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OMAGGIO ALLA MADRE TERRA
Sii consapevole di quanto siamo vicini Resta in silenzio e ascolta Mettimi al primo posto in ogni cosa Sintonizzati su di me Fonte di ogni creazione e lascia che la mia Bellezza fluisca attraverso te e sia Te

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2006 http://www.terivolini.it/html/coppa.html

2014 Lei Che Porta In Grembo Gli Universi
Evento Fb https://www.facebook.com/events/303617623162445/?pnref=story
Album Fb: https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.855962804425128.1073741844.100000342495094&type=1
– Manifestazione Cad Pignola - Giornata contro la violenza sulle donne:
- Intervento sul Femminilicidio
- Il conio di un nuovo termine per capire le cause della violenza
- Femminicidio e Femminilicidio, molto più di un gioco verbale
- Un tragico presente, un passato esemplare
- Alla ricerca di soluzioni - Articolo pubblicato su Il Lucano magazine
- novembre /dicembre
- http://terivolini.blogspot.it/2015/01/femminicidio-e-femminilicidio-molto-piu.html
Presentata in anteprima come luminosa Stele della Vita alla manifestazione del CAD, Centro Ascolto Disagio di Pignola, (Potenza) il 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
LEI CHE PORTA IN GREMBO GLI UNIVERSI simboleggia ed incarna la rinnovata speranza del riconoscimento del Valore Femminile in tutta la sua potenza e sacralità.
Un Femminile grandioso nel suo essere non solo portatore privilegiato della vita, della cura e della generazione tutta, ma testimonial del Principio stesso della Vita in tutte le sue manifestazioni sul pianeta , e della stessa Madre Terra, con cui lo condivide e rappresenta, incarnandolo in forma umana … L‟immagine è impregnata di dignità e sacralità: in chiara evidenza il senso dell‟autorevolezza femminile e l‟importanza attribuita ai valori di cui questo è portatore.
Coniugazione del Femminile con la creazione universale, l‟imponente immagine esprime tale concetto con una “semplice” silhouette femminile, immersa in trasparenza in uno sfondo scuro, allusivo della fervente immensità cosmica e al contempo della germinazione interna del corpo umano; a quella del grembo in cui cresce il nuovo essere; a quella della scura terra germogliante e del plancton oceanico, fino al ritmo cellulare inteso a tutta la creazione universale. Un fiore luminoso, un sole dal cuore nero è nel suo ventre, che contiene quel tutto che è all‟inizio di ogni cosa …

La Banca Del Seme
L‟opera è doppia, la sua gemella essendo LA BANCA DEL SEME
Dalla cultura greca abbiamo appreso che il maschio umano e quello animale sono i detentori del “seme”: nella traduzione convenzionale, sperma= seme. Il termine è tuttora usato abitualmente: la banca del seme, il seme dell’uomo etc., nonostante sia scientificamente dimostrato che la cellula embrionale è formata dall'apporto in egual misura di cellule maschili e femminili.
La definizione del termine plurimillenario risale ad una cultura, quella greca patriarcale, la cui “autorevolezza” sanciva il privilegio procreativo maschile, l‟esclusività del “seme”, appunto; mentre la femmina, “limitandosi” a riceverlo nel suo grembo “come la Terra riceve il seme della pianta” , era ritenuta un puro e semplice contenitore.
Né il termine, né il senso ed esso attribuito, sono stati modificati, nemmeno quando, nel 1700, fu scoperta l‟esistenza dell‟ovulo femminile, cioè di quella “metà” cellulare, che, unita all‟altra metà maschile, darà forma al “Seme” nella sua compiutezza: solo dopo che questi riuscirà ad impiantarsi nell‟utero, inizierà il processo di moltiplicazione cellulare e la crescita della nuova vita, seguito dal periodo di gestazione, dal parto, e quindi la nascita del nuovo essere: il Seme esiste solo nell‟utero.
L'ignoranza di tali processi e la sua premessa “culturale”, è stata una della cause della precaria condizione della donna nei secoli, della sua “secondarietà” sociale: una fattrice, un‟incubatrice, tale è stato l'attributo del femminile, nei secoli così gravido di conseguenze diminutive per la “seconda” metà del cielo; e pensare che ai primordi, quando si credeva che fosse la donna da sola a procreare, essa era assimilata a una divinità!
Ma ciò che realmente sconcerta, è il perseverare nell‟errore, continuando a definire “seme” il gamete maschile, anche da parte di uomini e donne acculturati, mentre il Seme si forma esclusivamente nel corpo femminile, ed è la donna che, oltre al suo contributo genetico, (la metà della cellula), accoglie e fa maturare la nuova vita.
