di dare il loro contributo, sacrificando energie e tempo al servizio della collettività. La Commissione di certificazione riconosce il ruolo di terzietà dei Consulenti del Lavoro, riconoscimento che pone la categoria in posizione di assoluto privilegio nel mercato del lavoro. Per venire incontro alle esigenze di Consigli che contano un numero di iscritti ancor più modesto di quello di Novara, nel 2017 è stata costituita, unitamente al Consiglio provinciale del Verbano Cusio Ossola, la Commissione Unitaria di Certificazione. Un ringraziamento particolare voglio esprimere al Consiglio Nazionale ed alla Fondazione Studi, che stanno predisponendo la piattaforma informatica ad ausilio delle Commissioni di certificazione e che darà un rilevante contributo in termini di semplificazione delle procedure. È auspicabile un’implementazione della piattaforma con previsione di una sorta di banca dati attraverso l’inserimento, da parte delle varie Commissioni, di casistica e relativi atti di certificazione o di diniego.
Presidente, come si relaziona il Consiglio di Novara con le altre attività istituzionali?
Come tutti i Consigli Provinciali, considerato che “il miglioramento e il perfezionamento degli iscritti nello svolgimento dell'attività professionale” costituiscono una delle più importanti attribuzioni dei Consigli medesimi, menzionata espressamente dalla Legge 12, le attività di formazione continua rivolte agli iscritti sono sempre state tenute nella dovuta considerazione. Anche in questo tribolato anno, in cui gli eventi in presenza sono stati preclusi, fin da metà febbraio, il Consiglio non ha lesinato di fornire informazioni tramite i tradizionali canali informatici, a cui si è aggiunta la creazione di un gruppo di messaggistica fra Colleghi di Novara e del VCO. La formazione è proseguita nella modalità “a distanza”, tramite la Piattaforma Lifesize, e, a tale proposito, ringrazio, anche a nome dei colleghi novaresi, l’ENPACL, per avere messo a disposizione, gratuitamente, un formidabile strumento di supporto che, pur nella sua freddezza dal punto di vista dei rapporti umani, ha permesso la continuità delle attività formative azzerando le distanze territoriali e le difficoltà di spostamento. Infine, tengo a precisare che presso il Consiglio di Novara trova sede il Consiglio di disciplina territoriale che unisce, oltre a quello di Novara, anche i Consigli del Verbano Cusio Ossola, Vercelli e Biella.